RISTRUTTURAZIONE PALAZZO FASCE-ROSSI ESAME PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI



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RISTRUTTURAZIONE PALAZZO FASCE-ROSSI ESAME PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI Sestri Levante 25/06/04 Arch. Panero Luciano Arch. Panero Francesco Via Olanda, 27 16039 Sestri Levante Tel. 0185.41410

INTRODUZIONE Il progetto di ristrutturazione del palazzo Fascie Rossi di proprietà del Comune di Sestri Levante, già approvato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova, prot. n 5055/96 del 18/6/97, è stato modificato in adeguamento alle prescrizioni contenute nell autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici della Liguria n 12235 del 11/06/03 e n 8735 del 17/05/03. L edificio, situato in pieno centro cittadino ha superficie in pianta lorda di 350 mq. e si sviluppa su 4 piani più il piano terra. La costruzione risale ai primi anni del 900, la facciata in stile eclettico, è sovrastata da una torre. Si tratta di un edificio vincolato ai sensi del D.Lgs. 29 ottobre 1999 n 490, testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali a norma della Legge 8 ottobre 1997, n 352. Il progetto dell Amministrazione comunale prevede di farne il centro culturale della città, ampliando la biblioteca comunale già esistente, conservando una sala piccole conferenze, e introducendo spazi espositivi per mostre, oltre al museo storico-archeologico della città, il tutto integrato nel tessuto urbano e nei suoi spazi, tra lo slargo di Corso Colombo, e, sul retro, i giardini pubblici. Il progetto originario prevedeva la sostituzione dei solai in legno con solai metallici, mentre ora secondo le prescrizione della Soprintendenza, in alcuni locali saranno mantenuti i solai e controsoffitti decorati esistenti. In relazione a questo è stato calcolato il carico di incendio locale per locale sia per i locali coperti da solai a struttura metallica che per quelli con solai con struttura lignea. Il progetto prevede inoltre la costruzione sul retro di un nuovo corpo scala esterno, con due ascensori, e la ristrutturazione di un locale centrale termica esterno al volume dell edificio. Per disposizione della Soprintendenza saranno mantenute l attuale scala interna principale e la piccola scala interna che collega il piano terreno (locale cappella) alla torre. Si precisa inoltre che l autorizzazione N 12235 della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria datata 11/06/03 modificava la larghezza delle rampe della scala riducendole tutte a cm.120. Proprio al fine di non diminuire la capacità di deflusso della scala, su nostra segnalazione, il Comune chiese che detto provvedimento venisse modificato alla luce dell approvazione del 18 giugno 1997 del progetto originario da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova. In data 17/07/03 prot. N 8735, la Soprintendenza, emanò un decreto di modifica all autorizzazione precedente proprio al fine di mantenere inalterata la larghezza delle rampe della nuova scala senza alterarne la capacità di deflusso originaria. La scala resterà del tipo protetto ed inoltre anche le uscite al piano terreno restano immutate, così come le dimensioni dei gradini e il sistema di aerazione DESCRIZIONE GENERALE In sintesi l utilizzo dei piani e così definito: piano terra I locali a piano terra che danno su Corso Colombo sono parzialmente interessati alla ristrutturazione e Mantengono le stesse destinazioni d uso commerciali con i negozi di fiorista, farmacista, fotografo, cartoleria. Sempre al piano terreno sarà mantenuta la cappella che non sarà interessata dai lavori. Sul retro sono ubicati l atrio di ingresso, il nuovo corpo scala e ascensori, una nuova scala dedicata esclusivamente alla biblioteca, la centrale termica. Un corridoio collega la zona di ingresso con Corso Colombo, mentre l accesso carrabile avviene da Via XX Settembre. piano primo Il piano primo e utilizzato per meta dalla sala conferenze e per meta dalla biblioteca.

piano secondo Il piano secondo è completamente occupato dalla biblioteca piano terzo Il piano terzo è destinato al museo archeologico con uffici e laboratori per circa un terzo della superficie e per i restanti due terzi, circa 200 mq, spazi espositivi. Piano quarto E il piano sottotetto ed è destinato a spazi espositivi. CLASSIFICAZIONE ATTIVITÀ L edificio è strutturato come un unico polo culturale suddiviso in varie attività integrate tra loro e interdipendenti, a gestione unica comunale. SI identificano le seguenti attività soggette a controllo di prevenzione incendi: - Sala conferenze Si tratta di una sala per piccole conferenze (attività già esistente) connesse alle altre attività che si svolgono nel palazzo: biblioteca e museo. I posti a sedere sono 88 e considerando quattro conferenzieri e un segretario la capacità della sala arriva a 93 posti. Annessa a questa sala sono disposti due locali più piccoli: una sala riunioni e un locale che svolge funzione di foyer che sarà occupato nei momenti di attesa o riposo da chi assiste alle conferenze. Detta attività non è ricompressa al punto 83 del D.M. 16/2/82 locali di spettacolo e trattenimento in quanto la capienza è inferiore a 100 persone, ma ricade nella più generale categoria del punto 90 in quanto appartenente a un edificio vincolato ove si svolgono altre attività soggette a controllo prevenzione incendi quali la biblioteca e il museo. Biblioteca La biblioteca occupa 200 mq al piano primo (attività già esistente) e 350 mq al piano secondo, con una superficie complessiva di 550 mq. L attività rientra nel punto 90 del DM 16/2/82 ed è normata dal DPR 30 giugno 1995 n 418. Museo Assieme alla zona esposizioni occupa i piani 3 e 4. La superficie complessiva, compresi gli uffici, i locali di servizio e I depositi è di circa 505 mq. anche questa attività rientra nel punto 90 del D.M. 16/2/82. Centrale termica La centrale termica a gas metano ha una potenzialità di 170.000 kcal/h, e identifica una attività di cui al punto 91 del D.M. 16/2/82. Con riferimento alla circ. MISA n. 25 del 2/6/82, punto 2 - a), si classifica l attività come un complesso edilizio a unica gestione, nel quale coesistono più attività soggette a controllo di prevenzione incendi e che sono a servizio esclusivo del complesso edilizio stesso. Pertanto si presenta un unica domanda di esame progetto relativa a tutto il complesso.

Per chiarezza di esposizione l esame progetto di prevenzione incendi verrà sviluppato secondo lo schema seguente: A) - esame dell edificio nel suo complesso B) - esame delle singole attività soggette a controllo: 1 -sala piccole conferenze 2 - biblioteca 3 - museo 4 - centrale termica A) - ESAME DELL EDIFICIO NEL SUO COMPLESSO PARTE GENERALE ISOLAMENTO DELL EDIFICIO La facciata principale prospetta su Corso Colombo. La facciata sul retro prospetta sul giardino comunale e sulla strada di accesso all asilo nido, carrabile ai mezzi pesanti. Sui lati l edificio è costruito in aderenza ad altri fabbricati, di cui uno adibito ad abitazioni, e l altro adibito a negozio di abbigliamento su più piani e abitazione. I negozi a piano terra sono separati e funzionalmente indipendenti dal resto dell edificio e non identificano attività particolari soggette a controllo di prevenzione incendi. CARICO DI INCENDIO E CLASSE DELL EDIFICIO La determinazione del carico di incendio è riportata nell esame di ogni singola stanza applicando i criteri della Circ. 14 settembre 1961, n 91 per i locali con solaio superiore con struttura in acciaio e del D.M. 6 marzo 1986 per i locali aventi solaio superiore con struttura in legno. In sintesi risulta - biblioteca- sale di consultazione locali classe 45 deposito arrivi e volumi antichi classe 90 - museo esposizione sale espositive classe 30 uffici laboratori classe 45 - sala conferenze sala conferenze classe 45 piccolo deposito classe 60 Nei vani scala e nei passaggi in genere il carico di incendio sara non superiore a 10 kg/mq. STRUTTURE I muri portanti dell edificio sono in pietrame SP. 60 cm. Il primo solaio e in gran parte in laterizio armato sp. 30 cm. a meno dei solai di copertura dei negozi della cartoleria e del fotografo che sono in legno controsoffittati con intonaco di circa 4 cm. di spessore e rinforzati superiormente con solettina armata, e di parte dei soffitti del negozio della farmacia costituiti da putrelle e laterizi intonacati o controsoffittati con pannelli di cartongesso; Il secondo e terzo solaio di calpestio sono realizzati con nuovi solai costituiti da travi principali in acciaio, con solettina in c.a. su cassaforma a perdere in lamiera grecata e da alcuni solai in legno con controsoffitti intonacati che vengono mantenuti secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza ai monumenti e come specificato sulle tavole di progetto e nelle tabelle di calcolo del carico di incendio. Il solaio di copertura avrà strutture in parte metalliche e in parte in legno. Le strutture sono dimensionate per un sovraccarico di 600 kg/mq, le fondamenta sono state opportunamente rinforzate con iniezioni di cemento. Nei locali di classe superiore a 45 i solai saranno controsoffittati all intradosso delle travi di acciaio con lastre di gesso di spessore adeguato.

Nei restanti locali con classe fino a 45 i solai metallici saranno protetti dal fuoco sempre con controsoffitti in lastre di gesso o a mezzo di vernici intumescenti di resistenza al fuoco adeguata e certificata. I solai in legno essendo mantenuti, secondo le prescrizioni della soprintendenza, al fine di conservare le pitture a tempera dei controsoffitti intonacati, non subiranno modifiche, per quanto riguarda il loro lato inferiore mentre saranno rinforzati superiormente con solette collaboranti in c.a. SCALA PRINCIPALE La scala principale sarà realizzata con struttura portante in c.a. Al primo piano ha una larghezza di 180 cm, ai piani superiori si restringe gradualmente sino ad una larghezza di 120 cm al quarto piano. Al piano terra la scala è direttamente collegata con l atrio di ingresso che comunica con Corso Colombo a mezzo di corridoio di larghezza 2 mt e porte di larghezza 150 cm. Nell atrio a fianco del corridoio di uscita e presente un locale reception per il controllo degli accessi, con servizio di guardaroba e ufficio informazioni. Una seconda uscita dà verso il giardino retrostante a mezzo di porta di larghezza 120 cm. La larghezza complessiva delle uscite dell atrio è di 4 moduli. Il rivestimento dei gradini sarà in marmo di tipo antisdrucciolevole. Le ringhiere saranno di costruzione particolarmente robusta e saldamente ancorate alla struttura in c.a. La chiusura perimetrale esterna sarà, diversamente dal progetto originario, in muratura di c.a. con ordinarie finestre in legno. Oltre all impianto di illuminazione normale è previsto un impianto di illuminazione di emergenza, con caratteristiche specificate nel seguito. L aerazione del vano scale sarà realizzata con aperture a vasistas ad ogni pianerottolo. All ultimo piano sulla copertura sarà predisposto un lucernaio apribile per una superficie netta di 1 mq munito di comando automatico di apertura a molla o a gas, di tipo omologato, comandato dall impianto di rilevazione incendio. La scala avrà i gradini con pedata non inferiore a 30 cm e alzata non superiore a 17 cm e sarà costituita da due rampe rettilinee. SCALA SECONDARIA La scala secondaria è ubicata in un corpo separato esterno all edificio principale, ha una larghezza della rampa di 120 cm e al piano terra dà sul giardino retrostante. Serve il piano 1 e il piano 2 e, attraverso un passaggio sul terrazzo aperto il piano 3, Anche essa sara munita di impianto di illuminazione di emergenza e di apertura di aerazione in sommità ad apertura automatica comandato da impianto di rilevazione di incendio. I gradini avranno pedata non inferiore a 30 cm e alzata non superiore a 17 cm. SCALA ESISTENTE La scala esistente, mantenuta per le prescrizioni della Soprintendenza, non avendo le caratteristiche rispondenti alle normative di sicurezza, sarà usata eventualmente solo come scala di servizio. REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI I pavimenti e i materiali di rivestimento in genere saranno non combustibili, in classe 0 di reazione al fuoco, a meno dei pavimenti in legno esistenti che, secondo le prescrizioni della Soprintendenza, saranno mantenuti. Tende e tappezzerie saranno per quanto possibile evitate. Quelle eventualmente presenti saranno in classe 1 di reazione al fuoco.

MASSIMO AFFOLLAMENTO IPOTIZZABILE Per determinare il massimo affollamento ipotizzabile si è proceduto come segue: Per la sala conferenze si assume la capienza massima della sala. Per la biblioteca si assume una densità di affollamento di 0.2 persone/mq. Per gli uffici e la zona multimediale al piano 3 si assume una densità di affollamento di 0.1 persone/mq, mentre per i restanti spazi espositivi si assume 0.2 persone/mq. Ne risulta il prospetto seguente: Sala conferenze piano 1 93 persone Biblioteca piano 1 45 persone Biblioteca piano 2 70 persone Esposizione - uffici piano 3 50 persone Museo piano 4 35 persone SISTEMA DI VIE DI USCITA Il sistema di vie di uscita è costituito dalla scala irincipale e dalla scala secondaria. Entrambe le scale sono di tipo protetto, SOflO esterne al volume dell edificio e le porte di accesso sono di tipo tagliafuoco. - La scala principale ha un pianerottolo laterale protetto da porta tagliafuoco che funge da spazio calmo. piano massimo affollamento ipotizzabile N. moduli scala principale n.moduli scala secondaria totale moduli di uscita T 93+45 4 2 6 23 1 93+45 3 2 5 28 2 70 2 2 4 17.5 3 50 2 1 3 17 4 35 2 0 2 17.5 capacità di deflusso ai piani IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L impianto di riscaldamento sarà del tipo centralizzato ad acqua calda e radiatori. L impianto sara dimensionato per mantenere una temperatura ambiente di 20 C. L impianto sara del tipo a zone, ciascuna con un proprio sistema di regolazione della temperatura, in modo da evitare surriscaldamenti dovuti alla presenza di persone. La caldaia a gas metano è ubicata all esterno dell edificio e per essa si allega apposita relazione separata. IMPIANTO DI VENTILAZIONE FORZATA I locali biblioteca e sala conferenze saranno muniti di un sistema di aerazione forzata che consenta un ricambio d aria pari a 20 mc per persona per ora. L impianto, sara costituito da macchine trattamento aria ubicate a controsoffitto nei locali di servizio, con presa di aria esterna in facciata, e da ventilatori di espulsione dell aria viziata.

Ogni macchina serve un semipiano, i canali hanno estensione ridotta e non attraversano locali pertinenti ad altre attività, né muri tagliafuoco. L impianto di ventilazione sarà asservito al sistema di allarme antincendio per l arresto dell impianto in caso di incendio. L aria verrà prima filtrata e poi riscaldata con batteria ad acqua calda. In estate e previsto un sistema di raffrescamento e deumidificazione dell aria immessa in ambiente con batteria ad acqua refrigerata, alimentato da refrigeratore posto all esterno. E previsto un sistema di regolazione caldo/freddo della temperatura di mandata e il funzionamento a più velocità per la variazione della portata d aria. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE I locali saranno adeguatamente illuminati con sorgenti uniformemente distribuite e con intensità luminosa graduabile. sia suddividendo le accensioni su più circuiti, sia usando apparecchi ad intensità regolabile. I locali saranno illuminati con luce indiretta o comunque soffusa. L illuminazione di sicurezza sarà ottenuta con lampade di sicurezza provviste di batteria tampone con durata di 2 ore, e sarà estesa a tutti i locali e alle vie di uscita sino alla pubblica via. L intensità dell illuminazione di sicurezza sarà tale da assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 mt di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita. IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno conformi a quanto disposto dalle norme CEI 64-8. In sintesi: L edificio sara alimentato da un quadro elettrico principale posto al piano terra e non accessibile al pubblico. Da questo quadro saranno alimentati i sottoquadri delle singole attività ai piani con linee indipendenti. Dai sottoquadri le varie utenze saranno alimentate con linee indipendenti. I cavi elettrici, ampiamente dimensionati, saranno del tipo non propagante l incendio, a bassa emissione di fumi. Negli attraversamenti di muri tagliafuoco i passaggi dei cavi saranno adeguatamente sigillati. In tutti i servizi saranno installati allarmi a tirante, con suoneria installata in posizione chiaramente udibile. IMPIANTI DI COMUNICAZIONE Tutto l edificio sarà servito da un sistema di diffusione sonora, con possibilità di diffusione di musica e messaggi a viva voce. IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDIO E ALLARME Nell edificio sarà installato un impianto di rivelazione incendio e allarme costituito da centralina di controllo e segnalazione posta a piano terra nell atrio di ingresso completa di accumulatori, che metta in funzione il sistema di allarme entro 2 minuti se il segnale arriva da 2 o più rivelatori o da pulsante di allarme manuale, ed entro 5 minuti se il segnale proviene da un solo rivelatore e non e tacitato manualmente. Le batterie tampone assicureranno una autonomia minima di 30. La centralina sarà munita di combinatore telefonico per trasmissione dell allarme via telefono. L allarme ai piani sarà dato a mezzo di suonerie poste nei pianerottoli delle scale. La centralina provvederà altresì ad azionare il contando di apertura del cupolotto di evacuazione fumi del vano scala e a chiudere le porte tagliafuoco munite di sistema di sgancio automatico.

IMPIANTI VARI I locali saranno predisposti per la futura installazione di impianti vari multimediali in funzione dello sviluppo della tecnica e delle varie esigenze dell attività, quali: impianto TV di ricezione via etere, via cavo e da satellite, impianto TV interno sia per controllo sia per videoconferenze etc. Collegamenti via cavo alle banche dati esterne sia con cavi in rame sia con fibra ottica. Ponti radio e altre attrezzature di comunicazione. Il tutto inquadrato in un sistema di predisposizioni che esulano dalla problematica di prevenzione incendi. In ogni caso le predisposizioni saranno eseguite in modo da rispettare i principi generali di prevenzione, senza costituire fonte di pericolo o creare vie di propagazione dell incendio. In particolare si avrà cura di predisporre canalizzazioni separate per i singoli impianti. Nell attraversamento di solai e muri tagliafuoco i fori di passaggio verranno opportunamente sigillati in modo da impedire la propagazione dell incendio. IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE L edificio è sovrastato da una torre che si eleva oltre 10 mt al disopra della copertura dell edificio e termina con una struttura metallica su cui è attualmente inserito un elemento captatore ad asta collegato a terra con apposita treccia in rame. La verifica della protezione dell edificio contro le scariche atmosferiche sarà eseguita in conformita alla norma CEI 81-1. ediz. 1995. Su questa base sarà adeguato sia l impianto di protezione contro le fulminazioni dirette, sia l impianto di protezione contro le scariche secondarie. In sede di collaudo sarà prodotto il relativo progetto. IMPIANTO ANTINCENDIO L impianto antincendio è costituito da due montanti posti nei vani scala. Ad ogni piano è derivato con tubo DN 40, un idrante UNI 45 completo di manichetta e lancia, in apposita cassetta metallica con vetro a rompere. L impianto antincendio è indipendente da quello dei servizi sanitari. Le tubazioni saranno in acciaio, protette dal gelo e dagli urti. L impianto avrà caratteristiche idrauliche tali da garantire una portata minima di 360 l/min per ogni colonna montante, assicurando ai 3 idranti in posizione idraulica maggiormente sfavorita, una portata di 120 l/min e una pressione al bocchello di 2 bar. SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza sarà conforme al D.M. 30/11/83

B)ESAME DELLE SINGOLE ATTIVITÀ 1) - SALA CONFERENZE DESCRIZIONE GENERALE La sala piccole conferenze è ubicata al primo piano sopra strada. Ha una superficie in pianta di 6,3* 14 = 88 mq. Annessa alla sala principale è presente una saletta disimpegno e altri locali di servizio. Per il dimensionamento dell attività si considerano 88 posti a sedere+ 5 tra oratori e personale per un totale di 93 persone presenti in sala. CLASSIFICAZIONE ATTIVITA Tale attività, dopo la realizzazione della sala conferenze comunale nel complesso della ex colonia Tagliaferro (convento dell Annunziata), ha assunto un ruolo meno importante. Rimane comunque la necessità di una sala per attività legate al museo e alla biblioteca. La classificazione pertanto, vista l effettiva capienza della sala, non sarà più quella di cui al N. 83 del D.M. 16-2-82, previsto nel progetto del 1997, ma rientrerà nel più generico punto 90 essendo il palazzo ricompreso nel frattempo tra quelli vincolati ai sensi del D.Lgs. 29 ottobre 1999 n 490. L attività non appare pertanto tra quelle soggette a controllo della Commissione Provinciale di Vigilanza di cui all art. 17 punto 4 della Circ. 16/51 ISOLAMENTO La sala è separata dalla biblioteca a mezzo di muro in pietra sp. 60 cm. Al piano inferiore sono presenti un negozio di farmacia e uno di fotografo. Al piano superiore è presente la biblioteca. STRUTTURE I muri che delimitano la sala sono in pietrame sp. 60 cm. Il solaio di pavimento è in c.a. Il solaio di copertura è realizzato in travi principali in acciaio, con solettina in c.a. su cassa-forma a perdere in lamiera grecata. Le strutture in acciaio saranno protette con vernici intumescenti omologate atte a garantire una resistenza al fuoco pari a REI 120. Le strutture saranno calcolate per un sovraccarico di 600 kg/mq. MATERIALI Nell atrio, nel vano scale e nei passaggi in genere verranno impiegati materiali non combustibili. Nella sala il pavimento, per esigenze di acustica, sarà eventualmente in legno direttamente incollato al sottofondo e trattato su tutte le superfici con vernici in classe 1 di reazione al fuoco. Tale eventualità è considerata nella tabella di calcolo del carico d incendio. Eventuali rivestimenti saranno in classe 1 di reazione al fuoco. Le poltrone saranno in classe 1 IM. POSTI A SEDERE I posti a sedere sono distribuiti in 11 file, ciascuna da 8 posti. Fra i posti a sedere e le pareti sono previsti due passaggi, di cui uno con larghezza 120 cm, e uno con larghezza di 100 cm. Nella sala non sono presenti gradini. Il leggero dislivello tra il piano della sala e il vano scale è superato con una rampa in leggera di pendenza minore del 5%. I pavimenti e i gradini avranno superfici non sdrucciolevoli. Tutti i posti a sedere saranno numerati. La distanza tra lo schienale di una fila e la successiva sarà di 75 cm minimo.

La larghezza di ciascun posto sarà di 50 cm. Le poltroncine saranno saldamente fissate al pavimento, e saranno del tipo con sedile a ribaltamento automatico. USCITE La capienza massima della sala è di 93 persone. La sala è munita di due uscite che immettono direttamente nel vano scale, ciascuna di larghezza 120 cm. Altre due uscite da 120 cm. ciascuna comunicano con la saletta secondaria, che a sua volta è in comunicazione con il vano scala esistente. Le porte saranno a due battenti rigidi con apertura verso l esterno con dispositivo di bloccaggio in posizione aperta. I serramenti avranno maniglioni a barre di contatto per l apertura a spinta. I serramenti saranno di costruzione robusta, eventuali vetri saranno limitati alla parte superiore delle porte e saranno del tipo di sicurezza. SCALA PRINCIPALE L accesso alla sala è costituito dalla scala principale le cui caratteristiche sono già state definite nella parte generale. SCALA SECONDARIA Dal pianerottolo del vano scale, attraverso la biblioteca si accede ad una seconda scala di uscita. In occasione di utilizzo della sala, la porta di ingresso della biblioteca sarà normalmente aperta, mentre gli ingressi alle sale di lettura saranno chiuse con porte tagliafuoco REI 120. Le caratteristiche della scala secondaria sono già state descritte nella parte generale. INGRESSO- GUARDAROBA Nell atrio a piano terra è previsto un servizio informazioni che svolgerà anche le funzioni di guardaroba. Il locale è posto lateralmente al corridoio di uscita e non intralcia il deflusso delle persone. ACUSTICA La conformazione del soffitto con travi in acciaio e lamiera grecata avrà anche la funzione di controllare l acustica del locale, evitando fenomeni di eco o di riverbero. La presenza di muri perimetrali in pietrame da 60 cm assicura l isolamento acustico verso i locali adiacenti. SERVIZI IGIENICI La sala è munita di servizi igienici separati per uomini e donne ciascuno munito di antibagno indipendente. Ogni bagno sarà corredato di vaso e lavabo. Gli antibagni saranno corredati di lavabo. Quello per gli uomini sarà munito anche di un orinatoio. Almeno uno di questi servizi sarà agibile anche da disabili. I locali saranno ventilati direttamente dall esterno o a mezzo di apposito ventilatore. I muri saranno piastrellati sino ad un altezza di 1,8 mt. A pavimento saranno previsti chiusini sifonati per il lavaggio. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L impianto di riscaldamento sarà del tipo centralizzato ad acqua calda e ventilconvettori, con possibilità di raffrescamento estivo.

IMPIANTO DI VENTILAZIONE La sala sarà munita di un sistema di aerazione forzata che consenta un ricambio d aria pari a 20 mc per persona per ora. L impianto sarà costituito da una macchina trattamento aria ubicata a controsoffitto nel locale servizi con presa di aria esterna in facciata, e da un ventilatore di espulsione dell aria viziata. Detta macchina servirà solo i locali della sala conferenze. I canali non attraversano locali pertinenti ad altre attività, ne muri tagliafuoco. L impianto di ventilazione sarà asservito al sistema di allarme antincendio per l arresto dell impianto in caso di incendio. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE I locali saranno adeguatamente illuminati con sorgenti uniformemente distribuite e con intensità luminosa graduabile, sia suddividendo le accensioni su più circuiti, sia usando apparecchi ad intensità regolabile. Per quanto possibile i locali saranno illuminati con luce indiretta o comunque soffusa. L illuminazione di sicurezza sarà ottenuta con lampade di sicurezza provviste di batteria tampone con durata di 2 ore, e sarà estesa alla saletta adiacente e alle vie d uscita sino alla pubblica via. L intensità dell illuminazione di sicurezza sarà tale da assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 mt di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita. IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno conformi a quanto disposto dalle norme CEI 64-8 e dalle CEI 64-10. In sintesi: L attività sarà alimentata da un proprio quadro elettrico posto al piano e non accessibile al pubblico. La distribuzione sarà convenientemente suddivisa, in modo da alimentare ogni tipo di utenza in modo indipendente. Tutte le linee in partenza dal quadro saranno protette da interruttore magnetotermico differenziale. Le eventuali prese a spina nella zona destinata al pubblico saranno protette in apposita custodia a chiave. I cavi elettrici, ampiamente dimensionati, saranno del tipo non propagante l incendio, a bassa emissione di fumi. Negli attraversamenti di muri tagliafuoco i passaggi dei cavi saranno adeguatamente sigillati. Le apparecchiature elettriche a soffitto (corpi illuminanti, accenditori etc.) saranno opportunamente disposti e protetti in modo da rendere impossibile la caduta sul pubblico. In tutti i servizi saranno installati allarmi a tirante, con suoneria installata in posizione chiaramente udibile.

B) ESAME DELLE SINGOLE ATTIVITA SOGGETTE A CONTROLLO 2) - BIBLIOTECA DESCRIZIONE GENERALE La biblioteca occupa parte del piano primo con 200 mq, e tutto il piano secondo con 350 mq. La superficie complessiva e di 550 mq netti. Gli uffici annessi alla biblioteca sono ubicati al piano primo in corrispondenza dell ingresso. Il collegamento tra i due piani è svolto dalla scala ubicata nel corpo esterno. CLASSIFICAZIONE ATTIVITA Anche in questo caso, essendo il palazzo vincolato ai sensi del D.Lgs 29 ottobre 1999 n 490 si identifica una attività, soggetta a controllo dei VVF, compresa nel punto 90 del D.M. 16-2-82. CARICO DI INCENDIO Per verificare il carico di incendio in locali con solai di copertura differenti, il carico è stato effettuato per le singole stanze. Essendo previsto che a regime la biblioteca possa contenere 40.000 volumi si è verificato che la disponibilità di scaffali, come rappresentati nelle tavole di progetto, consentisse di contenere detta quantità di libri. Considerando che la manualistica prevede per le biblioteche un numero di 33 volumi per metro lineare di ripiano, si sono calcolati scaffali a 7 ripiani per poter contenere i volumi totali. Considerando la dimensione media di un libro di cm. 25x25, il potere calorifico pari a 499.800 Kcal/mc, scaffali a 7 ripiani, il potere calorifico dello scaffale stesso di 99.489 Kcal/ml., si è valutato per le scaffalature un valore di 196.667 Kcal/ml vicino a quello poi adottato di 199.206 Kcal/ml desunto dal manuale L.Corbo manuale di prevenzione incendi XXII Ediz. Il calcolo del potere calorifico delle scaffalature e un calcolo puntuale eseguito sulla base dei diversi componenti di arredo presenti nelle tavole di progetto ha consentito una valutazione locale per locale dei carichi di incendio con l algoritmo contenuto nella Circ. 14 settembre 1961, n 91 per le stanze con solaio di copertura in acciaio e con l algoritmo contenuto nel DM 6 marzo 1986 per le stanze con solaio di copertura in legno. Tali calcoli sono contenuti nelle tabelle allegate. Tranne per alcuni locali di deposito che saranno opportunamente isolati, il carico di incendio non supera i 50Kg/mq. COEFFICIENTE DI RIDUZIONE DEL CARICO DI INCENDIO In base alla tabella 1 della circ. 91/1961 si applicano i seguenti indici di valutazione 1.1 - altezza totale dell edificio fino a 14 mt + 2 1.2 - altezza dei piani fino a 4 mt + 2 2 - superficie compartimento da 200 a 500 mq + 2 3.1 - materiali poco combustibili - carta ammassata - 5 3.2 - locali soggetti ad affollamento di persone +10 4 - pericolo di propagazione + 3 5.5 - impianto interno di idranti - 4 somma algebrica degli indici di valutazione + 10 COMPARTIMENTAZIONE Il piano primo e il piano secondo costituiscono due compartimenti separati rispettivamente di 200 e 350 mq. Dato che i locali si sviluppano su salette distinte separate da muri in pietra di forte spessore, ove possibile, e compatibilmente con le esigenze funzionali e architettoniche saranno realizzate ulteriori compartimentazioni separando i locali con porte tagliafuoco REI 120.

In particolare nei due locali al piano primo destinati ad archivio verranno installate due porte REI 120 a chiusura automatica. Al piano secondo i due passaggi che mettono in comunicazione il salone principale con le altre salette di lettura, verranno muniti di porte a doppia anta REI 120 normalmente aperte comandate da sensore di fumo. Dette porte saranno del tipo con apertura nei due sensi. STRUTTURE I muri principali sono in pietrame sp. 60 cm. Al primo piano il solaio di pavimento è in c.a. Il solaio a soffitto del piano primo sono realizzati con travi principali in acciaio, con solettina in ca. su cassaforma a perdere in lamiera grecata, essi saranno eventualmente controsoffittati all intradosso delle travi in acciaio con pannelli in gesso di spessore adeguato. Le strutture saranno calcolate per un sovraccarico di 600 kg/mq. Come già detto, alcuni solai in legno esistenti sono stati mantenuti su prescrizione della Soprintendenza. Le tavole di progetto allegate riportano la specificazione della composizione in sezione di tutti i solai. MATERIALI Nei corridoi e nei passaggi in genere verranno impiegati materiali non combustibili. Il pavimento sarà in materiale non combustibile. Le sedie saranno a struttura metallica con sedili e schienali in legno. Le eventuali imbottiture saranno in classe 1 IM di reazione al fuoco. Le scaffalature saranno per quanto possibile metalliche. MASSIMO AFFOLLAMENTO IPOTIZZABILE Piano primo La superficie netta è di 200 mq. Ipotizzando che la massima densità di affollamento sia di 0,2 persone/mq, il numero di persone presenti risulta di 45. Detto numero risulta congruo con il disegno di massima degli arredi e dei posti a sedere. Piano secondo La superficie interna utile è di 300 mq. Ipotizzando che la massima densità di affollamento sia di 0,2 persone/mq, il numero di persone presenti risulta di 70. USCITE Esistono due uscite per piano: una costituita dalla scala principale dell edificio, una costituita dalla scala interna alla biblioteca, che ha una larghezza di 120 cm ed è prolungata sino a piano terra con sbocco nel giardino retrostante. Le porte di uscita dai locali verso le scale hanno una larghezza di 120 cm, 2 moduli. Le porte saranno a due battenti rigidi con apertura verso l esterno con dispositivo di bloccaggio in posizione di apertura. I serramenti avranno un sistema di apertura a barre di comando per l apertura a spinta. I serramenti saranno di costruzione robusta, eventuali vetri saranno limitati alla parte superiore delle porte e saranno del tipo a sicurezza. SERVIZI IGIENICI I servizi igienici saranno ubicati sia al piano primo (in comune con la sala piccola conferenze e con accesso dal vano scala) sia al piano secondo e saranno separati per uomini e donne.

Ogni bagno sarà corredato di vaso e lavabo. Almeno uno per piano di questi servizi sarà agibile anche da disabili. I locali saranno ventilati direttamente dall esterno o a mezzo di apposito ventilatore. Al piano primo un servizio igienico è riservato per il personale. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L impianto di riscaldamento sarà del tipo centralizzato ad acqua calda e ventilconvettori con possibilità di raffrescamento estivo. IMPIANTO DI VENTILAZIONE FORZATA I locali, generalmente dotati di serramenti esterni con superficie superiore a 1/30, ove necessario saranno muniti di un sistema di aerazione forzata che consenta un ricambio d aria pari a 20 mc per persona per ora. L impianto sarà costituito da macchine trattamento aria, ubicate a controsoffitto nei locali di servizio, con presa di aria esterna in facciata, e da ventilatori di espulsione dell aria viziata. I canali avranno estensione molto ridotta e non attraverseranno locali pertinenti ad altre attività, ne muri tagliafuoco. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE I locali saranno adeguatamente illuminati con sorgenti uniformemente distribuite e con intensità luminosa graduabile, sia suddividendo le accensioni su più circuiti, sia usando apparecchi ad intensità regolabile. Per quanto possibile i locali saranno illuminati con luce indiretta o comunque soffusa. L illuminazione di sicurezza sarà ottenuta con lampade di sicurezza provviste di batteria tampone con durata di 2 ore, e sarà estesa a tutti i locali e alle vie di uscita sino alla pubblica via. L intensità dell illuminazione di sicurezza sarà tale da assicurare un livello di illuminazione di 5 lux ad 1 mt dal piano di calpestio. IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno conformi a quanto disposto dalle norme CEI 64-8. In sintesi: L attività sarà alimentata da un proprio quadro elettrico principale posto al piano primo e non accessibile al pubblico. Questo quadro alimenterà le utenze del piano primo e il sottoquadro di alimentazione del piano secondo. I vari tipi di utenza saranno per quanto possibile alimentati con linee indipendenti. Ogni linea in partenza dal quadro sarà protetta da interruttore magnetotermico differenziale. I cavi elettrici, ampiamente dimensionati, saranno del tipo non propagante l incendio, a bassa emissione di fumi. Negli attraversamenti di muri tagliafuoco i passaggi dei cavi saranno adeguatamente sigillati. Le apparecchiature elettriche a soffitto (corpi illuminanti etc.) saranno opportunamente protetti dai danneggiamenti In tutti i servizi saranno installati allarmi a tirante, con suoneria installata in posizione chiaramente udibile. I cavi dei vari servizi saranno alloggiati in tubi e cassette separati. IMPIANTI DI COMUNICAZIONE I due piani della biblioteca saranno muniti di impianto citofonico interno su più punti, per comunicazioni tra il personale di servizio; inoltre sarà installato un sistema di diffusione sonora per musica e viva voce, con possibilità di diffusione di messaggi a viva voce. Detto impianto sarà interfacciato con l impianto di comunicazione di tutto l edificio.

B)ESAME DELLE SINGOLE ATTIVITÀ SOGGETTE A CONTROLLO 3) MUSEO DESCRIZIONE GENERALE Il museo occupa il piano terzo per una superficie di circa 330 mq. e il piano sottotetto, per una superficie di circa 175 mq. In totale gli spazi adibiti a museo e/o spazio espositivo occupano circa 505 mq. I due piani sono in collegamento tramite la scala principale e costituiscono una un unica unità funzionale. CLASSIFICAZIONE ATTIVITA SI identifica una attività soggetta a controllo dei VVF di cui al N. 90 del D.M. 16-2-82. CARICO DI INCENDIO Nei locali adibiti a museo e spazio espositivo il carico di incendio sarà costituito da oggetti d epoca quali quadri, mobili antichi, bacheche con documenti e oggetti vari. Eventuali pannellature mobili per esposizione saranno in materiale non combustibile. Dalle tabelle di calcolo risulta una classe 30 per i locali adibiti ad esposizione con bacheche in metallo e vetro e una classe 45 per gli altri locali, quali uffici, laboratori ecc. Nei corridoi e nei passaggi in genere il carico di incendio verrà limitato a 10 kg/mq. COMPARTIMENTAZIONE Le due parti dell attività comunicano solo attraverso la scala protetta, pertanto il compartimento più grosso corrispondente al piano terzo, è di 330 mq. STRUTTURE I muri principali sono in pietrame sp. 60 cm. Il solaio al piano è realizzato con travi principali in acciaio, con solettina in ca. su cassaforma a perdere in lamiera grecata o rimane inalterato in legno controsoffittato, secondo quanto indicato nelle tavole di progetto. Nelle zone destinate a museo le strutture in acciaio saranno protette con vernici intumescenti con uno spessore adeguato a garantire una resistenza al fuoco di 120. Le strutture saranno calcolate per un sovraccarico di 600 kg/mq. MATERIALI Il pavimento sarà in materiale non combustibile. Nei corridoi e nei passaggi in genere saranno impiegati materiali non combustibili. In generale saranno evitate tende e tappezzerie, quelle eventualmente necessarie saranno in classe 1 di reazione al fuoco. Le scaffalature, le bacheche etc. saranno in materiale non combustibile. Eventuali pannelli per l esposizione di quadri, foto etc. saranno in metallo o in materiale trattato con vernici intumescenti. MASSIMO AFFOLLAMENTO IPOTIZZABILE Piano terzo Ha una superficie interna netta di 330 mq. Ipotizzando che la massima densità d affollamento sia di 0,1 persone/mq per uffici e laboratori e di 0,2 persone a mq per gli spazi espositivi, il massimo affollamento ipotizzabile risulta pari a 50 persone. Piano quarto La zona museo-esposizione al piano quarto ha una superficie interna di 175 mq.

Ipotizzando che la massima densità di affollamento sia 0,2 persone/mq per gli spazi espositivi, il massimo affollamento ipotizzabile risulta di 35 persone. USCITE Ad ognuno dei due piani esistono due porte di uscita verso il vano scale, ciascuna con una larghezza di 120 cm 2 moduli. Le porte saranno a due battenti rigidi con apertura verso l esterno con dispositivo di bloccaggio in posizione di apertura. I serramenti avranno un sistema di apertura a barre di comando per l apertura a spinta. I serramenti saranno di costruzione robusta, eventuali vetri saranno limitati alla parte superiore delle porte e saranno del tipo a sicurezza. SERVIZI IGIENICI I servizi igienici saranno separati per uomini e donne, Ogni bagno sarà corredato di vaso e lavabo. Almeno un servizio sarà agibile anche da disabili. I locali saranno ventilati direttamente dall esterno o a mezzo di apposito ventilatore. I muri saranno piastrellati sino ad un altezza di 1,8 mt. A pavimento saranno previsti chiusini sifonati per il lavaggio. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L impianto di riscaldamento sarà del tipo centralizzato ad acqua calda e ventilconvettori con possibilità di raffrescamento estivo. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE I locali saranno adeguatamente illuminati con sorgenti uniformemente distribuite e con intensità luminosa graduabile, sia suddividendo le accensioni su più circuiti, sia usando apparecchi ad intensità regolabile. Per quanto possibile i locali saranno illuminati con luce indiretta o comunque soffusa. L illuminazione di sicurezza sarà ottenuta con lampade di sicurezza provviste di batteria tampone con durata di 2 ore, e sarà estesa a tutti i locali e alle vie di uscita sino alla pubblica via. L intensità dell illuminazione di sicurezza sarà tale da assicurare un livello di illuminazione di 5 lux ad 1mt dal piano di calpestio. IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno conformi a quanto disposto dalle norme CEI 64-8. In sintesi: L attività sarà alimentata da un proprio quadro elettrico principale posto al piano terzo e non accessibile al pubblico. Questo quadro alimenterà le utenze del piano terzo e il sottoquadro di alimentazione del piano quarto. I vari tipi di utenza saranno per quanto possibile alimentati con linee indipendenti. Ogni linea in partenza dal quadro sarà protetta da interruttore magnetotermico differenziale. I cavi elettrici, ampiamente dimensionati, saranno del tipo non propagante l incendio, a bassa emissione di fumi e a bassa emissione di gas tossici e nocivi. Negli attraversamenti di muri tagliafuoco i passaggi dei cavi saranno adeguatamente sigillati. Le apparecchiature elettriche a soffitto (corpi illuminanti etc.) saranno opportunamente protetti dai danneggiamenti. In tutti i servizi saranno installati allarmi a tirante, con suoneria installata in posizione chiaramente udibile. IMPIANTI DI COMUNICAZIONE I due piani saranno muniti di impianto citofonico interno su più punti, per comunicazioni tra il personale di servizio; inoltre sarà installato un sistema di diffusione sonora per musica e viva voce, con possibilità di diffusione di messaggi a viva voce. Detto impianto sarà interfacciato con l impianto di comunicazione comune a tutto l edificio.

B) - ESAME DI PREVENZIONE INCENDI PER LE SINGOLE ATTIVITÀ 4)- CENTRALE TERMICA A GAS METANO DESCRIZIONE INTRODUTTIVA Il locale centrale termica è ubicato in apposito locale addossato al perimetro dell edificio. La caldaia ha una potenzialità di 170.000 kcal/h e identifica una attività soggetta a controllo di prevenzione incendi di cui al punto 91 del D.M. 16/2/82. L esame dell attività viene svolto secondo l allegato al D.M. 12-4-96. Titolo IV Disposizioni comuni 4.1.1 - ubicazione a)- Il locale focolari è a quota leggermente inferiore al piano di riferimento (28 cm). b)- Tre pareti sono attestate su spazio scoperto, la terza confina con la scala secondaria dell edificio. 4.1.2 - Aperture di aerazione Il locale è dotato di apertura di aerazione permanente costituita dalla porta di ingresso a persiana che si apre direttamente all esterno, ed ha una superficie di 1,6 mq. L apertura di ingresso e aerazione è protetta con persiana munita di alette parapioggia, è realizzata a filo dell intradosso del solaio, ha dimensioni di 2*0.8 mt. Considerando che la copertura è inclinata un camino di aerazione sarà posto nel punto superiore della falda inclinata. 4.1.3 Disposizione degli apparecchi all interno dei locali Le distanze tra un qualsiasi punto esterno degli apparecchi e le pareti verticali e orizzontali del locale, nonchè le distanze fra gli apparecchi installati nello stesso locale permettono l accessibilità agli organi di regolazione, sicurezza e controllo nonchè la manutenzione ordinaria. In particolare: 4.2 Disposizioni particolari 4.2.1- ubicazione Il locale è contiguo alla scala secondaria di uscita. Tale contiguità è ammessa in quanto la parete attestata su spazio scoperto si estende per una lunghezza non inferiore al 20% del perimetro e in quanto la pressione di alimentazione del gas è non superiore a 0,04 bar. 4.2.2 - caratteristiche costruttive Il locale e ubicato in apposito locale esterno al perimetro dell edificio. Le strutture portanti hanno resistenza al fuoco non inferiore a R 120. Le strutture di separazione dal vano scala hanno resistenza al fuoco non inferiore a REI 120. Le strutture sono realizzate in muratura Il locale avrà un altezza media non inferiore a mt. 2.5 e minima non inferiore a 2.3 mt. 4.2.3 aperture di aerazione L apertura di aerazione si estende a filo del soffitto nella parte più alta della parete attestata sulla strada di accesso, ha una altezza di 2 mt e una larghezza pari a 0,8 mt. La superficie di aerazione risulta pari a 2,0*0.8 mq = 1,6 mq. 4.2.4 disposizione degli impianti all interno dei locali

Lungo il perimetro dell apparecchio saranno posti i canali da fumo, le tubazioni dell acqua e del gas. e dei cavi elettrici a servizio dell apparecchio, in modo che i dispositivi di controllo e sicurezza siano facilmente raggiungibili. 4.2.5 accesso L accesso avviene da strada scoperta. La porta di accesso avrà una altezza di 2 ml e una larghezza di 80 cm, senso di apertura verso l esterno e congegno di autochiusura a molla. Essendo l accesso diretto da spazio scoperto sarà realizzata con persiana in alluminio. (Questo consente di realizzare un apertura con finitura simile a quella delle persiane al piano superiore ed è conforme al progetto presentato in Soprintendenza) Titolo V Impianto interno di adduzione del gas 5.2 - materiale delle tubazioni Le tubazioni del gas saranno a vista. I tubi, in acciaio zincato, saranno conformi alla norma UNI 8863. 5.3 - giunzioni e raccordi I giunti a tre pezzi saranno utilizzati solo per i collegamenti iniziale e finale Le giunzioni saranno realizzate con raccordi zincati in ghisa malleabile, con filettature guarnite con canapa e mastici adatti, escluso l uso di biacca o minio. Le valvole saranno del tipo a sfera con luce di passaggio non inferiore al 75% di quella del tubo su cui sono inserite. 5.4 - posa in opera Il percorso delle tubazioni tra il punto di consegna e il bruciatore sarà il più breve possibile e a vista. a) Le tubazioni saranno in acciaio zincato e collocate in modo da non subire danneggiamenti dovuti ad urti. b) le tubazioni non saranno utilizzate per collegamenti di terra e) non attraversano cunicoli o canne fumarie d) Non esistono riduttori di pressione. Le prese libere per il controllo della tubazione saranno chiuse con tappi filettati e guarniti. e) Saranno utilizzati materiali nuovi. f) All esterno del locale sarà installata una valvola di intercettazione manuale gas a sfera in posizione visibile e facilmente raggiungibile. g) Per i collegamenti iniziale e finale saranno utilizzati tubi metallici flessibili continui. h) Nell attraversamento del muro perimetrale il tubo sarà chiuso con guaina sigillata verso l interno. i) Le condotte saranno installate a vista a 2 cm dal muro o dal solaio. m)le tubazioni gas e i tubi di altri servizi correranno ad una distanza minima di 10 cm. 5.4.3 modalità di posa in opera Le tubazioni saranno installate a vista, adeguatamente staffate per evitare scuotimenti, oscillazioni e vibrazioni. Saranno collocate in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti. 5.5 gruppo di misurazione Il contatore del gas sarà installato all esterno in nicchia aerata 5.6 prova di tenuta dell impianto La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l impianto interno e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi, la pressione di prova sarà di 0,1 bar e la durata della prova 30. Per la prova a pressione sarà redatto apposito verbale di collaudo.

Titolo VI- disposizioni complementari 6.1 impianto elettrico L impianto elettrico sarà realizzato in conformità alla legge n. 186 del 1/3/68 e tale conformità sarà certificata secondo le procedure della legge 46/90. L interruttore generale sarà installato all esterno del locale in posizione segnalata e accessibile. 6.2 mezzi di estinzione Il locale sara dotato di n. 1 estintore del tipo 21A - 89B. 6.3 segnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza sarà conforme al DPR 8/6/82 n. 524, richiamerà i divieti e le limitazioni imposti, segnalerà la posizione della valvola esterna di intercettazione gas e dell interruttore elettrico generale. 6.4 esercizio e manutenzione L impianto sarà mantenuto in esercizio in conformità a quanto previsto dal DPR n. 412/93. Nel locale non saranno depositate sostanze infiammabili o tossiche e materiali non attinenti all impianto. Durante qualunque tipo di lavoro saranno adottate adeguate precauzioni in modo che l eventuale uso di fiamme libere non costituisca fonte di innesco. EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE L evacuazione dei prodotti della combustione avverrà a mezzo di camino sfociante a tetto, in accordo con la norma UNI-CIG 7129 e con la norma UNI 9615. Sestri Levante, 25/06/04 I Tecnici Dott. Architetto Luciano Panero Dott. Architetto Francesco Panero