INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

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Transcript:

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO 6 6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE 9 7 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI 9 8 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI 9 9 RIFASAMENTO 10 10 INTERRUZIONE DELL ENERGIA IN CASO DI INCENDIO 10 11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA 10 12 PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE 11 Concesio 14/03/2013 Pagina 1 di 11

1 PREMESSA L intervento proposto prevede la realizzazione di un impianto sportivo-ricettivo per il golf e relativi servizi integrati nel Comune di Chiari. Il presente progetto descrive i criteri tecnici principali per la realizzazione degli impianti elettrici ai sensi del D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008 per la cabina elettrica e le tubazioni di alimentazione alla sede ricettiva ed alle residenze. Esclusioni: E escluso dal presente progetto, tutto quanto non espressamente citato all interno di questa relazione. Concesio 14/03/2013 Pagina 2 di 11

2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI Il seguente progetto fa riferimento alla realizzazione della cabina elettrica e le tubazioni di alimentazione alla sede ricettiva ed alle residenze. Gli impianti previsti nel presente progetto si possono riassumere nelle seguenti voci: Quadri elettrici MT Trasformatore MT/BT Quadro elettrico BT Linee di alimentazione Impianto elettrico di illuminazione e fm all interno della cabina elettrica Concesio 14/03/2013 Pagina 3 di 11

3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI Tutti gli impianti dovranno essere realizzati conformemente ai più recenti criteri della tecnica impiantistica e con la scrupolosa osservanza delle Leggi e delle Norme vigenti in materia. In particolare si fa preciso riferimento a: - Legge n. 123 del 3 agosto 2007 (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro); - D. Lvo n. 81 del 9 aprile 2008, attuazione articolo 1 della legge n. 123; - Legge n. 248 del 02 dicembre 2005, recante il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici; - D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008, regolamento concernente l attuazione dell articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 02 dicembre 2005; - Norma CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori - Legge n 186 del 01 marzo 1968 (disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici), Ed inoltre l osservanza a tutte le altre Leggi e Norme, anche se non menzionate, inerenti la sicurezza e la costruzione degli impianti elettrici e delle apparecchiature. La rispondenza degli impianti alle Norme sopra citate é intesa nel senso più restrittivo. Tutti gli impianti dovranno essere dati in opera perfettamente funzionanti, in relazione alla tipologia d impiego e alla sicurezza. Concesio 14/03/2013 Pagina 4 di 11

4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI La classificazione degli ambienti è stata effettuata tenendo conto della destinazione d uso dei locali comunicati dal Committente e nell oggetto del presente progetto esistono vari ambienti particolari che sono stati classificati, qui di seguito sono indicati gli ambienti e la relativa classificazione. La valutazione della classificazione degli ambienti è stata redatta secondo le destinazioni d uso a noi comunicate dal Committente. La classificazione degli ambienti in riferimento agli impianti elettrici segue le norme CEI e non i criteri dei VVF. La zona attorno al deposito di GPL viene classificata come ambiente con pericolo di esplosione in relazione alla norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87 edizione 2010). Concesio 14/03/2013 Pagina 5 di 11

5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO Caratteristiche alimentazione: - Classificazione 2 Categoria - Tensione di alimentazione 15.000 V Caratteristiche di distribuzione: - Classificazione 1 Categoria - Tensione nominale 400/230 V - Tensione verso terra 230 V Consegna, ricezione e distribuzione di energia elettrica: L edificio è alimentato da una rete MT a 15 kv. Il quadro MT/BT alimenterà in BT tutti gli impianti utilizzatori. Le caratteristiche dell impianto sono: linea MT - tensione nominale concatenata 15 kv - corrente di guasto monofase a terra I G presunta --- - tempo di eliminazione del guasto presunto --- - corrente di corto circuito simmetrica trifase presunta 12,5 ka impianto utilizzatore BT sistema di distribuzione tipo TN-S Concesio 14/03/2013 Pagina 6 di 11

Esternamente all edificio è presente una cabina elettrica di ricezione-trasformazione, tale cabina risulterà composta da: - quadro MT; - n. 1 trasformatore MT/BT - quadro BT; - apparecchiatura di rifasamento. Lo schema di distribuzione MT é di seguito illustrato. schema a blocchi distribuzione da quadro MT Trasformatore MT/BT 15 kv/400 V potenza 400 kva tensione di corto circuito Vcc 6 % gruppo di trasformazione Dy11 Concesio 14/03/2013 Pagina 7 di 11

L impianto elettrico oggetto del presente progetto ha origine dalla cabina MT/BT. Cabina MT/BT Saranno previsti il vano del trasformatore ed il locale quadri elettrici MT e quadro QBT. I lavori da eseguire consistono principalmente in : Fornitura del quadro MT di protezione del trafo Fornitura del trasformatore Fornitura quadro di bassa tensione compresi i quadri di rifasamento Realizzazione di tutti i collegamenti sia MT che BT. Ogni interruttore posizionato nel quadro QBT sarà dotato di segnalazione per scattato. Il quadro BT, alimenterà anche l impianto di depurazione, il deposito del GPL ed il pozzo per l acqua potabile. Tutte le opere e gli impianti non espressamente citati sono esclusi dal presente progetto. Concesio 14/03/2013 Pagina 8 di 11

6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE Tutti i conduttori che costituiscono gli impianti saranno protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da cortocircuiti a mezzo di interruttori automatici magnetotermici aventi una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore Ib e la sua portata nominale ed una corrente di funzionamento If minore o uguale a 1,45 volte la portata Iz. Inoltre gli interruttori automatici avranno caratteristiche tali da interrompere le correnti di cortocircuito che potrebbero verificarsi in tempi sufficientemente brevi per garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose e comunque non superiori a quelle previste dalle norme in relazione al tipo di rivestimento e di isolamento del conduttore stesso. 7 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI La protezione dai contatti diretti è ottenuta mediante involucri destinati ad impedire il contatto con parti attive. Tali involucri assicurano il grado di protezione IPXXB. Le superfici superiori orizzontali degli involucri o barriere che sono a portata di mano hanno un grado di protezione non inferiore a IPXXD come specificato in 412.2.2 della norma CEI 64-8. 8 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI La protezione contro i contatti indiretti potrà essere ottenuta mediante involucri in classe II (doppio isolamento) oppure tramite l interruzione automatica dell alimentazione con interruttori magnetotermici differenziali. Quando possibile, la protezione contro i contatti indiretti potrà essere ottenuta coordinando i dispositivi per l interruzione automatica del circuito con l impianto di messa a terra. Concesio 14/03/2013 Pagina 9 di 11

Tale coordinamento sarà verificato se verrà soddisfatta la condizione: Z s x I a inferiore o uguale a U 0, dove Z s è l impedenza dell anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente, I a è la corrente che provoca l interruzione automatica del dispositivo di protezione e U 0 è la tensione nominale tra fase e terra. 9 RIFASAMENTO I complessi automatici di rifasamento sono in questa fase predisposti per resistere ad un livello armonico del 25% normale per carichi di illuminazione e condizionamento. 10 INTERRUZIONE DELL ENERGIA IN CASO DI INCENDIO L interruzione dell energia in caso di incendio sarà realizzata tramite pulsanti ubicati all interno ed all esterno della cabina elettrica, installati in posizione facilmente raggiungibile, il comando sarà sotto vetro frangibile. 11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA L impianto di messa a terra sarà unico e sarà composto da dispersori verticali in acciaio zincato CEI interconnessi al dispersore orizzontale in corda di rame nuda da 50 mm 2. All impianto di terra saranno collegati tramite collettori di terra tutti i conduttori PE ed EQP dell impianto elettrico (quadri elettrici, masse, masse estranee, corpi illuminanti, prese a spina, ecc). Saranno realizzati tutti i collegamenti equipotenziali necessari. Si dovrà procedere periodicamente al controllo dell efficienza e dello stato di conservazione dell impianto e di tutti i relativi collegamenti. Periodicamente inoltre, si dovranno effettuare tutte le misure elettriche necessarie con il controllo dei dati caratteristici forniti dall Ente Distributore. Concesio 14/03/2013 Pagina 10 di 11

12 PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE Per la cabina elettrica, oggetto del presente progetto, il calcolo per la protezione contro le scariche atmosferiche, viene rimandato ad una relazione redatta da tecnico incaricato. La prestazione dovrà essere oggetto di specifico incarico. Le valutazioni del rischio dell intero edificio, non sono state da noi redatte e non ci sono state comunicate. Sui quadri elettrici, e sul trasformatore in ogni caso, sono stati previsti degli scaricatori di sovratensioni. Ing. Beniamino Veneziani Concesio 14/03/2013 Pagina 11 di 11