Il tempo delle nuvole:il cloud computing tra processi organizzativi e dimensione consumer

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Transcript:

LIBERA UNIVERSITA DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM Corso di laurea in Relazioni Pubbliche e Comunicazione d Impresa MILANO Il tempo delle nuvole:il cloud computing tra processi organizzativi e dimensione consumer Docente che ha assegnato l argomento della prova finale Chiar.mo Prof. Nello Barile Prova finale di Tommaso Lucentini Matr. N. 1007209

INTRODUZIONE Il cloud è un nuovo modo di portarsi dietro un infinità di documenti senza necessità di aver sotto braccio personal computer, smartphones, ventiquattrore. È come avere appunto una nuvola che ci affianca dovunque noi andiamo senza appesantirci di oggetti e senza crearci mille preoccupazioni su cosa abbiamo dimenticato per la nostra riunione di lavoro o lezione universitaria. Un altra invenzione per facilitarci la vita, ma a volte anche per complicarcela (vedi capitolo 2 parte sulla privacy) come avviene con molte tecnologie, non sempre di facile e sicuro utilizzo. Questa memoria di laurea vuole analizzare l'evoluzione della tecnologia dagli anni 90 ai giorni nostri, dalla creazione di computer di ultima generazione, smartphone, social network, tablet alla visione attuale che unisce tutti questi dispositivi in un unico spazio virtuale. Il primo capitolo analizzerà le metafore organizzative principali che hanno portato alla nascita e lo sviluppo del cloud computing, lo stoccaggio delle informazioni nel mondo web e la smaterializzazione della conoscenza, vedendo come insieme creano la nascita del cloud computing. Tutto permetterà di capire i vari processi culturali e tecnologici che hanno portato alla necessità di un insieme di tecnologie e modi di consumo e di fruizione dei new media molto diverso da quello tradizionale. Dopo un inquadratura generale del primo capitolo il secondo descriverà le caratteristiche tecniche e l evoluzione storica del cloud fino ai fatti più recenti, trattando anche il tema della privacy e degli incidenti che mettono a rischio la sicurezza dei nostri dati contenuti all interno della nuvola e che possono portarci a svariati e fastidiosi problemi che nei casi più gravi possono compromettere la vita privata e lavorativa. Il terzo capitolo invece tratterà della dimensione consumer del cloud computing, sarà presentata una ricerca sviluppata attraverso due focus groups che ci dimostreranno quanto è sviluppata questa nuova tecnologia, che utilizzo possono 5

farne i consumatori, e perché i non utilizzatori non la sfruttano ancora, ne analizzerà i pro e i contro e come è cambiata l esperienza di utilizzo delle nuove tecnologie, trattando anche delle paure più ricorrenti per chi utilizza il cloud. Saranno inoltre descritte le varie funzionalità della nuvola dall utilizzo personale per condividere i propri file tra diversi dispositivi, l utilizzo sociale (condivisioni di gruppo), lo sviluppo dei network aziendali alle varie implicazioni future come l invenzione del personal cloud, ovvero un computer in cui c è solo una connessione internet senza antivirus e spazio di archiviazione fisso che permetta di mantenere il pc più leggero, privo di sistemi operativi pesanti che porti l utente a connettersi immediatamente al grande mondo del web. 6

CAPITOLO PRIMO In questo capitolo mostreremo le metafore del web degli anni novanta che poi portano alla nascita del cloud computing, inoltre vedremo come si sviluppano le fondamenta della comunicazione sul web del ventunesimo secolo. Descriveremo la nascita dell intelligenza collettiva e successivamente di quella connettiva, e come quest ultima sfrutta la cultura convergente, potremo anche notare, come nelle aziende di metà anni novanta, nello specifico una azienda giapponese, si utilizza uno degli strumenti essenziali del web 2.0, ovvero l ipertesto, e vi accompagneremo passo per passo verso lo sviluppo del cloud computing, utilizzando le metafore più vicine a quest ultimo. Durante questo primo capitolo parleremo delle metafore degli anni novanta, nella prima parte saranno descritte le metafore comunicative, ovvero quelle metafore tramite cui il cloud ha preso spunto per quanto riguarda il concetto e gli ideali per cui è nata l esigenza di creare il cloud computing. Nella seconda parte invece saranno trattate le metafore organizzative, cioè quei tipi di metafore che poi hanno portato alla creazione fisica del cloud. In questo modo si potrà capire trasversalmente l esigenza per la nascita di quest utilissimo strumento e il perché oggi il cloud computing è in piena evoluzione e sembra esser diventato ormai insostituibile. 1.1 Metafore comunicative: dall intelligenza collettiva al crowdsourcing Agli inizi degli anni novanta è cresciuto il bisogno di cooperare per velocizzare il processo della conoscenza. La conoscenza in questo periodo doveva viaggiare in modo molto intelligente e produttivo, e tutto ciò può essere sintetizzato con il termine intelligenza collettiva, ovvero Intelligenza distribuita ovunque, valorizzata e coordinata in tempo reale che porta a una mobilitazione delle competenze, come la descrive Pierre Lévy nel 7

suo libro L intelligenza collettiva:per un antropologia del cyberspazio 1, che riprenderemo anche in seguito per la descrizione di questo movimento; ma per distribuire questa conoscenza c era bisogno di un integrazione molto forte e soprattutto di un coordinamento in tempo reale. Per avere quest ultimo servivano dei nuovi dispositivi, lontani da quelli utilizzati in quel periodo. Era molto difficile prevedere cosa sarebbe successo in futuro, ma con l invenzione del linguaggio HTML nel 1990 e la forte ascesa del consumo di internet in cui già nel giro di pochi anni, si cominciava a visualizzare nella mente di molte persone, nonostante un utilizzo ancora rudimentale del web, il potenziale di sviluppo che avrebbe avuto internet con l espansione enorme mostrata negli ultimi anni. La crescita esponenziale dell utenza web fece iniziare a credere veramente che il modo di comunicare sarebbe potuto cambiare nel giro di pochi anni. La comunicazione a una via non era più adatta per un mondo in continua evoluzione in cui l intelligenza collettiva era la direzione verso cui ci si stava avvicinando a grande velocità, quindi televisione, radio e quotidiani non potevano essere gli unici media utilizzati dalla popolazione. La via giusta non era quella di toglierli completamente dalla circolazione sostituendoli con nuovi media, ma di utilizzarli parallelamente ai new media. Se gettassimo via il potere del broadcasting avremmo solo frammentazione culturale. Il potere della partecipazione non ha origine dalla distruzione della cultura commerciale, ma dalla sua riscrittura, dalla sua correzione ed espansione, dall aggiungervi una varietà di prospettive, poi dal rimetterla in circolo diffondendola attraverso i media mainstream Henry Jenkins 2 Come fa intendere Jenkins con questa citazione tratta dal suo libro Cultura convergente c era il bisogno di sovvertire le dinamiche del mondo, di iniziare a far 1 Levy, P., Intelligenza collettiva.per un 'antropologia del cyberspazio, tr. di M. Colò e D. Feroldi, Feltrinelli, Milano, 1996. 2 Jenkins, H., Cultura convergente. Tr di Susca V., Papacchioli M., Sala V. B., Apogeo, 2007. 8