efjfznftvweqa3nbisod2dsn5xcil2x61zceknjad4i= 36 eco.bergamo Ottobre 2016 Parchi & riserve NATURA IN RETE Ecco le uniche armi con cui difendiamo la biodiversità Sic/Zsc e Zps: sono sigle sconosciute ai più, ma grazie alla loro esistenza ( Direttiva Habitat dell Ue) si va costruendo la rete ecologica più grande del mondo. E noi iniziamo un viaggio nei siti bergamaschi. Rinaldo Mangili Si è fatto un gran parlare, negli ultimi anni, di termini come Sic, Zps, biodiversità, aree protette... Qualcuno conosce il loro significato, qualcuno lo ignora, altri ancora considerano Sic e Zps solo dei lacci burocratici che, per via dei vincoli, frenano lo sviluppo economico del nostro territorio. Eppure, nonostante tante idee spesso confuse, è importante conoscerle da vicino perché queste aree racchiudono un patrimonio naturale ancora sconosciuto, ma talmente prezioso da essere tutelato a livello internazionale, un vero e proprio orgoglio naturalistico ed ambientale di casa nostra. La Rete Natura 2000. L Unione Europea si era accorta già negli anni 90, dopo la Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, che non bastava più tutelare l ambiente solo con le aree protette già esistenti parchi nazionali e riserve naturali) ed aveva deciso di salvaguardare la biodiversità con urgenza, pena la scomparsa di specie animali e vegetali. Da qui l idea di realizzare la Rete Natura 2000, ossia un sistema coordinato e coerente di aree (funzionale alla conservazione dell insieme di habitat e specie) per garantire la sopravvivenza a lungo termine delle componenti della biodiversità nel continente europeo. La Rete Natura 2000 è divenuto, così, il principale strumento della politica ambientale dell Ue per la conservazione della biodiversità attraverso l istituzione di una rete di aree diffuse su tutto il territorio europeo con la Direttiva 92/43/ Cee, denominata direttiva habitat. Sono qui contenute precise prescrizioni per garantire il mantenimento a lungo termine di Siti di Interesse Co- I Sic sono i siti di interesse comunitario. Zps, le zone di protezione speciale per l avifauna selvatica Rete Natura 2000 conta in Italia circa 3.000 siti. Di questi 610 sono Zps e 2.314 Sic o Zsc
efjfznftvweqa3nbisod2dsn5xcil2x6cghc0on0mc4= Parchi & riserve eco.bergamo Ottobre 2016 37 FAUNA Aquila reale (aquila chrysaetos) NON SOLO VINCOLI E DIVIETI UN VIAGGIO SUL TERRITORIO CONOSCERE PER CONSERVARE munitario (Sic) caratterizzati da specifici habitat naturali (indicati nell Allegato I) di interesse prioritario perché le specie animali e vegetali erano minacciati di scomparire od erano rari ma di interesse comunitario (indicati nell Allegato II) da proteggere in aree idonee (Zone di Protezione Speciale -Zps) istituite con la direttiva uccelli (avifauna selvatica). Misure di conservazione. In Italia le direttive dell Ue sono state recepite con il decreto del presidente della Repubblica 357 del 1997, che affidava alle Regioni la competenza per l individuazione dei siti e la redazione dei piani di gestione. In Lombardia l iter si è concluso nel 2015, con l adozione del- le misure di conservazione relative ai siti, importante riferimento senza il quale, tra l altro, non sarebbe possibile usufruire dei fondi comunitari 2014-2020 dedicati ai siti stessi. E con la trasmissione all Ue da parte del ministero dell Ambiente, i 193 Sic della Lombardia e tutti i Sic della provincia di Bergamo sono stati designati come Zone Speciali di Conservazione (Zsc), con il decreto del ministero del 15 luglio 2016: un passaggio fondamentale per la piena attuazione della Rete Natura 2000. Un aspetto importante nella per salvaguardare l integrità e per evitare ripercussioni negative sui siti è la cosiddetta Valutazione di incidenza. Tale CONTINUA A PAGINA 39 FLORA. Valeriana rossa (Iberidella alpina) Vicini al nostro territorio: per questo iniziamo in questo numero un viaggio nella straordinarietà di alcune zone della Bergamasca ricche di biodiversità ancora poco conosciute, ma talmente importanti da essere riconosciute a livello internazionale. Con le puntate che seguiranno vi faremo conoscere l esistenza di queste zone indicando specie animali e vegetali che vivono in ambienti unici (habitat). Non descrizioni per itinerari turistici e nemmeno descrizioni scientifiche, ma semplici indicazioni derivanti dagli studi eseguiti da esperti in botanica e zoologia coordinati dalla Regione e poi trasferiti nei piani di gestione e nei Formulari standard secondo le linee guida dell Ue e del ministero dell Ambiente. Per arrivare alla sintesi è stato, quindi, necessario esaminare centinaia di pagine di ogni singolo piano di gestione, trarre gli spunti per evidenziare solo le caratteristiche peculiari di ogni singolo sito di importanza comunitaria (Sic/Zsc e Zps). Dalle ricerche eseguite dagli esperti sono emerse le meraviglie della natura (in provincia di Bergamo in 16 siti della superficie di oltre 87 mila ettari sono localizzati 32 habitat nei quali vivono 31 specie di animali e 2 specie di vegetali di interesse comunitario, ma anche 29 specie di uccelli, diversi anfibi e rettili inseriti negli allegati delle direttive dell Ue), ossia specie animali e vegetali che vivono in un determinato habitat ed in pratica costituiscono la biodiversità che offre servizi a tutti. Conoscere il territorio, per rispettarlo e quindi conservarlo. E avvicinandoci a queste zone, dovremo farlo da ospiti, potendo portare a casa ricordi delle bellezze naturali di una giornata trascorsa in mezzo alla natura solo attraverso un clic della macchina fotografica.
efjfznftvweqa3nbisod2bu+jwucshu6d8dzsj5693q= 38 eco.bergamo Ottobre 2016 Parchi & riserve 1) Palude di Brivio 2) Val Tartano 3) Val Veniva 4) Valtorta e Valmoresca 5) Valle di Piazzatorre - Isola di Fondra 6) Alta Val Brembana - Laghi Gemelli 7) Alta Val di Scalve 8) Val Sedornia - Val Zurio - Pizzo della Presolana 9) Boschi del Giovetto di Paline 10) Valle Asinina 11) Valle Parina 12) Val Nossana - Cima di Grem 13) Valle del Freddo 14) Canto Alto e Valle del Giongo 15) Boschi dell Astino e dell Allegrezza 16) Fontanile Brancaleone 17) Boschetto della Cascina Campagna 18) Bosco de l Isola 19) Valpredina e Misma
efjfznftvweqa3nbisod2bu+jwucshu60dqn/41qr3o= Parchi & riserve eco.bergamo Ottobre 2016 39 SEGUE DA PAGINA 37 procedura prevede infatti che qualsiasi proposta di piani o progetti interessanti i siti debba essere sottoposta a valutazione ambientale mediante uno studio di incidenza (analisi degli impatti diretti ed indiretti con eventuali misure di mitigazione) il cui esito è oggetto di decisione finale da parte dell ente gestore. La valutazione di incidenza, se correttamente applicata, costituisce un importante strumento per raggiungere gli obiettivi delle direttive europee, ossia un rapporto equilibrato tra conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie ed un uso sostenibile del territorio. Progetto Life Gestire 2000 In Lombardia, nell ambito del Progetto Life Gestire 2020, del quale è capofila la Regione e partner l Ersaf, il Wwf Italia, la Lipu, la Fondazione Lombardia per l Ambiente, la Comunità ambiente ed il Corpo Forestale dello Stato, con il contributo della Fondazione Cariplo ed il finanziamento dell Ue, si intendono raggiungere, nell arco di 8 anni, gli obiettivi per la conservazione della biodiversità nella regione e nel territorio bergamasco. È in tale ambito che si collocano anche alcune azioni concrete intraprese: 1 Sorveglianza nei siti di Rete Natura 2000, coinvolgendo il corpo forestale, gli enti gestori dei siti, le associazioni ed i portatori di interesse, e prevedendo anche attività formative ed informative; 2 - Attivazione di un presidio integrato presso l Aeroporto di Orio per contrastare il traffico illecito delle specie alloctone invasive; 3 Coinvolgimento di alcuni Istituti penitenziari che saranno recettori finali di specie alloctone (tartarughe, pappagalli, rettili) rinvenuti sul territorio o sequestrati per detenzione illecita. È un azione ESEMPLARE DI MARTORA- Nel la Zps (Zona di Protezione Speciale) della Valle Imagna LA SFIDA: INTEGRARE IL LAVORO CON LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA RETE NATURA 2000 E LE ATTIVITÀ AGRICOLE Nel sistema di Rete Natura 2000, oltre alle aree protette naturali, un aspetto importante è rappresentato dalle attività svolte nelle aree agricole, caratterizzate da elevate qualità e tipicità delle loro produzioni, incluse soprattutto nelle Zps. La Regione Lombardia ritiene strategica l integrazione tra attività agricole e tutela della biodiversità e considera una sfida del futuro il coinvolgimento attivo di agricoltori ed allevatori che viene auspicato devono considerare Natura 2000 non un vincolo ma un opportunità per contribuire ad ottenere migliori produzioni nell ambito della tutela della biodiversità. L occasione è fornita dalla Pac (Politica Agricola Comune) attraverso il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020. Gli agricoltori potranno usufruire di specifici finanziamenti per svolgere pratiche agricole a minore impatto, mantenere e ripristinare Habitat naturali all interno delle aree agricole. La possibilità di avere dei vantaggi per l economia agricola sono sintetizzabili: nella conservazione delle risorse (mantenimento dei prati aridi, gestione naturale dei prati e tutela della fauna) e dei servizi ecosistemici (per esempio attenzione verso gli insetti impollinatori, verso le specie di anfibi e dei chirotteri per controllare le zanzare); nella creazione inoltre di nuove opportunità di mercato e di occupazione per ottenere prodotti tipici, marchi di qualità, filiere corte, ecc... Altri interventi agro-climatico-ambientali riguardano per esempio il mantenimento e la realizzazione di strutture vegetali lineari e le fasce tampone boscate, ma anche per il mantenimento delle aree umide, la salvaguardia dei canneti, dei cariceti e dei molinieti. che prevede l impiego e la formazione di detenuti per gestire ricoveri di animali nell ambito di un programma di rieducazione. I numeri di Rete Natura 2000. In Italia, secondo gli ultimi dati aggiornati pubblicati dal ministero dell Ambiente, sono individuati 2.314 Sic, dei quali 578 sono stati designati come Zsc, estesi su una superficie terrestre complessiva di 775.977 ettari. Le Zps sono 610, di queste 335 sono coincidenti con Sic/Zsc. Risultano complessivamente protetti 131 habitat, 90 specie di flora, 113 specie di fauna (comprendenti 21 specie di mammiferi, 10 specie di rettili, 16 specie di anfibi, 25 specie di pesci, 41 specie di invertebrati e 387 specie di avifauna selvatica). In Lombardia sono stati riconosciuti 242 siti, dei quali 175 sono stati designati Sic/ Zsc estesi su una superficie di 204.430 ettari; 49 sono Zps estese su una superficie di 277.655 ettari; in particolare, 18 Sic/Zsc si sovrappongono alle Zps e sono estesi su una superficie di 19.769 ettari. In totale in Lombardia i siti di Rete Natura 2000 coprono una superficie di 372.153 ettari, pari al 15% del territorio regionale. Risultano così protetti 57 habitat di interesse comunitario, tra cui 16 sono prioritari ossia a rischio estinzione a livello continentale, 74 specie di interesse comunitario delle quali 47 sono specie animali (13 specie di mammiferi, 14 di pesci, 5 di anfibi e rettili, 15 di invertebrati), insieme a 27 specie di piante e 87 specie di avifauna incluse nell Allegato I della direttiva uccelli. La provincia di Bergamo (vedi cartina a pag. 38) è interessata da 16 Siti (14 Sic/Zsc e 2 Zps). Per quanto riguarda i primi, con il decreto del ministero CONTINUA A PAGINA 40
efjfznftvweqa3nbisod2bu+jwucshu6ljazldc0iq4= 40 eco.bergamo Ottobre 2016 Parchi & riserve SEGUE DA PAGINA 39 del 15 luglio scorso tutti sono stati designati Zsc (Zone Speciali di Conservazione). Sono così distribuiti: cinque in Valle Brembana, due in Valle Seriana, 1 in Valle di Scalve, due in Valle Cavallina, due nel Parco dei Colli e infine due in pianura, occupando complessivamente una superficie di 36.355,33 ettari. Interamente bergamasche vi sono poi due Zps (Zone Speciali di Conservazione), estese su una superficie di 50.917 ettari. La più grande è costituita dal Parco delle Orobie bergamasche. Abbiamo poi altri 8 Siti che solo parzialmente sono sul nostro territorio, essendo stati realizzati in condivisione con le Province confinanti. In particolare: - in condivisione con la provincia di Sondrio due Sic/Zsc interessanti una limitata superficie (Val Tartano e Val Venina); - in condivisione con Lecco: SALAMANDRA PEZZATA. Archivio Wwf Valpredina IL LOGO DI RETE NATURA 2000 Una rete di aree protette per conservare la Biodiversità. Rappresenta oggi circa il 18% del territorio terrestre dell Unione Europea. il Sic/Zsc della Palude di Brivio; - in condivisione con Brescia il Sic/Zsc dei Boschi del Giovetto di Paline; - in condivisione con le province di Brescia e Cremona il Sic/Zsc del Bosco de l Isola; - e infine in condivisione con la provincia di Lecco due ZPS in alta Valle Imagna (Monte Resegone e Costa del Palio) e una Zps lungo il Fiume Adda (Il Toffo). CONOSCIAMO IL TERRITORIO DALLA DIRETTIVA HABITAT ECCO ALCUNE DEFINIZIONI RETE NATURA 2000 IL LAVORO DEGLI ESPERTI PER INDIVIDUARE LE SPECIE l Sic (Sito di Importanza Comunitaria): è un area che contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie in uno stato di conservazione soddisfacente volto al mantenimento della biodiversità nelle regione biogeografiche (in Lombardia alpina e continentale). Per le specie animali sono luoghi con elementi fisici e biologici essenziali alla loro vita e riproduzione. l Zsc (Zone Speciali di Conservazione): sono Sic designati mediante un atto nel quale sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e/o delle popolazioni animali e vegetali. l Zps (Zone di Protezione Speciali): sono aree di protezione, nelle quali sono state osservate le rotte di migrazione dell avifauna, finalizzate al mantenimento di habitat per la conservazione e la gestione delle popolazioni animali. l Habitat naturali: sono zone distinte per caratteristiche geografiche, abiotiche (suolo, sottosuolo, clima, aria acqua) e biotiche (animali e piante), naturali e seminaturali. l Habitat naturali di interesse comunitario: sono habitat naturali che rischiano di scomparire o di essere ridotti per regressione o costituiscono esempi di notevoli caratteristiche tipiche delle regioni biogeografiche. L avvio dei rilevamenti sui Sic risale al 2003, quando la Regione incaricò, per la raccolta dati, attraverso le Province, rilevatori esperti di botanica e zoologia per le verifiche sul territorio. A Bergamo il monitoraggio è stato svolto da un gruppo di lavoro interdisciplinare costituito da specialisti nei settori floristico-vegetazionale e zoologico del Centro Studi sul Territorio dell Università (Lelio Pagani e Renato Ferlinghetti), dell Orto botanico (Gabriele Rinaldi), del Cnr sezione Bergamo-Dalmine (Cesare Ravazzi), del Museo di Scienze Naturali Caffi (Marco Valle). I dati essenziali di ogni Sic sono riportati nel relativo formulario standard approvato dal ministero dell Ambiente e riconosciuto dall Ue, mentre la descrizione dei siti con le norme di attuazione sono riportate nei piani di gestione approvati dagli enti gestori. Gli studi degli esperti sono stati pubblicati nel volume Rete Natura 2000 I Sic in provincia di Bergamo curato da Moris Lorenzi e Renato Ferlinghetti (Provincia di Bergamo, 2006). Le descrizioni sintetiche dei siti che proporremo nelle prossime puntate sono riferite alle indicazioni dei formulari standard e dei piani di gestione di ogni singolo sito.