4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE

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4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE Manuale (Lugaresi, 2012): 4.6. Riferimenti comunitari dir. 2004/35/CE Riferimenti nazionali d.lgs.152/2006 (artt.299-318) 1

EVOLUZIONE Costruzione giurisprudenziale della Corte dei Conti: danno erariale (ambiente: patrimonio della collettività soggetto ad uso pubblico) Art.18, l.349/1986 Figura tipizzata di responsabilità aquiliana (art.2043 c.c.): danno ingiusto Particolarità rispetto ad art.2043 c.c.: illecito tipico in riferimento alla legislazione ambientale Quantificazione del danno: elementi sanzionatori di carattere penalistico (costo ripristino, gravità colpa, vantaggio ottenuto) Funzione sanzionatoria e di prevenzione oltre che risarcitoria Scarsa applicazione, ma rilevanza dogmatica Figure settoriali di danno ambientale (residualità art.18) 2

IMPOSTAZIONE (d.lgs.152/2006) Ambito di applicazione (competenze, definizioni, principi, esclusioni) Prevenzione e ripristino ambientale (procedure, misure, costi, ricorsi) Risarcimento del danno ambientale (forma specifica ed equivalente patrimoniale, ordinanza ministeriale, ricorso) 3

PARTE I - DANNO AMBIENTALE (art.300, d.lgs.152/2006) Deterioramento significativo e misurabile Diretto o indiretto Risorsa naturale o utilità assicurata da quest'ultima Specie e habitat naturali; acque interne; acque costiere; terreno 4

PARTE I - ALTRE DEFINIZIONI (art.302,d.lgs.152/2006) Minaccia imminente : rischio sufficientemente probabile che stia per verificarsi uno specifico danno ambientale Ripristino, anche naturale: riqualificazione del sito e del suo sistema; riparare, risanare o eventualmente sostituire risorse naturali o servizi naturali danneggiati Servizi: funzioni svolte da una risorsa naturale a favore di altre risorse o del pubblico Costi: oneri economici per l attuazione della legge, per la valutazione di danni o minacce, per la progettazione di interventi alternativi, per spese amministrative, legali e di realizzazione delle opere, per la raccolta dei dati, per controllo e sorveglianza 5

PARTE I - PRINCIPIO DI PRECAUZIONE (art.301,d.lgs.152/2006) Alto livello di protezione in caso di pericoli anche solo potenziali Rischio: individuato a seguito di preliminare valutazione scientifica obiettiva Informazione immediata di enti territoriali e Prefetto (e Ministro) Misure di prevenzione (Ministro): proporzionali, non discriminatorie, che considerino vantaggi ed oneri, aggiornabili 6

PARTE I - ESCLUSIONI (art.303,d.lgs.152/2006) Conflitto armato Disastri naturali Casi regolati da convenzioni internazionali Condizioni di necessità Anteriormente alla data di entrata in vigore Decorsi trenta anni dall evento Inquinamento di carattere diffuso Bonifica dei siti in corso o intervenuta 7

PARTE II - AZIONE DI PREVENZIONE (art.304,d.lgs.152/2006) Minaccia imminente di danno ambientale: operatore adotta misure di prevenzione e di messa in sicurezza Minaccia persistente: informazione di Sindaco e Prefetto Facoltà del Ministro: chiedere informazioni; ordinare misure; adottare misure Diritto di rivalsa nei cinque anni 8

PARTE II - RIPRISTINO AMBIENTALE (art.305,d.lgs.152/2006) Obblighi dell operatore in caso di danno ambientale: comunicazione a Sindaco, Prefetto e Ministro; adozione delle iniziative possibili; misure di ripristino Facoltà del Ministro: chiedere informazioni; ordinare o adottare iniziative opportune; ordinare o adottare misure di ripristino Diritto di rivalsa nei cinque anni 9

PARTE II - MISURE DI RIPRISTINO (art.306,d.lgs.152/2006) Individuazione da parte degli operatori Approvazione del Ministro (e possibile accordo ex art.11 l.241/1990) Individuazione da parte dell autorità delle priorità di intervento, considerando i rischi per la salute umana Osservazioni delle persone colpite dal danno e dei proprietari del terreno 10

PARTE II - COSTI (art.308,d.lgs.152/2006) 11 Quantificazione del risarcimento per equivalente patrimoniale: criteri dell allegato IV Non recupero dei costi: spese maggiori dell importo recuperabile o operatore non individuato Esenzione dell operatore: danno causato da un terzo nonostante misure di sicurezza astrattamente idonee; osservanza di un ordine della p.a. Esenzione dell operatore se dimostra: che non vi sono dolo o colpa e che l intervento è stato causato da emissione o evento conformi ad autorizzazioni o da emissione o attività non considerati, secondo lo stato delle conoscenze, probabile causa di danno ambientale

PARTE II - INTERVENTO STATALE (art.309,d.lgs.152/2006) Richiesta da parte di: Regioni ed enti locali Persone fisiche o giuridiche che sono o potrebbero essere colpite o che abbiano un titolo legittimante alla partecipazione al procedimento relativo alle misure adottabili Associazioni di protezione ambientale 12

PARTE II - RICORSI (art.310,d.lgs.152/2006) Legittimazione ad agire di Regioni, enti locali, persone fisiche e giuridiche Motivi: annullamento dei provvedimenti; risarcimento del danno per ritardi Possibile opposizione preventiva Possibile ricorso straordinario al Capo dello Stato Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo 13

PARTE III - RESPONSABILITA AMBIENTALE (art.311, d.lgs.152/2006) Fatto illecito o omissione di attività doverosa Violazione di legge, di regolamento, o di provvedimento amministrativo Negligenza, imprudenza, imperizia o violazione di norme tecniche Alterazione, deterioramento o distruzione ambientale (danno) Ripristino o risarcimento per equivalente patrimoniale Destinatario: Stato 14

PARTE III - AZIONE RISARCITORIA (art.311,d.lgs.152/2006) Giurisdizione del giudice ordinario Azione risarcitoria in forma specifica: ripristino ambientale Azione risarcitoria per equivalente patrimoniale: mancato ripristino; impossibilità; eccessiva onerosità ex art.2058 c.c. Azione civile in sede penale Ordinanza ministeriale: rende improcedibile il giudizio per il risarcimento del danno ambientale 15

PARTE III - ORDINANZA MINISTERIALE (artt.312-313,d.lgs. 152/2006) Accertamento di un danno ambientale Istruttoria ex l.241/1990: delega al Prefetto e avvalimento di soggetti pubblici; possibile consulenza tecnica; accesso ai luoghi in contraddittorio; perquisizioni di locali (con autorizzazione A.G.O. per perquisizioni personali e corrispondenza); processo verbale di accessi e perquisizioni; possibile sequestro di documenti Comunicazione dell avvio dell istruttoria e adozione nel termine perentorio di 180 giorni e comunque entro il termine di decadenza di due anni Destinatari: responsabile e, in solido, chi ne ha tratto vantaggio 16 Eventuale invio alla Corte dei Conti (soggetti sottoposti alla giurisdizione della stessa)

PARTE III - ORDINANZA E RISARCIMENTI (artt.313,315,317,d.lgs.152/2006) Ordinanza immediatamente esecutiva: ingiunzione del ripristino; pagamento del 10% del danno; sanzioni amministrative Intimazione di pagamento del risarcimento del danno per equivalente patrimoniale se ripristino non è possibile Risarcimento del danno esclude nuovi interventi comportanti aggravio dei costi da parte di altre p.a., ma non esclude azioni dei soggetti danneggiati nella loro salute o nei loro beni Emissione ordinanza esclude proposizione del giudizio per risarcimento di danno ambientale Riscossione: fondo di rotazione e rateizzazione 17

PARTE III ORDINANZA: CONTENUTI (art.314,d.lgs.152/2006) Fatto ed elementi di fatto rilevanti Fonti di prova per l identificazione dei trasgressori Termine per il ripristino non inferiore a due mesi e non superiore a due anni (salvo proroga) Quantificazione del danno: se non è possibile in forma specifica e non è quantificabile si presume di ammontare non inferiore al triplo della sanzione pecuniaria amministrativa o della sanzione penale applicata (400 euro per giorno di pena detentiva) Indicazione dei mezzi di ricorso 18

PARTE III - RICORSO E OPPOSIZIONE (art.316, d.lgs.152/2006) Ricorso al TAR (giurisdizione esclusiva) Possibile ricorso in opposizione Possibile ricorso al Capo dello Stato 19