SEZIONE A INTRODUZIONE E AVVERTENZE



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NOTA DI SINTESI SEZIONE A INTRODUZIONE E AVVERTENZE Elemento Imformazioni Obbligatorie A.1 Introduzione: La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli Elementi. Tali elementi sono numerati in Sezioni da A ad E. La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti e di emittente. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, potrebbero esserci salti di numerazione nella sequenza numerica degli Elementi. Nonostante venga richiesto l inserimento di alcuni Elementi in relazione alla tipologia di strumento e di emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna pertinente informazione in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente, nella Nota di Sintesi una breve descrizione dell Elemento con l indicazione non applicabile. Avvertenze: La presente Nota di Sintesi va letta come un introduzione al Prospetto di Base predisposto dall Emittente in relazione al programma di emissione dei prestiti obbligazionari denominati CREDIVENETO - CREDITO COOPERATIVO OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull esame da parte dell investitore del prospetto completo. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel prospetto, l investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del prospetto prima dell inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la nota di sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la nota di sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del prospetto o non offre, se letta insieme con le altre parti del prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l opportunità di investire in tali strumenti finanziari. A.2 Consenso accordato dall emittente all utilizzo del prospetto per successiva rivendita o collocamento finale di strumenti finanziari da parte di intermediari finanziari. L Emittente non intende accordare l utilizzo del presente Prospetto di Base ad altri intermediari finanziari. SEZIONE B EMITTENTE Elemento Imformazioni Obbligatorie B.1 Denominazione legale e commerciale dell Emittente La denominazione legale dell'emittente è CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA. La denominazione commerciale è CREDIVENETO CREDITO COOPERATIVO. B.2 Domicilio e forma giuridica dell Emittente CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA è una società cooperativa, costituita in Italia, regolata ed operante in base al diritto italiano che svolge la sua attività nel territorio di competenza secondo quanto espressamente previsto nello Statuto all art. 3. L Emittente ha sede legale in Montagnana (PD) Via Matteotti 11. B.4b Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA dichiara che non risultano sussistere informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della banca stessa almeno per l esercizio in corso. B.5 Appartenenza dell Emittente ad un gruppo L Emittente non fa parte di un gruppo. B.9 Previsione o stima degli utili L Emittente non fa una stima o previsione degli utili. B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati L Emittente non ha ricevuto rilievi nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi Pag.5 di 19

chiusi al 31/12/2010 e 31/12/2011. B.12 Dati finanziari selezionati Si riporta di seguito una sintesi degli indicatori patrimoniali maggiormente significativi dell Emittente tratti dai bilanci sottoposti a revisione negli esercizi finanziari chiusi al 31/12/2011 e 31/12/2010, e tratti dalle relazioni semestrali al 30/06/2012 e 30/06/2011 sottoposte a revisione contabile limitata. Tali dati sono redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Si riporta di seguito una sintesi di dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità maggiormente significativi relativi all Emittentee tratti dal bilancio sottoposto a revisione al 31/12/2011 e dalla relazione semestrale al 30/06/2012 sottoposta a revisione contabile limitata al conto economico confrontati con gli analoghi dati del periodo precedente. I dati, espressi in migliaia di Euro, sono stati redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. I dati economico-patrimoniali riferiti al 31/12/2011 e 31/12/2010 sono incorporati mediante riferimento al presente Documento di Registrazione e sono a disposizione del pubblico in forma cartacea presso la Sede e le Filiali nonché sul sito internet dell Emittente www.crediveneto.coop. Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali. Variazioni dal 31/12/2010 al 31/12/2011 ESERCIZIO CHIUSO ESERCIZIO CHIUSO INDICATORI (RATIOS) AL 31 DICEMBRE AL 31 DICEMBRE Assoluta Percentuale 2011 2010 PATRIMONIO DI VIGILANZA (MIGLIAIA 126.878 146.186 19.308,00-13,21% DI EURO) (1) TIER ONE CAPITAL RATIO (2) 10,33% 11,91% -1,58% -13,27% CORE TIER ONE CAPITAL RATIO (3) 10,33% 11,91% -1,58% -13,27% TOTAL CAPITAL RATIO (4) 10,37% 11,95% -1,58% -13,22% (1) Il Patrimonio di Vigilanza ed i Coefficienti patrimoniali sono calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e conformemente a quanto disciplinato dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'italia con la Circolare n 263/2006 (e successivi aggiornamenti) 'Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e con la Circolare n 155/91 (e successivi aggiornamenti) 'Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di vigilanza e sui Coefficienti patrimoniali" Il Patrimonio di Vigilanza, costituito dal Patrimonio di Base e dal Patrimonio Supplementare, è passato da 146.186 migliaia di Euro del 31/12/2010 a 126.878 migliaia di Euro del 31/12/2011, registrando un decremento del 13,21% per effetto della perdita registrata al 31/12/2011. (2) Il Tier one capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di rischio ponderate. Il valore dell indice è passato da 11,91% del 31/12/2010 al 10,33% del 31/12/2011 con un decremento del 13,27%. La variazione è stata determinata sia da una riduzione del Patrimonio di Base, passato da 145.654.301 al 31/12/2010 a 126.435.982 al 31/12/2011 con una riduzione del 13,01% a seguito della perdita registrata a fine esercizio 2011, che da un incremento delle Attività ponderate per il rischio, passate da 1.222.870.500 a 1.223.390.625 con un incremento dello 0,04%. (3) Il Core Tier one capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base, al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione, e le Attività di rischio ponderate. Si segnala che l'indicatore risulta essere coincidente all'indicatore "Tier One Capital Ratio" inquanto l Emittente non ha fatto ricorso a strumenti ibridi di patrimonializzazione. (4) Il Total capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le Attività di rischio ponderate. Il valore dell indice è passato da 11,95% del 31/12/2010 al 10,37% del 31/12/2011 con un decremento del 13,22%. L andamento dell indice e le relative motivazioni è analogo a quello del Tier one capital ratio, essendo il Patrimonio di Vigilanza costituito per la quasi totalità dal Patrimonio di Base. Tabella 1.1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali. Variazioni dal 30/06/2011 al 30/06/2012 INDICATORI (RATIOS) DATI SEMESTRALI AL 30/06/2012 Pag.6 di 19 DATI SEMESTRALI AL 30/06/2011 Assoluta Percentuale PATRIMONIO DI VIGILANZA (MIGLIAIA 121.558 139.673-18.115,00-12,97% DI EURO) (5) TIER ONE CAPITAL RATIO (6) 10,24% 10,97% -0,73% -6,65% CORE TIER ONE CAPITAL RATIO (7) 10,24% 10,97% -0,73% -6,65% TOTAL CAPITAL RATIO (8) 10,28% 11,00% -0,72% -6,55% (5) Il Patrimonio di Vigilanza ed i Coefficienti patrimoniali sono calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato

economico determinati con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e conformemente a quanto disciplinato dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'italia con la Circolare n 263/2006 (e successivi aggiornamenti) 'Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e con la Circolare n 155/91 (e successivi aggiornamenti) 'Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di vigilanza e sui Coefficienti patrimoniali" Al 30/06/12 l aggregato si è attestato a 121.558 migliaia di Euro, registrando un decremento rispetto all analogo valore del 30/06/2011 del 12,979% e rispetto al 31/12/2011 del 16,84%, per effetto della riduzione del Patrimonio di Base, passato passato da 126.435.982 al 31/12/2011 a 121.116.300,00 al 30/06/2011, fondamentalmente a seguito della perdita registrata al 30/06/2012. Relativamente alla perdita contabilizzata al 30/06/2012 si rimanda a quanto già esposto nella nota di commento alle variazioni del Tier one Capital Ratio. (6) Il Tier one capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di rischio ponderate. Al 30/06/2012 il valore dell indice è del 10,24% registrando un decremento rispetto all analogo valore rilevato al 30/06/2011, pari al 10,97%, ma una sostanziale tenuta rispetto al 31/12/2011. I motivi del decremento nel primo semestre 2012 rispetto ai valori del 30/06/2011 sono imputabili alla riduzione del Patrimonio di Base, passato da 139.230.829,00 al 30/06/2011 a 121.116.300,00 al 30/06/2011, con una riduzione del 13,01% per la perdite registrate al 31/12/2011 (Euro 11.146.677) ed al 30/06/2011 (Euro 2.950.176) nonostante un miglioramento delle Attività ponderate per il rischio passate da 1.269.241.825,00 al 30/06/2011, a 1.223.390.625 al 31/12/2011 a 1.182.702.050 al 30/06/2012. Si segnala che a partire dalla prima parte del secondo semestre 2011 la BCC ha adottato una serie di attività per una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile ed un attento monitoraggio: L adozione di un nuovo processo del credito finalizzato ad un erogazione maggiormente affidabile e ad un attento monitoraggio del credito Il potenziamento del Servizio Controlli, ampliandone l organico sia con risorse interne che con professionalità di origine esterna L istituzione del Servizio Gestione Accentrata Crediti che provvede la gestione centralizzata del monitoraggio del credito al fine di intercettare preventivamente le posizioni che potrebbero presentare problematiche di tipo incaglio/sofferenza escludendo le filiali dalla gestione delle stesse. Tale attività ha avuto il risultato che le Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico), al 30/06/2012 sono state pari ad Euro 10.029.755, al di sotto sia del corrispondente valore registrato al 30/06/2011 pari ad Euro 15.073.919, che, tendenzialmente, del valore registrato al 31/12/2011 pari ad Euro 30.150.923. Degli importi accantonati al 30/06/2012 il 98,52% del totale è relativo ad affidamenti classificati al 30/06/2012 come sofferenze ed il restante 1,48% fa capo ad affidamenti sotto osservazione. (7) Il :Core Tier one capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base, al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione, e le Attività di rischio ponderate. Si segnala che l'indicatore risulta essere coincidente all'indicatore "Tier One Capital Ratio" inquanto l Emittente non ha fatto ricorso a strumenti ibridi di patrimonializzazione. (8) Il Total capital ratio è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le Attività di rischio ponderate. Al 30/06/2012 il valore dell indice è del 10,28% registrando un decremento sia rispetto all analogo valore rilevato al 30/06/2010, pari a 11,00%, che rispetto al 31/12/2010, pari a 10,37%. L andamento dell indice e le relative motivazioni è analogo a quello del Tier one capital ratio, essendo il Patrimonio di Vigilanza costituito per la quasi totalità dal Patrimonio di Base. Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia. Variazioni dal 31/12/2010 al 31/12/2011 ESERCIZIO ESERCIZIO INDICATORI (RATIOS) CHIUSO AL 31 CHIUSO AL 31 Assoluta DICEMBRE 2011 DICEMBRE 2010 Pag.7 di 19 Percentuale RAPPORTO SOFFERENZE LORDE / IMPIEGHI 8,25% 4,86% 3,39% 69,75% LORDI (9) RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / IMPIEGHI 5,04% 2,51% 2,53% 100,80% NETTI (10) RAPPORTO PARTITE DETERIORATE LORDE / 20,15% 15,61% 4,54% 29,08% IMPIEGHI LORDI (11) RAPPORTO PARTITE DETERIORATE NETTE / 16,07% 12,95% 3,12% 24,09% IMPIEGHI NETTI (12) (9) L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi anch essi lordi. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 l indice registra un incremento del 69,75% dovuto all aumento delle posizioni in sofferenza su crediti (passate da 56,87 milioni di Euro al 31/12/2010 a 94,86 milioni di euro al 31/12/2011).

L aumento delle posizioni classificate in sofferenza su crediti è da imputarsi alle difficoltà riscontrate dagli operatori economici a seguito dell attuale difficile congiuntura economica. L incremento annuo delle sofferenze al 31/12/2011 rispetto ai valori registrati al 31/12/2010 è dovuto, prevalentemente, per il 52,19% al passaggio a sofferenze di posizioni classificate al 31/12/2010 ad incaglio e per il 34,38% al passaggio a sofferenze di crediti scaduti o sconfinanti classificati al 31/12/2010 sotto osservazione. (10) L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza delle sofferenze nette, costituite dalle sofferenze lorde al netto dei fondi analitici rettificativi, sul totale degli impieghi anch essi netti. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 l indice registra un incremento del 100,80%. Nel corso del secondo semestre 2011, a seguito del perdurare della crisi congiunturale, l Emittente ha provveduto ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile anche a seguito dell ispezione Banca d Italia cui l Emittente è stato sottoposto nella seconda metà del primo semestre 2011. Al 31/12/2011, la parte delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico) imputabile alle sole sofferenze maturate nel corso del 2011, è stata pari ad Euro 21,43 milioni, corrispondenti al 71,08% del totale degli importi accantonati di competenza dell esercizio 2011. L aggregato, sia in termini assoluti che percentuali, risulta in linea con la percentuale riferibile al sistema bancario ed è rappresentato prevalentemente da posizioni assistite da garanzie reali (pegni e ipoteche). (11) Per Partite Deteriorate Lorde" si intende la sommatoria degli impieghi classificati a: sofferenza, incaglio, scaduti e/o sconfinati da oltre 90 giorni e ristrutturati. L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza degli impieghi anomali sul totale degli impieghi lordi. Il dato riflette, quindi, la rischiosità e l andamento della congiuntura economica nelle aree geografiche di competenza dell Emittente. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 l indice registra un incremento del 29,08% L incremento di tale indice è da ricondurre al progressivo deterioramento della qualità del credito, comune a tutto il sistema bancario. e rispecchia l attività posta in essere dall Emittente a partire dalla prima parte del secondo semestre 2011 finalizzata ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Oltre a quanto rappresentato alla nota 9 relativamente all incremento delle sofferenze si registra un incremento delle posizioni ad incaglio (passate da 93,19 milioni di Euro al 31/12/2010 a 112,37 milioni di euro al 31/12/2011). L incremento annuo delle posizioni classificate ad incaglio al 31/12/2011 rispetto ai valori registrati al 31/12/2010 è dovuto per il 42,06% al passaggio ad incaglio di posizioni classificate al 31/12/2010 in bonis e per il 52,54% al passaggio ad incaglio di crediti scaduti o sconfinanti classificati al 31/12/2010 sotto osservazione. (12) Per Partite Deteriorate Nette" si intende la sommatoria degli impieghi classificati a: sofferenza, incaglio, scaduti e/o sconfinati da oltre 90 giorni e ristrutturati al netto dei fondi rettificativi. L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza degli impieghi anomali netti sul totale degli impieghi netti. Il dato riflette, quindi, la rischiosità e l andamento della congiuntura economica nelle aree geografiche di competenza dell Emittente. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 l indice registra un incremento del 24,09%. Come già indicato alla nota 10, nel corso del secondo semestre 2011, a seguito del perdurare della crisi congiunturale, l Emittente ha provveduto ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile anche a seguito dell ispezione Banca d Iatlia cui l Emittente è stato sottoposto nella seconda metà del primo semestre 2011. Tale attività ha avuto il risultato che le Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico), al 31/12/2011 sono state pari ad Euro 30.150.923, al di sopra del corrispondente valore registrato al 31/12/2010 pari ad Euro 17.276.185. Degli importi accantonati al 31/12/2012 il 71,08% del totale è relativo ad affidamenti classificati al 31/12/2012 come sofferenze, il 28,42% del totale è relativo ad affidamenti classificati al 31/12/2012 come incagli, ed il restante 0,49% fa capo ad affidamenti classificati al 31/12/2012 come scaduti o in bonis. Tabella 2.1: Principali indicatori di rischiosità creditizia. Variazioni dal 30/06/2012 al 30/06/2011 INDICATORI (RATIOS) DATI DATI SEMESTRALI AL SEMESTRALI AL Assoluta Percentuale 30/06/2012 30/06/2011 RAPPORTO SOFFERENZE LORDE / IMPIEGHI 9,99% 6,13% 3,86% 62,97% LORDI (13) RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / IMPIEGHI NETTI (14) 5,90% 3,43% 2,47% 72,01% RAPPORTO PARTITE DETERIORATE LORDE / 23,72% 17,99% 5,73% 31,85% IMPIEGHI LORDI (15) RAPPORTO PARTITE DETERIORATE NETTE / 18,79% 14,29% 4,50% 31,49% IMPIEGHI NETTI (16) (13) L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi anch essi lordi. L indice registra, al 30/06/2012, rispetto al valore rilevato al 30/06/2011 un incremento del 62,97%, e, rispetto al Pag.8 di 19

valore rilevato al 31/12/2011 un incremento del 21,09%. Confrontando i dati al 30/06/2012 rispetto ai dati al 30/06/2011 l indice registra un incremento del 62,97% dovuto all aumento delle posizioni in sofferenza su crediti (passate da 72.18 milioni di Euro al 30/06/2012 a 110.58 milioni di euro al 30/06/2012). L aumento delle posizioni classificate in sofferenza su crediti è da imputarsi alle difficoltà riscontrate dagli operatori economici a seguito dell attuale difficile congiuntura economica. L incremento annuo delle sofferenze al 30/06/2012 rispetto ai valori registrati al 30/06/2011 è dovuto, prevalentemente, per il 52,64% al passaggio a sofferenze di posizioni classificate al 30/06/2011 ad incaglio, per il 33,89% al passaggio a sofferenze di crediti scaduti o sconfinanti classificati al 30/06/2011 sotto osservazione e per il 2,61% al passaggio a sofferenze di crediti classificati al 30/06/2011 in bonis. Dall analisi dei dati emerge che la maggior parte della variazione annua dal 30/06/2011 al 30/06/2012 è maturata nel secondo semestre 2011 ed è stata già imputata al Bilancio di esercizio al 31/12/2011. Il 98,15% delle partite classificate a sofferenza al 30/06/2012 derivanti da crediti scaduti o sconfinanti classificati sotto osservazione risulta aver avuto origine nel secondo semestre del 2011. (14) L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza delle sofferenze nette, costituite dalle sofferenze lorde al netto dei fondi analitici rettificativi, sul totale degli impieghi anch essi netti. L indice registra, al 30/06/2012, rispetto al valore rilevato al 30/06/2011 un incremento del 72,01%, e, rispetto al valore rilevato al 31/12/2011 un incremento del 17,06%. Dall analisi dei dati emerge che la maggior parte della variazione annua dal 30/06/2011 al 30/06/2012 è maturata nel secondo semestre 2011 ed è stata già imputata al Bilancio di esercizio al 31/12/2011. Nel corso del secondo semestre 2011 e proseguendo nel primo semestre 2012, a seguito del perdurare della crisi congiunturale, l Emittente ha provveduto ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Al 30/06/2012, la parte delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico) imputabile alle sole sofferenze maturate nel corso del primo semestre 2012, è stata pari ad Euro 7,34 milioni, corrispondenti al 73,23% del totale degli importi accantonati di competenza del primo semestre 2012. L aggregato, sia in termini assoluti che percentuali, risulta in linea con la percentuale riferibile al sistema bancario ed è rappresentato prevalentemente da posizioni assistite da garanzie reali (pegni e ipoteche). (15) Per Partite Deteriorate Lorde" si intende la sommatoria degli impieghi classificati a: sofferenza, incaglio, scaduti e/o sconfinati da oltre 90 giorni e ristrutturati. L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza degli impieghi anomali sul totale degli impieghi lordi. Il dato riflette, quindi, la rischiosità e l andamento della congiuntura economica nelle aree geografiche di competenza dell Emittente. L indice registra al 30/06/12 rispetto a quelli al 30/06/11 un incremento del 31,85% e rispetto al 31/12/2011 un incremento del 17,72%. L incremento di tale indice è da ricondurre al progressivo deterioramento della qualità del credito, comune a tutto il sistema bancario. e rispecchia l attività posta in essere dall Emittente a partire dalla prima parte del secondo semestre 2011 finalizzata ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Oltre a quanto rappresentato alla nota 13 relativamente all incremento delle sofferenze si registra un incremento delle posizioni ad incaglio (passate da 97,67 milioni di Euro al 30/06/2011 a 123.97 milioni di euro al 30/06/2012. L incremento annuo delle posizioni classificate ad incaglio al 30/06/2012 rispetto ai valori registrati al 30/06/2011 è dovuto, prevalentemente, per il 33,22% al passaggio ad incaglio di posizioni classificate al 30/06/2011 in bonis e per il 63,68% al passaggio ad incaglio di crediti scaduti o sconfinanti classificati al 30/06/2011 sotto osservazione. Si segnala che il 55,30% delle posizioni classificate ad incaglio al 30/06/2012 derivanti da crediti scaduti o sconfinanti classificati sotto osservazione risulta aver avuto origine nel secondo semestre del 2011 così come il 30,36% delle posizioni derivanti da posizioni classificate al 30/06/2011 in bonis. (16) Per Partite Deteriorate Nette" si intende la sommatoria degli impieghi classificati a: sofferenza, incaglio, scaduti e/o sconfinati da oltre 90 giorni e ristrutturati al netto dei fondi rettificativi. L indice rappresenta, in termini percentuali, l incidenza degli impieghi anomali netti sul totale degli impieghi netti. Il dato riflette, quindi, la rischiosità e l andamento della congiuntura economica nelle aree geografiche di competenza dell Emittente. L indice registra, al 30/06/2012, rispetto al valore rilevato al 30/06/2011 un incremento del 31,49%, e, rispetto al valore rilevato al 31/12/2011, un incremento del 16,93%. Come già indicato alla nota 14, a seguito del perdurare della crisi congiunturale, l Emittente ha provveduto, a partire dal secondo semestre 2011(anche a seguito dell ispezione Banca d Iatlia cui l Emittente è stato sottoposto nella seconda metà del primo semestre 2011) e per tutto il 2012, ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Tale attività ha avuto il risultato che le Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico), al 30/06/2012 sono state pari ad Euro 10.029.755, al di sotto sia del corrispondente valore registrato al 30/06/2011 pari ad Euro 15.073.919, che, tendenzialmente, del valore registrato al 31/12/2011 pari ad Euro 30.150.923. Degli importi accantonati al 30/06/2012 il 73,23% del totale è relativo ad affidamenti classificati al 30/06/2012 come sofferenze, il 25,947% del totale è relativo ad affidamenti classificati al 30/06/2012 come incagli, ed il restante 0,80% fa capo ad affidamenti classificati al 30/06/2012 come scaduti o in bomis. Tabella 3: Principali dati di conto economico. Variazioni dal 31/12/2010 al 31/12/2011 Pag.9 di 19

(DATI IN MIGLIAIA DI EURO) ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2011 ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2010 Assoluta Percentuale MARGINE DI INTERESSE (17) 29.352 30.036-684,00-2,28% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (18) 46.666 45.300 1.366,00 3,02% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (19) 16.515 28.024-11.509,00-41,07% COSTI OPERATIVI (20) 28.964 27.568 1.396,00 5,06% UTILE LORDO DELLA -12.449 483-12.932,00-2677,43% OPERATIVITA CORRENTE UTILE NETTO D ESERCIZIO (21) -11.147-1.473-9.674,00 656,75% (17) Il Margine di Interesse è la differenza tra interessi attivi riscossi e interessi passivi pagati. La contrazione del margine di interesse nel corso del 2011 è imputabile da un lato alla riduzione dei tassi di riferimento sugli impieghi in essere (Euribor/Irs) e dall altro all aumento del costo della raccolta dovuto sia all ampliamento dello spread per il premio a rischio praticato dal mercato. sia per i maggiori rendimenti offerti dai titoli di stato. (18) Il Margine di Intermediazione è la somma algebrica del margine di interesse, delle commissioni nette, dei dividendi, del risultato netto delle attività di negoziazione su titoli di proprietà e di copertura, degli utili o delle perdite da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie (quali ad es. BTP, CCT, etc) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 il valore registra un incremento del 3,02% dovuto principalmente alle variazioni positive del Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (voce 110 del Conto Economico) pari a Euro 6.608.460. (19) Il Risultato Netto della Gestione Finanziaria è costituito dal Margine di Intermediazione al netto delle rettifiche/riprese di valore per deterioramento crediti. Confrontando i dati al 31/12/2011 rispetto ai dati al 31/12/2010 il valore registra un decremento del 41,07% dovuto all incremento delle rettifiche su crediti, pari ad Euro 30.150.923, con un incremento del 74,52% rispetto al valore registrato al 31/12/2010, pari ad Euro 17.276.185, dovuto alla crisi economica, al difficile contesto economico e alla complessa situazione dei mercati che non ha risparmiato il territorio di competenza della Banca. (20) I Costi operativi, rappresentati nella voce 200 del conto economico, rappresentano il costo del personale, le spese amministrative, gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, l ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e gli altri oneri/proventi di gestione. Si evidenzia un incremento del 5,06% nel corso del 2011 dovuto alla crescita delle Spese Amministrative (voce 150 del Conto Economico ) passate da 27.929.220 Euro al 31/12/2011 ad Euro 29.305.593 al 31/12/2011. (21) Al 31/12/2011 l Emittente ha registrato una perdita di Euro 11.146.677 Euro imputabile al difficile contesto economico e alla complessa situazione dei mercati che non ha risparmiato il territorio di competenza della Banca. In particolare, nonostante il Margine di intermediazione, pari ad Euro 46.665.877,00 al 31/12/2011, abbia registrato un incremento del 3,02% rispetto al valore registrato al 31/12/2010 dovuto, principalmente ad un incremento del Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (voce 110 del Conto Economico pari a Euro 6.608.460,00), nel corso del 2011 si sono verificati sia un progressivo calo dello spread fra interessi attivi e interessi passivi che ha inciso negativamente sull andamento del margine di interesse (pari al 31/12/2011 ad Euro 29.351.520,00 con un decremento del 2,28% rispetto al valore registrato al 31/12/2010), che un peggioramento della qualità del credito che ha portato ad una crescita delle sofferenze e ad un incremento delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico), pari ad Euro 30.150.923 con un incremento 74,52% rispetto al valore registrato al 31/12/2010. Tabella 3.1: Principali dati di conto economico. Variazioni dal 30/06/2012 al 30/06/2011 (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) DATI SEMESTRALI AL 30/06/2012 DATI SEMESTRALI AL 30/06/2011 MARGINE DI INTERESSE (22) 14.832 15.141 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (23) 21.828 20.854 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (24) 11.798 5.780 Pag.10 di 19 Assoluta - 309,00 974,00 6.018,00 COSTI OPERATIVI (25) 14.653 14.534 119,00 UTILE LORDO DELLA OPERATIVITA CORRENTE -2.854-8.754 5.900,00 UTILE NETTO D ESERCIZIO (26) -2.950-7.440 4.490,00 (22) Il Margine di Interesse è la differenza tra interessi attivi riscossi e interessi passivi pagati. Percentuale -2,04% 4,67% 104,12% 0,82% -67,40% -60,35%

Il dato al 30/06/2012 risulta inferiore a quello rilevato al 30/06/11 (si registra infatti una diminuzione del 2,04%), ma, tendenzialmente, in linea con i risultati al 31/12/2011. (23) Il Margine di Intermediazione è la somma algebrica del margine di interesse, delle commissioni nette, dei dividendi, del risultato netto delle attività di negoziazione su titoli di proprietà e di copertura, degli utili o delle perdite da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie (quali ad es. BTP, CCT, etc) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value. Il dato al 30/06/2012 risulta migliore di quello al 30/06/2011 del 4,27% dovuto principalmente alle variazioni positive del Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (voce 110 del Conto Economico) pari a Euro 475.976 e degli Utili (perdite) da cessione o riacquisto (voce 100 del Conto Economico) pari ad Euro 791.236. (24) Il Risultato Netto della Gestione Finanziaria è costituito dal Margine di Intermediazione al netto delle rettifiche/riprese di valore per deterioramento crediti. Al 30/06/2012 il Risultato Netto della Gestione Finanziaria registra un incremento rispetto all analogo valore al 30/06/2011 del 104,12% e, tendenzialmente, un incremento anche rispetto al valore registrato al 31/12/2011. Le variazioni positive del primo semestre 2012 sono imputabili all attività posta in essere dall Emittente, prevalentemente nel corso del secondo semestre 2011, finalizzata ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile i cui effetti si sono scaricati sui risultati al 31/12/2011 alla voce Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico). (25) I Costi operativi, rappresentati nella voce 200 del conto economico, rappresentano il costo del personale, le spese amministrative, gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, l ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e gli altri oneri/proventi di gestione. I valori rilevati al 30/06/2012 sono leggermente superiori agli analoghi valori al 30/06/2011 (si registra un incremento dello 0,82% e, tendenzialmente, analoghi come totale e come componenti, ai valori rilevati al 31/12/2011 (26) Alla data del 30/06/2012 l Emittente ha registrato una Perdita infrannuale pari ad Euro 2.950.176,00 imputabile solo in minima parte alla riduzione del Margine di Interesse a seguito della riduzione della forbice dei tassi e fondamentalmente alla svalutazione crediti a seguito del perdurare della crisi economica e all attività posta in essere dall Emittente finalizzata ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Tale attività ha avuto il risultato di incrementare il valore delle sofferenze sui crediti e delle relative svalutazioni con un valore al 30/06/2012 delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (voce 130 del Conto Economico), pari ad Euro 10.029.755,00, al di sotto del corrispondente valore al 30/06/2011 pari ad Euro 15.073.919,00 e, tendenzialmente, inferiore al valore registrato al 31/12/2011. Ciononostante, le dimensioni della perdita al 30/06/2012, contenute rispetto ai valori al 30/06/2011 ed al 31/12/2011, e le dinamiche della stessa, in sensibile riduzione, sembrano premiare gli sforzi posti in essere da Crediveneto nel corso del 2011 finalizzati al recupero di redditività attraverso un più puntuale monitoraggio del rischio, in special modo di credito. Tabella 4: Principali dati di stato patrimoniale. Variazioni dal 31/12/2010 al 31/12/2011 (DATI IN MIGLIAIA DI ESERCIZIO CHIUSO AL ESERCIZIO CHIUSO AL EURO) 31/12/2011 31/12/2010 Percentuale DEBITI (27) 1.193.330 1.169.061 2,08% CREDITI (28) 1.153.665 1.170.043-1,40% PATRIMONIO NETTO (29) 133.506 146.394-8,80% CAPITALE SOCIALE (30) 19.391 19.672-1,43% SOCI (30) 8.895 8.930-0,39% (27) La variazione dei DEBITI al 31/12/2011 rispetto al 31/12/2010 è marginale ma evidenzia un mutamento nella sua composizione. Si riscontra una riduzione dei Debiti verso la clientela passati da Euro 508.358.275al 31/12/2011 a 470.104.990 al 31/12/2011, una crescita dei Titoli in circolazione, passati da Euro 360.217.000 al 31/12/2010 ad Euro 392.298.402 al 31/12/2011, ed una crescita dei Debiti verso banche, passati da Euro 20.650.847 al 31/12/2010 ad Euro 80.920.273 al 31/12/2011. La dinamica evidenzia lo sforzo dell Emittente nella stabilizzazione. La crescita dei debiti verso banche è imputabile alla partecipazione per complessivi 50.000.000 di Euro all asta di finanziamento triennale tenuta dalla BCE nel dicembre 2011 al fine di contenere i costi di raccolta saliti per effetto della crisi sui titoli del debito sovrano. (28) Al 31/12/2011 si registra una moderata contrazione dell attività creditizia verso la clientela ordinaria da parte dell Emittente conseguenza del processo di monitoraggio sul credito. I Crediti verso la clientela voce 70 della Stato Patrimoniale sono diminuiti da Euro 1.134.760.933 al 31/12/2011 a Euro 1.153.665 al 31/12/2011. Si registra una crescita dei Crediti verso banche, voce 60 dello Stato Patrimoniale, da Euro 35.282.418 al 31/12/2010 a 59.872.165 al 31/12/2011 a seguito dello sforzo dell Emittente di migliorare l efficienza della propria gestione di tesoreria. (29) Il PATRIMONIO NETTO, costituito dalle voci 130, 140, 150, 160, 170, 180 e 200 del Passivo dello Stato Patrimoniale, ha evidenziato una riduzione al 31/12/2011 rispetto al 31/12/2010 del 8,80% imputabile alla perdita di esercizio dovuta alla riduzione del Margine Finanziario cui si rimanda. (30) Il CAPITALE SOCIALE al 31/12/2011si è decrementato per effetto della riduzione del numero dei soci. Tabella 4.1: Principali dati di stato patrimoniale. Variazioni dal 30/06/2012 al 30/06/2011 Pag.11 di 19

(DATI IN MIGLIAIA DI DATI SEMESTRALI AL DATI SEMESTRALI AL EURO) 30/06/2012 30/06/2011 Percentuale DEBITI (31) 1.360.412 1.149.514 18,34% CREDITI (32) 1.079.959 1.157.236-6,68% PATRIMONIO NETTO (33) 128.392 138.893-8,22% CAPITALE SOCIALE (34) 19.701 20.302-2,96% SOCI (34) 8.867 9.070-2,24% (31) Al 30/06/2012 la dinamica dei DEBITI evidenzia una crescita sia rispetto al 30/06/2011 (del 18,34%) che rispetto al 31/12/2011 (del 14%). Si riscontra una crescita dei Debiti verso la clientela passati da Euro 476.785.351 al 30/06/2011 a 520.827.995 al 30/06/2012, una crescita dei Titoli in circolazione, passati da Euro 340.345.215 al 30/06/2012 ad Euro 420.870.146 al 30/06/2011, ed una crescita dei Debiti verso banche, passati da Euro 32.197.831 al 30/06/2011 ad Euro 220.405.395 al 30/06/2012. La crescita dei Debiti verso banche è imputabile alla partecipazione per complessivi 66.800.000 di Euro all asta di finanziamento triennale tenuta dalla BCE nel dicembre 2011 ed alla partecipazione all asta triennale e quinquennale tenuta dalla BCE a Febbraio 2012 per complessivi Euro 90.000.000. Così facendo l Emittente ha costituito un cuscinetto di liquidità tale da permettere il sostentamento della propria posizione finanziaria in caso di crisi di liquidità garantendo la copertura di gran parte del il fabbisogno finanziario del 2012. Si segnala altresì che gli importi ricevuti dalla BCE sono stati investiti in attività prontamente liquidabili come evidenziato dalle Attività finanziarie disponibili per la vendita, voce 40 dello Stato Patrimoniale, passate da 94.490.782 Euro al 30/06/2011 a Euro 327.187.759 al 30/06/2012. (32) Al 30/06/2012 si registra una contrazione dell attività creditizia verso la clientela ordinaria da parte dell Emittente, sia rispetto al 30/06/2011 che rispetto al 31/12/2011, conseguenza del processo di monitoraggio sul credito. I Crediti verso la clientela voce 70 della Stato Patrimoniale, al 30/06/2012 erano pari a Euro 1.039.446.292 e sono diminuiti del 6,68% rispetto al valore registrato al 30/06/2012 e del 6,38% rispetto al valore registrato al 31/12/2011. I Crediti verso banche, voce 60 dello Stato Patrimoniale, al 30/06/2012 erano pari ad Euro 40.512.470, e sono cresciuti rispetto al 30/06/2011 del 29.87% e diminuiti, rispetto al 31/12/2011 del 32,33%. Le dinamiche dei Crediti verso banche sono da imputare alle esigenze di ottimizzazione di gestione della propria tesoreria. (33) Il PATRIMONIO NETTO, costituito dalle voci 130, 140, 150, 160, 170, 180 e 200 del Passivo dello Stato Patrimoniale, ha evidenziato una riduzione al 30/06/2012 del 8,22% rispetto al 30/06/2012 e del 3,83% rispetto al 31/12/2011 imputabile alla perdite dovute alla riduzione del Margine Finanziario cui si rimanda. (34) Il CAPITALE SOCIALE al 31/12/2011si è decrementato per effetto dela riduzione del numero dei soci. Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA attesta che rispetto alla data dell ultimo bilancio approvato e sottoposto a revisione (31/12/2011) non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive della banca stessa. Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell Emittente Dalla chiusura dell ultimo esercizio, per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione, non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale di CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA. B.13 Dichiarazione attestante che non si sono verificati fatti nella vita dell'emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità Non si sono verificati fatti recenti nella vita dell Emittente che risultano sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità. B.14 Dipendenza da altri soggetti all interno di un gruppo L Emittente non fa parte di un gruppo. B.15 Descrizione delle principali attività dell Emittente La BCC ha per oggetto la raccolta del risparmio e l esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall Autorità di Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, esecuzione di ordine per conto dei clienti, collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell emittente, ricezione e trasmissione ordini, consulenza in materia di investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. Le attività dell Emittente si concentrano principalmente: nelle attività previste dall art. 10 del TUB; nel retail banking, con servizi bancari, finanziari e di credito rivolti ai privati, alle famiglie e alle piccole imprese; nella promozione e collocamento di prodotti e servizi di terzi legati alla gestione professionale del risparmio, alla raccolta mediante prodotti finanziari, assicurativi e previdenziali; nel corporate banking con servizi bancari propri e di terzi rivolti alle imprese nel campo dei finanziamenti a medio lungo termine, nei finanziamenti di leasing e factoring, nei prodotti assicurativi e dei sistemi di pagamento. Pag.12 di 19

I principali servizi sono: Raccolta diretta ed indiretta: conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, obbligazioni, pronti contro termine passivi, distribuzione di gestioni patrimoniali mobiliari di terzi, collocamento di prodotti di terzi quali i fondi comuni di investimento e Sicav, prodotti assicurativi rami vita, danni, infortuni e malattie. Impieghi e finanziamenti: Conti correnti attivi, anticipi salvo buon fine, anticipi e finanziamenti import/export, finanziamenti a breve e a medio termine, prestiti personali, mutui ipotecari e fondiari, crediti di firma. Sistemi di pagamento e monetica: Carte di debito e di credito abilitate su circuiti nazionali e internazionali, gestione terminali acquiring Pos e acquiring ATM, trasferimento fondi, pagamenti fiscali e previdenziali, accredito pensioni, domiciliazione incassi e pagamenti, negoziazione assegni. Servizi Vari: Cambio e negoziazione valute, negoziazione di valori mobiliari (azioni obbligazioni ecc ), custodia e amministrazione titoli, cassette di sicurezza per custodia documenti e valori, Internet banking, Corporate banking Interbancario. La pluralità dei luoghi e delle forme di accesso ai servizi (multicanalità) è frutto di un processo in continua evoluzione che richiede costante aggiornamento e significativi investimenti in termini di organizzazione, tecnologia e formazione. B.16 Partecipazione/controllo sull Emittente L Emittente non è direttamente o indirettamente controllato da altri soggetti. B.17 Rating attribuito all Emittente o ai suoi titoli di debito All Emittente e ai suoi titoli di debito non è stato attribuito alcun livello di rating. SEZIONE C STRUMENTI FINANZIARI Elemento Imformazioni Obbligatorie C.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti compresi eventuali codici di identificazione degli elementi finanziari Codice ISIN: IT0004885619 Il prestito è soggetto alla legge italiana. Obbligazioni a Tasso Fisso rimborsano il 100% del Valore Nominale a scadenza e danno diritto al pagamento posticipato di cedole il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse fisso predeterminato alla data di emissione come di seguito indicato al punto C.9. Non è previsto il rimborso anticipato delle Obbligazioni. C.2 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Le Obbligazioni sono emesse in Euro C.5 Restrizioni alla trasferibilità Non vi sono limiti alla libera circolazione e trasferibilità delle obbligazioni fatta eccezione per quanto disciplinato al punto seguente: Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United States Securities Act del 1933: conformemente alle disposizioni dell United States Commodity Exchange Act, la negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dal United States Commodity Futures Trading Commission ( CFTC ). Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte, vendute o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti d America o a cittadini statunitensi.le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulations 1995 e alle disposizioni applicabili del FSMA 2000. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal FSMA 2000. C.8 Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e, quindi, il diritto alla percezione degli interessi alle date di pagamento e il diritto al rimborso del capitale alla data di scadenza. Non vi sono oneri, condizioni o gravami - di qualsiasi natura - che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni. Ranking degli strumenti finanziari Gli obblighi a carico dell'emittente derivanti dalle Obbligazioni di cui al presente programma non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Ne consegue che il credito degli Obbligazionisti verso l'emittente verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari dell'emittente stesso. Per tutta la durata delle Obbligazioni, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'emittente, non sarà consentita la compensazione tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'emittente nei confronti degli Obbligazionisti. C.9 Data di godimento e scadenza degli interessi La data di emissione e di godimento del Prestito è il 28/12/2012. Le Cedole saranno pagate con frequenza semestrale (prima cedola irregolare) in occasione delle seguenti date: 28/06/2013 28/12/2013 28/06/2014 28/12/2014 28/06/2015. Tasso di interesse nominale e, qualora il tasso non sia fisso, descrizione del sottostante sul quale è basato Pag.13 di 19

Il tasso di interesse nominale è pari al 3,20%. Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito La data di scadenza del Prestito è il 28/06/2015. Il titolo sarà rimborsato in un'unica soluzione alla data di scadenza Tasso di rendimento Il Rendimento effettivo annuo lordo è pari a 3,223% ed il rendimento effettivo annuo netto è pari a 2,575%. Nome del rappresentante dei detentori dei titoli di debito Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell art. 12 del D. Lgs. n. 385 dell 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. C.10 Descrizione della componente derivativa Il titolo non presenta componenti derivative. C.11 Mercato secondario Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l ammissione alla quotazione su mercati regolamentati, né presso sistemi multilaterali di negoziazione né l Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L Emittente non assume l onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell investitore prima della scadenza. Tuttavia la banca si riserva la facoltà di effettuare operazioni di negoziazione delle Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base in conto proprio, al di fuori di qualunque struttura di negoziazione, secondo le modalità di pricing previste nella POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE/EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DA CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA tempo per tempo vigente, messa a disposizione gratuitamente presso la Sede e le Filiali dell Emittente e sul sito internet dell Emittente www.crediveneto.coop. SEZIONE D RISCHI Elemento Imformazioni Obbligatorie D.2 Fattori di rischio relativi all Emittente: RISCHIO DI CREDITO L Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell Emittente. Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alle tabelle di cui al paragrafo 3.1 Dati Patrimoniali, finanziari ed economici selezionati riferiti all Emittente del Documento di Registrazione. Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell Emittente nei confronti di terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. A tal proposito si evidenzia che, alla data di redazione del Prospetto di Base, circa il 92,5% del portafoglio di proprietà della banca è investito in titoli di Stato Italiani, circa il 6% in titoli obbligazionari corporate ed il restante 1,5% circa in azioni e titoli cartolarizzati. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell Emittente stesso. Mentre in molti casi l Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all ammontare della garanzia che l Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione della garanzia aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Per ulteriori informazioni sull'esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda alla Nota Integrativa di Bilancio Parte B Sezione 2 paragrafo 2.2. RISCHIO DI ASSENZA DI RATING DELL EMITTENTE Si definisce rischio connesso all assenza di rating dell Emittente il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità Pag.14 di 19

dell Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. L emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell Emittente. Va tuttavia tenuto in debito conto che l assenza di rating dell Emittente non è di per sé indicativa della solvibilità dell Emittente. RISCHIO DI MERCATO Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. L Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani, dovuti a fluttuazioni di tassi di interesse, di tassi di cambio e di valute, nei prezzi dei mercati azionari e delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi. Al riguardo, anche un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a significative perdite di valore dell'attivo patrimoniale. A tal proposito si evidenzia che, alla data di redazione del presente Prospetto di Base circa il 92,5% del portafoglio di proprietà della banca è investito in titoli di Stato Italiani, circa il 6% in titoli obbligazionari corporate ed il restante 1,5% circa in azioni e titoli cartolarizzati. Fluttuazioni dei titoli potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell economia, dalla propensione all investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo. RISCHIO OPERATIVO Il rischio operativo è il rischio riveniente da perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. L'Emittente è pertanto esposto a molteplici tipi di rischio operativo, compreso: il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti oppure il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell'emittente. RISCHIO LEGALE Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'emittente è convenuto in ragione dell'esercizio della propria attività bancaria. La natura delle cause passive legali è ampia e diversificata. Infatti, pur avendo in comune, in linea di massima, una domanda di tipo risarcitorio nei confronti della Banca, esse traggono origine da eventi anche molto diversi fra loro. In via semplificativa, le più ricorrenti cause sono relative alla contestazione sugli interessi (anatocismo, usura, tasso non concordato, ecc.), allo svolgimento dei servizi di investimento (in generale ed in particolare per operazioni d'investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default"), errata negoziazione assegni. Riguardo all ammontare degli esborsi prevedibili, l ipotesi formulata per i giudizi con esito di soccombenza probabile si riferisce al complessivo esborso stimato. Nel bilancio al 31/12/2011 si rilevano Euro 974.962,00 di accantonamenti alla voce Altri Fondi per Rischi ed Oneri. L accantonamento, in quanto contabilizzato nel bilancio al 31/12/2011, si intende deliberato dal Consiglio di Amministrazione di CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA e revisionato dal Collegio Sindacale. In relazione a tali vertenze l Emittente dichiara che gli stessi non sono in grado di incidere in maniera significativa sul proprio equilibrio finanziario, economico e/o patrimoniale e/o incidere sulla propria capacità di far fronte agli impegni che assumerà con l offerta dei titoli cui il presente Documento di Registrazione si riferisce. RISCHIO DI LIQUIDITA DELL EMITTENTE Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. La liquidità dell Emittente potrebbe essere danneggiata dall incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantito o non), dall incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita ovvero dall obbligo di prestare maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l Emittente o terze parti o anche dalla percezione, tra i partecipanti al mercato, che l Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. RISCHIO CONNESSO ALLA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE La capacità reddituale e stabilità dell Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie del paese in cui la Pag.15 di 19

banca opera (inclusa la sua affidabilità creditizia), nonché dell Area Euro nel suo complesso. Al riguardo, assume rilevanza significativa l andamento di fattori, quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità ed il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l inflazione ed i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo nell attuale contesto economico generale la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga ad uno scioglimento dell Unione Monetaria medesima, con conseguenze, in entrambi i casi, allo stato imprevedibili. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico/finanziaria, potrebbero condurre l Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. RISCHIO RELATIVO AL DETERIORAMENTO DELLA QUALITA DEL CREDITO Si segnala che al 31 dicembre 2011 sono presenti partite anomale lorde pari a 231,7 milioni di Euro (pari al 20,15 % del totale impieghi lordi verso clientela). A fronte di tale stock di partite anomale lorde sono presenti alla medesima data accantonamenti prudenziali nel relativo fondo pari al 24,12% per complessivi 55,9 milioni di Euro. Di questi, 30,15 milioni di Euro, sono stati accantonati nel corso dell esercizio 2011. L importo dei crediti è esposto in bilancio alla voce 70 dell attivo dello Stato Patrimoniale al netto degli accantonamenti. Si segnala altresì che al 30 giugno 2012 sono presenti partite anomale lorde pari a 262,5 milioni di Euro (pari al 23,72 % del totale impieghi lordi verso clientela). A fronte di tale stock di partite anomale lorde sono presenti alla medesima data accantonamenti prudenziali nel relativo fondo pari al 25,6% per complessivi 67,2 milioni di Euro. Di questi, 11,33 milioni di Euro, sono stati accantonati nel corso del primo semestre del 2012. RISCHIO DI PERDITE INFRANNUALI Al 31/12/2011 l Emittente ha registrato una perdita di Euro 11.146.677 Euro imputabile al difficile contesto economico e alla complessa situazione dei mercati che non ha risparmiato il territorio di competenza della Banca. In particolare, nonostante il Margine di intermediazione abbia registrato un incremento del 3,02% rispetto al valore registrato al 31/12/2010 dovuto, principalmente ad un incremento del Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value, nel corso del 2011 si sono verificati sia un progressivo calo dello spread fra interessi attivi e interessi passivi che ha inciso negativamente sull andamento del margine di interesse con un decremento del 2,28% rispetto al valore registrato al 31/12/2010, che un peggioramento della qualità del credito che ha portato ad una crescita delle sofferenze e ad un incremento delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, pari ad Euro 30.150.923 con un incremento 74,52% rispetto al valore registrato al 31/12/2010. Alla data del 30/06/2012 l Emittente ha registrato una Perdita infrannuale pari ad Euro 2.950.176,00 imputabile solo in minima parte alla riduzione del Margine di Interesse a seguito della riduzione della forbice dei tassi e fondamentalmente alla svalutazione crediti a seguito del perdurare della crisi economica e all attività posta in essere dall Emittente finalizzata ad una attenta valutazione del portafoglio crediti al fine di valutarne l effettivo valore esigibile. Tale attività ha avuto il risultato di incrementare il valore delle sofferenze sui crediti e delle relative svalutazioni con un valore al 30/06/2012 delle Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, pari ad Euro 10.029.755,00, al di sotto del corrispondente valore al 30/06/2011 pari ad Euro 15.073.919,00 e, tendenzialmente, inferiore al valore registrato al 31/12/2011. Ciononostante, le dimensioni della perdita al 30/06/2012, contenute rispetto ai valori al 30/06/2011 ed al 31/12/2011, e le dinamiche della stessa, in sensibile riduzione, sembrano premiare gli sforzi posti in essere da Crediveneto nel corso del 2011 finalizzati al recupero di redditività attraverso un più puntuale monitoraggio del rischio, in special modo di credito. Si segnala che nel secondo semestre 2012 si sono manifestati gli effetti dei provvedimenti adottati dalla BCC nella prima parte del secondo semestre 2011 finalizzati ad un attento monitoraggio del credito i cui effetti tra cui: L adozione di un nuovo processo del credito finalizzato ad un erogazione maggiormente affidabile e ad un attento monitoraggio del credito Il potenziamento del Servizio Controlli, ampliandone l organico sia con risorse interne che con professionalità di origine esterna L istituzione del Servizio Gestione Accentrata Crediti che provvede la gestione centralizzata del monitoraggio del credito al fine di intercettare preventivamente le posizioni che potrebbero presentare problematiche di tipo incaglio/sofferenza escludendo le filiali dalla gestione delle stesse. L investitore deve tener conto che, col perdurare della crisi economica in atto a livello globale, l Emittente potrebbe subire ulteriori perdite dovute all ulteriore peggioramento della crisi economica ed alle conseguenti difficoltà cui potrebbero incorrere i soggetti finanziati dall Emittente stesso ed alla caratteristica dell Emittente di banca locale con forte concentrazione in aree geografiche limitate caratterizzate da economie scarsamente diversificate. D.3 Fattori di rischio relativi ai titoli offerti: Rischio di credito per il sottoscrittore Sottoscrivendo o acquistando le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore diviene finanziatore dell'emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. Pag.16 di 19

L'investitore è quindi esposto al rischio che l'emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Per un corretto apprezzamento del rischio di credito in relazione all'investimento si rimanda al paragrafo 3 "Fattori di Rischio" del Documento di Registrazione. Rischio connesso ai limiti delle garanzie relative alle obbligazioni I titoli non beneficiano di alcuna garanzia reale o di garanzie personali da parte di soggetti terzi, e non sono assistiti dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. I prestiti però sono assistiti dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo, avente sede in Roma, con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, depositato presso gli uffici dell Emittente. I sottoscrittori ed i portatori delle obbligazioni, nel caso di mancato rimborso del capitale a scadenza, da parte dell Emittente, hanno diritto di cedere al Fondo le obbligazioni da essi detenute a fronte del controvalore dei titoli medesimi. Per esercitare il diritto di cui al comma precedente, il portatore dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi antecedenti l evento di default dell Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un ammontare massimo complessivo delle emissioni possedute da ciascun portatore superiore a Euro 103.291,38. Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall alta direzione dell Emittente. L intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta del portatore del titolo se i titoli sono depositati presso l Emittente ovvero, se i titoli sono depositati presso un altra banca, ad un mandato espresso a questa conferito. Rischio relativo alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza Nel caso in cui l investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi, tra cui: - variazione dei tassi interesse e di mercato ( Rischio di tasso di mercato ); - caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati ( Rischio di Liquidità ); - variazione del merito creditizio dell Emittente ( Rischio di deterioramento del merito di credito dell Emittente ); - commissioni ed oneri ( Rischio connesso alla presenza di commissioni ed altri oneri nel prezzo di emissione ). Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del Valore Nominale. Questo significa che, nel caso in cui l investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza, che rimane pari al 100% del Valore Nominale. Rischio di assenza di rating degli strumenti finanziari L Emittente non ha richiesto nessun giudizio di rating per le obbligazioni. Ciò costituisce un fattore di rischio, in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della rischiosità degli strumenti finanziari. Va tuttavia tenuto in considerazione che l assenza di rating degli strumenti finanziari oggetto dell offerta non è di per sé indicativo della rischiosità degli strumenti finanziari oggetto dell offerta. Rischio Liquidità È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un Investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il mercato, che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo. L obbligazionista potrebbe avere difficoltà a liquidare il proprio investimento e potrebbe dover accettare un prezzo inferiore a quello di sottoscrizione, indipendentemente dall Emittente e dall ammontare delle obbligazioni, in considerazione del fatto che le richieste di vendita possano non trovare prontamente un valido riscontro. Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l ammissione alla quotazione su mercati regolamentati, né presso sistemi multilaterali di negoziazione né l Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L Emittente non assume l onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell investitore prima della scadenza. Tuttavia la banca si riserva la facoltà di effettuare operazioni di negoziazione delle Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base in conto proprio, al di fuori di qualunque struttura di negoziazione, secondo le modalità di pricing previste dal proprio Regolamento Interno, ed indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito. Inoltre nel corso del periodo di offerta delle Obbligazioni l Emittente potrà avvalersi della facoltà di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell offerta, sospendendo immediatamente l accettazione di ulteriori richieste di adesione. In tali casi l Emittente ne darà comunicazione al pubblico mediante apposito avviso, pubblicato sul sito internet dell'emittente www.crediveneto.coop e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso; copia di tale avviso sarà contestualmente trasmessa alla CONSOB. Una riduzione dell ammontare nominale complessivo del prestito può avere un impatto negativo sulla liquidità dei titoli. La Banca corrisponderà inoltre al cliente i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell operazione (valuta di accredito sul conto corrente). Rischio di deterioramento del merito di credito dell Emittente Le obbligazioni possono deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio stesso. Non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati da un diverso apprezzamento del rischio Emittente. Pag.17 di 19

Rischio connesso alla presenza di commissioni ed altri oneri nel prezzo di emissione La presenza di commissioni ed oneri nel prezzo di emissione potrebbe comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e profili di rischio) tattati sul mercato. Inoltre, le commissioni e gli oneri non partecipano alla determinazione del prezzo delle obbligazioni in sede di mercato secondario; conseguentemente, l investitore deve tenere presente che il prezzo delle obbligazioni sul mercato secondario subirà una diminuzione immediata in misura pari a tali costi. Rischio di conflitto di interesse I soggetti a vario titolo coinvolti nell emissione e nel collocamento delle obbligazioni, possono avere rispetto all operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell investitore. In particolare può configurarsi una situazione di conflitto di interesse in quanto CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA, in qualità di Emittente, svolge il ruolo di collocatore e di responsabile del collocamento di strumenti finanziari di propria emissione, e ricopre il ruolo di agente per il calcolo. Si configura una situazione di conflitto di interesse anche in caso di rivendita dell obbligazione prima della scadenza, al momento della determinazione del prezzo di riacquisto, poiché l Emittente negozierà i titoli in conto proprio al di fuori di qualunque struttura di negoziazione. Rischio di scostamento del rendimento dell obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di stato Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni potrebbe anche risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata similare. Rischio relativo al ritiro dell Offerta Al verificarsi di circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'emittente ed indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito, l'emittente avrà facoltà di revocare e non dare inizio all offerta. Inoltre l'emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo d'offerta, di ritirare in tutto o in parte l'offerta delle Obbligazioni per motivi di opportunità indicati nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito, nel qual caso le adesioni eventualmente ricevute saranno da ritenersi nulle ed inefficaci. Rischio derivante dalle modifiche al regime fiscale Tutti gli oneri fiscali, presenti e futuri, che si applicano ai pagamenti effettuati ai sensi delle obbligazioni, sono ad esclusivo carico dell investitore. Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base o delle pertinenti Condizioni Definitive rimanga invariato durante la vita delle obbligazioni, con possibile effetto pregiudizievole sul rendimento netto atteso dall investitore. Rischio di tasso di mercato In caso di vendita prima della scadenza, l investitore è esposto al cosiddetto rischio di tasso, in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso con eventuale clausola di rimborso anticipato (opziona Call) è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più è lunga la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). SEZIONE E OFFERTA Elemento Imformazioni Obbligatorie E.2b Ragioni dell offerta e impiego dei proventi Le obbligazioni saranno emesse nell ambito della ordinaria attività di raccolta di CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA. Le somme derivanti dal collocamento delle obbligazioni saranno utilizzate dall Emittente nella ordinaria attività di concessione di credito nonché in ogni altra attività consentita dalla legislazione vigente (per esempio investimento mobiliare e intermediazione finanziaria). E.3 Descrizione dei termini e delle condizioni dell offerta Ammontare totale dell offerta L Ammontare Totale del Prestito è pari ad Euro 40.000.000. L'Emittente si riserva la facoltà di aumentare l'ammontare Totale dell'emissione durante il periodo di offerta, dandone comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, pubblicato sul sito internet dell'emittente www.crediveneto.coop e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso. Periodo di validità dell offerta e procedura di sottoscrizione Le Obbligazioni saranno offerte dal 28/12/2012 al 30/04/2013 L'Emittente potrà estendere tale periodo di validità durante il periodo d offerta, dandone comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, pubblicato sul sito internet dell'emittente www.crediveneto.coop e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso. Durante il Periodo di Offerta, l Emittente potrà chiudere anticipatamente l Offerta stessa in caso di integrale collocamento del prestito, di mutate condizioni di mercato, o variazioni intervenute nella situazione di tesoreria dell Pag.18 di 19

Emittente; in tal caso, l Emittente sospenderà immediatamente l'accettazione delle ulteriori richieste di adesione. L Emittente darà comunicazione di detta chiusura anticipata tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, pubblicato sul sito internet dell'emittente www.crediveneto.coop e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso. Le Obbligazioni verranno offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze di CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA. Le domande di adesione all'offerta dovranno essere presentate compilando l'apposita modulistica, (modulo di adesione) disponibile presso la Sede Legale e tutte le Filiali dell Emittente. Non è ammesso il collocamento fuori sede ovvero tramite tecniche di comunicazione a distanza con raccolta dei Moduli di Adesione tramite internet. Al sottoscrittore viene inoltre consegnato, su richiesta, il Prospetto di Base, il Documento di Registrazione e, se previsto, il Certificato di avvenuta concessione della garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo. Il Prospetto di Base è altresì disponibile e consultabile gratuitamente presso la sede e in ogni filiale dell Emittente, nonché sul sito internet dello stesso all indirizzo www.crediveneto.coop. Ai sensi dell articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l Emittente proceda alla pubblicazione di supplemento/i al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito all Offerta prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell articolo 95 bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta all Emittente ed al soggetto incaricato del Collocamento o secondo le modalità indicate nel contesto del supplemento medesimo. Il supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell'emittente www.crediveneto.coop e reso disponibile in forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dello stesso. Della pubblicazione del supplemento verrà data notizia con apposito avviso disponibile e consultabile gratuitamente presso la sede e in ogni filiale dell Emittente, nonché sul sito internet dello stesso all indirizzo www.crediveneto.coop. Condizioni alle quali l offerta è subordinata È richiesta l apertura di un conto corrente ed un deposito titoli ai fini della sottoscrizione delle obbligazioni offerte. Le Obbligazioni non sono subordinate ad alcuna condizione. Comunicazione ai sottoscrittori dell ammontare assegnato Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l'importo totale massimo disponibile, l'emittente procederà alla chiusura anticipata dell'offerta e sospenderà immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste da parte di ciascuno dei Soggetti Incaricati del Collocamento. Prezzo di emissione Il Prezzo di Emissione è pari al 100% del Valore Nominale E.4 Descrizione di eventuali interessi che sono significativi per l emissione/ l offerta compresi interessi in conflitto I soggetti a vario titolo coinvolti nell emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere, rispetto all operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell investitore. Le Obbligazioni di cui al presente Programma sono soggette ai seguenti conflitti di interesse: - Rischio coincidenza dell Emittente con il Collocatore e con il Responsabile del Collocamento: la coincidenza dell Emittente con il Collocatore e con il Responsabile del Collocamento potrebbe determinare una potenziale situazione di Conflitto d Interessi nei confronti degli investitori, in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - Rischio di conflitto di interessi legato alla negoziazione in conto proprio: CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO SOCIETA COOPERATIVA, al fine di assicurare la liquidità delle proprie obbligazioni, definisce, adotta e mette in atto regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione dei prodotti finanziari in oggetto. Tale situazione determinerebbe una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - Rischio di conflitto di interessi in quanto l Emittente svolge il ruolo di Agente per il Calcolo: l Emittente assolve al ruolo di Agente per il Calcolo nella determinazione delle cedole e rimborso del capitale e ciò configura una situazione di conflitto di interesse. E.7 Spese stimate addebitate all investitore dall Emittente o dall Offerente Non vi sarà alcun aggravio di spese legate all emissione a carico del sottoscrittore in aggiunta al prezzo di emissione. Pag.19 di 19