Le Zeoliti e le Zeolititi.



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Introduzione. Le Zeoliti sono particolari minerali proprietà uniche nel loro genere. Vengono chiamate Zeolititi le rocce che sono formate da più del 50% di questi minerali. Le Zeoliti e le Zeolititi. Utilizzo per Coltivazioni in Agricoltura ed in Floricoltura. Questi incredibili minerali furono scoperti nel 1756 da A. F. Constedt, scienziato svedese, che pubblicò la sua scoperta in un articolo scientifico intitolato Observation and description of an unknown kind of rock to be named zeolites (osservazione e descrizione di un tipo sosciuto di roccia chiamato zeolite). Da allora numerosi sono stati gli studi su questi minerali. Le loro numerose applicazioni hanno fatto sì che i ricercatori di numerose aziende in tutto il mondo, e numerosi scienziati ne descrivessero minuziosamente le diverse tipologie e le caratteristiche chimiche e fisiche, e ne creassero artificialmente di nuove. Dagli anni 50 gli studi sulle Zeoliti si sono tornate a centrare sulle zeoliti naturali, facilmente reperibili e dai costi molto bassi. I dati di questo piccolo opuscolo informativo sono stati tratti dai risultati che il Prof. Elio Passaglia, professore ordinario di Mineralogia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell Università degli Studi di Modena e Reggio, ha ottenuto in numerosi anni di lavoro sulle Zeoliti. Al suo attivo si tano infatti più di 100 pubblicazioni sulle Zeoliti naturali e sulle loro applicazioni, e numerose collaborazioni sia in campo scientifico che industriale e agricolo per l impiego di questi minerali. Per informazioni più approfondite si rimanda a Zeoliti naturali, Zeolititi e loro applicazioni, libretto informativo scritto da Elio Passaglia, e pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Arvan.

Cosa sono le Zeoliti? Le Zeoliti sono minerali appartenenti al gruppo dei silicati, ovvero di minerali costituiti da impalcature di tetraedri formati da quattro atomi di Ossigeno (O) collegati al loro interno da un atomo di Silicio (Si), che possono essere sostituiti da atomi di Alluminio (Al). Insieme ai Feldspati, ai Feldspatoidi ed ad altri minerali silicatici, costituiso la sottoclasse dei tettosilicati. In questa sottoclasse, le unità strutturali (i tetraedri (Si, Al)O 4 ) sono unite tra di loro mediante la divisione dei quattro ossigeni apicali, dando origine ad un impalcatura tetraedrica tridimensionale estesa teoricamente all infinito. I minerali silicatici si differenziano gli uni dagli altri per le strutture che questi tetraedri rieso a creare: a diverse strutture corrispondono differenti proprietà chimiche e fisiche, perciò ogni minerale ha una diversa composizione chimica e diverse proprietà. La famiglia delle Zeoliti è formata da 52 specie mineralogiche differenti, caratterizzate dall avere: Struttura molto aperta, cavità che variano dal 30% al 50% del volume del minerale. Presenza di canali che collegano tra di loro le cavità del minerale e l esterno del cristallo. Proprio queste cavità (dette anche cavità extraimpalcatura tetraedrica), di diverse forme e volumi, e i canali che le mettono in tatto, anch essi di diverse forme e volumi, sono ciò che permette di diversificare le Zeoliti in diversi minerali. Allo stato naturale le cavità ed i canali sono riempiti da cationi (K, Na, Ca), e da acqua (H 2 O), che sono legati al minerale da legami deboli (Forze di Van der Walse), e possono essere sostituiti da altri elementi. La formula chimica generale delle Zeoliti è così schematizzata: M a B b [Al (a+2b) Si n-(a+2b) O 2n ] x mh 2 O Le Zeoliti hanno genesi idrotermale o diagenetica. Proprietà chimiche e fisiche delle Zeoliti. Per la loro particolare struttura e composizione chimica, le Zeoliti hanno proprietà uniche nel loro genere: Capacità di scambio cationico elevata e selettiva (CSC). I cationi all interno degli interstizi (cavità e canali) possono essere facilmente rimossi e sostituiti da altri elementi mantenendo il bilanciamento delle cariche cationiche positive. Questa proprietà dipende dalla quantità di Alluminio che sostituisce il Silicio all interno dei tetraedri. Si misura in termini di capacità, ovvero di milliequivalenti di cationi scambiati per grammo di sostanza (meq/g). le Zeoliti variano da un minimo di circa 2 meq/g ad un massimo di 7 meq/g (la Montmorillonite, il materiale argilloso che più assomiglia alle Zeoliti, può arrivare ad un massimo di 1 meq/g). Disidratazione reversibile. Le Zeoliti sono minerali idrati, cioè tengono acqua; l acqua, all interno delle Zeoliti, varia da un 10% al 20% del peso del minerale. Si trova nelle cavità e nei canali, assieme ai cationi, e può pertanto essere facilmente rimossa. Riscaldando il minerale a 350 400 C, l acqua viene completamente persa. Raffreddando il minerale, fino a temperatura ambiente, questo si reidrata (cioè assorbe acqua) tornando al tenuto d acqua iniziale. Il processo di disidratazione reidratazione, è reversibile all infinito, perché non danneggia la struttura molecolare del minerale. Inoltre la reidratazione avviene sempre in modo da portare la Zeolite ad un tenuto d acqua in equilibrio l umidità dell ambiente.

Adsorbimento molecolare. Gli interstizi (i canali e le cavità strutturali) possono essere resi disponibili per l adsorbimento di molecole liquide o gassose in modo selettivo: si comportano infatti come dei veri e propri setacci di molecole, intrappolando le molecole più piccole e lasciando passare le molecole più grosse. La capacità di adsorbimento aumenta l aumentare della pressione e col diminuire della temperatura. Comportamento catalitico. Strettamente legato alla particolare struttura cristallina sono le straordinarie proprietà catalitiche di questi minerali (cioè favoriso reazioni chimiche), dovute essenzialmente alla selettività molecolare ed all enorme superficie interna utile per la catalisi. Le proprietà delle Zeolititi (rocce composte da più del 50% da Zeoliti) dipendono dalla quantità e dal tipo di Zeolite presenti. Applicazioni industriali delle Zeolititi. I principali settori dove attualmente vengono utilizzate le Zeolititi sono: Edilizia. Industria della carta. Depurazione di reflui industriali, civili e zootecnici. Ittiocoltura. Nutrizione animale. Agricoltura e floricoltura. Applicazioni in agricoltura e in floricoltura. In campo agricolo le Zeolititi possono essere utilizzate sia allo stato naturale, insieme ai tradizionali cimi naturali (stallatico, liquami zootecnici) e fertilizzanti di sintesi (sali solubili di Azoto, Potassio, Fosforo) o dopo arricchimento, naturale o artificiale, in elementi nutritivi (Potassio, Ammoniaca). Gli effetti benefici delle Zeolititi dipendono dal tipo di terreno, e le quantità e qualità dipendono dal tipo di coltura. L aggiunta di Zeolititi naturali a terreni a pieno campo o in serra fa sì che: Neutralizza gli eccessi di acidità del terreno. Cede il Potassio, nutriente per le piante, presente nelle Zeoliti in modo lento e graduale nel tempo. Cattura il Potassio e l Ammoniaca dai fertilizzanti e dai cimi per cederli gradualmente al terreno, in modo che non vengano subito dispersi. Aumenta le quantità di nutrienti per le colture e diminuisce le perdite ad opera del dilavamento. Rilascia Fosforo e rallenta il processo di retrogradazione del Fosfato monocalcico dei fertilizzanti. Riduce l assorbimento di elementi nocivi e radioattivi da parte delle colture. In terreni sabbiosi aumenta la capacità di scambi cationici, aumenta la ritenzione idrica (trattiene maggiormente l acqua disponibile per le colture) mantenendo lo stesso grado di permeabilità, e riduce l escursione termica al suolo. In terreni argillosi aumenta il grado di areazione del terreno e la sua permeabilità. Pertanto, l aggiunta di queste rocce ai terreni (di qualsiasi tipo) porta a grossi vantaggi, sia eomici, sia ambientali, sia in campo produttivo:

Miglioramento qualitativo delle colture. Miglioramento quantitativo delle colture. Riduzione dell uso di fertilizzanti e cimi. Riduzione dell uso di acqua per l irrigazione. Riduzione dell inquinamento del sistema idrogeologico. I dati si riferiso ad un esperimento durato 2 anni, dal 1990 al 1992, presso due differenti aziende agricole di Vercelli. Sono state utilizzate Zeolititi naturale, e sono evidenti i vantaggi di utilizzare queste rocce, che hanno portato ad un aumento della produzione, e ad una diminuzione dell uso dei fertilizzanti. Questi vantaggi sono stati provati da numerosi studi scientifici. Va ricordato che l aggiunta di Zeolititi in terreno fa in modo che queste diventino anch esse parti del terreno, e rimangono per lungo tempo al suo interno, tinuando a svolgere i loro effetti benefici, seguenti notevoli risparmi eomici! Riportiamo ora alcuni degli esperimenti dotti diverse colture. I dati sono stati presi da Zeoliti Naturali, Zeolititi e loro applicazioni del Prof. Elio Passaglia. Riso. Coltivazione in sommersione Totale Fertilizzante (Kg) Variazione Fertilizzante Produzione (Kg) Variazione Produzione Coltivazione in asciutto 0 5470 Kg 0 5000 Kg 1530 1050 1334 554 0-31,4% 0-58,8% 10710 11520 11607 14108 0 +7,6% 0 +21,5% Bietola. Altezza piante (cm) Raccolto (g/pianta) 40,2 567 a Philipsite a Chabasite 46,4 660 47,3 676 Sperimentazione svolta presso l Istituto Professionale di Stato per l Agricoltura Silvestri (Licola, Napoli). Da notare che le bietole coltivate in terreni mischiati Zeolititi sono più alte e hanno un peso molto maggiore. Lattuga Cappuccina. Raccolto (Kg) 25,2 28,6 Peso medio cespo (g) 300 341 Acqua irrigua (m 3 ) 0,36 0,24 Nitrato di Calcio (g) 90 60 NPK (g) 330 220 Variazioni % + 13,7-33,3

Esperimento svolto presso l Azienda orticola Tufano Guerino (Borgo Montenero, Latina). L aggiunta di a Chabasite ha portato ad una aumento della produzione, ed a una diminuzione della quantità di acqua usata per l irrigazione e del fertilizzante. Inoltre diminuiso nel terreno gli elementi nocivi alle colture. A sinistra lattuga in terreno, a destra lattuga in terreno Zeolititi Peperone. Variazioni % Raccolto (Kg) 277,8 276-0,65 Acqua irrigua (m 3 ) 3,09 1,77-42,8 Azoto (g) 295 224-24,0 Fosforo (g) 191 117-38,7 Potassio (g) 388 166-57,2 Sperimentazione avvenuta in serra fredda presso l Azenda orticola Guerra Adriano (Borgo Montenero, Latina). Da notare la drastica riduzione di fertirrigazione, una variazione di produzione irrisoria, che rientra nell errore sperimentale. Radici di piante di peperoni coltivate in terreni e senza Zeolititi. Actinidia (Kiwi). Raccolto (Kg) Calibro <77g (%) Calibro 105-138g (%) Terreni 1 Terreni 2 Variazioni % 1 2 1044 1141 1131 +9,3 +8,3 18,4 16,8 12,5-1,6-5,9 28,7 31,0 40,1 +2,3 +11,4

Acqua Irrigua 404 335 255 (m 3 ) -17,0-37,0 HNO 3 66 55 24 Kg N Kg 7,8 6,5 4,9 Sperimentazione presso l Azienda Contarino (Bufolareccia, Cisterna di Latina). I terreni aggiunta di Zeolititi hanno dato una maggiore produzione, sia dal punto di vista quantitativo (più raccolto), sia dal punto di vista qualitativo (più frutti di maggiori dimensioni, di maggior valore sul mercato), permettendo un ampio risparmio di acqua per l irrigazione. Gerani coltivati senza e Zeolititi. Geranio. 1 Originario2 Zeolititi1 Zeolititi2 Fiori (n.) 146 154 180 188 Boccioli(n.) 250 246 263 294 Altezza Media(mm) 150 170 190 190 Sperimentazione in serra presso l Istituto Agrario Spallanzani di Castelfranco Emilia (Modena). Le piante coltivate terreni Zeolititi sono evidentemente superiori a quelle coltivate in terreno tradizionale, sia per numero di fiori, sia per numero di boccioli, sia per l altezza raggiunta dalla pianta. Come mostrato dai numerosi esempi, l utilizzo di piccole quantità di Zeolititi nei terreni permette un grande risparmio di acqua per l irrigazione, grazie alla particolare capacità di questi minerali di assorbire acqua anche dall atmosfera, e di trattenerla al loro interno rilasciandola poco a poco. Inoltre, la capacità delle Zeoliti di scambiare elementi chimici i terreni ed i liquidi che percolano nel terreno (fertilizzanti, acqua, liquami, ecc ecc), insieme alla loro composizione chimica, fa sì che questi minerali si carichino di elementi nutrizionali per le colture, che cedono poi alle piante stesse, in modo da rallentare la perdita dei componenti nutritivi derivati dalla fertirrigazione. La capacità di assorbire elementi nocivi selettivamente, riduce inoltre i rischi di inquinamento delle colture e delle falde, dei canali e del sistema idrogeologico. Infine, come ampiamente dimostrato, l unione di queste proprietà permette di avere raccolti più abbondanti a minor costo e terreni più ricchi in nutrienti alla fine del raccolto.