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BRESCIA Baliotti Frisona (15-30 gg.) 160,00 200,00 Incroci (15-30 gg.) 250,00 330,00

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Transcript:

The introduction of domesticated crops and livestock initiated the cultural development of mankind (Felis at al., 2014) Condizioni per l'addomesticamento: dieta erbivora, rapida crescita, capacità di riproduzione in cattività, temperanza genetica del comportamenti aggressivi, un comportamento sociale che facilita la gestione degli animali. La domesticazione dei bovini ha inizio circa 10.300 10.800 anni fa, facendo seguito a quella di ovini e caprini, animali più facili da gestire Grotta del Romito, Papasidero, CS, Neolitico superiore

Razze bovine a b c Bos primigenus Uro selvatico a Bos taurus b Bos indicus c Razze taurine Razze zebuine Razze tauro indiche

Milano 1867 dc New York 1989 Spagna 1956 Accompagnando l'umanità fin dagli albori della civiltà in diversi ambienti, i bovini sono diventati parte integrante della società umana, diventando una delle più importanti specie domestiche. Il loro ruolo nella società, cerimonie, riti e giochi dà ai bovini un posto centrale nelle culture umane. Questo a dispetto di un rapporto uomo-animale meno affettuoso rispetto a quello stabilito, per esempio, con i cavalli o cani. Micene 1500 a.c Spagna 1942 dc Dea madre Nut 1300 ac Siena XIII secolo

La dispersione su diversi continenti e l'adattamento ai vari ambienti ha portato allo sviluppo di molti tipi di bovini, ovini e caprini, che si sono evoluti nel corso di migliaia di anni, con sviluppo di razze ben definite, specializzate e geneticamente isolate. Nel corso della seconda metà 20 secolo, questo processo ha comportato l'uso globale di razze specializzate più produttive che si sono diffuse a spese di popolazioni locali, apparentemente meno produttive. Ovino di razza merino partecipante al Concours d'orleans 1853

Charolais bull Limousin cow Alcune razze bovine nel 18 secolo Schwyz (Swiss Brown) cow Simmental-Saanen cow

Il concetto di razza è uno dei più controversi esistenti Borgioli, 1985 -..complesso di individui della stessa specie, che si distinguono per caratteristiche somatiche e funzionali proprie Lush, 1994 -..gruppo di animali domestici così definita per comune consenso dagli allevatori. FAO 1999 - Ciascun sottogruppo specifico di animali di interesse zootecnico con caratteristiche esteriori definibili e identificabili che può essere separato dagli altri gruppi definiti in modo simile all interno della stessa specie mediante stima visiva, o un gruppo per il quale la separazione geografica o culturale da gruppi fenotipicamente differenti ha indotto ad accettare la propria identità separata

Il miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica Tecnica che consente l'aumento delle prestazioni produttive e riproduttive degli allevamenti attraverso la valutazione e la scelta (selezione) dei riproduttori. Il miglioramento genetico esula dagli stretti interesse aziendali per coinvolgere una parte, e a volte l'intero, patrimonio di una razza (ad es. Frisona Italiana). Per questo aspetto, il miglioramento genetico è considerato alla stregua di attività di pubblico interesse e la sua gestione, soprattutto nella parte relativa alla valutazione dei riproduttori, è di solito controllata da organismi pubblici

In Italia il miglioramento genetico degli animali da reddito è prerogativa dell AIA (Associazione italiana allevatori) Attualmente l AIA è costituita da 36 associazioni nazionali per specie e razza (ANA), 16 associazioni regionali (ARA). Importanti attività tecniche svolte dall AIA: controlli funzionali sulla produttività del bestiame tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici I controlli funzionali rappresentano i dati rilevati sui singoli animali presso gli allevamenti relativi ai dati produttivi e riproduttivi La loro finalità è di rilevare sistematicamente ed elaborare i dati tecnici necessari al miglioramento della produttività animale ed è indispensabile ai fini della realizzazione dei programmi di miglioramento genetico che vengono impostati e realizzati dalle singole associazioni nazionali di razza (ANA)

Libri Genealogici Il Libro Genealogico rappresenta il complesso delle registrazioni genealogiche e produttive degli animali di una razza, nonché le organizzazioni e le strutture che presiedono a tali operazioni La gestione dei Libri Genealogici delle diverse razze è affidata alle varie Associazioni Nazionali Allevatori (ANA), che definiscono in dettaglio gli obiettivi e i metodi di selezione, effettuano la valutazione morfologica e genetica dei riproduttori e definiscono il loro impiego

Libri Genealogici bovini Acronimo ANA-FI ANA-RB ANJI ANA-BORARE ANA-PRI ANA-BORAVA ANA- GRA ANA-RE ANABORAPI ANA-BIC ANA-CLI Associazione di Razza Frisona Italiana Razza Bruna Jersey Italiana Bovini Razza Reggiana Pezzata Rossa Italiana Bovini Razza Valdostana Grigio Alpina Razza Rendena Bovini razza Piemontese Bovini Italiani da Carne Charolaise e Limousine

Registri Anagrafici Sulle razze bovine a limitata diffusione vengono disposti Registri Anagrafici, con compiti di conservazione e valorizzazione AGEROLESE BURLINA CABANNINA CALVANA CINISARA GARFAGNINA MODENESE MODICANA MUCCA PISANA PEZZATA ROSSA D OROPA PONTREMOLESE PUSTERTALER SPRINZEN SARDA SARDO BRUNA SARDO MODICANA VARZESE-OTTONESE-TORTONESE PINZGAUER

Valutazione dei riproduttori mediante le prove di progenie Qualsiasi espressione fenotipica rappresenta il risultato dell effetto del patrimonio genetico dell individuo e di quello di una serie di fattori ambientali e manageriali di non sempre facile individuazione Tutti i metodi di valutazione costituiscono il tentativo di annullare la componente di natura ambientale, in modo da conoscere il più esattamente possibile il valore genotipico del riproduttore

BLUP - Animal Model (Best Linear Unbiased Prediction = migliore previsione lineare non affetta da errori sistematici) Metodo matematico che: stima contemporaneamente il valore genetico di tutti gli individui (di entrambi i sessi) di una popolazione utilizza contemporaneamente i dati fenotipici di tutti gli animali controllati della popolazione (anche di quelli morti o eliminati controllati precedentemente) tiene conto delle relazioni di parentela fra tutti gli animali In tal modo, si isolano gli effetti ereditari (trasmissibili) da quelli ambientali (non trasmissibili).

tempo 0 tempi di una prova di progenie nascita del soggetto 12-15 mesi entrata al centro genetico, approvazione, prelievo seme, distribuzione dosi 24-30 mesi parto delle vacche fecondate 48 mesi parto delle figlie 60-64 mesi 75% di attendibilità con figlie in 20 allevamenti (toro ufficialmente provato) dal momento della scelta dei soggetti fino al momento dell effettiva determinazione del loro valore genetico passano 5-6 anni

Al fine di individuare i caratteri distintivi delle diverse razze si farà riferimento ad alcuni concetti base di zoognostica formale, disciplina che accerta i pregi, i difetti, le tare e le malattie delle parti esterne degli animali, e determina le misura e le proporzioni del corpo Dorsali Aree del tronco laterali

Zoognostica formale: Aree anatomiche

Zoognostica formale: Misure somatiche Taglia Mole 4 -Larghezza groppa: (iliaca): distanza esterna tra le tuberosità iliache 6- larghezza del torace misurata dietro le scapole 1- Altezza al garrese (taglia): distanza verticale tra il garrese (base ossea sono le prime vertebre dorsali e la cartilagine della scapola) ed il terreno 2 -Altezza alla croce: distanza verticale tra margine superiore della groppa (base scheletrica apofisi spinose del sacro comprese tra i due ossi ilei) ed il terreno 3 -Lunghezza groppa: distanza esterna tra le tuberosità iliache e le tuberosità ischiatiche 5- altezza del torace (Mole): distanza che va dalla sommità del garrese alla base del torace 7- Circonferenza toracica (mole): minima circonferenza del torace misurata appena dietro alle spalle con nastro misuratore 8- Lunghezza tronco: distanza obliqua tra la punta della natica (base scheletrica apofisi degli ischi) e la punta della spalla ( articolazione scapolo-omerale)

Zoognostica formale: Valutazione lineare Consiste in una descrizione morfologica dell'animale, fatta per le femmine in produzione e per i maschi di oltre 18 mesi. Ad ogni animale si attribuisce una valutazione soggettiva per caratteristiche generali e un punteggio finale, basato sul confronto tra le caratteristiche di un animale e un ipotetico modello ideale. Obiettivo della valutazione morfologica è l'attribuzione ad ogni animale di un valore fenotipico per la sua conformazione. Vengono in questo modo evidenziati i soggetti di maggior pregio e il punteggio concorre a determinare il valore (commerciale) di un animale. Punteggi: Tutte le stalle iscritte al Libro Genealogico di una determinata razza sono visitate due volte all'anno con scadenza semestrale e tutte le primipare presenti in allevamento vengono valutate La scala di valutazione va da 65 a 100 punti. Il massimo punteggio che si può attribuire ad una primipara è di 88 punti. Le vacche con valutazione inferiore a 70 punti non vengono iscritte al Libro Genealogico. Ripunteggi: Valutazioni successive alla prima avvengono dopo almeno un parto dalla valutazione precedente; per le primipare, possono avvenire anche durante la stessa lattazione.

Valutazione Lineare Vacche da latte, struttura e conformazione

Valutazione lineare vacche da latte, arti e piedi

Valutazione lineare vacche da latte, la mammella

Classificazione funzionale delle razze bovine Specializzate per la produzione del latte: Frisona, Bruna, Ayrshire, Jersey, Guersey, Reggiana Specializzate per la produzione della carne Italiane: Chianina, Romagnola, Marchigiana, Piemontese Francesi: Charolaise, Limousine, Blonde d Aquitaine, Blu Belga Britanniche: Shorthorn, Hereford, Aberdeen-Angus Rustiche: Maremmana, Podolica, Modicana, Sarda, Sardo-Bruna, Sardo Modicana, Salers, Aubrac A duplice attitudine Pezzata Rossa, Rendena, Normanna, Grigio Alpina, Valdostana, Norica, Modenese

Zoognostica formale: I tipi morfologici in rapporto all indice toracico -IT

IT~50 Tipi da Latte IT~100 Tipi da Carne Tronco di piramide parallelepipedo

Dolicomorfo Il tipo lattifero Grande sviluppo degli apparati respiratorio, circolatorio e mammario. Testa e collo piccoli e allungati, occhi prominenti, scheletro leggero, arti sottili ma robusti, torace profondo, forme asciutte e angolose, groppa ampia, orizzontale e tendente alla forma quadrata. Il piede deve essere robusto e ben conformato. La pelle è morbida e pastosa La mammella ha una larga base di attacco, è molto sviluppata con evidente rete venosa superficiale e quarti ben equilibrati.

Il "tipo" da carne Tipo brachimorfo. La conformazione può essere idealmente inscritta in un parallelepipedo in cui l addome ha uno sviluppo che continua con il torace ampio, alto e fortemente arcuato. Lo sterno è prominente per il grande sviluppo dei muscoli pettorali. Garrese e dorso sono larghi e formano una stessa linea con la groppa, ampia e quadrata. Le cosce sono carnose e scendono fino ai garretti. La natica è assai convessa. Gli arti sono, normalmente, brevi. La testa è piccola e inserita su un collo corto e muscoloso

Numero di capi per iscritti ai libri genealogici (2013) Frisona 1,860,164 Piemontese 262,935 Bruna 138,823 Pezzata Rossa 88,861 Limousine 55,722 Marchigiana 50,261 Chianina 44,642 Valdostana 35,305 Podolica 27,523 Grigio Alpina 15,627 Charolaise 14,463 Romagnola 12,768 Maremmana 9,927

Razza Frisona (Olandese, Pezzata nera, Holstein Friesian) Razza cosmopolita per eccellenza, diffusa in tutto il mondo, in particolare Europa e America Consistenza mondiale 50 milioni di capi Origine: Frisia (regione compresa tra Germania e Olanda), con evoluzione in ceppi. I ceppi europei (Olandese, tedesco, francese, britannico, danese, italiano) sono tra loro omogenei con taglia e produzione inferiori a quelli americani (USA e Canada) Caratteristiche morfologiche: Mantello pezzato nero (individuale la distribuzione della pezzatura), raro pezzato rosso, con cute e mucose pigmentate. Mammella ben sviluppata, distesa in avanti, vene mammarie ben visibili Grande taglia (130-150 cm), peso medio elevato, scarsamente muscolosa (angolosa), costituzione fine (ossatura leggera, testa esile, pelle fine, giogaia quasi assente)

Frisona Italiana Rappresenta il ceppo italiano della razza Pezzata Nera olandese. Importata nel 1870, già nel 1908 contava 60.000 capi, più che triplicati nel 1940 (188.000) 1922: Libro genealogico 1929: importazione del toro Carnation producer con inizio dell utilizzo di frisone di origine Nord Americana Nel 1945 nasce l ANAFI, che viene rifondata nel 1957 (LG) Anni 60 il numero di Frisone supera quello delle Brune 1972: La Conferenza Mondiale di Cremona stabilisce che le frisone (inizialmente a duplice attitudine) saranno selezionate solo per il latte

Frisona italiana Razza per grandi allevamenti intensivi (Consistenza media 87 vacche/allevamento), ove se ben gestita è in grado di produrre elevate quantità di latte. La modesta qualità del latte e problemi riproduttivi la rendono inidonea al piccolo allevamento e alle forme più estensive di conduzione.

RAZZA FRISONA. Controlli funzionali Latte, Grasso, Proteine 980(ANAFI, 2015) LATTE kg ANNO CONSISTENZA TREND FENOTIPICO VACCHE x ALLEVAM. ALLEVA- MENTI VACCHE GRASSO % PROTEINE % 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2014 14.314 14.286 14.386 14.750 14.956 15.067 15.194 15.293 14.317 14.069 13.818 13.510 13.327 13.164 11.517 855.143 858.986 888.171 935.619 955.431 958.155 996.840 1.019.584 1.101.657 1.102.655 1.100.401 1.101.868 1.103.453 1.113.859 1.076.181 60 60 62 63 64 64 66 67 77 78 80 82 83 85 93 7.421 7.596 7.729 7.813 7.912 8.134 8.096 8.306 8.901 8.945 9.052 8.979 8.869 9.125 9.472 3,53 3,53 3,56 3,54 3,52 3,64 3,60 3,58 3,70 3,70 3,68 3,68 3,68 3,70 3,67 3,14 3,16 3,20 3,22 3,21 3,21 3,25 3,31 3,33 3,34 3,37 3,38 3,36 3,36 3,29

RAZZA FRISONA. Raffronto tra le popolazioni Frisona e Bruna Alpina in Italia nel tempo (Fusco, 1990)

Ceppo italiano della Bruna alpina. Associazione Nazionale Razza Bruna (www.anarb.it)

Bruna Italiana Rappresenta il ceppo italiano della Bruna Alpina Svizzera A partire dal XVI secolo si è diffusa nelle vallate alpine italiane. A metà ottocento sostituisce le razze locali nella pianura padana 1950: 1.900.000 capi, è la razza più diffusa in tutta Italia (anche Appennini, Sud, Sardegna), anche se a triplice attitudine Dagli anni 60: crollo numerico dovuto alla sostituzione con la Frisona più produttiva, più precoce, con una maggiore ereditabilità dei caratteri lattiferi Dagli anni 70: progressiva importazione di seme Brown Swiss, ceppo americano della bruna, con selezione per la sola produzione lattea

Bruna Italiana La rusticità e l adattabilità ambientale ne hanno consentito fino ad oggi il mantenimento negli ambienti meno vocati e in montagna (alpeggio), Tuttavia, il grande apporto di sangue Brown e la selezione spinta hanno portato alla costituzione di un animale molto esigente e più difficile da gestire ( tipo da latte ) Bruna originaria Bruna italiana

Bruna Italiana Mantello bruno uniforme (dal sorcino al castano) più scuro nei maschi, con musello ardesia circondato da un alone bianco. Razza rustica e longeva Femmina adulta: peso di 600 700 kg; altezza di 135 cm. Maschio adulto: peso di 750 900 kg; altezza di 145 cm. Vitello grigio nei primi tre mesi Latte di elevata qualità con rese di caseificazione superiori rispetto alla frisona (ridotta presenza di allele A della k-caseina che influenza negativamente la coagulazione del latte). E buona anche l attitudine alla produzione di carne.

RAZZA BRUNA. CONTROLLI FUNZIONALI (ANARB, 2010) Vacche controllate Media produttiva Anno Totale razza latte grasso proteine tutte le razze Bruna kg % % 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2014 1.073.739 1.077.863 1.116.438 1.173.089 1.199.814 1.199.114 1.242.090 1.264.907 1.341.863 1.340.569 1.336.689 1.339.106 1.344.733 1.363.556 1.341.365 132.365 132.178 135.463 139.051 140.426 138.148 137.283 135.682 116.741 112.309 107.512 104.333 101.071 104.000 5.409 5.423 5.509 5.594 5.703 5.922 6.075 6.123 6.696 6.849 6.958 6.954 6.851 6.916 7.155 3,79 3,79 3,82 3,86 3,88 3,93 3,95 3,88 3,98 3,97 3,96 3,96 3,94 3,97 4,01 3,29 3,33 3,33 3,39 3,39 3,39 3,40 3,41 3,46 3,47 3,48 3,50 3,52 3,54 3,56

Brown Swiss Notare l accentuato dimorfismo sessuale per il mantello. La razza Bruna delle Alpi è stata introdotta per la prima volta dalla Svizzera negli Stati Uniti nel 1869 (complessivamente 155 soggetti fino al 1905). Su questi animali è stata attuata la selezione per la produzione di latte con formazione della Brown swiss. Probabilmente alla formazione della Brown ha contribuito la Jersey. Allevata in purezza negli Stati Uniti e in Canada.

Jersey Originaria dell Isola di Jersey (Manica). Allevata in purezza da circa 6 secoli. Taglia ridotta (120 cm, 400 / 550 kg) Ottima produzione di latte rispetto alla taglia (40 q/latt), con alto contenuto di grasso (5,3-6%) a globulo grosso, molto adatto alla produzione di burro, ma non alla caseificazione. Diffusa in USA, Australia, Giappone, Canada, Sud America, Europa. Ottima e regolare conformazione della mammella (miglioratore di altre razze, es. Brown Swiss).

Animale molto vivace, precoce e longevo (14 anni vita media). Non adatta alla produzione di carne (le vacche a fine carriera non hanno valore). Vitello difficile da svezzare. Presente in Italia in molti allevamenti intensivi di Frisone, allo scopo di innalzare il titolo in grasso del latte

Notare la differenza di taglia fra la Jersey e la Frisona

Ayrshire Originaria della Contea di Ayrshire, nei pressi di Glasgow nel sud-est della Scozia. Riconosciuta come razza già nel 1814, produce un latte particolarmente adatto alla caseificazione (cagliata fine - globuli piccoli). Esportata in tutto il mondo e in particolare nel Nord America, Finlandia e Svezia. Elevata adattabilità al pascolo in tutti gli ambienti (specie nei climi freddi).

Guernsey Origina dalla piccola isola omonima nel canale della Manica, vicino alle coste della Francia. Deriva da bovini Fromentini della Bretagna francese e da soggetti di razza Normanna. Si adatta bene a tutti gli ambienti, anche a quelli molto freddi. Diffusa in Gran Bretagna, Francia, Paesi Scandinavi, America del Nord, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Sud America.

Reggiana, esempio di recupero e salvaguardia Bovina autoctona dell Italia Settentrionale, attualmente destinata esclusivamente alla produzione di latte destinato alla produzione trasformazione in Parmigiano Reggiano Consistenza 1954 139.695 1980 meno di 1000 2015 2.565

L origine la fa risalire all invasione dell Italia da parte dei Longobardi (ca. 568 d.c.) che bovini a mantello rosso Mantello rosso fromentino più o meno attenuato alle parti interne ed inferiori degli arti, al contorno degli occhi, attorno al musello. Buona taglia, tronco lungo, solido impianto scheletrico. Buona resa in carne Gentile da Fabriano Ghirlandaio Ottime caratteristiche di caseificazione del latte (variante B della K caseina) Questo ha consentito la valorizzazione e la salvaguardia della razza

Frisona Bruna Jersey Ayrshire Guernsey Reggiana Peso Femmine 550-900 600-700 350-400 550-600 450-500 650-700 Peso Maschi 900-1300 750-900 450-600 850-900 600-700 900-1000 Altezza Femmine Altezza Maschi Produzione lattea 130-150 135 125 138 130 140-145 138-155 145 130 145 135 145-155 9400 7200 4000-4500 5000-5500 4500-5000 5.557 Grasso 3.7 4.0 5.4 4.1 4.8 3.6 Proteina 3.3 3.6 3.8 3.4 3.6 3.5

Razze a prevalente attitudine alla produzione della carne Italiane: CHIANINA MARCHIGIANA MAREMMANA ROMAGNOLA PIEMONTESE PODOLICA Estere: CHAROLAISE LIMOUSINE BLONDE D AQUITAINE BIANCA BLU BELGA HEREFORD ABERDEEN ANGUS SHORTON Tauroindiche da carne: Bradford (Zebù x Hereford) Brangus (Angus x Zebù) Charbray (Charolaise x Zebù Brahman) Santa Gertrudis (3/8 Brahman x 5/8 Shorthorn)

Sono considerati bovini da carne sia le razze in cui i parametri di produzione di carne(*) sono preminenti e sono selezionati per questa attitudine produttiva sia i soggetti che li acquisiscono per incrocio industriale. Razze specializzate da carne maggiormente diffuse in Italia Charolais Limousine Piemontese Chianina Marchigiana Romagnola Maremmana Podolica (*)Indici di conversione alimentare, velocità di Accrescimento, resa e qualità della carcassa, qualità della carne Altri aspetti importanti nella selezione e valutazione degli animali da carne Attitudine al parto: Faciltà al parto Attitudine materna all allattamento: capacità di allevare il vitello dalla nascita allo svezzamento grazie potenziale lattifero e al comportamento materno.

I Bovini Italiani da Carne I bovini italiani da carne sono tutti discendenti da un medesimo ceppo podolico, ad eccezione dei bovini piemontesi che deriva da vacche grigie locali incrociate con bovini francesi a svizzeri o, secondo alcuni, con Pullikulam zebu o zebu pakistano incrociato in tempi remoti. I soggetti di queste razze sono diffusi su tutto il territorio italiano, con prevalenza nelle regioni centro meridionali. Sono animali originariamente utilizzati per lavoro e poi convertiti alla produzione di carne

Chianina Piemontese Podolica Marchigiana Romagnola Caratteristiche comuni Vitelli fromentini alla nascita Mantello chiaro (grigi in maremmana e Podolica) Carne di ottima buona qualità (maremmana/podolica) Animali generalmente poco precoci (modesta velocità di accrescimento) Maremmana

I Bovini Italiani da Carne Una delle strategie di valorizzazione di queste razze si basa sul riconoscimento IGP (indicazione geografica protetta) Chianina Romagnola Marchigiana sono riunite dell IGP Vitellone bianco appennino centrale. Per la razza piemontese è stato riconosciuto il Vitelloni Piemontesi della coscia

Chianina La razza Chianina è tra le più antiche del mondo. E' allevata nella media valle del Tevere e nella Val di Chiana; è caratterizzata da gigantismo somatico (nei tori adulti può raggiungere i 2 metri di altezza al garrese e superare i 17 quintali di peso vivo. Consistenza: 2002: 30.450 Seconda razza da carne dopo la Piemontese Attitudine: Carne e lavoro Colore mantello: Bianco porcellana estremità nere Taglia: Molto Grande Femmina Maschio Altezza cm: 160 175 Peso kg: 900 kg 1.400 Carne di ottima qualità con fibre sottili e marezzatura equilibrata (bistecca fiorentina)

Marchigiana Derivata dall'incrocio di bovini Marchigiani di ceppo Podolico con soggetti di razza Chianina e, successivamente, dall'unione delle bovine meticce Chianine-Marchigiane) con tori di razza Romagnola. Solo nel 1932 ha avuto inizio un'accurata selezione che ha portato la razza Marchigiana al "tipo" attuale. Consistenza: 1940: 480.000 2002: 41.960 Attitudine: Carne e lavoro Colore mantello: Bianco grigio estremità e cute pigmentate nere Taglia: Grande Femmina Maschio Altezza: 145 cm 155 cm Peso: 800 kg; 1.300 kg

Romagnola Discende da ceppo Podolico. Ha come culla d'origine la Romagna (Forlì, Pesaro). Ottima adattabilità al pascolo. Di altezza minore rispetto alla Marchigiana e alla Chianina, ma quasi con gli stessi pesi. Consistenza: 1940: 570.000 2002: 14.440 Attitudine: Carne e lavoro Colore mantello: Grigio chiaro, cute pigmentata Taglia: Grande Femmina Maschio Altezza: 145 cm 155 cm Peso: 800 kg; 1.200 kg

Piemontese Consistenza: 1940: 630.000 1998: 250.000 Attitudine: Carne, Colore mantello: Grigio leggero Taglia: medio bassa Altezza: Femmina, 140 cm; maschio, 150 cm Peso: Femmina, 600 kg; maschio, 950 kg Origina dallo zebù pakistano, rimasto isolato nelle valli alpine. E la razza da carne più rappresentata in Italia, ma la principale area di allevamento è il Piemonte. Fino agli anni 60 era una razza a duplice attitudine. Il latte prodotto, seppur di modesta quantità è utilizzato per la produzione di formaggi rinomati (Castelmagno) Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Piemontese (www.anaborapi.it)

E la razza Italiana di maggiore consistenza dopo la Frisona (cosmopolita), superando anche la Bruna. Originaria della provincia di Cuneo è diffusa nelle limitrofe province di Torino, Asti, Alessandria e Savona. Razza tardiva con produzione di carne eccezionalmente magra. Caratteristici difetti legati alla specializzazione produttiva: Macroglossia vitelli ipovitalità; Brachignatismo; Difficoltà di parto.

Piemontese della coscia o Fassone Tipo di piemontese originato da una mutazione spontanea del gene miostatina, avvenuta nel 1886, quando nacque un vitello dalle cosce e le natiche enormemente sviluppate. Divenuto riproduttore, quel toro, definito a doppia groppa, è il capostipite di tutti i vitelli della coscia

Maremmana Discendente dalla razza grigia della steppa o Podolica. Razza rustica e frugale, resistente alle malattie e alle difficoltà climatiche; ha contraddistinto per secoli le zone paludose della Maremma e si dimostra particolarmente adatta all'allevamento allo stato brado. Consistenza: 1940: 288.000 2002: 5.840 Attitudine: Carne e lavoro Colore mantello: Grigio con stremità e cute pigmentata ardesia Taglia: Grande Femmina Maschio Altezza: 140 cm 150 cm Peso: 650 kg; 1.000 kg

Podolica E giunta nel nostro Paese dalla regione della Podolia (Asia). E diffusa su tutto l Appennino, soprattutto in Puglia, Basilicata e Calabria. Dal ceppo originario sono derivate la Marchigiana, la Maremmana e la Romagnola. E allevata al pascolo e fornisce il vitello e una limitata quantità di latte che viene impiegato per la produzione del famoso Caciocavallo. Consistenza: 1940: 634.000 2002: 17.000 Attitudine: Latte, carne e lavoro Colore mantello: Grigio nelle femmine Più scuro nei maschi Vitello fromentino Taglia: Media

Toro Podolica Maschio Femmina Altezza: 150 cm 140 cm; Peso: 700 kg 430 kg;

Razze da carne specializzate Francesi Taglia media e mole elevata, conformazione rotondeggiante e grande sviluppo dei diametri trasversali, elevate rese, buona adattabilità e attitudine materna. Qualità della carne buona, elevati Indici di conversione alimentare, velocità di accrescimento, resa e qualità della carcassa In Italia sono allevati Charolaise e Limousine ed è istituito il relativo libro genealogico

Charolaise Maschi adulti 1.200 kg Femmine 700-900 kg Forme armoniche, grande sviluppo muscolare, scheletro leggero, pelle fine e tronco cilindrico con treno posteriore imponente, collo e il petto sono muscolosi e pieni La testa è piuttosto corta, mantello è bianco-crema, La Charolaise, originaria della Borgogna, in particolare delle aree di Charolles e Nievres è la più numerosa razza francese da carne, ma grazie alle sue capacità di adattamento è considerata razza cosmopolita. In Italia è spesso è utilizzata come razza incrociante. Razza precoce, prolifica e con un armonico sviluppo delle varie regioni del corpo, ottime qualità materne. Ridotta rusticità, sensibilità a malattie

Limousine Mantello di colore fromentino vivo e una taglia media. Tori 10000-12000 kg Vacche 550-800 kg. Originaria del Limousin (provincia di Limoges). In Francia è la seconda razza da carne, dopo la Charolaise. Allevata soprattutto al pascolo. Alla nascita i vitelli sono relativamente piccoli per cui i tori sono molto utilizzati negli incroci anche su vacche di mole ridotta (minori difficoltà al parto). Ottima resa,qualità della cercassa e della carne. Molti capi arrivano direttamente dalla Francia come ristalli di 250 kg per i centri d ingrasso, anche se migliaia di fattrici sono allevate in Italia. Ridotta rusticità, sensibile a patologie e dismetabolie

Blonde D Aquitaine Mantello di colore fromentino più o meno vivo. Testa piccola, fronte larga, tronco molto lungo e muscoloso. Femmine: 700-800 kg Maschi 1.200-1.300 kg Comprende razze note nel passato come Garonnaise, Blonde de Pyrénées e Quercy. Questa razza è considerata specializzata per la produzione della carne. Il 35 % dei capi presenta il carattere della coscia (coulard), per cui viene spesso utilizzata come razza incrociante.

Blanc Bleu Belga Razza molto diffusa in Belgio (50% della popolazione bovina), sia in purezza che incrociata, per la produzione di carne. Viene definita la Piemontese del Belgio per la spiccata doppia groppa e l impressinante sviluppo muscolare. Il colore del mantello è bianco, bianco-blu. Arti corti e fini (ma forti). Animali di mole elevata, ma taglia ridotta. Il peso medio dei vitelli alla nascita è di 42 kg ma, specie nelle primipare, si hanno problemi al parto (50% di tagli cesarei)

Razze da carne specializzate Britanniche Originarie della Gran Bretagna e diffuse nei paesi Anglosassoni (USA, Australia), taglia ridotta e mole elevata, ritmo di accrescimento medio ma prolungato, rese elevate. Adatte al pascolamento. Razze generalmente molto precoci. Carne ricca in grasso

Aberdeen Angus Originaria della contea di Aberdeen nel nord-est della Scozia. Razza antichissima. Molto diffusa anche negli USA (dove è la razza da carne più rappresentata) e nel sud America. E' una delle razze da carne più celebri al mondo. Il mantello è di colore nero con pelo raso. Mucose e cute pigmentate. Corna assenti e sincipite pronunciato. Animali taglia ridotta (arti brevi) ma di mole elevata (femmine 7-7,5 q.li; maschi 10-11 q.li). Testa leggera, ossatura fine, torace ampio e profondo. Ottima rusticità e adattabilità.

Aberdeen Angus Vacca Carne caratterizzata da notevoli infiltrazioni di grasso

Hereford Originaria della contea inglese dell'herefordshire. E' la grande razza del sud e dell'ovest degli Stati Uniti, dove è stata importata per la prima volta nei primi anni dell'800. E' molto diffusa in Argentina. Particolarmente adatta al pascolo per rusticità, robustezza e resistenza a molte malattie infettive e parassitarie. E' una delle razze da carne più importanti al mondo (negli USA è una delle razze da carne più rappresentate). In Italia non viene allevata.

Shorthorn o Durham Originaria della contea di Durhan (Gran Bretagna). Comprende diversi ceppi: Lincoln Red Shorthon, Scotch Shorthon, Milking Shorthon, Northern Dairy Shorthon, Polled Shorthon. È molto adatta all'allevamento al pascolo. Viene allevata in Gran Bretagna, ma è diffusa anche negli USA, in Sud America. Mantello variabile dal rosso al bianco e ubero (peli rossi e bianchi), musello depigmentato, corna corte rivolte lateralmente verso il basso. Taglia ridotta e mole elevata, elevata precocità Maschi cm 135 e kg 1200 femmine cm 130 e kg 800

Santa Gertrudis E' la razza più importante tra quelle tauroindiche, caratterizzate da elevata resistenza alle alte temperature. Ottenuta in America nei primi anni del '900 (3/8 di sangue Brahman e 5/8 di sangue Shorton). Nel 1940 riconosciuta come razza pura. Allevata soprattutto nel Texas ma presente anche in altri stati degli USA, in Sud America, in Africa e in alcuni Paesi dell'est Europa.

Toro zebuino di razza Brahman

Incroci Vacche da latte x tori da carne: vitelli con attitudine alla produzione di carne superiore a quelli puri della razza materna con produzione di vitelloni da ingrasso. Possono aumentare le difficoltà di parto, e molto usate sono la Limousin o la Bianca e Blu Belga, che limitano le difficoltà di parto. Manze meticce tori da carne x toro da latte: produzione del vitello nelle aziende di vacche da latte Tori da carne x vacche di razze rustiche (Charolais x Maremmana, Podolica, etc.): meno problemi di parto, buon adattamento all ambiente. Manze meticce usate come riproduttrici, forniscono vitelli di notevole valore commerciale

Razze a duplice attitudine Italiane: Pezzata rossa italiana Valdostana Pezzata rossa, Valdostana Pezzata nera Rendena Grigio alpina Estere: Frisona Pezzata rossa Simmental Svizzera Simmental tedesca e austriaca Alcuni ceppi Shorthorn Razze nelle quali la produzione del latte e della carne hanno la stessa importanza economica e vengono selezionate per entrambe le attitudini: Le caratteristiche produttive sono intermedie rispetto alle razze specializzate. Generalmente sono allevate in aziende di piccole dimensioni e livello tecnico non elevato.

Pezzata Rossa Italiana Appartiene al gruppo di razze Pezzate Rosse derivate Simmental. L'allevamento in Italia ha avuto inizio in Friuli e ciò ha fatto sì che per anni la stessa razza sia stata chiamata "Pezzata Rossa Friulana. In Italia è diffusa in Friuli e Veneto e in aziende di montagna, generalmente in strutture di dimensioni medio piccole. Consistenza è di 250.000 capi Nel 1956 viene fondata l A.N.A.P.R.I.

Elevata fertilità, basso contenuto in cellule somatiche nel latte, resistenza alle mastiti e alle malattie in generale, ed una elevata rusticità rendono questa razza particolarmente adatta ad essere allevata in qualsiasi contesto produttivo. Le sue caratteristiche di animale pascolatore dalla notevole rusticità lo rendono particolarmente adatto a sistemi di allevamento biologico. Taglia e peso medio alti, piuttosto muscolosa. Costituzione un po grossolana con ossatura grossa, testa pesante, pelle spessa Produzione lattea 5500-6500 kg per lattazione grasso 3,9 %, proteine 3,3% Buona precocità

Razze bovine valdostane: Pezzata Rossa, Pezzata nera, Pezzata castana Pezzata rossa, la rodze Attitudine: Latte e carne Colore mantello: Pezzato Rosso, pezzato nero Nero, Castano (nero fulvo uniforme) Taglia: Media Le razze bovine valdostane si distinguono per la loro elevata rusticità e la duplice attitudine produttiva, carne e latte. Capacità locomotoria, adattamento ai climi difficili, resistenza alle malattie, elevata attitudine riproduttiva, longevità. Originarie della Valle d'aosta, rappresentano le poche razze indigene italiane a spiccata attitudine alla produzione del latte e della carne. Nel 1937 viene fondata l'associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Valdostana A.N.A. Bo.Ra.Va.

Valdostana Pezzata Nera Fanno parte della Federazione Europea delle razze del Sistema Alpino (Abondance; Grigio Alpina; Herens; Hinterwälder; Pinzgauer; Rendena; Tarentaise; Tiroler Grauvieh; Valdostana; Vordelwälder; Vosgienne). Queste razze si contraddistinguono per il temperamento bellicoso, che dà origine a combattimenti in primavera al fine di stabilire la gerarchia all'interno della mandria Valdostana Castana

Le razze bovine autoctone, per la maggior parte a rischio di estinzione Agerolese Bianca Val Padana Burlina Cabannina Calvana Chianina Garfagnina Grigia Alpina Marchigiana Maremmana Modicana Mucca Pisana Pasturina Pezzata rossa friulana Pezzata rossa Oropa Pinzgau Podolica Pontremolese Pustertaler Reggiana Rendena Romagnola Sarda Sardo Modicana Tortonese Valdostana castana Valdostana pezzata nera Valdostana pezzata rossa Varzese-Ottonese

Razze e popolazioni ammesse al Registro Anagrafico delle popolazioni bovine autoctone e gruppi etnici a limitata diffusione (AIA, 2014) Province di allevamento Totale Cinisara PA, ME, TP, EN, AG 4.553 Sarda NU, CA, SS, OR 20.255 Sardo Bruna NU, SS, OR, CA 28.797 Sardo Modicana OR, CA, NU, SS 2.735 Mucca Pisano PI, SI, LI, GR, PV 467 Pontremolese LU, SI, AQ, BN, PV 58 Garfagnina LU, PI, AR, SI, AQ, PV, BN 184 Pezzata Rossa d'oropa VC, TO, CN, AL, PV 6.201 Agerolese NA, BN, AQ 326 Bianca Val Padana MO, RE, MI, BS, PV, VI, BN 971 Burlina VI, TV, BL, AQ,BN 693 Cabannina GE, AL, PV, VA, MC, AQ, BN 328 Ottonese - Varzese - Tortonese PV, MI, AL, GE, RE, BN Calvana Fi, SI, LU, PI, PT 454 Pustertaler TO, CN, VC, BZ, UD, PV 5.126 Modicana ME, PA, EN, RG, TP, AG, SR, CT, CL 5.058 Totale 76.537 331

Modicana Altezza: Femmina, 140 cm; maschio, 150 cm Peso: Femmina, 500 kg; maschio, 750 kg Consistenza: 1940: 173.000 2002: 4.085 Attitudine: Latte, carne e lavoro Colore mantello: Rosso vinaccia Taglia: Media La zona di origine è l'ex contea di Modica, in provincia di Ragusa (Sicilia).

Agerolese Altezza: Femmina, 125 cm; maschio, 135 cm Peso: Femmina, 450 kg; maschio, 650 kg Consistenza: 1940: 10.000 2002: 193 Attitudine: Latte e carne Colore mantello: Bruno scuro Taglia: Media

Produzione media per vacca e composizione del latte di alcune razze Razza N. Capi Latte, kg Grasso Proteine controllati media dev.st. % % Bruna 129.135 6.475 1.731 3,89 3,46 Frisona italiana 1.107.701 8.749 2.003 3,55 3,25 Pezzata rossa I 47.591 6.173 1.552 3,88 3,42 Valdostana P.R. 15.071 3.650 910 3,50 3,27 Grigio Alpina 8.437 4.830 1.230 3,75 3,38 Castana 6.479 2.788 820 3,4 3,38 Jersey 5.880 5.626 985 5,32 3,99 Rendena 4.132 4.788 1.284 3,48 3,29 Oropa P.R. 3.991 2.264 723 3,55 3,37 Modicana 2.505 3.241 618 3,52 3,46 Cinisara 1.838 3.772 794 3,41 3,43 Valdostana P.N. 1.158 2.656 786 3,41 3,32 Pinzgau 746 5.573 1.540 3,99 3,38 Reggiana 597 5.401 1.356 3,51 3,38 Bianca padana 198 4.686 1.193 3,33 3,39 Burlina 198 4.127 1.432 3,55 3,17 Cabannina 138 2.791 713 3,66 3,17 Piemontese 107 2.938 1.503 3,45 3,50