L applicazione del Protocollo di Kyoto: bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni



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Transcript:

L applicazione del Protocollo di Kyoto: bilancio e verifica dei gas serra nelle pubbliche amministrazioni Michela Gallo Bologna, 26 novembre 2007 1

Primati del RINA Il RINA, da sempre promotore di schemi di certificazione innovativi, vanta oggi una posizione di leadership nell ambito della certificazione di strumenti di gestione ambientale applicati al territorio. Certificazione ambientale: RINA ha predisposto il primo schema di certificazione ambientale delle amministrazioni Comunali nel 1998 e ha rilasciato il primo certificato ISO 14001 al mondo e la prima convalida EMAS in Europa al Comune di Varese Ligure. Life Cycle Assessment (LCA): RINA ha predisposto il primo schema di certificazione nel mondo per LCA nel 1998 e ha rilasciato la prima certificazione di un prodotto fabbricato dalla ABB Instrumentation SpA. Certificazione Ambientale di Prodotto (EPD): RINA primo ente italiano accreditato nel 2003 per lo schema Environmental Product Declaration (EPD) dallo SWEDAC. Protocollo di Kyoto: RINA ha creato un precedente assoluto rilasciando a TOROC 2006, Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, - una validazione in materia di sostenibilità ambientale e di attenzione al territorio per l organizzazione di eventi sportivi internazionali (Certificazione ISO 14001, Convalida EMAS, Applicazione sperimentale dei meccanismi del Protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas effetto serra e compensazione delle emissioni legate all evento olimpico). Progetti GHG sul territorio: RINA nel 2007 ha predisposto il primo schema per la verifica e certificazione del bilancio delle emissioni di gas effetto serra (GHG) legate ad un territorio 2 (Provincia di Siena).

Primati del RINA Gli schemi di certificazione legati alle emissioni di gas serra sono un ambito di eccellenza, dove il RINA si è distinto con alcuni primati significativi Certificazione LCA ed EPD: le attività di certificazione LCA iniziate dal RINA già nel 1998 e successivamente le convalide EPD operate a partire dal 2001, risultano le prime esperienze italiane in materia di Global Warning Potential (effetto serra), categoria d impatto storicamente indagata tramite LCA. Emission Trading scheme (ETS): RINA è oggi accreditato per le verifiche di gas serra secondo la Direttiva Europea CE/87/2003 ed è l Ente di verifica Italiano che ha verificato il maggior numero di impianti presenti sul territorio nazionale e soggetti alla Direttiva. Clean Development Mechanism (CDM): RINA è l unico Ente italiano in corso di accreditamento presso l UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change, braccio operativo dell'onu operante sull'argomento dei cambiamenti climatici) per la verifica dei progetti di riduzione delle emissioni di gas serra in Paesi in via di Sviluppo, denominati CDM (Clean Development Mechanism) Forte dell esperienza maturata sul territorio comunitario ed internazionale, RINA è in posizione ottimale per valutare l efficacia delle azioni intraprese per gestire le problematiche future legate ai cambiamenti climatici con cui la società moderna sarà chiamata a confrontarsi 3

Punti di forza del RINA Esperienza: le attività di certificazione LCA iniziate già nel 1998 e successivamente le convalide EPD operate a partire dal 2001, conferiscono da tempo al RINA un know-how consolidato in materia di Global Warning Potential (effetto serra). RINA è inoltre verificatore accreditato ETS (Emission Trading Scheme) dal Ministero dell Ambiente sulla totalità dei settori industriali sottoposti alla direttiva. Affidabilità: RINA detiene tutti i principali accreditamenti relativi a certificazioni di sistema/prodotto riconosciuti a livello internazionale. Le verifiche sul GHG fino ad oggi effettuate sono coperte da accreditamento. RINA é adeguatamente strutturato in personale di verifica, comitati tecnici e comitati di certificazione super partes. Personale qualificato: grazie alla presenza di personale esperto, RINA è già operativo per la verifica indipendente dei sistemi di monitoraggio e reporting dei GHG, in accordo con la normativa cogente e i Protocolli internazionali di riferimento. Visibilità: RINA opera in ambito della certificazione ambientale già da alcuni anni a livello internazionale, inserendosi in opportunità innovative di collaborazione. 4

Il Protocollo di Kyoto: il contesto di riferimento 5

6

Rispetto delle quote assegnate 1) PROCESSO riduzione delle emissioni; - alterare il mix della produzione verso processi a minore intensità di carbonio; - ridurre la produzione; - cambiare la tecnologia, investendo in nuovi processi produttivi, se esistono. 2) ENERGIA utilizzo di minore o migliore energia - variare il mix della produzione utilizzando di energie alternative; - ridurre la produzione utilizzo di minori forniture; - cambiare la tecnologia utilizzo di minori forniture. Investimento 3) TRADING -acquistare permessi di emissione; Costo Riflessi su capacità produttiva, costi di produzione, margine netto, stato patrimoniale delle aziende Problema ambientale Problema economico 7

Settori e strategie di riduzione 8

Misure di riduzione e fissazione RIDUZIONE: aumento di efficienza nei motori industriali CONOSCERE per cogliere produzione di energia da fonti rinnovabili opportunità! rinnovo del parco autoveicolare aumento della cogenerazione misure infrastrutturali nei trasporti di persone e merci progetti di gas flaring e gas venting in pozzi di estrazione del petrolio Sostituzione parco veicolare con auto a basso consumo Riorganizzazione traffico urbano e piani di mobilità Riduzione metano da allevamenti Riduzione perdita HFC dai condizionatori riduzione dei consumi energetici e riscaldamento negli usi civili progressiva eliminazione delle discariche e aumento di produzione energia da rifiuto promozione di veicoli e carburanti a maggiore efficienza ottimizzazione dei sistemi di trasporto privato FISSAZIONE: aumento e migliore gestione delle foreste esistenti rivegetazione di terre agricole e pascoli riforestazione naturale afforestazione e riforestazione, in aree boschive esistenti, in nuove aree e nelle aree soggette al rischio di dissesto idrogeologico assorbimento di GHG tramite l uso del suolo e dalle foreste 9 le

Ruolo del verificatore di parte terza nei progetti di riduzione dei GHG 10

Soggetti e ruoli correttezza del calcolo e del sistema di monitoraggio della CO2 correttezza della comunicazione dei risultati verso le parti interessate L Ente di verifica, a fronte di standard di riferimento è il soggetto garante di: affidabilità verso gli eventuali buyers dei crediti prodotti da un progetto di riduzione dei GHG Affidabilità dei crediti generati da un progetto e iscrivibili in un registro delle emissioni privato o nazionale INPUT NormativI Ente Competente Buyers dei crediti di Registro delle emissioni (privato o nazionale) emissione: garanzia di affidabilità e trasparenza Verifica di terza parte Bilancio delle emissioni del territorio 11

Schema Generale di verifica richiesta certificazione Del credito Nel valutare l affidabilità di un verificatore bisogna considerare i seguenti parametri: Credibilità del soggetto, già adeguatamente strutturato per la verifica Indipendenza da tutte le parti interessate in eventuali meccanismi di Trading Competenza tecnico/ambientale per attestare la correttezza del calcolo delle quote di emissione Visibilità internazionale per agevolare meccanismi di scambio comunitario Adeguate coperture finanziarie e assicurative, poichè l attestazione di t di CO2 evitate, corrisponde oggi sempre a un controvalore economico A Z I O N I Verifica del calcolo eventuale verifica sul sito C O R R E T T I V E verifica riduzione o compensazione Verifica progetti, gestione terre e flussi finanziari Check di mantenimento 12

Le pubbliche amministrazioni: prospettive sul settore energetico, il riscaldamento civile, la riforestazione, 13

Settore energetico ENERGIA Qual è il legame tra energia consumata sul nostro territorio e CO2 prodotta? 0,57 kg CO2/kwh per l uso di 1 kwh di elettricità dalla rete (mix energetico italiano tipico). Ogni KWh risparmiato permette quindi di evitare circa mezzo kg di CO2. Il consumo medio di una famiglia italiana (3 persone) è circa 3.000 kwh l anno Risparmiando 200 kwh annui a famiglia (riduzione consumi del 6,5%) e dando ai cittadini l obiettivo Kyoto Italia, in una Provincia di 250.000 abitanti si possono evitare ogni anno circa 10.000 t di CO2, promuovendo politiche di consumo corretto e responsabile sul territorio. FONTI RINNOVABILI Il Rapporto Ambientale annuale di ENEL dichiara 0,687 kgco2/kwh specificatamente dalla produzione termoelettrica. L'attuale presenza nel mix energetico italiano di fonti rinnovabili, migliora la performance di circa il 17%. Raddoppiare l apporto da fonte rinnovabile, o comunque non fossile, a sostituzione di fonti fossili permetterebbe al settore termoelettrico di traguardare verso l obbiettivo attuale imposto dal Protocollo di Kyoto 14

Riscaldamento civile - simulazione FUEL SWITCH ORE FUNZIONAMENTO Considerando le caldaie utilizzate per riscaldamento di grandi ambienti industriali e civili presenti sul territorio: - Agendo sui combustibili si guadagnano 5,3 t di CO2 l'anno passando da Gasolio a Metano per le caldaie più piccole e 55 t di CO2 l anno per quelle più grandi. - Riducendo del 12,5% le ore di funzionamento annue si può avere un risparmio di circa 0,5 t per le piccole caldaie e fino a 8 t per le più grandi. I numeri sono considerevoli se consideriamo le caldaie presenti sul territorio Provinciale: - Se ipotizziamo la conversione a metano di circa la metà degli impianti otteniamo circa 200.000 t di CO2 risparmiate. - Riducendo le ore di utilizzo del 12,5%, otteniamo un risparmio ulteriore di circa 130.000 t di CO2. 15

tutela del patrimonio boschivo RIFORESTAZIONE/AFFORESTAZIONE: Boschi: l'assorbimento boschivo in Italia è circa 5 tco2/ha. (parametro medio). Praterie: 0,35 tco2/ha (un prato fissa la CO2 10 volte meno di un bosco). Con circa 150.000 ha del territorio destinati a patrimonio boschivo si compensano circa 900.000 t di CO2. USO CARTA La produzione di carta bianca ha un valore di emissione pari a 1,7 KgCO2/Kg carta. La produzione di carta riciclata ha un valore di emissione pari a 0,75 kgco2/kg carta Destinare 1000 ha alla riforestazione permette quindi di compensare l uso di 3000 t di carta bianca e di oltre 6000 t di carta riciclata. 16

Protocollo di Kyoto EUROPA: obiettivo di riduzione del 5% rispetto alle emissioni del 1990 ITALIA: obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto alle emissioni del 1990 ITALIA: 1990 emesse 519,5 milioni di t di CO2 2008-2012 obiettivo di 485,7 milioni di t di CO2 2004 emesse 580,7 milioni di t di CO2 Pertanto la distanza che attualmente separa l Italia dal raggiungimento dell obiettivo di kyoto è pari a 95 milioni di t di CO2 annue. 30 milioni di t di CO2 annue dovrebbero essere recuperate dal comparto industriuale soggetto all Europen Emission trading Scheme (Direttiva ETS CE/87/2003) 17

Ipotesi di azioni territoriali Provincia di Siena Se sul territorio Senese si intraprendono le seguenti azioni: -Riduzione delle utenze familiari del 6,5% - Conversione a metano di circa la metà delle caldaie ad uso civile Si garantisce una riduzione/ compensazione pari a: 10.000t 200.000t - Riduzione del 12,5% delle ore di funzionamento annue delle caldaie destinate al riscaldamento 130.000 t -Vincolo e tutela dell attuale patrimonio boschivo 990.000t 1,33 Mt CO2 RISULTATO DEL PROGETTO: l Obiettivo della provincia di Siena (emissioni zero), con un opportuna pianificazione delle politiche di intervento future appare decisamente traguardabile 18

Quali performance? Provincia di Siena 260.000 abitanti Obiettivo Italia: 95 Mt CO2 annue di cui comparto industriale ETS: 30 Mt CO2 annue 1,4 % contributo alla riduzione 4,4 % contributo alla riduzione Queste potrebbero essere le performance di riduzione per azioni programmate su una provincia di 260.000 abitanti (Siena), Provincia di medie dimensioni a bassa concentrazione di attività industriali RISULTATO DEL PROGETTO: Gli ordini di grandezza sono comparabili con gli obiettivi richiesti dal protocollo di Kyoto Quale potenzialità associata alle 107 Province se si innescano progetti analoghi? 19

Il ruolo della formazione nella prospettiva dello sviluppo sostenibile 20

Lo sviluppo sostenibile: necessità di formazione Protocollo di Kyoto Direttive Europee Emissiona Trading Ecodesign Conoscenze e competenze GPP Orientare i Comportamenti IPP Sviluppare professionalità ELEVATE COMPETENZE TECNICHE ECOLABEL EPD/LCA 21

Attivita dl RINA ATTIVITA ISTITUZIONALI ACCREDITAMENTO IN CORSO UNFCCC PER PROGETTI CDM VERIFICA DEL CALCOLO DELLE EMISSIONI GHG, IN AMBITO COGENTE INTEGRAZIONE CON ALTRI SCHEMI DI CERTIFICAZIONE (ES. EPD) CONTATTI CON LE ISTITUZIONI SVILUPPO E ATTIVITA DI COMUNICAZIONE SUPPORTO A LIVELLO PROMOZIONALE REDAZIONE PUBBLICAZIONI ORGANIZZAZIONE CONVEGNI/EVENTI DI DIFFUSIONE DELLO SCHEMA 22 DISCUSSIONE SINGOLI PROGETTI E RELATIVE PROBLEMATICHE

For information: Michela Gallo RINA S.p.A. 9LD &RUVLFD Systems and Industry Department 7HO ( PDLO PLFKHOD JDOO 23