526 TUTTE LE CONTRADDIZIONI DEL PROGRAMMA DEL PARTITO DEMOCRATICO (Capitolo lavoro) 4 febbraio 2018 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia
2 DEL PARTITO DEMOCRATICO EXECUTIVE SUMMARY I cento punti presentati dal segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, venerdì 2 febbraio a Bologna? Un programma 100x100 minimale per un'italia che cresce poco, che osa poco, che investe poco, e con il Fiorentino che continua a imbrogliare molto. Un programma, quello dei dem, che farebbe restare l'italia in fondo alle classifiche europee e internazionali ancora per decenni, altro che crescita al 2 per cento. Un programma con tanti slogan non per risvegliare il Paese, ma per condannarlo alle pratiche dell'assistenzialismo di Stato. Salario minimo, pensione minima, reddito minimo. Iniziamo le nostre analisi oggettive su programma del Pd partendo dal capitolo lavoro. Nessuna visione del futuro, la difesa a spada tratta dello sciagurato Jobs Act di Renzi, iniziative ridicole su formazione e lavoro autonomo. L Italia ha decisamente bisogno di altro.
3 DEL PARTITO DEMOCRATICO INDICE SALARIO MINIMO RIDUZIONE DEGLI ONERI CONTRIBUTIVI SUL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO SOSTEGNO AGLI AFFITTI LA FORMAZIONE SCUOLA E LAVORO LAVORO AUTONOMO PREMI PRODUTTIVITÀ E WELFARE CONTRATTUALE CONCLUSIONI
4 DEL PARTITO DEMOCRATICO SALARIO MINIMO IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE DI ISTITUIRE IL SALARIO MINIMO UNIVERSALE Non costa nulla ma scarica i costi sul sistema delle imprese. Non si dice a quale livello ma rimanda ad una commissione di esperti, Renzi però ha auspicato il livello di 10 euro l ora, un livello fuori da ogni realtà che spiazzerebbe le imprese. Si accompagna ad una legge sulla rappresentanza sindacale ma in questa legislatura il Pd non l ha voluta fare. Si dimentica che in Italia il salario minimo esiste già e sono i minimi tabellari, che si estendono anche ai settori non coperti da contrattazione collettiva. Si dimentica che l Italia è un Paese molto differenziato dal punto di vista delle condizioni del mercato del lavoro e che la contrattazione è un sistema flessibile di fissazione salariale mentre la legge è un sistema rigido che si applica uniformemente e che rischia di produrre lavoro nero.
5 DEL PARTITO DEMOCRATICO SALARIO MINIMO Un livello troppo alto del salario minimo rischia di comprimere i salari attuali e produce non un effetto salari più alti ma un effetto salari più bassi. In Germania dove è stato introdotto ha determinato una riduzione dell importanza della contrattazione collettiva e forme di elusione della norma. Il salario minimo è l ennesimo tentativo di fare a meno dei corpi intermedi e della società civile organizzata, minando la solidarietà e la coesione sociale, chiavi di volta dello sviluppo e della giustizia sociale dell Italia.
6 RIDUZIONE DEGLI ONERI CONTRIBUTIVI SUL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE DI RIDURRE IL COSTO DEI CONTRIBUTI DI 4 PUNTI IN 5 ANNI (DAL 29 AL 33 PER CENTO) E SI ISTITUISCE UNA TASSA SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO La riduzione dei contributi è talmente minima che non è determinante per le decisioni delle imprese. Si riferisce ai contratti a tutele crescenti, quindi introduce una discriminazione tra contratti a tempo indeterminato, art. 18 e contratti a tutele crescenti, l ennesima segmentazione del mercato del lavoro. Sulle imprese viene fatta gravare una nuova tassa, la buonuscita compensatoria per l utilizzo del contratto a termine.
7 RIDUZIONE DEGLI ONERI CONTRIBUTIVI SUL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Ancora una volta viene assunto il totem del lavoro a tempo indeterminato mentre il mondo cambia e viene discriminato il contratto a termine, non accorgendosi che il mondo produttivo ha altre esigenze. Il Pd conclude il percorso a ritroso dalla liberalizzazione del contratto a termine alla pseudo riforma dell art.18, alla ricentralizzazione delle politiche del lavoro. Attendiamo il ripristino dell art. 18.
8 SOSTEGNO AGLI AFFITTI IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE UNA DETRAZIONE FISCALE DI 150EURO AL MESE PER UNDER-30 CON REDDITO FINO A 30MILA EURO SUI CONTRATTI DI AFFITTO Si copia una misura di Zapatero, non un esempio di politica economica di crescita. La solita politica di micro interventi a mancia.
9 LA FORMAZIONE IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE UN CODICE PERSONALE DI CITTADINANZA ATTIVA NEL QUALE CONFLUISCE IL CONTO PERSONALE FORMAZIONE PER UN MONTE ORE MINIMO INIZIALE DI 150 ORE Si copia una misura del governo francese, ma non Macron bensì Hollande, la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare. Si costruisce un complesso strumento in cui entrano la formazione, l assegno di ricollocazione, il welfare, e che viene alimentato dai 18 anni in poi con una dote iniziale dello Stato e poi i contributi. Subito però si concede una tessera gratuita di 6 mesi per i trasporti pubblici valida per un raggio di 50km per tutti i disoccupati. Si maschera il vero fallimento del Jobs Act con uno strumento complicatissimo.
10 LA FORMAZIONE Si dimentica che la formazione inizia a 16 anni con gli apprendisti e non a 18 anni. Si dimentica che fare una tessera gratuita a 50km non produce altro che quei fenomeni di rifiuto del lavoro che hanno ingessato il mercato del lavoro italiano. Si parla del codice personale di cittadinanza attiva quando non è stato fatto neppure il fascicolo elettronico del lavoratore in questi anni. Si dimentica che i conti di formazione già esistono mediante i Fondi interprofessionali. Ma il Pd non aveva fatto il Jobs Act? Non era la grande riforma del mercato del lavoro? E invece, nuovi meccanismi complessi per fare funzionare politiche semplici, alimentando ulteriori burocrazie, pratiche amministrative e comportamenti passivi degli individui. E poi l ennesima mancia.
11 SCUOLA E LAVORO IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE UN NUOVO CANALE FORMATIVO-PROFESSIONALIZZANTE; UN SISTEMA DI ORIENTAMENTO A PARTIRE DALLA SCUOLA MEDIA; POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DUALE; SOSTEGNO APPRENDISTATO FORMATIVE; RAFFORZAMENTO DEGLI IEFP E ITS (obiettivo Its 100 sudenti nel quinquennio; in Germania oggi sono 700mila) Nessuna innovazione rispetto al Jobs Act e alle scelte del governo Renzi-Gentiloni.
12 LAVORO AUTONOMO IL PROGRAMMA DEL PD PREVEDE L ESTENSIONE DEGLI 80 EURO ALLE PARTITE IVA E L ISTITUZIONE DI AMMORTIZZATORI SOCIALI PER IL LAVORO AUTONOMO. SI PREVEDE INOLTRE DI PROSEGUIRE SULLA STRADA DELL EQUO COMPENSO Il Pd dopo avere distrutto il lavoro indipendente in questo quinquennio, con un continuo calo della quota di lavoro autonomo adesso pensa ad elargire 80 euro e ad istituire gli ammortizzatori sociali. Perché non lo ha fatto in questa legislatura? E oggi le organizzazioni del lavoro autonomo neppure vogliono questi soldi! Anche qui sembra sempre la politica delle mance.
13 PREMI PRODUTTIVITÀ E WELFARE CONTRATTUALE IN CONTINUAZIONE DEL GOVERNO RENZI-GENTILONI Nessuna nuova proposta tranne l ipotesi di estendere il welfare di secondo livello al pubblico e meccanismi per la partecipazione dei lavoratori nelle imprese. Si sostiene che la Flat Tax azzererà la tassazione di favore dei premi. Si dimentica che i governi di centro sinistra hanno solo implementato politiche del governo Berlusconi creando peraltro artificiosi meccanismi.
14 CONCLUSIONI Sulla parte lavoro, dunque, poche idee innovative. La riduzione del cuneo fiscale appare veramente un intervento di portata limitata mentre nel mondo si fanno poderose politiche di alleggerimento fiscale. Il programma del Pd introduce una tassa sul lavoro a termine. Nessuna vera strategia.
15 CONCLUSIONI LA PROPOSTA DI FORZA ITALIA INVECE È SEMPLICE E DI FORTE PRIMO IMPATTO Intervento di riduzione forte sulla tassazione. Incentivi lunghi per i giovani per aggredire la disoccupazione giovanile. Semplificazione e incentivazione del contratto di apprendistato (zero contributi) come canale di accesso al mercato del lavoro. Legge Biagi 4.0 e Statuto dei Lavori. Politiche attive per il territorio con superamento del Jobs Act. Patto per la produttività e crescita dei salari.