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Assessorat de l éducation et de la culture Assessorato istruzione e cultura "Da citare nella risposta" Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Regione autonoma Valle d Aosta (comprese le paritarie) LORO SEDI e, p. c. Ai referenti per i disturbi specifici di apprendimento (DSA) LORO SEDI Réf. n - Prot. n. V/ réf. Vs. rif. 23569/SS Aoste / Aosta 18 giugno 2013 TRASMISSIONE VIA PEC Oggetto: Piano dell offerta formativa elaborata dal Comitato tecnico-scientifico sui Disturbi Specifici di Apprendimento (art. 5 LR 12 maggio 2009, n.8). Anno scolastico 2013/2014. Con la presente si comunica che è intenzione di questa Amministrazione Regionale, proporre un piano di formazione sui DSA, elaborato dal Comitato tecnico-scientifico sui Disturbi Specifici di Apprendimento, rivolto ai docenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Regione Valle d Aosta, in ottemperanza a quanto previsto dalla L.R. 8/2009, art.5 Attività di formazione, dalla L.N. 170/2010, art. 4 Formazione nella scuola e dalle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, cap.7 - La formazione allegate al D.M. del 12 luglio 2011. Di seguito si riportano le iniziative previste: - Il progetto di ricerca/formazione sull insegnamento/apprendimento della letto-scrittura, coordinato dalla prof.ssa Serenella Besio dell Università della Valle d Aosta, nella fase di sperimentazione e validazione delle schede didattiche prodotte nell anno scolastico in corso, che coinvolgerà insegnanti delle classi prime e seconde della scuola primaria e della scuola dell infanzia della Regione, per il quale è stata già inviata una circolare dedicata. - Un progetto di ricerca/formazione Questione di numeri: mediatori e didattica della matematica efficace, coordinato dalla prof.ssa Elisabetta Robotti dell Università della Valle d Aosta, che intende affrontare le difficoltà di apprendimento in matematica e proporre agli insegnanti una didattica efficace da sperimentare nelle classi, anche in MP/md C:\Documents and Settings\PiRosset\Desktop\Circolare form giugno 2013.doc Département Surintendance des écoles Bureau soutien à l autonomie scolaire Dipartimento Sovraintendenza agli studi Ufficio supporto all autonomia scolastica 51.00.13 11100 Aoste (Ao) 6, rue G. Elter téléphone +39 0165 274448 télécopie +39 0165 274445 11100 Aosta (Ao) via G. Elter, 6 telefono +39 0165 274448 telefax +39 0165 274445 PEC: istruzione@pec.regione.vda.it m.plati@regione.vda.it www.regione.vda.it C.F. 80002270074

risposta ad un disturbo specifico quale discalculia evolutiva (DE); il percorso biennale, con possibilità di rinnovo, è indirizzato a insegnanti della scuola dell infanzia e della scuola primaria (in allegato il progetto). - Un progetto di "Rete di supporto", caratterizzato da incontri in presenza nei quali approfondire temi di specifico interesse inerenti la tematica dei DSA, privilegiando modalità di scambio e autoformazione dei partecipanti e da un sistema di condivisione via e-mail per la messa in rete delle "buone prassi", le consulenze didattiche e sulla normativa, le informazioni sulle iniziative, con uno spazio internet riservato in cui raccogliere documenti e materiali utili per la progettazione degli interventi e per le attività nelle scuole; il progetto si rivolge principalmente ai referenti DSA presenti nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Regione, ma anche ai docenti interessati. Ulteriori dettagli in merito al programma delle singole attività e alle modalità di partecipazione, saranno comunicati all inizio del prossimo anno scolastico. Si rammenta che le suddette attività non comporteranno alcun onere a carico dell Amministrazione regionale. Si invitano le SS.LL. a dare la massima diffusione di quanto sopra agli insegnanti interessati. Si ricorda che la presente circolare è consultabile sul sito www.scuole.vda.it. Per qualsiasi richiesta di chiarimento, comunicazioni o segnalazioni rivolgersi a Maria Plati (0165/274448 - e-mail: m.plati@regione.vda.it) e Laura Ottolenghi (0165/274447 - e- mail: l.ottolenghi@regione.vda.it). Nel ringraziare per la collaborazione, si coglie l occasione per porgere distinti saluti. IL SOVRAINTENDENTE AGLI STUDI (Patrizia BONGIOVANNI) 2

QUESTIONE DI NUMERI: MEDIATORI E DIDATTICA DELLA MATEMATICA EFFICACE Coordinamento scientifico: Università della Valle d Aosta-Université de la Vallée d Aoste responsabile Elisabetta Robotti, e.robotti@univda.it Coordinamento organizzativo di rete: Assessorato Istruzione e Cultura - Sovraintendenza agli studi Ufficio Supporto all'autonomia Scolastica responsabile Maria Plati, m.plati@regione.vda.it Descrizione del progetto 1. Quadro settoriale: La necessità di far fronte a diverse esigenze cognitive ed in particolare a quelle degli studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) nell ambito della classe, è oggetto di dibattito nella ricerca in didattica della matematica e nella ricerca in psicologia cognitiva sulle difficoltà di apprendimento. La questione è di grande attualità, soprattutto per gli insegnanti ai quali spesso, però, i diversi ambiti scientifici non propongono risposte congiunte, necessarie per rendere gli interventi efficaci per lo studente con DSA ed appropriati per la classe intera. Gli studenti con DSA sono stimati essere tra il 3% e il 5% della popolazione scolastica (MIUR, 2011a) e dati recenti indicano che attualmente è certificato lo 0,9% della popolazione scolastica (MIUR, 2011b), dunque il numero di certificazioni di studenti con DSA è destinato ad aumentare. In Valle d Aosta la percentuale è in linea con i dati nazionali più pessimistici ed è un fenomeno che tocca il 4,8-5 % circa della popolazione scolastica, il che si traduce in un bambino per classe. Alcune ricerche però, in particolare nel dominio della psicologia dello sviluppo e dell educazione di Padova, ritengono che questo dato preoccupante sia dovuto ad un eccesso di certificazioni DSA piuttosto che ad un reale dato inerente la patologia. Molto spesso, affermano tali ricerche, si tratta di bambini con difficoltà di apprendimento che possono migliorare, anche di molto, semplicemente cambiando metodo d insegnamento. Infatti, è possibile implementare le potenzialità individuali, già a partire dalla scuola dell infanzia, attuando una didattica appropriata che sia il risultato dello sforzo sinergico tra ricerca e scuola. Questo consentirebbe di contenere le diagnosi di DSA e affrontare le difficoltà di apprendimento. Il presente progetto intende aderire a questa ipotesi. Quindi, un uso consapevole di particolari strategie didattiche adatte a studenti diagnosticati con DSA, ed in particolare con discalculia evolutiva (DE) (Butterworth, 2005; Geary, 2000; Kosc, 1974; Dehaene, 1997), è importante anche per venire incontro alle esigenze di molti studenti non certificati, che hanno profili di difficoltà di apprendimento del calcolo e che risultano molto simili a quelli degli studenti discalculici. Inoltre, studi nazionali e internazionali indicano come il processo di apprendimento in matematica per molti studenti (con difficoltà o con certificazione di DSA) risulta ostacolato, affaticato o comunque non facilitato (per esempio, Ianniti & Lucangeli, 2005; Di Martino, 2009) a causa di molteplici fattori tra cui la mancanza di motivazione, o la maggiore ansia generata dalla matematica rispetto alle altre discipline (Zan, 2000a, 2000b, 2007). Molto spesso, questi stessi fattori contribuiscono ad aggravare le difficoltà di apprendimento anche degli studenti con DSA (Farmer et al., 2002; Spafford & Grosser, 1996). Dunque, mettere a punto e proporre agli insegnanti una didattica efficace, sembra un obiettivo più che mai necessario nell ambito della ricerca e della formazione degli insegnanti. Tale didattica efficace vuole provare a fornire una risposta alla necessità degli insegnanti che consenta loro di far fronte alle diverse esigenze cognitive che si presentano nell ambito della classe, siano esse legate al disturbo specifico di apprendimento o alla difficoltà. In particolare, tale risposta intende supportare l ipotesi secondo la quale una didattica mirata di potenziamento delle abilità innate dell individuo (Wynn, 1992; Dehaene, 1997), consentirebbe di limitare le difficoltà di apprendimento e, quindi, il numero di certificazioni DSA. Per didattica efficace intendiamo indicare una didattica che tenga conto di difficoltà tipiche degli studenti, descritte nella letteratura, e che proponga attività nelle quali siano coinvolti, il più possibile, tutti gli studenti della classe.

Partendo da queste premesse, obiettivo del progetto è avviare una riflessione congiunta fra insegnanti di scuola primaria e dell infanzia e mondo della ricerca, al fine di strutturare e sperimentare percorsi didattici a supporto della didattica efficace sopracitata. I livelli scolari ai quali il progetto intende rivolgersi sono la scuola dell infanzia e la scuola primaria, perché è a questi livelli scolari che è possibile potenziare abilità individuali usando strategie didattiche che plasticizzano le particolari funzioni cognitive legate al numero (Lucangeli, 2012). L ipotesi del progetto di ricerca è che quest approccio didattico innovativo, denominato didattica efficace, possa contenere il numero di diagnosi di DSA e, quindi, di falsi positivi. I contenuti matematici che costituiranno gli obiettivi didattici delle attività sviluppate, riguarderanno prevalentemente gli aspetti di percezione ed elaborazione del numero, della conta, del calcolo e della soluzione di problemi aritmetici e geometrici nelle classi della scuola dell infanzia e della scuola primaria. Le attività saranno messe a punto per seguire il percorso didattico previsto dalle indicazioni nazionali della scuola dell infanzia e primaria: dall appropriazione delle prime competenze numeriche (enumerazione, conta, lettura e scrittura dei numeri, fatti aritmetici) relative alla scuola dell infanzia e alle prime classi della scuola primaria, sino alle competenze inerenti gli algoritmi di calcolo e la soluzione di problemi aritmetici e geometrici, inerenti le ultime classi della scuola primaria. Scopo del presente progetto di ricerca è : - prevenire l emergenza delle difficoltà di apprendimento contenendo le possibili diagnosi di disturbo specifico di apprendimento e, quindi, i così detti falsi positivi; - supportare una buona didattica capace di integrare alunni con DSA nella classe. Area specifica di interesse Studenti con difficoltà, studenti con DSA e, in particolare, con DE (Discalculia Evolutiva) Area d azione Le classi degli insegnanti afferenti al presente progetto. 2. Finalità/Obiettivi del progetto di ricerca: Il presente progetto di ricerca Questione di numeri: mediatori e didattica della matematica efficace intende: O1. Creare un gruppo di ricerca costituito da: - insegnanti (in servizio) della scuola dell infanzia e della scuola primaria della Valle d Aosta; - un rappresentante della Sovraintendenza agli studi Ufficio Supporto all'autonomia Scolastica nella figura di Maria Plati; - Un Ricercatore dell Università della Valle d Aosta, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, nella figura di Elisabetta Robotti La costituzione del suddetto gruppo di ricerca ha duplice finalità: -progettazione, sperimentazione e messa a punto di percorsi didattici adeguati a supporto di una didattica efficace per l integrazione in classe di studenti con DSA o con difficoltà con attenzione particolare all ambito matematico; - diffusione di una cultura didattica innovativa, basata sul raccordo sinergico di teoria e prassi, e su metodologie sperimentali. O2. Perseguire i seguenti obiettivi di ricerca: - definire alcuni elementi di base di un quadro teorico adatto per delineare strategie didattiche efficaci, in accordo con la ricerca attuale sulle difficoltà specifiche di apprendimento in matematica e con la ricerca in didattica della matematica; Tale obiettivo persegue la finalità di creare un ponte fra ricerca e didattica di classe;

- sviluppare e testare strategie didattiche efficaci che seguano il percorso didattico dell alunno dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria attraverso la collaborazione del gruppo di insegnanti afferenti al presente progetto ; Tale obiettivo persegue la finalità di creare una sorta di prevenzione agendo sulla didattica di potenziamento, per diminuire il numero delle diagnosi (falsi positivi) intervenendo efficacemente sugli alunni in difficoltà. - programmare e sperimentare l uso di diversi strumenti (digitali e non digitali) come supporto alla didattica efficace. Tale obiettivo persegue la finalità di sviluppare una didattica attenta ai diversi stili cognitivi presenti nella realtà classe. O3. Perseguire i seguenti obiettivi di formazione insegnanti: - Divulgare le esperienze di ricerca e didattica sperimentate attraverso iniziative formative di vario tipo rivolte ai docenti della Valle d Aosta. 3. Azioni previste nell ambito del progetto Le azioni previste per la realizzazione del presente progetto sono le seguenti: a) Messa a punto di un quadro teorico di riferimento. L azione sarà realizzata principalmente da, e comunque sotto la responsabilità di, Elisabetta Robotti, Ricercatore a tempo Determinato dell Università della Valle d Aosta; b) Aggiornamento degli insegnanti di scuola dell infanzia e scuola primaria afferenti al gruppo di ricerca (di cui al punto 1) sulle ricerche innovative inerenti i Disturbi Specifici di Apprendimento con particolare interesse per la Discalculia Evolutiva. Tale aggiornamento sarà sviluppato in accordo con il quadro teorico definito nel punto a) del presente paragrafo; c) Progettazione di percorsi didattici adeguati ed efficaci ( didattica efficace ) per l integrazione scolastica di alunni con DSA e con difficoltà nel contesto classe di scuola primaria e scuola dell infanzia. Tali percorsi saranno progettati dal gruppo di ricerca e saranno frutto, quindi, della stretta collaborazione tra insegnanti e ricercatori dell Università della Valle d Aosta afferenti al gruppo di ricerca; d) Definizione di un pre-test da sottoporre agli alunni prima dell attivazione in classe di percorsi didattici definiti nell ambito della didattica efficace (di cui al punto c); e) Sperimentazione e messa in atto, nelle classi di appartenenza degli insegnanti coinvolti, dei percorsi didattici di cui al punto c del presente paragrafo; f) Raccolta e analisi dei dati relativi alla messa in atto dei percorsi didattici messi a punto dal gruppo di ricerca e sperimentati nelle classi di appartenenza (punto e); g) Definizione di un post-test da sottoporre agli alunni al termine dell attività didattica (punto e) per verificare l efficacia della didattica attuata confrontando le variazioni intervenute nelle risposte e desumendo valutazioni in merito al percorso attuato. Il posttest ha inoltre il ruolo di evidenziare le differenze riscontrate nei risultati di apprendimento in ragione ai diversi strumenti usati nelle attività; h) Refining dei percorsi didattici e delle attività didattiche in base ai risultati ottenuti; i) Riproposta delle attività didattiche l anno successivo e conseguente test di validazione del modello didattica efficace così ottenuto. 4. Risultati attesi Risultato 1: costituzione di un gruppo di ricerca che veda rappresentato al suo interno sia la voce della didattica che quella della ricerca, in adesione alle ipotesi sviluppate nel paragrafo 1 (quadro settoriale) e alle finalità descritte nel paragrafo 2 (obiettivi/finalità) del presente progetto di ricerca; Risultato 2: definizione di un quadro teorico di riferimento per lo sviluppo del modello di didattica efficace ;

Risultato 3: definizione di percorsi didattici adeguati, con obiettivi inerenti la matematica, che siano efficaci per l integrazione scolastica di alunni con DSA e con difficoltà nel contesto classe di scuola primaria e scuola dell infanzia. Risultato 4: consolidamento e potenziamento delle conoscenze e delle competenze didatticoscientifiche relative ai Disturbi Specifici dell Apprendimento, con particolare interesse per la discalculia, del corpo docente valdostano in servizio presso la scuola dell infanzia e la scuola primaria; Risultato 5: diffusione di una cultura didattica innovativa, basata sul raccordo sinergico di teoria e prassi, e su metodologie sperimentali. 5 Soggetti partecipanti al progetto - Insegnanti in servizio della scuola dell infanzia e della scuola primaria della Valle d Aosta, per un numero massimo totale di 20 partecipanti; - Sovraintendenza agli studi Ufficio Supporto all'autonomia Scolastica, nella figura di Maria Plati. (m.plati@regione.vda.it); - Università della Valle d Aosta, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, nella figura di Elisabetta Robotti, Ricercatore TD presso l Università della Valle d Aosta. (e.robotti@univda.it); 6 Sostenibilità del progetto Il presente progetto è previsto a costo zero. Il gruppo di ricerca si riunirà nei locali messi a disposizione dall Università della Valle d Aosta, sede Cappuccini e nei giorni che verranno calendarizzati in sede di prima riunione. 7 Pianificazione attività del gruppo di ricerca - Il gruppo di ricerca si riunirà mensilmente a partire dal mese di settembre 2013 e nei successivi mesi di ottobre e novembre 2013, febbraio, marzo e aprile 2014, per un totale di 6 incontri della durata di 2/3 ore. Sono inoltre previste due giornate, una a gennaio e una a giugno 2014, con orario 9-12.30 e 14-17. -Le attività del gruppo verranno pianificate in ciascun incontro per l incontro successivo; 8 Durata del progetto Il presente progetto ha durata biennale, con possibilità di rinnovo. Riferimenti B. Butterworth, 2005, DEVELOPMENTAL DYSCALCULIA. HANDBOOK OF MATHEMATICAL COGNITION, HOVE, UK: PSYCHOLOGY PRESS, PP. 455 467. P. Di Martino, 2009, LA MACCHINA DI FERRO SENZA CUORE : MATEMATICA ED EMOZIONI NEGATIVE IN CLASSE, XXIII CONVEGNO NAZIONALE LA DIDATTICA DELLA MATEMATICA: PRATICHE MATEMATICHE E DIDATTICHE IN AULA, BOLOGNA, PITAGORA EDITRICE BOLOGNA, PP. 61-65. D. Geary, 2000, MATHEMATICAL DISORDERS: AN OVERVIEW FOR EDUCATOR, PERSPECTIVES, 26(3), PP. 6 9. M. Farmer, B. Riddick, & C. Sterling, 2002, DYSLEXIA AND INCLUSION: ASSESSMENT AND SUPPORT IN HIGHER EDUCATION. LONDON: WHURR. S. Dehaene, 1997, THE NUMBER SENSE: HOW THE MIND CREATES MATHEMATICS. NEW YORK: OXFORD UNIVERSITY PRESS. A. Ianniti, & D. Lucangeli, 2005, PERCHÉ I CALCOLI SONO DIFFICILI? IPOTESI E MODELLI PSICOLOGICI DELL ABILITÀ DI CALCOLO. DIFFICOLTÀ IN MATEMATICA, 1(2), PP. 153-170. MIUR, 2011A, DISLESSIA, GELMINI PRESENTA MISURE A FAVORE DI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) PER SCUOLA E UNIVERSITÀ. PUBBLICATO ONLINE HTTP://HUBMIUR.PUBBLICA.ISTRUZIONE.IT/WEB/MINISTERO/CS200711

MIUR, 2011B, STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. RILEVAZIONI INTEGRATIVE A.S. 2010-2011. PUBBLICATOONLINE HTTP://HUBMIUR.PUBBLICA.ISTRUZIONE.IT/WEB/ISTRUZIONE/PROT5140_10 C. Spafford, C. & G. Grosser, 1996, DYSLEXIA: RESEARCH AND RESOURCE GUIDE. BOSTON, ALLYN & BACON. R. Zan, 2007, DIFFICOLTÀ IN MATEMATICA OSSERVARE, INTERPRETARE, INTERVENIRE, SPRINGER. R. Zan, 2000A, EMOZIONI E DIFFICOLTÀ IN MATEMATICA (PARTE I). L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE, VOL. 23A, N.4, PP. 327-345. R. Zan, 2000B. EMOZIONI E DIFFICOLTÀ IN MATEMATICA (PARTE II). L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE, VOL. 23A, N.3, 207-232.