CRIME & INVESTIGATIONS

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CRIME & INVESTIGATIONS LE CINQUE FASI CLASSICHE DELL'INVESTIGAZIONE SULL'OMICIDIO L investigazione sul delitto di omicidio si svolge - o dovrebbe svolgersi - solitamente nei tempi e nei modi descritti nel testo, fermo restando che ogni omicidio è una realtà a sé stante, complessa, articolata, eccezionale e complicata, con le proprie specificità e peculiarità oggettive, soggettive, esterne e interne. Forniamo prima lo schema a cascata dei tempi e dei modi investigativi in caso di omicidio, poi il modello operativo delle cinque fasi dell'investigazione sull'omicidio. Il lettore provi e si eserciti a rapportare e comparare i reali modelli operativi investigativi che ha riscontrato nei vari omicidi storici e/o in quelli che trattiamo in questo numero, con il modello teorico che proponiamo. 1 - TEMPI E MODI DELL'INVESTIGAZIONE IN CASO D'OMICIDIO Lo schema a cascata che enunciamo è riferito alla situazione classica della scoperta del cadavere da parte di chiunque, dell allarme alle Forze dell'ordine, dell intervento sul luogo, delle procedure investigative e delle attività successive. Scatta la notitia criminis per la scoperta del cadavere (o parte di esso), per un allarme o per la segnalazione di un evento collegato all omicidio 1. Vengono attivate le procedure di allarme e d'intervento sui luoghi del crimine. La scena e gli esterni vengono isolati e posti sotto controllo e, contemporaneamente, iniziano attività investigative per identificare la vittima, per comprendere cosa sia accaduto, per individuare persone presenti ai fatti e sui luoghi e che possano fornire informazioni sull evento criminoso e sulla vittima. Sono individuate e valutate le vie di accesso e di fuga dell aggressore, le zone del crimine, l illuminazione, le temperature dei luoghi, l acustica, l orografia e la conformazione dei luoghi, tutti aspetti particolari riferiti ai contesti sociali ed ambientali dove la vittima è rinvenuta. Il medico legale constata l avvenuto decesso, ispeziona esternamente il cadavere e controlla l ambiente, assume i dati tanatocronologici della temperatura, della rigidità e dell improntatura della cute (frigor, rigor, livor), misura le temperature corporea e ambientali (interna ed esterna), osserva la salma per individuare lesioni e quant altro utile all indagine. 1 Per gli omicidi di Garlasco (vittima Chiara Poggi) e di Perugia (vittima Meredith Kercher) la scoperta del cadavere e l'immediato allarme sono avvenuti nelle abitazioni delle vittime. Per gli omicidi ai danni di Serena Mollicone, Sarah Scazzi, Yara Gambirasio e Melania Rea l'allarme è scattato al rinvenimento del corpo, anche se le ricerche erano già state attivate da tempo. Per l'omicidio della Lungara (vittima Claudia Agostini) l'allarme è stato di eventuale incidente, non per omicidio. 1

La polizia scientifica inizia le attività di ispezione e fissazione dello stato dei luoghi dei fatti, sopralluogo, osservazione, repertamento e documentazioni fotografiche, video, grafiche, audio e altre modalità percettive e di misurazione. In contemporanea, dall interno della scena vengono trasmesse al responsabile delle indagini tutte le informazioni fondamentali per un immediata attività investigativa esterna e sui paraggi e di collegamento alle varie banche dati. Di fatto si comincia a formare un grosso blocco di informazioni, dati e notizie varie che ho chiamato QGDR (Quadro Globale Dati di Riferimento), in cui confluiscono tutte le informazioni e i dati relativi l evento criminoso e le attività investigative svolte. Il QGDR diventa lo strumento base che si ramifica, si amplia e si perfeziona di ora in ora: i dati confluiscono, si sommano e si accumulano, vengono registrati, controllati, filtrati, aggiornati, organizzati e classificati. Nessuna informazione e nessuna notizia può essere persa o distrutta e, anche se errata o apparentemente non pertinente, tutti i dati devono essere inseriti nel contenitore generale, per essere sviluppati o collegati in un secondo momento: tutto deve essere sotto controllo, registrato e organizzato. Le attività di indagine e di elaborazione delle stesse continuano. In tal modo i dati si accumulano, vengono analizzati e classificati, filtrati e riorganizzati secondo vari aspetti e modalità. Sono esperiti gli accertamenti tecnici e le indagini di polizia scientifica previsti per la fattispecie e l'applicazione delle check-list del sopralluogo, sono effettuate le attività anatomo-patologhe e di medicina legale. Dal punto di vista investigativo, sono ascoltate o riascoltate le persone coinvolte e/o le persone ritenute utili 2. Vengono predisposte indagini tipiche ed atipiche (perquisizioni, ispezioni, appostamenti, pedinamenti, osservazioni speciali, intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di infiltramento e intelligence). Il tutto è svolto con una logica ben precisa che risponde ai principi di accuratezza, scientificità e massima efficienza, con gli approfondimenti e le verifiche che si ritengono utili. Gli investigatori si muovono verso le direzioni e le piste investigative ritenute congrue ai risultati acquisiti e corroborati dalla loro esperienza. Sin dall inizio dell indagine nascono e si formano le più disparate ipotesi su cosa possa essere accaduto, sull identità dell assassino o su alcune sue caratteristiche personali ed esecutive, sul perché la vittima sia stata uccisa e proprio in quel modo, sul come l assassino abbia perpretato il crimine per poi abbandonare la scena, sulle variegate situazioni che si presentano. Ogni ipotesi genera diversi scenari teorici da vagliare (1) secondo la situazione oggettiva constatata, (2) da come il crimine, la vittima e la scena si presentano, (3) dalla logica dei fatti, da quanto appare e risulta e, ovviamente, dalla ricerca delle prove. L investigatore correla la tipologia della vittima con le sue caratteristiche personali e di vulnerabilità alla zona/luogo in cui è stata rinvenuta cadavere, al tipo di morte ed alle lesioni subite, alle tracce di qualunque tipo, alle testimonianze, all ambiente sociale, alla sua personalità, alle sue frequentazioni, alle circostanze ed alle situazioni in cui l omicidio appare essersi verificato. Se l'identità dell'esecutore del crimine è palese, si ipotizzano e si riscontrano alcuni aspetti fondamentali quali il movente, la situazione criminogena, la dinamica dei fatti, le dinamiche personali, i contesti, le opportunità, le capacità e le skills dello stesso autore. 2 Sono le persone informate dei fatti, indicate anche (impropriamente) come testimoni. 2

2 - IL MODELLO OPERATIVO DELLE CINQUE FASI DELL INVESTIGAZIONE CRIMINALE Consideriamo le cinque fasi dell'investigazione organizzate ed attuate secondo un protocollo collaudato, scientifico e universalmente riconosciuto, anche se non sempre seguito e rispettato da qualche addetto ai lavori: le cinque fasi classiche dell'investigazione sull'omicidio. Tav. I- LE FASI DELL INVESTIGAZIONE CRIMINALE FASE 1. ACQUISIZIONE DEI DATI CRIMINALISTICI CRIMINOLOGICI INVESTIGATIVI FASE 1.a - INVESTIGAZIONE SULLA SCENA DEL CRIMINE FASE 1.b - ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA ATTIVITÀ ALLA FINE DI OGNI FASE QGDR Quadro Globale Dati di Riferimento FASE 2. ACQUISIZIONE DELLE EVIDENZE FORENSI FASE 3. INDAGINI VITTIMOLOGICHE ACCUMULO DATI INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI ERRORI E CORREZIONE FASE 4. DEFINIZIONE DEI SETTE ELEMENTI FONDAMENTALI CONCETTUALI DEL CRIMINE FASE 5. DECISIONI E PROCEDURE FINALI ACCUMULO DATI AGGIORNATI PASSAGGIO ALLA FASE SUCCESSIVA FASE 1. ACQUISIZIONE DATI CRIMINALISTICI CRIMINOLOGICI INVESTIGATIVI FASE 1.a - INVESTIGAZIONE SULLA SCENA DEL CRIMINE 1. Constatazione del crimine avvenuto; assunzione della conoscenza e della consapevolezza dell evento criminoso. Prima ispezione visiva del cadavere, dei luoghi e delle tracce. 2. Attività di sopralluogo, di osservazione, di repertamento, di assicurazione, di controllo e di documentazione delle tracce e dei reperti, seguendo le regole del sopralluogo e le indicazioni di eventuali check-list di controllo (rilievi tecnici). 3. Esame della scena del crimine ed attività di: osservazione, fissazione, documentazione, repertamento. 3

4. Attivazione della catena di custodia del reperto 3 affinché nessun elemento venga disperso, alterato o contaminato. 5. Analisi della scena del rinvenimento del cadavere. 6. Individuazione e definizione dei cinque luoghi 4 del crimine e delle cinque scene 5 del crimine. FINALE FASE 1: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 1.b - ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA Attività d Investigazione, d Informazione e d Intelligence, Attività di Conoscenza, di Comunicazione e di Controllo. Acquisizione, valutazione, apprezzamento, analisi, elaborazione di tutte le dichiarazioni, le informazioni, le confidenze, le documentazioni e le deduzioni emerse (1) nelle fasi della complessa attività informativa e investigativa, (2) dai colloqui, dalle interviste, dagli interrogatori e dalle acquisizioni dichiarative, (3) dai vari collegamenti alle molteplici banche dei dati palesi, riservati e occulti. FASE 2. ACQUISIZIONE DELLE EVIDENZE FORENSI 1. Medico-legali 2. Criminalistiche e di laboratorio 3. Indagini tecniche comparative FINALE FASE 2: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 2.1 - EVIDENZE MEDICO LEGALI Vengono cercate, risolte ed elaborate tutte le risultanze forensi relative la vittima quali: 1) le modalità, il mezzo, le cause della morte e la sua eventuale datazione; 2) il tipo, i particolari, la locazione e la configurazione delle lesioni e degli effetti ematici sulla scena, sui luoghi e sulla vittima; 3) la ricostruzione della linea cronologica delle lesioni; 4) le risultanze tossicologiche e sierologiche; 5) le risultanze delle tracce genetiche; 6) ogni traccia riferibile alla diade omicidiaria, alla fase criminodinamica, alla fase criminoesecutiva. FINALE FASE 2.1: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 2.2 - EVIDENZE CRIMINALISTICHE E DI LABORATORIO Vengono disposti ed effettuati accertamenti tecnici sui reperti e sulle tracce di natura organica e di natura inorganica, relative la scena del crimine, la vittima e quant altro ritenuto utile, del tipo balistico, biologico, 3 Alcuni autori preferiscono usare il termine prova, indizio o traccia. 4 I cinque luoghi del crimine sono: dove c è stato l approccio vittima assassino, dove si ha l ultima notizia in vita della vittima, dove è commesso il delitto; dove c è il distacco assassino vittima ; dove è rinvenuto il cadavere o parte di esso. 5 Le cinque scene del crimine sono: l'epicentro, la scena primaria, la scena secondaria, la scena territoriale, la scena generale. 4

chimico, dattiloscopico, documentale, fisico, fonico, informatico, merceologico, sierologico, tossicologico, telematico e di qualunque tipologia scientifica. FINALE FASE 2.2: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 2.3 - INDAGINI TECNICHE E COMPARATIVE Vengono disposte ed effettuate indagini/accertamenti del tipo tecnico comparativo fra i reperti in esame e i reperti in comparazione per verificarne la eventuale compatibilità, la eventuale comune appartenenza, ovvero l esclusione e/o altri specifici aspetti. FINALE FASE 2.3: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 3 - INDAGINI VITTIMOLOGICHE A - Valutazione delle evidenze relative la vittima, il bene aggredito, la protezione a difesa del bene, i luoghi e le scene del crimine. B - Valutazione delle evidenze medico legali. C - Formazione della scheda notizie della vittima (background), del bene aggredito e del sistema di difesa superato con particolare riferimento ai seguenti aspetti: tutte le notizie anagrafiche della vittima; la posta e i messaggi ricevuti di qualunque tipo; gli studi, la professione, i corsi e gli aggiornamenti; le ultime 24 ore di attività e di contatti e l ultima ora di vita; i comportamenti della vittima sotto ogni aspetto; info-investigazioni documentali di qualunque tipo (agende, biglietti, e.mail); gli aspetti personali e intimi; le attività di frequentazioni; gli episodi di dicerie e gossip; il traffico telefonico con tutti i campi informativi; l'incrocio dei dati. D.1 - Acquisizione e valutazione delle caratteristiche vittimogene relative la fungibilità, la predisposizione, l'esposizione al rischio, le caratteristiche di rischio, le caratteristiche gratificanti per la combinazione criminale che ha aggredito e/o danneggiato il bene. D.2 - Risoluzione delle seguenti questioni relative la vittima: 1) In che modo si è fatta scegliere come vittima? In che modo è stata scelta dalla combinazione criminale? Ha provocato, ispirato, invogliato, favorito la scelta aggressiva? 2) Quali sono le sue caratteristiche tali da soddisfare i bisogni dell'offender? 3) Si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Perché? Come? 4) Quale tipo di prevenzione ha fallito? 5

5) Non ha percepito il pericolo? Perché? Lo poteva percepire? 6) Non aveva difese adeguate? Esattamente quali difese? Perché non le aveva? Come e perché sono state superate le difese? 7) La vittima si è accorta del pericolo? Se sì, perché non è riuscita ad attivare il contrasto vincente? 8) Non ha agito in tempo e bene per non essere e non diventare vittima? Cosa avrebbe dovuto e/o potuto fare che non ha fatto? Perché non lo ha fatto? 9) La vittima era protetta dall'esperto/protettore del bene? In caso positivo perché non ha saputo aiutarlo? D.3 Individuazione delle modalità esecutive, dei tempi esecutivi e delle logistiche relative. FINALE FAS1 3.A 3.B 3.C 3.D1.2.3: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 4 - DEFINIZIONE DEI SETTE ELEMENTI FONDAMENTALI CONCETTUALI DEL CRIMINE 1) Movente 2) Intento primario 3) Contesto 4) Metodica omicidiaria 5) Volontà omicidiaria e Premeditazione 6) Organizzazione e Logistica 7) Livelli criminali FINALE FASE 4: Aggiornamento QGDR Accumulo dati Individuazione eventuali errori e correzione Accumulo dati aggiornati Passaggio alla FASE SUCCESSIVA FASE 5 - DECISIONI E PROCEDURE FINALI Impostazione scenari ipotetici e scenari accusatori Controlli finali Impostazione finale Attività di accumulo, di riscontro e di controllo di tutti i dati e ulteriori attività investigative, di ricerca e di controllo Formazione della teoria finale del crimine 6

TAV. II - LE FASI DELL INVESTIGAZIONE FASE 1. ACQUISIZIONE DEI DATI CRIMINALISTICI CRIMINOLOGICI INVESTIGATIVI FASE 1.a - INVESTIGAZIONE SULLA SCENA DEL CRIMINE 1. Constatazione eventi. 2. Attività di sopralluogo. Analisi scena evento. 3. Individuazione 5L e 5S. FASE 1.b - ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA 1. Attività d Investigazione, d Informazione e d Intelligence. 2. Attività di Conoscenza, di Comunicazione e di Controllo. FASE 2. ACQUISIZIONE DELLE EVIDENZE FORENSI 1. EVIDENZE MEDICO-LEGALI 2. EVIDENZE CRIMINALISTICHE E DI LABORATORIO 3. INDAGINI TECNICHE COMPARATIVE FASE 3. INDAGINI VITTIMOLOGICHE Evidenze interrelate alla scena del crimine. Evidenze forensi medico legali. Scheda notizie e background. Caratteristiche vittimogene: fungibilità, predisposizioni, esposizione a rischio, caratteristiche di rischio, caratteristiche gratificanti per l'aggressore. Evidenze sistemiche. FASE 4. DEFINIZIONE DEI SETTE ELEMENTI FONDAMENTALI CONCETTUALI DEL CRIMINE Movente Intento primario Contesto Metodica omicidiari Volontà omicidiaria e premeditazione Organizzazione e logistica Livelli criminali FASE 5. DECISIONI E PROCEDURE FINALI 1. Attività di accumulo, di riscontro e di controllo. 2. Formazione della teoria finale del crimine. 7