Master in Gestione delle Risorse Energetiche Workshop Safe Raffinazione e distribuzione petrolifera in Italia: cambiamenti in atto e prospettive future Adriano Piglia Direttore Centro Studi SAFE Lunedì 16 maggio 2011 Camera dei Deputati, Palazzo Marini Roma
Sommario La risorsa petrolio Il ruolo della raffinazione Problematiche attuali La raffinazione in Italia La rete distributiva: un problema tutto nostro Le sfide di fronte a noi Conclusioni
Petrolio: risorsa anche nel futuro Domanda mondiale di energia primaria per fonte per scenario Carbone 2008 Petrolio Gas Scenario a politiche correnti 2035 Scenario a nuove politiche 2035 Nucleare Idro Biomasse Altre rinnovabili Scenario 450 2035 0% 25% 50% 75% 100% Anche negli scenari più spinti la fonte petrolifera si manterrà consistente Fukushima, le rivolte arabe ed il gas non convenzionale potrebbero mutare lo scenario Fonte: IEA WEO 2010
La raffinazione: armonizza la filiera Brent Dubai Arabian Light Kirkuk Gas Nafta Benzina Kerosene Gasolio WTI Oli lubrificanti Oli pesanti Asfalti Il mercato del greggio non è il mercato dei prodotti e l andamento dei relativi prezzi non è congruente
Evoluzione della raffinazione nel mondo 1600 Capacità di raffinazione 1400 1200 Mt/anno 1000 800 600 400 200 0 1975 1980 1985 1990 2009 L Occidente ridimensiona la sua capacità di raffinazione a partire dagli anni 80; l ex URSS dagli anni 90 L Estremo Oriente in vistosa controtendenza Nei paesi OCSE sta però iniziando una nuova fase Fonte: Elaborazione Safe su dati UP NORD AMERICA EUROPA AMERICA LATINA MEDIO ORIENTE AFRICA ESTREMO ORIENTE EX URSS
Significativi gli sbilanci europei Flussi commerciali benzina da/verso l Europa (2009) Mt Flussi commerciali gasolio da/verso l Europa (2009) Mt Fonte: Europia Libro Bianco sulla raffinazione europea
continentali e 1600 Capacità di raffinazione e consumi - 2009 1400 1200 1000 Mt/anno 800 600 CAPACITA CONSUMI 400 200 0 NORD AMERICA AMERICA LATINA MEDIO ORIENTE EUROPA/EX URSS AFRICA ESTREMO ORIENTE Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
di struttura della domanda Consumi % dei prodotti - 2009 100% 90% 21,4 22,2 18,8 21,4 19,0 18,4 80% 70% 60% 3,60 27,7 11,90 9,80 24,90 13,60 14,00 50% 40% 35,9 49,2 31,6 44,0 35,6 30% 20% 10% 47,3 30,0 22,2 22,1 23,4 32,0 0% NORD AMERICA ASIA UE MEDIO ORIENTE AFRICA AMERICA LATINA BENZINA DISTILLATI OLI COMBUSTIBILI ALTRI Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
Gli sbilanci sembrano permanenti benzina gasolio Fonte: UP
Europa: remunerazioni problematiche e tassi di utilizzo in calo $/barile 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Margini $/barile (NWE Brent Crackiing) Tasso di utilizzo delle raffinerie europee (%) 1Q92 4Q92 3Q93 2Q94 1Q95 4Q95 3Q96 2Q97 1Q98 4Q98 3Q99 2Q00 1Q01 4Q01 3Q02 2Q03 1Q04 4Q04 3Q05 2Q06 1Q07 4Q07 3Q08 2Q09 Nel 2009 le lavorazioni a livello globale si sono ridotte di 1,5 milioni di b / g (2%): - Europa -6,4% - Paesi non OCSE +0,9% (forte crescita in Cina e in India). Fonte: BP, Europia Libro Bianco sulla raffinazione europea
Pesanti gli adempimenti richiesti dalle direttive europee Qualità dell aria (Integrated Pollution Prevention and Control, Large Combustion Plant Dierective, National Emission Ceiling)
La situazione in Italia 180 160 Mton/n 140 120 100 80 Capacità di raffinazione (Mton/anno) Capacità di conversione equivalente (Mton/anno) Lavorazioni (Mton/anno) 60 40 20 Raffinerie (n ) 0 1980 1990 2010 Tasso di utilizzo 56% 78% 85% Sistema a suo tempo ristrutturato e reso competitivo senza interventi pubblici Continua il calo dei consumi interni: 19,5 Mt nel periodo 2004/2010 Entrano nel settore nuovi attori Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
Distribuzione: un problema interno Problema cronico di cui ci si occupa da decenni, a partire dal D.Lgs del 1970 (e successive modifiche), fino alla Legge 133/2008 passando attraverso ben sette provvedimenti negli ultimi dieci anni Ridotto nel tempo il numero dei punti vendita Migliorata la produttività Ancora scarsi i servizi in generale e quelli non oil in particolare Orari di apertura rimasti al livello del 1982 Perso il passo rispetto ad altri paesi
Ridimensionamenti 45000 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 Numero punti vendita 42500 39300 36000 34800 34600 31000 31200 24500 23900 21150 19450 19800 19300 16300 16250 13050 22900 14785 12522 8921 0 1975 1985 1990 2000 2009 Italia Francia Germania UK Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
Produttività in Europa 4500 Mc/anno 4000 4051 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 3145 3335 3036 2710 2290 2541 1842 1810 1550 1543 1336 1516 1053 800 800 972 600 720 490 1975 1985 1990 2000 2009 Italia Francia Germania UK Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
Una rete costosa Alle inefficienze intrinseche si aggiungono quelle di sistema (raffinazione, cabotaggi, porti e trasporti secondari) 5 Differenze di prezzo industriale medio con l UE 4 3 ( cent/litro) 2 1 Benzina Diesel 0-1 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2010 Fonte: Elaborazione Safe su dati UP
Cosa forse non sa il consumatore 1,8 Prezzi benzina in Europa 1/04/2011 ( /litro) 1,6 1,4 1,2 1 0,899 0,917 0,818 0,647 0,875 0,864 0,996 0,884 0,632 0,822 0,897 0,931 0,752 0,909 0,8 0,6 0,4 0,2 0,745 0,725 0,705 0,69 0,688 0,681 0,678 0,674 0,672 0,669 0,667 0,652 0,61 0,598 0 Prezzo industriale Componente fiscale Fonte: UPInforma
Il settore è attualmente in fibrillazione Nuovi attori (GDO, pompe bianche, operatori indipendenti) Nuovi entranti (Lukoil, Gazprom, MOL) e fusioni (TotalErg) Sconti di varia natura Margini in affanno per gli operatori integrati Normativa ancora protezionistica nonostante i numerosi interventi 5 diverse proposte di riforma in Parlamento per una materia di competenza regionale E la volta buona o siamo ai soliti veti incrociati?
Conclusioni Il downstream petrolifero in Italia è di fronte a decisioni importanti per il settore e per il Paese Un ridimensionamento della raffinazione sembra inevitabile L ammodernamento della rete distributiva è più che maturo Che strategia seguiranno gli operatori integrati e non? Che ruolo giocheranno i nuovi entranti e i nuovi attori? Come preservare un settore industriale strategico per il rifornimento del mercato? Come proteggere gli interessi del consumatore?
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