a.a. 2011-2012 Didattica delle lingue moderne lingua inglese 1 Prof.ssa Gill PHILIP



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Programma del corso Suddivisione in moduli Modulo 1: cenni teorici sull apprendimento linguistico Lingua e comunicazione nella madrelingua e nella lingua straniera; cenni teorici sullo sviluppo infantile : l apprendimento e l acquisizione linguistica insegnamento linguistico e sviluppo cognitivo; Le quattro abilità linguistiche ( four skills ) reading, listening, speaking (monological and dialogical), writing integrare le abilità nell'apprendimento della lingua straniera; La dicotomia grammatica-lessico In che cosa consiste una lingua? La frasi sono grammatica o lessico? Che cosa serve per comunicare? Modulo 2: politiche linguistiche e l insegnamento nella scuola primaria Il Quadro Europeo di Riferimento per le Lingue applicato alla scuola primaria; i livelli europei ed i descrittori delle abilità descrittori per adulti; descrittori per bambini la biografia linguistica il passaporto linguistico il dossier Content and Language Integrated Learning (CLIL) nella scuola primaria; insegnare una lingua straniera vs. insegnare tramite la lingua straniera programmi bilingui Modulo 3: usare, valutare e creare materiali didattici Computer-assisted language learning (CALL) nella scuola primaria; CALL vs e-learning Web templates e software dedicato per la scrittura di esercizi CALL Multimedialità e Web 2.0 Analisi critica di materiali didattici per l'apprendimento della lingua inglese nella scuola primaria. Valutare il contenuto linguistico e l approccio didattico dei materiali, nonché la loro attrazione per gli alunni Riflettere sull utilizzo dei materiali Modificare i materiali Scrivere i materiali propri

Modulo 1 (01 marzo 22 marzo) Cenni teorici sull apprendimento linguistico 1. Nel primo modulo del corso daremo uno sguardo generale alle teorie d apprendimento più citate nel contesto dell apprendimento linguistico in età giovanile: quelli degli psicologi e pedagogisti Jean Piaget (1896-1980) e Lev Vygotsky (1896-1934). Studieremo inoltre i contributi specifici all apprendimento linguistico e il dibattito attorno alla critical period hypothesis. Da questi cenni teorici, cercheremo di estrapolare quegli elementi che possano riguardare l apprendimento di una lingua straniera, e capire come esso possa divergere dall apprendimento della madrelingua e/o dell apprendimento in un contesto bilingue. 2. Sempre per fornire un impronta teorica di base, in questo primo modulo ci soffermeremo sulle cosiddette quattro abilità, o four skills : in realtà sono cinque ma tradizionalmente la comunicazione orale (parlato dialogico) non si distingueva dalla produzione orale (parlato monologico). Guarderemo la suddivisione delle abilità in recettive e produttive e come i tempi d apprendimento variano a seconda l abilità e l età dei discenti. In quest ottica, ci soffermeremo sulle problematiche principalmente legate all insegnamento ai più piccoli, interessandoci nella cosiddetta silent period e l utilità della total physical response per la verifica della comprensione. 3. Dalle quattro abilità, passeremo alla tradizionale suddivisione delle lingue in grammatica e lessico, e ci occuperemo del problema di come sviluppare determinate competenze quando, anche se concettualmente distinte, nella realtà dei fatti sono sempre intrecciate l un l altro. Lezione 1 Questionnaire: Popular opinions about language learning and teaching (Patsy Lightbown & Nina Spada. 2006. How Languages Are Learned. pp xvii-xviii) Chapter 1 Wendy A. Scott & Lisbeth H. Ytreberg, Teaching English to Children. Longman keys to language learning. London and New York: Longman. Chapter 1 (pp 6-12) Patsy Lightbown & Nina Spada. 2006. How Languages Are Learned (3 rd edn) Chapters 1 and 2. OPZIONALE AUDIO IN INGLESE: 3^ lezione della serie Reith Lectures dagli archivi della BBC: file audio (.mp3) da scaricare, con trascrizione in.pdf <http://downloads.bbc.co.uk/podcasts/radio4/rla76/rla76_19960220-0900a.mp3> (accessed 03 Feb 2012) Lezione 2 Chapter 2 Mary Spratt, Alan Pulverness & Melanie Williams. The TKT (Teaching Knowledge Test) Course. Cambridge: Cambridge University Press. Module 1 Part 1 Units 5-8 (pp 21-37) Vanessa Reilley & Sheila Ward. 1997. Very Young Learners. Oxford: Oxford University Press. Introduction (pp 3-9). Vanessa Reilley & Sheila Ward. 1997. Very Young Learners. Oxford: Oxford University Press. Selezione di esercizi listen and do. Lezione 3 Chapter 3 Mary Spratt, Alan Pulverness & Melanie Williams. The TKT (Teaching Knowledge Test) Course. Cambridge: Cambridge University Press. Module 1 Part 1 Units 1-2 (pp 5*-12) *manca la pagina 5 nel file ebook di riferimento incompleto Vanessa Reilley & Sheila Ward. 1997. Very Young Learners. Oxford: Oxford University Press. Selezione di esercizi listen and make. 1. To what extent can general cognitive development be extended to the particular case of (first) language development in young children? What problems can you identify? What does research data tell us? 2. How does learning a foreign language differ from learning the mother tongue(s) or second language?

Modulo 2 (29 marzo 26 aprile) Politiche linguistiche e l insegnamento nella scuola primaria Nel secondo modulo del corso, si prosegue con i capitoli del libro adottato, interessandoci nei metodi per l insegnamento del parlato, della lettura, e della scrittura in lingua inglese. A livello teorico, ci focalizzeremo sulle politiche linguistiche: una obbligatoria, opera del Consiglio di Europa il Quadro Europeo di Riferimento per le Lingue; l altra di moda, ovvero espressione di una forte corrente nella prassi odierna dell insegnamento delle lingue: il CLIL (content and language integrated learning). 1. Nella prima lezione del modulo (lezione 4) studieremo il Quadro Europeo di Riferimento per le Lingue, ed in particolare la sua applicazione nella scuola primaria. Studieremo i descrittori delle abilità linguistiche dei livelli europei (A1-C2) e parleremo di competenza linguistica, competenza comunicativa, competenza interculturale e come essi sono anche determinate dallo sviluppo cognitivo del bambino. 2. Le tre parti applicative del QERL la biografia linguistica, il passaporto linguistico,ed il dossier, saranno trattati nella lezione 5. Altre due lezioni verranno dedicate al Content and Language Integrated Learning (CLIL) termine recente per ciò che è infatti stato praticato da lunghissimo tempo senza attirare lo sguardo del pubblico. 3. Nella lezione 6 parleremo del CLIL, cioè insegnare/imparare una materia tramite una lingua straniera anziché insegnare/imparare una lingua straniera come materia in sé, e analizzeremo alcuni materiali creati appositamente per questo scopo. 4. Argomento dell ultima lezione del modulo 2 (lezione 7) sarà una discussione critica di CLIL e dei programmi bilingui, attivi in diversi paesi dell unione europeo. Sentiremo il parere di diversi esperti linguistici sui pro ed i contro dell immersione linguistica in età giovanile. Lezione 4 Chapter 4 Sarah Phillips. 1993. Young Learners. Oxford: Oxford University Press. Chapter 7 Council of Europe. 2001. Griglia per autovalutazione linguistica. Council of Europe. 2006. Junior European Language Portfolio Lezione 5 Chapter 5 Jayne Moon. 2000. Children Learning English. Oxford: Macmillan Heinemann. Chapter 6 Council of Europe. 2006. Junior European Language Portfolio Teacher s guide (3 rd edn) Lezione 6 Chapter 6 Jayne Moon. 2000. Children Learning English. Oxford: Macmillan Heinemann. Chapter 7 Carol Read. 2007. Content-based learning in the Primary classroom. In 500 Activities for the Primary Classroom (Oxford: Macmillan Heinemann 2007). OneStopEnglish.com: selezione di materiali didattici per CLIL Lezione 7 Chapter 7 Sarah Phillips. 1993. Young Learners. Oxford: Oxford University Press. Chapter 4 Phil Ball. 2011. What is CLIL? <http://www.onestopenglish.com/clil/methodology/articles/article-what-isclil/500453.article> Downloaded 11th October 2011 [subscriber-only access]. Chaz Pugliese. 2011. Viewpoints: Guest editor Chaz Pugliese voices doubts about CLIL. IATEFL Voices the newsletter of the International Association of Teachers of English as a Foreign language. N 223, p14. 1. Can a child of primary-school age reach a level above B1 in a foreign language? Why / Why not? 2. a) What subject(s) if any would you have liked to have learned in a CLIL environment? Why? b) What subject(s) if any do you think you could teach well in a CLIL environment? Why? c) What subject(s) if any do you think your pupils might like to learn in a CLIL environment?

Modulo 3 (03 maggio 17 maggio) Usare, valutare e creare materiali didattici Il terzo ed ultimo modulo del corso tratta i materiali didattici per l insegnamento della lingua inglese. Se, da un lato, non mancano certo materiali per l insegnamento della lingua inglese, semmai il problema è: come scegliere? Nelle tre lezioni dedicate ai materiali, ci occuperemo non solo della scelta dei materiali, ma anche di come valutarli prima, durante e dopo il loro utilizzo in classe, oltre a come modificare i materiali e, infine, come crearli. In questo modulo faremo anche riferimento a quanto appreso durante il Laboratorio di didattica della lingua inglese. 1. La prima lezione del modulo 3 (lezione 8) è dedicata all uso dei mezzi informatici e multimediali in classe. Molto accattivante, la multimedialità comunque va incorporata per motivi didattici, e non soltanto perché dà l impressione della modernità, o del divertimento, o quant altro. Cercheremo di capire la differenza tre computer-assisted language learning e e-learning; discuteremo sul ruolo della multimedialità (audio, video, lavagna interattiva) e del Web 2.0 (siti wiki e Moodle) nell aula primaria del 21 secolo, e daremo un occhiata ad alcuni mezzi informatici (gratuiti) che possono essere utilizzati per scrivere esercizi da svolgersi al computer. 2. Lo sguardo analitico rivolto ai materiali didattici verrà suddiviso in due parti. Nella prima parte (lezione 9) guarderemo come scegliere i materiali più adatti al profilo degli alunni e del contesto di apprendimento. In altre parole, come valutare il loro contenuto linguistico, approccio didattico, e attrazione (per gli alunni, ma anche per l insegnante) prima del loro utilizzo in classe. 3. Nell ultima lezione (lezione 10), invece, valuteremo i materiali durante e dopo il loro utilizzo, e cercheremo di riflettere sulla loro efficacia (non solo in termini prettamente linguistici, ma anche tenendo in considerazione il divertimento). Discuteremo insieme su come modificare i materiali per migliorarli o semplicemente per renderli più adatti al nostro contesto d insegnamento; e parleremo anche dei vantaggi e svantaggi di scrivere i propri materiali. Infine, riprenderemo il questionario discusso nella prima lezione del primo modulo, e ne parleremo di nuovo, alla luce di quanto imparato durante il corso. Lezione 8 Chapter 8 Andrew Wright. 1995. Storytelling with Children. Oxford: Oxford University Press. Chapter 1 Link: <www.members.thebigbus.com/resources/testmaker/frames.htm> templates per la scrittura di esercizi da svolgersi al computer (accessed 20 Feb 2012) Link: <hotpot.uvic.ca/index.php#downloads> Hot Potatoes authoring software (accessed 24 Feb 2012) Link: <hcmc.uvic.ca/clipart/> Language Teaching Clipart Library (accessed 24 Feb 2012) Lezione 9 Chapter 9 Andrew Wright. 1995. Storytelling with Children. Oxford: Oxford University Press. Chapter 2 OneStopEnglish.com Materiali per insegnare inglese ai bambini Oxford University Press Estratti da libri di testo per bambini Lezione 10 Chapter 10 Questionnaire: Popular opinions about language learning and teaching (Patsy Lightbown & Nina Spada. 2006. How Languages Are Learned. pp xvii-xviii) Patsy Lightbown & Nina Spada. 2006. How Languages Are Learned Chapter 7 (pp. 183-194) 1. What are the advantages and disadvantages of using computers when teaching English to children? 2. What is your personal opinion about teaching English at primary school in Italy?

Indicazioni per l esame finale Le modalità di valutazione del corso consistono in 2 parti: una a scelta libera dello studente (l elaborato scritto, che va anche portato all esame orale) più l esame orale L elaborato scritto, in lingua italiana (o inglese se lo studente lo preferisce) deve essere consegnato entro il 20 maggio per coloro che intendono sostenere l esame orale nel 1 appello (i primi giorni di giugno); e per gli appelli successivi, con almeno 10 giorni di anticipo rispetto alla data scelta. L'argomento sarà a scelta tra: a) confronto critico di materiali didattici per l'insegnamento di un determinato argomento lessicale o grammaticale (materiali forniti dal docente) b) descrizione di una lesson plan, dettagliando le varie fasi della lezione, i materiali utilizzati, ecc. c) elaborato di tipo "essay" su aspetti teorici- metodologici. Nelle scelte (a) e (b), fornirò io dei materiali se lo studente me lo chiede Nella scelta (c), una lista di essay questions verrà fornita dopo la conclusione del Modulo 2. L esame orale sarà condotto in inglese. Verterà su (i) un aspetto teorico tra quelli appresi duante il corso (8 possibili argomenti - vedete la descrizione del corso); (ii) aspetti pratici appresi durante le lezioni e dagli esempi riportati nel libro del corso (10 possibili argomenti= 10 capitoli); e (iii) la discussione dell'elaborato scritto dallo studente