PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO



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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. Il Responsabile del Procedimento: Dott. Ing. Sabrina BERGESE Il Coordinatore per la Progettazione: Dott. Ing. Davide CAPPA Data: 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 1

INDICE 1. ANAGRAFICA DI CANTIERE... 5 1.1 Informazioni generali... 5 1.2 Soggetti individuati in fase di redazione del PSC... 5 1.3 Soggetti da individuare prima dell inizio lavori... 6 1.4 Imprese chiamate ad operare in cantiere... 7 1.5 Lavoratori Autonomi... 7 1.6 Notifica preliminare... 9 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE... 11 2.1 Premessa... 11 2.2 Stato di fatto ed interventi in progetto... 12 2.3 Fasi lavorative... 14 3. MISURE DI CARATTERE GENERALE... 17 3.1 Condizioni generali... 17 3.2 Fase di progettazione... 19 3.3 Fase di esecuzione... 20 3.4 Piani di competenza delle Imprese... 20 3.4.1 Piani Operativi di Sicurezza contenuti minimi... 20 3.4.2 Piano di Gestione dell Emergenza... 22 3.5 Telefoni utili... 23 3.6 Formazione e informazione dei lavoratori... 24 3.6.1 Formazione dei lavoratori... 24 3.6.2 Informazione dei lavoratori... 24 3.7 Documentazione da tenere a disposizione... 25 3.8 Misure generali di prevenzione... 27 3.8.1 Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi... 27 3.8.2 Misure generali da adottare contro il rischio di annegamento... 27 3.8.3 Misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall alto... 28 3.8.4 Misure per assicurare la salubrità dell aria nei lavori in galleria... 28 3.8.5 Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria... 28 3.8.6 Misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni... 28 3.8.7 Misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi da usare in cantiere... 28 3.8.8 Movimentazione manuale dei carichi... 29 3.8.9 Lavori in prossimità di linee aeree Enel di bassa, media e alta tensione... 29 3.9 Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) - Elenco indicativo e non esaustivo. 30 3.10 Valutazione del rischio del rumore... 32 3.10.1 Premessa... 32 3.10.2 Criteri di valutazione... 32 3.10.3 Rapporto di valutazione del rischio ai sensi dell art. 40 del D.Lgs. 277/91... 34 4. IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALLA PRESENZA DEL CANTIERE36 4.1 Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall ambiente esterno... 36 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 2

4.1.1 Rischi idrologici... 36 4.1.2 Rete idrica superficiale... 36 4.1.3 Condizioni climatiche/metereologiche... 36 4.1.4 Protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell area di cantiere di linee aeree e condutture secondarie... 36 4.1.4.1 Rete di distribuzione GAS... 37 4.1.4.2 Acquedotto / fognatura... 37 4.1.4.3 Rete di distribuzione ENEL... 37 4.1.4.4 Rete di distribuzione TELECOM... 37 4.1.4.5 Illuminazione pubblica... 37 4.1.5 Interferenze con la viabilità esistente... 37 4.1.6 Presenza di altri cantieri... 38 4.2 Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi trasmessi all ambiente esterno... 38 4.2.1 Flora e fauna... 38 4.2.2 Rumore... 38 4.2.3 Polveri... 39 4.2.4 Interferenze con la viabilità esistente... 39 4.2.5 Gestione rifiuti... 39 4.2.6 Acque reflue... 40 5. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE... 41 5.1 Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni... 41 5.1.1 Campo base... 41 5.1.1.1 Recinzione... 42 5.1.1.2 Parcheggi... 42 5.1.1.3 Accessi... 42 5.1.1.4 Viabilità principale di cantiere... 42 5.1.1.5 Servizi igienico assistenziali... 43 5.1.1.6 Ufficio direzionale di cantiere... 43 5.1.1.7 Presidi sanitari... 44 5.1.1.8 Cartellonistica di cantiere... 44 5.1.2 Aree di lavoro... 44 5.1.2.1 Recinzione... 44 5.1.2.2 Accessi... 44 5.2 Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo... 45 5.3 Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche... 45 6. COSTI PER LA SICUREZZA... 46 6.1 Oneri ordinari direttamente previsti nella stima dei Lavori... 46 6.1.1 Determinazione degli Oneri ordinari considerati direttamente nella Stima dei Lavori... 48 6.2 Oneri speciali... 48 6.2.1 Determinazione degli Oneri speciali... 48 ALLEGATI: 7.1 Fascicolo dell opera... 49 7.2 Cronoprogramma Lavori... 49 7.3 Costi Ordinari Sicurezza computo metrico... 49 7.4 Costi Specifici Sicurezza computo metrico... 49 7.5 Planimetria campo base... 49 7.6 Schede Lavorazioni... 49 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 3

1. PREMESSA Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (P.S.C.) è stato redatto da professionista abilitato ai sensi dell art. 98 del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche. Il Committente attraverso la redazione di questo P.S.C. assolve ai compiti previsti dall art. 91, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche. Questo P.S.C. è parte integrante del contratto di appalto e contiene l individuazione e la valutazione dei rischi nonché le conseguenti misure e prescrizioni atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nel cantiere. L Impresa aggiudicataria dei lavori è tenuta ad attuare quanto previsto nel P.S.C. e deve predisporre un proprio Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) che deve avere le caratteristiche di un piano complementare di dettaglio di questo P.S.C. e i contenuti minimi indicati al punto 4.1. Il datore di lavoro dell Impresa esecutrice mette a disposizione, copia di questo P.S.C., al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza almeno 10 giorni prima dell inizio dei lavori. L Impresa che si aggiudica i lavori può presentare proposte di integrazione a questo P.S.C. ove ritenga, sulla base della propria esperienza, di poter meglio garantire la sicurezza dei lavoratori nel cantiere. Le eventuali proposte di modifica devono essere presentate al Coordinatore della Sicurezza per l esecuzione dei lavori che ha il compito di valutare tali, eventuali, proposte. Il Committente, prima dell affidamento dell incarico dei lavori, designa un professionista abilitato quale Coordinatore per l esecuzione dei lavori cui spettano i poteri e gli obblighi di cui all art. 92 del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche. Oltre all Impresa aggiudicataria tutte le Imprese esecutrici (subappaltatori, fornitori in opera, noleggiatori a caldo) che prestano la propria attività all interno del cantiere sono tenuti prima dell inizio dei rispettivi lavori alla redazione di un proprio P.O.S. Tali lavori non potranno essere iniziati prima che il relativo P.O.S. sia stato approvato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 4

1. ANAGRAFICA DI CANTIERE 1.1 Informazioni generali Natura dell opera: S.P. n. 161 della Val Pellice Lavori di rimozione frane pulizia attraversamenti con riprofilatura fossi. Interventi di messa in sicurezza del versante; ripristino muri controripa in pietrame. Tratto: 19+900 al Indirizzo del cantiere: Comune Bobbio Pellice (vedi doc. ES_COR: Corografia) Data presunta dell inizio dei lavori: estate 2010 Durata presunta dei lavori: 60 giorni naturali consecutivi Numero massimo presunto di lavoratori impiegati in cantiere: Numero previsto di Imprese: 1 Entità presunta uomini-giorno 10 uomini 458 uomini giorno 1.2 Soggetti individuati in fase di redazione del PSC Committente Responsabile dei lavori Indirizzo Recapiti telefonici 011 861 3012 Responsabile del procedimento Indirizzo Recapiti telefonici 011 861 3012 Dott. Ing. Sabrina BERGESE in qualità di Dirigente del Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II - Provincia di Torino Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Corso Lanza, 75-10131 TORINO Dott. Ing. Sabrina BERGESE Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Corso Lanza, 75-10131 TORINO 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 5

Coordinatore del gruppo di progettazione Indirizzo Recapiti telefonici 011 861 3012 Responsabile tecnico della progettazione Indirizzo Dott. Ing. Sabrina BERGESE Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Corso Lanza, 75-10131 TORINO Dott. Ing. Davide CAPPA Recapiti telefonici 011 861 3373 Coordinatore per la Progettazione Indirizzo Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Corso Lanza, 75-10131 TORINO Dott. Ing. Davide CAPPA Recapiti telefonici 011 861 3373 Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Corso Lanza, 75-10131 TORINO 1.3 Soggetti da individuare prima dell inizio lavori Coordinatore per l Esecuzione Indirizzo Recapiti telefonici Direttore dei Lavori Indirizzo Recapiti telefonici Direttore Tecnico di cantiere Indirizzo Recapiti telefonici Capo cantiere Indirizzo Recapiti telefonici Altro (specificare) Indirizzo Recapiti telefonici 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 6

1.4 Imprese chiamate ad operare in cantiere IMPRESA APPALTATRICE Ragione sociale della ditta Indirizzo Recapiti telefonici e fax Opere subappaltate: IMPRESE SUBAPPALTATRICI Ragione sociale della ditta Indirizzo Recapiti telefonici e fax Opere subappaltate: Ragione sociale della ditta Indirizzo Recapiti telefonici e fax Opere subappaltate: Ragione sociale della ditta Indirizzo Recapiti telefonici e fax Opere subappaltate: 1.5 Lavoratori Autonomi Nome e Cognome Indirizzo Recapito telefonico Opere da eseguire: Nome e Cognome Indirizzo Recapito telefonico Opere da eseguire: 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 7

Nome e Cognome Indirizzo Recapito telefonico Opere da eseguire: 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 8

1.6 Notifica preliminare (Questa pagina è un pro-memoria. Nel Piano deve essere allegata copia della Notifica inviata all A.S.L. e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti) Spett.le A.S.L. di. Spett.le Direzione Provinciale del Lavoro OGGETTO: Notifica preliminare ai sensi dell art. 99 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Lavori di. Si precisa che il lavoro di cui all oggetto rientra in una delle seguenti tipologie previste dall art. 99 del succitato D.Lgs. e cioè: cantieri di cui all art. 3 comma 3, in cui è prevista la presenza anche non contemporanea di più Imprese ed inoltre: - la cui entità presunta è pari o superiore a 200 uomini/giorno; - i cui lavori comportano i rischi particolari elencati nell allegato II; cantieri che, inizialmente non soggetti all obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto delle varianti sopravvenute in corso d opera; cantieri in cui opera un unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini/giorno. Si comunicano pertanto i seguenti dati: Data della comunicazione: Indirizzo del cantiere: Committente: nome e indirizzo Natura dell opera: Responsabile dei lavori: nome e indirizzo Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione: nome e indirizzo Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: nome e indirizzo 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 9

Data presunta di inizio dei lavori in cantiere: Durata presunta dei lavori in cantiere: Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere: Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere: Identificazione delle imprese già selezionate: Ammontare complessivo presunto dei lavori: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 10

2. DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1 Premessa In Comune di Bobbio Pellice in seguito all evento alluvionale di maggio 2008, alla Km 24+600 della strada provinciale n.161 della Val Pellice si è presentata la necessità di rimuovere un masso in pietra pericolante a monte della viabilità esistente. Pertanto il masso è stato rimosso, lasciando quindi una depressione nel versante che ad oggi risulta da sistemare in vista di futuri eventi meteorologici di pari intensità. Sempre in Comune di Bobbio Pellice in seguito all evento alluvionale di maggio 2008, alla Km 25+550 della strada provinciale n.161 della Val Pellice si è presentata la necessità di sistemare la sponda orografica in destra e a sinistra a valle del ponte esistente(ponte Malbec) mediante la realizzazione di massi ciclopici in pietra intasati a cemento. Il presente intervento in progetto prevede il prolungamento delle scogliere esistenti, la pulizia dell aveo dai massi piu grossi. Occorre premettere che nei giorni 29 e 30 maggio 2008 la Provincia di Torino è stata colpita da eccezionali eventi meteorologici che hanno determinato l'esondazione di alcuni fiumi e torrenti, nonché l'innesco di fenomeni franosi. I predetti fenomeni meteorologici hanno provocato morti e dispersi, oltre ad interruzioni della viabilità stradale e dei servizi essenziali, nonché danni ad impianti, opere, infrastrutture ed edifici pubblici e privati, determinando una grave situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumità. L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3683/08 ha approvato gli Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la Regione Piemonte e la Regione Valle d'aosta nei giorni 29 e 30 maggio 2008. L'articolo 1 dell'o.p.c.m. citata nomina il Presidente della Giunta regionale del Piemonte Commissario delegato per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi in oggetto per il territorio piemontese e dispone che, per l'attuazione degli interventi previsti al comma l dell'o.p.c.m. medesima i Commissari delegati si avvalgano, per gli adempimenti di loro competenza, delle strutture regionali nonché degli enti territoriali e non territoriali e delle amministrazioni periferiche dello Stato. L'art. 1, dell O.C. n. 10/DA14.00 1.2.6 del 20/10/2008 di approvazione del Piano generale di ricostruzione prevede il quadro complessivo degli interventi. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 11

Le OO.CC. n. 5/DA14.00 1.2.6 del 2/08/2008 e n. 6/DA14.00 1.2.6 del 3/09/2008 dettano, tra l altro, disposizioni per la predisposizione del programma e degli stralci ed individuano i compiti delle strutture regionali per la predisposizione e la gestione dei programmi. L Ordinanza commissariale n. 17/DA14.00/1.2.6/3683 del 04/03/2009 ha approvato un programma stralcio in cui sono ricompresi (allegato D) i seguenti interventi: 1) in Comune di Bobbio Pellice, al Km 24+600 della strada provinciale n.161 della Val Pellice, si è presentata la necessità di rimuovere un masso in pietra pericolante a monte della viabilità esistente. Il masso è stato rimosso, lasciando però una depressione nel versante che ad oggi risulta da sistemare in vista di futuri eventi meteorologici di pari intensità. 2) in occasione del medesimo evento alluvionale, sempre in Comune di Bobbio Pellice, alla progr. Km 25+550 della s.p. n.161, è stato necessario sistemare la sponda orografica in destra e a sinistra a valle del ponte esistente (ponte Malbec) mediante la realizzazione di massi ciclopici in pietra intasati a cemento. Risulta ora opportuno prolungare le scogliere esistenti ed eseguire la pulizia dell alveo dai massi piu grossi. 2.2 Stato di fatto ed interventi in progetto Allo stato attuale essendo stato rimosso un masso in pietra di notevoli dimensioni perché pericolante sulla viabilità esistente è presente una depressione nel versante della scarpata. A monte di tale depressione sono presenti delle opere di stabilizzazione del pendio quali muretti in calcestruzzo e palificate. Quale intervento per la stabilizzazione del pendio e sistemazione del versante si intendono eseguire opere di ingegneria naturalistica. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 12

L intervento proposto consiste nella realizzazioni di una viminata, costituita da paleria di larice o di castagno della lunghezza di circa 1 m e del diametro di 3-10cm, da talee o verghe di salice e filo di ferro zincato di 3mm di diametro. La modalità di esecuzione consiste nell infissione nel terreno di paletti in legno(castagno o larice) ad una distanza di 50-100cm; la struttura viene infittita dalla messa in opera, ogni 30cm, di paletti o talee più corte. I pali principali ed i paletti intermedi vengono collegati intrecciando, a stretto contatto tra loro, rami di salice disposti longitudinalmente in numero di 3-8 legati con filo di ferro zincato; la parte terminale delle trecce va comunque interrata. L altezza definitiva della viminata fuori terra sarà modesta (15-30cm) per consentire un minimo di stabilizzazione fisica immediata della pendice e permettere, nel contempo, l interramento ed il successivo radicamento delle talee longitudinali; la distanza tra le file della viminata può variare da 1,2 a 2m. L insieme delle verghe intrecciate dovrebbe essere prevalentemente interrato al fine di ridurre rischi di sottoerosione e di scalzamento, consentendo così l attecchimento delle talee; in molti casi il disseccamento delle viminate dipende proprio da una realizzazione troppo superficiale delle medesime. I paletti non devono sporgere più di 5 cm sopra l intreccio delle talee ed essere conficcati per i 2/3 della loro lunghezza. Possibili varianti sono quelle costituite da viminate diagonali a forma di rombo, o quadrate a sviluppo orizzontale e verticale, che trattengono meglio il terreno. Le viminate essendo sistemi di consolidamento lineare vanno integrati con tecniche di copertura superficiali del terreno quali ad esempio gli inerbimenti. Per quanto riguarda la realizzazione della scogliera alla prog. 25+550, allo stato attuale a valle del ponte Malbec(Km 25+550 ) in sponda sinistra e in sponda destra sono state realizzate delle scogliere in massi di pietra intasati a cemento. In particolare la scogliera in sponda orografica destra del torrente Pellice è stata prolungata con massi a secco e sostiene la viabilità soprastante. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 13

Quale intervento a completamento dell intervento eseguito in seguito all evento alluvionale del maggio 2008, si prevede di prolungare le scogliere sia in sponda orografica destra che in sponda orografica sinistra. In particolare il prolungamento della sponda in sinistra è importante al fine di preservare la viabilità soprastante da eventuali eventi pluviometrici simili al maggio 2008. L intervento quindi prevede la realizzazione di scogliere in massi di pietra intasati a cemento e la pulizia dell alveo dai massi piu grossi e la sistemazione delle banchine della verso il torrente Pellice mediante l installazione di barriere di sicurezza. 2.3 Fasi lavorative In base a quanto prescritto nel Capitolato Speciale d Appalto e dai disegni di Progetto, i lavori oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento possono riassumersi nelle seguenti fasi lavorative: INSTALLAZIONE CAMPO BASE 1 Preparazione area terreno destinata ad essere sede del campo base. 2 Sistemazione area esterna, con rullatura e inghiaiatura terreno, previa eventuale operazione di scotico superficiale dell'area stessa. Esecuzione scavi, a sezione obbligata, per rete impiantistica di cantiere, interrata. 3 Realizzazione degli impianti idrico e fognario a servizio del campo base, in funzione della posizione prevista dalle baracche, con allacciamento alle rispettive reti di distribuzione. 4 Installazione cartellonistica di cantiere 5 Fornitura e trasporto di baraccamenti, arredi, attrezzature e materiali 5.1 Posizionamento nell'area di cantiere con autogru, per le operazioni di carico e scarico materiali, attrezzature e baraccamenti 5.2 Montaggio baracche nelle rispettive sedi come da progetto di installazione campo base. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 14

6 Realizzazione e allacciamento impianto elettrico di cantiere (quadro elettrico, illuminazione luce e forza, messa a terra e protezione contro le scariche atmosferiche) 7 Allacciamenti degli impianti idrico e fognario alle rispettive reti a servizio delle baracche 8 Recinzione area baracche 9 Verifica corretta installazione del campo base 10 Smontaggio del campo base, al termine dei lavori 11 Ripristino dei luoghi INSTALLAZIONE DELLE AREE DI SERVIZIO AI SOTTOCANTIERI 1 Verifica delle problematiche connesse al posizionamento del sottocantiere 2 Trasporto degli impianti di segnaletica e di sicurezza fino all'area di delimitazione del cantiere, per operazione di allestimento del sottocantiere 4 Rimozione, con spostamento per avanzamento lavori in altro settore, area di delimitazione e recinzione del cantiere, della segnaletica stradale e dell'eventuale impianto semaforico ESECUZIONE SCAVI E DEMOLIZIONI 1 Realizzazione rampe per l'accesso e l'uscita delle macchine movimento terra, dei macchinari in genere e degli automezzi nei pressi della zona operativa in prossimità del versante da sistemare e delle scogliere esistenti da prolungare 2 Esecuzione tracciamenti sul terreno opere in progetto REALIZZAZIONE DI OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA: VIMINATE 1 Realizzazione riprofilatura e pulizia del versante 2 infissione nel terreno di paletti in legno(castagno o larice) ad una distanza di 50-100 cm; la struttura viene infittita dalla messa in opera, ogni 30cm, di paletti o talee più corte. I pali principali ed i paletti intermedi vengono collegati intrecciando, a stretto contatto tra loro, rami di salice disposti longitudinalmente in numero di 3-8 legati con filo di ferro zincato; la parte terminale delle trecce va comunque interrata. REALIZZAZIONE DI RILEVATI 1 Realizzazione di scavo, per creazione pista di accesso all area di lavoro per il prolungamento della scogliera esistente 2 Posa di materiale da rilevato compattato in stese dello spessore di 30 cm. 3 sistemazione del terreno riportato a tergo delle scogliere realizzte e riprofilatura delle scarpate 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 15

POSA BARRIERE DI SICUREZZA 1 Posa di barriere di sicurezza OPERAZIONI FINALI 1 Smontaggio del campo base, al termine dei lavori 2 Ripristino dei luoghi 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 16

3. MISURE DI CARATTERE GENERALE 3.1 Condizioni generali Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole dell arte e le prescrizioni della Direzione dei lavori, in modo che le opere in esame, rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite dai rispettivi Progetti Esecutivi e dalle rispettive Prescrizioni di Capitolato. Ai sensi dell art. 100 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. l Impresa che si aggiudicherà i lavori potrà presentare al coordinatore per l esecuzione dei lavori proposte di integrazione al piano di sicurezza e al piano di coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso, le eventuali integrazioni potranno giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Copie del presente piano di sicurezza e di coordinamento saranno messe a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza almeno dieci giorni prima dell inizio dei lavori. Sarà onere dell impresa, produrre il progetto esecutivo di tutte le opere provvisionali necessarie per l esecuzione in sicurezza di eventuali lavorazioni; a mero titolo esemplificativo: - opere di sicurezza per impedire. - opere di servizio per il transito e lo stazionamento durante il lavoro di persone, attrezzi, macchinari, materiali, ecc. Le opere provvisionali dovranno essere stabili, realizzate in modo idoneo e con materiale controllato ed adeguatamente dimensionato, essere montate e poste in opera da personale esperto sotto la diretta sorveglianza di un preposto competente e responsabile, nonché essere conservato e mantenuto in efficienza per tutta la durata dei lavori specifici. Le lavorazioni specifiche non potranno iniziare se non verrà fornito al Coordinatore per l esecuzione (e portato a conoscenza della Direzione dei lavori) il progetto esecutivo di tutte le opere provvisionali. L Impresa appaltatrice principale dovrà svolgere attività di coordinamento nei riguardi di eventuali Imprese subappaltatrici. Il Direttore tecnico di cantiere dell Impresa principale dovrà richiedere alle Imprese subappaltatrici copia dei Piani Operativi di Sicurezza di loro competenza. Il Direttore tecnico di cantiere dell Impresa principale dovrà: - verificare, la compatibilità dei Piani Operativi di Sicurezza delle Imprese subappaltatrici con il Piano dell Impresa principale e con il presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento; - consegnare i Piani operativi di sicurezza delle Imprese subappaltatrici al Coordinatore per l esecuzione (i piani operativi di sicurezza relativi ai lavori da sub-appaltarsi da parte 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 17

dell Impresa principale dovranno essere compatibili con il presente piano di sicurezza, anche per quanto concerne il Cronoprogramma); - qualora si riscontrino situazioni di pericolo provocate dalle Imprese subappaltatrici che coinvolgono l Impresa principale, può interrompere i lavori avvisando i relativi Direttori tecnici di cantiere ed il Coordinatore per l esecuzione. I Direttori delle Imprese subappaltatrici quando riscontrino situazioni di pericolo provocate dalle altre Imprese e che coinvolgono l Impresa di propria competenza, dovranno interrompere i propri lavori ed avvisare il Direttore tecnico di cantiere dell Impresa principale e il Coordinatore per l esecuzione. I lavoratori autonomi hanno l obbligo di: - utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del titolo III del D.Lgs. n. 626/1994; - utilizzare i D.P.I. conformemente a quanto previsto dal titolo IV del D.Lgs. n. 626/1994; - adeguarsi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. Il Coordinatore per l esecuzione, in caso di ritardo da parte delle Imprese subappaltatrici nel predisporre le misure di sicurezza di loro competenza, potrà provvedere direttamente per il tramite dell Impresa principale, proponendo al Committente di addebitarne i costi all Impresa principale. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 18

Ogni lavoratore dovrà essere munito di tesserino personale identificativo contenente almeno i seguenti dati: Cantiere:.. FOTOGRAFIA Firma lavoratore:. Impresa:... Nome:... Cognome:.... Qualifica:. Mansione: Firma Datore di Lavoro:. Firma Medico Competente: 3.2 Fase di progettazione - il coordinatore per la progettazione ed il progettista esecutivo delle opere dovranno preliminarmente concordare criteri di progettazione, modalità di svolgimento e durata dei lavori, ripartizione degli oneri della sicurezza - i piani operativi di sicurezza relativi ai lavori da sub-appaltarsi da parte dell impresa principale dovranno essere compatibili con il presente piano di sicurezza, anche per quanto concerne il Cronoprogramma; - tutti i piani di sicurezza dovranno contenere indicazioni relative alla gestione ed allontanamento dei rifiuti di pertinenza. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 19

3.3 Fase di esecuzione - il Coordinatore per l esecuzione ed i responsabili delle imprese coinvolte si riuniranno, con periodicità da stabilirsi in sede di prima riunione, per concordare eventuali adeguamenti o aggiornamenti del Piano di Sicurezza e di Coordinamento; - i Direttori delle imprese sub-appaltatrici quando riscontrino situazioni di pericolo provocate dalle altre imprese e che coinvolgono l impresa di propria competenza, dovranno interrompere i propri lavori ed avvisare il Direttore tecnico di cantiere dell impresa principale e il Coordinatore per l esecuzione; - il Direttore tecnico di cantiere dell impresa principale, qualora si riscontrino situazioni di pericolo provocate dalle imprese sub-appaltatrici che coinvolgono l impresa principale, può interrompere i lavori avvisando i relativi Direttori tecnici di cantiere ed il Coordinatore per l esecuzione. - il Coordinatore per l esecuzione, in caso di ritardo da parte delle imprese subappaltatrice nel predisporre le misure di sicurezza di loro competenza, potrà provvedere direttamente per il tramite dell impresa principale, proponendo al Committente di addebitarne i costi all impresa principale. Si ricorda infine che l esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori o con le esigenze che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di opere affidate ad altre imprese/ditte. 3.4 Piani di competenza delle Imprese In base alla natura dei lavori, l impresa dovrà per meglio garantire la sicurezza fisica dei lavoratori operanti in cantiere produrre, in base alle indicazioni riportate nelle schede di lavorazione specifiche, la seguente documentazione: a) il piano operativo di sicurezza di propria competenza in base all art. 31 della L. 109/94 e s. m. i; b) il Piano di gestione emergenza redatto in base all art.12 del D. Lgs. 626/94. I suddetti piani dovranno essere consegnati al Coordinatore per l esecuzione e portati a conoscenza sia del Responsabile dei lavori che della Direzione lavori, entro trenta giorni dall aggiudicazione e comunque prima dell inizio dei lavori. 3.4.1 Piani Operativi di Sicurezza contenuti minimi Il Piano Operativo di Sicurezza è redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle Imprese esecutrici, ai sensi dell articolo 4 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e s.m.i. (art. 6 D.P.R. 3 luglio 2003 n. 222 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell art. 31, comma 1 della L. 11 febbraio 1994, n. 109), in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi: 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 20

a) caratteristiche dell opera; b) dati identificativi dell Impresa esecutrice, che comprendono: - il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; - la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall Impresa esecutrice; - i nominativi degli addetti al pronto soccorso ed alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; - il nominativo del medico competente; - il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; - i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; c) organigramma di cantiere, comprendente l elenco del personale (ed eventuali lavoratori autonomi) del quale il Datore di Lavoro attesta, per ogni lavoratore: - identità; - idoneità alla mansione (con le eventuali specifiche prescrizioni accertate dal medico competente); - documentazione in merito all informazione e formazione fornite; - relativa consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) specifici prescritti; d) descrizione dettagliata dell attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro con relazione relativa alla valutazione dei rischi connessi all attività di cantiere e individuazione delle misure di prevenzione e protezione; e) individuazione dei dispositivi di protezione individuale; f) esatta ubicazione delle aree di cantiere; g) tipologia delle baracche di cantiere e loro destinazione servizi igienici; h) modalità seguite per il ristoro e l eventuale alloggiamento del personale; i) elenco delle macchine, degli impianti ed apprestamenti utilizzati con allegata copia della prima pagina dei relativi libretti di manutenzione ed uso, nonché copia dei libretti di circolazione con le relative revisioni, marchi CE, collaudi/controlli periodici in particolare delle attrezzature di lavoro da sottoporre a verifica che sono presenti in cantiere (secondo l allegato XIV del D.Lgs. 626/94 aggiornato dal D.Lgs. 359/99 con documentazione di avvenuta verifica ex art. 35 del D.Lgs. 359/99); j) progetto del ponteggio o di altre opere provvisionali di notevole importanza (se dovuto); k) schede di sicurezza relative a sostanze e preparati pericolosi (se presenti); l) esito del rapporto di valutazione del rumore (ex art. 40 D.Lgs. 277/91); m) delega specifica che garantisca al Responsabile di Cantiere disponibilità di spesa in materia di sicurezza; n) firme di rito del documento da parte di tutte le figure interessate (datore di lavoro, R.S.P.P., medico competente, R.L.S., direttore di cantiere). Tutti i P.O.S. delle Imprese subappaltatrici dovranno essere firmati per approvazione e coerenza da parte del datore di lavoro dell Impresa appaltatrice principale. I suddetti piani dovranno essere consegnati al Coordinatore per l esecuzione e portati a conoscenza sia del Responsabile dei lavori che della Direzione lavori, entro trenta giorni dall aggiudicazione e comunque prima dell inizio dei lavori. I lavori della singola Impresa esecutrice non potranno essere iniziati prima che il relativo P.O.S. sia stato approvato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 21

3.4.2 Piano di Gestione dell Emergenza In base all art.12 del D.Lgs. 626, prima di iniziare i lavori dovranno essere organizzati i rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio e lotta antincendio; dovrà essere redatto dall Impresa un piano per la gestione dell emergenza e, previa consultazione dei rappresentanti per la sicurezza, si designeranno gli addetti all emergenza, se gli addetti sono superiori a dieci. A tutti i lavoratori è riconosciuta la facoltà di abbandonare il posto di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, senza subire perciò alcuna conseguenza dannosa, in base a quanto previsto dall art. 14 del D.Lgs. 626/94. Il piano di emergenza risulta indicativamente costituito da un elaborato grafico e da una relazione dove vengono riportate indicazioni sulle procedure da attuare nel caso in cui si presenti la necessità di prestare un primo soccorso ad un gruppo di operai o l intero cantiere. In particolare: a) chiunque ravvisi un emergenza: a 1 ) deve segnalare l accaduto, attivandosi per richiedere l intervento di servizi di emergenza pubblici e/o di pronto soccorso; a 2 ) deve segnalare l emergenza all interno del cantiere; a 3 ) non deve affrontare da solo l emergenza. b) gli addetti all emergenza: b 1 ) devono valutare natura ed entità dell emergenza; b 2 ) accertarsi che sia stato richiesto l intervento dei servizi pubblici; b 3 ) se si e sviluppato un piccolo incendio tentano di estinguerlo con estintori appropriati, in funzione della classe di fuoco e in conformità alla formazione ricevuta. Se l incendio è di grandi dimensioni attivano la procedura di evacuazione radunando i lavoratori in luogo sicuro; b 4 ) attendono l arrivo dei soccorsi, verificando l accessibilità del cantiere ai mezzi addetti; b 5 ) non devono abbandonare il luogo sicuro. c) i lavoratori avvisati dell emergenza: c 1 ) devono conservare la calma; c 2 ) allontanarsi dal luogo di lavoro, evitando di abbandonare oggetti e attrezzi che possano intralciare la fuga, e disattivare gli impianti elettrici. Il suddetti piano dovranno essere consegnati al Coordinatore per l esecuzione e portati a conoscenza sia del Responsabile dei lavori che della Direzione lavori, entro trenta giorni dall aggiudicazione e comunque prima dell inizio dei lavori. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 22

3.5 Telefoni utili Devono essere ben visibili nella zona di cantiere; prima dell inizio dei lavori si provvederà ad integrarli con i recapiti telefonici dei presidi più vicini. Carabinieri 112 Pubblica Sicurezza 113 Pronto soccorso 118 Vigili del Fuoco 115 Ospedale..... ASL... ISPESL.. Ispettorato del lavoro. Acquedotto (segnalazione guasti) Elettricità (segnalazione guasti) Gas (segnalazione guasti) Telecom (segnalazione guasti) Comune (Ufficio Tecnico) Provincia (Ufficio Tecnico)............. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 23

...... 3.6 Formazione e informazione dei lavoratori La formazione e l informazione dei lavoratori deve essere effettuata dal datore di lavoro verso i propri dipendenti ai sensi degli artt. 21 e 22 e secondo i programmi di cui all art. 11 del D.Lgs. 626/94. 3.6.1 Formazione dei lavoratori Il Datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore, ivi compresi i lavoratori di cui all art. 1, comma 3, riceva una formazione sufficiente e adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro e alle proprie mansioni. La formazione deve avvenire in occasione: a) dell assunzione; b) del trasferimento o cambiamento di mansioni; c) dell introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. La formazione deve essere periodicamente ripetuta in relazione all evoluzione dei rischi, ovvero all insorgenza di nuovi rischi. Il R.S.P.P. ha diritto a una formazione particolare in materia di salute e sicurezza, concernente la normativa in materia di sicurezza e salute e rischi specifici esistenti nel proprio ambito di rappresentanza, tale da assicurare adeguate nozioni sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi. I lavoratori incaricati dell attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque di gestione dell emergenza devono essere adeguatamente formati. La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti di cui al comma 4 deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici di cui all art. 20 del D.Lgs. 626/94, durante l orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori. 3.6.2 Informazione dei lavoratori Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un adeguata informazione su: a) i rischi per la sicurezza e la salute connessi all attività dell impresa in generale; b) le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate; c) i rischi specifici cui è esposto in relazione all attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; d) i pericoli connessi all uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 24

e) le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l evacuazione dei lavoratori; f) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (R.S.P.P.) e il medico competente; g) i nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli artt. 12 e 15 del D. Lgs. 626/94; Il datore di lavoro fornisce le informazioni di cui alle lettere a), b) e c) anche ai lavoratori all art. 1 comma 3 del D. Lgs. 626/94. 3.7 Documentazione da tenere a disposizione I documenti da tenere a disposizione del coordinatore in fase di esecuzione e degli enti ispettivi e degli Organi di controllo e di vigilanza, sono i seguenti: Presso il cantiere - copia del presente Piano di sicurezza con eventuali norme particolari, firmata da tutti i Responsabili delle Ditte che interverranno nella realizzazione dell opera; - copia dei Piani Operativi di Sicurezza di ogni Impresa esecutrice; - copia della Notifica preliminare del cantiere (D.Lgs. 81/2008 art.99 e s.m.i.) trasmesso alla Direzione Provinciale del Lavoro ed alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competenti (vedi punto 1.6) da affiggere in maniera visibile presso il cantiere; - planimetria del cantiere con l ubicazione di tutti i servizi e le aree di lavorazione fuori opera e di stoccaggio; - copia della comunicazione all ASL competente per Territorio del nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; - copia della comunicazione all ASL competente per Territorio del nominativo del Medico Competente; - nominativo del Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza; - nominativi dei lavoratori addetti alla gestione delle emergenze all antincendio ed al pronto soccorso; - nominativo del Direttore di Cantiere e del suo sostituto. Copia della lettera di incarico con esplicita accettazione della carica da parte degli interessati; - elenco del personale presente in cantiere e delle relative qualifiche; - elenco dei Subappaltatori o Lavoratori Autonomi con l indicazione delle opere a cui è demandata loro l esecuzione (eventualmente da aggiornare); - copia del certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. di appartenenza; - dichiarazione in merito ai contratti di lavoro applicati; - dichiarazione in merito ai versamenti contributivi previdenziali ed assicurativi; - elenco delle attrezzature e dei mezzi che verranno impiegati nei lavori; - libretto di uso e manutenzione relativo a macchinari ed a attrezzature presenti in cantiere; - Scheda delle verifiche di manutenzione effettuate sui mezzi meccanici presenti in cantiere; - copia della dichiarazione di conformità degli impianti elettrici di cantiere (se realizzati); 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 25

- denunce presentate al Dipartimento periferico ISPESL, per gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche e impianto di terra, nonché la verifica dell impianto di messa a terra effettuata prima della messa in esercizio dell impianto elettrico (art. 328 D.P.R. 547/55 ed art. 11 D.M. 12/09/1959). Tale verifica deve essere inserita all interno della dichiarazione di conformità dell impianto di cui alla legge 46/90; - libretto degli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 kg, modulo per le verifiche trimestrali, copia della richiesta di verifica alla ASL, presidio multizonale di prevenzione, degli apparecchi di sollevamento a seguito della loro nuova installazione (art. 194 D.P.R. 547/55 ed art. 8 D.M. 12.09.1959); - copia del registro degli infortuni degli ultimi 5 anni; - calcoli e disegni esecutivi delle eventuali opere provvisionali e/o ponteggi firmati da progettisti abilitati; - libro matricola delle presenze; - sorveglianza sanitaria (art. 6 D.Lgs. 626/94) - verifica semestrale degli estintori; - registro per la consegna agli operai dei D.P.I.; - schede tossicologiche e schede di sicurezza dei prodotti e dei materiali impiegati (vernici, disarmanti, additivi, colle plastiche, ecc.) da aggiornare sullo schedario del magazzino a cura del fornitore/magazziniere. - comunicazione inizio dei lavori (entro 30 giorni dalla consegna) agli Enti previdenziali, assicurativi e infortunistici ed alla cassa edile; - comunicazione inoltrata agli Enti (ENEL, Ente acquedotto, TELECOM, ecc. ) ovvero a Terzi in relazione all esecuzione di lavori a distanza ravvicinata (5 m per linee elettriche, 3 m per acquedotti); - documento di valutazione dell esposizione dei lavoratori al rumore delle imprese appaltatrici e subappaltatrici; - registro di carico e scarico rifiuti assimilabili agli urbani, speciali, tossici/nocivi. Presso la propria sede: - registro infortuni (art.2 del D.M. 12/09/1958 e art.1 del D.M. 10/08/1984); - nomina del responsabile aziendale del servizio protezione e prevenzione ai sensi del D.Lgs. 626/94 e 242/96; - nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi del D. Lgs. 626/94 e 242/96; - documento di valutazione dei rischi e documentazione dell attività attuata ai sensi del D.Lgs. 626/94 e 242/96 per aziende con più di 10 dipendenti, ovvero autocertificazione; - valutazione dell esposizione al rumore dei dipendenti (D.L. 277/91); - relazioni sanitarie del medico competente; - comunicazioni degli organi di vigilanza; - eventuali letture di richiamo a lavoratori inosservanti le norme di sicurezza; - documenti attestanti la formazione e l informazione dei lavoratori; - verbali di riunioni periodiche di prevenzione e protezione dai rischi; - eventuali denunce all INAIL: - in caso di infortunio per prognosi superiore a 3 gg (D.P.R. 30/06/1965 n. 1124, art. 53): l impresa provvederà a trasmettere, al Commissariato di pubblica Sicurezza ed all INAIL la denuncia entro 2 giorni dalla data di ricevimento del certificato medico. In caso di morte o pericolo di morte la denuncia va trasmessa entro 24 ore, via telegrafo o via fax. - in caso di malattia professionale (D.P.R. 30/06/1965 n.1124, art. 53): 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 26

l impresa provvederà a trasmettere all INAIL la denuncia entro 5 giorni dalla data di ricevimento del certificato medico. Trascrizione dell infortunio sul registro: si dovrà provvedere alla trascrizione seguendo attentamente la numerazione progressiva (il numero deve essere poi quello della denuncia INAIL). Al termine dell infortunio o della malattia l impresa ricevuta la certificazione medica di avvenuta guarigione, integrerà il lavoratore nell attività lavorativa. Il Responsabile di cantiere annoterà sul registro degli infortuni, la data del rientro del lavoratore infortunato ed il numero di giorni di assenza complessivamente effettuata. 3.8 Misure generali di prevenzione 3.8.1 Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi Gli scavi devono avere un fronte di pendenza massima 2/1. E vietato il transito di mezzi ovvero l accumulo di materiale sul ciglio dello scavo. A tal fine dovrà essere predisposta un opportuna segnalazione di scavo aperto, ben visibile e non oltrepassabile involontariamente. Qualora sia necessario il transito o l accumulo di materiale in prossimità del ciglio scavo, la pendenza del fronte sarà ridotta a 1/1. In tale caso la segnalazione di scavo aperto dovrà essere sostituita da una barriera invalicabile. Per quanto riguarda l esecuzione dei rilevati, attenersi a quanto indicato negli elaborati progettuali e nel Capitolato Speciale. 3.8.2 Misure generali da adottare contro il rischio di annegamento I lavori superficiali o di escavazione nel letto o in prossimità di corsi o bacini d acqua o in condizioni simili devono essere programmati tenendo conto delle variazioni del livello dell acqua, prevedendo mezzi per la rapida evacuazione. Deve essere approntato un programma di pronto intervento per il salvataggio delle persone sorprese da irruzioni d acqua o cadute in acqua e previste le attrezzature necessarie. Gli esposti al rischio, gli incaricati degli interventi di emergenza e tutti gli addetti al cantiere devono essere informati e formati sul comportamento da tenere e addestrati in funzione dei relativi compiti. In particolare dovranno essere sospese le lavorazioni in prossimità del torrente pellice in caso di eventi meteorici di notevole intensità. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 27

3.8.3 Misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall alto Le lavorazioni per la realizzazione delle scogliere in corrispondenza della Km 25+550 della prevedono altezze massime dell ordine di circa 5 m rispetto al piano di fondazione. Saranno da utilizzare parapetti di altezza di almeno 1 m con batti piede alto almento 10 cm. 3.8.4 Misure per assicurare la salubrità dell aria nei lavori in galleria Non sono previsti lavori in galleria. 3.8.5 Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria Non sono previsti lavori in galleria. 3.8.6 Misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni La fase di demolizione della scogliera a secco esistente e dei massi di grandi dimensioni presenti nell alveo del torrente Pellice, non risultano particolarmente critiche dal punto di vista della sicurezza. E pertanto necessario che essa sia realizzata dall Impresa seguendo un piano che dovrà essere preventivamente sottoposto all approvazione del C.S.E. Spetta all Impresa la scelta dei macchinari e delle attrezzature ritenute più idonee per lo svolgimento in sicurezza dell operazione. E fatto comunque assoluto divieto dell utilizzo contemporaneo di macchinari tipo escavatori con martelli demolitori e attrezzature utilizzate da personale a terra. 3.8.7 Misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi da usare in cantiere E compito dell Impresa redigere il Piano di Gestione dell Emergenza così come richiamato al punto 4.2. L eventuale deposito di materiali infiammabili (che dovranno essere forniti in cantiere secondo le necessità giornaliere) dovrà essere lontano dalla recinzione, per limitare il rischio di incendio dovuto a cause esterne all area di cantiere. Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all ambiente in cui si deve operare; le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione; 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 28

non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni od incendi, né introdotte fiamme libere o corpi caldi; gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l accumulo di cariche elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare; nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile; all ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte e segnali ricordanti il pericolo. Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto, incendio, ustione. Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei dispositivi di protezione individuali. 3.8.8 Movimentazione manuale dei carichi La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 3.8.9 Lavori in prossimità di linee aeree Enel di bassa, media e alta tensione Con riferimento ai lavori che verranno realizzati in prossimità e al di sotto di linee aeree Enel di bassa, media e alta tensione, occorre precisare che sarà onere dell impresa definire dei percorsi dei mezzi d opera che dovranno sottopassare delle sagome di sicurezza di altezza da concordare con il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e comunque tali da garantire un franco di sicurezza rispetto ad un eventuale contatto con linee in tensione. La predisposizione sopra riportata vale per tutti i mezzi meccanici che opereranno nel cantiere e in particolare per gli escavatori e dumper o camion con cassone ribaltabile. Le sagome sopra descritte dovranno essere posizionate in modo tale che tutti i mezzi che lavoreranno nelle aeree in prossimità di linee aeree in tensione debbano essere costrette per accedervi a sottopassarle. 07/09/2010 -ES_PSC_Piano_Sicurezza.doc 29