La sfida di Turismo RE: oltre mille camere d albergo per l Expo 2015



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A colloquio con i dirigenti della società di consulenza turistico-alberghiera del Gruppo Antoitalia La sfida di Turismo RE: oltre mille camere d albergo per l Expo 2015 Sette i progetti nel capoluogo lombardo per i quali la società di advisoring nel settore dell ospitalità cerca gestori e investitori, per un controvalore di circa 150 milioni di euro. Inoltre, business hotel in Italia e all'estero, e progetti leisure, per beach resort e golf resort. La necessità di una politica del turismo e di soluzioni imprenditoriali. di Laura Lepri Da sinistra: Stefano Sala, Presidente Turismo RE, Fabio Tonello, Presidente Antoitalia, Piergiorgio Mangialardi, Direttore Turismo RE 6 RE Turismo

Milleduecento nuove camere di hotel a Milano nei prossimi due anni: è questa la sfida di Turismo RE, società del Gruppo Antoitalia specializzata in consulenza per il settore immobiliare turistico-alberghiero. Si tratta di sette operazioni di sviluppo in corso nel capoluogo lombardo e nelle aree limitrofe, per le quali Turismo RE sta selezionando società di gestione e investitori. Turismo RE è una società di advisoring specializzata nel settore dell - hospitality real estate e si rivolge agli operatori e investitori interessati al comparto dell immobiliare turistico alberghiero in Italia e all estero. L attività spazia dalla consulenza per lo sviluppo di hotel, resort, complessi golfistici e marine, mediante studi di mercato, piani di fattibilità e business plan, alla ricerca e identificazione di partner gestori, investitori e developer, al destination management per operatori privati e pubblici. Turismo RE (www.turismore.it) è controllata da Antoitalia networking, società immobiliare fondata nel 2004 a Milano da Fabio Tonello con alcuni soci, dopo un esperienza venticinquennale maturata nel settore del real estate. Antoitalia è specializzata nell intermediazione e consulenza per la vendita e la dismissione di interi immobili e di portafogli immobiliari, con un focus particolare su trophy assets. La società, presieduta da Tonello, può contare oggi su un portafoglio in gestione di alcuni miliardi di euro, conseguito anche grazie ad un network di oltre 800 professionisti e agenti in Italia e all estero. Per rispondere alle esigenze della clientela internazionale ed aumentare le opportunità da presentare alla clientela italiana, è stata aperta una nuova sede a Londra. Per completare la propria offerta Antoitalia ha costituito, oltre a Turismo RE, anche RES, società che fornisce servizi di property e facility management. Il core team di Turismo RE è costituito dal presidente Stefano Sala, dal direttore generale Piergiorgio Mangialardi, esperto del settore hospitality, e da Fabio Tonello. Tonello, com è nata Turismo RE? Turismo RE è nata dal desiderio dei suoi fondatori di unire competenze ed esperienze maturate nel corso degli anni in settori diversi ma contigui: quello immobiliare da un lato e quello turistico-alberghiero dall altro. In Antoitalia già esisteva una vocazione verso il settore hospitality. Nel corso degli anni la società ha intermediato con successo la compravendita di importanti immobili in zone prestigiose di Milano. Questi immobili sono stati successivamente destinati ad uso alberghiero. Ci siamo resi conto che il settore immobiliare alberghiero richiedeva una specifica competenza e offriva opportunità di nuovo business. L incontro con Piergiorgio Mangialardi ci ha permesso di fare squadra e di rendere possibile il completamento della nostra offerta. Ed è nata Turismo RE. Mangialardi, qual è il suo percorso professionale nel settore dell hospitality? Dopo aver lavorato nella direzione marketing e commerciale di alcuni grandi gruppi industriali italiani, da oltre dieci anni sono passato alla consulenza direzionale per il settore hospitality. Ho seguito numerosi progetti per clienti quali Regione Piemonte, Regione Puglia, e per operatori alberghieri leader a livello internazionale. Tra i progetti più interessanti di cui mi sono occupato ne cito due. La definizione del masterplan per il turismo di Sviluppo Italia, e il progetto TOROC - Olimpiadi invernali Torino 2006, per la selezione della società di gestione del villaggio olimpico. Ho anche gestito personalmente strutture alberghiere sia leisure che business. Da cinque anni inoltre mi occupo di formazione in ambito turistico e alberghiero. La formazione in questo settore è indispensabile per il successo di una struttura ricettiva, in particolare nel segmento highend. Nel gennaio 2009 partirà la prima edizione del Master in Five Stars Hotel Management, di cui sono stato nominato direttore. Si tratta di un iniziativa promossa dalla business school Luiss di Roma e da Forte Village Sardegna. Un corso per laureati e professionisti del settore, finalizzato a formare manager di hotel internazionali nel segmento luxury. Quali sono i principali servizi forniti da Turismo RE? L attività di Turismo RE si concentra su progetti di sviluppo e gestione turistico-immobiliare, in cui interveniamo sia come advisor sia nella ricerca di business partnership in Italia e all estero. Le nostre aree di business sono: la consulenza per lo sviluppo di strutture ricettive, mediante la realizzazione di studi di Rispetto alle società concorrenti, caratteristica distintiva di Turismo RE è il fatto di essere costituita sia da professionisti dell immobiliare che da specialisti provenienti dalla gestione alberghiera. RE Turismo 7

mercato e business plan; la ricerca di investitori, developer e gestori; la consulenza allo sviluppo turistico territoriale, quello che in gergo tecnico si chiama destination management. Sala, quale ritiene sia la caratteristica distintiva di Turismo RE rispetto ai concorrenti e il valore aggiunto per il cliente? Rispetto alle società concorrenti, caratteristica distintiva di Turismo RE è il fatto di essere costituita sia da professionisti dell immobiliare che da specialisti provenienti dalla gestione alberghiera. Turismo RE possiede il vantaggio competitivo che le deriva dall esperienza dei soci negli specifici settori e da relazioni consolidate con i principali operatori del real estate. Questo garantisce il valore del servizio che forniamo, e ci consente di costruire business plan realistici ed effettuare valutazioni di investimento ancorate ai veri fondamentali del mercato. Quale è la tipologia di clienti a cui vi rivolgete e che cosa richiedono in particolare? I nostri clienti possono essere proprietari di terreni e di immobili, proprietari e gestori di strutture ricettive, catene alberghiere e developer. A questi si aggiungono imprenditori ed investitori privati, e investitori istituzionali, tipicamente fondi di investimento immobiliare. Per fare un esempio pratico, in questo momento abbiamo oltre trenta strutture alberghiere in Italia e all estero, per le quali siamo incaricati di selezionare società di gestione e investitori. Si tratta di operazioni diverse tra loro, innanzitutto per la dimensione e il target delle strutture ricettive. Una buona parte sono operazioni di sviluppo, e il nostro cliente in questo caso è il proprietario dell area oppure il developer o proprietario/costruttore, che si rivolge a noi per la ricerca di investitori e gestori. 8 RE Turismo Potete descriverci più in dettaglio alcuni dei progetti su cui Turismo RE è impegnata? Su Milano stiamo seguendo sette operazioni di sviluppo, per la creazione di oltre 1.200 nuove camere d albergo, in cui ricerchiamo investitori e gestori. Il controvalore di queste operazioni è di circa 150 milioni di euro. Più nel dettaglio, partendo da centro Milano, un boutique hotel 5 stelle da 25 camere, per un target high-end, che sorgerà in zona Duomo a seguito della riconversione di un immobile esistente. Su questa operazione c è già interesse per la gestione da parte di alcune società specializzate nel segmento luxury. Le altre sei operazioni riguardano invece business hotel. Un 4 stelle di 200 camere, di livello superiore, in un area di riconversione industriale a Milano est, che è diventata il polo di attrazione degli studios milanesi. Un altro 4 stelle di 220 camere, in prossimità della stazione di Milano-Rogoredo, Turismo RE è nata dal desiderio dei suoi fondatori di unire competenze ed esperienze maturate nel corso degli anni in settori diversi ma contigui: quello immobiliare da un lato e quello turistico-alberghiero dall altro. in una zona strategica per i collegamenti Alta Velocità. Anche in questo caso si tratta di un area di riconversione industriale, e il progetto prevede l abbattimento di capannoni industriali dismessi. Per queste due operazioni abbiamo già un notevole interesse sia per l investimento che per la gestione. Una società tedesca che sviluppa e gestisce hotel e resort in Nord Italia, Germania e Austria, interessata a investire e gestire direttamente. Alcune società internazionali di management alberghiero, interessate alla gestione, sia con lease che con management contract. Poi ci sono due progetti di sviluppo di airport hotel nell area di Milano Linate. In un caso si tratta di una struttura business 4 stelle da 160 camere, da sviluppare su un terreno edificabile libero. Il progetto è per un motel, quindi senza ristorazione, con ampi parcheggi e spazi conference, per un target business e meeting. L altro progetto di airport hotel invece riguarda un immobile da riconvertire, sviluppando un concept business low-cost, un 3 stelle essenziale ma confortevole, da circa 100 camere. Le ultime due operazioni di sviluppo nell area milanese riguardano due business hotel presso il nuovo polo fieristico di Milano Rho- Pero. Un hotel-conference centre 4 stelle da 250 camere, e un hotel 3 stelle da 230 camere, entrambi destinati a incrementare l offerta nell area fieristica anche in vista di Expo 2015. Fuori Milano, quali sono i progetti più interessanti in cui Turismo RE è coinvolta? Un operazione particolare per tipologia delle strutture, dal business hotel al resort, da 3 a 5 stelle, e per varietà delle location, dalla città d affari alla città d arte al centro turistico, riguarda una catena di hotel. Si tratta di sei immobili alberghieri, per un totale di 730 camere, nel Nord Italia e in Toscana. Sono

quattro hotel già operativi, uno dei quali inaugurato il 9 dicembre, e due in costruzione. Uno di questi l abbiamo già citato prima, lo sviluppo hotel 3 stelle in zona Nuova Fiera Milano. Per tutte e sei le strutture ricerchiamo acquirenti per gli immobili e gestori. Un altra operazione interessante per le sue caratteristiche è lo sviluppo di un mixed use in provincia di Varese, in prossimità dell aeroporto di Malpensa. Si tratta di un terreno edificabile per il quale è prevista la costruzione di un hotel ma anche l utilizzo di parte dell area come terziario e commerciale. In questo caso siamo stati incaricati dalla proprietà anche della stesura del business plan da presentare agli investitori. Avete progetti all estero di cui vi state occupando? Stiamo selezionando investitori per conto di una società britannica per un boutique hotel a Londra, situato in un palazzo vittoriano in pieno centro e operativo da alcuni mesi. In Engadina, in Svizzera, seguiamo un operazione di sviluppo relativa al recupero di un antico hotel termale. Il progetto prevede la costruzione di uno spa-resort con hotel e residenziale, e abbiamo l incarico di selezionare investitori e gestori. A Budapest invece abbiamo un progetto di riconversione di un edificio storico a business hotel, per il quale abbiamo già selezionato la società di gestione e stiamo ricercando investitori. Le operazioni italiane che ci avete descritto sono prevalentemente business hotel. Quali sono alcuni progetti di sviluppo in ambito leisure su cui state lavorando? Un progetto per il quale abbiamo curato piano di fattibilità e selezione investitori ed ora stiamo valutando possibili gestori riguarda un beach resort, composto da hotel e villaggio turistico, localizzato in Sicilia sulla costa agrigentina. Si tratta di un operazione per oltre mille posti letto, con un investimento di circa 30 milioni di euro, in un area già turisticamente sviluppata e ben collegata. Sempre in ambito leisure, stiamo seguendo alcune operazioni di sviluppo di golf resort, localizzate in diverse regioni italiane. In Piemonte, in Toscana, nella provincia di Livorno, in Sicilia, nel siracusano, e nel nord della Sardegna. Si tratta in tutti i casi di operazioni di sviluppo che comprendono una parte di residenziale, un hotelresort e ovviamente un campo da golf, gestito a cura dell hotel. Tonello, Lei è anche fondatore e presidente di A.g.i.r.e., l associazione golf italiana real estate. Qual è la sua opinione in merito allo sviluppo del turismo legato al golf? Credo moltissimo nel golf come leva per attrarre un turismo internazionale di livello medio-alto. Nell ambito del leisure, Turismo RE dedica un focus particolare alle operazioni di sviluppo ricettivo legate al golf, e non solo per la mia passione personale nei confronti di questo sport. Lo stesso Piergiorgio ha gestito direttamente in passato un golf resort in Veneto. L Italia per quanto riguarda il turismo legato al golf è ancora in una fase quasi pionieristica, rispetto a paesi vicini, quali Spagna e Portogallo. Le esperienze di questi paesi dimostrano come questo sport rappresenti un volano per lo sviluppo del turismo anche in aree che non hanno una vocazione specifica. Nel 2006 in Spagna il turismo legato al golf ha generato 2,5 miliardi di euro di entrate e oltre 200.000 posti di lavoro. In Portogallo la cifra è di 2 miliardi di euro, pari all 1,5% dell intero prodotto interno lordo del paese. Si tratta di mercati ormai maturi per lo sviluppo immobiliare legato a golf e turismo, ma molti altri paesi si stanno attrezzando per seguire il loro esempio, sia nell area del Mediterraneo che altrove. In tutto il mondo i golfisti nel 2006 erano 63 milioni, di cui oltre 7 milioni solo nell Unione Europea. 15 milioni è stato il numero di turisti golfisti internazionali nel 2006, secondo le cifre fornite da IAGTO - l Associazione Internazionale Golf Tour Operators. E questo numero non comprende i turisti fai-da-te, che con l utilizzo crescente del web per organizzare le proprie vacanze stanno diventando sempre più RE Turismo 9

numerosi. Le stime sia per il numero di giocatori che per il numero di turisti golfisti prevedono una crescita continua sino al 2015. Solo il 7% della spesa complessiva del turista golfista è direttamente legata alla pratica dello sport. Il restante 93% riguarda tutta la filiera dell indotto turistico, dai trasporti all alloggio, dal ristorante allo shopping. Cosa manca secondo Lei al nostro paese per sfruttare questa opportunità? Nonostante quanto detto, i ritmi di crescita del turismo golfistico in Italia sono ancora lenti e molto rimane ancora da fare per promuovere l offerta. Sinora le proposte turistiche italiane in chiave golfistica verso i mercati internazionali sono state poco continuative. Ma questo significa anche che ci sono ampi margini di crescita. E importante quindi valorizzare il golf come catalizzatore di sviluppo per il mercato turistico-immobiliare in Italia e per tutta la filiera del comparto hospitality. L Italia è un paese che già offre molto dal punto di vista turistico. Ai percorsi culturali e enogastronomici si dovrebbero associare percorsi golfistici e strutture ricettive dedicate e all altezza. Che non devono restare cattedrali nel deserto: il successo del golf legato al turismo dipende anche e in larga misura dalle infrastrutture di trasporto. Il turista golfista ama cambiare campo da gioco, e quindi avere a disposizione diversi campi non troppo distanti l uno dall altro, con strade e autostrade efficienti. E ovviamente l area deve disporre di aeroporti funzionali e collegamenti aerei adeguati. Nota qualche cambiamento da parte delle istituzioni nei confronti del tema golf e turismo? Certamente qualcosa si sta muovendo. Alcune regioni che credono e investono nel golf e che favoriscono la propria offerta golfistica all estero sono ad esempio l Emilia Romagna, che ha creato un consorzio ad hoc per proporre in modo unitario i campi da gioco della regione. L Emilia Romagna insieme a Friuli- Venezia Giulia, Toscana, Sicilia e Piemonte ha inoltre dato vita al progetto interregionale Italy Golf & More, parzialmente finanziato dal Governo. Altra regione che sta promuovendo il turismo golfistico a livello internazionale è il Veneto, che presenta il vantaggio della vicinanza geografica a due nazioni importanti per numero di golfisti e flussi incoming verso l Italia, quali Germania e Austria. Recentemente anche la Regione Lazio ha annunciato che per il 2009 inserirà nelle sue linee di finanziamento la promozione dell offerta turistica legata al golf. Auspico che a queste iniziative se ne aggiungano altre, a livello locale ma soprattutto nazionale, anche in termini di agevolazioni finanziare e fiscali per gli investimenti italiani e internazionali sul nostro territorio. Quali sono, secondo la vostra esperienza, i prodotti più interessanti nel settore immobiliare turisticoalberghiero per un potenziale investitore? In particolare, in termini di location, requisiti dell edificio, dotazioni della struttura ricettiva. Per sua natura l investimento immobiliare nel settore alberghiero è effettuato innanzitutto da operatori del settore. Ciò premesso, l attuale sfiducia nei mercati finanziari ha contribuito a determinare uno spostamento nell interesse di investitori non specializzati ma dotati di patrimoni monetari rilevanti, verso forme di investimento considerate più sicure, come quello immobiliare. Da questo punto di vista l immobile alberghiero, soprattutto se di qualità, presenta il vantaggio di sommare la sicurezza del mattone ad una redditività interessante. Milano rimane una destinazione primaria nel segmento del business hotel, anche in vista di Expo 2015. Roma mantiene una posizione privilegiata in Italia, in quanto accomuna le caratteristiche di destinazione principe per il turismo leisure con quelle di destinazione affari e MICE (il segmento Meeting Incentive Conference Event). In Veneto, Verona è la città con i numeri più interessanti e con un ottimo potenziale. Nel Mezzogiorno, Bari sta diventando una destination primaria per il segmento business. Sul versante del leisure, due aree verso le quali l interesse da parte di investitori e operatori internazionali è crescente sono la Sicilia e la Puglia. Nel segmento leisure esistono opportunità di forte crescita per i resort legati al Sinora le proposte turistiche italiane in chiave golfistica verso i mercati internazionali sono state poco continuative. Ma questo significa anche che ci sono ampi margini di crescita. RE Turismo 11

golf, e la Sicilia è una delle regioni virtuose in termini di investimenti in questo ambito. Rispondendo in modo più generale alla sua domanda, una location è tanto migliore quanto più è vicina ad un importante polo di attrattività per il turismo, di tipo leisure o business. E al contempo ben collegata dal punto di vista infrastrutturale. Per quanto concerne le caratteristiche del progetto, più che di requisiti dell edificio, nel caso di uno sviluppo, è opportuno considerare il costo del terreno, che non dovrebbe superare il 25% dell investimento totale previsto. I requisiti dell edificio alberghiero ovviamente dipenderanno dal tipo di target. In un business hotel non possono mancare sale meeting attrezzate, per l importanza che il segmento MICE presenta. Per quanto concerne facilities e servizi, un nuovo hotel di livello medio non può più fare a meno di dotazioni tecnologiche quali la connessione internet wi-fi in tutte le camere, così come di uno spazio fitness & health a disposizione degli ospiti. In termini di posizionamento dal punto di vista immobiliare, ritenete che ci sarà una prevalenza del segmento turismo low-cost o vedremo un rafforzamento del settore luxury? E realistico pensare ad una co-esistenza di entrambe le tendenze, così come è avvenuto nel settore delle compagnie aeree passeggeri, dove i vettori low-cost non hanno soppiantato quelli tradizionali. Anzi, dato che la concorrenza di prezzo alla lunga porta ad una drastica riduzione dei margini, molte compagnie si sono concentrate sulla differenziazione e specializzazione dell offerta dedicata ai viaggiatori high-end. Anche se i volumi sono necessariamente inferiori, si tratta di un segmento ad elevata marginalità. Nel settore dell hospitality, allo stesso modo, si assiste allo sviluppo di un offerta low-cost, in alcuni casi estremo, per venire incontro alle esigenze di turisti attenti soprattutto al portafoglio più che al comfort. In questa fascia di mercato in Italia c è la necessità di un rinnovamento dell offerta. Nel nostro paese è ancora scarsa l offerta di hotel a 2 e 3 stelle con un buon rapporto qualità/prezzo, che offrano uno standard qualitativo accettabile e garantito. Su questo filone diverse catene alberghiere internazionali sono già presenti da tempo in altri paesi, ma ancora poco nel nostro. Anche per quanto riguarda il settore dell hospitality di lusso, esistono ampi spazi di crescita in Italia. Dei resort legati al turismo golfistico e delle relative opportunità di sviluppo per il nostro paese abbiamo già parlato. Nell ambito dei luxury hotel, accanto agli hotel storici di alta gamma, è ancora poco diffusa in Italia la struttura ricettiva che si basa su uno specifico concept di lusso. Lusso inteso come capacità Da sinistra: Stefano Sala, Fabio Tonello e Piergiorgio Mangialardi RE Turismo 13

di offrire al cliente-ospite uno stile di vita esclusivo in tutte le sue manifestazioni, dalle strutture ai servizi, fino alla location. Uno stile di vita coerente con quello del cliente high-spender. Su questa scia si posizionano i fashion-brand hotel, che trasferiscono al settore alberghiero il life-style espresso da una specifica griffe della moda. Quali ritenete siano le prospettive per il settore del turismo, in particolare per l Italia? Occorre distinguere tra gli investimenti immobiliari nel settore turistico-ricettivo e i flussi turistici, anche se senza dubbio i due elementi sono collegati. Per quanto concerne gli investimenti in strutture ricettive, non hanno risentito in modo particolare della crisi finanziaria. In quanto progetti di investimento immobiliare, i tempi di gestazione e di realizzazione sono piuttosto lunghi, e una volta approvati difficilmente vengono modificati da un giorno all altro. Inoltre le operazioni di sviluppo ricettivo che iniziano ora, per i tempi tecnici di costruzione, implicano che l hotel non sia operativo prima del 2010-2011. Anche se sulla durata della fase di rallentamento dell economia non è facile fare previsioni, stiamo parlando di investimenti destinati a diventare a reddito fra tre anni, in un contesto economico che dovrebbe aver superato l attuale congiuntura non particolarmente favorevole. Per quanto riguarda i flussi turistici, al fine di non perdere ulteriormente competitività e posizioni nei confronti di paesi concorrenti sempre più aggressivi, senza dover ricorrere alla leva prezzo, è fondamentale per l Italia riuscire a fare sistema. Questo significa dotarsi di una politica del turismo che non sia lasciata alle iniziative non coordinate di enti locali e assessorati. Il turismo è un industria che muove capitali ingenti e crea occupazione, e come tale deve essere considerata. Occorre sostenere l immagine internazionale dell Italia e valorizzare le numerose ricchezze ambientali, culturali, artistiche che il nostro paese possiede. Fondamentali sono anche gli investimenti in infrastrutture, così come l ammodernamento e l ampliamento dell offerta alberghiera ed un adeguata formazione per il personale del settore. RE Turismo 15