FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 18 MARZO 2013
.' " - 'o,, ',' FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ----~-----,------------------~ Dat,a 1 B MAR2013 Pagina 1 5 di f.a"urì>:io Maggio"; IIMidisp'iacedirlq;mala storiàdellacartastampata è finita. Imprimere informazioni. sulla cellulosq;e.':difforiderle conicouaudati mezz,idi distribuzione perché giungano ai potenziall;i6terèssati, è l'attività più anliecpnomica del sistema produttivo universale. Lapi~dispendiosa eia più inefficiente. Oltre che i nte"
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI -----------,~~----------~-----~ Data 1 8 MAR2D13 Pagina 1 4 Italiani popolo dinavigatori, non di lettori: in trent'anni dirnezzate le copie di giornali RISèHIO ESTINZIONE Prima i computer.fioi internet. E oggi il colpo quasi di grazia di app e tablet, sottili quasi come fogli.. Ecco allora cht;jaèarta, ma soprattutto i libri e i giorna li, sono entrati in crisi.e devonoormai dividersi tra sitiinte,rnet, edi zioni cartacee e altre"",òsiddettepdféoìisultabili dar còm~ pute~. Édi pochi mesi fa la notiziaçhe uno dei più noti giornali del mondo, il settimanale americano Newsweek,hà cessato di uscire in edizione cartacea per comparire soltanto online. É soltanto l'uìtimo più clamoroso caso. Prendete l'inglese Guardian, quotidiano tra ipiù pre~tigiosi del mondo: lecopie vendute in edicola sono calate da 380 rrìùa (riei2008).a 210 mila nel 2012. In compenso gli utenti unici dewediziooe online sono passati da 15 a 70 milioni nello stessop~riodo.,, Calano i lettori e, in un circolo vizioso,ahèhe la pwbblidtà. "r ~. (~8,7% in un anno in Italia). Il giornale più famoso del mondo, i! New York Times ha registrato recentemente il sorpasso delle entrate da vendite rispetto a quelle prodotte dalla pub. blicità: 233 milioni l'anno contro 220. Un segnale non positivo, ma almeno si registra un aumento degli abbonamenti, soprattutto oriline. Non accade a molti altri giornali.. La situazione in Italia non è certo migliore che altrove. Basti pensare che negli ultimi trent'anni le copiedi quotidiani vendlite ogni giorno sono più che dimezzate. Nel 1983 gli italiani compràvano ogni giorno oltre otto milioni di copie di giornali. Oggi s ono scesi à meno di quattro milioni, ma si prevede che nel giro di altri.cinque anni si assisterà a un ulteriore dimezzamento: due milioni di copie. Così qualcuno si aggrappà a proposte singolari: Grimsby Telegraph, giornalebriìannicci, viene.stampato su una carta che, grazie agli additivichimici, dovrebbe profumare di pane.
'. ' FEDERAZIONE 1TALIANA EDITORl GIORNALI IDat,a i Pagina 1 4 1 8 MAR2013 La grande o l!li InvenZione dei cinesi DAl PAPIRO ALLE TAVOLETTE Gli antichi inventarono molti mezzi per riuscire a scrivere: dai rotoli di papiro alle tavolette di cera. La carta arrivò dopo, Secondo la tradizione, il primo a produrre la carta fu Ts'ai Lun, eunuco della corte cinese Han dell'imperatore Ho Ti. Correva,'anno 15 avanti Cristo, Il materiale usato dagli inventori della carta era molto verosimilmente la corteccia del gelso da carta (Brussonetia papyrifeta) trattata e filtrata in uno stampo di bastoncini di bambù. Recenti ritrova menti hanno portato alla luce enormi quantità di carta risalente alli secolo avanti Cristo. Dopo sei secoli, intorno al 610, la carta fu introdotta in Giappone e, intorno al 750, nell'asia centrale. La carta comparve in Egittp all'incirca nell'boo. IL PRIMATO ITALIANO La carta arriva tardi in Europa, soltanto nel XII secolo, oltre un millennio dopo l'invenzione del materiale che rivoluzionerà la comunicazione umana. Ma la prima cartiera europea nasce in Italia, nel 126B, a Fabriano che per secoli resterà uno dei luoghi specializzati nella lavorazione della cellulosa. IL RECORD AMERICANO L'Europa, nonostan te la crisi, è ai primi posti nel mondo per il con sumo della carta e dei suoi derivati con oltre 393 chilogrammi l'anno a testa. L'America anche in questo primeggia con 504 chili. AI terzo posto l'america Latina con 94 chili, quindi l'asia con, 90. In Africa il consumo è di 16 chili pro capite.
FEDERAZIONE ITALIANA EDITOR! GIORNALI -------------,----------------------~ 14 MAR Pagìn;';! 1 5 PUBBUCITÀ TORMENTONE Latrovateovunquesuinternet.11 marito chesbeffeggia la moglie: basta post it sul frigo. Bastagiornali. Basta libri a letto. C'èl'ipad.Ma poi, nel momento del bisogno, l'antica vècchia carta vince sulla tecnologia (http://vimeo.com/67275290)
la FEDERAZIONE ITALIANA o lca EDITORI GIORNALI, :,AFFARI &.Rf\JAI~ Pagina 1 8 MAR1D13 9 [ L'INTERVISTA] "Congli smartphone lapubblicità alla conquista dipiccoleemedie imprese" 'PERGIUUOMALEGORIADDI, AEGIS MEDIA ITAllAQUESTO SARA L'ANNO DEL BOOM GRAZIE ALLA GEOWCALIZZAZIONE,STIME FOSCHE PERIL MERCATO TRADIZIONALE, CHE CALERÀ ANCORA DEL 5%. CONTINUANO ASOFFRIRELASTAMPAELAJV, GENERALISTA,LARETEFARAPIU 11% ESALIRÀAl,5 MILIARDI Giorgio Lonardi 1 Milano 12013 sarà ricordato nel nostr, o Paesecornerannoincuihapreso piede la "pubblicità" su' smartphone. Un elemento di speranza, dunque, mentre il mercato nazionaledelsettorerischiadichiudere il 2013 con una flessione secca del 5%.,Parola di Giulio Malegori. presidente e amministratore delegato del Gruppo Aegis Media Italia, il"braccio" italiano di unodei colossi mondiali deil'advertising e della comunicazione. Lo confermaladecisione dellastessaaegis di costituire sia a livello nazionale sia intemazio naie unataskforce di manager e professionisti che esplori e soprattutto sfrutti le opportunità di business che st'stanno schiudendo in questo campo. Comemaiavetecreatoquestataskforce?,,"I tempi sono ormai maturi. Eci sono tutte le condiz,ioni perunaforte Crescita A crirriinciaie dainillneri - esordiscemalegori - che confermano le dimensioni di un fenome-, no chestaesplodendo sotto i no~1:ri occhi.quest'anno gli utilizzatori di smartphone supereranno i 21, milioniedentro il20l61a penetrazlone nella popolazione italiana sarà del 60%. Manonbasta». Acosasiriferiscet «Tutto congiura a favore della crescita diquesto business. Provi a pensare alla globalizzazione dei mercati. Perché quanto sta avvenerido negli Usao ingiapponenon dovrebbe accadere anche in Italia? E poi pensi alla 'onvergenza fra Tv, video e Intemet: lo smartphone e il tablet sono un esempio di questa convergenza. Basti pensare alla crescitadeivideoscaricatidayoutube. O alla convergenza fra smartphone sempre più grandi e tablet più piccoli». ' Eppurè c'è la convinzione che la pubblicitàsu!,martphonesiadesti-' nataa rimanereuna nicchia. O no? "Perora èunanicchia. Maseproprio vogliamo considerarla tale, si tratta di una, nicchia che sta crescendo molto rapidamente. Si ricorda quanto si diceva di Internet ancora pochi anni-fa? Oggi, e parlo dell'italia, Internet è il secondo mezzo pubblicitario dopo latelevisione». Quindivoistate approcciando la pubblicità'su smartphone come fosse unanicchiadiinternet? «Assolutamente no. Sarebbe un errore gravissimo. La differenza, infatti, la fa quella che chiamiamo in gergo Ooh ovvero Out-of-home advertising, cioèlapubblicitàinrnobilità, basata sulla geolòcalizzazione. Ed è proprio questo fenomeno che fa affacciare nuovi investitori,sul mercato,sia locali che internazionali. In realtà smartphoneetablet si stanno rivelando comeun'occasionenon solo p eri colossi multinazionali. Ma anche per le piccole imprese locali», Cipuò fare qualche esempio? "Posso farlo senza citare nomi. E' ilca~o di una nota marca di scarpe concui abbiàmo lanciato un'opera, zione perfar conoscere le offerte ai,queiclienti potenziali che si trovano. vicinoaipuntivenditacerto,nonsi.,.; trattadiadvertisinginterminitradi- '! zionali: i messaggi vanno calib~atl COnattenzione, nonsipuò essere m vasivi. limondo della moda è molto interessato aìle nostre proposte per favori.relabrandexperience. Ripeto: non SI tratta solo dei grandi gruppi, ma anc?e dell: piccole griffe». 91:1ali sono l settoricon cui state lavorando? '. «S?no parecchi, dalle assicura Z10ru alle ~ele~on:unicazioni passando ~er I edltona e per il mondo ~elretail..in molti casìsi tratta di ven e propn progetti ben diversi dalla pubblicità tradizionale. Embl:matico lo sviluppo di unaapp penphone allo scopo di far conoscere un corso d'inglese lanciato da un g~ppo editoriale. Oppure la C?Struzl0 nediunsistema che mettam comunicazione l'utente con ilcall center diunacompagniaassicurativa.j;lo~ haideadella quantitàdi progettmel settori più disparati che hanno~ome destinatario un call center». E' vero checisono segnalianche dalmondo dell'auto? ". «Lo confermo. Pensi alle opportunità offerte dalla geolocalizzazioc ne e dalle offerte di prossimità. Ad esempio posso passare davanti all'officina autorizzata che mi offre,subitoiltagliando scontato perl'au" to. Oppure quella stessa officina mi puòricordare che entro unmese dovrei fare il tagliando. Ma che se mi presento domani alle nove posso usufruire di unapromozionemolto interessante»; Torniamoalcommercio:c'èsolo lamoda? «Non siamo ancora al supermercato che ti propone una promozione da cogliere al volo nel giro di...,un'ora.tuttaviale catenedell'infor. matica cominciano ad entrare in qu~st:ordine di idee». ~.,Bene gli smartphone, dunque. E il mercato pubblicitario nel suo colìlplesso? SEGUE
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ioata 18 MAR2013 la Repubblica Pagina 9 SEGUE «Noi facciamo parte di ungrande gruppo internazionale e il nostro punto?i vista è globale. Ebbene, prevediamo che nel 2013 il merca to globale della comunicazione crescerà dei5%.a tirare lavolatasaran!10 il FarEast e gli Stati Uniti mentre ilnostro continente si 'spaccherà' in trepezzi. C'èI'Europaorientaletrainata dalla Russia, dalla Polonia che,farà un balzo dell'8%. Mentre l'europa occidentale crescerà dell' 1 % e i paesi del Sud come Spagna e Italia caleranno del 5% ciascuno». Per l'italia deu'advertising si prevede lillaltro anno difficile?. "St la situazione non è facile. La cartastampataregistreràuncalo del 13%, pesante ma inferiore a quello del 2012 (-19%); la radio scenderà. dell's% e la Tv del 5%. Comunque a~tenzicine: il risultato della televi SlOne va scorporato; da una parte la Tv generalista scenderà del 7% mentre dall'altra i canali tematici quelli del digitale terreste, cresce~ ranno del 10%. Tuttavia non mancano altri segrlali positivi». Cioè? :(~nte.m~t, il secondo mezzo pubbhcitarlo m assoluto, continuerà a crescere dell'll% passando dai L~~O ~ilioni del 2012 a circa 1.500 milu;ml Ancora nel 2010 ilwebva ~evail20%dellatv: l miliardo contro. l 5 miliardi del piccolo schermo' q~~st'a~o con il calo della Tv a 4 m~iardl di raccoltail'peso' della rete e raddoppiato: circa il 40% della t~levisi~me. Insomma, una piccola nvoluzlone». '. f>riproduzione R!SERVATA [I NUMERI] Un gruppo da 1,1 miliardi di sterline che passerà alla Dentsu Qui sopra, Giulio Malegori, presidente e amministratore delegato dél Gruppo Aegis Media Italia, il "braccio" italiano di uno dei colossi mondiali dell'advertising e della comunicazione l'italiana Aegis Media fa parte di Aegis Group, un colosso della comunicazione che fattura 1,135 miliardi di sterline sfiorando i 200 milioni di utile operativo. A sua volta Aegis Group, quotato alla Borsa di Londra, entro fine mese sarà acquij>tatodal. gigante nipponico Dentsu. In Italia Aegis controlla due "centri mèdia" come Carat e Vizeum: società che si occupano di acquistare la pubblicità per conto degli investitori pianificando le campagne "chiavi in mano". Anche Isobarè un centro media specializzato sul digitale mentre iprospect si occupa di marketing applicato ai moto.ri diricerca oltreche di progetti su smartphone e socialmedia. Fra le società di Aegis Media ricordiamo Posterscope( affissioni), quindi AE Comunicazione d'impresa (Media Relatlons ed eventi) oltre a Clownfish ( comunicazione ambientale),deepblue (Consulenza strategica) e MenCompany, (guerrilla marketing). Il MERCATO PUBBLICITARIO IN ITALIA NEl 2013 VaL %rispetto all'anno precedente GU SMARTPHONE NEI BIG 5EUROP8 Tasso di penetrazione in %
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica Data Pagina 1B MAR2Qi~ 9 CLASCHEDAl Diritti tv, il numero degli acquirenti aumenta e le major tirano un sospiro di sollievo Il contenuto è" re e il suo regno durerà a lungo. L'irrompere di Internet nel mercato tv non sta svalutando lelibrary di diritti delle grandi major, anzi il contrarlo. Il valore di mercato di film e serie tv può complessivamente aumentare e non soffre certo la concorrenza dei temutisslml "contenuti autoprodotti" dagli utenti. La major vedono inoltre di buon grado il moltiplicarsi dei potenziali acquirenti. Che Amazon o Netfl/x si mettano in competizione con il gruppo Murdoch e con tutte le altre pay tv è per loro una buona notizia. A lungo hanno infatti temuto che si potesse creare un cartello di pochi ricchi acquirenti mondiali in grado di abbassare I prezzi e I margini delle case di produzione. D'altra parte oggi le major non hannq più paura della plrater/a. Le piattaforme di streamlng e I software digestione dei diritti sono sicuri. E poi l'accorciamento delle "finestre di uscita", conio streaming che tende ad avvicinarsi sempre più all'uscita in sala e talvolta lo affianca, riduce Il periodo tipico di azione dei "pirati". E poi anche la legislazione si sta muovendo più rapidamente in difesa dei diritti video. Due settimane fa, per esempio anche la corte Ue del Lussemburgo ha stabilito il diritto delle emittenti tv di vietare la ritrasmissione via Internet dei loro programmi da parte di un'altra società. (s.,car.) CAIPROooZJQNEA1SEAVATA
"'1r~~~~~ ~ ~ F E D E f9 A Z t O N E l T A L t A N A E D l T Cl Fì I G I O f9 N' A L I CORBIEBE DELLA SEBA Data 1 8 MAR 2013 ina 11.rica\!at().per~ridurre ildebitòpu6blico.ba.s~ivafe5tori(i~e.a,rchivj,,,'"... ; '-. -.. -:- -.-," -. - - - --. iciamo la verità: per noi italiani ilproble.ma spesso non è il: merito ma il metodo delle scelte. Il presidentedelconsiglio Mario Monti ha fatto éjn'affermazione puntuale nel discorso di fine 2012 e non' è un caso che non sia stata evidenziata: il costo i più alto che l'italia soppo(-! ta è quello delle decisioni i non prese. Il problema di ' metodo non riguarda una specifica parte politica, ma. piuttosto è un nostro retaggio culturale. Agli storici e ai sociologi laricerca diquali ne siano le ragioni. Ma la constatazioneri chiede una risp'o'sta, se vo _.~?~."~.-'--'~--.;--.-<--~_._----- glia;';'6 uscire dalla crisi. Prendiàmo ad esempio un. caso attuale. Recèntemen- I te. diversel/oci si sono leva- 1. tea segnalare l'inadegua-.. tezza della nostra televisio-'.' nepubblica. C't: chi ha sottolineato il deficit nei confronti.. obiettivi delseri. vizio P Jjco(Valentini, su Repubblica), chi ha eviden.ziato le.resistènze. bipartis~na)la priv~tizìqzione (Battista, sul Corriere della Sera) e chi;coine Grillo,.ha auspicatola venaitadèllè. reti'hai, trannèun,t E tutto.' ciòmentre làralòssessi-'! vaméntei:ricord'ava che" qualunque1=osasi iritend~i Jare'edelpropriOtelevisore,.. daac9uario a soprammobi. )e,ii.canone~;;'p~gtt6:per'; _,chéè una tassa:'nùll~~'dal.obi~ttaree émzijo'spofèac-! cattlvante, c ".... Ma, detto ciò,èhesenso ha una televisione pubblica. di questo tipo, che. in.n.ull~. differisce dalle televisioni commerciali e che interpreta il pluralismo come la' spartizione proporzionale del tem po tra esponenti politici per fare lorodire, in dichiarazionidi pochi secondi, concetti assolutamente e necessariamente banali. Una televisione che d impo-. ne una sbcietàpubblica con nomine affidate a sceltegovematlve """"7 con tutto ciò che ne deriva...;.. e con una c()jl1missione parla... mentar~alverticèdel siste~.:ì ma..'...! Forse. un tempo ci sa'~ : remmo potuti permettere.i tale onere. Ora nonpiù. Lal vendita di tutte le reti e fre-: quenze Rai, con una gara' aperta a chi non è già sul mercato italiano, garanti rebbe l'apertura dello stess'o, consentirebbe un introito immediato allo Stato e risparmi perii futuro, alleggerirebbe i cittadini delcanone che è, appunto, una tassa in più. Naturalmente àndrebbe.apertoallad)l'jcorrenzaahche il mer.catodel la pubblicità. II tlittosotto la guida dell'autorità della concorrenza, di quella delle.. comunicaiionie, ancor più, -.denrcon-ùfìlssione èuro r~ ~. _ ) ;,. pea. ".... ~'.. Maecço laquestione);ti,'.metodo: Esufficiente priva> tlzzare I canali della Rai"Cofl. ''eccezione diunasolàretè., quella-sembra di capire.-destina~.alservi2;iopubblico?lasoluzione poteva andare. bencé ~decenni fa. Ora nqnplù,nellostato di crisiinç.liisiamo.~1\nche i quell'unico' canale suddivi~ dérebbespazl e tempi con la stessa logica, Manter:~bbe \'impalcatura politica. che già esiste. Lascere~be invariato il canone a canc?. di coloro che possiedono Il televisore, discriminando, come sempre, coloro che. Pélg~no spo~~n:c~~ente da quelli che non paga~o. Qual è il senso di tutto CIO? Ormai le scelte devono esse più radicali e.incisiv!=;. Si è èercato, manni an.che recenti. c.!i awiare modifiche della governance della Rai, senza successo.. Eppure erano iniziative p~r,. tite con le migliori intenzioni. Dobbiamo insistere ne~ fallimenti? Si vendano tutti i canali e le frequenze della Rai. Le risorse ricavate v~dano a riduzione del debito pubblico o a sgravi~ d~lie imposte su lavoratori e Imprese,secbndo ciò c~e risulterà più conveniente per la crescita.si sopprima-' no le relative sovrastruttuc re politiche. Si dirà: ma la Rai è la più grande azienda,~ultura~e del Paese. Non ve'dubblo che grande siastatoil suo contributoajlo sviluppo d@, Paesé'JnJJa5sato. Ma ora:' nonclsbno le risorse per mantenèreqtjesta struttura complessa e costosa,' che si è,adeguata al livello culturalè delle telel/isioni. commerciali e che non èin graqq(j1 assicurare ladlffu~ S:lone dèllac:ultlii':a e della stessa linguaifaliana:.ciò che va salvaguardato è il patrimonio creato negli anni con le risorsepub blich~.ln-particolare archivi eteèhe Rai. Questi devono restare' in mano pubbliéa per garantire libertà epari-. tà dì accesso,.come una essential facility, con paga:' mento di un corrispe~ivo perchi vi accede: COSI. comevannolmpostl,achl acquisirà inbase a gara li diritto di utilizzare le frequenz~ ora gestite dalla'. Rai:',?nen. di servizio pubblico In termini di ore di programm.a.zipnedestinate afòrmaizlone informazione e progr~mmi culturali e I~ s~lva~ " guardia dell'?c.cup~zlone. Coraggio, decidiamo! @H!Pf(OOJl~NE.Il!S[R\iATi\, ~...;
~I F E D E R A Z I O N E J T A L I A N A E D I T O R I G I O R N A L I Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 1 8 MARZ013 COBBIEBE DELLA SEBA LA TRASPARENZA DELL'lNFOMfAZIONE E LE ACCUSE ALWALL STREET JOURNAL...A... Rendere il mondo più traspa c arrestati a Londra. Ma anche il governo..,.,..- rente è l'obiettivo principe del- americano vuole vederci chiaro, perché l'informazione. Il elle richiede innalizi- le leggi Usa proibiscono di corrompere tutto.clllarezza da parte di chi questa in~ funzionari stranieri. formazione la produce. Se però la coper- E qui si inserisce la vicenda cinese. Se tura informativa riguarda Paesi che non condo il Wall Street Joumal, che ha affi fanno della trasparenza la propria rego- dato un'indagine interna a unpooldi le la, allora la questione si fa assai più ingar- galiindipendenti, le accus~son? del tut bugliata. Lo dimostra l'ultimo caso che to infondate. Di più, la ~<soffiata» sareb vede protagonista il Wall Street Joumal, be venuta proprio da agenti del gòverno. il giornale americano.di proprietà del di Pechino allo scopo di screditare il giormagnate ~u.straliano Rupert Murdoch; nale americano. Il WSJ sarebbe finito nel Con notevole professionè di onestà, il mirino della autorità cinesi per le inclllequotidiano ha pubblicato unarticolo in ste sulle ricchezze dei leader del partito cmsi dà conto di un'inclllestaaperta dal comunista, al pari del New York Times, Dipart:i.Q:Ientodi Giustizia degli Stati Uni-. che pure ha avuto i suoi problemi. Enti per presunte tangènti pagatè in Cina trambi i giornali Usa sono stati vittime da parte didipendenti del giornale. Tan- di attacclllinformaticì provenienti dalla genti che sarebbero servite a «oliare» Cina.. funzionari di Pechino allo scopo di otte- Una vicenda paradossale: uno Stato nere informazioni riservate. autoritario, doveopacità e corruzione so- L'indagine nasce come un sotto-fiio-. no la norma, utilizza la legislazione <<pune dell'inchiesta in corso in Gran Breta- ritana» dell'occidente per inguaiàre un gna contro gli altri giornali del gruppo giornale che piova a penetrarne la corti Murdoch, in particolare il Sun e ilnews na di silenzio.q!ianto basta per ricordaoj the World, accusati di intercettazioni re a tutti qual èla posta in gioco di un'inillegali e pagamento di tangenti. La giu- formazione trasparente. stizia britannica è già andàta in profondi- Luigilppolito tà nella vicenda, con diversi giornalisti co RIPROOUZIONE RtSER\lATA