IL PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI PIACENZA



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IL PIANO STRUTTURALE DEL COMUNE DI PIACENZA

LE AREE MILITARI E L URBANISTICA A PC Piacenza è un caso molto speciale nel quale la riutilizzazione (delle aree) e la rilocalizzazione (delle attività) dovrebbero andare di pari passo; e così diventare un punto di forza decisivo nelle linee dello sviluppo strategico della città Dal punto di vista urbanistico il tema delle aree militari inteso come sviluppo e rilocalizzazione è sempre stato presente nell elaborazione elaborazione dei vari strumenti urbanistici della città Già nel 1932 vengono espresse perplessità in merito all Arsenale che costringe i lavoratori ad operare in edifici fatiscenti e che ostacola lo sviluppo della città nella direzione sud-ovest ovest Il PRG 1980 redatto dal Prof. Marcello Vittorini conferma la destinazione militare di tutte le aree ad esclusione dell Arsenale che viene destinato a servizi di quartiere. Il nuovo arsenale è previsto in località LeMose dove oggi è insediato il primo magazzino Ikea.

Il Prg redatto dal Prof. Campos Venuti conferma la destinazione militare delle aree. Fanno eccezione il Vallo dell Arsenale, destinato a verde pubblico e la Pertite, la Caserma Artale e il Piano Caricatore indicate come aree di trasformazione integrata (residenza, terziario) con indice territoriale 0.25 (anziché lo 0.35 previsto per le altre aree dismesse) e con la cessione del 40% dell area a servizi pubblici Nel 2003 viene riattivato il tavolo tecnico istituzionale con la partecipazione di parlamentari piacentini, amministratori regionali, provinciali e comunali Il tavolo si pone i seguenti obiettivi: difesa del futuro produttivo degli stabilimenti militari, valorizzandone la vocazione industriale e garantendone una prospettiva occupazionale certa; utilizzo di aree e infrastrutture non strategiche per una reale riqualificazione dei servizi e della vivibilità urbana;

2006, il gruppo di lavoro del Comando Logistico dell Esercito ha presentato lo Studio di Fattibilità del Polo Industriale Militare di Piacenza ( PIMP PIMP ) 2007, il Prof. Mattia consegna il rapporto in cui l investimento l necessario alla realizzazione del PIMP, come proposto dal Comando Logistico dell Esercito, viene stimato in circa 223 milioni di euro 2008, viene stipulata, tra il Ministero della Difesa ed il Comune di Piacenza una Intesa, per la razionalizzazione e la riorganizzazione delle infrastrutture dell esercito esercito presenti nel comune di Piacenza. la Commissione Consigliare Speciale conclude i propri lavori con la presentazione di un ordine del giorno, in data 3 ottobre 2008, esaminato nella seduta consiliare del 27 ottobre 2008.

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Il protocollo d intesa stipulato il 3 APRILE 2008 con il Ministero della Difesa fu sottoscritto in base alle previsioni della Legge Finanziaria 2007 La Legge Finanziaria 2009 modificò introdotte nella Legge Finanziaria del 2007 le disposizioni Tutte le modifiche vanno nel senso di aumentare il potere decisionale del Ministero della Difesa che deve ottemperare all obbligo, sancito da varie disposizioni, di razionalizzare la propria presenza sul territorio nazionale per adeguare l'assetto infrastrutturale delle Forze armate alle esigenze derivanti dall'adozione dello strumento professionale

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale LEGGE FINANZIARIA 2007 Art.1 c. 262 262. All'articolo 3 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, e successive modificazioni, dopo il comma 15 sono inseriti i seguenti: OMISSIS. 15-ter. Nell'ambito dei processi di razionalizzazione dell'uso degli immobili pubblici ed al fine di adeguare l'assetto infrastrutturale delle Forze armate alle esigenze derivanti dall'adozione dello strumento professionale, il Ministero della difesa puo' individuare beni immobili di proprieta' dello Stato mantenuti in uso al medesimo Dicastero per finalita' istituzionali, suscettibili di permuta con gli enti territoriali. Le attivita' e le procedure di permuta sono effettuate dall'agenzia del demanio, d'intesa con il Ministero della difesa, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico-contabile".

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale LA PERMUTA FINANZIARIA 2007 Art.1 c. 262 Area di Viale Malta Ex Ospedale Militare Piano Caricatore Militare Sedime binari Arsenale- Stazione FF.SS. NUOVO POLO MANTENIMENTO PESANTE UNISCE: Arsenale Laboratorio Pontieri Ex Pertite Laboratorio Pontieri Magazzino ricambi Area MACRA-STAVECO Su una nuova area di circa 400.000 mq messa a disposizione dal Comune Si liberano aree pari a 765.000 mq IL COSTO DELL OPERAZIONE E PARI A CIRCA 250.000 MILIONI DI euro

Studio di Fattibilità del Polo Industriale Militare di Piacenza ( PIMP ); Per la localizzazione del costituendo PIMP, il Comune di Piacenza ha ipotizzato, per evitare di dar luogo a nuove classificazioni di aree agricole, l utilizzo di un area sita in località LeMose nella zona del cosidetto Polo Logistico Piacentino costituita da due lotti di superficie complessiva di 425.000 mq.

Il 20 febbraio 2009 il Consiglio Comunale approva le Linee di indirizzo per il Piano Strutturale Comunale ; il documento recepisce l ordine del giorno della Commissione Speciale e prevede, tra l altro, la redazione di un MasterPlan delle Aree Militari di cui al Protocollo d intesa del 3 aprile 2008, che delinei una guida agli interventi, affrontando il contenuto delle trasformazioni senza vincolare a priori le destinazioni d uso e gli indici di edificabilità. Il 6 marzo 2009, in base ad una convenzione quadro del 2006, viene affidato al Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano l incarico per la redazione del MasterPlan. L elaborato relativo alla prima fase di lavoro viene consegnato nel luglio 2009 La dimensione dell investimento, ma anche il mutato quadro economico e il cambio di orientamento della difesa determinano sostanziali modifiche a quanto previsto nel protocollo d intesa.

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale NUOVA IPOTESI PERMUTA (estate 2009) Nel corso dell incontro con il sottosegretario alla Difesa on. Crosetto si conviene di aggiornare il protocollo d intesa prendendo atto: - delle modifiche normative intervenute - delle mutate esigenze della Difesa (accorpamento genio Pontieri nella caserma Artale) - dell esigenza di ridimensionare il progetto di accorpamento del Polo di Mantenimento Pesante con il Macra visto i costi eccessivi e i blocchi alle assunzioni che ne condizionano lo sviluppo

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale NUOVA IPOTESI PERMUTA (estate 2009) Lavori accorpamento 2 Battaglione Genio Pontieri nell Artale Lavori adeguamento Arsenale (che resta in Viale Malta) Lavori recupero ex Ospedale Militare (che resta alla difesa) Lavori ampliamento Macra Costruzione palazzine area ex terzo centro Lavori adeguamento Scalo Pontieri Laboratorio Pontieri Ex Pertite Vallo delle mura confinante Con Arsenale Militare Piano Caricatore Militare Caserma Niccolai Caserma Bixio Caserma Lusignani LE AREE CHE SI LIBERANO(da valorizzare) SONO PARI A mq 558.690 c.v.

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Laboratorio Pontieri Sup. 36.400 mq Caserme Niccolai e Bixio Sup. 45.570 mq

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Sup. 82.000 mq

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Caserma Lusignani Sup. 90.000 mq

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Area del vallo Mq 85.000

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Area ex Terzo Centro Sup. 19.000 mq

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Situazione complessiva Aree in uso ai militari Aree da valorizzare

COMUNE DI PIACENZA Assessorato Pianificazione Territoriale Nel frattempo interviene la Legge Finanziaria 2010

LEGGE FINANZIARIA 2010 189. Allo scopo di conseguire, attraverso la valorizzazione e l'alienazione degli immobili militari, le risorse necessarie a soddisfare le esigenze infrastrutturali e alloggiative delle Forze armate, il Ministero della difesa e' autorizzato a promuovere la costituzione di uno o piu' fondi comuni di investimento immobiliare, d'intesa con i comuni con i quali sono sottoscritti gli accordi di programma di cui al comma 190. 190. Con uno o piu' decreti del Ministro della difesa sono individuati gli immobili da trasferire o da conferire ai fondi di cui al comma 189, che possono costituire oggetto di appositi accordi di programma di valorizzazione con i comuni nel cui ambito essi sono ubicati. L'inserimento degli immobili nei citati decreti ne determina la classificazione come patrimonio disponibile dello Stato. Tali decreti, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, hanno effetto dichiarativo della proprieta', in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'articolo 2644 del codice civile, nonche' effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto. Gli uffici competenti provvedono, se necessario, alle conseguenti attivita' di trascrizione, intavolazione e voltura. Avverso l'inserimento degli immobili nei citati decreti e' ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione dei medesimi decreti nella Gazzetta Ufficiale, fermi restando gli altri rimedi di legge.

191. Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 58 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del protocollo d'intesa corredato dello schema dell'accordo di programma, di cui al comma 190, costituisce autorizzazione alle varianti allo strumento urbanistico generale, per le quali non occorre la verifica di conformita' agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni, salva l'ipotesi in cui la variante comporti variazioni volumetriche superiori al 30 per cento dei volumi esistenti. Per gli immobili oggetto degli accordi di programma di valorizzazione che sono assoggettati alla disciplina prevista dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e' acquisito il parere della competente soprintendenza del Ministero per i beni e le attivita' culturali, che si esprime entro trenta giorni.

192.Con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, anche tenuto conto di quanto convenuto negli accordi di programma di cui al comma 190, sono disciplinati le procedure e i criteri attraverso i quali procedere all'individuazione o all'eventuale costituzione della societa' di gestione del risparmio per il funzionamento e per le cessioni delle quote dei fondi di cui al comma 189, fermo restando che gli immobili conferiti che sono ancora in uso al Ministero della difesa possono continuare a essere da esso utilizzati a titolo gratuito fino alla riallocazione delle funzioni, da realizzare sulla base del cronoprogramma stabilito con il decreto di conferimento degli immobili al fondo. Ai comuni con i quali sono stati sottoscritti gli accordi di programma di cui al comma 190 e' riconosciuta una quota non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento del ricavato derivante dall'alienazione degli immobili valorizzati.

Ne consegue che: Le aree che i militari lasciano libere devono essere valorizzate per consentire loro di reperire le risorse finanziarie necessarie alle opere di razionalizzazione (accorpamento Reggimento Pontieri, riorganizzazione Polo Mantenimento Pesante) L operazione di valorizzazione deve ragionare complessivamente sulle diverse aree al fine di contemperare le esigenze di valorizzazione con gli interessi della città in termini di nuovi spazi pubblici, spazi a verde recupero e valorizzazione dei beni di interesse storico architettonico ( Castello di Pierluigi Farnese, chiostri di S. Sisto ecc.) Il protocollo d intesa diviene un atto di competenza consigliare che costituisce autorizzazione alle varianti urbanistiche ed è accompagnato da un accordo di programma che precisa i dettagli e gli impegni che ci si assume Occorre fare una valutazione urbanistica delle scelte che vanno operate sulle diverse aree per completare il masterplan che deve rappresentare la base di discussione con la città e con i militari

Le aree oggetto della seconda versione del Rapporto

Lo scopo del lavoro Predisposizione di una serie di indagini utili a presentare al comune materiali sui quali riflettere al fine di definire una strategiagenerale sulla quale innestare il Master Plan > il destino insediativodi ciascuna area, > il posto di ognuna di esse nella città, > lo scenario complessivo entro il quale quelle trasformazioni trovano un senso alla scala urbana Pertanto le operazioni di ricerca e progettazione contenute nel primo rapporto possiedono: > una natura esplorativa > un carattere istruttorio > uno scopo consultivo Contenuti e forma del Master Plan sono oggetto di una fase successiva

Le operazioni di ricerca e progettazione Riflessione sul posto delle aree militari nella città Individuazione di immagini di Piacenza Esplorazioni su ciascuna area letture misurazioni esplorazioni progettuali Definizione di tre scenari per Piacenza Prime considerazioni intorno alla fattibilità economica Ricognizione intorno ad attori, strategie e poste in gioco

Esplorazioni letture Infrastrutture e accessibilità

Esplorazioni letture Il contatto con la città

Esplorazioni letture Il sistema del verde

Esplorazioni esplorazioni progettuali ambienti e spazi abitabili

Esplorazioni esplorazioni progettuali caratteri del progetto

ESPLORAZIONI PER CIASCUNA AREA Tre strategie progettuali > reinterpretazione > densificazione > innovazione Integrate, secondo proporzioni differenti, in ogni esplorazione

Definizione di tre scenari per Piacenza

Piacenza città verde Piacenza è una città verde, collocata in un territorio di grande qualità ambientale e paesistica. Una città media che cresce in modo incrementale, caratterizzata da un elevata qualità dell abitare quotidiano grazie a una dotazione rilevante di spazi pubblici.

Piacenza città della qualità dell abitare Piacenza è una città che cresce in modo intensivo, grazie alla realizzazione di ambiti residenziali densi, caratterizzati da un elevata qualità degli spazi e dei materiali urbani, ma anche da una forte diversificazione dell offerta immobiliare, in grado di recepire la domanda di alloggi espressa da molteplici popolazioni e profili di utenza.

Piacenza città della conoscenza Piacenza è una città della conoscenza e dei saperi che ospita attività di ricerca e di formazione superiore e che, anche grazie alla sua qualità urbana e residenziale, compete con altre città medie per attrarre talenti e attività ad alto valore aggiunto. Una città che, pur senza rinunciare alla qualità dell abitare, rimette in gioco il proprio sentiero di sviluppo urbano nella chiave dell innovazione.

CONCLUSIONI Il Documento Preliminare del PSC, propone le seguenti indicazioni: i: si individuano come aree comprese nel progetto Aree Militari tutte le aree oggetto delle varie ipotesi di dismissione e/o valorizzazione, zione, discusse con il Ministero della Difesa compresa l area l del polo logistico ove era stata ipotizzata la costruzione del nuovo PIMP le aree verranno inserite nei POC al momento della definizione di più precisi accordi con i Ministeri competenti prevedendo: 1 - la localizzazione del nuovo stabilimento, ove ne sia confermata la previsione, o in una delle aree attualmente in uso ai militari, ovvero nell area già prevista del polo logistico, 2 la trasformazione delle aree militari dismettibili, a seguito della localizzazione del nuovo PIMP, secondo le indicazioni degli accordi e tenendo conto di ciò che emerge negli scenari progettuali proposti dal politecnico per ogni singola area; 3 la conferma della destinazione militare per le altre aree non interessate dai nuovi accordi; 4 di tenere conto della volontà espressa da oltre 30.000 cittadini piacentini di destinare l area della Pertite a parco pubblico.

GLI AMBITI DELLE TRASFORMAZIONI: Le aree militari La Tabella riassume il quadro complessivo dei possibili scenari urbanistici. Non indica quantità, indici e destinazioni di progetto che dovranno invece essere sviluppati e definiti nei POC, qualora tutte le aree sopra citate rientrassero negli accordi tra il Comune ed i Ministeri competenti.