2.2.3 Pratiche efficaci/efficienti



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2.0 Prevenzione delle malattie non infettive 2.2 Prevenzione dei traumi e delle lesioni da incidenti domestici Referente: Sandro Cinquetti Dipartimento di Prevenzione Az.ULSS 7 Pieve di Soligo (TV) Gruppo di lavoro: Fabio Soppelsa SISP Az. ULSS 1 Belluno, Maurizio Sforzi Az. ULSS 3 Bassano (VI), Luca Sbrogiò Dipartimento di Prevenzione Az. ULSS 7 Pieve di Soligo (TV), Gianluigi Lustro SISP Az. ULSS 8 Asolo-Montebelluna (TV), Paolo Coin SISP Az.ULSS 15 Camposampiero (PD), Lorenza Gallo SISP Az.ULSS 18 Rovigo, Massimo Valsecchi Dipartimento di Prevenzione Az. ULSS 20 Verona. 2.2.1 Descrizione del problema di salute Una quota importante della morbosità e della mortalità che interessa la popolazione del Veneto, in particolare in termini di anni di vita perduti e disabilità, è causata da incidenti domestici. Risultano a tale proposito particolarmente colpiti i bambini (es. annegamento in vasca da bagno), gli anziani (es. esiti della frattura di femore), le casalinghe per l evidente correlazione con l attività domestica, i gruppi sociali marginali (es. intossicazioni da monossido di carbonio dipendenti da inadeguati sistemi di riscaldamento). Vi è evidenza che molti comportamenti errati e molte condizioni ambientali che favoriscono l insorgenza di incidenti domestici possono essere modificati, definendo quindi una prevenibilità dei traumi derivanti da tali incidenti. L evidenza di prevenibilità ha portato la Regione del Veneto ad allocare un primo investimento al fine di definire uno specifico programma preventivo rivolto alla popolazione generale ed ai gruppi di rischio sopra citati. La Giunta Regionale, come per altri programmi di Sanità Pubblica, ha identificato l Azienda ULSS 7 come capofila in ambito regionale delle altre Aziende ULSS. 2.2.2 Obiettivi Obiettivi generali riduzione della mortalità (con particolare riferimento a quella precoce), della morbosità, delle disabilità e delle sofferenze derivanti da traumi da incidenti domestici. Obiettivi specifici 1. Rafforzamento dell analisi epidemiologica sui fattori di rischio inerenti i traumi conseguenti ad incidenti domestici, con particolare riferimento agli incidenti a carico di soggetti in età pediatrica, di anziani, di casalinghe e di soggetti in condizioni di marginalità sociale; 2. Incremento della percezione diffusa della rilevanza del problema dei traumi conseguenti ad incidenti domestici (sostenendo la definizione dello stesso quale priorità di sanità pubblica anche e soprattutto in riferimento alla definizione di strategie preventive); 3. Riduzione dell impatto epidemiologico (mortalità, morbosità, anni di vita perduti, disabilità, ecc.) di alcune tipologie di incidente domestico: 3.1. incidenti in età pediatrica (annegamenti, folgorazioni, ustioni, cadute dall alto, ecc.); 3.2. incidenti nella terza età (scivolamenti, cadute dall alto, ecc.); 3.3. incidenti derivanti da lavori domestici (folgorazioni, ustioni, intossicazioni da prodotti per la pulizia della casa, ecc.); 3.4. intossicazioni accidentali in ambito domestico da monossido di carbonio.

2.2.3 Pratiche efficaci/efficienti Il tema della prevenzione degli incidenti domestici è relativamente recente e vi è una modesta, seppur significativa, analisi delle pratiche efficaci. In particolare è evidente una macroscopica differenza di approccio in tema di prevenzione degli incidenti per i bambini rispetto agli anziani. Infatti nel primo caso è dimostrata l efficacia del counselling rivolto ai genitori finalizzato all adozione di pratiche di sicurezza (es. non lasciare da solo un bambino con meno di tre anni in vasca da bagno) e all acquisto di sistemi di sicurezza (acquisto ed installazione di avvisatori sonori per la fuoriuscita del gas, cancelletti per impedire l accesso alle scale, griglie proteggi pentole, termostati per regolare la temperatura dell acqua dei rubinetti, ecc.). Nel caso degli anziani il counselling non dimostra la stessa efficacia. In questo caso è invece efficace l acquisto ed installazione di sistemi di sicurezza per conto e nell interesse del soggetto anziano. Naturalmente l invito alla rimozione di tappeti ornamentali, l utilizzo di tappetini antiscivolo in bagno, ecc. possono ugualmente costituire importanti semplici suggerimenti. In allegato (All. 1) alcune schede riassuntive degli interventi efficaci elaborati dal Canadian Task Force for Preventive Health Care. 2.2.4 Linee guida operative per i SISP della Regione del Veneto In analogia al progetto regionale Prevenzione traumi da traffico, il programma regionale Prevenzione incidenti stradali prevede un articolazione basata sui referenti aziendali, presenti in ogni azienda sanitaria, nominati dai rispettivi Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione. Pur essendo quindi un programma a valenza dipartimentale, il SISP costituisce il Servizio del Dipartimento di Prevenzione di riferimento primario. 2.2.4.1 Aspetti organizzativi Il SISP collabora all attuazione delle azioni previste dal programma regionale. Personale del SISP è dedicato in quota oraria al monitoraggio epidemiologico e all organizzazione Il SISP è presente al tavolo intersettoriale con SEPS, SPISAL (infortuni delle casalinghe), rappresentanti dei medici di famiglia, operatori dei media e associazioni di volontariato e rappresentanti del mondo della scuola. 2.2.4.2 Aspetti tecnico-professionali Il referente aziendale dell ULSS deve possedere la seguenti capacità professionali e nozioni: capacità organizzativa per la gestione locale del progetto; nozioni di epidemiologia di base ed applicata al tema incidenti domestici; capacità di reperire dati relativi; conoscenze relative alle norme e all evidenza scientifica in tema di prevenzione di incidenti domestici. Tecnici della prevenzione: - possono svolgere il compito di sopralluogo ed analisi degli ambienti di vita e di svago al fine di identificare le carenze strutturali e fornire indicazioni di miglioramento ai genitori e/o alle istituzioni preposte previa idonea formazione. Assistenti sanitarie: - possono svolgere compiti di counselling specifico in particolar modo durante i contatti con i genitori (ad es., durante i contatti per le vaccinazioni pediatriche previa idonea formazione). 2

2.2.4.3 Aspetti di qualità percepita - Evidenza di impegno della sanità pubblica su un tema innovativo a grande impatto sociale 2.2.5 Indicatori per la valutazione degli esiti e degli standard attesi Indicatori previsti per la valutazione 1) Indicatori di PROCESSO (riferiti alla effettiva conduzione delle attività previste) predisposizione di un rapporto epidemiologico preliminare sulla materia (ottobre 2003); realizzazione di un corso di formazione degli operatori (settembre 2004) con coinvolgimento di operatori sanitari di almeno 66% delle Az. ULSS; rispetto della tempistica; percentuale di Aziende ULSS coinvolte nel programma (almeno 66 % di Az. ULSS hanno nominato il referente aziendale nel 2004); percentuale di operatori, dipendenti e convenzionati, coinvolti nell attività formativa; realizzazione campagna di marketing sociale per almeno una variabile comportamentale correlata ad incidente domestico (2004); valutazione dell efficacia degli interventi (I trimestre 2004); Presentazione pubblica del rapporto conclusivo ed eventuale riprogettazione di una o più linee di lavoro (giugno 2005). 2) Indicatori di RISULTATO (riferiti all'efficacia dell'intervento) Indicatori educativi Percentuale di operatori che hanno superato con profitto le iniziative formative istituzionali (standard 75% supera con esito positivo). Indicatori di comportamento Percentuale di soggetti sottoposti ad intervento preventivo che hanno modificato/eliminato il fattore di rischio (es. eliminazione tappeti ornamentali, applicazione maniglioni antiscivolo nelle stanze da bagno, correzione degli impianti di riscaldamento); Indicatori di salute Modificazione positiva degli indicatori di mortalità (tasso di mortalità, anni di vita potenziali persi, ecc.) per traumi derivanti da incidenti domestici rispetto al dato nazionale. 2.2.6 Implementazione Implementazione dell analisi epidemiologica del fenomeno con eventuale costruzione di sistemi di rilevazione speciale (ad es. collegati con i sistemi informativi di Pronto Soccorso). Conduzione di indagini campionarie sul fenomeno e sui fattori di rischio sottesi allo stesso. Formazione specifica degli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione, di altre strutture dell Azienda Sanitaria (Consultori, Servizi di Assistenza Domiciliare) e di Enti Locali (es. operatori sociali dei Comuni). Definizione ed implementazione di specifiche campagne di marketing sociale. 3

Attivazione di percorsi formativi e stesura di protocolli collaborativi con i Pediatri di libera scelta e i Medici di Medicina Generale. 2.2.7 Bibliografia 1. Elford R.W. Prevention of household and recreational injuries in children (<15 years of age). In: Canadian Task Force on the Periodic Health Examination. Canadian Guide to Clinical Preventive Health Care. Ottawa: Health Canada, 1994; 306-17 2. Guide to Community Preventive Services Prevenzione delle lesioni a carico dei passeggeri di veicoli a motore: strategie volte a incrementare l uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini e a ridurre la guida in stato di ebbrezza. In Epidemiologia e Prevenzione, anno 26 supplemento (4) luglio-agosto 2002. 4

Allegato 1 da. Canadian Guide to Clinical Preventive Health Care. Ottawa: Health Canada, 1994; 306-17 Prevenzione degli incidenti domestici e del tempo libero nei bambini (età inferiore ai 15 anni) Intervento Azione Efficacia Livello di evidenza Uso di cancelletti che a) Legislazione Associazione tra cadute impediscono l accesso alle scale nell infanzia rischiosi con ambienti Insegnare ai bambini piccoli la sicurezza in acqua e le abilità al nuoto a) Legislazione e campagne educative di Sanità Pubblica Il counselling può aumentare il riconoscimento dei rischi nelle case, ma l impatto sui traumi è ignoto Richiedere la conformità a standard di sicurezza riduce gli annegamenti Discreta evidenza di includere in un esame periodico della salute (B) Non lasciare mai soli nella vasca da bagno i bambini con meno di 36 mesi Uso di dispositivi di sicurezza quali avvisatori sonori per la fuoriuscita del gas, abbigliamento da notte non infiammabile e termostati per regolare la temperatura dell acqua nei rubinetti Uso di Ipecac e conoscenza del Centro Regionale per i veleni a) Campagna di educazione di sanità Pubblica a) Legislazione e campagne di educazione a) Legislazione e campagne di educazione Poche informazioni riguardo all abilità del medico di influenzare l insegnamento della sicurezza in acqua e l abilità a nuotare Associazione tra annegamento e bambini incustoditi Scarse informazione sull abilità del medico di influenzare la supervisione dei bambini nella vasca da bagno Associazioni tra ustioni nei bambini piccoli con la mancanza di dispositivi di sicurezza nel loro ambiente Il Counselling può aumentare il numero dei dispositivi di sicurezza nella casa ma il loro impatto sugli incidenti è sconosciuto Associazione tra avvelenamento nei bambini piccoli e mancanza di conoscenza delle modalità di trattamento del veleno Evidenza insufficiente per includere o escludere nell esame periodico della salute (C) Insufficiente evidenza per includere o escludere dall esame periodico del bambino (C) Discreta evidenza di includere nell esame periodico della salute del bambino (B) Buona evidenza (A) Il Counselling può generare un significativo miglioramento nell uso delle modalità di trattamento del veleno Discreta evidenza di includere (B) nell esame periodico della salute del bambino Prevenzione degli incidenti domestici e del tempo libero negli anziani Intervento Azione Commenti Livello di evidenza Servizio di valutazione multidisciplinare post-caduta Dispositivi di sicurezza (avvisatori sonori per la fuoriuscita del gas, modifiche ai gradini e alle scale per diminuire la probabilità di caduta, progetti per cortili di ricreazione più Sottoporre gli anziani a tale equipe di valutazione Counselling individuale sul rischio di cadute da svolgersi nell esame clinico di routine Applicazione di essi Counselling individuale ai pazienti anziani e loro famiglie per far Il counselling si potrebbe svolgere in altri settings Il counselling si potrebbe svolgere 5

sicuri, termostati per regolare la temperatura dell acqua dei rubinetti pacchetti antiavvelenamento) acquisire tali dispositivi in altri settings Prevenzione degli incidenti domestici e del tempo libero negli adulti Un evidenza di grado III suggerisce che molti pazienti visti dai clinici potrebbero potenzialmente beneficiare del counselling per modificare il loro comportamento incline agli incidenti. Nella pratica reale, tuttavia, non si conosce quanto i clinici siano effettivamente in grado di modificare questi comportamenti. Il Counselling è il più rilevante intervento per i soggetti ad aumentato rischio di lesione come gli adolescenti e i giovani adulti, coloro che fanno uso di alcool e di altre droghe. La frequenza ottimale per fare il counselling ai pazienti sulle lesioni non intenzionali non è stata determinata ed è lasciata alla discrezione dei clinici. Prevenzione degli incidenti domestici e del tempo libero negli adulti Intervento Azione Commenti Livello di evidenza Il non bere alcool mentre si è coinvolti in attività ricreative in acqua riduce il rischio di annegamento Tenere le pistole scariche e al sicuro riduce le morti non intenzionali fra i bambini La conoscenza della manovra di Heimlich da parte degli adulti può ridurre le morti da soffocamento 6