Il rischio biologico da contatto con gli animali

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WORKSHOP FATTORIE DIDATTICHE 28 NOVEMBRE 2011 Il rischio biologico da contatto con gli animali Laura Chiavacci Osservatorio Epidemiologico

Fattorie didattiche La Comunità europea ha incoraggiato lo sviluppo di attività di servizio e didattiche all interno delle aziende agricole (art. 33 del regolamento Ce n. 1257/99 a sostegno dello sviluppo rurale) Sono stati prodotti PROTOCOLLI D'INTESA tra Istituzioni e Associazioni agricoltori che prevedono, tra l altro, REQUISITI di QUALITA

Fattoria didattica: rischi legati alla presenza di animali La presenza di animali e la vivacità degli stessi costituiscono da un lato un valore aggiunto caratteristico della campagna, dall'altro invece rappresentano un rischio in virtù di: approcci inadeguati o inopportuni che possono avere come conseguenza reazioni quali morsi, calci, beccate, urti, cornate, ecc. infezioni e malattie trasmissibili all uomo legate a condizioni di scarsa igiene degli animali e di contatto con animali sudici, con parti o fluidi di animali infetti, con somministrazione di alimenti non adeguatamente manipolati

La fattoria didattica: requisiti di qualità Impegni dell imprenditore agricolo: garantire la sicurezza in azienda, in particolare: a)-------------- b)-------------- c) assicurare che non esista alcun rischio di zoonosi all interno dell azienda; d)--------------

ZOONOSI L Organizzazione Mondiale della Salute (WHO- www.who.int/en) definisce col termine ZOONOSI una malattia o un infezione che può essere trasmessa tra animali vertebati e l uomo. Le zoonosi sono sostenute da batteri, virus o parassiti. Possono essere trasmesse da molte specie animali Sono diffuse in tutto il mondo.

Evidenze del rischio zoonosi in fattorie didattiche Segnalazione di focolai di malattia in seguito a partecipazione a laboratori in fattorie didattiche Casi isolati di specifiche zoonosi sono più frequenti in persone che hanno frequentato ambienti rurali rispetto alla normale popolazione (studi caso-controllo) N.B: Il rischio di contrarre infezione è basso ma possibile; sebbene i casi siano rari, possono essere gravi sia per numero di persone coinvolte, sia per gravità della patologia. Alcuni agenti di zoonosi sono molto diffusi (ne sono stati rilevati in circa il 50 % delle aziende es. Campylobacter, Salmonella ecc)

Come si trasmettono le zoonosi? Via orale Anche animali apparentemente sani possono eliminare agenti patogeni (es Salmonellosi, Campilobatteriosi) e infettare l ambiente (es. recinti, strutture, mangime, fieno ecc) che resta contaminato anche per mesi, e la superficie dell animale (peli etc.) Via respiratoria e/o oculocongiuntivale - pulviscolo con areosol di materiale infetto (feci, materiale biologico da parto) (es. tubercolosi, psittacosi, brucellosi) Via cutanea contatto con materiali: infetti, peli, saliva, urina e altri liquidi biologici (es. parto) - (es. funghi, rogna, leptospirosi) o attraverso lesioni della cute per morso e graffio infetti (es. pastorellosi, malattia da morso del gatto)

Come si trasmettono le zoonosi? Contatto diretto: toccando gli animali Contatto indiretto: arrampicandosi su recinti, levando gli indumenti e le scarpe sporche etc seguito da trasferimento di agenti infettanti da mano a bocca

Casistica più frequente in fattorie didattiche Infezioni gastrointestinali: segnalati numerosi focolai attribuiti a contatto con animali da: Escherichia coli O157 e altri E.coli STEC Campylobacter Salmonella Criptosporidium anche misti (più agenti patogeni contemporaneamente coinvolti), Segnalati in vari paesi (Regno Unito, Irlanda, Canada, USA, Australia)

Alcuni casi 2000 Pennsylvania - due focolai E. coli O157: contatto diretto e inadeguato lavaggio delle mani- 51 persone malate (media età = 4 anni) e 8 con SEU Non c erano aree separate tra aree con presenza di animali e aree di consumo del cibo Le strutture per il lavaggio non erano in buone condizioni igieniche e non adatte a bambini.

Alcuni casi 1995 - Galles - 43 bambini che avevano visitato una fattoria rurale si sono ammalati di criptosporidiosi. L indagine epidemiologica ha indicato che la fonte della malattia era stato il contatto con i vitelli in azienda (anch essi colpiti da criptosporidiosi). http://www.liebertonline.com/doi/abs/10.1089/vbz.2006.0639 http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/rr6004a1.htm

Altre zoonosi Listeriosi Leptospirosi Chlamydiosi Febbre Q (Coxiella burnetii) Influenza (suina, aviare) (Brucellosi) (Tubercolosi) Malattie cutanee per contatto con animali malati o portatori di : funghi (Thricophiton, Microsporum) acari (rogna: quella da parassiti animali è autolimitante nell uomo ma è fastidiosa per alcuni gg)

Come contenere il rischio? Eliminare il rischio di zoonosi non è possibile (salvo per patologie soggette a piani di eradicazione per alcune specie animali - es. brucellosi e tubercolosi nelle aziende bovine) Ridurre i rischi per la trasmissione di malattie all uomo è possibile: sono state prodotte raccomandazioni e linee guida http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/rr6004a1.htm http://www.health.qld.gov.au/ph/documents/cdb/zoo_guidelines.pdf

Alcuni fattori da tenere presente: Ogni specie animale può trasmettere malattie diverse, ma le vie di trasmissione delle zoonosi sono solo alcune, principalmente quella orofecale.. Esistono categorie di persone più a rischio (bambini, soprattutto quelli inferiori ai 5-6 anni, donne gravide e immunodepressi) Esistono categorie di animali più a rischio di eliminare agenti patogeni: neonati, animali giovani, animali stressati e animali con segni di malattia

Misure di prevenzione indicate Aree di Contatto con animali strettamente separata da quella di consumo di cibo Sorveglianza dei bambini durante la frequentazione delle aree di contatto con gli animali (per evitare il contatto mani e bocca) Lavaggio della mani finita la visita degli animali secondo un protocollo definito e in locali adeguatamente attrezzati Igiene durante la preparazione e somministrazione dei pasti in locali adeguati Divieto di somministrazione di latte e suoi derivati e succhi di frutta non pastorizzati

Allergie Anche se non rientrano nel capitolo delle zoonosi, le allergie possono rappresentare un problema legato al contatto con gli animali. Lane (capra, pecora) Piume (pollo, oca, anatra, tacchino) Peli (coniglio, cane, gatto) Forfora (vacca, cavallo, asino, maiale)

Graffi e morsi Si verificano spesso per errori durante la manipolazione degli animali. Attraverso morsi e graffi possono essere trasmesse infezioni (es. Pasteurella) Procedura in caso di morsicatura o graffio da animale: accurata pulizia e disinfezione della ferita. controllo medico per eventuali trattamenti terapeutici e provvedimenti successivi

Informazione.. L informazione è essenziale per ridurre il rischio associato con il contatto con gli animali. E dimostrato che i visitatori che conoscono il rischio potenziale hanno meno probabilità di contrarre malattie quindi: Educare i ragazzi alla manipolazione degli animali alle misure igieniche da rispettare Sorvegliare che che le indicazioni impartite siano rispettate dai ragazzi Infine. Per l allevatore: attenzione agli animali con segni clinici ed evitare ai visitatori contatti con animali che abbiano appena partorito o con i nuovi nati

Leptospirosi Sostenuta da Leptospira interrogans. Si trasmette per contatto con urina infetta. Importante è la lotta ai roditori infestanti (piano di derattizzazione), che fungono da serbatoio di leptospire. Nell'uomo e nel cane determina forme setticemica caratterizzate da insufficienza epatica e renale spesso letale. I cani e talora anche i suini sono di norma vaccinati.

Febbre Q Causata da Coxiella burnetii: generalmente febbre autolimitante da 2 gg fino a 2 settimane. In alcuni rari casi evoluzione in polmonite, menigoencefalite o epatite. Sono possibili forme croniche molto gravi. Animali che possono eliminare C.burnetii: principalemente bovini, pecore,capre L uomo si infetta per via respiratoria attraverso il pulviscolo originato da materiale organico essiccato (placente e feci). Altri modi di trasmissione sono più rari (fonte EFSA).

Cryptosporidiosi Sostenuta da un protozoo intracellulare che colpisce le cellule epiteliali del tratto gastrointestinale, l'epitelio dei condotti biliari e del tratto respiratorio sia dell'uomo che di oltre 45 specie di vertebrati (galline, volatili, roditori, cani, gatti, bovini e ovini) I parassiti sono normalmente presenti nell'intestino di vertebrati dai quali possono essere trasmessi all uomo. Il sintomo principale nell' uomo è rappresentato da diarrea profusa ed acquosa preceduta, nei bambini, da anoressia e vomito. Si risolve in circa 30 giorni, nei soggetti immunocompromessi è molto grave

Chlamydiosi La chlamydia sp. è l'agente causale della psittacosi (se trasmessa da psittacidi) o ornitosi (se trasmessa da altri volatili o mammiferi). Nell uomo le manifestazioni iniziali sistemiche sono aspecifiche: febbre, brividi, cefalea, mialgie, tosse secca con un quadro di interessamento del tratto respiratorio superiore. Quando responsabili del contagio sono altri volatili (ornitosi) o, più raramente, mammiferi, la malattia è caratterizzata da sintomatologia più differenziata e andamento meno grave. L'uomo rappresenta un ospite accidentale per questi microrganismi, e si infetta nella maggior parte dei casi documentati a seguito del contatto con uccelli.

Listeriosi La listeriosi è una malattia batterica causata da germi che possono essere isolati dal terreno, da vegetali e da molte specie animali. La patologia umana si verifica generalmente nel contesto della gravidanza ed è legata alla trasmissione alimentare. La listeriosi non associata alla gravidanza si verifica generalmente in soggetti immunocompromessi o negli anziani, e si manifesta con setticemia, meningite, infiammazioni cardiache o sintomi gastrointestinali. La listeriosi è stata descritta anche nei veterinari e in altri soggetti a stretto contatto con animali infetti.