Intervento del Presidente Vasco Errani



Documenti analoghi
Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

La domanda aumenta inevitabilmente la spesa ( aging, veloce diffusione di conoscenza delle soluzioni disponibili, innovazione tecnologica sono i

La programmazione europea potenzialità ed elementi di attenzione per le amministrazioni pubbliche

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Promuovere gli investimenti per la crescita e l occupazione

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

INTRODUZIONE AI CICLI

quindi la Federazione dei trasporti Astra, Federambiente e FederUtility.

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

Indagine e proposta progettuale

LE MEDIE MOBILI CENTRATE

Roma, 21 settembre 2015

Aiutare le persone a trovare lavoro. Il Fondo sociale europeo al lavoro. L Europa sociale

A mio avviso, più che parlare di riforma degli incentivi per le agro-energie io parlerei di miglioramento. Vorrei ricordare a tutti che fino a due

ACQUISTI E VENDITE ESPERIENZE A CONFRONTO R.D.

YouLove Educazione sessuale 2.0

Outlook finanziario dell agricoltura europea

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO

Ruolo e attività del punto nuova impresa

La Banca europea per gli investimenti in sintesi

schede di approfondimento.

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO (POI)

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile


UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO

condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

Una semplice visita in officina con intervista

Un manifesto di Cna per dare più forza e più voce ai nuovi professionisti

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

Programma Infrastrutture Strategiche

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

Una risposta ad una domanda difficile

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

i dossier ALITALIA: PARLA IL MINISTRO LUPI ottobre 2013 a cura di Renato Brunetta

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo di 6

THE NEEDS OF THE OFDI AND THE CORRESPONDING GOVERNMENTAL ROLE. LUO Hongbo Chinese Academy of Social Sciences Rome, 18 June, 2013

Previdenza professionale sicura e a misura

Dal FEP al FEAMP: quale transizione

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

La crisi del sistema. Dicembre

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

SEMINARIO DI CULTURA POLITICA PD Milano - Zona 7

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

Manifesto dei diritti dell infanzia

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

1 Sono molti anni che collaboro con aziende che si occupano di stampa, Tre storie che ci raccontano

workshop Creare valore al di là del profitto

Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince?

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

REPUBBLICA - SOMEDIA INDAGINE SU LA DIFFUSIONE E L AFFERMAZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Roma, 27/03/ RS.

non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

INTERVENTO DI GUY VERHOFSTADT, PRESIDENTE DEL GRUPPO ALDE AL PARLAMENTO EUROPEO

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

Relazione attività esercizio 2012

per una legge regionale sul reddito minimo garantito

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

_COSA SONO E A COSA SERVONO I CICLI DI BORSA.

Sguardo sulla Banca europea per gli investimenti

JOBS ACT Disegno di Legge 1428 del Emendamento del governo all art.4. #martanonfartifregare

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

Crescita dell occupazione in un economia sostenibile Ruolo della PA

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Beira, Università Cattolica del Mozambico. Con noi per formare nuovi medici.

Transcript:

Intervento del Presidente Vasco Errani Ci sono aspetti del confronto tra Governo e Regioni sui temi della crisi, dell utilizzo dei fondi comunitari e degli ammortizzatori sociali che vanno chiariti. La presentazione della Politica Regionale Unitaria e del Documento Unico di Programmazione mi offrono l occasione giusta. Anzitutto, come ho già detto più volte, sono molto preoccupato del ritardo che sta interessando la programmazione dei fondi nazionali che, di riflesso, sta rallentando l attuazione della programmazione comunitaria 2007-2013 e l utilizzo di risorse ordinarie e straordinarie del bilancio regionale. Non m interessano le polemiche politiche, m interessa la sostanza. E notizia di questi giorni la celerità di molti Governi europei a varare misure economicamente importanti di contrasto alla crisi. Azioni strutturali attese da milioni di persone: donne e uomini, ragazze e ragazzi, famiglie. Oltre alla necessità di varare velocemente interventi urgenti, registro anche l urgenza di pianificare soluzioni di prospettiva. Ora, non serve un esercizio intellettualistico teso a misurare chi è ottimista e chi è pessimista: i dati parlano chiaro, dicono che nel nostro Paese dobbiamo dare subito una risposta a due grandi questioni di fondo. La prima è la questione sociale che, più che altrove, risente dell arretratezza dell impianto degli ammortizzatori sociali e di un welfare allargato e comunitario. Il lavoro discontinuo, il precariato, la flessibilità, la perdita del lavoro in età avanzata abbisognano una riforma coraggiosa che modifichi la struttura degli ammortizzatori sociali. Come ho detto, la crisi non si gioca tra ottimisti e pessimisti, ma tra chi -come ha detto il Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno- sa che è possibile cambiare e chi non ha questa consapevolezza. La seconda questione attiene al tema della qualità e della prospettiva dell assetto produttivo. Si tratta di un tema che richiede l attuazione di azioni immediate, senza soluzione di continuità, dal carattere strategico. La Politica Regionale Unitaria ha questa finalità. Di fronte ai dati della crisi di ottobre non siamo rimasti con le mani in mano e non abbiamo rallentato il progetto strategico che avevamo impostato già da alcuni mesi. Il sistema regionale, l innovazione e la qualità, la riforma del welfare, il sistema della ricerca, il sistema infrastrutturale e la qualità del territorio, sono i capisaldi sui quali ci giochiamo la prospettiva dei prossimi anni e la possibilità di uscire presto e bene dalla crisi. La recessione sta modificando le gerarchie mondiali: ciò che abbiamo conquistato fino ad ora è in discussione. La Regione Emilia Romagna può superare questo difficile momento grazie ad una programmazione territoriale che punta su welfare, nuovo rapporto economia-ambiente, mobilità sostenibile, competitività sui mercati globali. 1

Guardando i dati di questi ultimi 5 anni, noto un cambiamento significativo nell assetto industriale e produttivo della regione. Alcuni indicatori mostrano una crescita della ricerca, l evoluzione dei vecchi distretti in filiere e cluster produttivi, un elevato tasso di occupazione, soprattutto nei settori innovativi come l ICT. Siamo, dunque, impegnati a superare la crisi, puntando sulle eccellenze della nostra regione. In concreto, di recente, abbiamo compiuto alcune scelte di grande valore, come ad esempio il finanziamento del credito alle imprese. Essendo il primo problema da risolvere, ci siamo adoperati per costruire un intesa forte con le forze economiche e sociali, condivisa anche da ANCI, UPI e Lega delle autonomie. A questo tavolo, abbiamo messo al centro della discussione un principio: le risorse pubbliche, messe a disposizione del sistema economico, produttivo e sociale, devono servire a scongiurare la riduzione della base produttiva della nostra regione. In effetti, oggi, viviamo una crisi di domanda. Questo è il motivo per il quale abbiamo avuto e continuiamo ad avere un atteggiamento saldo nei confronti di quelle imprese orientate ad affrontare la crisi facendo leva sulla riduzione automatica della base produttiva. Si tratti dell Iris o del gruppo La Perla, noi non condividiamo questo presupposto. Dal mio punto di vista, bisogna costruire percorsi di accompagnamento, anche con il ricorso agli ammortizzatori sociali. Insomma, diciamo no alla riduzione della base produttiva, perché noi abbiamo il dovere di guardare avanti e il compito di rifiutare comportamenti imprenditoriali che non garantiscono uno dei principali valori di fondo che caratterizzano l assetto economico e sociale di questa regione: la coesione sociale e la responsabilità sociale delle, fattori di competitività del sistema economico emiliano romagnolo. La Regione, quindi, ha adottato misure di sostegno al credito, investendo 50 milioni di euro e siglando un accordo importantissimo con le banche di cui verificheremo costantemente la corretta applicazione. Inoltre, abbiamo avviato la procedura per l utilizzo dei fondi che finanziano gli ammortizzatori sociali. In poche parole, così come riporta anche il DUP, una parte di FSE di competenza della Regione è stata destinata a piani formativi che puntano sull occupabilità e sull adattabilità dei lavoratori. Abbiamo fatto, inoltre, un accordo importantissimo sul paniere per calmierare i prezzi -forse l unico accordo così ampio sul piano nazionale-, che ha visto coinvolto il settore della grande distribuzione e le associazioni dei commercianti e che ci può aiutare a dare una prima risposta al rallentamento dei consumi e alla difficoltà delle famiglie di arrivare a fine mese. Non ci siamo fermati qui. L Amministrazione ha aumentato, in occasione del bilancio 2009, tutti i fondi e tutte le risorse a disposizione del sistema per potenziare l offerta reltiva alle politiche sociali: dal fondo per l affitto alle misure per gli asili nido, alla non autosufficienza, al governo delle rette. 2

Siamo impegnati, inoltre, a fare un salto di qualità grazie con l attuazione della nuova politica regionale unitaria. L altro giorno, Amartya Sen, in un intervista al Corriere della Sera, ha detto due cose che io condivido e che possono essere fondamentali per il futuro del Paese. Il premio Nobel ha affermato che la crisi si affronta andando oltre Keynes e che siccome la recessione colpisce i più svantaggiati, occorre porsi il problema di creare una compenetrazione fra politiche pubbliche e sistema economico. In tempi di crisi e di sfiducia, dice il professor Sen, bisogna puntare sul welfare, anzi, precisamente occorre che lo Stato investa in più servizi sociali e più beni pubblici. Servizi sanitari, sicurezza sociale e istruzione ( ). Nel nostro piccolo è esattamente ciò che stiamo cercando di fare con luci, ombre, difficoltà; ma è esattamente questo il nostro obiettivo. Nelle prossime ore, torneremo a discutere con il Governo, secondo il quale ognuno deve fare la propria parte. Siamo consapevoli che per affrontare seriamente la crisi servono 8 miliardi di euro. La proposta che avanzerò al tavolo delle trattative prevede che le Regioni mettano a disposizione 2 miliardi e 600 milioni e il Governo le restanti risorse. Credo che sia arrivato il momento di scoprire le carte, perché questo ragionamento non può rimanere nella genericità. Le Regioni hanno confermato la disponibilità a fare fino in fondo la loro parte. Vogliamo capire da dove vengono queste risorse, ovvero i 5 miliardi e 300 milioni del Governo. Non vorremmo che fossero partite di giro. Servirebbe, poi, un intervento statale sugli ammortizzatori sociali perché si possano sostenere interventi non finanziabili, come dice la Commissione Europea, con il Fondo Sociale Europeo. Occorre chiudere, al più presto, questa querelle. Quindi, si smetta di dire che bisogna riprogrammare le risorse perché riprogrammare significa impiegare altri 6-9 mesi di lavoro. Non abbiamo tempo da perdere. Nella nostra Regione, il 50% delle risorse per il FSE per il biennio 2009-10, andranno a finanziare piani formativi che favoriscono l adattabilità e l occupabilità, ovvero quelle politiche per il lavoro che servono ad evitare la riduzione della base produttiva. La Regione Emilia Romagna ha avviato questo processo, manca l impegno statale. È arrivato il momento della decisione. Riguardo ai fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) è necessario ridefinire il quadro come è altrettanto necessario che il Governo fornisca la massima certezza della programmazione delle risorse FAS per i prossimi 7 anni, perché altrimenti tutto ciò che noi diciamo da mesi resta sospeso. In effetti, poiché investire queste risorse rappresenta un azione forte e anticiclica, bisogna che il quadro entro il quale le Regioni si devono muovere sia finalmente definito. Il FAS non è un bancomat da cui, a seconda delle necessità, con la tesserina si vanno a prelevare le risorse per Catania o per Roma, per un emergenza o per un altra. 3

Noi abbiamo la consapevolezza dell importanza di queste risorse. Per questo motivo, abbiamo sviluppato nel DUP la strategia regionale dei prossimi sette anni che promuove, da un lato l utilizzo delle risorse su progetti di sistema, dall altro la condivisione territoriale di queste priorità. L Intesa, allora, non è la mera distribuzione delle risorse della Regione ai territori, ma qualcosa di molto più importante: è la condivisione di un progetto di sviluppo complessivo che punta su ricerca, innovazione, tecnopoli e competitività. Quindi, nessun tecnopolo per sé, ma una rete di tecnopoli al servizio del sistema territoriale nel segno di un processo di innovazione che deve dare frutti nuovi e diffusi. E stato previsto, inoltre, un ingente investimento infrastrutturale che mette al centro di questa regione il ferro. Il sistema ferroviario regionale è ancora in condizioni non adeguate, ancora più insufficiente se paragonato all Alta Velocità. Per risolvere presto il problema del trasporto ferroviario, ho proposto al Ministero dell Industria, a quello delle Infrastrutture e al Governo un progetto di filiera che si basa su un idea: la Regione investe senza chiedere al Governo risorse, ovvero chiedendo in cambio di favorire il salto qualitativo del sistema ferroviario italiano grazie all elaborazione di un piano industriale che, oltre a cambiare il volto degli attuali percorsi ferroviari e a migliorare la qualità del trasporto su ferro - anche dal punto di vista dell impatto ambientale- va ad impiegare migliaia di persone, nel momento di maggiore crisi dell industria italiana. Una collaborazione che potrebbe dare due risposte: una di tipo strutturale, l altra di natura economica. Se non si arriverà a realizzare questo grande progetto, l Unione Europea porrà ancora, per l area padana, il problema delle infrazioni. Purtroppo, ad oggi, questo resta un grande progetto inascoltato. Come nel caso, del resto, della politica per lo sviluppo delle forme produzione di energia pulita e rinnovabile. Il Governo non può dimostrarsi disinteressato a un tema che è insieme ambientale ed economico, sul quale investono i maggiori Paesi europei. Il nostro obiettivo deve essere molto chiaro: arrivare al livello della Germania nel giro di 3 anni, almeno sul fotovoltaico. La Germania ha fatto propria la tecnologia italiana sul fotovoltaico e oggi è leader mondiale nella produzione di pannelli fotovoltaici. Gli altri grandi progetti integrati su cui punta la Regione riguardano le aree ecologicamente attrezzate, la riqualificazione turistica, la messa in sicurezza idraulica del territorio, e poi, come già detto, la grande sfida relativa all innovazione del welfare. Se ha ragione Sen, dobbiamo affrettare il passo, incidere da subito su un sistema sociale che è cambiato profondamente. Basti pensare alle nuove emergenze sociali: immigrazione e integrazione, assistenza e cura della prima infanzia, interventi per la non autosufficienza. Rispetto a quest ultimo tema, non possiamo più limitarci ad offrire soluzioni istituzionali alle disabilità. 4

Occorre predisporre nuovi piani di intervento con il supporto di soggetti che non siano solo pubblici, ma privati e del privato sociale. Questa è la strategia della Regione Emilia Romagna per diventare un vero e proprio sistema territoriale integrato. Io credo che abbiamo un impianto serio, condiviso, che ci può consentire di fare davvero un salto di qualità. Nei prossimi mesi, saremo impegnati anche sul fronte del federalismo fiscale. A conclusione del mio intervento, desidero chiarire il mio pensiero a tal proposito. Il federalismo fiscale è una necessità impellente a partire, per esempio, dalla questione che i Comuni hanno posto giustamente e che attiene ai vincoli di un patto di stabilità ormai non intelligente, dal momento che blocca gli investimenti. Il federalismo fiscale è una necessità, ma debbono essere chiare due cose. Anzitutto i numeri. Il federalismo fiscale tratteggiato dal Governo pare in di dare più risorse alle regioni a statuto speciale, a quelle del nord, del centro e del sud, di ridurre la spesa pubblica e, contemporaneamente le tasse. Io penso che neanche mago Merlino riuscirebbe a raggiungere questo risultato in questi termini. Per questo, ci voglio vedere chiaro. Sulla questione degli standard, ad esempio, noi per primi abbiamo proposto gli standard intelligenti. Se l Emilia Romagna riesce a soddisfare circa il 33% delle richieste di accesso agli asili nido e in Italia siamo sotto il 10% e lo standard ottimale è il 20, il processo non è adeguato. Anzitutto perché il Governo italiano ha firmato il Trattato di Lisbona nel quale si dice che l obiettivo è il 35%, e poi perché lo standard non è una media matematica a prescindere dagli aspetti qualitativi; non è che Emilia Romagna e Puglia hanno circa la stessa popolazione e quindi è virtuosa la Puglia che spende meno in sanità. Certo, spende meno, ma non ha il 27% di anziani sopra i 65 anni come ha l Emilia Romagna. Perfino nel libro verde del ministro Sacconi si dice che un anziano sopra i 65 anni costa 7 volte in più al sistema sanitario di una persona sotto i 30 anni. Questo è un lavoro difficile che non richiede propaganda, ma una grande determinazione a lavorare per raggiungere un equilibrio che garantisca un assetto nuovo e unitario al Paese. Non pretendo certo che in Italia si faccia una specie di piano Obama, per il quale occorre andare in controtendenza e finanziare gli Stati della federazione americana, ovvero le loro urgenze sociali. Il Presidente americano ha capito che uno degli aspetti fondamentali per uscire dalla crisi è migliorare la capacità territoriale a dare risposte concrete ai bisogni delle persone. Vi ringrazio e sollecito tutti a condividere la Politica Regionale Unitaria e a siglare, nel più breve tempo possibile, le Intese territoriali. 5