03. COMPLETAMENTO DELLA CHEMIOTERAPIA E MORTALITÀ PER CANCRO AL COLON



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AIOM NEWS NEWSLETTER SETTIMANALE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini Anno IV numero 135 31 ottobre 2006 Ricerca 01. RALOXIFENE E RISCHIO DI CONTRARRE TUMORE AL SENO 02. AL VIA LA MAPPA DEGLI ENZIMI ALLEATI DEL CANCRO 03. COMPLETAMENTO DELLA CHEMIOTERAPIA E MORTALITÀ PER CANCRO AL COLON 04. INDIVIDUATA PROTEINA CHIAVE CONTRO MACULOPATIA E TUMORI News 05. UE, ACCESSO CURE MALATI CAMBIA PER PROVENIENZA 06. POLMONE, IN ITALIA SOPRAVVIVENZA PARI A STATI UNITI 07. BOCCA-GOLA, NUOVO CAMPER PER DIAGNOSI PRECOCI 08. PET-TAC, IN 45 CASI SU 100 DICE SE LA CURA È INUTILE 09. ONCOPEDIATRIA, SI PUNTA SU BIOLOGIA MOLECOLARE 10. CALABRESI AWARD AL PROF. SILVIO MONFARDINI 11. MARINO, ITALIA ANCORA INDIETRO PER PREVENZIONE E CURA SENO Dall Aiom Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom 2006 Concorsi e bandi Ricerca 01. RALOXIFENE E RISCHIO DI CONTRARRE TUMORE AL SENO Il raloxifene, indicato per il trattamento e la prevenzione dell osteoporosi, protegge le donne in postmenopausa dal rischio di contrarre tumore mammario invasivo. E l efficacia della molecola è più evidente nel caso di pazienti con un anamnesi familiare positiva per la patologia. A questa conclusione sono giunti i ricercatori del Department of Internal Medicine, dell Università del Michigan (pubblicazione apparsa su Clinical Cancer Research 2006, per scaricare l abstract in inglese clicca qui). Le donne con la maggiore probabilità di contrarre un carcinoma mammario appartenevano al gruppo trattato con placebo, ed erano caratterizzate da: età più elevata, livelli di estradiolo alti e storia familiare positiva per la patologia. Il trattamento con raloxifene è associato ad una riduzione del rischio di contrarre la patologia, sia nelle donne con alta sia in quelle con bassa probabilità di contrarre un tumore mammario. Tuttavia nelle pazienti che hanno ricevuto la terapia con raloxifene e che non avevano un anamnesi familiare positiva per la malattia, il rischio di contrarre un tumore al seno si è ridotto del 58% rispetto a quello corso dalle pazienti trattate con un placebo. Nei casi invece in cui era evidente una storia familiare positiva per la patologia, la riduzione del rischio si è addirittura innalzata all 89%. 02. AL VIA LA MAPPA DEGLI ENZIMI ALLEATI DEL CANCRO Ottenere la mappa completa degli enzimi che aiutano i tumori a crescere: è l obiettivo ambizioso, ma adesso possibile grazie alla tecnica messa a punto nell istituto californiano Scripps e che permette di ricostruire la funzione svolta da ciascun enzima all interno della complessa rete di segnali che entra in azione quando le cellule impazziscono e danno origine a un tumore. Lo studio, pubblicato sulla rivista Chemistry & Biology e finanziato dai National Institutes of Health, permetterebbe di identificare nuovi bersagli e nuove cure contro numerose forme di tumore, in primo luogo quelli di ovaie e seno. Il primo risultato è stato già raggiunto, ed è la ricostruzione del profilo di azione completo di un enzima del quale finora si ignorava la funzione, chiamato KIAA1363, e che sarebbe coinvolto nel tumore delle ovaie. Abbiamo determinato che la funzione di questa proteina, finora sconosciuta, è in realtà un regolatore chiave della rete di segnali che contribuisce al tumore, ha osservato il coordinatore dello studio, Benjamin Cravatt. L impennata nell espressione della proteina KIAA1363 in alcune forme di tumore - ha aggiunto - indica inoltre che potrebbe essere un fattore critico nella genesi dei tumori. Inoltre i componenti del network, compresa la stessa KIAA1363, potrebbero essere considerati potenziali marker diagnostici per il tumore delle ovaie. Secondo l esperto, la tecnica che permette di ricostruire la funzione degli enzimi potrebbe avere ricadute importanti per ogni sistema biologico. Finora comprendere il ruolo di enzimi non noti nella fisiologia cellulare e nella patologia è stato difficile. L attività degli enzimi è stata sempre studiata in vitro utilizzando preparati di proteine purificate, ma è sempre stato molto difficile riuscire a tradurre i risultati di queste ricerche fatte in provetta in una chiara caratterizzazione del ruolo che gli enzimi giocano nei sistemi viventi, nei quali le proteine operano all interno di grandi reti metaboliche. La nuova tecnica, invece, promette di essere più rapida e capace di fornire un maggior numero di dati. La nostra ipotesi - ha detto Cravatt - era che la determinazione delle attività catalitiche di enzimi come KIAA1363 potrebbe essere fatta direttamente in sistemi viventi attraverso l applicazione integrata di analisi tecnologiche che controllano sia il proteoma enzimatico e il suo output biochimico, il metaboloma. Così i ricercatori hanno progettato sia uno studio su larga scala della struttura e la funzione delle proteina, sia lo studio sistematico dei processi cellulari con l obiettivo di decifrare il complesso sistema di segnali legato al cancro. Secondo gli studiosi avere a

disposizione il profilo delle proteine basato sull attività che svolgono può aiutare anche a identificare gli inibitori degli enzimi coinvolti nei tumori. Il successo del nostro studio apre la porta alla possibilità di assemblare l intero gruppo di enzimi all interno di reti metaboliche e di segnali che contribuiscono a malattie complesse, come il cancro, ha osservato Cravatt. Questo - ha concluso - potrebbe portare alla scoperta di nuovi marker per la diagnosi e di nuovi bersagli per future cure. 03. COMPLETAMENTO DELLA CHEMIOTERAPIA E MORTALITÀ PER CANCRO AL COLON Fattori legati all interruzione della chemioterapia adiuvante possono essere fragilità fisica, complicazioni del trattamento e perdita di supporto sociale e psicologico. Interventi per arginare queste limitazioni rappresentano un passo logico per aumentare il tasso di completamento della chemioterapia. Certi fattori, come razza ed età, sono riconosciuti essere legati ad alterazioni della chemioterapia adiuvante del cancro avanzato del colon, ma ancora poco si sa sui fattori associati all interruzione della chemioterapia. Per determinare tali fattori, 3.193 pazienti con cancro del colon allo stadio III sono stati sottoposti a chemioterapia dopo resezione del tumore. La diagnosi è stata descritta nel registro del programma di Sorveglianza, Epidemiologia e Risultati finali (SEER) durante gli anni 1992-1996, legato a Medicare (1991-1998) negli Stati Uniti. Al completamento della chemioterapia (almeno un mese di terapia adiuvante) la validità del trattamento è stata correlata alla mortalità per cancro a 3 anni, anche considerando le variabili demografiche, cliniche e ambientali. Dei 3.193 pazienti, il 78% (2.497 soggetti) ha completato la terapia. Il rischio di mortalità legata al cancro è stato significativamente più basso in questi pazienti (rischio relativo = 0.79, 95 % intervallo di confidenza = 0.69-0.89) rispetto a quelli che non hanno ricevuto terapia adiuvante. Lo studio, pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute (per caricare l abstract in inglese clicca qui), ha anche indicato che donne, vedovi/e, anziani/e, re-ospedalizzati/e e persone che vivevano in certe regioni avevano maggiore probabilità di non completare la chemioterapia adiuvante. 04. INDIVIDUATA PROTEINA CHIAVE CONTRO MACULOPATIA E TUMORI Individuata la proteina che impedisce il formarsi di vasi sanguigni nella cornea: una scoperta chiave per lo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali e contro la maculopatia degenerativa, principale causa della cecità degli anziani. Lo studio, pubblicato su Nature, è stato realizzato da un team di scienziati internazionali, tra cui Sandro De Falco del Cnr, con l aiuto di un particolare collaboratore: i test di laboratorio sono stati confermati, infatti, dalle osservazioni sulla cornea del Trichecus Manatus o lamantino, un tricheco marino che vive vicino all estuario dei fiumi. Il mistero della assenza di vasi sanguigni nella cornea e, di conseguenza, la sua trasparenza, un requisito fondamentale per la vista, è stato per 50 anni oggetto di ricerche scientifiche, ha spiegato Sandro De Falco, ricercatore dell Istituto di genetica e biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, coautore della ricerca che ha impegnato i laboratori della Kentucky University of Lexington e del Medical College of Georgia (Usa) e ricercatori del Giappone, del Regno Unito, dell Australia e dell Italia. La peculiare caratteristica della cornea ha continuato il ricercatore - ne ha fatto una piattaforma sperimentale in vivo utilizzata per validare sostanze pro ed anti-angiogeniche, cioè utili a facilitare o ostacolare la formazione dei vasi. Ora i nostri studi hanno portato alla identificazione del responsabile di questo fenomeno: la presenza di elevate concentrazioni della forma solubile di una proteina, il recettore Flt-1. I ricercatori sono partiti da una osservazione che all inizio sembrava un paradosso, e cioè che nella cornea è presente un potentissimo fattore pro-angiogenico, il Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF). Questa proteina interagisce con due proteine recettori presenti sulla superficie cellulare, noti come Flt-1 e KDR, in grado di trasmettere alla cellula i segnali attivati dal VEGF. Il recettore Flt-1 esiste in due forme: di membrana in grado di trasmettere il segnale e in forma solubile non ancorata alla membrana. La chiave dell assenza di vasi nella cornea è proprio la presenza di elevate concentrazioni di Flt-1 in forma solubile e la contemporanea assenza della forma di membrana. Per verificare questa ipotesi i ricercatori hanno lavorato sia sul versante biochimico sia su quello genetico in diversi modelli animali, topi di laboratorio in cui è stata spenta l espressione di un singolo gene. Utilizzando il topo privato del gene Placental Growth Factor (PlGF), appartenente alla stessa famiglia del VEGF ed in grado di interagire anch esso con il recettore Flt-1, abbiamo verificato - ha proseguito De Falco- che anche nel nostro modello animale, bloccando l espressione di questo recettore, si ottiene una spontanea vascolarizzazione della cornea. Questa prova è stata confermata anche utilizzando varianti della proteina PlGF da noi generate. A conferma dei test sperimentali utilizzati è stata osservata, inoltre, la cornea del Trichecus Manatus. Ebbene, nella cornea del lamantino non è presente la forma solubile del recettore Flt-1, ma solo la forma di membrana, che, essendo in grado di trasmettere alle cellule i segnali attivati dal VEGF, determina correttamente la vascolarizzazione della cornea, precisa De Falco. Gli sviluppi legati a questa ricerca dovranno puntare sull utilizzo di questa molecola ha concluso il ricercatore - per bloccare l affermazione di nuovi vasi soprattutto nei tumori in quanto l angiogenesi è uno dei fenomeni cruciali per la crescita tumorale e fattore di rischio che determina la maculopatia degenerativa, principale causa della cecità degli anziani. News 05. UE, ACCESSO CURE MALATI CAMBIA PER PROVENIENZA In Europa, l accesso alle cure per i malati di cancro e dunque la possibilità di sopravvivere dipendono dal luogo in cui i pazienti abitano. Inoltre, i più penalizzati sono i malati che appartengono a gruppi socio-economici inferiori e abitano in aree rurali. È quanto emerge da uno studio condotto da Rifat Atun, docente di gestione sanitaria internazionale presso l Imperial College di Londra, che ha illustrato la sua analisi a Bruxelles durante la presentazione di Cancer United, la campagna per l istituzione di piani nazionali globali di lotta contro il cancro in tutti gli Stati membri. L analisi rivela differenze nell entità e nella rilevanza dei servizi offerti ai malati di cancro europei, principalmente sottolinea che: le probabilità di sopravvivere al cancro dipendono dal luogo in cui i pazienti abitano all interno dell Unione Europea; i pazienti appartenenti ai gruppi socio-economici inferiori e delle aree rurali hanno un accesso più limitato a cure di qualità

rispetto a quelli appartenenti ai gruppi socio-economici più elevati; l accesso a cure di qualità globali varia a seconda dei diversi tipi di cancro. Le stime indicano che entro il 2020 il numero dei nuovi casi di cancro aumenterà del 25%, sino a raggiungere i 3,4 milioni ha affermato Atun, per il quale è necessario che l Europa affronti con un approccio strategico la gestione di tale patologia. Da troppo tempo, ha ribadito si attende un impegno concertato da parte degli Stati membri dell Unione Europea. Se non migliorano i servizi di cura per il cancro in tutta Europa - ha avvertito - sempre più cittadini moriranno perché non hanno ricevuto il trattamento migliore. La campagna Cancer United riunisce per la prima volta tutti i gruppi coinvolti nella cura del cancro: pazienti, associazioni, medici, infermieri, ricercatori, aziende del settore, politici. L obiettivo è raccogliere le firme di almeno un milione di cittadini per esercitare pressioni sull Unione Europea affinché introduca una strategia contro il cancro. Secondo il presidente della campagna, John Smyth, i piani nazionali globali di lotta contro il cancro funzionano, come dimostrano i paesi che hanno dato la debita priorità alle cure per il cancro e che vi hanno destinato risorse, dunque, ha concluso le prassi migliori dovrebbero essere condivise in tutta Europa perché le probabilità di sopravvivenza di un malato non dovrebbero dipendere dalla geografia. 06. POLMONE, IN ITALIA SOPRAVVIVENZA PARI A STATI UNITI Le percentuali di sopravvivenza dopo il trapianto del polmone in Italia sono simili a quelle degli Stati Uniti: il dato è emerso nell ambito del congresso italiano di chirurgia toracica in corso ad Assisi. Il cardiochirurgo G.A.Patterson, dell Università di Washington, ha ricordato che negli Stati Uniti dopo cinque anni dal trapianto sopravvive il 57% dei pazienti adulti e il 56% dei bambini. Secondo Francesco Sartori, dell Università di Padova, la casistica rispecchia abbastanza la situazione italiana, anche se le nostre percentuali sono lievemente inferiori per l aspetto pediatrico. Nel convegno è emerso inoltre che in Italia ci sono maggiori difficoltà nel trapianto del polmone. Nel nostro Paese i trapianti di polmone vengono eseguiti soprattutto attraverso il Nord Italia Transplant Program, che comprende 16 ospedali nei quali, dal 1991, sono stati eseguiti circa 600 trapianti. 07. BOCCA-GOLA, NUOVO CAMPER PER DIAGNOSI PRECOCI Sarà su strada a partire da gennaio: è il nuovo camper per la diagnosi precoce dei tumori a bocca, gola e corde vocali, una delle neoplasie per le quali il Piemonte detiene un triste primato. L iniziativa è dell Associazione per la prevenzione e la cura dei tumori in Piemonte. Questo nuovo ambulatorio mobile è un gioiello di tecnologia sanitaria, meccanica e informatica che permetterà di ampliare la gamma dei servizi che la nostra associazione eroga gratuitamente per la popolazione di questa regione, ha detto Guido Pesce, presidente dell Associazione per la prevenzione e la cura dei tumori in Piemonte. Il camper è stato allestito interamente con donazioni private e da gennaio girerà per tutta la regione fornendo un servizio gratuito di visite per la prevenzione delle neoplasie della bocca, della gola e delle corde vocali. Per questi tumori il Piemonte risulta tra le regioni con il più alto tasso di incidenza e mortalità. La tecnologia di cui è dotato questo ambulatorio mobile - ha asserito il responsabile del progetto, Giovanni Succo - lo pone al passo con i più attrezzati centri ospedalieri internazionali. Il servizio sul camper, inoltre, adotta soluzioni e percorsi che garantiscono la privacy del cittadino, proprio come è richiesto dalla legge. L ambulatorio dispone di una serie di apparecchiature di endoscopia che permettono di effettuare diagnosi della malattia anche nello stadio iniziale, quando il soggetto non denuncia alcun sintomo. Con il sistema dell endoscopia ad autofluorescenza è possibile distinguere in modo nitido un tessuto patologico: le lesioni precancerose vengono messe in evidenza in maniera più accurata rispetto ai metodi tradizionali. Si tratta di un test di secondo livello che viene eseguito già durante la visita preventiva. L ambulatorio è dotato anche di una sofisticata apparecchiatura informatica che consentirà di condividere gli esami endoscopici con la divisione di otorinolaringoiatria dell ospedale Martini di Torino, già dotato di una connessione sia in banda larga sia in digitale satellitare. Per gli operatori sul camper, quindi, sarà possibile confrontarsi con gli specialisti del Martini attraverso il sistema di videocomunicazione interattiva già sperimentato dagli otorini dell ospedale di via Tofane. Tutti gli esami, comunque, saranno registrati su supporto digitale e i pazienti sottoposti a revisioni programmate, com è nello spirito dell associazione che, in 45 presidi sanitari territoriali, negli ultimi 24 anni ha garantito circa 300 mila visite gratuite. 08. PET-TAC, IN 45 CASI SU 100 DICE SE LA CURA È INUTILE In 45 casi su cento l uso delle cosiddette macchine ibride, le Pet-Tac che eseguono tomografie a emissione di positroni, consente di capire se la terapia antitumorale in corso si sta rivelando efficace oppure no. Per questo dall 8/o congresso nazionale dell Aimn (Associazione italiana di medicina nucleare e imaging molecolare) è partito un appello perché queste apparecchiature vengano utilizzate al massimo delle loro potenzialità. È dimostrato che l impiego delle Pet-Tac, nel 45 per cento dei casi, è in grado di modificare le terapie in uso, specie le chemioterapie e ormonoterapie nelle donne operate per tumore alla mammella, ha spiegato Nicola Mazzuca, segretario generale Aimn e medico dell ospedale della Misericordia di Grosseto. Non sfugge l importanza di questi risultati: poter capire, mentre è in corso una terapia, se questa non produce miglioramenti consente di cambiarla in tempo, non sottoponendo il paziente a bombardamenti inutili. Purtroppo, però, non tutte le istituzioni sanitarie sono disposte a investire sulle Pet-Tac, ha osservato Mazzuca. Forse perché i costi delle macchine ibride sono elevati: un apparecchiatura Pet di ultima generazione richiede un investimento economico 1,5-2 milioni di euro. Ma le risonanze magnetiche, ormai di uso comune, costano dai tre ai quattro milioni di euro e le Tac un milione e mezzo, ha spiegato Mazzuca. La politica non comprende l urgenza di diffondere questo genere di tecnologia sanitaria di alto livello, eppure la richiesta dei clinici e dei radioterapisti ormai è pressante. I numeri delle macchine in attività sono ancora piccoli (in Italia ce ne sono in funzione solo una settantina). In proporzione, invece, sono grandi quelli delle Pet-Tac già finanziate ma ferme per motivi burocratici. Su tutto il territorio nazionale - ha affermato Mazzuca - ci sono dieci casi di apparecchiature inutilizzate, e uno proprio a pochi passi dalla sede del convegno, all Istituto per i tumori di Candiolo (Torino). Apprezzata dall Aimn la volontà di alcune Regioni di istituire una rete di Pet-Tac, con l intento anche di evitare usi impropri delle apparecchiature. In prima fila figurano Toscana, Emilia

Romagna e Piemonte. Ma il rischio è che gli iter della politica rallentino la distribuzione delle apparecchiature sul territorio, ha commentato Mazzuca. La Lombardia, per numero di Pet attive, resta capofila. Al congresso di Torino sono stati messi in evidenza anche i risultati ormai consolidati dell uso della Pet nella cura della cardiopatia ischemica e nella diagnosi precoce di malattie neurologiche come il Parkinson e l Alzheimer. 09. ONCOPEDIATRIA, SI PUNTA SU BIOLOGIA MOLECOLARE È la biologia molecolare lo strumento che consentirà non solo di perfezionare il controllo dell andamento della malattia oncologica pediatrica, ma anche di individuare le caratteristiche biologiche dei bambini sui quali la terapia non ha successo. Ad affermarlo è stato il prof. Modesto Carli, direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell Azienda Ospedaliera-Università di Padova, nel corso del XXXIII Congresso della Associazione Italiana di Ematologia Oncologia Pediatrica (A.I.E.O.P.) svoltosi ad Abano Terme (Padova). La biologia molecolare - ha proseguito il prof. Carli - permette di definire anche una sola cellula malata su un milione : la sua applicazione, quindi, consente di verificare la dimensione della malattia, indica se c è patologia o no e i parametri sui quali modulare il trattamento terapeutico. Stadio della malattia e risposta alla terapia vengono ben controllate anche con l applicazione delle nuove tecniche diagnostiche per immagine, come la Pet-Tac. Ogni anno - ha aggiunto - si verificano circa 150 nuovi casi di neoplasia per milione di popolazione pediatrica; di questi il 75% ha probabilità di guarire. La nuova sfida, quindi, è individuare le cause che determinano il restante 25%. Nella fascia di età interessata, tra zero e 15 anni, il tumore più frequente è la leucemia (33%), seguita da quello cerebrale (22%), linfomi e tumori solidi; tra quelli considerati embrionali, che quindi si manifestano entro i primissimi anni di vita, c è quello epatico, per il quale, ha detto il prof. Carli, è ormai assodata una modalità multidisciplinare di trattamento che contempla anche la chemioterapia. Organizzato dalla Clinica diretta dal prof. Carli, il congresso ha costituito un importante occasione per tutto l ambito oncologico pediatrico per focalizzare e aggiornare vari aspetti di diagnosi e cura delle malattie maligne del bambino e rinforzare la collaborazione tra i vari centri specialistici italiani. Terapia genica e farmaci che riducono la tossicità dei trattamenti e le loro complicanze (infettive, infezione funginee) sono state le novità in ambito terapeutico discusse nel corso dei lavori. Di queste ha concluso il prof. Carli - la patologia oncologica pediatrica che meglio si è avvalsa è la leucemia linfatica acuta, che ha raggiunto prospettive di guarigione di circa l 80%, anche grazie ad un uso più appropriato e meglio modulato di farmaci già conosciuti. 10. CALABRESI AWARD AL PROF. SILVIO MONFARDINI Durante il SIOG (Società Italiana di Oncologia Geriatrica) Meeting che si terrà all Aia dal 2 al 4 novembre 2006 il Prof. Silvio Monfardini riceverà il Calabresi Award, premio in memoria di Paul Calabresi, padre dell oncologia geriatrica. Il premio è conferito a chi ha contribuito significativamente al progresso dell oncologia geriatrica con attività e iniziative in merito. Con questo premio, recita la motivazione, la SIOG vuole onorare il lavoro che il Prof. Monfardini ha svolto e continua a svolgere in questo settore. 11. MARINO, ITALIA ANCORA INDIETRO PER PREVENZIONE E CURA SENO L Italia, il Paese che grazie a Umberto Veronesi ha lanciato nel mondo la tecnica della quadrantectomia, è ancora indietro nella lotta contro il cancro al seno e soffre di gravi disparità fra Nord e Sud. La denuncia viene da Ignazio Marino, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e celebre chirurgo, intervenuto a Roma alla conferenza di presentazione della mostra Breast Friends. È strano e grave - ha detto Marino - che l intervento chirurgico che ha salvato milioni di donne nel mondo venga sottoutilizzato proprio nel Paese che lo ha lanciato. Questa operazione, infatti, che consente di preservare il fisico delle donne si esegue in città come Philadelphia o Parigi nel 91% dei casi di tumore al seno, mentre da noi la percentuale raggiunge il 58% dei casi sempre con grandi disparità: si va infatti dal 73% della Valle d Aosta al 33% della Calabria. In molte Regioni del Sud prevale ancora il ricorso alla mastectomia radicale, un intervento demolitivo con conseguenze devastanti non solo sull aspetto, ma anche sulla psiche. E questo intervento richiede un ricovero in ospedale più lungo: in altre parole un servizio peggiore alle donne, nessuna attenzione alla loro qualità di vita, il tutto a un costo più elevato per il servizio sanitario. L uniformità dei livelli di assistenza nelle diverse Regioni è un obiettivo ancora lontano che richiede molto impegno, strumenti, risorse, ma anche cultura, dei medici e delle donne. Esistono infatti ancora troppe italiane - ha denunciato il presidente della Commissione Sanità del Senato - che ignorano qualsiasi controllo preventivo e che rinunciano a un intervento conservativo del loro seno perché dopo l operazione avrebbero difficoltà a raggiungere un centro per eseguire la radioterapia necessaria. Puntare dunque sulla prevenzione e sulle campagne di sensibilizzazione, e l obiettivo ha spiegato Marino - deve essere anche quello di destinare più risorse in questi due settori: oggi l Italia investe solo il 5% dei fondi per la prevenzione, questa cifra dovrebbe almeno raddoppiare o triplicare in alcune Regioni, come il Lazio, dove i finanziamenti per la prevenzione non superano il 3% della spesa sanitaria. In America, oggi - ha aggiunto Marino l 80% delle over 40 fa la mammografia una volta l anno. In Italia i dati sono molto meno confortanti: secondo il ministero della Salute, nel 2001 le donne fra i 50 e i 69 anni che hanno accettato l invito a eseguire l esame sono state il 54%, con una notevole differenza tra le Regioni: si va dal 60% della Liguria al 35% della Lombardia, con punte minime del 2% in alcune aree della Sicilia. Secondo l Istat, complessivamente solo quattro donne su 10 praticano la mammografia con cadenza biennale o più ravvicinata nell arco di età a rischio. Eppure è un esame gratuito ed esente da ticket. Non vanno poi dimenticati gli aspetti economici e sociali legati a questa malattia: ogni anno si contano 54mila ricoveri in ospedale, 33mila nuovi casi e 11mila morti. Un ulteriore motivo di preoccupazione, al di là dei numeri - ha concluso Marino - emerge dai dati dell Agenzia per i servizi sanitari regionali che evidenziano preoccupanti zone d ombra e, in generale, una sanità a due velocità per quel che riguarda la cura del cancro al seno.

Dall Aiom 01. DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL IRPEF La finanziaria 2006 (L. 266 del 23/12/2005, all art. 1 comma 337) ha stabilito che per l anno 2006 i contribuenti possono destinare, in base a loro scelta, lo 0,5% (5 per mille) della loro imposta sul reddito prodotto nel 2005, a sostegno di enti non profit, o che perseguono finalità socialmente rilevanti, indicati in appositi elenchi predisposti dalla Agenzia delle Entrate in collaborazione con i Ministeri competenti (consultabili nel sito web dell Agenzia delle Entrate). La Fondazione AIOM, dotata dei requisiti richiesti, è stata inserita in tale elenco. E quindi per questo motivo che sono a chiedere il Tuo aiuto a voler contribuire a finanziare la nostra attività, apponendo la Tua firma ed indicando il codice fiscale della fondazione (95095220109) alternativamente, secondo le modalità di dichiarazione fiscale a Te proprie: -nell apposito spazio del modello Unico persone fisiche 2006 (vedi allegato 1, già compilato con i dati della fondazione); -nell apposito spazio del modello 730/1 bis redditi 2005 (vedi allegato 2, già compilato con i dati della fondazione); -nell apposito spazio della scheda per la scelta del 5 per mille dell IRPEF allegata al modello CUD (per i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi) (vedi allegato 3, già compilato con i dati della fondazione). Tengo a sottolinearti come tale opportunità si aggiunga, senza nulla togliere, a quella già esistente di destinare lo 0,8% (8 per mille) delle proprie imposte ai gruppi religiosi già previsti dalla norma. Il Presidente Roberto Labianca 02. MEMBERSHIP ESMO/AIOM Ai giovani oncologi medici italiani È con vivo piacere che l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in collaborazione con l European Society for Medical Oncology (ESMO) invita tutti i giovani ad associarsi contemporaneamente all AIOM e all ESMO. A tale scopo abbiamo deciso di stimolare i giovani colleghi oncologi offrendo la membership ad entrambe le Società per il primo anno gratuitamente. AIOM ed ESMO Vi ricordano che far parte della comunità scientifica nazionale ed internazionale offre ai giovani oncologi numerose opportunità. Benefici: - membership reciproco - possibilità di accedere alle pubblicazioni scientifiche delle due Società - riduzione tasse di iscrizione alle riunioni AIOM ed ESMO - possibilità di patrocinare gli abstract per la presentazione alle riunioni AIOM ed ESMO - diritto di voto ed accesso alla "membership directory" Attività: - diritto di partecipare alle numerose attività educazionali finalizzate all aggiornamento - possibilità di concorrere a numerosi premi per la ricerca clinica e sperimentale in Oncologia - riconoscimento della qualifica di oncologo medico a livello europeo effettuando ESMO certification - aggiornamento continuo sulla diagnosi e trattamento delle malattie oncologiche mediante la partecipazione ai programmi di scambio per giovani oncologi. Vi invitiamo a visitare lo stand AIOM durante il 31 Congresso ESMO che si terrà in Turchia, a Istanbul, dal 29 settembre al 3 ottobre 2006. La membership ESMO sarà attivata presso gli stand ESMO ed AIOM (Young Medical Oncologist) durante l VIII Congresso Nazionale AIOM, che si svolgerà a Milano (18-21 novembre 2006). Vi invitiamo ad usufruire pienamente di tale opportunità. Se siete interessati e desiderate ulteriori informazioni potete visitare i siti: AIOM: www.aiom.it ESMO: www.esmo.org Emilio Bajetta Presidente AIOM 03. ESMO EXAMINATION IN MEDICAL ONCOLOGY (PREMIO 500 EURO) Ai giovani oncologi medici italiani L Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) invita i giovani a sostenere ESMO Examination. Coloro che riusciranno a superare con successo ESMO Examination durante il 31 Congresso ESMO (Istanbul, 29 settembre - 3 ottobre 2006), saranno premiati con un bonus di 500 euro. L obiettivo del ESMO Examination è di fornire un sistema più uniforme di valutazione dei medici oncologi in Europa. Questo certificato è sempre più accettato come prova della formazione permanente e dell aggiornamento delle abilità professionali. Perché sostenere l'esame? - ESMO Examination certifica che un oncologo medico possiede la conoscenza, l abilità e l attitudine, doti essenziali per il trattamento e la cura palliativa dei pazienti malati di cancro. - In alcuni Paesi europei ESMO Examination è già richiesto come componente del curriculum nazionale per un oncologo. - Offre ai medici l'opportunità di verificare e valutare il loro livello di conoscenza. - Permette ai partecipanti di diventare membri certificati di ESMO o di ricertificarsi. Chi può sostenere l esame? - Membri ESMO (Full and Junior) - I membri eleggibili che desiderano certificarsi o ricertificarsi (la certificazione scade dopo 5 anni). Dove e quando?

- La sessione d esame è disponibile al Congresso ESMO, che si terrà ad Istanbul in Turchia, dal 29 settembre al 3 ottobre 2006. Attendiamo i Vostri risultati e siamo certi che questo segnerà il passaggio verso la strada che ci porterà all europeizzazione dell Oncologia Italiana. La consegna del bonus avrà luogo durante l VIII Congresso Nazionale AIOM che si terrà a Milano dal 18 al 21 Novembre 2006. Tutti i giovani che avranno superato l esame dovranno inviare la documentazione ad AIOM, che si occuperà degli aspetti burocratici, al seguente indirizzo e-mail: aiom.mi@tiscalinet.it. Se siete interessati e desiderate ulteriori informazioni potete visitare i siti: AIOM: www.aiom.it ESMO: www.esmo.org Emilio Bajetta Presidente AIOM 04. INDAGINE SUL DOLORE NEUROPATICO IN ONCOLOGIA Il dolore neuropatico è una entità sintomatologica che affligge gran parte dei pazienti neoplastici. Si calcola che in circa il 75% dei casi vi sia un inadeguato controllo farmacologico. Con l obiettivo di individuare le modalità più appropriate di intervento diagnostico e terapeutico, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio-Oncologia (CINBO) ha promosso un indagine volta a documentare tipologia, qualità ed effetti delle diverse strategie terapeutiche adottate nelle varie realtà oncologiche italiane in tema di dolore neuropatico. L indagine verrà condotta mediante somministrazione di un semplice questionario che sarà diffuso a tutti i soci AIOM. Il questionario potrà essere anche compilato on-line al seguente indirizzo: www.unich.it/cinbo/ita/sub/20060612.htm 05. WORKSHOP E MATERIALE DIDATTICO SUL SITO AIOM Sono disponibili sul sito AIOM (www.aiom.it) i testi relativi al Workshop AIOM di Castelgandolfo, "Il ruolo dell'oncologia in Italia", una relazione sull'incontro con i Gruppi Cooperativi Italiani e le diapositive relative al Workshop "Stato dell'arte, pratica clinica e outcomes research". 06. ASSICURAZIONE RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE L Assicurazione Responsabilità Civile Professionale è diventata un problema per i medici specialisti. L AIOM nell ambito dell attività di servizio a favore degli Associati ha inteso contribuire alla soluzione di tale problema con l instaurazione di un rapporto di collaborazione con MIDA Broker di Milano, specializzato in questo settore assicurativo. E stata sottoscritta una Convenzione, che sarà gestita direttamente dal Broker e che offre ai nostri Associati condizioni particolarmente vantaggiose. Ti viene fornita pertanto l opportunità di verificare la convenienza a stipulare una nuova copertura assicurativa oppure a sostituire quella in corso con altra Compagnia. MIDA Broker ha attivato, nell ambito della convenzione, un servizio di supporto agli Associati denominato SPORTELLO ASSISTENZA ONCOLOGI (a cui potrai rivolgerti telefonando allo 02.970648.205) per fornire ogni tipo di informazione e chiarimenti in materia assicurativa. Ti invito pertanto a visitare il sito www.midabroker.it oppure accedendovi direttamente dal sito AIOM clickando il link Convenzioni, ove potrai prendere visione ed eventualmente sottoscrivere polizze assicurative relative alle Responsabilità Civili Professionali alle vantaggiose condizioni riservate agli Associati AIOM, semplicemente compilando un apposito questionario. Carmelo Iacono, Segretario Nazionale AIOM GLI APPUNTAMENTI AIOM 2006 CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN ONCOLOGIA GERIATRICA Padova, 6-10 novembre 2006 (Aula Istituto Oncologia, Via Gattamelata 64) Segreteria Organizzativa: The Office Via San Nicolò 14, 34121 Trieste Tel. 040.368343 Fax 040.368808 email: oncologia@theoffice.it CICLO DI INCONTRI CON GLI ESPERTI IN AMBITO ONCOLOGICO Piacenza (Ospedale G. da Saliceto, Sala Colonne), 9 novembre/30novembre/ (data da definire) dicembre 2006 Per iscriversi: Fax 0523302404 email: formazione@ausl.pc.it VIII CONGRESSO NAZIONALE DI ONCOLOGIA MEDICA Milano, 18-21 novembre 2006 (Fiera Milano Congressi) Segreteria Organizzativa: AISC&MGR AIM Group Via A. Ristori 38, 00197 Roma Tel. 06.809681 Fax 06.23325630 email: aiom2006@aimgroup.it

PROBLEMATICHE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE CON NEOPLASIA DEL TRATTO GASTROINTESTINALE V Corso annuale Pisa, 30 novembre 1 dicembre 2006 (Università degli Studi di Pisa, Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia) Direttori: A. Falcone, S. Cascinu, R. Labianca Iscrizioni e Informazioni: Valentina Calandrone Tel. 010.83794238 Fax 010.83794260 email: calandrone@forumservice.net XVI CONGRESSO NAZIONALE S.I.Ur.O (Società Italiana di Urologia Oncologica) I Tumori del Testicolo e del Pene Genova, 30 novembre 3 dicembre 2006 (Cotone Congressi) Presidente: F. Boccardo Quest anno il fil rouge del Congresso è rappresentato dai tumori del testicolo e del pene. Tuttavia ampi spazi saranno dedicati ai più recenti progressi in campo clinico e sperimentale, nell ambito di tutti i tumori urologici, con l aiuto degli esperti più qualificati a livello nazionale ed internazionale. Info: www.siuro.it THERAPEUTIC PROGRESSES AND PERSPECTIVES IN OVARIAN CANCER Bologna, 1 dicembre 2006 (Royal Hotel Carlton) Segreteria Organizzativa: Studio E.R. Congressi Gruppo Triumph Tel. 051.4210559 Fax 051.4210174 email: ercongressi@gruppotriumph.it TRATTAMENTI INTEGRATI NEI TUMORI DEL TRATTO GASTRO-ENTERICO: TRA RICERCA E PROSPETTIVE TERAPEUTICHE Bologna, 5 dicembre 2006 (Starhotels Excelsior, Viale Pietramellara 51)) Segreteria Organizzativa: Meetings Incentive & Travel Tel./Fax 051.220427 cell. 335.5918811 email: info@mitcongressi.it ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL AIOM CONCORSI E BANDI MASTER UNIVERSITARIO IN MEDICINA PALLIATIVA (II LIVELLO) III Edizione Università degli Studi di Verona Facoltà di Medicina e Chirurgia Durata: 2 anni; Scadenza presentazione domanda: 3 novembre 2006; Data prova ammissione: 15 novembre 2006 Per informazioni: www.univr.it Ufficio Master, Corsi di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale Tel. 045.802.8477/8166 - Fax 045.802.8198 - email: segreteriastudenti.master@univr.it GESTIONE DELLE SPERIMENTAZIONI: dalla progettazione al coordinamento di uno studio clinico Master Universitario biennale di I livello Direttore: Prof. PierFranco Conte - Co-direttore: Prof. Dino Amadori Il Master si svolgerà presso il Dipartimento Integrato di Oncologia ed Ematologia dell Università di Modena e Reggio Emilia e presso l IRST di Meldola-Forlì, nel periodo febbraio 2007 ottobre 2008 Scadenza del Bando di ammissione: 15 dicembre 2006; eventuale prova di ammissione: 20 dicembre 2006 Bando di ammissione ed informazioni amministrative sul sito dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (www.unimore.it) alla voce Master. Supplemento ad AIOM Notizie Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Consulenza scientifica: Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo), Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica A Istituto Regina Elena di Roma) Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001 Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche innovazione per la salute Per non ricevere più Aiom News clicca qui