TRUFFE FOGGIA 12 giugno INTASCO 100MILA EURO DESTINATI AL COMUNE Avrebbe venduto un appartamento del patrimonio comunale incassando poco meno di 100mila euro, ma invece di versare il denaro sul conto corrente di Palazzo di città, lo avrebbe «stornato» su un proprio conto. Con l accusa di truffa e falso, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno arrestato e posto ai domiciliari un agente immobiliare, originario di Cerignola e residente a Foggia, già componente del consiglio d amministrazione della società «Foggia cartolarizzazione», società interamente partecipata dal Comune cui è affidata la vendita di beni immobili di proprietà comunale. I fatti contestati risalgono al febbraio scorso, un mese dopo la denuncia sporta dal presidente della società diede il via all inchiesta di Fiamme gialle e Procura. 15 giugno COMPRA AUTO E MOTO CON ASSEGNI FALSI Un 28enne di San Severo, a Lanciano, in provincia di Chieti, avrebbe truffato due abruzzesi acquistando da loro un auto e una moto e pagandole con assegni falsi del valore di 19mila e 6mila euro. È stato raggiunto da un ordinanza di custodia cautelare con l accusa di truffa, ricettazione, falso materiale e in scrittura privata. 5 luglio TRUFFATA DA UN FALSO ASSICURATORE Era rassicurante e premuroso il truffatore, nello spiegare all anziana foggiana che le stava facendo un favore a lei e soprattutto al figlio che rischiava di andare incontro a difficoltà se non avesse subito pagato il rinnovo dell assicurazione per l auto. Tanto convincente che la donna, pur parlando altelefonino con uno sconosciuto, ha creduto che l interlocutore fosse il figlio, finendo per convincersi e pagando mille euro in contanti per il rinnovo della fantomatica assicurazione. L ennesima truffa in città ai danni di anziani le vittime privilegiate dei «bidonisti». 6 luglio IN MANETTE TRE IMPRENDITRICI DEL SETTORE ALBERGHIERO Tre imprenditrici di Vico del Gargano sono state arrestate dalle Fiamme Gialle e poste ai domiciliari perché accusate di bancarotta fraudolenta nel settore alberghiero e tentata truffa ai danni Blog: osserbari.wordpress.com e-mail: osserbari@gmail.com Cell. : 3392922301-3476839372
del bilancio dello Stato: avrebbero incassato parte di un finanziamento per costruire un villaggio turistico a San Menaio per poi far fallire la società, stando alla tesi accusatoria. 18 luglio INPS TRUFFATA DA TRE AZIENDE FANTASMA Avevano creato tre aziende agricole «fantasma» grazie alle quali ottenevano le indennità per i braccianti agricoli, anche loro fittizi. Ammonta a quasi un milione di euro la truffa messa a segno - tra Foggia, Ascoli Satriano e Ordona - ai danni dell'istituto nazionale di previdenza sociale e scoperta dagli uomini della Guardia di finanza e dai carabinieri dei due comandi provinciali. Cinque i provvedimenti eseguiti dagli investigatori e emessi dal tribunale di Foggia su richiesta della procura del capoluogo dauno. Secondo quanto ipotizzato dai carabinieri e Guardia di finanza, avrebbero creato aziende agricole a loro intestate, grazie a falsi contratti di affitto. In questo modo i tre presunti imprenditori hanno assunto in tutto 328 braccianti agricoli che - dal 2009 ad oggi - avrebbero lavorato, secondo quanto dichiarato all'istituto di previdenza, quasi venticinquemila giornate. Per il futuro, poiché questi indennizzi sarebbero confluiti nel reddito del falso bracciante agricolo e quindi sarebbero andati ad incrementare la sua futura pensione. Inoltre i reali proprietari dei terreni hanno confermato che non avevamo mai dato in fitto ai tre indagati le loro campagne. Così come non avevano mai assunto alcuno dei 328 falsi braccianti agricoli. 30 luglio ARRESTATO PER ASSENTEISMO Era stato assunto come custode nel 2006, ma non si presentava al lavoro da anni, facendosi sostituire da amici e parenti e creando disservizi agli utenti, con lunghe attese, a volte anche per la tumulazione delle salme. A Vieste i carabinieri hanno arrestato il 'fantasma del cimitero', un 33enne, già noto alle forze di polizia e che ora si trova ai domiciliari, e hanno denunciato altre tre persone. L accusa è di truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica aggravata e continuata. In totale sono stati quantificati tra i 60 e i 70 mila euro i proventi indebitamente percepiti in questi anni dell'uomo. Durante le indagini, anche con pedinamenti, i carabinieri hanno scoperto che si assentava costantemente dal lavoro, dove, come dimostrato dal cartellino regolarmente timbrato, risultava però presente. Tre, tra amici e famigliari dell'uomo, sono le persone che si occupavano dell'apertura e della chiusura dei cancelli e della timbratura del cartellino. 21 agosto ACQUISTAVANO MERCE CON ASSEGNI FALSI Erano due i filoni di un sistema truffaldino a capo del quale vi era cerignolano, già noto alle forze dell ordine. L uomo è finito in carcere assieme ad altri due melfitani, di 23 e 25 anni (una quarta persona, di Cerignola, anch essa destinataria di una ordinanza cautelare è risultata irreperibile e sembra si sia trasferita in Svizzera da circa sei mesi) mentre altre sei persone, di Melfi sarebbero indagati a piede libero per vari reati. Per quanto riguarda il filone principale i truffatori,- che si presentavano come imprenditori, ben vestiti e si muovevano a bordo di una fiammante Bmw X3 nera, operavano tra Basilicata, Campania, Molise e Puglia, dove acquistavano merci pagandole con assegni falsi o di provenienza illecita o intestati a persone compiacenti e perciò indagate, con firme false. Assegni che, ovviamente, quando venivano messi all incasso risultavano scoperti.
18 settembre DUE IMPRENDITORI ARRESTATI PER BANCAROTTA Avrebbero simulato un credito nei confronti della società in fallimento ma non era vero. Con l accusa di bancarotta fraudolenta, i finanzieri del comando provinciale di Foggia hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due fratelli entrambi di San Paolo di Civitate, titolari di un autosalone. 21 settembre CONTATORE ENEL MANOMESSO IN AZIENDA Il contatore dell Enel era stato manomesso perché registrasse meno consumo di energia elettrica di quello effettivo. L hanno scoperto i tecnici dell ente e gli agenti della «volante» all interno di una ditta di calcestruzzi: il contatore è stato posto sotto sequestro quale oggetto del reato. 23 settembre VINO. NAS. ARGINE ALLA TRUFFA Due tonnellate di vino Doc e Igt sequestrate dal Nucleo antifrodi dei carabinieri nelle province di Foggia e Napoli. C è vino adulterato nelle cantine, la conferma alla denuncia dell Ugl coltivatori Uva da tavola per fare vino. Pratica vietata dall Unione europea perché l uva da tavola è fuori dal catasto, ma, quanto pare, abbastanza diffusa in Capitanata dove pure è stato dato vita un paio di anni fa a un laborioso e poderoso processo di emancipazione della coltivazioni vitivinicole con il riconoscimento della Doc. 9 ottobre QUATTRO ARRESTI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA Con l accusa di bancarotta fraudolenta, i militari della Guardia di Finanza di Foggia hanno arrestato quattro persone, tutte poi sottoposte al regime dei domiciliari. Si tratta di tre imprenditori di Lucera e di due commercialisti Secondo le Fiamme gialle della Compagnia di San Severo che ha indagato, avrebbero sottratto le scritture contabili in modo da ostacolare ingannevolmente la ricostruzione del patrimonio e il movimento degli affari. La Guardia di finanza ha ipotizzato che, ciascuno per il proprio ruolo, abbiano provocato il dissesto finanziario per un milione e 600 mila euro di una società di abbigliamento con sede ad Apricena intestata ai due fratelli, con due punti vendita proprio nel centro abruzzese. 15 ottobre FITTAVANO CASE FANTASMA Un pregiudicato cerignolano, di 35 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Gallipoli assieme ad altre 4 persone, per una truffa architettata via internet. In sostanza offrivano attraverso siti accreditati e specializzati in affitti in località di villeggiatura, appartamenti e ville, alcune della quali inesistenti. Ovviamente dopo aver versato gli anticipi via Post Pay le vittime della truffa si accorgevano di essere incappate in una disavventura.
25 ottobre FALSO EMISSARIO TENTA RAGGIRO A OTTANTENNE «Deve pagare l avvocato di suo figlio» Ma la vittima designata si insospettisce e costringe il truffatore alla fuga. Una foggiana di 80 anni - si è insospettita ed ha detto allo sconosciuto che prima di pagare quanto chiesto, avrebbe telefonato lei al figlio: a quel punto lo sconosciuto si è allontanato in tutta fretta, avendo capito che il raggiro non era andato in porto. 25 ottobre FALSO BANCARIO DERUBA ANZIANO Derubato di 60mila euro tra contanti e buoni postali, dal falso impiegto della banca presentatosi a casa dell anziano con la scusa di dover controllare i documenti per l accredito della pensione. L ennesima vittima del furto-truffa è un ottantanovenne che, una volta resosi conto di essere stato raggirato e derubato, non ha potuto far altro che allertare la Questura e denunciare quanto successo. Il falso bancario si è recato senza farsi vedere nella camera da letto ed ha rubato la cassetta con 60mila euro tra contanti e buoni postali. Prima d andar via, ha invitato la vittima ad attenderlo promettendo che sarebbe rientrato di lì a qualche minuto dopo una verifica in banca. Il derubato ha atteso per un po e inutilmente il ritorno dello sconosciuto: si è insospettito, ha controllato in camera da letto e scoperto che erano spariti soldi e buoni per un ingente valore. 26 ottobre ANZIANA DERUBATA DA FALSO BANCARIO A Manfredonia come a Foggia nei giorni scorsi ai danni di un pover'uomo di 90 anni, e come in centinaia di altri posti in Italia, un anziana è stata derubata in casa da un impostore che si è introdotto nell abitazione spacciandosi, anche in questo caso, per un impiegato di banca incaricato di verificare l avvenuta corresponsione dell aumento sulla pensione. 31 ottobre TRUFFA DI DUE MILIONI ALL ASL DI FOGGIA Avrebbe indotto la Asl di San Severo ad acquistare apparecchiature sanitarie e materiale protesico e di osteosintesi da sei aziende compiacenti, ricevendo in cambio sponsorizzazioni dei convegni medici che organizzava e viaggi e soggiorni in strutture alberghiere. È l'accusa nei confronti di un medico. E ammonta a oltre due milioni di euro la truffa alla Asl scoperta dalla Guardia di Finanza e della procura di Foggia che ha indagato tre persone. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa ai danni di ente pubblico. Secondo gli uomini delle fiamme gialle, uno dei tre avrebbe inviato una nota al commissario straordinario, al direttore amministrativo e a quello sanitario della Asl di San Severo sulla «necessità e urgenza di provvedere all'acquisto di un sistema elettrico motorizzato e multifunzionale e di tre seghe oscillanti complete di aspiratori polvere, al fine di evitare interruzioni delle attività di Ortopedia del Presidio Ospedaliero di San Severo». Sulla base di queste indicazioni la Asl di San Severo avrebbe acquistato, secondo gli inquirenti dal 2006 al 2010, le apparecchiature sanitarie da sei aziende di proprietà e riconducibili ai due imprenditori sanitari. Per l'accusa, però, i due imprenditori avrebbero partecipato e si sarebbero aggiudicati gare per le quali non avevano titolo, poiché le loro aziende non erano annoverate nell'elenco predisposto e approvato dall'azienda sanitaria locale. Gare vinte, dice la Guardia di Finanza, grazie proprio all'interessamento del promotore. Nel corso delle indagini il tribunale di
Foggia ha sequestrato 4 immobili e due veicoli, per un valore di 791mila euro, di proprietà degli indagato. 2 novembre FALSO AMICO DI FAMIGLIA TRUFFA ANZIANA TERZO CASO IN POCHI GIORNI Lo sconosciuto conosceva i nomi dei figli e dei generi dell anziana avvicinata in strada e convinta a consegnargli 700 euro con la scusa che dovessero servire a pagare l onorario del legale della figlia per una causa di risarcimento per un incidente stradale: in mano alla vittima è rimasto un foglio in bianco pieghettato, di quelli del «Cid» per la constatazione amichevole in caso di sinistri stradali. E l ennesima truffa ai danni di anziani messa a segno in città negli ultimi giorni e in mano agli investigatori. 3 novembre FALSO AMICO DI FAMIGLIA TRUFFA ANZIANA Lo sconosciuto conosceva i nomi dei figli e dei generi dell anziana avvicinata in strada e convinta a consegnargli 700 euro con la scusa che dovessero servire a pagare l onorario del legale della figlia per una causa di risarcimento per un incidente stradale: in mano alla vittima è rimasto un foglio in bianco pieghettato, di quelli del «Cid» in caso di sinistri stradali. E l ennesima truffa ai danni di anziani messa a segno in città negli ultimi giorni e in mano agli investigatori. 24 novembre L AFFARE TRA CAMORRA E SOCIETA L accusa: un pentito del «clan dei casalesi» conferma la trattativa tra casertani e foggiani, alcuni ritenuti contigui alla mafia dauna, per stampare banconote false da 20 euro a Foggia su carta filigranata procurata dalla camorra. La difesa: il collaboratore di Giustizia è vago sulle date degli incontri con i foggiani, ne parla come persone della Sacra corona unita, che invece non ha nulla a che fare con la mafia foggiana. L interrogatorio in videoconferenza da una località segreta del pentito casertano Salvatore Venosa ha contrassegnato l ultima udienza del processo «Filigrana», in corso davanti ai giudici del Tribunale dauno a 9 foggiani e un casertano. Gli imputati sono accusati a vario titolo di ricettazione di carta filigranata, falsificazione di banconote da 20 euro (con l aggravante di aver agito per agevolare la «Società» foggiana e il clan Venosa dei Casalesi); e di un maxi-furto di rame avvenuto in un deposito delle stazione di Foggia del marzo 2011. Il blitz «Filigrana» di Dda di Bari, Procura di Trani e Guardia di Finanza scattò all alba del 19 marzo del 2012 con l emissione di 10 ordinanze di custodia cautelare (6 in carcere, 4 ai domiciliari) da parte del gip di Bari. 11 dicembre BANCAROTTA EX AMMINISTRATORE IST. VIGIL. ARRESTATO A processo già avviato, finisce agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta «distruttiva» stimata dagli investigatori in 37 milioni di euro un 53enne, foggiano, già amministratore di fatto di un istituto di vigilanza.
15 dicembre BRACCIANTI FANTASMA, ARRESTATO IMPRENDITORE Dal 2009 al 2012 ha truffato l'inps simulando l'assunzione di 134 falsi braccianti e ottenendo così indennità di vario tipo per oltre 280mila euro. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro di Foggia e della compagnia di Cerignola che hanno arrestato un imprenditore agricolo del centro ofantino. L'uomo, secondo gli inquirenti ha finto l'assunzione di 134 falsi braccianti agricoli, segnalando all'istituto previdenziale 12.246 giornate agricole ed aveva avuto la disponibilità di terreni da parte di alcuni agricoltori della zona: in realtà, però, quei terreni - come è emerso dall'inchiesta - non sono mai stati lavorati. 15 dicembre «SONO IL TECNICO DEL GAS» TRUFFATA PENSIONATA Un anziana foggiana è stata derubata in casa da un falso tecnico dell azienda dal gas che si è fatto aprire con la scusa di controllare il contatore e le bollette: bisogna infatti dire che è andata bene ad una ottantasettenne vittima dell ennesima truffa-furto in città perché se l è... cavata con un danno di 100 euro in contanti. 18 dicembre NEGOZIANTI RAGGIRATI DA TRUFFATRICE Con la stessa scaltrezza e determinazione con cui aveva agito in passato, era riuscita a menare per il naso anche un altra negoziante di Manfredonia, ma la serie di furti messi in atto con una truffa è stata stroncata dagli agenti del commissariato sipontino che, sulla base del modus operandi e della descrizione dei tratti fisici e somatici fornita dalla titolare dell esercizio commerciale, sono riusciti a individuare la presunta autrice e a recuperare, a seguito della perquisizione domiciliare, l intera refurtiva prima che venisse riciclata. Una 42enne di Cerignola, si era presentata nella boutique in pieno centro storico con fare molto amichevole così da ingraziarsi subito la simpatia della titolare e della commessa alle quali si rivolgeva affabile, chiamandole persino con il nome di battesimo e asserendo di essersi già conosciute. Dopo aver chiesto consigli sugli accessori moda, decideva gli acquisti e chiedeva di potersi allontanare qualche minuto per farsi dare dal marito la somma necessaria. La titolare, dunque, sistemava tutto in una busta che riponeva vicino alla cassa in attesa del ritorno della finta cliente. All arrivo di altri clienti la negoziante si allontanava dalla cassa e tuttavia si accorgeva dell arrivo della donna che, approfittando di quel momento di maggiore confusione, prelevava il sacchetto e si allontanava frettolosamente.