Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020

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CANDIDATURA DELLA CITTà DI ROMA AI XXXII GIOCHI OLIMPICI E XVI GIOCHI PARALIMPICI DEL 2020 Commissione di Compatibilità Economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Novembre 2011

Indice Composizione della Commissione di Compatibilità Economica 5 Parte 1 7 a cura del Prof. Marco Fortis L impatto economico delle Olimpiadi e paralimpiadi DI ROMA 2020 1.1 Premessa 9 Parte 2 13 a cura del Prof. Giulio Napolitano Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa 2.1 Le condizioni di fattibilità amministrativa: coniugare capacità operativa e trasparenza 15 2.2 L articolazione dei soggetti organizzatori 15 2.3 La disciplina dell attività dei soggetti organizzatori 17 2.4 Le procedure di definizione dei programmi e dei progetti 19 2.5 Le fonti e gli strumenti di finanziamento delle opere 22 Parte 3 25 Relazione del Comitato Promotore Roma 2020 3.1 Contesto di riferimento 27 3.2 Approccio metodologico e sintesi delle evidenze 28 3.3 Elementi economico-finanziari 29 3.4 Conclusioni 38 Parte 4 41 a cura di Prometeia Valutazione degli effetti economici dell organizzazione dei Giochi Olimpici e paralimpici a Roma nel 2020 Executive summary 43 Introduzione 47 4.1 Le spese 51 4.2 Gli effetti sull economia italiana 56 4.3 Gli effetti a livello regionale e settoriale 64 Allegato 1 - Una rassegna della letteratura 67 Allegato 2 - Le stime con il modello per l economia italiana 75 Allegato 3 - Le stime con il modello generale 87 3

Composizione della commissione di compatibilità economica Presidente: Prof. Marco Fortis Componenti: Prof. Pierpaolo Benigno Prof. Giulio Napolitano Prof. Fabio Pammolli Prof. Giuseppe Pisauro Prof. Lanfranco Senn Coordinatore: Dott. Franco Carraro 5

CANDIDATURA DELLA CITTà DI ROMA AI XXXII GIOCHI OLIMPICI E XVI GIOCHI PARALIMPICI DEL 2020 Commissione di Compatibilità Economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Parte 1 L impatto economico delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma 2020 a cura del Prof. Marco Fortis, Presidente della Commissione di Compatibilità Economica

L impatto economico delle Olimpiadi e paralimpiadi di Roma 2020 Parte 1 1.1 Premessa Questo documento analizza il possibile impatto economico delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma 2020 qualora la candidatura della Capitale d Italia risultasse la preferita dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel settembre 2013. Il 23 febbraio 2011 il Governo italiano, il Comune e il CONI hanno deciso di istituire una Commissione di Compatibilità Economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 (d ora in avanti detta, per brevità, la Commissione). Presidente di tale Commissione è stato nominato Marco Fortis e Coordinatore della stessa è stato nominato Franco Carraro. Successivamente, sono stati nominati membri della Commissione i seguenti esperti: Pierpaolo Benigno, Giulio Napolitano, Fabio Pammolli, Giuseppe Pisauro, Lanfranco Senn. La decisione di costituire la Commissione è stata dettata da due ragioni essenziali, tra di loro collegate: a) l esigenza di tracciare un quadro orientativo del possibile impatto economico delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma 2020 su Roma, il Lazio e l Italia intera (per quanto riguarda gli investimenti, le attività economiche e le loro ricadute, l occupazione e il turismo); b) l esigenza di verificare la coerenza tra i costi e i vantaggi economici dell organizzazione dei Giochi di Roma 2020 con lo scenario di austerità dei conti pubblici che caratterizzerà prevedibilmente l intero decennio in corso. Ciò in conseguenza della crisi economica e finanziaria mondiale divampata nel 2008 i cui effetti tuttora perdurano, in particolare con un peggioramento senza precedenti in tempo di pace dei livelli dei debiti sovrani in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone 1. Rispetto a quando la Commissione ha iniziato i suoi lavori per valutare l impatto della candidatura di Roma 2020, la situazione finanziaria internazionale è ulteriormente peggiorata. Nell estate 2011 la crisi dei debiti sovrani in Europa si è estesa e aggravata, coinvolgendo anche l Italia i cui titoli di debito pubblico sono finiti sotto pressione sui mercati. In uno scenario caratterizzato da una generale fuga dal rischio da parte degli investitori e da forti turbolenze dei mercati e pressioni speculative, lo spread tra i tassi sui titoli di Stato italiani e i corrispondenti titoli tedeschi a lungo termine si è ampliato in misura consistente superando persino quello dei titoli di Stato spagnoli. La Banca Centrale Europea (BCE) è dovuta intervenire con acquisti di sostegno sui titoli di debito pubblico di Italia e Spagna e il nostro Paese ha dovuto varare una rilevante manovra finanziaria per il periodo 2011-2014 con l obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013, concordato con l Europa e la BCE 2. In seguito, con una lettera d intenti trasmessa all Unione Europea il 26 ottobre 2011, l Italia si è impegnata a realizzare ulteriori misure per la stabilizzazione dei conti pubblici e per lo sviluppo economico allo scopo di rassicurare i mercati e i partner europei sulla sua determinazione a proseguire sulla strada del rigore e delle riforme per la crescita. Nel mese di novembre 2011, tuttavia, la situazione finanziaria dell Italia si è ulteriormente 9

Parte 1 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 aggravata, toccando livelli drammatici. I mercati finanziari internazionali hanno sanzionato pesantemente il nostro Paese con un ondata generale di vendite di titoli di Stato italiani, che ha portato lo spread di riferimento sui BTP decennali a toccare preoccupanti massimi storici. Ne è seguita una crisi politica che ha determinato un cambio di Governo, mentre missioni del FMI e della Commissione Europea hanno cominciato a lavorare per monitorare la situazione dei nostri conti pubblici e l effettiva implementazione delle misure per la riduzione del debito e il rilancio dell economia. A questi eventi puntuali in corso di evoluzione, si aggiunge il fatto che in una prospettiva di medio-lungo termine l Italia si è impegnata con l Europa a introdurre il più rapidamente possibile nella Costituzione italiana l obbligo del pareggio di bilancio e che il nuovo Patto di stabilità europeo prevede che dal 2014 i Paesi con un debito pubblico eccedente il 60% del PIL dovranno impegnarsi a ridurre la parte eccedente di tale debito di 1/20 all anno. Tutto ciò rende ancor più delicata la valutazione dell impatto sulle finanze pubbliche di un evento come quello dei Giochi di Roma 2020. Da un lato, infatti, è estremamente difficile prevedere gli sviluppi della crisi finanziaria mondiale e di quella dei debiti sovrani. Il futuro dell Eurozona stessa e dell euro appare a rischio e dipenderà dalla capacità dell Europa di compattarsi e di trovare una larga intesa per arginare gli attacchi speculativi, per soccorrere la Grecia e gli altri Paesi periferici, per evitare un peggioramento della crisi finanziaria in Spagna e Italia e forse persino in Francia, per stabilizzare l indebitamento dei Paesi membri senza pregiudicare la prospettive di crescita del continente. In una simile prospettiva, densa di incertezze, prendere nuove decisioni di investimento rilevanti, come quella di organizzare un evento impegnativo come i Giochi Olimpici e Paralimpici di qui a nove anni, sia pure con flussi di spesa diluiti negli anni, non è certamente facile per il nostro Paese. Significa mettere in conto la necessità di recuperare risorse, verosimilmente attraverso tagli al momento non preventivati di altri tipi di spesa e nuove entrate, per assicurare l indispensabile copertura finanziaria dei Giochi. Ciò è compatibile con il nuovo scenario di finanza pubblica dell Italia? Non si corre il rischio di fare il passo più lungo della gamba alla luce delle mutate condizioni del quadro europeo e italiano rispetto al momento in cui Roma aveva inizialmente ritenuto di avanzare la propria candidatura per i Giochi del 2020? Quali margini di manovra l Italia ha oggi realmente a disposizione sul piano delle risorse finanziarie, vista la sua nuova situazione di osservato speciale dell Europa, per cimentarsi nella scommessa dei Giochi? Fino a che punto l aggravamento della situazione finanziaria italiana può aver mutato la stessa prospettiva di valutazione costi-opportunità di un evento come quello di Roma 2020? Si tratta di interrogativi cruciali ai quali può essere data una risposta solo di tipo politico previa tuttavia una attenta valutazione dei molti aspetti economici ai quali la nostra Commissione di compatibilità è stata chiamata a dare un parere. D altro canto, è ugualmente evidente che i Giochi del 2020 potrebbero costituire un importante opportunità per l Italia. Per le possibili ricadute positive non solo in termini economici ma anche di immagine, di rilancio e di attrattività del Paese agli occhi della comunità internazionale e in particolare dei milioni di abitanti dei Paesi emergenti che sempre più nei prossimi anni rappresenteranno i nuovi protagonisti del turismo internazionale e dei consumi. Ciò sarà tanto più vero se il nostro Paese riuscirà a superare con successo l attuale fase di crisi finanziaria. In tal caso, i Giochi di Roma 2020 potrebbero addirittura rappresentare, anche in chiave di immagine internazionale, 10

L impatto economico delle Olimpiadi e paralimpiadi di Roma 2020 Parte 1 il suggello di un nuovo corso dell Italia, improntato alla definitiva stabilizzazione dei conti pubblici e a una ritrovata strada di crescita e sviluppo. Vanno però quantificati con la massima precisione, per quanto possibile, i vantaggi potenziali dell evento dei Giochi per Roma, per il Lazio e per la Nazione, così da poterne valutare la portata in rapporto ai costi ragionevolmente previsti. Nelle recenti esperienze passate dei Giochi estivi, da Barcellona in poi, si sono registrate ricadute di differente segno e intensità dei giochi per i singoli Paesi ospitanti. Dal grande successo dei Giochi di Barcellona del 1992, che segnarono anche simbolicamente un punto di svolta nello sviluppo della Spagna, si arriva all apoteosi di quelli di Pechino 2008, che hanno proiettato quasi in modo emblematico l immagine di una Cina ormai protagonista assoluta in campo politico ed economico sulla scena mondiale. Nel mezzo, però si situano esperienze tra di loro diverse, con i Giochi di Sydney del 2000 che furono indiscutibilmente un enorme successo, superiore a quelli di Atlanta 1996, mentre quelle di Atene 2004, all opposto, sono spesso portati ad esempio quali una delle origini stesse delle difficoltà finanziarie odierne della Grecia per l eccesso di spesa pubblica indotto, i ritardi di alcune realizzazioni e i loro relativi sovra costi. A loro volta, le imminenti Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012 hanno già dovuto scontare, per alcuni aspetti, le conseguenze della grave crisi finanziaria mondiale divampata nel 2008, dopo il fallimento di Lehman Brothers. Alcuni investimenti, che si era inizialmente previsto sarebbero stati sostenuti del settore privato, in seguito alla crisi finanziaria e al venir meno della disponibilità dei privati, sono stati presi in carico del settore pubblico. Le aspettative, però, sono che l evento olimpico e paralimpico del 2012 finirà con il rappresentare un successo per Londra e per la Gran Bretagna, che pure si trova anch essa attualmente a dover sopportare le ristrettezze conseguenti a un rilevante deficit del bilancio pubblico. Per inciso, si ricorda che per valutare l impatto economico dei Giochi di Londra 2012 gli inglesi hanno commissionato all Università di Nottingham uno studio macroeconomico di simulazione 3 e una analisi multi-settoriale a PriceWaterhouseCoopers 4. Dopo alcune pre-riunioni in marzo e aprile e prima ancora che la Commissione fosse completata nel suo organico definitivo, il 20-21 aprile Marco Fortis e Franco Carraro si sono recati a Losanna per incontrare i vertici del CIO. In tale occasione Fortis e Carraro hanno discusso con il Presidente del CIO Rogge, il Direttore generale De Kepper, il Direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO Felli e il Direttore sportivo Dubi le possibili valenze della candidatura di Roma. Il Presidente Rogge ha manifestato la propria convinzione che, stante l entità e il prevedibile strascico negativo per molti anni a venire della odierna crisi economica mondiale, i Giochi del futuro possano essere anche caratterizzati da un approccio di spesa moderato, in sintonia con gli attuali tempi di austerità. Sotto questo profilo è stata giudicata potenzialmente interessante una candidatura di Roma che possa valorizzare un importante parco di strutture già esistenti (che in un recente passato hanno ospitato competizioni internazionali ad altissimo livello) da integrare con nuovi investimenti complementari. Considerazioni altrettanto importanti ai fini del giudizio positivo della candidatura di Roma potrebbero emergere dalla sua capacità di realizzare un appropriato mix di investimenti non troppo onerosi per il villaggio olimpico e il centro media, con una vicinanza degli stessi alle sedi dei Giochi e con ricadute positive di tali investimenti 11

Parte 1 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 per la Città ospitante sotto forma di valorizzazione sul mercato degli asset immobiliari. Un opzione che troverebbe concreta realizzazione con Tor di Quinto, prescelta quale sede delle infrastrutture per ospitare atleti e media. In primavera, la Commissione di Compatibilità Economica dei Giochi è stata completata con tutti i suoi attuali membri. Ha cominciato ad analizzare la letteratura sui Giochi Olimpici e Paralimpici passati, a raccogliere informazioni e dati, a incontrarsi regolarmente per valutare una metodologia di lavoro adeguata. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta unanime della Commissione, ha affidato alla società Prometeia di Bologna, per il suo prestigio e per la sua competenza tecnica, uno studio macroeconomico dell impatto delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma 2020 5. Gli analisti di Prometeia hanno inserito nel loro modello previsionale le ipotesi di scelta degli impianti sportivi e di investimento in nuovi impianti, attrezzature e infrastrutture che a luglio sono state loro comunicate dal Comitato Promotore dei Giochi di Roma 2020. Pertanto i risultati della simulazione dell impatto dei Giochi che sono illustrate in questo documento debbono intendersi rigidamente collegate a tali ipotesi, nel senso che qualunque variazione delle stesse comporterebbe evidentemente ricadute differenti sui risultati economici e finanziari della simulazione. Un altro aspetto delicato da considerare è la trasparenza e la tempistica della realizzazione delle opere necessarie per i Giochi. Il modello previsionale dà per scontato che tali opere saranno portate a termine nelle modalità e nei tempi previsti senza alcun aggravio in termini di costi rispetto a quanto preventivato. Come indicato nella Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa (Parte 2 della presente Relazione) la valutazione di compatibilità economica svolta in questo documento presuppone l osservanza di condizioni di efficienza amministrativa in un clima di leale cooperazione istituzionale da parte di tutti i soggetti coinvolti nell organizzazione dei Giochi. Nel seguito, si illustrano i risultati della simulazione dell impatto economico dei Giochi di Roma 2020 sull economia di Roma, del Lazio e della Nazione come risulta dall analisi svolta da Prometeia. 1 Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il deficit federale degli Stati Uniti nel 2010 è stato pari al 10,3% del PIL e il debito pubblico americano nel 2016 raggiungerà il 115,4% del PIL superando il debito pubblico italiano, che nel frattempo dovrebbe scendere al 114,1% del PIL (FMI, «Fiscal Monitor», settembre 2011). Tra il 2007 e il 2010 il debito pubblico dell Unione Europea a 27 è cresciuto da 7.315 mld a 9.816 mld con un incremento di circa 2.500 mld, cifra superiore, per un confronto, al PIL della Germania. Nel 2010 il debito pubblico dell UE-27 ha raggiunto l 80,2% del PIL, mentre quello dell Eurozona l 85,4%. Nel 2010 il deficit dell Eurozona è stato pari al 6,2% del PIL e quello dell UE-27 il 6,6% (Eurostat, Provision of deficit and debt data for 2010 - second notification, 21 ottobre 2011). In questo scenario, tutti i Paesi dovranno evidentemente adottare draconiane misure di austerità fiscale per ridurre i deficit e i livelli di indebitamento e scongiurare il rischio di una crisi globale del debito. Compito che sarà reso più difficile anche dal basso profilo della crescita economica in tutti i Paesi, con il rischio di ricadute in fasi di stagnazione-recessione. 2 Nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 del Ministero dell Economia e delle Finanze si prevede che l Italia, dopo il varo della manovra estiva, nonostante il peggioramento del quadro macroeconomico mondiale, raggiungerà il pareggio di bilancio nel 2013, come concordato con l UE. Sulla base di una più debole dinamica del PIL rispetto alle previsioni del MEF (con uno scenario che comporta quindi minori entrate fiscali), il FMI ritiene che difficilmente l Italia riuscirà a conseguire il pareggio di bilancio nel 2013, pur abbassando significativamente il deficit all 1,3% (FMI, «Fiscal Monitor», settembre 2011). La Commissione Europea, sulla base di considerazioni analoghe, prevede che nel 2013 il deficit italiano scenderà all 1,2% (European Commission, «Autumn Forecast», novembre 2011). Il che potrebbe comportare la necessità di una manovra aggiuntiva. 3 Blake, A. (2005), The Economic Impact of the London 2012 Olympics, TTRI discussion paper 2005/5. 4 PricewaterhouseCoopers, Olympic Games Impact Study. Final Report, dicembre 2005. 5 La Commissione si è riunita a Roma più volte, l 11 maggio, il 14 giugno, il 14 luglio, il 1 settembre, il 21 settembre, il 25 ottobre. 12

CANDIDATURA DELLA CITTà DI ROMA AI XXXII GIOCHI OLIMPICI E XVI GIOCHI PARALIMPICI DEL 2020 Commissione di Compatibilità Economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Parte 2 Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa a cura del Prof. Giulio Napolitano

Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa Parte 2 2.1 Le condizioni di fattibilità amministrativa: coniugare capacità operativa e trasparenza Con la presente nota la Commissione intende precisare che la valutazione di compatibilità economica svolta presuppone l osservanza di condizioni di efficienza amministrativa in un clima di leale cooperazione istituzionale da parte di tutti i soggetti coinvolti nell organizzazione dei Giochi. Particolare attenzione andrà dedicata all individuazione di soluzioni organizzative e regolamentari in grado di conciliare capacità operativa, trasparenza e responsabilità. A tale riguardo, la Commissione sottolinea l importanza di evitare il ricorso a istituti e procedure extra ordinem, che avrebbero come unico effetto quello di generare opacità nella gestione del grande evento. Il 2020 è una prospettiva sufficientemente avanti nel tempo e tale da consentire, attraverso una corretta programmazione, la predisposizione e la messa in funzione di tutti gli strumenti operativi necessari. La Commissione ritiene indispensabile la definizione di un quadro normativo certo e stabile, in cui l adozione di eventuali soluzioni speciali avvenga comunque nel pieno rispetto del principio di trasparenza. La Commissione, infine, richiama l attenzione sulla necessità di predisporre adeguati meccanismi di controllo e di auditing sul management. Quando si devono fronteggiare attività complesse e scadenze tassative come quelle dei Giochi non può essere tollerato alcuno scostamento dagli obiettivi prefissati. Si espongono di seguito alcune prime riflessioni sui principali nodi istituzionali. 2.2 L articolazione dei soggetti organizzatori Le recenti esperienze italiane e straniere mostrano che l organizzazione dei Giochi o di altri eventi sportivi su scala mondiale ha spesso richiesto l istituzione di due distinti soggetti: un Comitato Organizzatore e un soggetto responsabile della realizzazione delle infrastrutture (si veda per esempio Londra 2012). 2.2.1 Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici (COGO) Per il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici (COGO), le recenti esperienze di Giochi Olimpici e Paralimpici e altri grandi eventi (sportivi e non) a livello mondiale, suggeriscono l istituzione, meglio se per via legislativa, di un organismo: a) cui partecipino, con quote o pesi differenti, lo Stato e gli enti pubblici territoriali coinvolti (Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma), oltre eventualmente alla CONI Servizi SpA; b) che abbia piene personalità e capacità giuridica (qualifica richiesta dal CIO); c) con agilità operativa; d) aperto a partecipazioni private. Quanto alla forma, le esperienze italiane recenti offrono varie opzioni. Tutte di matrice privatistica (perché ritenute più idonee a soddisfare i suddetti caratteri, specie ai 15

Parte 2 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 punti c e d), ma spurie, giacché ogni volta il relativo modello codicistico è stato profondamente integrato e modificato con normative ad hoc: a) società di capitali di diritto speciale (es. Expo Milano 2015 SpA); questa scelta: - rifletterebbe più esplicitamente l attitudine sostanzialmente imprenditoriale del soggetto (riconosciuta anche dal CIO e da certa giurisprudenza comunitaria e nazionale), proteso a capitalizzare il potenziale economico dei Giochi; - permetterebbe l accesso a strumenti di finanziamento (ad es. obbligazioni o vendita di azioni) ulteriori rispetto a quelli ammessi per gli enti pubblici associativi; - sarebbe soggetta, salve eventuali deroghe disposte in via legislativa, alle regole piuttosto complesse di governance (amministrazione e controllo) della disciplina generale del Codice Civile, e a vincoli analoghi a quelli degli enti pubblici circa il reclutamento del personale e la remunerazione degli amministratori. b) ente non profit, nella forma di Fondazione di partecipazione strumentale all ente pubblico fondatore (es. TOROC per Olimpiadi e Paralimpiadi Torino 2006) o di Comitato (es. Comitato Organizzatore Mondiali di Nuoto Roma 2009; Comitato piemontese per Italia 150). Questa seconda opzione, negli esempi recenti di organizzazione di grandi eventi sportivi e non, ha goduto di maggior fortuna. In particolare: - gli assetti strutturali e funzionali di entrambe le forme (Fondazione o Comitato) sono divenuti, nelle varie normative emanate ad hoc per i singoli eventi, pressoché equivalenti; - per ambedue, Fondazione e Comitato, i rispettivi modelli codicistici (artt. 14 ss. e 39 ss. Codice Civile) sono stati plasmati in via normativa e quasi assimilati al modello societario, introducendo/rafforzando organi assembleari e di controllo, ed esigendo l adozione di un metodo economico di massimizzazione dei profitti (sostitutivo della finalità di lucro); rispetto alle società, le regole generali di governance codicistiche sarebbero assai minori, pertanto la disciplina di amministrazione dovrebbe essere definita in gran parte in via normativa (es. legge olimpica ) e/o attraverso gli atti costitutivi/fondativi/statutari. 2.2.2 Il soggetto competente in materia di infrastrutture Per il soggetto gravato di compiti infrastrutturali (ossia, in sostanza, le attività pubblicistiche di espropriazione, e quelle di progettazione e/o affidamento e collaudo di opere ex d.lgs. 163/06), va preso anzitutto atto delle criticità rilevate in recenti gestioni commissariali di grandi eventi (es. Mondiali di Nuoto Roma 2009; G8; Expo 2015) in cui si sono mutuati regimi derogatori propri dell attività di protezione civile (v. d.l. 343/01 e l. 225/92, peraltro modificata col d.l. milleproroghe 225/2010 anche per limitare detto fenomeno). Allontanandosi da tale modello, che sottrae parte rilevante dell attività ai controlli e alle garanzie di imparzialità e buon andamento, la soluzione che merita maggiore attenzione, adottata per Torino 2006 e rivelatasi sostanzialmente efficace, è quella di un Agenzia pubblica che abbia: a) compiti di gestione accentrata della maggior parte degli interventi (tipo centrale di committenza, ex art. 3 c. 34 d.lgs. 163/06), sostituendosi agli altri soggetti/ 16

Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa Parte 2 amministrazioni competenti che comunque restano proprietari dei beni realizzati/ ammodernati; b) organi di amministrazione ridotti per numero e articolazione (es. un Direttore generale, eventuali Vicedirettori, e un Comitato Esecutivo), a nomina governativa, ma di carattere esclusivamente tecnico e altamente specialistico; c) un esistenza temporalmente limitata (che non vada molto oltre la conclusione dei Giochi) e personalità di diritto pubblico, con possibilità di operare in regime privatistico per l attività strettamente strumentale al suo funzionamento (es. risorse umane); d) ampia autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, bilanciata da controlli sulla gestione sia continui in itinere (mediante Collegio di revisori e Comitato indipendente di sorveglianza) sia ex post (ad opera della Corte dei Conti) (v. Corte Conti Piemonte, Sez. Controllo delib. 9/07 e 33/09 su Gestione dell Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici invernali Torino 2006 ). Ferme restando le competenze dei due soggetti (COGO e soggetto infrastrutturale ), è poi verosimile che tutte le amministrazioni territoriali coinvolte debbano rimodellare temporaneamente la propria organizzazione interna, dedicando uffici specifici all evento olimpico e paralimpico. Si richiama, infine, la necessità di dedicare specifica attenzione alla programmazione e al monitoraggio degli obiettivi annualmente assegnati ai diversi soggetti istituzionali. Specie in ordine alla definizione degli obiettivi/ricompense da attribuire ai suoi dirigenti e dei bilanci annuali, l esperienza londinese propone una disciplina ben più dettagliata (oltre che trasparente) di quella che si evince dalla legge olimpica per l omologa Agenzia di Torino. In essa, inoltre, il ruolo degli enti pubblici e delle amministrazioni coinvolte è chiaramente esplicitato, e gli adempimenti di ciascuno sono puntualmente delineati, con l effetto di rendere visibile ed effettiva l accountability dell attività svolta nei confronti delle amministrazioni coinvolte e della collettività. 2.3 La disciplina dell attività dei soggetti organizzatori Anche con riguardo all attività occorre distinguere tra le funzioni del COGO e quelle svolte dal soggetto dotato di compiti in materia di infrastrutture. 2.3.1 L attività del COGO L attività del COGO (sia esso società di capitali, fondazione o comitato), sebbene riconducibile a schemi privatistici, dovrebbe comunque tener conto di alcuni possibili vincoli procedurali, suggeriti dalla peculiarità della funzione svolta. Per l affidamento di contratti di forniture e servizi (delle opere si dovrebbe occupare l Agenzia), il finanziamento privato e le finalità prevalentemente commerciali anziché di interesse generale, lo esentano, in principio, dalla qualifica di organismo di diritto pubblico e, quindi, dall osservanza delle norme in materia di appalti e sponsorizzazioni pubblici (cfr. TAR Piemonte 362/2004, CGCE 223/99 e 260/99, Ente Fiera Milano). 17

Parte 2 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Sarebbe pertanto auspicabile che il COGO osservasse principi di imparzialità e buon andamento, adottando procedure trasparenti, non discriminatorie e concorrenziali per scegliere i contraenti. In tal senso, è interessante l esempio dell autoregolamentazione del TOROC, per Torino 2006, in materia di avvisi informativi, ricerche di mercato e aste informatiche per prestazioni non coperte da sponsorizzazione, e quello dei bandi del Comitato Italia 150 per i contratti di sponsorizzazione, specialmente nel caso di prestazioni value in kind di importo elevato. Analogamente (e obbligatoriamente, se istituito in forma di SpA partecipata da soggetti pubblici: v. art. 18, c. 2 d.l. 112/08), il COGO dovrebbe, con propri provvedimenti, adottare criteri di trasparenza, pubblicità e imparzialità per reclutare personale e conferire incarichi. Circa l attività in genere, qualora investito di funzioni amministrative (es. in materia di VAS, si veda ad es. TOROC), il COGO sarebbe presumibilmente soggetto ai principi e criteri generali dell azione amministrativa e alle norme sull accesso agli atti (v. artt. 1, c. 1-ter, e 22, c. 1, lett. e l. 241/1990). 2.3.2 L attività del soggetto dotato di compiti infrastrutturali L attività del soggetto con compiti infrastrutturali, seppur ispirata ad autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, dovrebbe osservare un regime procedurale pubblicistico nell affidamento di contratti pubblici. Potrebbero, invece, essere ammesse alcune deviazioni, ove previste dalla norma istitutiva, in tema di reclutamento e organizzazione del personale e di soggezione ai patti di stabilità. Premesso che è essenziale garantire il puntuale finanziamento di tale soggetto per assicurarne la corretta operatività, affinamenti e integrazioni delle norme procedimentali, da porre con una disciplina speciale ad hoc, potrebbero favorire la speditezza della sua attività, salvaguardandone l imparzialità e il buon andamento. Esempi in tal senso sono: a) ridurre alcuni termini ordinari dei procedimenti amministrativi relativi al grande evento (pratica nota anche in altri ordinamenti: v. in Spagna la tramitación de urgencia, art. 27 Ley 49/2002); b) imporre i termini minimi per la pubblicazione dei bandi di gara d appalto (anche mediante l utilizzo degli avvisi di pre-informazione) previsti dalle normative comunitaria e nazionale, ovvero soglie più alte per gli affidamenti in economia (artt. 28 ss. e 121 ss. d.lgs. 163/06); c) prevedere, anche in ottica di deflazione del possibile contenzioso, strutture e procedimenti ad hoc per controlli/vigilanza antimafia (v. d.l. 135/2009, art. 3-quinquies, per Expo 2015); d) utilizzare, più di quanto accade nella prassi, istituti di semplificazione per gli appalti come accordi quadro e sistemi dinamici di acquisizione, ex d.lgs. 163/06. Ma soprattutto, per l attività di tale soggetto e delle altre amministrazioni da essa coinvolte, attenzione particolare va posta fin dalla candidatura su tre aspetti: 1) la programmazione negoziata (v. art. 15 l. 241/90, art. 2, c. 203 l. 662/96; art. 34 TUEL), quale mezzo per evitare pericolosi fenomeni di stallo politico-istituzionale; occorrerebbe valutare se, già in fase di candidatura, sia possibile con essi raggiungere posizioni condivise delle varie amministrazioni (che vadano al di là del generico sostegno) su aspetti quanto più possibile puntuali e concreti degli interventi (opere), da un lato dimostrando così al 18

Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa Parte 2 CIO in anticipo capacità e tempismo decisionale; dall altro coagulando l impegno di dette amministrazioni già dagli atti di candidatura e nell host city contract; 2) le procedure di valutazione/autorizzazione ambientale, in quanto assolvono gli impegni nei confronti del CIO, sempre più attento a tali profili (v. 2020 Candidature acceptance procedure, Guide on Environmental Management e Guide on Olympic Legacy). Inoltre, esse si sono rivelate strumento chiave in Torino 2006, per garantire la partecipazione diffusa dei cittadini e per dare una sede di confronto con gli immancabili movimenti/manifestazioni di opposizione popolare. Bisogna considerare comunque che molti progetti/interventi sono interconnessi e, se la candidatura ha successo, cristallizzati in gran parte nell host city contract (per cui, ad esempio, la VAS può al più stabilire varianti insediative e azioni di mitigazione e compensazione ambientale). L attuale disciplina (VAS, VIA, AIA ecc., v. d.lgs. 152/06) può permettere, se coordinata con le parti di competenza regionale/ locale, di dar voce alla partecipazione popolare endoprocedimentale e di razionalizzare lo sviluppo dei diversi procedimenti, evitando sovrapposizioni/duplicazioni/incoerenze; 3) la Conferenza dei servizi quale strumento di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti. Per quanto oggi il funzionamento della Conferenza sia regolato dettagliatamente dalla legge (v. l. 241/90, artt. 14 ss.), residuano margini normativi per: a) disciplinare il previo accorpamento dei progetti; b) ricorrere maggiormente alla Conferenza di servizi preliminare, raccordandola, come atto presupposto, a quella definitiva, per evitare duplicazioni istruttorie e rischi di intempestivi ripensamenti da parte delle amministrazioni; c) fissare con esattezza tempi e percorsi alternativi della Conferenza di servizi decisoria, da rispettare in funzione dei vari adempimenti; d) garantire la partecipazione diffusa al procedimento, specie prima dell adozione finale di conferenze decisorie che modifichino piani urbanistici, territoriali o incidano su immobili demaniali ecc. 2.4 Le procedure di definizione dei programmi e dei progetti L individuazione della disciplina di definizione dei programmi e dei progetti non può prescindere dalle caratteristiche delle opere da realizzare. Preliminarmente, occorrerebbe definire l elenco delle opere, distinguendo opportunamente tra opere strettamente connesse all evento e opere ad esso complementari, nonché, all interno di ciascuna categoria, tra opere necessarie e altre comunque funzionali, secondo un ordine di priorità, precisando altresì per ciascuna opera la possibilità o meno di autofinanziarsi. Conseguentemente, ciascuna opera dovrebbe essere corredata da apposito studio di fattibilità 1, per la cui corretta impostazione si potrebbe attivare la collaborazione dell Unità tecnica di finanza di progetto, operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Definito così il quadro si potrà più facilmente valutare l opportunità di procedere: a) ai sensi della normativa ordinaria 2 ; oppure b) ai sensi della normativa speciale propria delle infrastrutture strategiche (da non confondere con quella in deroga) 3. 19

Parte 2 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Ciascuna opzione presenta vantaggi e svantaggi (ovviamente da ponderare in relazione alle opere): quella ordinaria ha il pregio di coinvolgere in via paritaria tutte le amministrazioni interessate, a partire dagli enti locali, ma, proprio per questo, anche il difetto di non consentire una programmazione e realizzazione unitaria, con termini necessariamente lunghi; di converso, quella speciale ha l inconveniente di accentrare il processo decisionale (in capo al CIPE, con la partecipazione della sola Regione, non degli enti locali, che sono solo sentiti ), ma proprio per questo, il vantaggio di assicurare una programmazione e realizzazione unitaria e più spedita, anche sul piano processuale. In considerazione della natura dell evento, che lascia comunque prevedere la necessità di significativi interventi infrastrutturali, e delle caratteristiche della città ospitante, che rende oggettivamente più complessi i processi decisionali, al momento, la soluzione più ragionevole potrebbe risultare quella di ricorrere quanto più possibile alla disciplina speciale, rinviando in via residuale a quella ordinaria, e comunque opportunamente coordinandola con i poteri dell Agenzia. In questa prospettiva, si potrebbe rendere necessario inserire le opere prescelte nell ambito del programma delle infrastrutture strategiche, in conformità alla relativa procedura, che prevede innanzi tutto la predisposizione del programma da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d intesa con i Ministri competenti e le Regioni interessate. Il programma, quindi, previo parere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e previa intesa della Conferenza unificata, è inserito nel Documento di economia e finanza (DEF), che il Governo, su proposta del Ministro dell Economia e delle Finanze è tenuto a presentare alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni parlamentari 4. A fronte di una semplificazione a valle, quindi, la procedura a monte si presenta oggettivamente complessa, per cui, sempre nell ottica di limitare le deroghe a quanto strettamente necessario, si potrebbe immaginare che la qualificazione strategica del programma e la conseguente applicazione del relativo regime giuridico possa operarsi direttamente con un intervento normativo primario 5. Diversamente, fermo comunque restando le prerogative dell Agenzia, le opere non ritenute strategiche dovrebbero essere inserite nell ambito dei programmi triennali e annuali delle amministrazioni di volta in volta competenti 6. Definito il programma degli interventi e inseriti questi nell ambito della programmazione strategica o ordinaria delle singole amministrazioni, il passo successivo riguarda la loro progettazione e realizzazione. In questo caso, le soluzioni procedurali possono essere diverse soprattutto in relazione alla capacità o meno dell opera di autofinanziarsi (e, quindi, di coinvolgere direttamente i privati) e alla capacità/volontà o meno dell amministrazione di farsi carico della progettazione. Al di là dell ipotesi tradizionale dell appalto, al fine di favorire l apporto dei privati, è utile soffermarsi sulle procedure attraverso le quali più comunemente si realizza il partenariato pubblico privato, vale a dire la concessione di costruzione e gestione mediante finanza di progetto. Le procedure sono in parte diversamente disciplinate a seconda che si tratti di infrastrutture strategiche o di infrastrutture ordinarie 7. È bene comunque tener conto che il quadro normativo è in evoluzione in forza sia del recente 20

Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa Parte 2 d.l. 70/2011 8, sia dell annunciata presentazione di ulteriori misure nell ambito del pacchetto sulla crescita. In via generale, sul piano procedurale, si distinguono due soluzioni: la finanza di progetto a iniziativa pubblica (ex artt. 143 e 144 del Codice contratti pubblici) e la finanza di progetto a iniziativa privata, a sua volta distinta su impulso pubblico o su impulso privato (ex artt. 153 e 175 del Codice contratti pubblici). La finanza di progetto a iniziativa pubblica presuppone da parte dell amministrazione la capacità/volontà di provvedere alla progettazione almeno preliminare dell opera e la conseguente messa a bando del progetto. La finanza di progetto a iniziativa privata, invece, valorizza maggiormente il ruolo del privato e presuppone che della progettazione, e in alcuni casi finanche della proposta, si faccia carico il privato. Si distinguono, in proposito, quattro soluzioni procedurali: - la procedura unica (in forza della quale l amministrazione pone a base di gara lo studio di fattibilità e aggiudica definitivamente valutando l offerta dell interessato relativamente al progetto preliminare) 9 ; - la procedura bifasica (in forza della quale l amministrazione pone a base di gara prima lo studio di fattibilità, poi, individuato il promotore, il progetto preliminare da questi elaborato, aggiudicando al miglior offerente, salvo l esercizio del diritto di prelazione da parte del promotore medesimo) 10 ; - la procedura su impulso del privato per opere inserite nella programmazione pubblica annuale (in forza della quale, a fronte dell inattività dell amministrazione, il privato presenta un progetto preliminare dell opera programmata e sollecita l attivazione della gara) 11 ; - la procedura su impulso del privato per opere non inserite nella programmazione pubblica triennale (in forza della quale il privato presenta un progetto preliminare e sollecita l attivazione della gara) 12. Relativamente alle opere strategiche, il soggetto aggiudicatore (nel caso considerato, l Agenzia) rimette il progetto preliminare, eventualmente elaborato dal privato, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; il Ministero, dopo aver esperito apposita Conferenza di servizi istruttoria (ora prevista a seguito del d.l. 70/2011), presenta al CIPE la propria proposta, corredata dalla VIA e dalla preventiva verifica di interesse archeologico; il CIPE, con la partecipazione della Regione interessata, approva il progetto nei successivi trenta giorni: l approvazione determina l accertamento della compatibilità ambientale dell opera e perfeziona l intesa Stato-Regione sulla sua localizzazione, comportando l automatica variazione degli strumenti urbanistici vigenti. Sempre il soggetto aggiudicatore provvede poi, mediante gara, all individuazione del concessionario 13 e, tramite il Ministero, a sottoporre al CIPE il progetto definitivo: l approvazione vale ai fini della dichiarazione di pubblica utilità e sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato, consentendo la realizzazione di tutte le attività previste nel progetto 14. Si evidenzia, dunque, tra l altro, che per le infrastrutture strategiche l affidamento della concessione avviene ponendo a base di gara il progetto preliminare 15. 21

Parte 2 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 2.5 Le fonti e gli strumenti di finanziamento delle opere Anche la strutturazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento dipende dalle caratteristiche delle opere da realizzare. In linea di massima, se sono opere fredde (cioè, non in grado di autofinanziarsi), la soluzione non può che essere quella di ricorrere a finanziamenti pubblici; diversamente, se sono opere calde (cioè, in grado di autofinanziarsi) si possono ragionevolmente coinvolgere i privati. Soluzione, questa, che va senz altro sostenuta su un duplice piano: quello amministrativo, perché è necessario impostare correttamente sin dall inizio gli atti (studio di fattibilità, progetti, convenzioni) affinché siano rispondenti al fabbisogno richiesto e al contempo dato questo spesso trascurato soddisfino condizioni sufficienti di bancabilità; quello appunto finanziario, perché i privati hanno bisogno di reperire risorse utili alla realizzazione delle opere (mentre l amministrazione ha interesse a ridurre quanto più possibile l eventuale contributo pubblico complementare). Da questo punto di vista, insieme alle fonti e agli strumenti più tradizionali, ulteriori opportunità possono essere ora colte nell ambito della nuova operatività di Cassa depositi e prestiti (CDP), autorizzata, a partire dal 2009, a utilizzare la provvista derivante dalla raccolta postale anche per finanziare soggetti privati impegnati nella realizzazione di opere di interesse pubblico 16. Questa nuova operatività, infatti, potrebbe presentare numerosi vantaggi per gli investimenti, tra i quali: a) accedere più facilmente al credito per importi generalmente consistenti (che il settore bancario potrebbe da solo non essere disposto a offrire); b) ottenere un finanziamento di più lungo termine (diluendo così il relativo onere su un arco temporale più ampio rispetto a quello ordinariamente ottenibile con il solo finanziamento bancario); c) procurarsi (nel caso vi siano i presupposti) risorse a condizioni più vantaggiose (in ragione della natura dei fondi utilizzati e del ruolo istituzionale di CDP); d) conseguire, in definitiva, più agevolmente la condizione di equilibrio economicofinanziario della singola operazione. Si segnala, peraltro, che l attivazione di detta operatività, oltre a essere subordinata alla sussistenza di determinati requisiti (tra i quali, la sostenibilità economico-finanziaria dell operazione), deve ordinariamente evidenziarsi già al momento della definizione del bando di gara, in modo da consentire ai potenziali interessati di migliorare l offerta e, per questa via, al sistema di traslare il beneficio sull investimento. Ne consegue che, perché se ne possano cogliere appieno le potenzialità, è necessario che il soggetto con compiti infrastrutturali verifichi preliminarmente la disponibilità di CDP a manifestare nel bando di gara l interesse a finanziare l opera. 22

Nota aggiuntiva sulle condizioni di fattibilità amministrativa Parte 2 1 Si v. art. 128 del Codice dei contratti pubblici, e art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 207/2010, recante Regolamento di attuazione del Codice medesimo. 2 Si v. la parte II del Codice dei contratti pubblici. 3 Si v. la parte II, titolo III, capo IV, del Codice dei contratti pubblici. 4 Si v. il coordinato disposto dell art. 1, co. 1, della l. 443/2001, e degli artt. 7, 10, co. 8, e 52, co. 2, della l. 196/2009. 5 Si tenga conto, peraltro, che la soluzione prospettata è stata già ampiamente utilizzata (si v., solo a titolo esemplificativo, l art. 44-bis del d.l. 207/2008, convertito dalla l. 14/2009, concernente la realizzazione di un piano straordinario per l edilizia carceraria. 6 Artt. 128 del Codice dei contratti pubblici e 13 del Regolamento di attuazione. 7 Si v., in particolare, gli artt. 143, 144, 153, 173-175 e 177 del Codice dei contratti pubblici. 8 Art. 4. 9 Art. 153, co. 1-14. 10 Art. 153, co. 15. 11 Art. 153, co. 16. 12 Art. 153, co. 19-20. 13 Artt. 165 e, per la procedura del promotore, 175. 14 Art. 166. 15 Art. 177. 16 Si v., al riguardo, l art. 5, co. 7, del d.l. 269/2003, come integrato dal d.l. 185/2008, il decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze 12 marzo 2009, che definisce i criteri generali per l individuazione delle operazioni promosse da soggetti pubblici ammissibili a finanziamento e l art. 3 dello Statuto di CDP. 23

CANDIDATURA DELLA CITTà DI ROMA AI XXXII GIOCHI OLIMPICI E XVI GIOCHI PARALIMPICI DEL 2020 Commissione di Compatibilità Economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 Parte 3 Relazione del Comitato Promotore Roma 2020

Relazione del Comitato Promotore Roma 2020 Parte 3 Obiettivo della presente Relazione è descrivere la metodologia e i risultati delle analisi elaborate dal Comitato Promotore Roma 2020 con il supporto della società direzionale Bain & Company per identificare costi, investimenti e impatto sulle finanze pubbliche relativi al progetto di candidatura della Città di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. 3.1 Contesto di riferimento 3.1.1 L avvio del Comitato di candidatura Roma 2020 Dopo l assegnazione a Rio de Janeiro dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2016, la Città di Roma ha manifestato la volontà di candidarsi per i Giochi del 2020. Nel maggio 2010 il CONI ha designato Roma quale città candidata per l Italia. In data 26 luglio 2011 è stato formalmente costituito il Comitato Promotore Roma 2020, il cui CDA si è riunito per la prima volta il 12 settembre 2011. Prima ancora della formale costituzione del Comitato, si è insediata la Commissione di Compatibilità Economica (CCE), composta da professori di economia e diritto, presieduta dal Prof. Marco Fortis e coordinata dal Dott. Franco Carraro, con l obiettivo di verificare l impatto economico che i costi necessari per l organizzazione dei Giochi avrebbero sull economia nazionale. È stato pertanto richiesto al Comitato Promotore Roma 2020 di elaborare una stima dei costi organizzativi e degli investimenti in infrastrutture e impianti sportivi con evidenza della quota da coprire con risorse pubbliche. Nel mese di giugno 2011 (prima della costituzione del Comitato Roma 2020) è stato consegnato alla CCE un documento contenente le stime più accurate su tali costi, che al momento risultano essere ancora attendibili, al fine di effettuare una corretta valutazione dell impatto sulle finanze pubbliche. Tuttavia, ai fini di una valutazione complessiva dei benefici derivanti dall eventuale organizzazione in Italia dei Giochi Olimpici e Paralimpici andrebbero considerati anche i seguenti elementi: a) il valore del tempo uomo risparmiato dai cittadini e dai turisti nei trasferimenti interni alla città a seguito del miglioramento delle infrastrutture di trasporto; b) il potenziale miglioramento dell immagine internazionale del Paese e i conseguenti effetti positivi in termini di attrazione di investimenti e miglioramento di altri parametri di natura economica e sociale. 3.1.2 Il processo di candidatura Il processo di candidatura è articolato su 4 momenti chiave: - febbraio 2012: consegna dell application file che il CIO valuterà ai fini della definizione della short list; - gennaio 2013: consegna candidature file (Dossier) contenente l organizzazione operativa dei Giochi Olimpici e Paralimpici a Roma nel 2020; 27

Parte 3 Relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 - maggio 2013: visita dei commissari del CIO per approfondire il contenuto del Dossier ed esprimere un giudizio comparativo tra tutte le città candidate; - settembre 2013: sessione finale a Buenos Aires per proclamare la città ospitante dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. 3.2 Approccio metodologico e sintesi delle evidenze 3.2.1 Approccio metodologico Lo studio del budget complessivo per ospitare i Giochi del 2020 è stato suddiviso tra costi correnti e investimenti. Questi ultimi sono stati a loro volta suddivisi tra gli investimenti strumentali rispetto all evento olimpico e gli investimenti infrastrutturali a supporto dell evento stesso. La struttura del budget per organizzare i Giochi è quindi articolata in: - organizzazione dell evento: costi legati all organizzazione e gestione dei Giochi (es.: personale, servizi, allestimento e gestione degli impianti di gara) e ricavi (es.: contributi CIO, sponsorizzazioni, vendita biglietti ecc.); - costruzione e ristrutturazione degli impianti sportivi, costruzione del villaggio olimpico e del villaggio media (cd. IBC/MPC) con dettaglio delle opere coperte in project finance; - infrastrutture di supporto: opere infrastrutturali per trasporti, mobilità e altre infrastrutture urbane, evidenziando quelle coperte da risorse private. Le stime relative a costi, ricavi e investimenti sono state determinate sulla base dei seguenti documenti: - Candidature 2016: benchmark dei valori presentati dalle candidature ai Giochi del 2016 da parte di: Rio, Chicago, Tokyo e Madrid; - Dossier predisposto da Roma Capitale nel confronto con Venezia; - Analisi tecniche preliminari, su alcune importanti voci di costo, sviluppate dai Gruppi di lavoro del Comitato ( Infrastrutture e Logistica e Villaggio olimpico e venues ) e verificate con consulenti internazionali; - Piano Strategico di Sviluppo 2010 2020 (PSS) elaborato da Roma Capitale. Sin dalla sua costituzione, il Comitato ha sviluppato un progetto di candidatura fortemente orientato all obiettivo di sostenibilità economica, al recupero e riqualificazione del maggior numero di impianti sportivi esistenti e all uso di strutture temporanee (es. Nuova Fiera di Roma). Relativamente alle infrastrutture urbane non sportive, sono state inserite nell analisi solo le opere ritenute indispensabili per l organizzazione dei Giochi. 3.2.2 Sintesi delle evidenze I Giochi di Roma richiederebbero un impegno economico pari a circa 9,7 mld (ampiamente inferiore al fabbisogno dei Giochi sia di Pechino sia di Londra), articolato in: - 2,5 mld per i costi di organizzazione; - 2,8 mld per le infrastrutture sportive; - 4,4 mld per le infrastrutture di trasporto, mobilità e progetti urbani. 28