SPECIFICA TECNICA DELLE PROVE DA ESEGUIRE PER CARATTERIZZARE UN PANTOGRAFO



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SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 1 di 25 PER CARATTERIZZARE UN PANTOGRAFO Parte Titolo PARTE I I. GENERALITÀ PARTE II II. PROVE AL BANCO PARTE III III. PROVE IN LINEA PARTE IV IV. LIMITI DI ACCETTAZIONE PARTE V V. ALLEGATI A termine di legge la R.F.I. S.p.A. si riserva la proprietà di questo documento che non potrà essere copiato, riprodotto o comunicato ad altri senza esplicita autorizzazione. Rev. Data Descrizione Verifica Tecnica Autorizzazione C DIC-2002 Emissione per applicazione A. LUZI A. FUMI

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 2 di 25 INDICE I. PARTE I. 3 I.1 GENERALITA.... 3 I.2 QUALITA DELLA CAPTAZIONE... 3 I.3 CRITERI DI ACCETTAZIONE.. 5 I.4 VALIDITA DELLE CERTIFICAZIONI. 6 I.5 ELENCO DEI RIFERIMENTI NORMATIVI.. 6 II. PARTE II... 7 II.1 SPINTA STATICA.. 7 II.2 ATTRITO COULOMBIANO.. 8 II.3 VERIFICA TEMPO DI ABBASSAMENTO PANTOGRAFO.. 8 II.4 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO.. 9 II.5 MASSA APPARENTE 10 II.6 LIMITI DELLA FORZA DINAMICA DI CONTATTO. 11 III. PARTE III. 12 III.1 PORTANZA AERODINAMICA 13 III.2 DISTACCHI DEL PUNTO DI CONTATTO TRAMITE LA MISURA DEGLI ARCHI ELETTRICI... 14 III.3 FORZE E POLIGONAZIONE.. 15 III.4 ALTEZZA DEL PUNTO DI CONTATTO E SOLLEVAMENTO.. 17 III.5 TEMPERATURE DEGLI STRISCIANTI.. 18 III.6 VERIFICA TEMPO DI ABBASSAMENTO PANTOGRAFO IN CONDIZIONI DINAMICHE 19 IV. PARTE IV 20 IV.1 VALORI MASSIMI DELLA FORZA MEDIA DI CONTATTO.. 20 IV.2 DISTACCHI DEL PUNTO DI CONTATTO TRAMITE LA MISURA DEGLI ARCHI ELETTRICI 21 IV.3 FORZE E POLIGONAZIONE. 21 IV.4 ALTEZZA DEL PUNTO DI CONTATTO E SOLLEVAMENTO 22 IV.5 TEMPERATURE DEGLI STRISCIANTI 22 V. PARTE V.. 23 V.1 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE A 23 V.2 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE B 24 V.3 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE C 25

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 3 di 25 I. PARTE I I.1 GENERALITA Prima di prendere in esame questa Specifica Tecnica il pantografo in prova deve avere superato tutte le prove di accettazione eseguite secondo la Norma Tecnica CEI EN 50206-1. In particolare si deve fare riferimento ai primi 3 gruppi di prove riassunte in tabella D.1 della norma citata: Prove di serie Prove di tipo (Obbligatorie e Supplementari) Prove di investigazione Le Prove combinate, indicate al 4 gruppo della tabella sopra menzionata, sono le prove da eseguire durante l esercizio in linea e sono l oggetto principale di questa Specifica Tecnica, descritte nella Parte III. Prima di eseguire le prove in linea, i sistemi di misura richiedono una fase preliminare di taratura e messa a punto al banco prova, descritta nella Parte II di questa Specifica Tecnica. I.2 QUALITA DELLA CAPTAZIONE La qualità della captazione dipende essenzialmente da 3 indici, derivati dalle seguenti misure eseguite in linea: archi elettrici dovuti ai distacchi del pantografo dalla linea di contatto. forze scambiate con il filo di contatto. sollevamento dinamico del filo di contatto rispetto alle condizioni di riposo della linea. Distacchi con archi elettrici Sollevamento dinamico filo di contatto Forze scambiate con il filo di contatto

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 4 di 25 Ogni tipologia di prova dovrà rispettare, come condizioni minimali, la metodologia ed i limiti imposti dalla Norme in vigore, con particolare riferimento alle seguenti Norme Tecniche: EN 50317; EN 50367 (in via di approvazione); ENERGY-TSI (in via di approvazione); I pantografi saranno suddivisi per classi ed omologati in relazione alle diverse tipologie di catenarie italiane, con le relative velocità massime consentite: Classe A Classe B Classe C Classe D Fino a 150 Km/h Fino a 200 Km/h Fino a 250 Km/h Maggiori di 250 Km/h Le classi A, B e C si riferiscono a linee alimentate a 3 kv c.c., mentre la classe D è riferita a linee alimentate a 25 kv c.a. e sarà sviluppata quando tali catenarie saranno disponibili, similmente alle altre sottoclassi riferite alle velocità inferiori.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 5 di 25 I.3 CRITERI DI ACCETTAZIONE I LIVELLI DI ACCETTAZIONE, PER LE PROVE IN LINEA, SONO RIPORTATI NELLA PARTE IV. Nella successiva tabella sono indicate le prove richieste per la certificazione di pantografi nelle rispettive classi di catenarie: Classi A B C D II.1 Spinta Statica II.2 Attrito Coulombiano II.3 Verifica tempo di abbassamento pantografo II.4 Funzione di Trasferimento II.5 Massa Apparente II.6 Limiti della Forza Dinamica di contatto III.1 Portanza Aerodinamica III.2 Distacchi del punto di contatto con la misura degli Archi Elettrici III.3 Forze e Poligonazione III.4 Altezza del punto di Contatto e Sollevamento III.5 Temperature degli Striscianti III.6 Verifica tempo di abbassamento pantografo in condizioni dinamiche A livello operativo è necessario che l esecuzione di ciascuna prova, rispetti la propedeuticità e/o la contemporaneità indicata.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 6 di 25 I.4 VALIDITA DELLE CERTIFICAZIONI La certificazione del pantografo in Classe A vale su tutti i mezzi di trazione che circolano su: o linee in Classe A fino a 150 km/h; o linee in Classe B e Classe C fino a 160 km/h. La certificazione del pantografo in Classe B vale solo per il mezzo di trazione su cui è certificato e può circolare su: o linee in Classe A fino a 150 km/h; o linee in Classe B e Classe C fino a 200 km/h. La certificazione del pantografo in Classe C vale solo per il mezzo di trazione su cui è certificato e può circolare su: o linee in Classe A fino a 150 km/h; o linee in Classe B fino a 200 km/h; o linee in Classe C fino a 250 km/h. I.5 ELENCO DEI RIFERIMENTI NORMATIVI Ogni tipologia di prova dovrà rispettare, come condizioni minimali, la metodologia ed i limiti imposti dalla Norme in vigore, con particolare riferimento alle seguenti: Norma Tecnica CEI EN 50206-1; Norma Tecnica EN 50317; Norma Tecnica EN 50367 (in via di approvazione); Norma Tecnica ENERGY-TSI (in via di approvazione);

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 7 di 25 II. PARTE II PROVE AL BANCO (propedeutiche alle prove in linea) II.1 SPINTA STATICA Per i pantografi a spinta aerodinamica il test prevede la regolazione delle molle affinché la spinta statica corrisponda a quella nominale (tipicamente 9 dan), ad una apertura del quadro pari all altezza nominale della catenaria relativa alla classe di riferimento (A, B o C). Per i pantografi a spinta impressa il test prevede la misura delle pressioni dell aria applicate al cilindro di spinta e delle corrispondenti spinte sugli striscianti, alle diverse altezze (aperture del quadro). Rappresentando queste grandezze in un grafico si verificano i limiti di accettazione e la linearità del controllo: Spinta Altezza del punto di lavoro; Spinta Pressione aria (solo per pantografi a spinta impressa). Classi A B C D Range delle aperture di riferimento del quadro (cm) 40 220 40 220 40 220 Differenza di spinta statica (con apertura del quadro nominale +/- 20 cm) (%) Differenza di spinta statica (con apertura del quadro ai limiti) (%) 3 3 2 20 15 10

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 8 di 25 II.2 ATTRITO COULOMBIANO Il test prevede l applicazione della spinta statica nominale ad un pantografo caricato con dei pesi noti sopra agli striscianti. Alle diverse altezze (aperture del quadro) vengono aggiunti i pesi necessari per raggiungere l equilibrio. In questa posizione si individua il peso minimo che tende a far risalire l archetto verso l alto e quello massimo che tende a farlo scendere verso il basso. Tali valori devono essere riportati in un grafico: la differenza fra le spinte delle due curve rappresenta la prontezza e la precisione con cui il pantografo insegue le variazioni di altezza, ossia la differenza di forza minima necessaria per far spostare il quadro. PROVE PROPEDEUTICHE: Spinta statica. Classi A B C D Attrito coulombiano (N) 20 15 8 II.3 VERIFICA TEMPO DI ABBASSAMENTO PANTOGRAFO Il test prevede l applicazione della spinta statica nominale ad un pantografo, regolando l apertura del quadro ad una ampiezza di 1.900 mm. In questa condizione viene inviato alla elettrovalvola il comando di abbassamento e si attende il momento di primo distacco per far partire la misura del tempo di discesa. Al momento della chiusura del quadro sugli appoggi viene bloccato il tempo di misura. Classi A B C D Tempo di discesa (sec.) 3 3 3

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 9 di 25 II.4 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO La funzione di trasferimento è il parametro che permette di determinare il grado di accuratezza con cui verrà misurata la forza di interazione tra pantografo e catenaria, durante l esecuzione delle prove in linea. Il test prevede di applicare al pantografo la spinta statica nominale e sugli archetti, sollevati di 1000 mm dalla posizione di riposo, una forza a frequenza variabile, con andamento sinusoidale, di ampiezza 30 N. La funzione di trasferimento è ottenuta dal rapporto tra la forza totale impressa e quella rilevata dai trasduttori piazzati sul pantografo, al variare della frequenza di lavoro. La banda di frequenza entro la quale tale funzione si mantiene intorno ad 1 è quella che permetterà un buon grado di accuratezza delle misure. PROVE PROPEDEUTICHE: Spinta statica. Classi A B C D Range (Hz) *** 0 20 0 20 Errore assoluto (%) *** 7 7 Errore medio (%) *** 3 3

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 10 di 25 II.5 MASSA APPARENTE La massa apparente è il parametro che permette di valutare il comportamento dinamico del pantografo e la sua reazione alle forze scambiate sul filo di contatto, durante l esecuzione delle prove in linea, ossia quale massa del pantografo vede il filo di contatto durante l esercizio. Il test prevede di applicare al pantografo la spinta statica nominale e sugli archetti, sollevati di 1000 mm dalla posizione di riposo, una forza a frequenza variabile, con andamento sinusoidale, di ampiezza 30 N. La massa apparente è ottenuta dal rapporto tra la forza totale impressa e l accelerazione del punto di contatto, rilevata dai trasduttori piazzati sul pantografo, al variare della frequenza di lavoro. PROVE PROPEDEUTICHE: Spinta statica, Attrito coulombiano. Classi A B C D Range (Hz) 0 20 0 20 0 20 Massa apparente (kg) 40 35 25

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 11 di 25 II.6 LIMITI DELLA FORZA DINAMICA DI CONTATTO Questa prova mette in evidenza la spinta statica necessaria ad evitare i distacchi alle diverse velocità durante l esercizio. Il test prevede di applicare al pantografo la spinta statica nominale di 19 dan e di imprimere sugli archetti, sollevati di 1000 mm dalla posizione di riposo, degli spostamenti con ampiezze prefissate di 20 40 80 120 e 160 mm. Facendo variare la frequenza che simula la frequenza di campata, pari ad incrementi della velocità di 10 km/h, viene rilevata la forza minima e massima scambiata sul punto di contatto, tramite i trasduttori piazzati sul pantografo. Nelle diverse condizioni si tracciano delle curve la cui divaricazione indica la predisposizione del pantografo ad ottenere una buona captazione. Il limite di accettazione viene valutato per una variazione di forza pari a ± 10 dan, rispetto al valore statico impostato. PROVE PROPEDEUTICHE: Spinta statica, Attrito coulombiano, Funzione di trasferimento, Massa apparente. Classi A B C D Spostamento impresso (mm) Frequenza di campata (Hz) Velocità (km/h) Frequenza di campata (Hz) Velocità (km/h) Frequenza di campata (Hz) Velocità (km/h) Frequenza di campata (Hz) Velocità (km/h) 160 *** *** 0, 74 160 0, 97 210 120 *** *** 0, 88 190 1,30 280 80 *** *** 1,25 270 1,62 350 40 *** *** 1,62 350 2,32 500 20 *** *** 2,08 450 3,01 650

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 12 di 25 III. PARTE III PROVE IN LINEA (Da eseguire dopo il completamento delle prove al banco) Per l esecuzione delle prove in linea, allo scopo di poter confrontare i diversi sistemi di contatto, sono state individuate le seguenti tratte con le diverse tipologie di catenarie: Classi Allegato Tratta pari Tratta dispari A V.1 (Linea LL) Chiusi - Arezzo km 196 206 (Linea LL) Arezzo -Chiusi km 206-196 B V.2 Piacenza - Milano km 190-197 Milano - Piacenza km 197-190 C V.3 (Linea DD) Roma -Orte km 36-56 (Linea DD) Orte -Roma km 44-24 D

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 13 di 25 III.1 PORTANZA AERODINAMICA Il test prevede la misura della forza applicata sul cavetto che vincola il sollevamento del pantografo a non interferire con la catenaria, mentre il convoglio viene spinto, dalla locomotiva di scorta, fino alla velocità massima di prova consentita. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle seguenti condizioni: a) - Relativamente alle caratteristiche del pantografo: - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se è prevista la doppia captazione, il pantografo dovrà essere provato sia nella posizione anteriore che in quella posteriore ed alle distanze richieste per il suo funzionamento in linea. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. b) - Relativamente alle condizioni atmosferiche: - Le prove dovranno essere eseguite soltanto con vento giudicato entro i limiti di vento debole (Grado 2 o 3 pari ad una velocità massima di 19 km/h. Queste condizioni sono identificabili con Foglie e ramoscelli in movimento costante; le bandiere leggere iniziano a spiegarsi ). GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Forza totale della spinta impressa; - Pressione dell aria nel circuito sollevamento pantografo (solo pantografi a spinta impressa); - Identificazione palificazione e gallerie; - Riferimento progressiva chilometrica; - Velocità del convoglio. Vedi punto IV.1. N.B. LA PROVA DI PORTANZA E PROPEDEUTICA A TUTTE LE PROVE IN LINEA.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 14 di 25 III.2 DISTACCHI DEL PUNTO DI CONTATTO TRAMITE LA MISURA DEGLI ARCHI ELETTRICI Il test é eseguito misurando le durate degli archi elettrici associandole alle emissioni ultraviolette. I trasduttori a fototubo devono essere due, posizionati in modo da poter rilevare sempre l arco uscente, in entrambi i sensi di marcia del treno. La misura dei distacchi è ritenuta valida nelle tratte in cui la corrente assorbita dal pantografo è almeno il 30% della corrente nominale. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle condizioni di esercizio ordinarie. - Se è prevista la doppia captazione, dovranno essere attrezzati entrambi i pantografi. - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Distacchi; - Corrente assorbita; - Pressione dell aria nel circuito sollevamento pantografo (solo pantografi a spinta impressa); - Identificazione palificazione e gallerie; - Riferimento progressiva chilometrica; - Velocità del convoglio. GRANDEZZE OPZIONALI: - Armoniche della corrente assorbita; - Tensione di linea; - Forze di contatto fra gli striscianti e la catenaria; - Altezza del punto di contatto; - Temperature striscianti; - Segnale televisivo relativo al pantografo. GRANDEZZE ELABORATE: Facendo riferimento ai dati suddivisi km per km: - distacchi arco uscente rappresentati sulla progressiva con tratti di ampiezza pari alla durata in ms, - distribuzione statistica dei distacchi sul km di linea - eventuale correlazione dei distacchi con la corrente armonica - calcolo dell indice di qualità sul km di linea, come: I t = T dist QD oss Facendo riferimento ai dati complessivi dell intera tratta: 1000 - calcolo dell indice di qualità globale mediante la stessa formula usata sul km. Vedi punto IV.2

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 15 di 25 III.3 FORZE E POLIGONAZIONE Il test eseguito a varie velocità, permette di misurare le sollecitazioni dinamiche fra il pantografo e la linea di contatto, dalle quali si possono dedurre le eventuali frequenze di risonanza. L ampiezza di queste oscillazioni determina la bontà dell accoppiamento pantografo-catenaria, in relazione alle forze. La catena di misura, testata al banco prova pantografi, deve garantire una banda passante di 20 Hz. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle condizioni di esercizio ordinarie. - Se è prevista la doppia captazione, dovranno essere attrezzati entrambi i pantografi. - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Forze di contatto fra gli striscianti e la catenaria (nei punti di attacco del portastriscianti); - Accelerazione in corrispondenza di ogni cella di carico, per compensare le masse dell archetto; - Pressione dell aria nel circuito sollevamento pantografo (solo pantografi a spinta impressa); - Identificazione palificazione e gallerie; - Riferimento progressiva chilometrica; - Velocità del convoglio; - Segnale televisivo relativo al pantografo. GRANDEZZE OPZIONALI: - Elongazione sospensione primaria (movimento quadro); - Elongazione sospensione secondaria (corse molle archetto portastriscianti); - Altezza del punto di contatto; - Distacchi del pantografo tramite fototubo; - Corrente assorbita; - Temperature striscianti. GRANDEZZE ELABORATE: Facendo riferimento ai dati suddivisi km per km: - variazione dinamica delle forze - distribuzione statistica delle ampiezze delle forze - analisi in frequenza (FFT) (con campionamento a frequenza fissa) - analisi in funzione dello spazio (con campionamento a spazi fissi) - calcolo del valore medio F m sul km di linea - calcolo della deviazione standard σ sul km di linea - valutazione del parametro σ < 0,3*F m

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 16 di 25 - cabraggio degli archetti, come differenza delle forze (solo per pantografi con 2 archetti) - poligonazione (al solo scopo di fare un controllo incrociato con le temperature) tramite la formula: FS - FD P = L F S + FD 2 mm dove: - F S è la somma delle forze degli attacchi di sinistra, - F D è la somma delle forze degli attacchi di destra, - L è la distanza, espressa in mm, fra i punti di applicazione delle celle di carico di destra e di sinistra Vedi punto IV.3.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 17 di 25 III.4 ALTEZZA DEL PUNTO DI CONTATTO E SOLLEVAMENTO (Rispetto alle condizioni di riposo della catenaria) Il test é eseguito misurando direttamente l altezza del punto di contatto rispetto al profilo del binario. Prima di effettuare le misure del sollevamento dinamico del filo di contatto, occorre acquisire i dati del posizionamento statico della catenaria, ad una velocità 60 km/h, con una spinta di circa 4 dan, senza captare corrente. Per non turbare la linea aerea, il treno deve essere spinto o trainato da una seconda locomotiva, ubicata ad una distanza di almeno 130 m fra i due pantografi. Nelle corse prova successive, con il pantografo in prova, si potrà acquisire l altezza del punto di contatto, comprensivo del sollevamento dovuto alle spinte dinamiche. Tale sollevamento sarà calcolato tramite un confronto puntuale, relativamente alla progressiva chilometrica, con i dati acquisiti della catenaria a riposo. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle condizioni di esercizio ordinarie. - Se è prevista la doppia captazione, dovranno essere attrezzati entrambi i pantografi. - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Altezza del punto di contatto in esercizio; - Altezza del punto di contatto della catenaria a riposo; - Elongazione sospensione primaria (movimento quadro); - Elongazioni sospensioni secondarie destre e sinistre (per pantografi con basculamento trasversale); - Elongazioni sospensioni secondarie anteriore e posteriore (per pantografi con doppio archetto); - Pressione dell aria nel circuito sollevamento pantografo (solo pantografi a spinta impressa); - Identificazione palificazione e gallerie; - Riferimento progressiva chilometrica; - Velocità del convoglio; - Segnale televisivo relativo al pantografo. GRANDEZZE OPZIONALI: - Distacchi del pantografo tramite fototubo; - Forze di contatto fra gli striscianti e la catenaria. GRANDEZZE ELABORATE: Facendo riferimento ai dati suddivisi km per km: - sollevamento della catenaria - distribuzione statistica dei sollevamenti sul km di linea - deviazione standard sul km di linea - valore massimo, minimo e medio sul km di linea - cabraggio degli archetti, come differenza delle corse delle molle (solo per pantografi con 2 archetti) Vedi punto IV.4.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 18 di 25 III.5 TEMPERATURE DEGLI STRISCIANTI Il test viene eseguito con l assorbimento massimo di corrente previsto dalla locomotiva in prova, e permette di controllare che il calore totale, prodotto per effetto joule e per attrito di strisciamento sulla linea di contatto, non produca sugli striscianti delle temperature tali da innescare la fuga termica, con il conseguente rapido aumento dei consumi. Per valutare il contributo dovuto al solo effetto dell attrito di strisciamento, si deve ripetere la stessa prova senza assorbimento di corrente, utilizzando una locomotiva di scorta per trainare o spingere il convoglio. Per non turbare la linea aerea, la seconda locomotiva deve essere ubicata ad una distanza di almeno 130 m fra i due pantografi. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle seguenti condizioni: a) - Relativamente alle caratteristiche del pantografo: - Se è prevista la doppia captazione, dovranno essere attrezzati entrambi i pantografi. - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. b) - Relativamente alle condizioni atmosferiche: - Le prove valide saranno solo quelle eseguite in assenza di pioggia e/o nebbia. GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Temperature striscianti; - Corrente assorbita; - Pressione dell aria nel circuito sollevamento pantografo (solo pantografi a spinta impressa); - Riferimento progressiva chilometrica; - Identificazione palificazione e gallerie; - Velocità del convoglio; GRANDEZZE OPZIONALI: - Distacchi del pantografo tramite fototubo; - Forze di contatto fra gli striscianti e la catenaria. - Poligonazione della linea. - Segnale televisivo relativo al pantografo. GRANDEZZE ELABORATE: - correlazione fra le temperature acquisite e le grandezze a disposizione, - confronto fra le temperature acquisite con assorbimento di corrente e quelle senza. Vedi punto IV.5.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 19 di 25 III.6 VERIFICA TEMPO DI ABBASSAMENTO PANTOGRAFO IN CONDIZIONI DINAMICHE Il test permette di misurare il tempo di abbassamento del pantografo durante l esercizio, a partire dall istante di invio del comando di abbassamento alla elettrovalvola fino al momento della chiusura del quadro sugli appoggi. Le prove in linea vanno effettuate facendo riferimento alle condizioni di esercizio ordinarie, indipendentemente dalla velocità ed in tutte le condizioni di binario: scoperto e galleria. - Se il pantografo può essere montato sulla locomotiva, sia in posizione anteriore che posteriore, rispetto al senso di marcia del treno, dovranno essere ripetute le prove in entrambe le condizioni. - Se il pantografo è di tipo asimmetrico deve essere provato in tutte le posizioni utilizzate in esercizio. GRANDEZZE FONDAMENTALI MISURATE: - Tempo di abbassamento pantografo, dall istante di invio del comando di abbassamento fino al momento della chiusura del quadro sugli appoggi; - Segnale televisivo relativo al pantografo; - Velocità del convoglio. GRANDEZZE OPZIONALI: - Identificazione palificazione e gallerie; - Riferimento progressiva chilometrica; - Altezza del punto di contatto. Classi A B C D Tempo totale di discesa (sec.) 8 8 8

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 20 di 25 IV. PARTE IV LIVELLI DI ACCETTAZIONE IV.1 VALORI MASSIMI DELLA FORZA MEDIA DI CONTATTO Fm (N) 200 180 160 140 120 100 80 60 0 50 100 150 200 250 300 Velocità (km/h) Forza media F m di contatto per pantografi con alimentazione DC 3,0 kv, in funzione della velocità, dove Fm = 0,00097*V² + 110. (Fonte: ENERGY-TSI Vers. IT12 del 31.01.2002, relativa alle Specifiche Tecniche d Interoperabilità per il sottosistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità di cui all articolo 6, paragrafo 1 della direttiva 96/48/CE ) La presente curva è un riferimento assoluto globale per le forze di interazione fra pantografo e catenaria, ma trascurando in prima approssimazione il contributo medio delle forze dinamiche, si assume la presente curva come limite della spinta aerodinamica, ossia la portanza.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 21 di 25 IV.2 DISTACCHI DEL PUNTO DI CONTATTO TRAMITE LA MISURA DEGLI ARCHI ELETTRICI Classi A B C D Indice di qualità ( ) sulla tratta di prova 2 (*) 2 (*) 2 (*) Numero medio dei distacchi (4 20 ms) per km 12 (*) 9 (*) 7 (*) Numero medio dei distacchi (> 20 ms ) per km 0,3 (*) 0,4 (*) 0,5 (*) (*) Valore indicativo che deve essere confermato da prove con pantografi, giudicati idonei, sulle linee di prova selezionate ed indicate nella Parte III. IV.3 FORZE E POLIGONAZIONE Classi A B C D Forza dinamica massima F max (dan) *** 30 (*) 30 (*) Forza dinamica minima F min (dan) *** 0,5 (*) 0,5 (*) Cabraggio (solo per pantografi con 2 archetti) (dan) *** 2 (*) 3 (*) Deviazione Standard (σ) alla velocità massima *** 0,3*F m (*) 0,3*F m (*) (*) Valore indicativo che deve essere confermato da prove con pantografi, giudicati idonei, sulle linee di prova selezionate ed indicate nella Parte III. All interno di queste tratte potranno essere individuati dei km particolari i cui risultati saranno presi come campione di riferimento.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 22 di 25 IV.4 ALTEZZA DEL PUNTO DI CONTATTO E SOLLEVAMENTO (RISPETTO ALLE CONDIZIONI DI RIPOSO DELLA CATENARIA) Classi A B C D Sollevamento massimo (mm) 90 (*) 95 (*) 100 (*) Sollevamento medio (mm) 50 (*) 60 (*) 60 (*) Cabraggio massimo (solo per pantografi con 2 archetti) (mm) 10 (*) 15 (*) 20 (*) (*) Valore indicativo che deve essere confermato da prove con pantografi, giudicati idonei, sulle linee di prova selezionate ed indicate nella Parte III. All interno di queste tratte potranno essere individuati dei km particolari i cui risultati saranno presi come campione di riferimento. IV.5 TEMPERATURE DEGLI STRISCIANTI Classi A B C D Temperatura massima con assorbimento di corrente ( C) 300 (*) 350 (*) 400 (*) Temperatura massima senza assorbimento di corrente ( C) 110 (*) 130 (*) 150 (*) (*) Valore indicativo che deve essere confermato da prove con pantografi, giudicati idonei, sulle linee di prova selezionate ed indicate nella Parte III. All interno di queste tratte potranno essere individuati dei km particolari i cui risultati saranno presi come campione di riferimento.

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 23 di 25 V. PARTE V ALLEGATI TIPOLOGIE DI CATENARIE V.1 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE A

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 24 di 25 V.2 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE B

SPECIFICA TECNICA Codifica: RFI/DI/TC.TE/ ST TE 74-C Foglio 25 di 25 V.3 CATENARIA PER LINEE DELLA CLASSE C