ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione
Menomazione della capacità lavorativa o morte provocata da causa violenta in occasione dei lavori CAUSA VIOLENTA ELEMENTO DETERMINANTE IN OCCASIONE DEL LAVORO ELEMENTO CIRCOSTANZIALE INABILITA O MORTE ELEMENTO CONSEQUENZIALE 2008 2/14
Denuncia di infortunio all INAIL E preciso obbligo dell infortunato di dare immediata notizia dell infortunio al datore di lavoro. Su questo punto la legge non ammette deroghe in quanto tale obbligo sussiste a prescindere dall entità apparente dell infortunio e delle sue conseguenze ( devono essere immediatamente denunziati anche i piccoli incidenti) Il datore di lavoro, una volta venuto a conoscenza del fatto, deve fare a sua volta denunzia all INAIL entro 2 giorni. 2008 3/14
Indennizzo INAIL Le voci di indennizzo dell INAIL comprendono: un indennità di invalidità permanente assoluta; un indennità di invalidità permanente parziale (purché con diminuzione di oltre l 11% dell attitudine al lavoro) un indennità di inabilità temporanea assoluta (impedimento di attendere al lavoro per più di tre giorni) (non si applica ai lavoratori statali). 2008 4/14
LA MALATTIA PROFESSIONALE O TECNOPATIA È LA CONSEGUENZA DI UNA SERIE DI AZIONI NOCIVE CHE MATURANO LENTAMENTE SULL ORGANISMO DEL LAVORATORE PER POI TRASFORMARSI IN FORMA MORBOSA INVALIDANTE O MORTALE CONCENTRAZIONE AMBIENTALE DELLA SOSTANZA PERICOLOSA FATTORI TEMPO DI ESPOSIZIONE CARATTERISTICHE FISICHE DEL LAVORATORE 2008 5/14
Nozione di malattia professionale La definizione legale di malattia professionale si desume, al pari di quella di infortunio, dal DPR 30 Giugno 1965 n.1124. Deve essere dimostrata la relazione causale tra la patologia e l attività lavorativa precedentemente espletata. A tal proposito si presume che si tratti di malattia professionale se la patologia riscontrata corrisponde a una di quelle ricomprese negli elenchi allegati al DPR n.1124/1965 ( questi allegati vengono periodicamente aggiornati con nuove malattie). Se la malattia non è ricompresa sarà onere del lavoratore dimostrare che ha contratto malattia a causa di uno specifico lavoro. 2008 6/14
Denuncia di malattia professionale Il lavoratore ha un termine di 15 giorni per effettuare la denuncia di malattia professionale al proprio datore di lavoro. Il termine inizia a decorrere dalla manifestazione dei sintomi della stessa. L inosservanza del termine della denunzia espone il lavoratore al rischio della perdita dell indennità per il tempo anteriore alla pronuncia. Il datore di lavoro deve fare denuncia all INAIL entro 5 giorni dalla ricevuta comunicazione. Il datore di lavoro deve denunziare la malattia del dipendente senza tenere conto del fatto che la malattia possa essere stata contratta durante l esercizio di una precedente attività lavorativa presso diverso datore di lavoro. 2008 7/14
Registro infortuni Il registro degli infortuni ha lo scopo di documentare l andamento infortunistico aziendale. La legge stabilisce il contenuto, le modalità di compilazione e di tenuta del registro. Il D.Lgs.242/96 ( norma correttiva del D.Lgs.626/1994) ha introdotto una significativa innovazione: oggi nel registro vanno annotati tutti gli infortuni che comportino un assenza di almeno un giorno dal lavoro, mentre prima andavano annotati solo gli infortuni con astensione lavorativa superiore a tre giorni. 2008 8/14
INDICI DI FREQUENZA La dimensione del rischio infortunistico si misura attraverso gli indici di frequenza, presi in esame anche dalla norma UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro". Gli indici di frequenza previsti dalla norma UNI hanno al numeratore gli infortuni verificatisi in un anno ed al denominatore le ore lavorate nello stesso anno. Allo scopo di rendere più leggibile il risultato, tale rapporto viene poi moltiplicato per 1.000.000 (un milione). L indice dunque fornisce il numero di infortuni avvenuti ogni milione di ore lavorate. a. ind.freq. = In alcuni casi l indice di frequenza è calcolato ponendo al denominatore il numero di operai (o di addetti) anziché le ore lavorate. Questa soluzione, benché sia più agevole, è teoricamente meno accurata, dovendo produrre un indicatore del rischio di infortuni. b. ind.freq. = 2008 9/14
INDICE DI INCIDENZA Indice di incidenza: n infortuni denunciati all INAIL X 1000 N occupati di fonte ISTAT 2008 10/14
INDICI DI GRAVITA La norma UNI 7249, "Statistiche degli infortuni sul lavoro", prevede come principali misure del danno infortunistico (cioè della serietà delle conseguenze degli incidenti sul lavoro) gli indici di gravità. Essi vengono calcolati con una delle due formule seguenti (in realtà la norma UNI cita solo la prima): a. b. gt = somma dei giorni di inabilità temporanea gp = (somma dei giorni convenzionali di invalidità permanente) con perc i = grado di inabilità permanente espresso in percentuale gm = 7.500M (somma dei giorni convenzionali di invalidità dei casi mortali) con M = n dei casi di morte In pratica, guardando la formula (b), l'indice di gravità rappresenta il numero di giornate mediamente perdute da ogni addetto a causa degli infortuni. Per il calcolo si fanno le seguenti considerazioni sul numero di giorni perduti: per un infortunio con inabilità temporanea si considera l'effettivo numero di giorni perduti per un infortunio con inabilità permanente si fa l'ipotesi che ogni grado di inabilità corrisponda a 75 giorni perduti per un infortunio con morte si ipotizzano 7500 giorni perduti 2008 11/14
Durata media dell infortunio La durata media dell infortunio, espressa con la sigla Dm, è data dal rapporto tra il numero dei giorni degli infortuni complessivi e il numero degli infortuni, moltiplicato per 1000. 2008 12/14
LE BANCHE DATI INAIL ISPESL NIOSH 2008 13/14
2008 14/14