Interventi sugli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. Stima dei potenziali risparmi



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Transcript:

Interventi sugli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. Stima dei potenziali risparmi Gianfranco Cellai DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE

Il ruolo dell edificio e degli impianti Assicurare condizioni di benessere accettabili in condizioni mediamente gravose C 23 estate primavera Impianto di raffrescamento 15 edificio nzeb autunno 6 inverno Impianto di riscaldamento

Cosa dice la normativa? La prestazione energetica degli impianti è indicata attraverso le direttive 2002/91/CE Rendimento energetico nell edilizia e 2006/32/CE Efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici, il tutto finalizzato all obiettivo di avere edifici nzeb dal 2018. L Italia ha assolto agli obblighi pubblicando diversi decreti e per ultimi il DPR 59/2009 in materia di efficienza di edilizia ed impianti, ed il Dlgs 28/2011 in materia di uso obbligatorio di fonti rinnovabili. Questi provvedimenti sono stati accompagnati dalla possibilità di usufruire di incentivi fiscali nel settore della riqualificazione edilizia ed impiantistica di sistemi e componenti. Il quadro normativo che si è andato così delineando ha disegnato scenari particolarmente interessanti, specie per il possibile rilancio del settore particolarmente colpito dalla crisi. Titoli Abilitativi in materia di energia a livello regionale. Norme sui titoli Abilitativi per la realizzazione di Impianti di Produzione di Energia da Fonti rinnovabili si ritrovano nel DCRT 15 febbraio 2013 e della LRT 69/2012.

Le prestazioni impiantistiche Sono espresse dal rendimento globale medio stagionale g risultato della moltiplicazione dei rendimenti di quattro parametri: 1. rendimento di produzione p 2. rendimento di distribuzione d 3.rendimento di emissione e 4.rendimento di controllo o regolazione c produzione Scarico prodotti della combustione in canna fumaria regolazione Condotto di aspirazione aria comburente Caldaia murale a camera stagna per riscaldamento ad uso sanitario Potenza utile 24 [kw] Cronotermostato ambiente TERMOARREDO AD ELEMENTI TUBOLARI IN ACCIAIO VERNICIATO IRSAP mod. "TESI" h 2000 [mm] Valvola termostatica SCALDASALVIETTE IN ACCIAIO VERNICIATO IRSAP mod. "NOVO" (bagni) sistema rilevazione fughe cu ø22 Alimentazione gas gpl Acqua calda sanitaria Ø3/4" Ai servizi Ø3/4" Collettore complanare di distribuzione Modul linea Radiatori TERMOARREDO AD ELEMENTI TUBOLARI IN ACCIAIO VERNICIATO IRSAP mod. "TESI" h 600 [mm] Valvola termostatica (in nicchia sottofinestra) Dall' acquedotto riduttore di prex. Contatore A/R Acqua calda c.to riscaldamento in rame precoibentato a norma di legge 10/91 Ø 20/22 Tubo rame precoibentato a norma legge 10/91 Alimentazione combustibile distribuzione emissione

Gli interventi di riqualificazione impiantistica Gli interventi per migliorare le prestazioni impiantistiche possono attuarsi mediante: - l utilizzo di impianti con produzione centralizzata e gestione autonoma migliorando il rendimento globale; - la sostituzione di vecchi generatori con caldaie a condensazione migliorando il rendimento di produzione; - la sostituzione dei radiatori con terminali a bassa temperatura migliorando il rendimento di emissione; - l installazione di valvole termostatiche su ogni terminale che consente una migliore regolazione ed evita il surriscaldamento dei locali sfruttando l irraggiamento solare invernale; - l uso di generatori a pompa di calore utilizzanti fonti di energia rinnovabile di origine aerotermica, geotermica, idrotermica e, peraltro, utilizzabili per il raffrescamento estivo, ottenendo migliori prestazioni di produzione; -l uso di fonti di energia rinnovabile (impianti solari termici e fotovoltaici), integrati con gli impianti tradizionali che riducono sensibilmente i consumi globali. Questi interventi, accompagnati dalla riduzione dei carichi termici (isolamento termico, schermature solari, ecc.), portano progressivamente ad impianti di piccola potenza con prestazioni elevate, confrontabili con quelle dei nuovi edifici.

Richieste di detrazione 2009 Gianfranco Cellai - Università di Firenze

DPR 59/09: dall impianto autonomo all impianto centralizzato.. In tutti gli edifici esistenti destinati a residenze alberghi ed uffici, con un numero di unità abitative superiore a 4, e in ogni caso per potenze nominali del generatore di calore dell'impianto centralizzato maggiore o uguale a 100 kw, è preferibile il mantenimento di impianti termici centralizzati laddove esistenti. Per gli edifici esistenti suddetti, in caso di ristrutturazione o installazione dell'impianto termico, devono essere realizzati gli interventi necessari per permettere la contabilizzazione e la termoregolazione del calore per singola unità abitativa. Tali disposizioni sono tra le maggiori novità del decreto in quanto rappresentano una inversione ad U della tendenza che, a partire dagli anni 80-90, aveva visto agevolare la strada opposta, con distacchi dall impianto centralizzato consentiti con votazioni condominiali a maggioranza millesimale. Si stima che siano installate circa 14 milioni di caldaiette monoutenza. Contabilizzazione diretta dell energia: impianti a zone con moduli di utenza Contabilizzazione indiretta dell energia: impianti a colonne montanti con ripartitore di calore via radio

Produzione centralizzata e gestione autonoma La necessità del superamento degli impianti autonomi sta in diverse ragioni, tra le quali la possibilità di avere sensibili contenimenti dei consumi energetici senza rinunciare all autonomia gestionale, con maggiore sicurezza e controlli. Infatti: -la spesa d installazione di un impianto centralizzato è inferiore alla somma dei costi delle singole caldaiette autonome; -la potenza termica della caldaia centralizzata è inferiore alla somma delle potenze dei diversi impianti autonomi, consentendo un consumo energetico minore; -il rendimento di una caldaia centralizzata è superiore a quello delle singole caldaiette; -l'impianto centralizzato ha una durata maggiore rispetto a quello autonomo; -la manutenzione di un unico generatore è meno onerosa rispetto a tanti singoli apparecchi poiché le relative spese sono divise tra i vari condomini; -sussistono minori rischi di fughe di gas e di esplosioni; -il responsabile di un impianto autonomo è sempre il conduttore dell appartamento mentre per un impianto centralizzato si delega la responsabilità dell efficienza e della sicurezza ad un terzo responsabile; -con la normativa vigente è obbligatoria la contabilizzazione dei consumi per ogni singola unità immobiliare (produzione centralizzata ma gestione autonoma): infatti ognuno può scegliere le temperature e gli orari di accensione dell'impianto in funzione alle proprie esigenze di occupazione dell alloggio. Si stima che il risparmio conseguibile sui consumi sia compreso tra il 15 ed il 25% a seconda del numero di unità immobiliari e della zona climatica.

Sostituzione dei generatori con caldaie a condensazione La sostituzione dei generatori di calore tradizionali con i tipi a condensazione ha riscosso notevole successo grazie anche alla detrazione fiscale del 55%. Le caldaie a condensazione si differenziano per il loro maggiore rendimento e ciò si traduce in minori consumi e energetici ed emissioni in atmosfera. Queste recuperano dai fumi di scarico il calore latente del vapore acqueo che viene fatto condensare, altrimenti disperso nei fumi di scarico nelle caldaie tradizionali, considerato che la quantità di energia contenuta nel vapore è pari all 11% circa dell energia totale prodotta. Il calore così recuperato viene usato per riscaldare l acqua di ritorno dall impianto. Tali prestazioni sono assecondate dall uso di terminali alimentati a bassa temperatura (40 50 ) come pannelli radianti, ventilconvettori e aerotermi. È possibile stimare che la sola caldaia a condensazione, a monte di un impianto di riscaldamento con dei radiatori tradizionali, permette risparmi intorno al 25%.

Sostituzione dei radiatori con terminali a bassa temperatura La sostituzione dei radiatori con terminali a bassa temperatura, ad esempio i pannelli radianti, consente di mantenere, a parità di comfort, temperature dell aria inferiori: per un solo grado di temperatura interna inferiore si diminuiscono i consumi mediamente dell 8%. L installazione di pannelli radianti a pavimento è possibile solo in presenza di sostituzione delle pavimentazioni, altrimenti possono essere installati a parete o a soffitto. Tali impianti, con le dovute cautele per evitare fenomeni di condensa, possono essere utilizzati anche per il raffrescamento estivo. Decisamente più versatili sono i ventilconvettori che possono essere installati con piccole opere murarie al posto dei radiatori. Sono disponibili anche nelle versioni da incasso o a parete. Tali apparecchi si usano senza difficoltà sia per il riscaldamento che per il raffrescamento estivo. Entrambi i terminali possono essere alimentati da pompe di calore e da pannelli solari termici. Si stima che il miglior rendimento di emissione e le minori dispersioni del sistema di alimentazione a bassa temperatura, consentano una riduzione dei consumi di circa il 10%.

Installazione di valvole termostatiche e sistemi di regolazione efficienti La normativa per i nuovi impianti impone di fatto l installazione di valvole termostatiche, mentre nelle riqualificazioni di impianti l installazione di tali dispositivi a bassa inerzia termica (tempo di risposta inferiore a 40 min) su tutti i radiatori, può usufruire della detrazione fiscale del 55%. Nei locali soggetti a irraggiamento solare, o con elevati apporti termici interni, la presenza delle valvole consente di ridurre i consumi energetici fino al 10%, evitando peraltro fenomeni di surriscaldamento. Risulta inoltre fondamentale poter disporre di dispositivi di regolazione di zona a banda proporzionale al posto di quelli on-off di caldaia, mentre anche la possibilità di programmare la temperatura in base alla destinazione dei locali e al loro utilizzo costituisce un fattore di riduzione dei consumi molto importante. Tipicamente si richiedono almeno due livelli distinti di temperatura nelle 24 ore.

Tipo di edificio edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazio ni rilevanti Dlgs n 28/2011 Obblighi energia termica da impianti alimentati da fonti rinnovabili Tipologia di impianto impianti di produzione di energia termica Copertura del fabbisogno Termico da parte delle fonti rinnovabili a - 50% dei consumi previsti per l acqua calda - 20% della somma dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento - 35% della somma suddetta - 50% della somma suddetta In tutti i casi deve essere sempre rispettato il limite del 50% dei consumi per l acqua calda Nelle zone A del DM n. 1444/68, le soglie percentuali sono ridotte del 50% Periodo di imposizione Fino al 30.05.2012 dal 31.05.2012 al 31.12. 2013 dal 1.1.2014 al 31.12.2016 dal 1.1.2017 Edifici pubblici nuovi o sottoposti a ristrutturazio ni rilevanti impianti di produzione di energia termica Percentuali incrementate del 10% idem edifici soggetti al codice dei beni culturali e del paesaggio impianti di produzione di energia termica o elettrica Esenti dall obbligo qualora il progettista evidenzi che il rispetto delle prescrizioni implica un alterazione incompatibile con il carattere o aspetto dell edificio vincolato, con particolare riferimento ai caratteri storici e artistici. Idem a Gli obblighi non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. I pannelli sui tetti devono essere integrati o avere la stessa pendenza della falda.

Dlgs n 28/2011 Obblighi energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili Tipo di edificio Tipologia di impianto Potenza P dell impianto in kw b Periodo di imposizione edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti impianti di produzione di energia elettrica P = S (1/K) dove S è la superficie in pianta dell edificio al livello del terreno, misurata in m 2, e K è un coefficiente (m 2 /kw) che assume i seguenti valori: a) K = 80 b) K = 65 c) K = 50 dal 31.05.2012 al 31.12. 2013 dal 1.1.2014 al 31.12.2016 dal 1.1.2017 Edifici pubblici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti impianti di produzione di energia elettrica Potenza incrementata del 10% idem b devono essere obbligatoriamente installati sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze. NB In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, tali componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda. Gianfranco Cellai - Università di Firenze

Installazione di pompe di calore A tutti gli effetti le pompe di calore sono oggi assimilate ad impianti alimentati con fonti di energia alternativa: si classificano pertanto in geotermiche, aerotermiche ed idrotermiche in funzione della sorgente a cui sottraggono energia. Normalmente sono ad inversione di ciclo interno e pertanto producono fluidi caldi in inverno (lato condensatore) e freddi in estate (lato evaporatore) secondo il classico funzionamento delle macchine frigorigene. Per assicurare le migliori prestazioni occorre che siano collegate a terminali a bassa temperatura. Il potenziale di risparmio conseguibile è pari al 15-20%.

Schema di impianto fotovoltaico grid connected Contatore che misura l energia prodotta dal fotovoltaico Contatore che misura l energia prodotta dal fotovoltaico e immessa in rete

Impianti integrati: verso edifici nzeb Caldaia o pompa di calore

GRAZIE PER L ATTENZIONE Prof. Gianfranco Cellai DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE