Gruppo Tematico di Agenda 21 Parco Agro paesaggistico metropolitano



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Gruppo Tematico di Agenda 21 Parco Agro paesaggistico metropolitano Nel gennaio 2014 il Comune di Padova ha raccolto l invito avanzato da un gruppo di realtà del territorio (associazioni ambientaliste, degli agricoltori, ) di avviare un percorso partecipato per elaborare una proposta a sostegno della creazione di un Parco agricolo e paesaggistico dell area metropolitana di Padova ed oltre, in direzione della Riviera del Brenta a sud e del graticolato romano a nord della città. Il gruppo tematico di Agenda21 era aperto a tutti gli aderenti al Forum di PadovA21, ai portatori di interesse organizzati a livello cittadino (associazioni ambientali, culturali, sociali, sportive, ricreative; enti di ricerca; associazioni di categoria; sindacati; comitati di cittadini) e ai della cintura urbana. A conclusione di questo percorso partecipativo è stato predisposto un documento finale che raccoglie le idee e le proposte emerse dal Gruppo tematico di Agenda21 a sostegno della creazione di un Parco agropaesaggistico dell area metropolitana di Padova. Le linee guida proposte seguono i più recenti indirizzi europei che vedono nelle strategie e nelle politiche di valorizzazione delle aree agricole e degli spazi verdi a livello urbano e periurbano una risposta concreta per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità locali, rilanciare una produzione agricola di qualità, mitigare e adattare il territorio ai rischi del cambiamento climatico, contenere il consumo di suolo e fermare la perdita di biodiversità. L idea di fondo che ha visto interagire, in modo positivo e costruttivo, una qualificata rappresentanza di portatori di interesse locali è stata quella di immaginare il parco quale luogo di connessione tra le aree rurali che ancora sussistono nel nostro territorio e le aree urbane. Il parco cioè non come modalità per riproporre l antica separazione tra città e campagna, ma come occasione per elaborare ed attuare politiche volte a migliorare la convivenza tra spazi urbanizzati e spazi agricoli ridefinendone le relazioni esistenti in una prospettiva di sostenibilità ambientale, economica e sociale. I cinque incontri di lavoro hanno registrato un ampia partecipazione (in media 40 persone ad incontro). Come nello stile di Agenda21 il documento è articolato in forma di matrice e riporta le finalità, gli obiettivi e le azioni da perseguire per la realizzazione del Parco. 1

Elenco dei soggetti che hanno partecipato con un proprio rappresentante agli incontri promossi: Comune di Padova (Settore Ambiente, Pianificazione Urbanistica, Verde) ANAB Associazione Nazionale Architettura Bioecologica Associazione Rete lavoro solidale Associazione Archibiodesign Associazione Confagricoltura Padova Associazione Lo squero Associazione patavina Apicoltori in Padova (APAPad) Azienda Agricola Michela Pesavento c/o Fattoria Lungargine (fattorie didattiche Regione Veneto) Azienda Agricola Il Giglio Azienda Agraria Sperimentale Lucio Toniolo Unipd Circolo di campagna Wigwam "Il Presidio " "sotto il portico" A.P.S Città Amica rete di architetti urbanisti Civiltà Contadina, associazione per la salvaguardia della biodiversità CNR IBAF (Ist. Biologia Agro ambientale e forestale) Coldiretti Collegio Ingegneri Comitato Mura di padova Comune di Due Carrare Comune di Noventa Padovana Comune di Ponte San Nicolò Comune di Rubano Consorzio di bonifica Bacchiglione Cooperativa Giuseppe Olivotti s.c.s. Mira Diversamentebio Associazione Gruppo di Acquisto solidale GAS Mandriola Gruppo Giardino Storico INBAR Sez. Padova INU Veneto ISIS Duca Degli Abruzzi Padova Italia Nostra IUAV La Biolca Associazione culturale Legambiente Limena Legambiente Padova Legambiente Selvazzano Dentro Lipu Padova Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova Partito democratico Circolo Ponte San Nicolò Paesaggioveneto.it Provincia di Padova Quartiere 4 Commissione Urbanistica e Commissione Verde Ambiente Studio LDL architettura TERRA! onlus Tutto Gas Padova di Padova Agripolis 2

Linee guida per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 Documento finale (condiviso martedì 8 aprile 2014) Finalità Obiettivi Azioni Attori 1 Sicurezza e sovranità alimentare 1. Promuovere le produzioni locali e la filiera corta a sostegno di un modello agricolo di condivisione fra produttori e consumatori. 2. Promuovere le buone pratiche agricole (biologica, biodinamica, integrata, ). 3. Orientare la produzione agricola dell area del parco verso la domanda alimentare dei cittadini della città metropolitana. 4. Valorizzare e riprendere l uso di specie/varietà antiche sia coltivate che spontanee. 5. Promuovere la conoscenza su cosa si produce e si consuma nell area del Parco. Costruire una mappa collaborativa georeferenziata del territorio, delle attività in atto e in progetto. Costruire un data base delle aziende e dei prodotti che ricadono nel territorio del Parco, sulla base degli gli elenchi già esistenti. Realizzare indagini statistiche dei consumi agricoli ed orticoli a scala metropolitana e delle percentuali di prodotti importati. Creare un sistema informatizzato per le aziende in modo da incrociare domanda e offerta. Realizzare una rete fra operatori e associazioni che operano con queste finalità. Definire protocolli per la distribuzione e la valorizzazione dei prodotti dell area del parco. Definire accordi per la distribuzione dei prodotti del parco nell area del Parco (Farmer market, GAS, mense scolastiche, ristoranti, ). Definire linee guida specifiche per le buone pratiche agricole. Promuovere la certificazione di prodotto e di qualità (etichetta di qualità dei prodotti del Parco). Sostenere e sviluppare orti urbani nei diversi territori del Parco. Individuare aree (anche piccole superfici) dove creare campi dimostrativi con le diverse specie (giardino fitoalimurgico). Favorire la diffusione e lo scambio gratuito di sementi e di materiale di propagazione. CCIAA Veneto Agricoltura Istituti scolastici ad indirizzo agrario Gruppi di Acquisto Solidale 3

2 Paesaggio agrourbano 1. Ottimizzare la convivenza fra urbano e agricolo. 2. Connettere tra loro e con l ambiente urbano gli spazi verdi, le aree agricole e gli orti. 3. Riconvertire, dove possibile, spazi urbanizzati per l agricoltura e l allevamento. 4. Tutelare e conservare spazi agrari di valore paesaggistico. 5. Conservare i giardini e i paesaggi storici e i loro elementi residui. Predisporre un Protocollo condiviso nel quale esplicitare le migliori modalità di convivenza fra spazio agricolo e urbanizzato nell area del Parco (coordinato con il Piano del parco e se necessario ripreso nelle Norme Tecniche Attuative e nei Regolamenti Edilizi). Definire criteri per la riqualificazione degli insediamenti urbani e delle alle aree agricole, ridisegnando i margini e le aree di connessione tra urbanizzato e rurale. Definire delle linee guida per la formazione di nuovi paesaggi e per il recupero dell architettura rurale. Differenziare e regolamentare, con riferimento all uso pubblico ed a quello privato i percorsi di penetrazione al Parco. Evitare di introdurre ulteriori vincoli per gli agricoltori all interno del futuro parco. Promuovere la gestione comune degli spazi periurbani tra azienda agricola e amministrazioni. Sostenere ed incentivare il mantenimento degli insediamenti familiari e sociali nelle aree agricole metropolitane. Identificare percorsi per il passaggio dei mezzi agricoli e del bestiame. Individuare criteri per i nuovi insediamenti di allevamenti assicurando condizioni di benessere animale. Privati cittadini 4

3 Rete ecologica, biodiversità e qualità ambientale 1. Favorire la conservazione di flora e fauna selvatica. 2. Ridurre l inquinamento di suolo, aria, acqua. 3. Valorizzare la risorsa acqua anche come elemento del paesaggio. 4. Ridurre il rischio idrico. 5. Contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Utilizzare i principi dell ecologia del paesaggio per il disegno della rete ecologica. Salvaguardare e dove possibile ripristinare i corridoi ecologici. Promuovere l uso di alberi e siepi e sviluppare le conoscenza della specie autoctone (es. Ligustro, biancospino, acero campestre, carpino). Ridurre le recinzioni e, salvo motivata giustificazione, evitarne la saldatura a terra. Adoperare negli ecosistemi fluviali scale di rimonta per i pesci che devono riprodursi. Vietare la caccia. Ridurre la competizione delle specie alloctone particolarmente competitive (es. nutrie,...). Promuovere il recupero di varietà vegetali e razze animali autoctone tramite incentivi. Mitigare l impatto delle infrastrutture viarie, nuove e esistenti, introducendo ecodotti e incrementando le aree boschive in particolar modo lungo le tangenziali e le autostrade. Incentivare le pratiche di lavorazione meccaniche per le coltivazioni e/o manutenzioni dell ambiente. Realizzare una corretta ed efficiente gestione della rete idraulica, in sede demaniale, in gestione al Consorzio di Bonifica. Adeguare e, se necessario, potenziare gli strumenti regolatori del deflusso dell acqua (idrovore, derivazioni o scarico, sifoni e chiaviche). Incentivare nei nuovi interventi di riassetto della rete idraulica la realizzazione preliminare di studi di fattibilità a valenza urbanistico ambientale. Favorire l adozione del Piano delle Acque Comunali e dei relativi regolamenti di polizia idraulica e rurale come idonea strumentazione di intervento del territorio. Salvaguardare e valorizzare la rete idrografica minore a cielo aperto anche in sede privata. Ripristinare le affossature private pre esistenti e fare manutenzione di fossi e scoline. Favorire la depurazione, laminazione e/o fitodepurazione. Recuperare l acqua meteorica. Ri naturalizzare gli alvei. Ridefinire e dragare i fondali dei principali corsi d acqua urbani per la navigazione. Fare manutenzione e pulizia costante degli argini per fini di sicurezza idraulica e integrazione paesaggistica. Promuovere progetti per la sicurezza idrogeologica. Completare l Idrovia Padova Mare valorizzandone le funzioni di salvaguardia idraulica e le potenzialità di riqualificazione ambientale e paesaggistica. Promuovere pratiche agricole benefiche per il clima e l ambiente. Utilizzare il verde per evitare isole di calore e ridurre le temperature estive. 5 Stato Genio Civile Consorzi di bonifica Privati cittadini

4 Multifunzionalità, nuove economie, occupazione e inclusione sociale 1. Promuovere la creazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani, i disoccupati e per l integrazione del reddito familiare. 2. Favorire la formazione di start up innovative connesse alle attività del Parco. 3. Favorire lo sviluppo/creazione di aziende multifunzionali in grado di integrare il reddito agricolo con servizi socio culturali, turistico/ricettive e/o di produzione energetica. 4. Sostenere l autosufficienza energetica delle aziende agricole. 5. Promuovere una Banca della Terra. Realizzare censimento e mappatura delle aree e dei fabbricati disponibili, dismessi o sottoutilizzati sia pubblici che privati. Favorire le concessioni delle aree e dei fabbricati dismessi o sottoutilizzati per un recupero coerente con le finalità del parco con contratti a lungo termine. Sostenere l elaborazione di progetti di recupero e riconversione di terreni ed edifici rurali dismessi o in stato di degrado. Favorire modalità per agevolare la messa a disposizione dei terreni da parte dei proprietari, iniziando dagli enti pubblici territoriali. Sviluppare forme di contratto che favoriscano l attività agricola nel parco (contratti di comodato d uso a tempo indeterminato con diritto di prelazione). Promuovere stage nelle aziende agricole. Promuovere concorsi e bandi ad hoc da assegnare sulla base di progetti di riqualificazione sostenibile, prevedendo punteggi premianti per l introduzione di buone pratiche. Incentivare la diversificazione delle produzioni con progetti specifici che ne evidenzino la fattibilità economica. Promuovere attività agricole o connesse all agricoltura di tipo sperimentale. Favorire il recupero per uso agricolo delle aree di perequazione. Realizzare progetti pilota di agricoltura urbana. Promuovere progetti di agricoltura sociale (agrinido, ). Favorire forme di riorganizzazione socio economica che valorizzino il commercio locale (mercatini di vicinato, di quartiere ). Creare una Impresa sociale per la promozione delle aziende e dei prodotti del Parco. Creare un Associazione per il coordinamento e la gestione delle attività nell area del Parco. Rivedere i contratti della Scuola agraria per l utilizzo dei terreni provinciali e comunali. Unione Europea Stato CCIAA Cooperative sociali Istituti scolastici ad indirizzo agrario Nuovi soggetti a gestione pubblica 6

5 Riduzione del consumo di suolo e salvaguardia dello spazio dell agricoltura 1. Definire gli strumenti di pianificazione e programmazione per l attuazione del Parco. 2. Introdurre i principi e i valori del parco negli strumenti di pianificazione della Regione e dei coinvolti. 3. Promuovere il recupero e la valorizzazione dei beni di valore storico culturale, degli edifici di pregio architettonico, dell edilizia rurale, dei contesti ambientali e figurativi. Elaborare un Piano ambientale, agricolo e paesaggistico del parco che preveda in particolare: la tutela e la valorizzazione delle emergenze naturalistiche e del patrimonio storico culturale, con perimetrazione delle aree di rispetto paesaggistico; l identificazione delle Unità di paesaggio, definendo gli indirizzi volti a salvaguardare il sistema di relazioni paesistiche ed ambientali che le caratterizza; la suddivisione delle aree agricole in relazione alle caratteristiche morfologiche, alla qualità dei terreni, con la definizione di indirizzi, norme e misure di sostegno per la ricomposizione paesistica; l identificazione e la valorizzazione dei paesaggi agrari storici e della rete degli antichi tratturi; la definizione di linee guida per le buone pratiche agricole e per il recupero dell architettura rurale; le forme di fruizione pubblica del parco. Richiedere l inserimento nel PTRC del parco quale progetto strategico. Partecipare alla elaborazione del Piano paesaggistico regionale di ambito. Elaborare proposte per implementare il PATI con il tematismo agricoltura. Elaborare proposte per adattare e integrare i PAT e i PI ai principi del Parco. Progettare un sistema integrato di spazi con funzioni ecologico ambientali agricolericreative attorno ai centri abitati per limitare il fenomeno della dispersione insediativa, che assuma il ruolo di invariante strutturale del Parco. Definire una normativa specifica per l uso agricolo del territorio del parco. Censire le aree libere non ancora edificate e promuovere, attraverso un piano del verde, un loro utilizzo per ampliare il verde naturale, agricolo e arborato. Censire e tutelare i beni storici e culturali, i borghi rurale, l edilizia rurale e i luoghi simbolici. Promuovere la riconversione degli edifici di pregio architettonico per usi sociali e di pubblica utilità e riconversione delle aree verdi annesse e contigue per uso verde cittadino (orti sociali, cooperative, parchi pubblici). 7

6 Funzioni ricreative, attrattività, fruibilità pubblica 7 Partecipazione, formazione e comunicazione 1. Prevedere forme di fruizione Promuovere e sostenere attività di ricerca, formazione e didattica. differenziata degli spazi per Favorire la creazione di fattorie didattiche, orti sociali, punti di ristoro, luoghi per attività l'incontro e la socializzazione nel sportiva. rispetto delle attività agricole e delle Realizzare percorsi, terrestri e fluviali, naturalistici, eno gastronomici, di collegamento alle funzioni naturalistiche. Ville Venete e ai giardini storici dell area del Parco. 2. Progettare itinerari storico culturali Introdurre una specifica segnalazione e cartellonistica e punti parco informativi. con particolare riferimento alla Costruire una mappa dello statuto dei luoghi. civiltà contadina. Costruire Eco musei,... 3. Realizzare una rete di percorsi per Censire, mappare e segnalare adeguatamente gli esistenti percorsi campestri, anche per una mobilità sostenibile. l accesso commerciale, didattico e ricreativo alle aziende. Recupero e sistemazione dei percorsi esistente, in particolare del percorso ciclo pedonale dell anello fluviale esterno di Padova. Progettare e realizzare una rete di percorsi ciclopedonali lungo la rete dei canali consortili da mettere in connessione col Parco del medio Brenta, il parco dei Colli Euganei e il Graticolato Romano. 1. Promuovere percorsi per la costruzione partecipata del parco 2. Avvicinare il cittadino all agricoltura ed all azienda agricola. 3. Promuovere percorsi di formazione e di educazione. 4. Realizzare attività di comunicazione e informazione integrata. Attivare percorsi di coinvolgimento di cittadini/abitanti, agricoltori,... Realizzare luoghi di incontro informativi sul processo di realizzazione del parco. Realizzare percorsi di formazione per i professionisti. Promuovere azioni per il consolidamento della figura dei facilitatori. Favorire l attivazione di gruppi di volontari per la gestione delle attività del Parco. Realizzare un Forum telematico. Istituire un Osservatorio del paesaggio a livello locale coordinato con quello regionale. Educare i cittadini al rispetto e alla convivenza con le attività agricole e la gestione di allevamenti e terreni in prossimità delle abitazioni. Educare gli agricoltori all ospitalità e ai buoni rapporti con il vicinato. Promuovere visite guidate alle aziende agricole. Collegare i GAS con gli agricoltori diretti periurbani. Realizzare orti didattici per le scuole. Attivare corsi per agricoltori, assegnatari di orti sociali, cittadini raccoglitori. Attivare corsi per l educazione al cibo (buono, pulito, giusto) e ai nuovi stili di vita. Creare un marchio/brand del Parco. Realizzare pubblicazioni/opuscoli di presentazione degli aspetti di maggior valore del parco (naturalistici, storico culturali, formativi, ). Prevedere un adeguata pubblicizzazione dei percorsi e prodotti del Parco. Creare un sito internet dedicato con cartografia GIS accessibile su internet. 8 di categoria Istituti scolastici ad indirizzo agrario di categoria Istituti scolastici ad indirizzo agrario

8 Sostenibilità economica del parco 9 Istituzione di una figura giuridica 1. Definire gli strumenti economici per la gestione e il mantenimento del Parco. 1. Creazione di un organismo di coordinamento istituzionale Costruire un Piano economico per il Parco. Promuovere e facilitare l accesso a finanziamenti e incentivi per la creazione, lo sviluppo e la gestione del Parco (bandi europei, nazionali, regionali es. PSR, GAL, ). INEA (Istituto nazionale Promuovere l economia del Parco con attività agricole, turistiche, ricreative. economia agraria) Creare uno o più marchi di qualità dei prodotti del Parco AcegasAps Gruppo Hera Studiare la fattibilità di realizzare delle apposite filiere con i sottoprodotti del Parco (umido con i residui verdi da sfalcio e derivati dalle aziende agricole, energia con i materiali ricavati dalle potature di alberi/arbusti e il compost organico). Associazione di della città metropolitana 9