Deuteronomio 6,4-25 Commento e riflessione teologica
4 Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. 5 Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l anima e con tutte le forze. 6 Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. 7 Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
10 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, 11 case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12 guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d Egitto, dalla condizione servile. 13 Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. 14 Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15 perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra. 16 Non tenterete il Signore, vostro Dio, come lo tentaste a Massa. 17 Osserverete diligentemente i comandi del Signore, vostro Dio, le istruzioni e le leggi che ti ha date. 18 Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della buona terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, 19 dopo che egli avrà scacciato tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso.
20 Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che cosa significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore, nostro Dio, vi ha dato?, 21 tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall Egitto con mano potente. 22 Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. 23 Ci fece uscire di là per condurci nella terra che aveva giurato ai nostri padri di darci. 24 Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore, nostro Dio, così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. 25 La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore, nostro Dio, come ci ha ordinato.
CONTESTO Questo testo è una sezione di Deut.5,1-6,25 Deut.5 è un testo narrativo: in cui si narra la conclusione dell Alleanza all Horebe proclamato il Decalogo. A Mosè viene dato l incarico di comunicare al popolo anche altre leggi. Egli funge da MEDIATORE.
Deut.6,4s. : terminata la narrazione comincia la parte parenetica/esortativa: annuncio del comandamento principale
STRUTTURA Si tratta di una forma di rapporto giuridico cultuale, che possiamo chiamare: CORNICE LETTERARIA DEL COMANDAMENTO (cfr. Es.12,24-27; 13,3-10; 13,11-16) Tale cornice è costituita da due fasi: a) 10 QuandoilSignore,tuoDio,tiavràfattoentrare nella terra b) 20 Quandoinavveniretuofigliotidomanderà
Nella prima ci si riferisce al prima di entrare nella terra promessa (Mosè è l interlocutore ) 12 guardatidal dimenticare il Signore, che tiha fatto uscire dalla terra d Egitto, dalla condizione servile. 13 Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. 14 Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15 perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso
Nella seconda si usa la domanda del figlio per dare la motivazione storico/salvifica del comandamento: e il Signore ci fece uscire dall Egitto
Tutto il discorso viene introdotto con l invito all assemblea: ASCOLTA ISRAELE
Excursus sul DECALOGO L elemento fondamentale è il primo comandamento, inserito nella composizione dopo il capp.5-6. La formulazione originaria era questa: IO SONO IL SIGNORE TUO DIO. Io ti ho condotto fuori dalla terra d Egitto Tu non devi avere alcuna divinità straniera al mio cospetto. Poiché io sono un Dio geloso
Cioè doveva esserci un autopresentazione di Dio, la formulazione del comandamento ( non adorare divinità straniere) e la motivazione (derivata dalla gelosia di Dio ). Le aggiunte (cfr. a quanto sottolineato e in neretto) sono un commento al comandamento principale. Dobbiamo pure sottolineare le espressioni: - amore - osservanza dei comandamenti E proprio per questo ciò è posto all inizio dopo l esortazione ASCOLTA
Commento al Decalogo La frase più importante del commento è: - 6,13 Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome - A cui si congiunge: 6,15 perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra
Prima parte della Cornice: Amerai 1. Ama il Signore: l esigenza dell amore deriva dall affermazione della unicità del Signore. Il testo prende lo stesso nome di Dio che ne esprime la unicità. L esigenza di amare scaturisce dal fatto che ADONAI è l unico ADONAI. Ne consegue che l attualizzazione dell alleanza non si riferisce al solo precetto dell amore, ma a tutte le parole che oggi ti dò Oggiè la proclamazione della parola nel culto, ma che deve essere presente in ongitempo e luogo.
2 guardati dal dimenticare Israele è già nella Terra promessa, cioè fin da quando viene proclamato il comandamento, è in un ambito salvifico, preparato da Dio da lungo tempo Eglivive nell ambito della grazia. Eppure egli si troverà sempre a dovere compiere una scelta. La volontà di Dio che vuole che gli appartenga, ha in sé la gelosia di Dio
Al v.16 si fa riferimento alle defezioni del passato (Massa e Meriba ), e quindi ai castighi, ma se Israele vive nel timore del Signore sono aperte per lui le benedizioni (v.17 e v.18). La Terra è la condizione per mettere in pratica il comandamento.
6,20-25 Seconda parte della cornice: la domanda del figlio Israele si trova nello stato di giustizia, quando osserva l alleanza, le cui condizioni sono state dettate nella liberazione dall Egitto. Liberandolo dalla schiavitù, lo ha introdotto nel suo servizio (cioè nella Terra) e quindi Dio ha diritto assoluto di ricevere da lui obbedienza
CONSEGUENZE - Non si tratta di una molteplicità di comandamenti, ma di un unico ordine che è il presupposto di tutti e insieme tutti li contiene - Ciò allora determina l atteggiamento fondamentale dell uomo verso Dio: TEMERE IL SIGNORE
Timore di DIO E l atteggiamento fondamentale di adorazione davanti al Dio che si rivela