Colonizzazione e Terzo Paesaggio



Documenti analoghi
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

La ricerca empirica in educazione

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

Si è pensato di riassumere le diverse definizioni nel modo seguente:

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

Identità e filosofia di un ambiente

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

Progetto INFEA PENSA CON I SENSI, SENTI CON LA MENTE

Dio, il mondo e il Big- -Bang

///PAGINA CORRENTE n 3

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

La valutazione nella didattica per competenze

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

I brevetti software. Una minaccia per le imprese e la ricerca. Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

Le frasi sono state mescolate

INCONTRI COLORATI. meravigliare!!


Un Anno con Il Piccolo Principe

La riqualificazione urbana come strumento per la «Human Smart City» Arch. Michele Zanelli Responsabile Servizio Qualità urbana e Politiche Abitative

Usando il pendolo reversibile di Kater

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Rumore virtuale. Andrea Cerniglia (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove)

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette

Associazione Grest Ticino Grandi Estati in Ticino!

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

GEOGRAFIA: PRIMO BIENNIO CLASSI 1 E 2 DELLA SCUOLA PRIMARIA

I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

Ponzio a Bologna Maggio 2009

Curricolo di Religione Cattolica

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

Questionario di fine modulo Accoglienza

La progettazione educativa e la formazione degli educatori in Oratorio

Emmebi srl. Strategie di marketing urbano per i. Centri Commerciali Naturali

MILANO - ROMA - TORINO - PORTO CERVO - LONDRA - TOKYO - HONG KONG

Project Cycle Management

Una risposta ad una domanda difficile

Paperone Anna Torre, Rockerduck Ludovico Pernazza

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma ottobre 2008

Benvenuti in BPER Banca.

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Fondazione Pirelli Educational. Scuola secondaria di II grado

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono

Rimini Fiera 7-10 novembre 07 ECOMONDO

IL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

MARCHE CORSO REGIONALE DIRIGENTI OTTOBRE LORETO HOTEL SAN FRANCESCO CIRCOLI E FINANZIAMENTI ESTERNI: COME GENERARE PROGETTI

63 7. Quale geometria per la computer grafica? L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

Architettura Pianificazione Design

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas

Identità e filosofia di un ambiente

Da dove nasce l idea dei video

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

Relatore: Paula Eleta

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

PROGETTO ALLESTIMENTO BANNER PUBBLICITARI

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

YouLove Educazione sessuale 2.0

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Progetti o Prodotti. Cosa scelgono i clienti

Il sistema monetario

PROGETTO: TEATRO FORUM

II.f. Altre attività sull euro

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

ALLEGATO. Il sito web interattivo

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS Milano

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

Linux Day Perche' siamo qui???

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali

Transcript:

Colonizzazione e Terzo Paesaggio Di Fabio R. Lattuca Borgo Giacomo Schirò fu il primo borgo rurale costruito durante la colonizzazione del latifondo siciliano, situato in Contrada Malvello - Località Cozzo Monnello, nel territorio di Monreale. La zona fu fortemente soggetta alle politiche di riforma tanto che nel corso degli anni furono fondati altri borghi (D. Borzellino, Aquila, Saladino) e ne furono progettati altri ma mai realizzati (G. Bonanno e G. Ferrara). Figura 1 - Entrata al Borgo. Archivio ESA, riproduzione vietata. La fondazione di Borgo Schirò (1939) sancì l inizio di una politica di trasformazione fondiaria, mirata a spezzare il latifondo e già avviata con alcuni esperimenti il caso delle case cantoniere e dei villaggi operai di fine anni 20 che si rivelarono fallimentari e che, se si fosse agito con lungimiranza, anticipavano un ulteriore insuccesso dell azione colonizzatrice. Come sostiene Carlo Ruini, infatti, non si poteva affrontare un tema così profondo e viscerale come quello del latifondo e dell affidamento fondiario con una legge la n.1 del 2 Gennaio 1940 non adatta a far fronte alle necessità di un struttura ad economia agricola varia come quella siciliana. Infatti, suggerisce ancora il Ruini, è stato un errore fatale imporre un unico sistema senza tenere conto delle peculiarità delle piccole realtà. Il tutto era aggravato dalle rigide

direttive imposte dal Ministero dell Agricoltura e delle Foreste che compromisero le reali possibilità dell azione colonizzatrice. 1 Fa eco alle critiche di Ruini, Giovanni Lorenzoni secondo cui il tentativo fascista non seppe attuare una vera e propria riforma agraria. Si tentò piuttosto di imporre il sistema di appoderamento e la formazione di piccole aziende in un ambiente poco adatto, con dispendio tecnico e finanziario e con risultati assai deludenti. Nella scelta delle aree d intervento, la preferenza andò verso quelle zone dove si sarebbe incontrata minore resistenza, anche se si trattava di terreni in cui difficilmente si poteva operare a sfavore dell intensificazione colturale e dell insediamento umano. La mancanza di un piano regolatore e l incompetenza dei dirigenti dell ente ebbero come risultato l inutile sperpero di decine di milioni. I borghi, infine, sorti al centro di aree deserte, senza collegamenti con i grandi centri urbani e con quelli di raccolta e distribuzione dei prodotti agricoli, furono spesso abbandonati. 2 Pertanto, Borgo Schirò riassume le condizioni che Ruini e Lorenzoni denunciavano già a metà del 900. Nonostante siano state realizzate ipotesi di ampliamento, l abbandono e il disinteresse hanno creato un processo e/o un cortocircuito per cui il borgo si è trasformato in luogo di confine, in una zona d ibridazione, priva di aspetti definiti. È uno spazio urbano surreale, costituito dai soli servizi in assenza di un tessuto residenziale 3 posto all interno di un ambiente statico in cui l identità rurale è predominante. Ancora oggi, guardando oltre gli eucalipti che cingono la collina su cui si ergono le costruzioni, è possibile vedere grandi appezzamenti di terre non molto dissimili dai latifondi di settanta ottant anni fa. Il borgo, 4 in cui non sono previsti alloggi ma solo strutture pensate per offrire servizi essenziali ai contadini, è così spogliato dei caratteri basilari di un piccolo paese o di una piccola città. 1 Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il testo di Carlo Ruini - Le vicende del Latifondo Siciliano, Sansoni, Firenze 1946. 2 Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il testo di Giovanni Lorenzoni Trasformazione e colonizzazione del latifondo siciliano, in Economia, Rivista di Economia e di Scienze Sociali, Vol. III, Ed. Carlo Cya, Firenze 1940, pp. 66 78. 3 Barbera P., Architettura in Sicilia tra le due guerre, Sellerio, Palermo 2002. 4 I borghi rurali erano differenziati in borghi di servizio, misti e residenziali. I primi otto borghi costruiti dall ECLS erano tutti del primo tipo.

Figura 2 La chiesa di borgo Schirò. Riproduzione Vietata Si possono, dunque, riconsiderare e rivalutare, sotto una nuova prospettiva, alcuni dei caratteri fondanti del terzo paesaggio sviluppato da Gilles Clément nel corso dell ultimo decennio. Se l autore francese, infatti, tende a separare l ambito rurale da quello cittadino, in quanto caratterizzati da spazi di risulta specifici, in Borgo Schirò come nella maggior parte delle città di fondazione siciliane del ventennio ci si trova difronte a un prodotto ambivalente, in cui l intersezione degli elementi crea una nuova situazione di alterità. Tali principi non influenzano solo gli aspetti architettonico-paesaggistici ma intaccano in modo profondo anche lo scenario sonoro interno ed esterno alla piazza, alla chiesa e alle strutture principali. È così possibile ripensare il soundscape come un terzo paesaggio sonoro, conseguenza diretta degli equilibri e delle dinamiche che condizionano l ambiente visivo in cui il borgo è inserito. Analogamente ai residui spaziali, invisibili perché inglobati dall azione costante e incessante della natura, i suoni prodotti dall attività degli uccelli e degli animali (biofonie), ormai gli unici abitanti del borgo, s insinuano e risemantizzano gli spazi attribuendo loro nuova forma e vita. In quest ambito, si creano paesaggi

determinati dalle sovrapposizioni di sorgenti soniche naturali come il vento (geofonia), costante e avvolgente in tutti gli spazi del borgo che dialogano con la materia, con gli oggetti e con i piccolissimi frammenti di vita dimenticata e ormai perduta (antropofonie). Il suono, inteso come medium esplorativo e caratterizzato dai sonotopi 5, permette di definire il proprio stare nel luogo e di ricreare una propriocezione all interno del contesto. È, alla luce di tale considerazione, necessario allontanarsi dalla visione antropocentrica e, invece, iniziare a considerare l idea secondo cui l ambiente acustico è il risultato del linguaggio di un paesaggio (landscape), in cui ogni elemento, attraverso la comunicazione sonora, crea propri processi cognitivi. Tali meccanismi danno la possibilità di interpretare e definire il proprio Umwelt, il mondo soggettivo e l universo individuale in cui agire. Così, ogni qualvolta che ci si avvicina a un borgo rurale siciliano si ha l impressione di dovere calibrare la propria presenza rispetto al luogo, agli spazi, prestando attenzione a non spezzare un equilibrio dinamico continuo e imperituro. La dimensione umana per cui questi posti erano stati pensati, oggi deve lasciare spazio alla natura che lentamente si riappropria del paesaggio in un processo in cui l uomo è invitato a partecipare solo se accetta l equilibrio tra le parti. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: Barbera P., Architettura in Sicilia tra le due guerre, Sellerio Palermo 2002. Clement G., Manifesto del Terzo Paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005. Farina A., Soundscape Ecology, Spinger, 2014. Gioia V. e Spalletti S. (a cura di), Etica ed economia. La vita le opere e il pensiero di Giovanni Lorenzoni, Rubbettino, Catanzaro 2010. Lorenzoni G., Trasformazione e colonizzazione del latifondo siciliano, in Economia, Rivista di Economia e di Scienze Sociali, Vol. III, Ed. Carlo Cya, Firenze 1940, pp. 66 78. Ruini C., Le vicende del Latifondo Siciliano, Sansoni, Firenze 1946. 5 Sovrapposizione di geofonie, biofonie e antropofonie.

Pisano L., The Third Soundscape, in BlowUp. Uexkuell, J. von, Ambienti animale e ambienti umani, Quodlibet, Macerata 2010. Rappresentare il suono della chiesa di Borgo Schirò Di Pietro Bonanno La chiesa di Borgo Schirò, come molte tra quelle che abbiamo incontrato lungo la nostra ricerca, presenta delle peculiarità stimolanti sotto il profilo sonoro, sia volendo considerare il materiale in sé, sia volendo considerare il significato che lo stesso materiale ha in termini di ispirazione nella fase di registrazione (fieldrecording) e nelle fasi di presentazione del luogo attraverso una forma (soundscape composition). Non conoscendo quanto l incuria e il degrado abbiano influito, siamo rimasti incantati dalla bellezza con cui il luogo tratta i suoni all interno; questo, forse è uno di quei casi in cui chiudendo gli occhi, possiamo farci idea di un altro paesaggio radicalmente diverso da quello che vivremmo aprendoli, mentre i due paesaggi insieme, nel loro paradosso, producono quell attrito che ha stimolato l interesse nostro per il luogo. Ascoltando la chiesa risuonare si viene colpiti dal suo riverbero che abbiamo artigianalmente misurato in 400/500ms di early reflections (suonando al centro esatto della chiesa in direzione dell altare) e 2.2s di RT60. L accoglienza che un visitatore ha, entrando in questo luogo sacro, ricorda i suoni della musica estremo-orientale basati su piccoli gesti di grande intensità, come quelli di un Taiko giapponese, emessi in questo caso da un importante biofonia del luogo: i piccioni. Il loro volo accade una sola volta all ingresso; testimonia un evento sonoro unico che è possibile catturare solo in un attimo preciso, non ripetendosi più per tutta la durata del sopralluogo. Altra fonte di ispirazione è stato il dialogo tra i materiali interni e quelli esterni. Oltre alla gestualità nipponica dei piccioni, all interno della chiesa è possibile vedere la presenza umana attraverso quello che non c è più. Le panche e le vetrate scomparse, l altare distrutto, le scritte sui muri, testimoniano questo urlare la propria presenza attraverso l assenza, la mancanza di qualcosa. L esterno vive dello stesso degrado dell interno; ormai è impossibile delineare chiaramente i ruoli

storici degli edifici e l intero borgo è diventato esclusivamente un luogo di passaggio o di svago effimero. Eppure anche l esterno, in qualche modo, è una cattedrale nella cattedrale. Aldilà dei riferimenti strettamente legati al mondo religioso, come la fontana che cita il cantico delle creature, o la croce che indica la presenza di un luogo sacro, gli alberi limitano con la loro presenza il borgo e formano con le loro chiome una sorta di ulteriore chiesa naturale. Lo staccionato che recinta il lato destro della chiesa, inoltre, ascoltato da vicino o con dei microfoni a contatto, sembra una piccola sinfonia di campane (in un luogo in cui le campane sono del tutto scomparse). Ultimo aspetto nella nostra indagine è stato quello legato alla pelle della Chiesa di Borgo Schirò, o detto con altre parole, al modo in cui la Chiesa e gli elementi intorno ad essa la cattedrale naturale Borgo risuona grazie alle geofonie in loco (in modo particolare il vento). A questo scopo abbiamo considerato prioritario l utilizzo di microfoni a contatto che ci consentissero di entrare a tutti gli effetti dentro la materia. Per la registrazione ne abbiamo in particolare utilizzati due tentando e a tratti riuscendo a proporre una stereofonia virtuale o successivamente impiegati in MS mode, immaginando una possibile collocazione spaziale che per sua natura il microfono a contatto non possiede. Una volta raccolto il materiale, ci si è chiesti come questo poteva acquistare un senso ai fini della rappresentazione di un luogo. Questo punto merita una precisazione a sé. Oltre l esperienza dell ascolto fisico con le proprie orecchie di un luogo, esiste l ascolto astratto dal contesto, schizofonico, del medium digitale. Come fare in modo che questo abbia un senso legato al paesaggio (se questo, chiaramente, è il nostro intento)? La rappresentazione è proprio quell atto o quella pratica che ci consente e spesso tenta di riproporre un esperienza di fruizione di qualcosa che immaginiamo o abbiamo vissuto in un modo particolare secondo un linguaggio specifico. La composizione musicale, selezionando con accuratezza le sue regole percettive interne basate sull attenzione, è stato il linguaggio utilizzato per questa rappresentazione; il risultato vuole essere, nel nostro caso, un immersione che ha da un lato un impronta naturale - o naturalistica -, ma che possiede anche una

visione al di là del vero per concentrarsi sulla profondità del materiale stesso e del suo significato per noi compositori. Nel tentativo di comporre il luogo abbiamo fatto uso di diverse tecnologie e strategie processuali, molte delle quali hanno una loro caratteristica precipua: far risaltare le componenti del materiale più importanti estraniandole o, comunque, definendole come figure percettive e mettendole in relazione così ad uno sfondo. A questo proposito, abbiamo creato un piccolo impulso fai-da-te formato dalla sovrapposizione di suoni mono-gestuali forti in dinamica e differenti in termini spettrali, per essere usato come impulse response di un riverbero a convoluzione. Grazie a questa non troppo moderna tecnologia possiamo separare il riverbero dal suono stesso così da far immergere qualsiasi evento sonoro vogliamo in un luogo che abbiamo catturato precedentemente. Questo ci ha consentito di avere da parte il riverbero della chiesa di borgo Schirò come una sorta di luogo virtuale, in cui mettere in scena l espressione dei materiali. Altra strategia processuale è stata la sintesi granulare, che ci ha consentito, attraverso la granularizzazione, di creare a tavolino differenti destini per ogni materiale raccolto e, a seconda della aritmicità o meno della disposizione dei grani, un suono unico, statuario, concentrato di tutte le caratteristiche risonanti del luogo (una sorta di drone) oppure un suono frammentato, spezzettato, magmatico, segno di tutte le caratteristiche micro-temporali del luogo. Queste due tecniche, principali nel lavoro, assieme all utilizzo creativo del sample rate per rallentare le caratteristiche che ci interessava rendere evidenti e un montaggio finalizzato al mettere in comunicazione i diversi aspetti di ogni materiale, sono confluite in un tentativo formale di immersione via via più profonda all interno di un luogo reale, ma descritto secondo la nostra immaginazione. Un sogno lucido in cui è avvenuta un introspezione simbolica guidata dai diversi significati che il luogo ha intersecato nel tempo e nello spazio, fino ad una dissoluzione circolare culminata in un ritorno alla realtà. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE: Roads C., Microsound, MIT Press, Cambridge 2001.

Truax B., Handbook for acoustic ecology, ARC Publications, 1999.