Il Centro di Documentazione del Museo dell'automobile DESCRIZIONE DELLE COLLEZIONI L automobile è un oggetto industriale che assomma in sé mille manualità ed artigianalità, a cui concorre tecnica, ingegno, fantasia, arte della comunicazione, inventiva pubblicitaria, sperimentazione, sport, competizione; che ha attraversato la storia del Novecento, condizionandola in tutti i suoi aspetti: storici, militari, politici, di costume. La Grande Guerra è diventata mondiale perché vi sono state le prime truppe motorizzate; l'industrializzazione d'inizio secolo e, a maggior ragione, del secondo dopoguerra, ha tratto il suo maggior impulso dall'industria automobilistica; i movimenti migratori dal Sud al Nord Italia, che hanno sconvolto per sempre la geografia e la storia del nostro paese, sono stati determinati prevalentemente dalla distribuzione sul territorio delle nostre industrie metalmeccaniche; la storia del costume, le vicende personali di tutti noi, la politica stessa, sarebbero state profondamente diverse senza l'accelerazione a tutti gli aspetti della vita, quotidiana e non, impressa dall'automobile. Il Centro di Documentazione del Museo dell'automobile raccoglie una grande quantità di testimonianze su molti di questi aspetti. E' costituito da una Biblioteca, da una Emeroteca e dall Archivio. Biblioteca e Archivio sono divisi nelle stesse sezioni tematiche, che perciò procedono in parallelo completandosi a vicenda: storia della locomozione in senso lato, storia delle fabbriche automobilistiche, biografie, storia delle corse. A queste aree se ne aggiungono altre tre: carrozzerie, sezione tecnica, sezione varie. L'iniziale organizzazione del Centro di Documentazione del Museo fu merito soprattutto di una persona, Giacinto Corte, che lavorò per il Museo negli anni sessanta. Grazie a lui fu data una prima, elementare organizzazione al patrimonio dell Archivio, mediante rimandi a schede cartacee, divise in sezioni, ordinate alfabeticamente e numerate. Le numerazioni, e
sottonumerazioni, erano quindi riportate sul dorso delle cartelline contenenti fisicamente il materiale, e in scheda vi era una sommaria descrizione di quanto contenuto cartella per cartella (descrizione che è stata di prezioso riferimento per il successivo riversamento dei dati sul software Archid HOC). La sua idea, semplice ma quanto mai pratica, fu di raccogliere in ogni cartellina tutto quello che si era trovato sull'argomento, e numerarla. Questa organizzazione è stata mantenuta inalterata nella sua struttura nel passaggio alla gestione informatizzata: però è stato fatto un riordino generale, che ha permesso di impostare una gerarchia di documenti più funzionale alla ricerca, e ha facilitato accorpamenti, eliminazioni di errori e di doppioni, ecc. In Biblioteca sono stati censiti 5900 titoli; di questi 341 nella sezione Storia della Locomozione, 862 in Storia delle Fabbriche ; 327 in Storia delle corse, 431 in Tecnica, 253 in Biografie, per citare le sezioni più significative. Non grandi numeri dunque, ma si tratta di una collezione unica al mondo, perché molti di questi libri sono fuori commercio, introvabili o addirittura diventati preziosi oggetti di antiquariato cartaceo automobilistico, come ci ha dimostrato, dati alla mano, l acquisizione in SBN (2600 titoli sono posseduti in esclusiva dal Museo). Alcuni esempi: i magnifici "Histoire de la Locomotion Terrestre" scritti da Baudry de Saunier alla fine degli anni trenta; il monumentale "L'Automobile" di Giovanni Canestrini del 1938; i libri scritti sulla epica corsa Pechino-Parigi del 1907, e perciò non soltanto il bellissimo "La metà del mondo vista da un'automobile" di Luigi Barzini, edito da Hoepli nel 1908, ma anche quelli degli avversari, i francesi du Taillis e Cormier; un altro libro di avventure e viaggi, "Il giro del mondo in automobile" scritto da Antonio
Scarfoglio nel 1910, all'indomani della traversata dell'america e dell'asia; il documentato e rarissimo "The Grand Prix Car" di Laurence Pomeroy, uscito nel 1949 e da allora rimasto fondamentale per lo studio delle particolarità tecniche delle vetture da corsa del primo cinquantennio del secolo. Dati a iosa sono riportati nella collezione completa di "Auto in Cifre", una utilissima pubblicazione edita dall'italiana ANFIA ininterrottamente dal 1950; come anche, soprattutto per i resoconti sportivi, sono molto preziosi i volumi di Année Automobile, conservati dal 1953. Nell emeroteca sono conservati 533 periodici (con i vari cambi di gestione ed editore assommano in realtà a 686), di cui 252 italiani e 281 stranieri; 195 sono posseduti in esclusiva soltanto dal Museo dell Auto, 50 sono le riviste di cui è corrente l abbonamento. Tra le straniere ve ne sono di americane, australiane, belghe, canadesi, cecoslovacche, indiane, irlandesi, inglesi, francesi, olandesi, portoghesi, russe, svizzere, svedesi, tedesche. Una delle più preziose è "L'Automobile", il primo periodico italiano dedicato all'auto, che risale al dicembre 1898 e di cui il Museo è l unica biblioteca in Italia a conservare i primi fascicoli. Conserviamo anche il primo "house organ" di una casa legata all'industria automobilistica, la Michelin, con il suo "Bibendum" degli anni dieci, splendidamente illustrato; l'altrettanto ben illustrata "Rivista Fiat", periodico della casa degli anni venti e trenta; la collezione di "Auto Italiana", dal 1924 al 1969, e di "Motor Italia", dal 1928, oltre che, naturalmente del più recente "Quattroruote". Miniera di informazioni e notizie per molti appassionati sono inoltre le collezioni complete delle riviste "The Autocar" di Londra, dal 1899 agli anni settanta; di "Motor" di New York, insostituibile punto di riferimento per l'industria americana degli anni
tra le due guerre; di Revue Automobile, dal 1948, rigoroso periodico svizzero con una grande apertura alle vicende sportive. L archivio, prima della riorganizzazione informatizzata, contava 2881 cartelle. Oggi le unità archivistiche sono poco meno di diecimila, relative a fabbriche automobilistiche di tutto il mondo, corse, personaggi e molti altri argomenti. I documenti conservati sono prevalentemente schede storiche (compilate dal Museo) su storia societaria e produzione delle varie Case, listini, disegni di vetture e modelli, schede tecniche, dépliant commerciali, cataloghi di vendita, albi d'oro, articoli, ritagli, riferimenti bibliografici. Particolare rilevanza ha rivestito in questo lavoro il materiale fotografico che si trova trasversalmente in tutte le sezioni dell archivio. Prima di questo intervento il Museo non possedeva una descrizione precisa della consistenza del materiale fotografico. Si è dunque innanzitutto proceduto ad un censimento ed una descrizione analitica dei documenti fotografici, indicandone la consistenza, il timbro del fotografo se presente e il soggetto presentato. Tali dati sono stati inseriti nella scheda di catalogazione dell unità archivistica che contiene fisicamente il documento. Quindi si è proceduto all acquisizione digitale delle immagini. Questo procedimento ha interessato 9.100 immagini, scelte tra le più significative delle ca 27.000 possedute. Criteri di selezione sono stati innanzitutto l autenticità e originalità del pezzo (contemporaneità della stampa all evento), e la rarità di quanto rappresentato. Nel lavoro di catalogazione si è aggiornato man mano un documento che, oltre a permettere un conteggio totale delle immagini censite, ha consentito anche, tramite l adozione di una scala di valori che ha tenuto conto di diversi aspetti e peculiarità dei pezzi, di individuare le immagini da scansionare. Le immagini acquisite sono state collegate alla sottounità di riferimento in modo da essere visibili sul software archid HOC.
Ad oggi sono state censite 27.300 stampe fotografiche, di cui 3.100 immagini per la sezione corse; 6.500 immagini per le fabbriche straniere; 8.000 immagini per le fabbriche italiane; 2.500 immagini per la sezione biografie; 1.000 immagini per la sezione carrozzieri; 4.500 immagini per la sezione varie; 1.700 immagini per la sezione tecnica. Le fotografie della sezione Fabbriche coprono (in maniera naturalmente non esaustiva ma comunque soddisfacente) il grande numero di aziende manifatturiere nel settore automobilistico, sorte in Italia e nel mondo intero nell arco di anni compreso tra il 1895 ed oggi. Sono fotografie prevalentemente di modelli, di stabilimenti, di dettagli meccanici. Nella sezione corse le fotografie riguardano invece i principali eventi sportivi che ebbero luogo dal 1887 al 1987, e qui sono raccolti alcuni dei documenti più rari e preziosi dell intero Centro di Documentazione. Le fotografie della sezione Biografie si riferiscono a personaggi che a vario titolo (perché piloti, progettisti, capitani d industria, costruttori, pionieri, inventori, detentori di brevetti) sono entrati nella storia dell automobilismo mondiale. La sezione carrozzieri raduna aziende italiane ed estere, specializzate nella carrozzeria automobilistica e in quella industriale; mentre quella tecnica offre spunti interessanti per una storia dell evoluzione tecnologica dell automobile. Nella sezione varie sono invece raccolti documenti fotografici eterogenei, relativi a veicoli da record, militari, sperimentali, ecologici, o a temi quali carrozze, biciclette, moda, curiosità, automobili in miniatura, concorsi d eleganza, ecc. Tutte le foto sono state re-inserite nella cartella tematica di riferimento, insieme al resto della documentazione d archivio, conservate in buste trasparenti PAT PASSED acid-free, idonee alla conservazione dei materiali fotografici. La sicurezza di consultazione è assicurata anche da un sistema antitaccheggio che è stato esteso dai libri e riviste del Museo a tutti i documenti fotografici del Centro, nonché ai documenti più preziosi.
Le immagini censite sono stampe in bianco/nero, che provengono per la gran parte dall originaria collezione documentaria di Carlo Biscaretti (Torino 1879 - Ripafratta 1959), fondatore del Museo, pioniere dell automobilismo, collezionista, valente disegnatore tecnico e pubblicitario, nonché primo Conservatore del Museo a lui dedicato dal 1959. Altra fonte di provenienza di un corposo gruppo di fotografie (ugualmente stampe in b/n) proviene dalla Biblioteca di Giovanni Canestrini (Catania 1893 - Milano 1975), decano del giornalismo automobilistico italiano, grande studioso leopardiano ed appassionato bibliofilo, che alla sua morte fece arrivare l intera sua biblioteca al Museo.
E dunque a Biscaretti prima e a Canestrini poi che si deve il cuore della documentazione fotografica del Museo, soprattutto per quel che riguarda la sezione Fabbriche, la sezione Biografie e la sezione Corse.
Questo è il Centro di Documentazione del Museo dell'automobile, sia pure sommariamente descritto. Per chi ama l'automobile e la sa guardare come ad un'espressione di cultura e di costume, prima ancora che di tecnica e di modernità.