V I S I O N E. a.a. 2017/18 Prof.ssa Pia Lucidi. Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO: Lunedì 17:30-18:30

Documenti analoghi
Struttura di bastoncelli e coni

Noi uomini abbiamo le nostre capacità percettive, che elaborate dal cervello ci forniscono un immagine del mondo sensibile. Tendiamo a trasferire la

La Percezione Dei Colori

VISIONE_02 FISIOLOGIA RETINICA. FGE aa

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina.

PARADOSSO DI MULLER LYER differenza fra lunghezza reale e apparente

Dimensioni delle sensazioni

La percezione visiva. Fisiologia Umana. Valori di Luminanza. Il Sistema Nervoso Parte III

Dall occhio al cervello (1)

Fisiologia Umana. La percezione visiva

LA VISIONE. il controllo dell ambiente l occhio i colori persistenza dell immagine visione tridimensionale ERGONOMIA LA VISIONE

3.Visione_03 Le vie visive e la visione cromatica

L immagine. Meccanismi della visione umana Come si genera un immagine Caratteristiche dell acquisizione L immagine digitale

Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazion e di eguaglianze fra colori

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori

Ilio Vitale Corso di Neurobiologia: Lesson 7. La funzione visiva: l occhio e le vie visive I

Luce: radiazione elettromagnetica visibile ai nostri occhi. Lunghezza d onda

Introduzione al colore

COSTANZA DEI COLORI. Occhio umano: sensibilità alla luce di diverse lunghezze d onda: da 400 a 700 nanometri (nm).(dal blu al rosso).

sezione afferente sensi speciali vista

La couleur contribue à exprimer la lumière, non pas le phénomène physique, mais la seule lumière qui existe en fait, celle du cerveau de l artiste.

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini

COME VEDIAMO I GRIGI

L A L U C E. Da cosa è dato il colore degli oggetti?

I Colori sono gli Atti della Luce. (Goethe)

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore

PERCEZIONE E ESPERIENZA COME FONTE DI PERCEZIONE

Fabio Peron. La visione. L occhio nel dettaglio. L occhio nel dettaglio. Lezioni di illuminotecnica. Occhio, luce e colore

Percezione del colore

Fisica della Visione Introduzione

Introduzione al colore

Sorgenti di luce Colori Riflettanza

Elaborazione SENSORIALE

Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa

Anno Scolastico 2016 / 2017 prof. Paolo Beretti. Percezione visiva

La causa di questa scarsa visione diurna è il tapetum lucidum, uno strato di cellule dietro la retina che aumenta la quantità di luce catturata.

Trasduzione sensoriale

Costanza del colore e teoria retinex di Land

Percezione del colore

La luce in fisica. Come percepiamo la luce.

Immagini digitali 28/04/2012

Visione. Distribuzione dei fotorecettori

16 DICEMBRE LA MEMORIA Maria Beatrice Corteggiani Anna Maria Nardozza LE EMOZIONI Fusco Claudia, Terriaca Sonia e Vitantonio Marina

DALL'OCCHIO ALLA REFLEX

L APPARATO VISIVO. Premessa. Ergonomia / Videoterminali / I Videoterminali/ VDT e salute

I primi stadi della visione

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori

LA PERCEZIONE DELCOLORE

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

LED 1/2012 ORTOFLORICULTURA

R.Polillo, Interazione uomo-macchina, Parte seconda - 1

I primi stadi della visione

La percezione visiva e uditiva

Prima parte. Sintesi additiva

LA SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE USANDO UN PRISMA DI VETRO SI PUÒ SCOMPORRE LA LUCE BIANCA SOLARE NEI VARI COLORI DELL IRIDE

processo di astrazione da parte del sistema visivo

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MARIE CURIE SAVIGNANO SUL RUBICONE

Fondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione

Dall occhio al cervello: fototrasduzione nella retina

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

Le slide che seguono sono state estratte dalle lezioni del Prof. Roberto Polillo sul colore. Che cos è il colore

Luce e Vita (Luce è Vita) LUCE: FONTE ENERGETICA E PORTATRICE DI INFORMAZIONI

SISTEMA VISIVO OCCHIO VIE VISIVE AREE VISIVE DEL CERVELLO. cattura la luce e la converte in segnali nervosi

I primi stadi della percezione visiva

Sensazione e percezione

LA VISIONE DEI COLORI

L occhio. Corpo ciliare

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

BLUE LIGHT HIGH PROTECTION

I primi stadi della visione: strati interni della retina

VINCI FINE INSTRUMENTS MONTEROTONDO ROMA Tel mail web : https//

Oltre V1 : Aree visive extrastriate

Sistema nervoso. Funzioni:

39

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari

NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA

Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)

Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.

Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso.

Perché vedere a colori? La percezione del colore. Perché vedere a colori? Perché vedere a colori? La luce visibile. Luce: onde e particelle...

Corso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Vedere il movimento. Occhio e Cervello Gregory

Università Telematica Pegaso. Indice

Luce di qualità e efficienza energetica. Per il benessere e la sicurezza delle persone

Analisi visibilità notturna. ing. Fabio Monfreda Studio Tecnico Monfreda, membro EVU

il Microscopio Strumento di osservazione e di sperimentazione

Teoria del colore RICERCA SCIENTIFICA E PERCEZIONE DEL COLORE

13. Colorimetria. La visione cromatica

Fisiologia Sensoriale

Percezione. Germano Rossi ISSR 2011/12

sistema visivo struttura dell occhio la cornea è innervata dai nervi ciliari (branca oftalmica del trigemino) è sprovvista di vasi

La visione. Radiazione solare e sensibilità occhio. Luce e colore. Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore

Transcript:

V I S I O N E a.a. 2017/18 Prof.ssa Pia Lucidi Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO: Lunedì 17:30-18:30

Tre ingredienti per il riconoscimento degli oggetti http://home.wanadoo.nl/paulschils/02-ingredients/02-00-01-ingredients.gif

Cosa può vedere un animale? La luce visibile si compone di onde elettromagnetiche con lunghezze d onda tra 400 700 nm. Le fonti luminose (sole, lampade) emettono luce propria Tutti gli altri oggetti diventano visibili quando riflettono la luce Un oggetto appare di un determinato colore a seconda delle lunghezze d onda che vengono riflesse rispetto a quelle che vengono assorbite

Apparato visivo Visione: processo tramite il quale la luce riflessa da un oggetto viene trasformata in un immagine mentale Sensi speciali: recettori confinati in un organo specifico e associato a nervi cranici (insieme a udito, equilibrio, sensi chimici) Occhio: funziona come una macchina fotografica mettendo a fuoco la luce sulla retina, usando una LENTE e una APERTURA (pupilla), le cui dimensioni possono variare per cambiare la quantità di luce che entra

Percorso visivo

Macchia cieca

Acuità visiva Capacità di discriminare due punti come due punti (separati) Negli uccelli l acuità visiva è 2-3 volte superiore a quella umana Il gheppio può riconoscere insetti di 2 mm da una distanza di 18 metri (Fox et al. 1976)

Acuità visiva L acuità visiva di cani, gatti e cavalli è inferiore a quella umana man dog

Acuità visiva Dipende dalla macula, un area della retina la cui risoluzione è più alta rispetto alle altre regioni

Macula Macula è il nome di una piccola porzione di pochi millimetri al centro della retina Quando l occhio guarda direttamente un oggetto, l immagine dell oggetto viene messa a fuoco direttamente sulla macula, che è responsabile della visione centrale più dettagliata La macula ha un elevatissima concentrazione di recettori Ogni recettore della macula si connette a UNA cellula bipolare, che a sua volta si connette a UNA singola cellula gangliare pertanto ogni cono della macula è direttamente connesso al cervello!

Fovea La porzione centrale della macula è la FOVEA (depressione) o punto focale La fovea è un punto dell occhio dove la luce colpisce direttamente i fotorecettori senza dover attraversare vasi sanguigni o cellule. Questa regione, chiamata fovea, è popolata da moltissimi coni, non ci sono bastoncelli.

Visione periferica Al di fuori della macula molti recettori convergono su poche cellule bipolari e gangliari Ne consegue che: Il cervello non può determinare precisamente la posizione o la forma della fonte luminosa Tuttavia la somma degli stimoli in entrata fa sì che l animale sia capace di percepire anche fonti di luce molto tenui

Visione mono / binoculare Monoculare: occhi laterali, campo visivo molto vasto, scarsa percezione della profondità (es. piccione) Binoculare: occhi frontali, campo visivo vasto (fino a 180 ) La visione monoculare consente un campo visivo più vasto: es. nel piccione fino a 300 senza girare la testa; altri uccelli possono raggiungere i 360 (beccaccia). Tuttavia la visione monoculare non permette di stimare bene la distanza e percepire la profondità

Visione negli uccelli Occhi omolto grandi, occupano la maggior parte del cranio Molti uccelli hanno due fovee: una fovea diretta in avanti una fovea diretta lateralmente La seconda fovea viene usata per mettere a fuoco sui dettagli anche nella visione periferica http://www.people.eku.edu/ritchisong/avian_eye2.jpg

Gufi Occhio tubulare con scarsa muscolatura intorno, per massimizzare la grandezza Per compensare la scarsa possibilità di movimento, molti gufi riescono a ruotare la testa molto rapidamente fino a 270 sulla colonna cervicale (la velocità è così elevata che un tempo si credeva raggiungesse i 360 ). Gli occhi sono frontali e la visione è binoculare, un aspetto tipico dei predatori (British Journal of Opthamology, Sept. 2000 issue).

Gli uccelli migratori VEDONO il nord magnetico Le Scienze L'evidenza supporta fortemente l'ipotesi che gli uccelli migratori siano in grado di "vedere" il nord magnetico. È stato individuato un legame anatomico tra la retina e l area nervosa deputata all'orientamento (chiamata Cluster N) la sola che si attiva durante la navigazione in volo. (Foto: beccafico, Sylvia borin, David Nowell.)

Precedenti studi avevano già supposto che il campo magnetico terrestre potesse agire sulla sensibilità degli occhi dei volatili grazie alla presenza, nella loro retina, di un gran numero di criptocromi. I criptocromi controllano anche il ritmo circadiano, inclusa la produzione di melatonina, grazie alla loro capacità di assorbire la luce blu. Quindi la stessa molecola che controlla l orologio biologico è responsabile della capacità di navigare degli uccelli. Si ipotizza che grazie ai criptocromi posti dietro gli occhi gli uccelli siano in grado letteralmente di vedere i campi magnetici. Tali fotorecettori generano le cosiddette coppie radicaliche, strutture elettroniche sensibili ai campi magnetici, che permetterebbero agli uccelli di percepire questi ultimi come vere e proprie sensazioni visive. 17

Campo visivo circa 150 totali 85 binoculare fino a 350 totale 65 binoculare Cani e gatti possono vedere per circa 150 intorno al proprio naso. Il cavallo fino a 350, con ampi campi laterali, utili per avvistare potenziali predatori. La visione binoculare (stereoscopica), si ha quando i campi visivi dei due occhi si sovrappongono. Nella visione binoculare la percezione della profondità è migliore e anche la visione. Cani e gatti hanno un campo visivo binoculare di 85, il cavallo circa 65, l uomo 120.

Non tutti gli animali utizzano la visione tridimensionale Molti pesci preferiscono guardare intorno piuttosto che stimare l esatta distanza del predatore (i campi visivi non si sovrappongono) Gli scimpanzé hanno bisogno di mettere bene a fuoco la distanza di un ramo prima di saltare dal un albero all altro (la visione stereoscopica è un must anche per molte scimmie) Gli occhi tuttavia possono stimare la distanza anche in modo focale, come una macchina fotografica, per rendere più nitidi I dettagli. Il modo in cui l occhio accomoda viene usato dal cervello per stimare la distanza dell oggetto. Questo modo focale tuttavia non è accurato quanto la visione sterescopica

SENSIBILITÀ ALLA LUCE Gatti e cani possono adattare la visione a condizioni di scarsa luminosità La pupilla può dilatarsi notevolmente, inoltre c è il tappeto lucido, che permette alla retina di avere una doppia possibilità di catturare i fotoni Il tappeto lucido del gatto riflette la luce 130 volte di più rispetto alla visione dell occhio umano Cani e soprattuto gatti possono anche vedere in condizioni di scarsa visibilità rispetto all uomo

Fotorecettori

Fotorecettori Coni Più abbondanti intorno alla fovera e al centro della retina Meno attivi in condizioni di luce scarsa Visione cromatica (diurna) Visione dettagliata: ciascun cono (o pochi coni) converge in modo indipendente sul SNC Bastoncelli Assenti nella fovea, sono i recettori più numerosi Vengono stimolati da luci deboli Non molto utili nella viisone diurna (vengono inibiti dalla luce forte) Scarsa acuità (no visione dettagliata)

fototrasduzione I coni contengono i fotopigmenti opsina e retinale (quest ultimo derivato della vitamina A) I pigmenti sono stabili al buio: cisretinale Quando il cis-retinale è attivato dalla luce, cambia la propria conformazione in trans-retinale, con produzione di energia Si produce una scissione dell opsina che va ad attivare una proteina G (transducina) Il segnale generato viene trasmesso sulla via nervosa

Visione dei colori Come fanno i coni a discriminare i colori? Dipende dal tipo o dai tipi di coni attivati e dal confronto della loro attivazione Nel sistema visivo umano, la lunghezza d onda più corta nel range visibile è circa 350 nm e viene percepita come viola (purple) 350nm

Spettro elettromagnetico

Visione Tri-cromatica (teoria di Young-Helmholts) Tre classi di coni: ogni tipo risponde ad uno spettro della luce visibile (es.: blu, verde, rosso) Nonostante questo, riusciamo a discriminare tutti i colori dello spettro visibile Ciò è possibile perché un determinato colore va ad attivare un certo tipo di cono in una certa %, e in una altra percentuale un altro cono. Così quello che ad es. chiamiamo giallo è in realtà una lunghezza d onda che stimola al 65% i coni rossi, al 20% i coni verdi e 0% i coni blu. Così attraverso queste combinazioni è possibile vedere tutti i colori dello spettro

Gli uccelli hanno un ottima visione dei colori, probabilmente dovuta alla presenza di 4-5 fotopigmenti, contro i tre pigmenti dei coni dei primati. L evidenza della visione tetra- o penta-cromatica negli uccelli viene da analisi delle proprietà chimiche dei pigmenti visivi e di discriminazione comportamentale. I piccioni possono discriminare lunghezze d onda verso l UV.

Teoria retinex Serve per spiegare un fenomeno non spiegato dalla teoria tricromatica, LA COSTANZA DEL COLORE Capacità di riconoscere un colore anche in penombra La corteccia confronta le informazioni provenienti da diverse parti della retina per percepire la luminosità e il colore poi sottrae un colore inutile da ogni oggetto per determinare il colore reale la percezione del colore nero, secondo questa teoria, risulterebbe dal confronto effettuato dalla corteccia tra le aree più scure e quelle più luminose

Campi recettivi il campo visivo è la parte del mondo che cade ogni momento sotto lo sguardo dei due occhi tuttavia un singolo neurone risponderà solo ad una piccola regione del campo visivo questa piccola regione rappresenta il campo recettivo di quel neurone i campi recettivi sono abbastanza complessi e possono dare informazioni circa il bordo di un oggetto (dove termina un oggetto e comincia un altro)

Innervazione iride