Monitoraggio intelligente di strutture storiche



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Transcript:

Monitoraggio intelligente di strutture storiche F. Ubertini, G. Pascale, S. de Miranda, C. Colla. DISTART, Facoltà di Ingegneria, Università di Bologna, Viale Risorgimento, 2, 40136 Bologna, Fax: 051 2093495 francesco.ubertini@unibo.it 051-2093252 giovanni.pascale@unibo.it 051-2093515 stefano.demiranda@unibo.it 051-2093517 camilla.colla@mail.ing.unibo.it 051-2093375 Parole chiave: monitoraggio, strutture storiche, prove non distruttive Key words: monitoring, historic structures, non destructive testing Sommario Le strutture storiche sono spesso straordinarie e la loro valorizzazione e conservazione è uno dei compiti per il quale siamo responsabili. A tal scopo è necessario comprenderne i processi di degrado, causati principalmente dall ambiente. In alcuni casi, sistemi di monitoraggio continuo sono stati installati ma sono spesso costosi, invasivi o registrano un ingente quantità di dati relativi solamente all aria e all inquinamento. Invece, parametri relativi al comportamento strutturale dell edificio (deformazioni, fessure, vibrazioni, inclinazioni) e all interazione tra materiali (luce ambientale, attacchi chimici, umidità) spesso non sono presi in considerazione e dunque l influenza effettiva dell ambiente sull oggetto viene trascurata. Si registra quindi la necessità di sviluppare sistemi e sensori che vadano oltre il puro accumulo di dati, ossia sistemi di monitoraggio intelligenti che usino reti di sensori wireless, miniaturizzati (es. MEMS) per installazioni minimamente invasive e con preprocessamento dati. La pre-interpretazione dei dati implementata all interno del sistema di monitoraggio comporterebbe da un lato una riduzione dei costi e dunque l utilizzo anche su architettura minore, a vantaggio della sua conservazione, dall altro costituirebbe un miglioramento in termini di allarmi (ad esempio se i fattori di danno aumentano) e raccomandazioni (apertura/chiusura finestre, ventilazione, riscaldamento). Sono questi gli obiettivi del progetto triennale SMooHS (Smart Monitoring of Historic Structures), finanziato dalla comunità europea e che ha avuto recente inizio. Insieme allo sviluppo di sistemi e sensori di monitoraggio, le attività dei 15 partner comprendono un intensa campagna sperimentale da condursi in laboratorio e in sito su murature ed elementi lignei. Prove non distruttive comparate mirano a convalidare i modelli sviluppati di deterioramento dei materiali e i dati dei nuovi sensori, che saranno acquisiti su diversi casi studio distribuiti in base alle condizioni climatiche europee, alle tecniche e ai materiali costruttivi. Per l Italia, il gruppo del DISTART dell Università di Bologna ha individuato in Palazzo Malvezzi, sede dell Amministrazione Provinciale, uno dei tre casi dimostrativi del progetto.

Tecniche di monitoraggio Lo sviluppo del progetto SMooHS si basa su sistemi di monitoraggio avanzati installati stabilmente, che presentano i seguenti requisiti: costo competitivo; semplicità di applicazione e di calibrazione; facilità di interpretazione dei dati acquisiti; stabilità nel tempo; minima invasività (miniaturizzazione, intercambiabilità, aspetto estetico); possibilità di impiegare simultaneamente diversi tipi di sensori (piattaforme multisensore); capacità di analisi e interpretazione dei dati con procedure automatiche integrate. Tenendo presenti questi requisiti, si è puntato sia su sensori wireless autonomi, sia su reti di sensori wireless di piccole dimensioni collegati a piattaforme che possano essere utilizzate in connessione con ogni tipo di sensore a basso consumo; possiedano funzionalità di auto-organizzazione e aggiornamento del network; abbiano software e hardware ottimizzati per la massima riduzione del consumo; siano dotate di procedure automatizzate per l analisi, la fusione e la riduzione dei dati sperimentali acquisiti. Tali piattaforme saranno utilizzate in connessione a sensori miniaturizzati (Es. MEMS Micro Electro Mechanical Systems) commercialmente disponibili o appositamente sviluppati. Il semplice accumulo di dati sperimentali non è adeguato per un efficace monitoraggio, se non è accompagnato da procedure di analisi in tempo reale che siano in grado di fornire avvertimenti tempestivi quando qualcuno dei parametri sotto controllo raggiunge valori preoccupanti. Tali procedure non si limitano a fornire avvertimenti, ma possono arrivare a attivare azioni come apertura o chiusura di finestre, avvio di impianti di ventilazione, regolazione di impianti di condizionamento o riscaldamento, etc.). Ciò richiede che il sistema sia dotato di un software che sia: di facile impiego, anche da parte di personale non specializzato; modulare (possibilità di inserire moduli per la gestione di diverse tipologie di sensori); open source, per la massima trasparenza; aperto all inserimento di nuovi moduli, anche prodotti da altri gruppi di ricerca. Queste ultime proprietà sono molto importanti per ottenere un sistema dinamico, che possa essere continuamente aggiornato in base agli sviluppi della ricerca, non solo da altri partners del progetto, ma anche da gruppi esterni (1,2,3,4). Materiali soggetti a monitoraggio e parametri da controllare Nel progetto vengono presi in considerazione i materiali di più comune impiego nelle costruzioni storiche (legno, muratura di laterizio o di pietra naturale, malte, intonaci, cotto, rivestimenti, etc.) e svariate tipologie di organismi strutturali. Il monitoraggio riguarda aspetti legati sia al comportamento strutturale, sia a fattori ambientali. Tra i primi, saranno presi in considerazione: deformazioni, spostamenti e inclinazioni;

apertura di fessure; emissione acustica; vibrazioni. Tra i secondi: temperatura e umidità (sia dell ambiente, sia dei materiali); velocità dell aria (particolarmente con misure di basse velocità all interno degli edifici); luce, raggi UV (in particolare per i dipinti); attacco chimico dovuto a gas (es. HCl, O3, SO2, NH3 NOx, etc.) o Sali (cloridi, solfati, etc.) Casi di studio Per mettere alla prova i sistemi di monitoraggio che verranno sviluppati nel progetto, sono stati individuati alcuni casi di studio, scelti in modo da coprire diverse zone climatiche (Europa centrale, Nord e Sud dell area mediterranea). I tre casi principali sono: Bode Museum di Berlino, Germania (Figura 1); Portali policromi della Cattedrale di Santa Croce a Schwäbisch Gmünd, Germania (Figura 2 e Figura 3); Palazzo Malvezzi, sede dall Amministrazione Provinciale di Bologna (Figura 4Figura 5Figura 6Figura 7). Figura 1: Bode Museum di Berlino

Figura 2: Cattedrale di Santa Croce a Schwäbisch Gmünd, Germania Figura 3: Portale policromo della Cattedrale di Santa Croce a Schwäbisch Gmünd

Figura 4: Palazzo Malvezzi, sede dall Amministrazione Provinciale di Bologna. Figura 5: Fessurazione di un pavimento di Palazzo Malvezzi. Figura 6: Strutture lignee del coperto di Palazzo Malvezzi.

Figura 7: Apertura ovale del soffitto della sala Consiglio di Palazzo Malvezzi. A questi si aggiungono altri due casi: Palazzo di Schönbrunn, Vienna, Austria (Figura 8). Città antica di Hebron in Palestina (Figura 9); Figura 8: Cappella del Palazzo di Schönbrunn, Vienna, Austria. Figura 9: Città antica di Hebron in Palestina.

Il monitoraggio si riferisce a parametri fisici e meccanici. Tra i primi i più importanti sono: la temperatura e l umidità, con posizionamento di serie di sensori su linee che si sviluppano lungo lo spessore e l altezza della muratura; la temperatura dell aria in prossimità della muratura. Per quanto riguarda l umidità, si intende verificare se l acqua è in forma liquida o gassosa, e valutare l entità dello scambio di umidità tra muratura e aria. Per questo, un altro parametro importante da monitorare è la velocità dell aria in prossimità della muratura. Con riguardo ai processi di diffusione, un aspetto importante è rappresentato dalla concentrazione di sale, in quanto i cicli di cristallizzazione e idratazione della muratura possono causare sforzi interni e conseguentemente micro fessurazione e riduzione della resistenza. Per questo si intende sviluppare sensori specifici. I parametri meccanici che verranno monitorati sono: spostamenti e deformazioni; apertura di fessure; vibrazioni. In Figura 10 è riportato uno schema che sintetizza l interconnessione tra le diverse attività previste nel progetto. Figura 10: fasi operative del progetto SMooHS

Metodologia operativa Per meglio simulare i processi di deterioramento dei materiali strutturali, è stata programmata un attività sperimentale di laboratorio, che si svolgerà nei laboratori di alcuni dei partners coinvolti nel progetto, tra cui il Laboratorio Resistenza Materiali dell Università di Bologna. Sulla base di precedenti attività di ricerca (5,6,7,8), verranno realizzati alcuni provini in muratura di mattoni. I materiali verranno scelti in modo da ottenere provini in grado di riprodurre, per quanto possibile, le caratteristiche delle murature storiche. I provini saranno di due tipologie. La prima tipologia è destinata all impiego di metodi non distruttivi ripetuto nel tempo, parallelamente all impiego di sensori per il monitoraggio, in modo da correlare i parametri monitorati con la variazione di parametri dipendenti dalle proprietà meccaniche dei materiali e dal loro degrado. Si tratta di provini la cui parte inferiore verrà immersa in soluzioni saline con diverse concentrazioni. La seconda tipologia di provini è invece destinata all esecuzione di prove meccaniche. L applicazione di carichi con intervalli prestabiliti darà luogo a processi di fessurazione che verranno monitorati con diverse tipologie di sensori, inclusi sensori di emissione acustica. Conclusioni Questa nota presenta il progetto europeo SMooHS (Smart Monitoring of Historic Structures). Il progetto prevede lo sviluppo di metodologie di monitoraggio innovative, in grado di fornire in tempo reale informazioni sullo stato di salute dell opera e su eventuali situazioni critiche e di attivare automaticamente i necessari provvedimenti. La ricerca si propone di fornire un significativo contributo alla salvaguardia delle strutture storiche. Ringraziamenti Questo programma di ricerca è sostenuto economicamente dalla Commissione europea attraverso il Progetto SMooHS (Project Number 212939, www.smoohs.eu ) nell ambito del 7 Programma Quadro. Gli autori sono grati al Responsabile del Progetto per la Commissione Europea, Dr. Michel Chapuis, per I suoi preziosi suggerimenti Nella preparazione e nel perfezionamento del progetto.

Bibliografia 1. Grosse, C.U., Kurz, J., Beutel, R., Reinhardt, H.-W., Krüger, M., Marrón, P. J., Saukh, O., Rothermel, K., Meyer, J., Feltrin, G.: Combined Inspection and Monitoring Techniques for SHM of Bridges. International Workshop on Structural Health Monitoring (IWSHM) 2005, Stanford University, Stanford, CA, September 12-14, 2005, Ed: Fu-Kuo Chang; Lancaster PA: DEStech Publications Inc. (2005), 1403-1410. 2. C. Grosse, M. Ohtsu (Eds.): Acoustic Emission Testing in Engineering - Basics and Applications. Springer publ., Heidelberg (2008), ca. 410 p (in print). 3. C. Grosse, M. Krüger: Inspection and Monitoring of Structures in Civil Engineering. NDT.net The electronic Journal on Non-Destructive Testing. January 2006, Vol.11, No.1. 4. Frick, J., Grassegger, G., Reinhardt, H.-W.: Entwicklung und Erprobung eines Qualitätssicherungs- und Überwachungskonzeptes mit zerstörungsfreien Methoden für die konservierten Portale des Heilig-Kreuz-Münsters in Schwäbisch Gmünd. Proc. 4th International Conference on Non-Destructive Testing of Works of Art 4. Internationale Konferenz Zerstörungsfreie Untersuchungen an Kunst- und Kulturgütern DGZfP, Vol. 45, part 1 (1994), 606-618. 5. Colla, C., Non-destructive evaluation of brick masonry via scanning impact-echo testing, Proc. 9th North American Masonry Conference, Clemson, South Carolina, USA, June 1-4, 2003, The Masonry Society, book of abstracts and CD-Rom, paper 6A.1, pp. 954-965. 6. Pascale G., Colla C., Carli R., Bonfiglioli B., Wave propagation based methods for investigation of concrete and masonry architectural members, 8th International Conference on Non-Destructive Testing and Microanalysis for the Diagnostics and Conservation of the Cultural and Environmental Heritage, Lecce (Italy), 15-19 May 2005, CD, Contribution N 170. 7. Colla C., Pascale G., Non-Destructive Defect Location and Sizing in Concrete Columns and Masonry Pillars from Impact-Echo Testing, Structural Faults + Repair- 2006, 13th - 15th June 2006, Edinburgh, Scotland, UK. 8. Colla, C., de Miranda, S., Ubertini, F., On site diagnostic investigations for the assessment of the Casa del Tramezzo di Legno in Herculaneum, Proceedings of RILEM Int. Conf. On site Assessment of concrete, masonry and timber structures, Varenna (LC), Italy, 1-2 september 2008 (in print).