Dal Libro verde Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori 3.4. Tutela dei minori (Commissione europea - 24 aprile 2013) La continuità di contenuti trasmessi dai canali di trasmissione., regolamentati in modo diverso tra loro, indebolisce l incidenza dell attuale regime di regolamentazione sull accesso dei bambini ai contenuti. Rimane infatti problematica la verifica dell età effettiva, anche nel caso dell accesso di adolescenti ai contenuti. A causa delle differenze nell approccio regolamentare ai vari tipi di contenuto presentati sullo schermo, per gli utenti può risultare difficile stabilire quali sono le autorità presso cui possono sporgere denuncia. Nella "Strategia europea per un internet migliore per i ragazzi" avviata nel maggio 2012 la Commissione sostiene che (segue)
è necessario elaborare più contenuti di qualità per i ragazzi e proteggerli quando sono connessi a internet. È stata creata una coalizione, alla quale hanno aderito 31 imprese leader, allo scopo di sviluppare attraverso un processo di autoregolamentazione cinque azioni chiave: i) strumenti di segnalazione semplici e affidabili per l utente; ii) impostazioni di privacy adatte all età; iii) maggior ricorso alla classificazione dei contenuti; iv) maggior diffusione e disponibilità dei controlli parentali e v) effettiva rimozione di materiale riguardante gli abusi perpetrati sui minori. Alcune di queste azioni sono connesse alla direttiva sui servizi di media audiovisivi e potrebbero essere sostenute tramite una modifica della legislazione..
.ma d altro canto, non esiste nemmeno la sconfinata prateria di internet dove tutto è permesso e nulla puo essere vietato, pena la scomunica mondiale del popolo web. Esistono, invece, leggi che codificano comportamenti e che creano degli obblighi che, ove non rispettati, conducono al riconoscimento di una penale responsabilità. E pertanto ovvio che l hoster attivo o il content provider che dir si voglia avrà certamente un livello di obblighi e comportamenti più elevato rispetto a quello di un semplice host provider o service provider o access provider.. (Trib. Ordinario di Milano in composizione monocratica, Sez. IV Pen. Sentenza n. 1972 del 24/02/2010)
non puo essere considerato punibile chi raccolga, utilizzi dati o diffonda dati, in quanto sarebbe impossibile pretendere che l Isp possa verificare che in tutte le migliaia di video che vengono caricati ogni momento siano rispettati gli obblighi concernenti la privacy di tutti i soggetti negli stessi riprodotti. Valga solo aggiungere che la Relazione al Parlamento europeo in merito alla responsabilità giuridica degli intermediari internet vieta agli Stati membri di imporre agli intermediari l obbligo generale di controllare le informazioni che si trasmettono o si archiviano ovvero l obbligo generale di cercare attivamente fatti o circostanze atte ad indicare il proseguimento di attività illegali Quanto sopra non che essere condiviso laddove non si trascuri di porre attenzione alle difficoltà che ancora oggi permangono in materia di una efficace tecnologia in grado di filtrare informazioni illegali e nocive senza bloccare informazioni perfettamente legali. (Corte d Appello di Milano, Sez. I Pen., n.8611 del 21/12/2012)
L educazione non consiste soltanto nel decidere tra le possibili vie da indicare, dovendo piuttosto mirare ad un futuro da seguire. (A. Trabucchi, Il vero interesse del minore e i diritti di chi ha l obbligo di educare, in Riv. Dir. Civ. 1988, 757) Ai sensi dell art. 2048 c.c. i genitori sono responsabili dei danni cagionati dai figli minori che abitano con essi, sia per quanto concerne illeciti comportamenti che siano frutto di omessa o carente sorveglianza sia con riguardo agli illeciti riconducibili ad oggettive carenze nell attività educativa che si manifestino nel mancato rispetto delle regole della civile coesistenza, vigenti nei diversi ambiti del contesto sociale in cui il soggetto si trovi ad operare (Cass. Civ., sez. III, 14 marzo 2008 n. 7050) πολλ οιδ αλωπηξ, αλλ εχινος εν µεγα» la volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande (Archiloco di Paro VII secolo a.c.)