UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TECNICA URBANISTICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE -ARCHITETTURA TECNICA URBANISTICA I Ing. VALERIO CUTINI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE,DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO INGEGNERIA DEL TERRITORIO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ING. IDRAULICA, DEITRASPORTI E DEL TERRITORIO INGEGNERIA DEL TERRITORIO 1 Prof. SILVANA LOMBARDO TERZA PARTE E ESERCITAZIONE II Ing. Serena Pecori
I Dati Statistici Sono riferiti ad unità statistiche e riguardano un certo numero di soggetti ( persone, cose, oggetti) A livello formale possiamo distinguere tra: DATI QUALITATIVI = esprimono i possibili modi di essere delle unità statistiche Popolazione: se contiene tutti i soggetti da analizzare Campione: un sottinsieme significativo Unità statistica: Edificio Carattere: stato di conservazione Modalità: buono, mediocre, cattivo DATI QUANTITATIVI = esprimono aspetti dimensionali (superficie, numero stanze ecc.) Unità statistica: Edificio Carattere: Dimensione alloggio Modalità: Superficie (Mq.) I dati quantitativi sono divisi a loro volta in: CONTINUI: Possono assumere qualsiasi valore reale(es. superficie) DISCRETI: Assumono solo valori interi (es. numero di stanze)
La misurazione dei dati statistici si può fare in due modi: FREQUENZA= indica il numero delle volte in cui si presenta la modalità di un determinato carattere Esempio: numero di residenti in una determinata fascia di età Unità statistica: Residente Carattere: Età Modalità: Classi di età INTENSITA = Rappresenta la somma delle quantità rilevate per un determinato carattere o modalità Esempio: Numero di addetti al terziario
I CENSIMENTI ISTAT ISTAT = ISTITUTO NAZIONALE di STATISTICA (Ente incaricato di raccogliere i dati statistici fin dal 1861) Elabora e pubblica le seguenti informazioni CENSIMENTI GENERALI Censimento popolazione Censimento attività economiche Censimento agricoltura Annuari statistici: forniscono informazioni sulla demografia e sulle attività economiche e produttive a diversi livelli di disaggregazione PUBBLICAZIONI PERIODICHE Annuari dell istruzione:n di scuole, alunni, aule, a disaggregazione comunale Annuali sanitari: N di case di cura, n posti letto PUBBLICAZIONI SPECIALI Es. pubblicazioni riguardanti i dati elettorali
I CENSIMENTI GENERALI SCOPO = Fornire un immagine del paese alla data del censimento Questa immagine è il risultato di rilevazioni a tappeto effettuate secondo determinate procedure su vari settori: popolazione abitazioni attività industriali agricoltura etc. Un volta fatto lo spoglio delle schede di rilevamento, la verifica e l organizzazione dei dati, i risultati vengono pubblicati in appositi FASCICOLI che vengono aggregati a livello NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE OBIETTIVO: rilevare la consistenza, la distribuzione e le caratteristiche strutturali di POPOLAZIONE ED ABITAZIONI HA CADENZA DECENNALE A PARTIRE DAL 1861 (con esclusione di 1891 e 1941, mentre 1936 non decennale) SONO OMOGENEI ED UTILIZZABILI DAL 1951 UNITÀ STATISTICA DI RILEVAMENTO = SEZIONE DI CENSIMENTO (unità per compiere il rilevamento della quale l'operatore impiega una giornata)
IL CENSIMENTO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E SERVIZI OBIETTIVO: fornire informazioni su consistenza, distribuzione e caratteristiche delle ATTIVITA come classificate dall'istat. Il primo vero censimento dell'industria fu effettuato nel 1927, poi 1937 dal 1951 ogni 10 anni) SONO OMOGENEI ED UTILIZZABILI DAL 1951 UNITÀ STATISTICA DI RILEVAMENTO = Negli anni, la definizione delle unità di rilevamento ha subito delle modifiche notevoli Prima del 1951: Esercizio effettivo di una attività 1951-1991: IMPRESA E UNITÀ LOCALE Dopo il 1991: IMPRESA, ISTITUZIONI e UNITÀ LOCALE (gestita da un impresa o da una istituzione)
DEFINIZIONI (1) CENSIMENTO POPOLAZIONE: POPOLAZIONE RESIDENTE: persone aventi dimora abituale nel comune (o sezione di censimento) POPOLAZIONE ATTIVA: persone che risultano occupate o disoccupate in cerca di occupazione (sono le persone comprese tra 15 e 64 anni, esclusi studenti e casalinghe ) POPOLAZIONE NON ATTIVA: bambini inferiori a 14 anni, casalinghe, studenti, pensionati OCCUPATI: persone che possiedono un'occupazione da cui traggono un profitto
CENSIMENTO POPOLAZIONE:
DEFINIZIONI (2) CENSIMENTO POPOLAZIONE: FAMIGLIA: insieme di persone legate da alcuni vincoli (matrimonio, parentele, ecc.) coabitanti ABITAZIONE: insieme di vani (o anche uno solo) destinato ad uso alloggio con determinati requisiti. ABITAZIONI OCCUPATE: quando vi abitano una o più persone che hanno nell'abitazione medesima dimora abituale STANZA: ambiente o locale facente parte di un'abitazione con una finestra esterna e con superficie tale da garantire la presenza di un letto lasciando lo spazio utile per il movimento.
CENSIMENTO POPOLAZIONE:
DEFINIZIONI (3) CENSIMENTO INDUSTRIA: IMPRESA: Ai fini del Censimento per impresa si intende l organizzazione di un attività economica che viene esercitata con carattere professionale al fine della produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita Le imprese possono essere Unilocalizzate (costituite da un unica unità locale che coincide pertanto con la sede dell impresa) Plurilocalizzate (costituite da due o più unità locali, delle quali una coincidente con la sede dell impresa e l altra/e situate nello stesso Comune e/o in un Comune diverso)
CENSIMENTO INDUSTRIA:
DEFINIZIONI (4) CENSIMENTO INDUSTRIA: ISTITUZIONE: Per istituzione si intende una unità che ha una contabilità completa ed una autonomia di decisione, la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita finanziandosi o mediante prelevamenti obbligatori effettuati da famiglie e imprese (Istituzioni dell Amministrazione Pubblica) o mediante versamenti volontari delle famiglie e/o dei soggetto che si sono organizzati per la gestione di un interesse comune (Istituzione sociale privata)
DEFINIZIONI (5) CENSIMENTO INDUSTRIA: UNITÀ LOCALE:Per unità locale si intende il luogo (che può essere denominato stabilimento, laboratorio, negozio,officina, ristorante, albergo, bar, agenzia, ospedale, esattoria, ecc.) in cui si realizza la produzione di beni o nel quale si presta e si organizza la prestazione di servizi destinabili o non destinabili alla vendita. In base a questa definizione ogni impianto o corpo d impianti in cui si svolge una qualsiasi attività economica costituisce, di norma, un unità locale. Può essere: operativa: quella dove si attua la produzione di beni o la prestazione di servizi(stabilimento, laboratorio, negozio,officina, ristorante, albergo) amministrativo- gestionale: quella che costituisce la sede dell impresa o dagli uffici direttivi, amministrativi e tecnici ove si attuano attività inerenti all organizzazione, alla gestione finanziaria, alla contabilità, etc.
DEFINIZIONI (6) CENSIMENTO INDUSTRIA: ADDETTI ALLE IMPRESE: persone indipendenti e dipendenti occupate ( a tempo pieno, part-time, o con contratto di formazione) nelle unità economiche censite, anche se momentaneamente assenti per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione, etc. Gli addetti censiti riguardano le seguenti categorie: Imprenditori, titolari, liberi professionisti, Amministratori di società Soci di cooperativa (non hanno stipendio ma percepiscono parte degli utili; se sono stipendiati dalla Cooperativa allora vengono censiti come lavoratori dipendenti) Familiari coadiuvanti (vi prestano lavoro senza remunerazione) Dirigenti Direttivi e quadri Impiegati Categorie speciali (guidano e controllano altri operai, per particolari competenze) Capi operai (con conoscenze di tipo specialistico) Operai specializzati, qualificati, comuni Apprendisti
DEFINIZIONI (7) CENSIMENTO INDUSTRIA: ADDETTI ALLE ISTITUZIONI: persone indipendenti e dipendenti occupate ( a tempo pieno, part-time, o con contratto a termine) nelle unità economiche censite, anche se momentaneamente assenti per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, etc. Gli addetti censiti riguardano le seguenti categorie: Dirigenti e assimilati Direttivi e assimilati Funzionari e assimilati Collaboratori e assimilati Assistenti e assimilati Coadiuatori e assimilati Operatori e assimilati le qualifiche si differenziano in funzione delle Amministrazioni di appartenenza
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (1) ATECO Finalità della classificazione delle attività economiche La classificazione delle attività economiche ha la finalità principale di fornire un insieme di categorie di attività che possono essere utilizzate nell'articolazione delle varie statistiche secondo tali attività. Dato che molte statistiche sono mirate allo studio dell'andamento delle entità economiche, la finalità secondaria della classificazione delle attività è quella di presentare una raccolta di categorie di attività articolate in modo tale che le entità economiche possano essere classificate secondo l'attività da esse svolte, definendo le categorie di attività in un modo strettamente legato, sia al tipo di organizzazione del processo economico nelle varie unità produttive, sia al modo in cui questo processo è descritto nelle statistiche economiche. ATECO91 L'ATECO91 intende soddisfare l'esigenza di un linguaggio comune di classificazione. ATECO 2002 La ATECO 2002 è stata sviluppata dall'istat, con la collaborazione di esperti delle Pubbliche amministrazioni coinvolte nella attività di classificazione delle unità produttive e di esperti dei principali settori economici. L'obiettivo è di tenere conto delle specificità della struttura produttiva italiana, rinnovando, rispetto alla ATECO 1991, il dettaglio a livello di "categoria" (5 cifra della classificazione), utile ad individuare attività particolarmente rilevanti nel nostro Paese. In questa nota viene diffuso l'elenco delle voci della nuova classificazione, contenente 883 titoli di categorie di attività economica e i rispettivi codici..
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (2) SETTORE PRIMARIO AGRICOLTURA: coltivazioni, allevamento, caccia, silvicoltura, servizi connessi PESCA: pesca, piscicoltura e servizi connessi SETTORE SECONDARIO ESTRAZIONE DI MINERALI: attività di estrazione di minerali energetici e non ATTIVITÀ MANIFATTURIERE: industrie alimentari, tessili e abbigliamento, conciarie, legno e prodotti in legno, fabbricazione della carta e prodotti in carta, raffinazione petrolio, fabbricazione di prodotti chimici, fabbricazione articoli in gomma e plastica, lavorazione minerali e fabbricazione di prodotti in metallo, fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, fabbricazione di macchine elettroniche, fabbricazione di mezzi di trasporto. PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS ED ACQUA COSTRUZIONI: tutto ciò che riguarda le costruzioni (sia edifici che impianti e strade)
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (3) SETTORE TERZIARIO COMMERCIO INGROSSO E DETTAGLIO: tutte le tipologie di commercio e riparazione ALBERGHI E RISTORANTI: compresi bar e mense TRASPORTO, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONE: tutto ciò che riguarda il trasporto terrestre, aereo e marittimo di beni e persone INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA: comprese assicurazioni e fondi pensione ATTIVITÀ IMMOBILIARI E INFORMATICA: agenzie immobiliari, informatica e attività connesse, ricerca PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: amministrazione pubblica ISTRUZIONE: tutte le scuole SANITÀ E SERVIZI SOCIALI
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (4) A ATECO 2002 AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI COLTIVAZIONI AGRICOLE, ORTICOLTURA, FLORICOLTURA 01.1 Coltivazioni di cereali e di altri seminativi n.c.a. 01.11.1 Coltivazione di cereali (compreso il riso) 01.11.1 Coltivazione di cereali (compreso il riso) coltivazione di cereali: frumento duro e tenero, sorgo, segale, orzo, avena, mais, riso, ecc. 01.11.2 Coltivazione di semi e frutti oleosi 01.11.3 Coltivazione di barbabietola da zucchero 01.11.4 Coltivazione di tabacco 01.11.5 Coltivazione di altri seminativi 01.11.6 Coltivazioni miste di cereali e altri seminativi 01.12 Coltivazione di ortaggi, specialità orticole, fiori e prodotti di vivai 01.13 Coltivazione di frutta, frutta a guscio, prodotti destinati alla preparazione di bevande, spezie 01.2 ALLEVAMENTO DI ANIMALI 01.3 COLTIVAZIONI AGRICOLE ASSOCIATE ALL ALLEVAMENTO DI ANIMALI: ATTIVITÀ MISTA 01.11 ATTIVITÀ DEI SERVIZI CONNESSI ALL AGRICOLTURA E ALLA ZOOTECNIA, ESCLUSI I SERVIZI VETERINARI; CREAZIONE E MANUTENZIONE DI GIARDINI, AIUOLE E SPAZI VERDI 01.12 CACCIA E CATTURA DI ANIMALI PER ALLEVAMENTO E RIPOPOLAMENTO DI SELVAGGINA, COMPRESI I SERVIZI CONNESSI - SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI
ESERCITAZIONE N. 2 Elaborazione Dati Statistici in relazione all'analisi della struttura della popolazione e delle attività economiche di un comune della Provincia Di Pisa MATERIALI NECESSARI PER LO SVOLGIMENTO DELL ESERCITAZIONE Raccolta dati statistici Appunti per lo svolgimento della esercitazione II SCOPO DELL ESERCITAZIONE Analisi, rappresentazione e valutazione di alcune caratteristiche socio-economiche di un Comune della Provincia di Pisa, mediante il rilevamento e l'elaborazione di dati dei Censimenti ISTAT.
ELABORATI GRAFICI Ciascun elaborato reca nella copertina le seguenti informazioni: Corso, Anno Accademico Nome del Comune principale, dei tre Comuni e delle variabili da correlare Cognome e Nome dello studente. Elaborazioni da effettuare 1. DINAMICA DELLA POPOLAZIONE, con proiezione popolazione residente al 2011 (Comune principale) 2. STRUTTURA DEMOGRAFICA, CLASSI DI ETÀ DECENNALI (Comune principale) 3. INDICE DI INVECCHIAMENTO (Com. princ. e Provincia) 4. DENSITÀ TERRITORIALE (Com. princ. e Provincia) 5. PENDOLARISMO (Com. princ. e Provincia) 6. ABITAZIONI NON OCCUPATE (Com. princ. e Provincia) 7. SERIE STORICA ATTIVI (Comune principale) 8. TASSO DI DISOCCUPAZIONE (3 Comuni) 9. BAROMETRO DELLE SPECIALIZZAZIONI (3 Comuni) 10. CORRELAZIONE (tutti i Comuni)
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (1) DATI DISPONIBILI: SERIE STORICHE 1971-1981-1991-2001 PROIEZIONE DELLA POPOLAZIONE BISOGNA STIMARE: SONO NOTE: POP. RESIDENTE AL 1971 = P 1 POP. RESIDENTE AL 1981 = P 2 POP. RESIDENTE AL 1991 = P 3 POP. RESIDENTE AL 2001 = P 4 POPOLAZIONE RESIDENTE AL 2011 = P 5
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (2) IPOTESI LA QUANTITÀ DI POPOLAZIONE AD UN CERTO ANNO È FUNZIONE (DIPENDE) DELLA QUANTITÀ DI POPOLAZIONE NEGLI ANNI PRECEDENTI P 2 = f(p 1 ) La funzione che lega le due variabili è un: TASSO DI INCREMENTO COSTANTE X P 2 = P 1 +xp 1
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (3) X DIPENDE DA: NATI MORTI IMMIGRATI EMIGRATI P 2 = P 1 (1 + x) P 3 = P 2 (1 + x) P 3 = P 1 (1 + x)(1 + x) = P 1 (1 + X) 2 P 4 = P 1 (1 + X) 3 P5 = P1 (1 + X) 4 il tasso di incremento intercensuario è dato da: x 1-2 = (P 2 -P 1 )/P 1 x 2-3 = (P 3 -P 2 )/P 2 x 3-4 =.
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (4) esempio: POPOLAZIONE IN CRESCITA (1) 1961 P 1 = 800 1971 P 2 = 1000 1981 P 3 = 1100 1991 P 4 = 1300 2001 2011 P 5 = 1500 P6=???? 1) Calcolo delle x i-j x 1-2 = (P 2 -P 1 )/P 1 = (1000-800)/800 = 0,25 x 2-3 = (P 3 -P 2 )/P 2 = (1100-1000)/1000 = 0,1 x 3-4 = (P 4 -P 3 )/P 3 = (1300-1100)/1100 = 0,18 x 4-5 = (P 5 -P 4 )/P 4 = (1500-1300)/1300 = 0,15 2) Calcolo della x media x medio = (x1-2 + x2-3 + x3-4+ x4-5)/4 = 0,17
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (5) esempio: POPOLAZIONE IN CRESCITA (2) 3) Calcolo di P6 (pop. al 2011) P6 = P1 (1 + X)5 = 800 (1 + 0,17)5 = 1754 proiezione popolazione 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1961 1971 1981 1991 2001 2011
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (6) esempio: POPOLAZIONE IN DECREMENTO (1) 1961 P1 = 1300 1971 P2 = 1100 1981 P3 = 1000 1991 P4 = 800 2001 P5 = 720 2011 P6 =??? 1) Calcolo delle x i-j x1-2 = (P2-P1) / P1 = - 0,15 x2-3 = (P3-P2) / P2 = - 0,09 x3-4 = (P4-P3) / P3 = - 0,2 x4-5 = (P5-P4) / P4 = - 0,1 2) Calcolo della x media x medio = (x1-2 + x2-3 + x3-4+ x4-5)/4 = - 0,135
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (7) esempio: POPOLAZIONE IN DECREMENTO (2) 3) Calcolo di P6 (pop. al 2011) P6 = P1 (1 + X)5 = 629 proiezione popolazione 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1961 1971 1981 1991 2001 2011
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (8) esempio: POPOLAZIONE CON INVERSIONE DI TENDENZA (1) Si ipotizza il mantenimento della tendenza più recente (1971-1981-1991) P5 = P2 (1 + X)3 proiezione popolazione Prima DECRESCE Poi CRESCE 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1961 1971 1981 1991 2001
1) DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (9) esempio: POPOLAZIONE CON INVERSIONE DI TENDENZA (2) Si ipotizza il mantenimento della tendenza più recente (1971-1981-1991) P5 = P2 (1 + X)3 proiezione popolazione Prima CRESCE Poi DECRESCE 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1961 1971 1981 1991 2001
2) STRUTTURA DEMOGRAFICA, CLASSI DI ETÀ DECENNALI DATI (2001) POPOLAZIONE DIVISA IN CLASSI DI ETÀ Classi di età <5 5-14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 >75 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 > 75 65-74 55-64 45-54 35-44 25-34 15-24 5-14 < 5
3) INDICE DI INVECCHIAMENTO DATI (2001) POPOLAZIONE SUPERIORE AI 64 ANNI POPOLAZIONE INFERIORE A 15 ANNI CONFRONTARE COMUNE E TOTALI PROVINCIALI Indice Inv = POP. > 64/ POP < 15 1,35 1,2 1,05 0,9 0,75 0,6 0,45 0,3 0,15 0 INDICE DI INVECCHIAMENTO COMUNE PROVINCIA
4) DENSITÀ TERRITORIALE DATI (2001) SUPERFICIE TERRITORIALE POPOLAZIONE RESIDENTE DENSITÀ = POPOLAZIONE RESIDENTE/ SUPERFICIE Unità di misura ab/kmq
5) TASSO DI PENDOLARISMO (1) DATI 1981 OCCUPATI FUORI DEL COMUNE CHE RIENTRANO GIORNALMENTE NELLA PROPRIA DIMORA OCCUPATI TOTALI CONFRONTARE COMUNE E TOTALI PROVINCIALI TASSO PENDOLARISMO = OCCUPATI FUORI/ OCCUPATI TOTALI 1.35 1.2 1.05 0.9 0.75 0.6 0.45 0.3 0.15 0 TASSO DI PENDOLARISMO (PER LAVORO) COMUNE PROVINCIA
5) TASSO DI PENDOLARISMO (2) DATI 2001 POPOLAZIONE RESIDENTE CHE SI SPOSTA GIORNALMENTE FUORI DAL COMUNE POPOLAZIONE RESIDENTE CHE SI SPOSTA GIORNALMENTE (FUORI E DENTRO IL COMUNE) CONFRONTARE COMUNE E TOTALI PROVINCIALI TASSO PENDOLARISMO = POPOLAZIONE RESIDENTE CHE SI SPOSTA GIORNALMENTE FUORI DAL COMUNE/ POPOLAZIONE RESIDENTE CHE SI SPOSTA GIORNALMENTE 1.35 1.2 1.05 0.9 0.75 0.6 0.45 0.3 0.15 0 TASSO DI PENDOLARISMO (PENDOLARI TOTALI) COMUNE PROVINCIA
6) PERCENTUALE DI ABITAZIONI OCCUPATE DATI 2001 ABITAZIONI VUOTE ABITAZIONI TOTALI CONFRONTARE COMUNE E TOTALI PROVINCIALI PERCENTUALE AB. OCCUPATE= AB. OCCUPATE/ AB. TOTALI *100 1.35 1.2 1.05 0.9 0.75 0.6 0.45 0.3 0.15 0 PERCENTUALE ABITAZIONI OCCUPATE COMUNE PROVINCIA
7) ATTIVI DATI: SERIE STORICA ATTIVI IN AGRICOLTURA 71-81-91 ATTIVI INDUSTRIA 71-81-91 ATTIVI SERVIZI 71-81-91 1600 1400 1200 1000 800 600 AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI 400 200 0 1971 1981 1991
8) TASSO DI DISOCCUPAZIONE DATI: 2001 FORZA LAVORO (DISOCCUPATI) FORZA LAVORO (TOTALE) CONFRONTARE COMUNE E TOTALI PROVINCIALI TASSO DISOCCUPAZ. = FORZA LAVORO (DIS.) / FORZA LAVORO (TOT.) 1.35 1.2 1.05 0.9 0.75 0.6 0.45 0.3 0.15 0 TASSO DI DISOCCUPAZIONE' COMUNE PROVINCIA
9) BAROMETRO DELLE SPECIALIZZAZIONI (1) DATI: 1991 POP RES TOT ATTIVI AGRICOLTURA ADDETTI INDUSTRIA ADDETTI SERVIZI ADDETTI TOTALI DATI: 2001 POP RES TOT POP. RES. < 15 POP. RES. > 64 CASE OCCUPATE ADDETTI INDUSTRIA ADDETTI SERVIZI ADDETTI TOTALI OCCUPATI INDUSTRIA OCCUPATI SERVIZI OCCUPATI TOTALI
9) BAROMETRO DELLE SPECIALIZZAZIONI (2) Calcolare: 1) CALCOLARE PER OGNI VARIABILE LA PERCENTUALE (%) DEL COMUNE RISPETTO ALLA PROVINCIA 2) CALCOLARE LA "DISTANZA" DI OGNI VARIABILE DALLA POPOLAZIONE RESIDENTE TOTALE NEGLI ANNI CORRISPONDENTI
9) BAROMETRO DELLE SPECIALIZZAZIONI (3) COMUNE PROVINCIA % DIFF POP RES TOT (1991) 4000 100000 4,0 0 POP RES TOT (2001) 4100 104000 3,9 0 POP RES <15 900 30000 3,0-1,0 POP RES >64 987 25000 3,9-0,1 OCCUPATI 1200 90000 1,3-2,7 STANZE OCCUPATE 2500 278000 0,9-3,1 ATTIVI AGR 300 2500 12,0 8,0 ADD IND (1991) 1350 46000 2,9-1,1 ADD SERV (1991) 1200 65000 1,8-2,2 ADD TOT (1991) 2550 101000 2,5-1,5 ADD IND (2001) 1250 45000 2,8-1,1 ADD SERV (2001) 1400 70000 1,8-1,9 ADD TOT (2001) 2650 115000 2,3-1,6
9) BAROMETRO DELLE SPECIALIZZAZIONI (4) 9 8,5 8 7,5 7 6,5 6 5,5 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0-0,5-1 -1,5-2 -2,5-3 -3,5-4 1 POP RES TOT (1991) POP RES TOT (2001) POP RES <15 POP RES >64 OCCUPATI STANZE OCCUPATE ATTIVI AGR ADD IND (1991) ADD SERV (1991) ADD TOT (1991) ADD IND (2001) ADD SERV (2001) ADD TOT (2001)
10) CORRELAZIONE Occorre prendere i valori di ciascuna delle due variabili in tutti i comuni della Provincia Comuni Bientina Variabile 1 K1 Variabile 2 S1 GRAFICO A DISPERSIONE SU EXCEL Buti Calci etc K2 K3. S2 S3. GRAFICO A DISPERSIONE SU EXCEL I punti vanno uniti con una linea di tendenza lineare, mettendo il valore di R 2 R 2 >0.65: le due variabili sono correlate R 2 <0.65: le due variabili non sono correlate