Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura composta da due corpi di fabbrica di diversa altezza, uno piano e uno a modesta pendenza. Il tetto è dotato di accesso esterno consistente in scala a pioli con gabbia e maniglioni allo sbarco. In caso di copertura di nuova realizzazione il percorso di accesso rappresentato non è consentito. Deve essere prevista scala con alzata e pedata. DPGR 62/R del 23/11/05. Art. 8 percorsi di accesso alla copertura, comma 3, lett.b). L altezza libera del fronte del corpo principale NON consente l impiego di sistemi di arresto della caduta (inferiore a 4.50 m). Il fronte dell annesso consente sistemi di arresto solo sui due lati esterni, non su quelli verso il padiglione basso. Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est 3.60 3.60 3.60 3.60 Dislivello tra porzioni di copertura: Est 1,00 m N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m di altezza non sono considerati lavori in quota Le distanze sono espresse in metri
Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: ANALISI Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi impianto termico impianto di condizionamento Sfiati impianto di climatizzazione Antenne impianto di ventilazione OCCASIONALE OPERATIVA impianto di depurazione Pannelli solari impianto di sollevamento acque PRESENTE Pannelli fotovoltaici impianto di refrigerazione altro impianto di spegnimento NON PRESENTE altro FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/2
Esiti delle analisi: - La scala esterna a pioli, fissa, protetta mediante gabbia e dotata di maniglioni allo sbarco, risulta idonea sia per morfologia, solidità e condizione di ancoraggio. - L intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. - Il manto di copertura in guaina plastica armata e protetta da lastra in alluminio goffrata, è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento. - La morfologia delle falde presenta inclinazione massima mai superiore al 15%. La leggera pendenza non innesca rischi di scivolamento dell operatore nè rotolamento in caso di inciampo. Esigenze manutentive prevedibili: - Sono previste dotazioni ed attrezzature impiantistiche in copertura del corpo edilizio annesso (serbatoio di accumulo acqua antincendio e Unità di Trattamento Aria dell impianto di climatizzazione degli uffici). - FABBRICATO BASSO. Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo OCCASIONALE e derivanti da esigenze, attualmente non prevedibili, del fruitore dell immobile o da rotture di componenti. - ANNESSO ALTO. Le esigenze manutentive saranno del tipo FREQUENTE e derivanti da esigenze di ispezione e controllo dei macchinari installati. - La tipologia della manutenzione (l immobile è dotato di manuale di manutenzione) sarà del tipo ispettivo e cioè indirizzata al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edili impiegate e di controllo del regolare funzionamento delle dotazioni tecnologiche. Contesto: - La copertura in oggetto è del tipo isolato, separata da area pubblica mediante pertinenza interna di proprietà. Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. Attività manutentive in copertura non attivano rischi all intorno. Pagina 3/3
LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE SOLUZIONE PROGETTUALE Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda 3,60 Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) 4,50 DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C dispositivo guidato bloccato a L.3,00 m Linea orizzontale UNI 795 classe D Linea verticale/inclinata UNI 353.1 Rigida Linea verticale/inclinata UNI 353.2 Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Tipo B Palo UNI 795 classe A1 Ancoraggio UNI 795 Classe A1 Classe A2 PUNTO DI ACCESSO A e esterno A v interno su parete verticale A i interno su copertura inclinata o piana Percorso di Accesso est. Scalini di transito 4,60 Pagina 4/4
Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE -DPI Accesso. La scelta di mantenere l attuale scala a pioli deriva dalle ottime condizioni della stessa e dalla difficoltà di sostituirla con una scala munita di gradini e parapetto (i fronti non presentano aree opache sufficientemente ampie da consentire aggancio di scala inclinata). Dall accesso principale è raggiungibile il corpo di fabbrica più basso mediante scaletta. Sistema di protezione. Le caratteristiche dei due corpi di fabbrica e la collocazione di attrezzature impiantistiche in uno dei due, ha suggerito soluzioni differenti per la messa in sicurezza. Il corpo di fabbrica più alto, (presenza di macchinari e maggiore frequenza manutentiva) ha fatto preferire una protezione mediante DPC (parapetto fisso) sui quattro lati. Il corpo di fabbrica più basso non presenta motivi di frequente manutenzione e pertanto è stata scelta la messa in sicurezza medianti DPI. La ridotta altezza del fronte libero non consente di impiegare sistemi di arresto della caduta (h < 4.50 m) e si propone, per questo motivo, un sistema combinato comprendente dispositivo guidato flessibile (L 2.00 m) e cordino (L max 1.00 m). Tale soluzione rende accessibile gran parte della superficie della copertura, ad esclusione degli angoli che richiedono misure complementari. Aree particolari. I quattro angoli della copertura bassa richiedono l aggiunta di ancoraggi ausiliari di trattenuta alla linea centrale (2 per ogni angolo), al fine di consentire la raggiungibilità anche di tali superfici senza esporre gli operatori al rischio di caduta dal bordo. DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordino L max. m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max. 2.00 m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Pagina 5/5
Procedure - prescrizioni - La movimentazione sulla copertura del corpo basso deve avvenire mediante imbracatura agganciata a dispositivo guidato flessibile (bloccato a L 300 cm), agganciato sulla linea flessibile centrale. - Nelle aree d angolo l operatore deve agganciare doppio cordino, contemporaneamente, su due ancoraggi puntuali di trattenuta, sganciandosi dalla linea centrale. - Solo per il tragitto dallo sbarco alla linea flessibile (e viceversa) l operatore può operare senza aver agganciata l imbracatura. - Non è previsto l uso del sistema anticaduta con condizioni meteorologiche avverse. Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it Pagina 6/6