Tutte finanziate le domande della misura 121 del PSR

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1 In collaborazione con le Province dell Emilia-Romagna N.3 - Aprile 2014 Sommario PSR 2007/ Proroga per terminare i lavori per avverse condizioni climatiche...1 Tutte finanziate le domande della misura 121 del PSR...1 Consultazione pubblica sulla nuova OCM ortofrutta...2 Proposta di nuovo Regolamento UE sul biologico...2 Proroga per le assicurazioni agevolate...3 Identificazione dei bovini ed etichettatura delle carni: cambiano le regole...3 La crisi non frena il consumo di suolo...3 I numeri del vino di qualità...4 RUC registro unico dei controlli...4 Dalle Province...5 Incontri e convegni...6 Video...9 PSR 2007/ Proroga per terminare i lavori per avverse condizioni climatiche Con propria Deliberazione n. 384 del 24/03/2014 la Regione Emila Romagna ha disposto, in relazione alle avverse condizioni climatiche che hanno colpito il territorio regionale nel periodo invernale , che i beneficiari di aiuti per progetti di investimento a valere sulle Misure 112, 121, 126, 311 Azioni 1 e 3, 313, 321 Azioni 1, 2 e 3 e 322 che alla data di approvazione della presente deliberazione risultino in corso di realizzazione - purché non sia trascorsa la data di fine lavori fissata in sede di concessione dell'aiuto o già ridefinita in sede di proroga - possano richiedere una proroga anche in deroga alle tempistiche definite dagli specifici avvisi pubblici o, qualora già ne usufruiscano, possano ottenerne una ulteriore, previa motivata richiesta, della durata massima di 180 giorni. Tali proroghe devono comunque rispettare il limite massimo del 31 dicembre 2014 quale termine ultimo per la realizzazione dei lavori. Tutte finanziate le domande della misura 121 del PSR La Regione Emilia Romagna con delibera di Giunta n.392 del 27 marzo 2014, ha deciso di impegnare ulteriori risorse sulla misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole del Programma di Sviluppo Rurale, concedendo il contributo a tutte le domande ritenute amissibili, ma non coperte da risorse finanziarie, sulla II graduatoria dell'annualità 2013, l'ultima disponibile le cui domande sono state raccolte fino al 28 febbraio Con questo provvedimento la Regione ammette a finanziamento tutte le domande di misura 121 giacenti sui bandi delle Province, (in precedenza erano state ammesse tutte le domande di misura 121 del bando cosiddetto "sisma"), utilizzando sia i fondi residui della programmazione sia, se sarà necessario, i fondi della nuova programmazione Pag. 1

2 La Regione con il medesimo atto, ha altresì stabilito per i beneficiari ammessi a contributo adesso, che la data di fine lavori sarà quella del 31 marzo 2015, termine entro il quale dovranno anche protocollare la domanda di pagamento a saldo completa di tutti gli allegati e depositarla alla Provincia per la richiesta di liquidazione a saldo del contributo concesso. Consultazione pubblica sulla nuova OCM ortofrutta Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con Ismea, ha indetto una consultazione pubblica sulla futura Strategia nazionale per la gestione dei programmi operativi sostenibili attuati dalle Organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo, che costituisce parte integrante della riforma della Pac Lo scopo della consultazione non è solo quello di informare, ma anche di consentire, sulla base degli obiettivi e delle priorità proposti nel documento, la formulazione di pareri e osservazioni riguardo ai contenuti della Strategia nazionale e alle sfide future. Con la nuova programmazione sarà prioritario dare impulso ai processi di aggregazione delle Organizzazioni di produttori (Op) e delle loro Associazioni (Aop), favorendo la crescita dimensionale delle Op/Aop, l ampliamento della gamma dei prodotti gestiti e il superamento dei dualismi territoriali. Il documento di consultazione "Verso la nuova strategia nazionale dell'organizzazione comune del mercato ortofrutticolo" è pubblicato sul sito Internet del Ministero alla pagina Possono inviare contributi e osservazioni cittadini, agricoltori, imprenditori della filiera agroalimentare, organizzazioni, amministrazioni pubbliche e in generale chiunque sia interessato a questa tematica utilizzando l apposito modulo per i commenti da trasmettere all indirizzo di posta elettronica: consultazionepubblica@mpaaf.gov.it La consultazione resterà aperta fino al 30 aprile Proposta di nuovo Regolamento UE sul biologico E' stata presentata a Bruxelles dal commissario Dacian Ciolos la nuova proposta di regolamento sulla produzione biologica e l etichettatura dei prodotti biologici. Gli obiettivi generali del nuovo Regolamento sono di mantenere e rafforzare la fiducia dei consumatori e quella dei produttori e di facilitare il passaggio degli agricoltori alla produzione biologica, nell'ambito di un panorama che vede una crescente domanda di biologico. L agricoltura biologica combina le migliori pratiche ambientali, un elevato livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e standard di produzione elevati basati su sostanze e processi naturali. Essa alimenta un mercato specifico che risponde ad una domanda specifica dei consumatori, fornendo al tempo stesso beni di pubblica utilità in termini di tutela dell ambiente, benessere degli animali e sviluppo rurale. L Ue è consapevole delle dimensioni che sta assumendo il mercato del biologico e intende rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la completa fioritura. Il biologico in Europa ha cifre importanti: i consumatori dei 28 Paesi UE nel 2012 hanno acquistato biologico per 20,9 miliardi di euro (19,7 nel 2011) con più di aziende agricole che lavorano nel biologico e 9,6 milioni di ettari coltivati (il 5,4 % dell'intero terreno agricolo dell'ue). Tra le colture bio primeggia il pascolo (45%), poi cereali (15%) e colture permanenti (13%). Per quanto riguarda gli allevamenti biologici, la maggior parte è costituita da pollame, poi ovini (46%) e bovini (30%). Nel primo decennio del nuovo millennio la superficie dedicata all agricoltura biologica in Europa è aumentata dai 4,3 milioni di ettari del 2000 fino ai 9,5 milioni di ettari nel 2011, registrando una crescita del 6,7% l anno in media, pari a circa ettari l anno, ma l offerta non riesce ancora a soddisfare la domanda sul mercato interno. Infatti le stime UE ci dicono che, negli ultimi 10 anni, la domanda di prodotti bio nell'unione europea è quadruplicata mentre la produzione interna è solo raddoppiata. Questo vuol dire che a beneficiare dell'aumento dei consumi non sono stati solo i produttori europei, ma anche e soprattutto quelli mondiali, che spesso esportano nell'ue senza veramente rispettare gli alti standard di produzione comunitari. Schematizzando, la Commissione europea propone di: 1. rafforzare e armonizzare le norme, sia all interno dell Unione europea che riguardo ai prodotti importati, sopprimendo molte delle attuali eccezioni in materia di produzione e controlli; 2. rafforzare i controlli basandoli sul rischio; 3. facilitare il passaggio dei piccoli agricoltori all agricoltura biologica introducendo la possibilità di aderire a un sistema di certificazione di gruppo; 4. tener conto in modo più adeguato della dimensione internazionale degli scambi di prodotti biologici con l aggiunta di Pag. 2

3 nuove disposizioni in materia di esportazioni; 5. semplificare la legislazione per ridurre i costi amministrativi a carico degli agricoltori e migliorare la trasparenza. Il sistema basato sulla prevenzione del rischio sarà rafforzato nonostante non ci sarà più l'obbligo di verifica annuale per tutti gli operatori. Questo tramite l'introduzione di un sistema di certificazione di gruppo per piccoli produttori mirato a ridurre i costi di registrazione e controllo nonché la burocrazia generale. Un altro obiettivo è quello di creare network locali, migliorare la qualità dei prodotti e incoraggiare i piccoli produttori a produrre biologico. Al tempo stesso tutti i produttori, senza nessuna eccezione, saranno soggetti ai controlli di qualità. Per aiutare agricoltori, produttori e dettaglianti del comparto biologico ad adeguarsi alla proposta di riforma del regolamento, la Commissione ha approvato anche un Piano d azione che prevede una migliore informazione degli agricoltori sulle iniziative in materia di sviluppo rurale e di politica agricola dell UE a favore dell agricoltura biologica, un rafforzamento dei legami tra i progetti di ricerca e innovazione dell UE e la produzione biologica nonché incentivi all uso di alimenti biologici, ad esempio nelle scuole. La proposta di nuovo regolamento, basata su una grande consultazione pubblica lanciata nel 2012, seguirà adesso il consueto iter legislativo europeo con i passaggi formali in Parlamento europeo e Consiglio nella prossima legislatura Proroga per le assicurazioni agevolate Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il termine del 31 marzo 2014 fissato dal piano assicurativo 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili è stato prorogato al 30 aprile. Il Ministro, Maurizio Martina, ha dichiarato che la proroga consentirà uno svolgimento sereno della campagna assicurativa agricola, in considerazione delle difficoltà segnalate dagli agricoltori nella fase di avvio della campagna. In questo modo sarà consentito un adeguato rodaggio delle nuove regole che si dovranno adottare, in vista dell imminente passaggio degli interventi di sostegno economico al settore nel nuovo programma di gestione dei rischi finanziato dai fondi Pac/Feasr per il periodo 2015/2020. Identificazione dei bovini ed etichettatura delle carni: cambiano le regole Con l approvazione da parte del Parlamento Europeo del testo di modifica del Reg. 1760/2000, l identificazione dei bovini e l etichettatura della carne bovina cambiano regole, con la possibilità di adottare un sistema elettronico per i capi animali che affiancherà il tradizionale metodo delle targhe auricolari. Il metodo elettronico, del tutto nuovo, sarà utile per la razionalizzazione del management aziendale e della movimentazione degli animali, attraverso un processo di informatizzazione di registrazioni, documentazioni e comunicazioni da parte degli operatori del settore. Tutto ciò si tradurrà in una semplificazione degli oneri burocratici e dei controlli da parte del sistema sanitario nazionale. L obbligatorietà dell identificazione elettronica rimane a discrezione dei singoli Stati membri, e le organizzazioni dei produttori auspicano che l Italia scelga l applicazione meno traumatica per gli operatori del settore lasciando, per il momento, la scelta di poter aderire o meno a tale sistema, seguendo i dovuti tempi e scelte imprenditoriali. Lo stesso provvedimento prevede l abrogazione del sistema dell etichettatura facoltativa delle carni bovine. Ciò però non inficerà la possibilità di poter continuare ad inserire in etichetta ulteriori informazioni per caratterizzare il prodotto rispetto a quelle obbligatorie sull origine. L attendibilità delle informazioni in etichetta continuerà ad essere garantita dai controlli ufficiali del servizio sanitario. La crisi non frena il consumo di suolo Non accenna a diminuire la superficie di territorio italiano "consumato", cioè impermeabilizzato permanentemente e sottratto per sempre all'agricoltura: ricoperti, negli ultimi 3 anni, altri 720 kmq, 0,3 punti percentuali in più rispetto al 2009, un area pari alla somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. In termini assoluti, si è passati da kmq del 2009 ai kmq del 2012, mentre in percentuale è ormai perso irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio. Ma non è solo colpa dell edilizia. In Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture. Ecco le percentuali: edifici 30% - strade asfaltate e ferrovie 28% - strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie 19% - parcheggi, piazzali e aree di cantiere 14%. Impressionante anche la velocità con cui si perde terreno: nonostante la crisi, il consumo ha andamento stabile e continua a procedere al ritmo di 8 mq al secondo, 70 ettari al giorno. Pag. 3

4 A livello regionale, Lombardia e Veneto, con oltre il 10%, mantengono il primato nazionale della copertura artificiale, mentre Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia si collocano tutte tra l 8 e il 10%. I comuni più cementificati d Italia rimangono Napoli (62,1%), Milano (61,7%), Torino (54,8%), Pescara (53,4%), Monza (48,6%), Bergamo (46,4%) e Brescia (44,5%). Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto ISPRA sul consumo di suolo in Italia, edizione L indagine, la più significativa collezione di dati a livello nazionale, ricostruisce l andamento - dal 1956 al del consumo di suolo, fornendo un quadro completo del fenomeno, e fornisce anche molte "agghiaccianti" elaborazioni. Ad esempio, gli impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012, l immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 - valore pari all introduzione nella rete viaria di 4 milioni di utilitarie in più (l 11% dei veicoli circolanti nel 2012) per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro. Ancora, tenendo presente che un suolo pienamente funzionante immagazzina acqua fino a circa 400 mm di precipitazioni, in questi tre anni per via dell' impermeabilizzazione abbiamo perso una capacità di ritenzione pari a 270 milioni di tonnellate d acqua che, non potendo infiltrarsi nel terreno, deve essere gestita. In base ad uno studio del Central Europe Programme, secondo il quale 1 ettaro di suolo impermeabilizzato comporta una spesa di euro (solo per la parte relativa al mantenimento e la pulizia di canali e fognature), il costo della gestione dell acqua non infiltrata in Italia in 3 anni è aumentato di circa 500 milioni di Euro. Ancora, se i 70 ettari di suolo perso ogni giorno fossero stati coltivati esclusivamente a cereali, nel periodo avremmo perso la produzione di tonnellate di cereali (valore 90 milioni di Euro) con un ulteriore aumento della dipendenza italiana dalle importazioni. Il Rapporto rappresenta un valido strumento per l individuazione di strategie utili a contrastare le minacce dovute alle attività antropiche e porre le basi per interventi concreti sulle cause del suo deterioramento ed alterazione. La cartografia del consumo di suolo e numerose altre informazioni (disponibile anche una App per segnalare nuove perdite di terreno) sul sito I numeri del vino di qualità Dati aggiornati sul vino italiano sono stati presentati a Vinitaly, nel corso di un seminario, da Ismea e Icqrf. Ammonta a 3,9 miliardi di euro il giro d affari all origine del vino prodotto in Italia nel 2013, di cui 2,7 miliardi per vini Dop e Igp. Più nel dettaglio, le stime Ismea indicano per i vini Dop un valore all origine (ossia franco azienda, sfuso e iva esclusa) di 1,9 miliardi di euro in crescita del 6,3% sul 2012 grazie sia ad un incremento produttivo, sia ad un aumento dei listini alla produzione. Per i vini Igp, il valore all origine stimato per la prima volta nel 2013, ammonta invece a 812 milioni di euro. Per quanto concerne le Dop, in testa alla classifica regionale per fatturato all origine troviamo il Veneto con 619 milioni di euro, seguito a distanza dal Piemonte (318 mln), Toscana (274 mln) e Trentino Alto Adige (170 mln). Relativamente alle Igp, escludendo le produzioni interregionali, il Veneto domina sempre la classifica con 184 milioni di euro, davanti a Emilia Romagna (99 mln), Sicilia (66 mln) e Puglia (51 mln). Oltre ai dati sulla valorizzazione all origine del vino, nel corso della presentazione sono stati anche illustrati da Ismea e dall Icqrf le principali variabili strutturali del settore del 2013 quali: superfici, uva prodotta, resa media e prodotto finale certificato. A completamento dell indagine, l Ismea ha evidenziato anche le dinamiche degli acquisti domestici presso la distribuzione moderna, sottolineando una flessione dei quantitativi acquistati nel 2013 del 5% - interamente imputabile ai vini fermi, a fronte di un buon andamento degli spumanti - parzialmente compensata da un incremento della spesa corrispettiva del 4%, per effetto dei già citati aumenti dei valori all origine che si stanno gradualmente scaricando sui prezzi al consumo. Quanto all export, il 2013 ha sancito un nuovo record per le cantine italiane con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro ( +7% sul 2012). RUC registro unico dei controlli Forse non tutti gli operatori agricoli ne conoscono l'esistenza. La legge regionale n. 19/2011 ha istituito il Registro unico dei controlli (RUC) sulle imprese agricole e agroalimentari regionali, al fine di semplificare e razionalizzare le attività amministrative in agricoltura. Contiene informazioni sui controlli effettuati in possesso della Regione, di AGREA, delle Province, delle Comunità Montane, delle Unioni di Comuni e, dopo l adozione di appositi protocolli operativi, di ARPA e delle AUSL. Possono accedere al RUC, oltre ai funzionari appartenenti a enti competenti o esecutori di controlli e ai CAA in rappresentanza delle imprese deleganti, anche le imprese agricole in possesso di smart card o token USB. Pag. 4

5 Dalle Province Forlì-Cesena, nessuna variazione per Piano faunistico venatorio provinciale e ATC La Provincia di Forlì-Cesena, con deliberazione di Consiglio n.22469/2014/28 del 20/3/2014, ha prorogato la validità del vigente Piano Faunistico Venatorio (PFVP), che era stato approvato con precedente deliberazione n.29957/2009/38 del 30/3/2009 Con la proroga si precisa che: tutti i parametri e i limiti di destinazione del territorio agro silvo pastorale indicati nel PFVP devono intendersi non superabili nell'intero periodo di validità della proroga in oggetto; la quota territoriale prevista per le zone addestramento cani di cui all'art.45 L.R.8/94 smi, comma 1 lett. a) può essere utilizzata anche per l'istituzione di campi addestramento cani di cui alle lett. b),c) d) della stessa norma; il Regolamento provinciale per l'accoglimento delle domande relative ai fondi agricoli da sottrarsi all'attività venatoria approvato con precedente deliberazione di Consiglio provinciale n /105 del 13/05/2010 è valido ed efficace anche alla luce della proroga; la proroga è disposta fino all'approvazione del nuovo PFVP che dovrà avvenire con l'approvazione degli "Indirizzi per la pianificazione faunistico-venatoria provinciale", fatto salvo l'adeguamento in corso di istruttoria del PFVP per quanto concerne la "Definizione delle densità obiettivo delle specie di ungulati", in forza dell'avvenuto aggiornamento della"carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna". Inoltre, con delibera di Giunta n /119 del 1/04/2013, la Provincia di Forlì-Cesena ha confermato l'attuale definizione della perimetrazione degli ATC denominati ATC FO/1, ATC FO/2, ATC FO/3, ATC FO/4, ATC FO/5 e ATC FO/6, con lieve modifica di confine fra gli ATC FO2 e FO5. Per maggiori informazioni si rimanda alla seguente cartografia: Modifica confine fra gli ATC FO2 e FO5; Cartografia d'insieme, i sei ATC di Forlì-Cesena. Ferrara, Agreste riprende le trasmissioni Agreste, la trasmissione televisiva dell'agricoltura ferrarese, torna in onda, per il 22esimo anno consecutivo, dal 16 Aprile 2014 ogni mercoledì alle 12,30. La messa in onda andrà come al solito da aprile a settembre sull emittente locale Telestense (ch. 16 e 113 del Digitale Terrestre), e su Lepida TV (ch. 59 e 118). Agreste parla di consigli pratici sulla difesa delle colture, news di settore, quotazioni dei prodotti agricoli, meteo e irrigazione, informazioni su convegni e fiere agricole. E' prodotta dal Settore Ambiente e Agricoltura della Provincia di Ferrara, che ne è il principale finanziatore, e da sponsor privati. Lo slogan di quest'anno è "Insieme a voi con ogni mezzo": dalla tv al sito internet, completamente rinnovato, ( a Youtube ( a Facebook, a Twitter, al cellulare...a casa come in campagna Agreste sarà sempre disponibile per gli agricoltori ferraresi. Reggio Emilia: inizia l'iter per l'igp Anguria reggiana E' pervenuta alla Regione Emilia-Romagna la domanda di registrazione della IGP Anguria reggiana, presentata dalla Associazione produttori anguria reggiana (A.P.A.R.), descritta nella scheda al link Nei trenta giorni successivi alla data di pubblicazione, l intera documentazione presentata dai promotori resta a disposizione di chiunque voglia visionarla presso il Servizio Percorsi di qualità, Relazioni di mercato e Integrazione di filiera. In tale periodo chiunque può presentare, alla Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie, opposizione motivata alla proposta di modifica del disciplinare. Per eventuali informazioni, rivolgersi a Alberto Ventura, Servizio Percorsi di qualità, Relazioni di mercato e Integrazione di filiera, Viale della Fiera n. 8 - Bologna - tel. 051/ , alventura@regione.emilia-romagna.it Parma, Monchio città sostenibile A Monchio delle Corti, nella montagna parmense, i servizi pubblici e alcuni privati si riscaldano utilizzando il cippato e le ramaglie dei boschi circostanti, frutto della manutenzione del territorio montano. Non inquinare, curare il territorio e dare opportunità di lavoro ai residenti sono gli obiettivi (raggiunti) del progetto Monchio Pag. 5

6 Comunità sostenibile che, avviato nel 2012 grazie al finanziamento della Regione, oggi è realtà. La nuova centrale e l annesso impianto fotovoltaico sono stati oggetto di un iniziativa pubblica tenutasi sabato 5 aprile 2014 alla presenza della vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e del sindaco Claudio Moretti. Quanto avvenuto a Mochio è un esempio a livello nazionale, sottolinea Saliera. Il Comune ha realizzato una centrale che brucia esclusivamente la legna frutto della manutenzione del territorio circostante e riscalda così, in maniera naturale, la sede del Comune, la palestra comunale, le scuole, la sede del Parco e dell Unione di Comuni, gli appartamenti di edilizia pubblica della zona e anche molti alloggi privati di cittadini. Il progetto è stato finanziato con 1,2 milioni di euro di finanziamenti regionali e 800 mila euro di risorse proprie del Comune. Bologna, sempre più numerose le imprese agricole candidate per la manutenzione del territorio Dall'inizio dell'anno, altre 4 imprese agricole bolognesi si sono iscritte in elenco dichiarandosi disponibili ad assumere in appalto i servizi di manutenzione del territorio. Sono 128 le aziende che si mettono a disposizione dei Comuni e degli altri Enti pubblici (come ad esempio i Consorzi di Bonifica e gli Enti Parco) per alcuni servizi tra i quali lo sgombero neve, lo sfalcio, la manutenzione delle zone verdi e la pulizia dei cigli stradali, i lavori forestali e le sistemazioni idrauliche. L'elenco, creato dalla Provincia di Bologna nel febbraio 2010 (e istituito in modo analogo anche da molte altre Province dell'emilia Romagna) rappresenta per le aziende un'opportunità per incrementare il proprio reddito utilizzando le attrezzature normalmente impiegate nell'attività agricola, e diventando così vere aziende multifunzionali. Grazie all'elenco i Comuni, invece, hanno a disposizione fornitori pre-selezionati dalla Provincia in base al possesso di precisi requisiti, a cui è possibile affidare direttamente la manutenzione del territorio, entro i limiti previsti dal Decreto Legislativo 228/2001 "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo (in particolare per importi annuali massimi di euro per imprenditori singoli e di euro per imprenditori in forma associata). Per entrare a far parte dell'elenco le imprese agricole devono presentare domanda al Servizio Agricoltura della Provincia di Bologna. Il bando e la modulistica di riferimento (nonché l'elenco aggiornato delle aziende candidate) sono presenti nel sito della Provincia al link Modena e Bologna - Cinque milioni di euro dalla Regione per le imprese agricole danneggiate dalla tromba d aria. Subito dopo la tromba d aria che ha colpito il Bolognese e il Modenese il 3 maggio 2013 e che ha avuto pesanti conseguenze sulle aziende e sulla produzione, la Regione si è attivata per il riconoscimento da parte del Governo dello stato di evento eccezionale, condizione che permette alle aziende danneggiate di accedere alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale. Come ben sanno gli imprenditori agricoli tuttavia, queste risorse sono destinate a coprire solo una minima parte dei danni documentati e in grave ritardo rispetto alle necessità e ai tempi di ripristino aziendale. Per questo, grazie ad economie su precedenti bandi dello Sviluppo Rurale, la Regione ha deciso di mettere in campo questo specifico finanziamento, che potrà coprire le spese anche già sostenute dalle aziende, se debitamente documentate. I territori interessati sono nei comuni di Argelato, Bentivoglio, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale in provincia di Bologna; Castelfranco Emilia in provincia di Modena. Le risorse provengono dalla misura 126 del Psr I contributi saranno in conto capitale, nella misura dell 80% della spesa massima ammissibile per singola azienda. Tra gli interventi che possono essere finanziati, il ripristino delle strutture aziendali distrutte o danneggiate, compresi gli impianti frutticoli e i vigneti; l acquisto di macchinari e attrezzature, i ricoveri temporanei, le scorte vive o morte, le reti antigrandine, gli impianti irrigui o altre strutture aziendali che abbiano subito danni. Le domande possono essere presentate oltre che dalle aziende agricole anche dalle imprese di trasformazione e commercializzazione; vanno inviate alle Province di Bologna e di Modena ed il termine ultimo è il 30 maggio Entro il 5 settembre il Servizio aiuti alle imprese della Regione provvederà ad emanare una graduatoria unica regionale. La batteriosi del kiwi: indicazioni operative dalla ricerca Incontro informativo Mercoledì 16 aprile 2014 ore 20,00 Sala Zanelli - Fiera di Faenza Viale Risorgimento, 3 - Faenza RA Programma Incontri e convegni Pag. 6

7 Ore 20,00 Registrazione dei partecipanti ore 20,15 Presiede V. Mazzotti Direttore Generale Agricoltura Regione Emilia-Romagna ore 20,30 La situazione del PSA in Emilia Romagna L. Antoniacci, P. Solmi Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna ore 20,40 Le ricadute economiche della batteriosi: l importanza della ricerca per la salvaguardia della coltivazione T. Tosi, E. Macchi - Centro Servizi Ortofrutticoli ore 20,50 Influenza delle pratiche agronomiche sullo sviluppo della batteriosi F. Spinelli, G. Costa - DipSA Università di Bologna ore 21,00 I prodotti fitosanitari: verifiche preliminari in ambiente controllato M. Collina, G. Battistini, A. Brunelli DipSA Università di Bologna ore 21,15 Risultati da prove di difesa in campo M. Scannavini - Astra, G. Pradolesi - Terremerse, L. Fagioli - Consorzio Agrario Ravenna ore 21,40 Aspetti epidemiologici di PSA relativi al polline e alla sua sopravvivenza epifita negli actinidieti R. Tontou, D. Giovanardi, E. Stefani - DipSAA Università di Modena e Reggio Emilia ore 21,50 Epidemiologia di P. syringae pv. actinidiae in actinidia, in frutteto ed in micropropagazione P. Minardi, S. Ardizzi, A. Bertaccini - Università di Bologna ore 22,05 Produzione di piante esenti da PSA con la micropropagazione e conservazione in sanità del materiale di moltiplicazione di fonte E. Tura, M. Vibio Centro Attività Vivaistiche ore 22,15 Discussione ore 22,30 Conclusioni e ringraziamenti R. Testolin - Università degli Studi di Udine La batteriosi è una malattia che colpisce le piante di kiwi, scoppiata in Italia nel 2008 in Lazio e in particolare nel territorio di Latina e, successivamente, diffusasi in altre aree italiane del Centro Nord, fra cui la Romagna. La malattia si manifesta con cancri ed essudati gommosi sulla pianta e, successivamente in primavera, con maculature sulle foglie: il tutto viene causato da un batterio denominato Pseudomonas syringae pv. actinidiae, la cui provenienza non è del tutto chiara. Le conseguenze della batteriosi sono particolarmente gravi perché portano alla morte di piante e al conseguente estirpo di impianti, fenomeno purtroppo già verificatosi in diverse aree di produzione di kiwi in Italia e nel mondo. Per questo motivo le strategie di contrasto a tale malattia sono divenute in breve tempo la priorità assoluta. In Emilia Romagna è stato da poco concluso un progetto di ricerca al riguardo denominato Ricerche su Psa del kiwi, coordinato da CRPV e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, da gran parte dei produttori di actinidia e da organismi e fondazioni legate alla sua filiera produttiva. Al convegno saranno illustrate le prime indicazioni emerse nell ambito di questo studio. Un nuovo progetto dal titolo Ricerche sul Psa kiwi e Ppv drupacee è appena partito, sempre cofinanziato in prevalenza dalla regione Emilia Romagna, che proseguirà alcune delle ricerche condotte nel precedente progetto. Oggi afferma Maria Grazia Tommasini, ricercatrice CRPV - non possiamo dire di avere soluzioni univoche, siamo certi, però, che per limitare la presenza del Psa sugli impianti di kiwi sia necessaria una gestione agronomica del frutteto che tenga conto di diversi fattori che concorrono a ridurre l incidenza e la diffusione della malattia. Per ora possiamo affermare che, per esempio, l utilizzo del polline, che risulta essere un elemento di diffusione del batterio, deve essere molto oculato e che i frutti di kiwi, pur se cresciuti su una pianta ammalata, non rappresentano un veicolo di diffusione. Ultima considerazione sulla difesa: siamo in una fase di work in progress, ma possiamo dire che il rame e il Bion (Acibenzolar-S- Metyl) continuano ad avere un ruolo importante per combattere il Psa. Segreteria organizzativa: CRPV Cesena (FC) tel Danni da fauna selvatica alle colture agrarie - Strategie, tecniche e strumenti per la prevenzione Incontro tecnico Mercoledì 16 aprile 2014 ore Sala Polivalente dell Associazione FESTE E SAGRE di Faenza via Reda 94, Reda - Faenza (RA) Relatore: Aldo Magnoni Servizio Programmazione Faunistica - Provincia di Modena Programma ore Saluto di benvenuto Antonio Venturi - Dirigente del Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale - Provincia di Ravenna Pag. 7

8 ore 14,45 Prevenzione dei danni alle coltivazioni arboree Prevenzione dei danni alle coltivazioni erbacee ore Discussione Per informazioni: Giovanni Mazzolani tel gmazzolani@provincia.ra.it Francesco Galletti tel fgalletti@provincia.ra.it Le sfide per la suinicoltura italiana al costi, mercato, sanità animale Incontro tecnico nell'ambito della GIORNATA DELLA SUINICOLTURA 2014 Mercoledì 16 aprile 2014 Ore 9,30 Sala convegni del Quartiere Fieristico Via Filangieri, Reggio Emilia GPS: 44 43'51.3"N 10 38'37.5"E Programma 9,30 Registrazione partecipanti 9,45 Apertura lavori Saluto ai partecipanti CRPA spa e Unapros Moderatore: Pier Giorgio MONETTI, Accademia dei Porci Bravi Interventi Suinicoltura italiana e costi di produzione del suino pesante nel contesto internazionale Kees DE ROEST, CRPA spa Quali scenari e opportunità per i prodotti della suinicoltura italiana Andrea ROSSI, CRPA spa Approccio integrato alle più urgenti problematiche sanitarie in suinicoltura: biosicurezza e Malattia di Aujeszky Paolo CORDIOLI, Loris ALBORALI, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia Romagna Dibattito Premiazioni dell'accademia dei Porci Bravi per l'anno 2014 Conferimento dei Premi Porco Bravo, Archimede Mordenti e Gianluigi Gualandi La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13,00 E' prevista la distribuzione dell opuscolo Suinicoltura italiana e costo di produzione Edizione 2014 Segreteria organizzativa e informazioni: Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. SpA Tel Fax Mauro Ghielmi - m.ghielmi@crpa.it La partecipazione è gratuita. È gradita la registrazione alla pagina Parma a stelle e strisce - Vendere negli USA il FOOD : istruzioni per l uso Convegno Mercoledì 16 aprile 2014 ore Camera di Commercio Via Verdi, 2 - Parma Programma Ore Registrazione dei Partecipanti - Coffee Welcome Ore Indirizzo di saluto Andrea Zanlari Presidente Camera di Commercio di Parma Cesare Azzali Amministratore Delegato Parma Alimentare Srl Ore 11.00/12.15 Presentazione indagine PARMA A STELLE E STRISCE. Vendere negli USA il FOOD : istruzioni per l uso. Carlo Alberto Bertozzi Presidente Management Resources of America Giovanni Grimaldi Direttore Div. Consulenza MRA Pag. 8

9 Ore 12.15/12.45 Domande e risposte Ore 13.00/14.00 Buffet Parma Ore 14.00/17.30 Incontri personalizzati Coordina Patrizia Ginepri Sono invitati ad intervenire: le Istituzioni e le Associazioni di Territorio, l imprenditoria agro-alimentare ed i rappresentanti del settore terziario, il mondo del giornalismo e dell informazione Con il sostegno di: - segreteria@parmalimentare.net Informazioni e scheda d'iscrizione alla pagina Emilia-Romagna Agricoltura su Youtube Video E' terminato il primo ciclo di 5 puntate della trasmissione televisiva "Emilia-Romagna Agricoltura" Tutti gli interessanti servizi andati in onda in questi mesi possono essere rivisti su Youtube Di seguito un indice degli argomenti trattati. Cliccando sul link è possibile andare direttamente al video relativo puntata 1 approfondimento: sistema biologico applicato alla produzione di Grana Padano Dop nel piacentino puntata 1 focus: utilizzo e alla valorizzazione nella ristorazione delle carni da selvaggina dell'appennino bolognese puntata 2 approfondimento: PSR le risorse finanziarie previste puntata 2 approfondimento: PSR l'articolazione e le tempistiche di attuazione previste puntata 2 approfondimento: progetti di filiera per le Ciliegie di Vignola puntata 2 focus: mercato fondiario e affitto dei terreni in Emilia-Romagna puntata 3 approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 1 puntata 3 approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 2 puntata 3 approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 3 puntata 3 approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 4 puntata 3 focus: recupero di vitigni autoctoni del parmense: la Termarina puntata 4 Pag. 9

10 approfondimento: migliorare la gestione dell'azoto - il progetto Life-AQUA puntata 4 approfondimento: gestione dell'azoto - cambiare la dieta dei suini per diminuire la quantità di azoto negli effluenti puntata 4 approfondimento: gestione dell'azoto - nuove modalità di spandimento degli effluenti zootecnici puntata 4 approfondimento: gestione dell'azoto - trattamento degli effluenti di allevamento attraverso la separazione solido/liquido puntata 4 focus: riduzione e gestione dei rifiuti nelle aziende agricole puntata 5 approfondimento: tecniche di irrigazione che possono ridurre il consumo idrico puntata 5 approfondimento: subirrigazione con ali gocciolanti interrate puntata 5 focus: tecniche di difesa del pero da carpocapsa con reti anti insetto e da maculatura bruna Inoltre anticipiamo un prospetto degli argomenti programmati per le prossime 5 puntate, che andranno in onda nel periodo ottobre-dicembre 2014 Puntata 6 La prevenzione dei danni da fauna selvatica alle colture agricole - Multifunzionalità: fattorie didattiche, una possibile integrazione al reddito Puntata 7 Cereali autunno vernini: il punto su sperimentazioni, nuove varietà, produzioni ecosostenibili e protocollo grano Barilla - Ciliegio: una coltura moderna Puntata 8 Vendita diretta: il progetto imprenditoriale, il marketing e la comunicazione, le norme ed il regime fiscale - Irrigazione: tecniche a ridotto consumo idrico ed energetico Puntata 9 Marchi di qualità in Emilia Romagna - Tecniche colturali e costi dell'olivicoltura intensiva Puntata 10 Cambiamento climatico: quale impatto sulle produzioni agroalimentari emiliano romagnole - Semplificazione degli adempimenti e della burocrazia per le aziende agricole PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELL EMILIA-ROMAGNA Misura 111 Azione 2 "Azioni trasversali di supporto al sistema della conoscenza" Progetto Agen.Ter. "CONOSCERE PER COMPETERE" Per informazioni : conoscerepercompetere@gmail.com Se non si desidera più ricevere questo Notiziario inviare una mail all indirizzo sopra citato chiedendo la cancellazione Pag. 10

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