SAINT JEAN PIED DE PORT / RONCESVALLES PYRENEES ATLANTIQUE / NAVARRA. 1^ tappa

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1 1^ tappa SAINT JEAN PIED DE PORT / RONCESVALLES PYRENEES ATLANTIQUE / NAVARRA KM 25 DISLIVELLO: 780 SALITA: 1280 DISCESA: 500 Tempo di : ore 6:30 Tappa non lunga ma abbastanza faticosa per il vole dislivello, ed anche perché è la prima. Il percorso tradizionale è La Route Napoleon; dall inizio segue per un buon tratto una stradina asfaltata secondaria e negli ultimi 10 segue un sentiero; i primi 17 sono in territorio francese. Se la giornata è bella si godono magnifici panorami, specie sul versante francese, e si possono vedere rapaci volteggiare alti nel cielo. C è un percorso alternativo, più corto ma meno spettacolare, che lasciando St. Jean-Pied de Port segue la route national D933 e, entrati in Spagna, segue la carrettera nacional N-135, consigliabile in caso di maltempo, che sulla Route Napoleon può essere anche pericoloso. a Saint Jean-Pied de Port rivolgersi all Accueil Saint Jacques, Centro di Accoglienza dei Pellegrini al 39 Rue de la Citadelle, nel centro storico: dopo il benvenuto, vi diranno dove/come alloggiare e, se richieste, le previsioni del tempo per il giorno dopo. Chi ancora non fosse in possesso della Credenziale può richiederla qui. A St. Jean ci sono due albergues per pellegrini: il vecchio e tradizionale albergue a due passi dalla Porte St. Jacques, Rue de la Cittadelle 55, con 12 posti letto a castello, buoni servizi, chiede 5, aperto tutto l anno. il nuovo, l Esprit du Chemin in Rue de la Cittadelle 40, davanti al Centro Accoglienza, aperto nel marzo 2004, tel , con 18 posti letto, buoni servizi ma senza cucina, si serve pasti serali, è aperto da aprile a settembre. In entrambi è richiesta la Credenziale c è anche una piccola gite d etape, 12 posti letto, al 9 Rout de Uhart, tel , chiede 7 poi ci sono alberghi ed affittacamere privati, i prezzi sono tra i 25/50. a Untto, 4/5 dopo St. Jean sulla Route Napoleon, c è una gite d étape, pensione con alcune camere e un capannone per dormire, si può anche cenare, il tutto a 27 inclusa la colazione. a Roncesvalles l albergue è un ex-magazzino magnificamente ristrutturato di fronte all Abbazia, ha 70 posti letto a castello più 30 posti per materassi sul pavimento, buoni servizi: apre alle 16, sono richiesti 5 ed al mattino si può uscire dalle 6, è aperto tutto l anno. In un edificio attiguo all Abbazia c è l Juvenil "Real Collegiata", che offre migliori servizi al costo di 9, compresa la colazione. A Roncesvalles ci sono due trattorie, la cena costa 8 e si fanno due turni: uno alle 19 ed uno dopo la Santa Messa alle 20. Non ci sono negozi: il primo è a Burguete, a : :00 Saint Jean- Pied de Port Etchebestea, Untto, Vierge d Orisson, Cruceiro piccola e graziosa cittadina madievale, antica capitale della regione Basca della bassa Navarra, meritano senza dubbio una visita, anche breve: il castello, il ponte romano, alcune chiese e la Porte St. Jacques. Questo è stato il maggior punto d incontro per i Pellegrini provenienti dalle numerose viae peregrinationis d Europa fin dal medioevo: da qui inizia il Camino Frances. solo gruppi di case, a parte Untto che ha un B&B, non ci sono servizi, ma vi si trova acqua; tratti di salita anche molto ripida.

2 : :50 Fontana di Roland, confine Col de Lepoeder :40 Roncesvalles finora abbiamo percorso 25 ultima fontana per rifornirsi d acqua prima di Roncesvalles. valico: qui si può scendere proseguendo per il sentiero, più bello e più rapido, o girando a destra per la stradina secondaria, consigliabile se il terreno è fangoso od in condizioni di cattivo tempo, ma si percorrono 1,5 in più la Reale Collegiata di Santa Maria è un bell esempio di gotico francese, consacrata nel 1219; da visitare la Cappella di Santiago, la Cappella dello Spirito Santo, detta anche Ajedrez de Carlomagno e la Sala Capitolare. La sera, alle 19, Messa con benedizione dei Pellegrini. 2^ tappa RONCESVALLES / TRINIDAD DE ARRE NAVARRA KM 39 DISLIVELLO: -450 SALITA: 215 DISCESA: 665 Tempo di : ore 8:30 Tappa lunga, prevalentemente in discesa ma con alcune brevi salite, diversità di paesaggi e caratteristiche naturali: si attraversano per lunghi tratti gli umidi boschi pirenaici, verdi pascoli ed infine si arriva alla periferia di Pamplona. Sono frequenti gli attraversamenti di torrenti e fiumi, da Zubiri a Pamplona praticamente si segue il corso del Rio Arga, poi si incontrano numerosi paesi e villaggi. è bellissimo e suggestivo l arrivo alla chiesa di Trinidad de Arre e all annesso albergue, dietro il Convento de la Trinidad. a Zubiri c è l albergue Municipal con 44 posti letto a castello, solo 18 durante l inverno, con servizi, il suo stato è apparso alquanto trascurato (aprile 2004) tel è aperto tutto l anno. Si trova ospitalità anche in case private. a Larrasoaña l albergue, con 28 posti letto a castello in una camerata più spazio per 26 matarassi sul pavimento in diverse stanze, modesti servizi, chiede 5, aperto tutto l anno, è sempre molto affollato perché è la tappa più frequentata dopo Roncesvalles. Comunque è possibile alloggiare in case private e in una pensione, tel a Trinidad de Arre bell albergue con 20 posti letto, in diverse camere, dietro la Basilica del Convento, chiede 5, tel : ottimi servizi, cucina ed anche lavatrice e distributori di bevande calde e fredde, aperto tutto l anno. Ci sono negozi ed un ristorante nelle vicinanze :00 Roncesvalles :30 Burguete :00 Espinal :25 Alto de Mezquiriz c è un supermercato ed un bar per fare colazione, apre alle 7. Da visitare la bella Iglesia de San Nicola de Barri, questa è la prima di tante che s incontreranno sul Camino Frances: San Nicola di Bari è infatti venerato anche come Protettore dei Pellegrini. ci sono un bar, un supermercato, una panaderia, e l Iglesia de San Bartolome. si passa davanti ad una bella scultura della Vergine di Roncesvalles :50 Viskarret Iglesia de San Pedro con portale del XIII secolo :35 Linzoan Capilla de San Cernin.

3 :10 Paso de Roldan, Alto de Erro :50 Zubiri :00 Larrasoaña : :25 finora abbiamo percorso 64 Zuriain, Zabaldika, Monte Miravalles Trinidad de Arre da qui è una lunga discesa fino a Zubiri. In caso di pesanti piogge la zona Zubiri/Larrasoaña può facilmente essere allagata in vari punti, rendendo il sentiero molto difficile, fino ad essere impraticabile: è consigliabile, in questo caso, seguire la strada asfaltata. all entrata del paese, sul Rio Arga, c è il medievale Puente de la Rabìa, così chiamato perché, seconda la leggenda, gli animali infettati dalla "rabbia" che lo attraverseranno saranno guariti. anche qui si attraversa il ponte sul Rio Arga per entrare in paese, e si passa davanti alla Chiesa di San Nicola di Bari, del XIII secolo. si segue la valle del Rio Arga con alcune brevi salite e conseguenti discese: dopo Zuriain si sale sull Alto Cantera, si scende a Zabaldica e si sale sul Monte Nerval ed il Monte Miravalles per poi scendere rapidamente a Trinidad de Arre prima di entrare in paese si attraversa il bel ponte medievale detto de los Peregrinos, sul Rio Ulzama. Si può visitare la Basilica della Trinità, annessa al convento omonimo. 3^ tappa TRINIDAD DE ARRE / PUENTE LA REINA NAVARRA KM 32 DISLIVELLO: -155 SALITA: 350 DISCESA: 505 Tempo di : ore 6:50 Tappa piacevole e non difficile. Si attraversa Pamplona, città ricca di monumenti e di storia, graziosa, ordinata e pulita. Si sale al valico dell Alto del Perdon, risalendo una conca verde seminata a grano. Ma prima di arrivare al valico s incontra la Fuente Reniega; oggi, senza più acqua, è segnata da un moderno monumento in ricordo di un famoso miracolo di San Giacomo. Al valico, accolti dalle turbine a vento, alle nostre spalle si distinguono per l ultima volta i Pirenei. Davanti appare la vallata con i paesini che il Camino attraverserà: il versante di sudovest scende giù a Puente la Reina ed oltre, la temperatura si fa più secca e più calda. a Pamplona ci sono tre albergues: - il Refugio Iglesia San Cernin, tel , sulla Calle Major presso l omonima Parrocchia, il cui palazzo è ciò che rimane della chiesa fortificata del sec. XIII, con 20 posti letto a castello in una camerata, buoni servizi, chiede 2, è aperto da aprile ad ottobre. - l albergue del Seminario Diocesano, in periferia, Avenida Baja Navarra, una grande con un enorme croce sulla facciata, ha 100 posti letto a castello in un unico dormitorio, buoni servizi. - l albergue Municipal Aimur Udal Iskastola, con 70 posti letto, alla fine della Calle Fuente del Hierro, vicino all Università, apre solo in estate. Da ricordare che in città è sempre difficile trovar posto, impossibile nei giorni dal 6 al 14 luglio, durante i festeggiamenti in onore del patrono San Fermìn. a Cizur Menor, appena fuori Pamplona, ci sono due albergues: - il nuovo albergue presso la Encomienda Sanjuanista, tel , con 27 posti letto, buoni servizi, sono richiesti 4, extra posti nella chiesa con i materassini, apre solo in estate. - l albergue privato di Maribel Roncal, tel , con 33 posti letto a castello, buoni servizi, chiede 6, aperto tutto l anno. Ambiente di tranquilla atmosfera familiare ad Uterga l albergue municipal è nella piazzetta di fronte alla fontana, molto piccolo con soli 2 posti letto a castello e spazio per 2 materassi sul pavimento, modesti servizi e senza cucina, è aperto tutto l anno. C è anche un albergue privato al ristorante, chiede 10, e si affittano camere a buon prezzo di fronte al ristorante. ad Obanos c è un ottimo albergue con 36 posti letto a castello, cucina, con un forno a microonde, richiesti 5 ; di fronte c è un negozio che vende surgelati. ad Eunate c è un piccolo albergue, gestito dalla coppia di pellegrini Mari e Juan Luz. a Puente la Reina ci sono due albergues: - all inizio del paese presso i Padres Reparadores, ha 80 posti letto a castello, un po troppo ammucchiati, bello e con buoni servizi, chiede un offerta di 3/5.

4 - usciti dal paese, dopo il Puente de los Peregrinos, si sale una stradina a destra per il nuovo ed ottimo Santiago Apostol, tel , sono richiesti 7 per dormire, un pasto a 8,50 e la colazione a 3, non si può cucinare, ci sono lavatrici e distributori di bevande, è aperto tutto l anno. L hospitalero, se richiesto, s incarica di spedire "la zavorra" all Ufficio Postale di Santiago :00 Trinidad de Arre :15 Pamplona :30 Cizur Menor :25 Zaraquiegui, Alto de Perdon :50 Uterga : :30 finora abbiamo percorso 96 Muruzabal, Obanos, Eunate Puente la Reina fortezza romana, capitale della Navarra dal IX sec., è il primo centro importante del Camino Frances, di vole interesse storico/artistico, si entra attraversando il romano Puente de Magdalena, uno dei tradizionali simboli del Camino. La Catedral de Santa Maria la Real, insieme alla Chiesa di San Cernin, Santo Domingo, San Nicolas ed il centro storico meritano un attenta visita. Pamplona è famosa per la festa del patrono San Firmìn, già immortalata da E. Hemingway, che si celebra il 7 luglio, quando si lasciano correrei tori per la via principale della città. Asociacón de Amigos del Camino de Santiago de Navarra, Apartado bella chiesa romanica del XII sec. dedicata a San Miguel Arcangel; ci sono due bar, un ristorante ed una farmacia. da vedere l Iglesia de San Andrés con un portale romanico, la Fuente Reniega e, sul valico a mt. 790 di altitudine, le moderne turbine a vento, enormi eliche su alti piloni metallici che producono elettricità, e il monumento al Pellegrino con grandi figure in ferro. Da qui si può ammirare un vasto panorama, giù nella valle s intravede anche Puente la Reina. la chiesa parrocchiale di stile gotico ed una fontana di acqua fresca. da Muruzabal, allungando il percorso di circa 2,5, si può visitare la solitaria e bellissima chiesa templare di Santa Maria de Eunate, XII sec.: pianta ottagonale, finestre d alabastro, colonnato che la circonda; grande senso di pace. Uno dei luoghi più suggestivi del Cammino. Ad Eunate si ricongiunge il Camino Aragones che viene dal passo di Somport. Ad Obanos è vole la chiesa neo-gotica di San Juan Bautista. prende il nome dal romanico Puente de los Peregrinos a sei arcate sul Rio Arga, voluto dalla moglie di Sancho III nel XII sec. Storicamente importante il Monastero dei Padres Reparadores con annessa chiesa, al cui interno c è il bel Crocefisso ligneo, che le da il nome, di stile gotico tedesco del XIV sec. Interessante anche la Iglesia de Santiago con la bella statua lignea del Santo. 4^ tappa PUENTE LA REINA / LOS ARCOS NAVARRA KM 43 DISLIVELLO: 95 SALITA: 370 DISCESA: 275 Tempo di : ore 12:00

5 La tappa non presenta grosse difficoltà ma è lunga e si fa un po di fatica per salire a Villamayor de Monjardin. Può essere abbreviata fermandosi a Villamayoor. Il percorso originario del cammino è stato interrotto in più punti dalla nuova carretera, obbligando a volte a bruschi cambi di direzione su percorsi poco piacevoli. Per lunghi tratti, con pochi alberi e scarsa ombra, si attraversano campi di grano, olivi, i primi vigneti e tanti piccoli villaggi. Dopo Cirauqui si attraversa un ponte e, per un breve tratto, si segue la strada romana; lì vicino, da qualche parte, ci dovrebbero essere le rovine della città romana, ma dal sentiero non si vedono e non sono segnalate. Estella è una bella cittadina e dopo circa 4 si arriva alla famosa Fuente del Vino, poi al Monasterio de Iraqe dei Benedettini. Scesi da Villamayor si percorrono 12 di solitudine: il sentiero attraversa la rigogliosa campagna, con una leggera salita si arriva al Portillo de las Cabras, prima di scendere dolcemente a Los Arcos. a Villatuerta il nuovo albergue privato, in Calle Mayor, tra il bar e la chiesa lungo la strada che attraversa il villaggio, ha 30 posti letto, chiede 6 per dormire, 3 per la colazione e 6 per la cena. a Estella l albergo Municipale è grande e ben organizzato, con 116 posti letto a castello, in Calle de la Rua, tel , chiede 6 per dormire e 4 per la colazione, aperto tutto l anno. a Villamajor de Monjardin albergue privato Hogar Monjardin nella piazza principale, gestito da evangelici olandesi dell OASIS, ambiente molto accogliente, con 26 posti letto a castello, chiede 15 tutto compreso: letto, cena e colazione, apre solo da maggio ad ottobre. a Los Arcos ci sono tre albergues: l Isaac Santiago, Calle Serna 19, gestito dagli "Amigos del Camino" belgi, ha 72 posti letto, buoni servizi,chiede 3 per dormire, tel ; utilizza anche la palestra di fronte alla Casa della cultura, apre da aprile ad ottobre. il privato Casa Romero, tel , con 30 posti letto e servizi, chiede 3 per dormire e 3 per la colazione, 6.50 per il pranzo e 8,50 per la cena, è aperto da marzo ad ottobre. la Casa Alberde, privata, ha 20 posti letto, buoni servizi, tel , chiede :00 Puente la Reina :20 Mañeru :40 Cirauqui :00 Lorca :50 Villatuerta :30 Estella prima di arrivare al villaggio, sulla sinistra, ci sono le rovine del Monasterio de Bogota. Il villaggio, nel medioevo, aveva forti legami con i Cavalieri Templari e con quelli dell Ordine di San Giovanni. Curioso il nome dato alla via che va al Cimitero: Calle Forzosa. caratteristico villaggio medievale in cima ad una collina, ben conservato, dalle viuzze strette, i palazzi con gli stemmi nobiliari e la bella piazza centrale. Notevoli l Iglesia de San Roman, sec. XIII, recentemente restaurata, la Iglesia de Santa Catalina, pure del sec. XII, e, poco oltre il villaggio, il bel ponte con un tratto di strada e rovine romani. qui c era un ospizio per Pellegrini. Il villaggio, che aveva rapporti con il Monastero di Roncisvalles, conserva ancora la bella Iglesia de San Salvador, sec. XII e una fonte di acqua fresca. ci sono diversi bar e ristoranti; interessanti l Iglesia de l Asuncion, sec. XIV, e, appena fuori del villaggio, quanto rimane dell antica Ermita de San Miguel, sec. XI. graziosa cittadina con negozi e varie possibilità di ristoro. Il centro storico ha bei palazzi, un museo e diverse chiese: la Plaza San Martin con il Palacio de los Reyes de Navarra del sec. XII, la Chiesa fortificata de San Pedro de la Rua con il bellissimo chiostro del sec. XII, la Plaza de los Fueros con l Iglesia de San Juan Bautista, il Convento de Santo Domingo nell omonima piazza, l Iglesia del Santo Sepulcro del sec. XIV, l Iglesia de San Miguel del sec. XII, ed il Convento de Santa Clara.

6 : :45 Asociacón de Amigos del Camino de Santiago de Estella, Calle La Rua 50. poco prima di arrivare al monastero benedettino si può sostare Ayegui, un momento alla famosa Fuente de Vino, allestita dalla Bodega Monasterio Irache a beneficio dei Pellegrini, che ha due rubinetti: da uno de Irache scorre vino, dall altro acqua fresca. Villamayor de Monjardin :15 Los Arcos finora abbiamo percorso 139 è in cima ad un altura, dominata dalla torre della chiesa di San Andres, sec XII: si può ammirare uno splendido panorama. La chiesa ha un acustioca perfetta! Da vedere, prima del paese, la Fuente de los Moros, sec. XIII, e le rovine del Castillo de San Esteban. cittadina di origine romana, di cui non conserva nulla. Ci sono alcuni monumenti d epoca medievale, tra cui le rovine di un castello e la bella Iglesia de Santa Maria de los Arcos del sec. XII, con un bel chiostro gotico ed una rara statua della Vergine del sec. XIII. 5^ tappa LOS ARCOS / LOGROÑO NAVARRA / RIOJA KM 28 DISLIVELLO: -50 SALITA: 60 DISCESA: 110 Tempo di : ore 6:30 Continua il percorso con leggeri saliscendi, ad eccezione della rapida ma breve salita all Alto de Nuestra Señora del Poyo. Si attraversano grandi spazi che esaltano la solitudine ed invitano alla meditazione; ampi terreni arati si alternano alle coltivazioni a grano ed ai vigneti, pochissime le zone alberate. Poco prima d arrivare a Logroño si lascia la Navarra e si entra nella Rioja: l regione famosa per la qualità dei suoi vini. Logroño è una grande città con un bel centro storico ma una brutta periferia. a Torres del Rio ci sono due albergues: - l albergue privato Via Lactea, con 30 posti letto a castello, buoni servizi, tel , chiede 6, aperto tutto l anno. Girato l angolo a destra, a pochi metri di distanza, c è un bar/ristorante che serve la colazione e pasti con il menu del dia. - l Abergue Casa Mari in Calle Casas Nuevas 13, tel , con 21 posti letto e buoni servizi, chiede 6, aperto tutto l anno. a Viana l ria Andres Muñoz, tel , è un antico monastero riconvertito e conserva interessanti elementi architettonici, come il refettorio ed il giardino con la sua stupenda vista; ottimamente organizzato, ha 50 posti letto, buoni servizi, chiede 4 per dormire, aperto tutto l anno. a Logroño c è un grande e moderno albergue municipal, tel , nel centro della città in Calle Rua Vieja 32, vicino alla chiesa di Santa Maria del Palacio, ha 80 posti letto, parte a castello e parte singoli su tre piani, con ottimi servizi: cucina, lavatrice, internet point, aperto tutto l anno :00 Los Arcos :30 Sansol :30 Torres del Rio :00 Viana :30 Logroño piccolo villaggio con un solo modesto negozio e l Iglesia de San Zoilo, martire cristiano del IV secolo da cui il villaggio prende nome. di vole interesse l Iglesia de Santo Sepulcro, del sec. XII, eretta dai Cavalieri dell ordine dei Templari nella loro tipica architettura: tutta in pietra, l interno spoglio ma luminoso dove è custodito un bel Crocefisso ligneo del sec. XIII, pianta ottagonale e caratteristico soffitto a disegno geometrico bella cittadina con palazzi rinascimentali, la magnifica Iglesia de Santa Maria, sec. XIII-XVII ed i suggestivi ruderi dell Iglesia de San Pedro. A viana morì Cesare Borgia nel più avanti c è l Ermita de la Trinidad de Cuevas, oggi in stato di abbandono, anche se rimane la graziosa Capilla de N. S. de las Cuevas. capitale della Rioja, ha un bel centro storico e conserva voli monumenti. Fra gli altri spiccano la bella Catedral Santa Maria de la Redonda del sec. XIV, la Iglesia de Santiago el Real con la statua equestre di Santiago Matamoros sopra il portico, Santa

7 finora abbiamo percorso 167 Maria del Palacio del sec. XII, San Bartolomè, il Palacio del Espartero e la bella Plaza del Mercado. Oficina de Información del Camino de Santiago, Travesìa de Palacio 9/Apartado de Correos ^ tappa LOGROÑO / NAJERA RIOJA KM 29 DISLIVELLO: 95 SALITA: 320 DISCESA: 125 Tempo di : ore 6:40 Lasciato l albergue si raggiunge rapidamente la Fuente de los Peregrinos, ma si pena un po per uscire dalla brutta periferia di Logroño. Una nuova pista in cemento ci porta fuori della città e costeggia il primo dei due laghi del Camino. Il sentiero passa tra freschi boschetti e raggiunge l Alto de la Grajera: qui i Pellegrini hanno piantato sul terreno innumerevoli croci fatte con ramoscelli e legni della vicina segheria. Riprendono i saliscendi, sempre tra grandi distese di vigne e olivi. Prima di entrare a Navarrete il cammino attraversa le rovine restaurate dell antico Hospital di San Juan de Acre. Il sentiero è disseminato di pietre che i pellegrini raccolgono per poi deporle a formare pile simili a braccia tese verso il cielo; lungo il Camino di questi mucchi di pietre se ne incontreranno spesso a Navarrete l albergue Municipal è nella parte vecchia della cittadina in Calle San Juan 2, ha 34 posti letto a castello in piccole stanze su tre piani, buoni servizi incluso l uso della lavatrice al costo di 3, si può avere la colazione per 3, aperto tutto l anno. a Ventosa c è il nuovo San Saturnino, di una rete privata, tel , è in Calle Medio Derecha, ha 26 posti letto e buoni servizi; vecchia costruzione ben restaurata ed ottima atmosfera, gestito da hospitaleros volontari, aperto tutto l anno. a Najera l albergue Municipal è nella vecchia parte della citta, quasi all uscita, in Plaza de Santa Maria la Reàl, nell omonimo monastero francescano, ha 60 posti letto e buoni servizi, chiede una donazione di almeno :00 Logroño Los Arcos :10 Navarrete :45 Poyo de Roldan :45 Najera finora abbiamo percorso 196 ancora un interessante cittadina con un bel centro storico; vole la Iglesia de la Asuncion del sec. XVI. A circa 1,7 fuori del paese c è il Cimitero, il cui bellissimo portale d entrata, del sec. XIII, è stato portato qui da San Juan de Acre. Navarrete è un rinomato centro per la produzione di ceramiche. il posto è legato alla leggenda di Rolando che qui uccise un gigante; ora i pellegrini raccolgono pietre che depongono a formare numerose pile lungo la strada già capitale del Regno di Navarra, bella cittadina medievale molto legata alla storia del Camino. Da visitare il Monasterio de Santa Maria la Real, tenuto dai Francescani e la cripta, in origine una grotta, che poi divenne il Pantheon Real, con molte tombe reali tra cui quella di singolare bellezza di Bianca di Castiglia/Navarra. Entrando in città fate attenzione alle indicazioni: alla fabbrica girare a sinistra, arriverete davanti ad un muro di cinta sul quale è scritta una bella poesia sul Camino.

8 7^ tappa NAJERA / REDECILLA DEL CAMINO RIOJA / CASTILLA KM 32 DISLIVELLO: 265 SALITA: 355 DISCESA: 90 Tempo di : ore 7:30 Gran parte della tappa si snoda attraverso gli enormi spazi di una campagna ondulata, fra vigneti a perdita d occhio, con poca ombra e possibilità di rifornirsi d acqua solo nei villaggi. Ad Azofra si può optare per un percorso alternativo, la Ruta de los Monasterios, che porta alla stupenda Abadia Cisterciense de Cañas ed al Monasterio de San Millan de la Cogolla, e proseguendo si arriva a Berceo, un bel paesino da dove, nel X secolo, s irradiò la lingua Castillana. San Millan e Berceo sono un po fuori mano:se si decidesse di visitarli, si dovrebbe far tappa a Santo Domingo de la Calzada. Dopo Grañon si lascia la Rioja ed inizia la Castilla y Leon, provincia di Burgos: ora s incominciano a vedere sui campanili e sui tetti delle case i nidi delle cicogne che ci accompagneranno fino a Santiago. ad Azofra ci sono tre albergues: quello della Parroquia de Nuestra Señora de los Angeles con 16 posti letto in 4 stanze, un po angusto ma con tutti i servizi e ben tenuto, chiede una donazione di almeno 3, aperto tutto l anno. La sera, nella chiesa adiacente, viene celebrata la Messa con Benedizione dei Pellegrini. un altro albergue è quello privato della rete La Fuente, nella Plaza España 1, ha 12 posti letto in varie camere, con modesti servizi, chiede 8 inclusa la colazione, chiude in inverno. l albergue Municipal di recentissima apertura, con circa 60 posti letto, chiede 5 a Santo Domingo de la Calzada ci sono due albergues: in Calle Mayor 42, nella Casa de la Coffradia del Santo, ha 40 posti letto ed buoni servizi, chiede una donazione, tel la Hospederia Santa Teresita, all entrata in città, nel Monasterio de la Anunciacion de le Monjas Cisterciense, ha 30 posti letto, tel , ambiente sereno e piacevole, in serata le monache cantano i vespri, molto suggestivo, apre da maggio ad ottobre. a Grañon l albergue, raggiungibile dal campanile dell Iglesia de San Juan Bautista, recentemente restaurata, è in un enorme attico, si dorme su materassini, sul pavimento. Pasti e colazione comunitari, donazione libera; la sera in chiesa si recitano le preghiere con i Pellegrini. L albergue è aperto tutto l anno, gestito da Hospitaleros in estate e dal Parroco in inverno. a Redecilla del Camino il modestissimo albergue parrocchiale, con 24 posti letto e servizi, è in Calle Major 24, sopra un bar, quindi può essere molto rumoroso, specialmente in estate, aperto tutto l anno :00 Najera : :10 Azofra, Cirueña Santo Domingo de la Calzada :30 Grañon :50 finora abbiamo percorso 228 Redecilla del Camino Azofra si può definire un villaggio "inventato" dal Camino che ormai conserva ben poco del passato: all uscita del paese, sulla destra, ci sono le rovine della Fuente de los Romeros. Qui inizia un percorso alternativo che passa a Cañas e raggiunge Cirueña, dove ci si ricongiunge al Camino. La distanza è pressoché uguale: mentre il Camino è un solitario sentiero nella bella campagna, l altro percorre una strada asfaltata secondaria ed attraversa il villaggio di Cañas. Qui c è la bella Abadia Cisterciense de Santa Maria de Cañas, fondata nel 1170, con la tomba di Doña Urraca Lopez de Haro: l Abbazia è anche celebre per la supposta visita di San Francesco d Assisi quando era in cammino verso Santiago. "San Domenico della strada", monaco benedettino del sec. XI, da cui prese nome il paese, dedicò tutta la vita ai pellegrini e qui costruì un ospizio, la strada ed il ponte, da cui si sviluppò il paese. La sua tomba è nella cripta della cattedrale. Il luogo è strettamente legato al Camino. Santo Domingo de la Calzada è famoso per la leggenda del "gallo e del pulcino", conosciuta anche come la leggenda del "pellegrino impiccato", e per il miracolo di San Giacomo: in cattedrale una stia con una coppia di polli vivi lo ricorda ancor oggi. Nella piazza principale c è l originale Hospital dos Peregrinos, ora albergo di lusso. nel medioevo era un paesino completamente cintato da mura, con due monasteri ed un ospizio per i pellegrini, oggi è un tranquillo borgo tipicamente iacobeo, con la bella Iglesia de San Juan Bautista che racchiude la stupenda pala dell altare maggiore. Appena fuori del paese, sulla strada per Corporales, si può visitare la Basilica de Nuestra Señora de Carrasquedo, la Santa Patrona. Qui si lascia la Rioja ed inizia la Castilla y Leon. bellissima la Fuente del Bautizo del secolo XII, nell Iglesia de Nuestra Señora de la Calle

9 8^ tappa REDECILLA DEL CAMINO / SAN JUAN DE ORTEGA CASTILLA KM 37 DISLIVELLO: 290 SALITA: 400 DISCESA: 110 Tempo di : ore 7:10 Si continua con leggeri saliscendi sino a Belorado, poi inizia la lunga salita, ripida a tratti, fino a San Juan de Ortega, a metri d altitudine. Si attraversano boschi di cerro e di pino, non proprio belli. Il sentiero segue spesso canaloni formatisi con le piogge, che se piove diventano rivoli di fango; al termine della salita un lungo altipiano. San Juan de Ortega è una bella sorpresa: si arriva all improvviso, come sbucare da una radura: è un luogo dello spirito, col grande monastero ormai vuoto, la bellissima chiesa, la fonte di acqua fresca e tanto verde. Dopo la messa serale il prete locale spesso offre ai pellegrini riuniti attorno al tavolo la sopa de ajo. a Viloria de la Rioja il piccolo albergue privato ha 20 posti letto e servizi, tel , chiede 6, ha un modesto negozio, aperto da aprile ad ottobre. a Villamajor del Rio il nuovo albergue, aperto nel 2004, tel , con 52 posti letto e buoni servizi, chiede 5 per dormire. a Belorado ci sono due albergues: quello parrochiale è adiacente all Iglesia de Santa Maria, in un vecchio teatro, tel , ha 22 posti letto in diverse camere, buoni servizi, è aperto da maggio a settembre. l altro è l albergue privato Cuatro Cantones, tel , in Calle Hipolito Lopez Bernal, tel , dietro la piazza principale, chiede 7 inclusa la colazione. a Tosantos l albergue parrocchiale ha 30 posti di soli materassi sul pavimento, servizi modesti, offre cena e colazione in comune, donazione libera. Gestito dai francescani, la sera dopo il pasto, nella vicina cappella, i frati recitano le preghiere con i Pellegrini. a Villafranca Montes de Oca c è l albergue municipale, tel , con 40 posti letto a castello, angusto e con servizi inadeguati, non lo si raccomanda, a meno che si sia costretti a far tappa qui. a S.Juan de Ortega l albergue è nel vecchio monastero, ha 60 posti letto a castello in tre grandi camerate più camere per famiglie e gruppi; i servizi sono adeguati ma in cattive condizioni, tutto il posto denota una carente manutenzione, tel , aperto tutto l anno. Non ci sono negozi, ma la sola Taberna Macela, molto piccola e spesso piena di gente del posto, si può mangiare e fare colazione, apre alle : : :30 Redecilla del Camino Viloria de la Rioja Villamayor del Rio :10 Belorado :00 Tosantos : : :00 Espinosa del camino Villafranca de Montes de Oca Alto de la Predaja :10 Valdefuentes Cuna de San Domingo de la Calzada, borgo natio di San Domenico. Il romanico fonte battesimale nella chiesa parrocchiale è coevo al Santo, che si crede sia stato battezzato qui. Paesino un po malandato. nonostante il nome grandioso, non c è nulla che giustifichi una sosta in questo piccolo villaggio, se non il ristorante sulla strada. un altra storica del Camino: la Plaza Major ha una interessante arcata medievale con negozi, bar e ristoranti. La Iglesia de Santa Maria ha un vole altare maggiore con la pala dedicata a Santiago Peregrino y Matamoros. Dietro la chiesa sono ancora visibili le grotte usate da eremiti in tempi antichi. L Ermita de Nuestra Señora de Belen è tutto ciò che rimane del complesso Hostal dos Peregrinos un tempo annesso alla chiesa. In centro ci sono le chiese di San Nicola di Bari e San Pietro. Il pane locale è famoso. fonte per rifornirsi di acqua fresca. A circa un chilometro sulla destra, scavata nella roccia sul fianco del monte, si può vedere l Ermita de la Virgen de la Peña del XII secolo. villaggio semi-abbandonato, c è un bar; poco dopo a destra, le rovine del Monasterio de San Felices de Oca, del IX secolo. l Hospital de San Antonio Abad, recentemente restaurato, offre ospitalità solo a gruppi, non ai singoli. Nella Iglesia de Santiago c è un curioso antico fonte battesimale a forma di conchiglia e numerose immagini del Santo. Ora la salita si fa a tratti ripida e si attraversano boschi di querce e pini fino a San Juan de Ortega. prima di arrivare si passa davanti alla Fuente de Mojapan ed al Monumento a los Caidos, della guerra civile spagnola. Questo è il punto più alto della giornata, poi si scende fino a San Juan sul lato della strada c e la piccola Ermita de la Valdefuentes, con una fonte di acqua fresca.

10 :10 finora abbiamo percorso 265 San Juan de Ortega grande convento agostiniano e bella chiesa in stile romanico, sec. XII, dedicata a San Nicola di Bari. Nella cripta è custodito il sarcofago, vuoto, di San Juan de Ortega, discepolo di San Domingo de la Calzada. Il corpo di San Juan giace in un altro sarcofago ora nella chiesa del convento. San Nicola di Bari, secondo la leggenda, salvò San Juan dall annegamento durante una tempesta al ritorno del pellegrinaggio in Terra Santa. A San Juan sono particolarmente devote le donne che lo pregano per ottenere fertilità: la reina Isabel la Catolica, dopo una visita nel 1477, fece abbellire la cappella per ringraziarlo di aver concepito un figlio. 10^ tappa BURGOS / CASTROJERIZ CASTILLA KM 40 DISLIVELLO: -50 SALITA: 95 DISCESA: 145 Tempo di : ore 7.50 Si esce da Burgos e ci si trova subito in aperta campagna. Stiamo entrando nella regione delle Mesetas, altopiani di circa 900/1.300 metri, piuttosto aridi, terreno di argilla compatta e sassosa. Le uniche coltivazioni sono di grano caratteristicamente basso. Tra una meseta e l altra ci sono delle piccole valli dove sembrano nascondersi paesi e villaggi. Una breve deviazione ci porta alla sorgente di fresca e abbondante acqua dell Arroyo de San Bol: qui i monaci di San Anton gestivano un ospedale per curare i Pellegrini. Tra Hontanas e Catrojeriz, circa 11, l unico posto per rifornirsi d acqua è nel Monastero di San Anton, attiguo alle omonime rovine, poco oltre metà strada. Si prosegue in continui saliscendi attraverso una solitaria campagna per arrivare a Castrojeriz, arroccato su una collina. a Villalbilla nella vecchia scuola vicino allo stadio, c è il piccolo albergue Municipal, 6 posti letto e servizi inadeguati, aperto tutto l anno, da evitare. a Tardajos piccolo e ben tenuto albergue Municipal, con 12 posti letto a castello, più lo spazio per 10 materassi sul pavimento, buoni servizi anche se limitati, accoglienza premurosa e attenta dell hospitalero, tel , è richiesta un offerta, aperto tutto l anno. Può rappresentare una sosta in alternativa a Burgos. a Rabé de las Calzada c è l albergue privato Virgen de la Guia, con 22 posti letto e servizi ma senza cucina, tel , in una palazzina rimodernata, chiede 5 per dormire, 1,50 per la colazione e 5 per la cena, ben tenuto. a Hornillos del Camino l albergue Municipal, recentemente restaurato, interno nuovo e molto bello, con 28 posti letto e buoni servizi, vicino alla Iglesia de Santa Maria nella omonima piazza, chiede 4, aperto tutto l anno. ad Arroyo de San Bol c è il piccolo e modesto albergue gestito dall Ayuntamiento de las Iglesias, ha 10 posti letto più spazio per materassi sul pavimento, servizi inadeguati, chiede un offerta e 5 per la cena, chiuso in inverno. ad Hontanas c è il bellissimo albergue Municipal, con 18 posti letto più camere aggiuntive per altri 20 posti letto e spazio per materassi sul pavimento, tel , buoni servizi, chiede 4 per dormire e 7 per la cena, è aperto tutto l anno. La ristrutturazione di una vecchia palazzina del villaggio ha vinto un premio per la sua originalità, funzionalità e bellezza. Peccato manchi di un giardino od un patio per riposarsi e mettere ad asciugare il bucato. a Castrojeriz ci sono due albergues: - uno nel centro del paese in Calle Cordon, con 32 posti letto in due grandi camerate, buoni servizi ed un giardinetto nel retro, chiede un offerta, aperto tutto l anno. - l altro è un albergue Municipal di nuova costruzione quasi all uscita dal paese, con 50 posti letto e buoni servizi specialmente per fare il bucato, ma non ha la cucina, si chiede un offerta, aperto tutto l anno :00 Burgos :00 Villalbilla :50 Tardajos : Rabé de las Calzada Hornillos del Camino piccolo villaggio stretto tra la ferrovia e la carretera nacional; può rappresentare una sosta alternativa a Burgos. prima di arrivare al paese, sul Rio Arlanzón, c è il Puente del Arzobispo, detto anche Puente de la Tabla. Il borgo è di origine romana e, nel medioevo, sorgeva un hospital per i Pellegrini. antico villaggio con la bella Iglesia de Santa Marina, sec. XIII, e dopo esser transitati davanti al cimitero si arriva all Ermita de Nuestra Señora del Monasterio e s inizia a salire verso la Meseta, mt. 950 s.l.m è il classico borgo del Camino, di origine medievale, poco cambiato nei secoli

11 :10 Arroyo de San Bol :00 Hontanas :10 San Antòn :50 Castrojeriz finora abbiamo percorso 332 interessante l antica cappella circolare annessa all albergue che si fa risalire ai Cavalieri Templari nel XII secolo. Poco distante c è la sorgente di acqua fresca che la leggenda vuole abbia speciali poteri: il Pellegrino che si lava i piedi con questa acqua, non avrà più alcun problema per tutto il resto del Camino. anche questo è un antico villaggio legato al Camino, con la bella Chiesa dell Immacolata, del sec. XIV, e l ostello dalle moderne soluzioni architettoniche. sbucati dalla curva della strada, improvvisamente ci si trova davanti alle suggestive arcate gotiche delle rovine del Convento de San Anton, sec. XIV storica città di origine romana, con reminescenze visigote e testimonianze delle lotte contro i mori. Dominata dai ruderi del Castello di Sigerico, il benvenuto lo da la Ermita de Nuestra Señora del Manzano, al cui interno il magnifico rosone crea un caledoscopio di luci che si riflettono sulla bella statua di Santiago. Notevoli anche l Iglesia de San Juan e l Iglesia de Santo Domingo, con gli arazzi disegnati da Rubens 11^ tappa CASTROJERIZ / VILLALCAZAR DE SIRGA CASTILLA KM 39 DISLIVELLO: 20 SALITA: 40 DISCESA: 20 Tempo di : ore 7.50 Il paesaggio sembra ripetersi: estesi campi di grano, ma anche foraggi e vigneti, tra fiumi e canali d irrigazione e strade sempre più rettilinee. Passato Puente de Itero, sul Rio Pisuerga che ne è il confine storico e naturale, si lascia la provincia di Burgos e si entra in quella di Palencia, quindi si passa dalla Castilla a Leon. E la landa pianeggiante delle mesetas: siano a 800/900 mt. d altitudine; la scarsità di alberi impreziosisce l ombra. In questa vastità l orizzonte quasi si diluisce nel cielo ed i paesi che s incontrano sembrano sempre più piccoli la sensazione di vuoto che si prova attraversandoli è impressionante: per i viottoli e nelle minuscole piazze non s incontra gente né si vedono animali. Infine si arriva a Villalcazar de Sirga con la sua bellissima chiesa. a Itero del Castillo, a circa 1,5 lasciato il Camino sulla destra, c è il modesto albergue Municipal in Plaza Ayuntamiento, con 20 posti letto e servizi. a Puente Fitero in mezzo alla campagna c è il magnifico albergue San Nicolàs gestito da hospitaleros del Centro italiano di Studi Compostellani di Perugia, caratterizzato dall atmosfera radicata nell antica tradizione del Camino. La sera l hospitalero compie il rito della lavanda dei piedi per i pellegrini. Cena e colazione si consumano in comune al lume di candele sparse un po dovunque. Ha 12 posti letto e buoni servizi in una moderna costruzione a parte, si chiede un offerta, apre da maggio ad ottobre. a Itero de la Vega c è l albergue municipal in Plaza de la Iglesia, con 15 posti letto a castello, servizi inadeguati, tel , in un piccolo negozio nei paraggi è possibile avere i pasti. a Boadilla del Camino: l albergue Maison de Campagne, tel , appartiene ad una rete privata, al centro del paese, con 40 posti letto a castello più 10 per materassi sul pavimento, buoni servizi ma senza cucina; ha annesso un bar/ristorante a conduzione familiare, con un ottimo menu di cucina locale ed un delizioso giardinetto. Chiede 5 per dormire, 7.50 per la cena e 2.50 per la colazione; offre anche stanze private a 24, apre da marzo ad ottobre. c è anche un modestissimo albergue Municipal, con 12 posti letto a castello, buoni servizi ma senza cucina, aperto tutto l anno. a Fromista il nuovo albergue Municipal, tel , alla fine del paese, in Calle del Hospital davanti alla Iglesia de San Pedro: 55 posti letto a castello e servizi deludenti se si considera che è una costruzione moderna, chiede 5.50 inclusa la colazione, aperto tutto l anno. a Poblacion de Campos l albergue Municipal è all entrata del villaggiopassato il cimitero, in una vecchia scuola: ha 13 posti letto e servizi, un po malmesso, chiede 3, aperto tutto l anno. a Villalcazar de Sirga c è l albergue Municipal Casa de Peregrinos, in Plaza del Palacio, tel , con 15 posti letto, buoni servizi, ma per l acqua calda c è un marchingegno che funziona solo se s introducono monete, aperto tutto l anno :00 Castrojeriz

12 : : :25 Puente de Itero Itero de la Vega Boadilla del Camino :00 Fromista : :10 finora abbiamo percorso 371 Poblacion de Campos Villalcazar de Sirga a pochi passi dal ponte romanico ad 11 arcate sul Rio Pisuerga. sorge il solitario ostello di San Nicolas gestito dalla Confraternita di San Jacopo di Perugia. L edificio restaurato è quanto rimane del monastero cistercense del XVI secolo, costruito sulle rovine di un Hospital de los Peregrinos del XII secolo: da non perdere, almeno per una breve visita. si può visitare la Iglesia de San Pedro, sec. XVI, nella piazza principale ravvivata da una bella fontana. l Iglesia de Santa Maria conserva un interessante fonte battesimale in pietra del XIV secolo. famosa per la bellissima Iglesia de San Martin, unica nel suo stile romanico dell XI secolo e ben conservata, con due torri circolari sulla facciata: da vedere al tramonto, quando il sole ne fa risplendere le pietre color giallo miele;. Da visitare anche la Iglesia de San Pedro, l Iglesia de Santa Maria ed il Canal de Castilla. Antico centro radicato nella storia del Camino: nel medioevo qui sorgevano diversi Hospitales de los Peregrinos. Asociación de Amigos del Camino de Santiago en Palencia, Calle Carremonzon 2 bel paesino, ha una chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, in fondo alla Calle Francesa c è l Ermita de la Virgen del Socorro. Da qui il Camino segue il Rio Ucieza fino all Ermita de la Virgen del Rio, sono circa 9, poi prosegue per Villalcazar de Sierga. Altrimenti, usciti dal paese si può seguire il percorso alternativo, sulla "senda", via Revenga de Campos e Villarmentero de Campos per arrivare comunque a Villalcazar de Sirga il posto è conosciuto anche con il nome di Villasirga. Ancora un cittadina del Camino: deve le sue origini ad un hospital del X sec., poi divenne una fortezza del Cavalieri Templari, di cui resta la bellissima Iglesia de Santa Maria la Blanca, del XIII sec., che conserva tombe di nobili e cavalieri. Raro e bello il grande rosone dell originale facciata e la Capilla de Santiago, dalla statua miracolosa della Vergine. 12^ tappa VILLALCAZAR DE SIRGA / TERRADILLOS DE LOS TEMPLARIOS CASTILLA KM 33 DISLIVELLO: 60 SALITA: 60 DISCESA:0 Tempo di : ore 7.00 Le mesetas scorrono implacabili ma il paesaggio sembra fermo nello spazio e nel tempo; nelle giornate di sole la mancanza d ombra si fa sentire. Da Carrion de los Condes a Calzadilla de la Cueza ci sono 17 di completa solitudine: sentieri rettilinei che sembrano infiniti mettono a dura prova la resistenza psicologica. Parte del sentiero è ciò che rimane della Via Traiana che collegava queste terre alla Francia. Ricordarsi di rifornirsi d acqua e di qualche panino o frutta, in questo lungo tratto non ci sono fontane né negozi. a Carrion de los Condes ci sono tre albergues: al primo, privato, ci si arriva appena entrati in città, è quello del Monasterio de Santa Clara, tel , ha 28 posti letto a castello con le lenzuola, in varie stanze, buoni servizi, chiede 7. Attraversata la città, subito fuori Puerta Santa Maria, vicino all Iglesia de Santa Maria del Camino, c e il secondo albergue, parrocchiale, con 30 posti letto a castello più 28 per materassi sul pavimento, servizi limitati, chiede 4, è chiuso in inverno. A poca distanza c è il vecchio albergue, solo 8 posti letto, è aperto solo d inverno. a Calzadilla de la Cueza l albergue Camino Real, da non scambiare con un ostello privato dallo stesso nome e proprietario, è in un moderno fabbricato tipo baracca, con 50 posti letto, tel , buoni servizi ma senza possibilità di cucinare, chiede 5, aperto tutto l anno. a Ledigos c è il privato el Palomar, quasi nascosto, in Calle Ronda de Abajo, tel , con 50 posti letto in diverse stanze e buoni servizi, ambiente familiare, chiede 7, aperto tutto l anno. a Terradillos de los Templarios c è l albergue privato Jacques de Molay, 50 posti letto con le lenzuola e spazio per materassi sul pavimento, buoni servizi, chiede 7, con possibilità di

13 cenare per 7 e la colazione a 3 ; a conduzione familiare, si può usare la lavatrice per 3, aperto tutto l anno : :20 Variante per Sahagun via Villada :30 Villalcazar de Sirga Carrion de los Condes Calzadilla de la Cueza considerata la capitale della Tierra de Campos; città che conserva un carattere medievale, con bei palazzi e chiese. interessanti il Monasterio de Santa Clara, la Iglesia de Santa Maria del Camino e le magnifiche sculture del Cristo in maestà sopra il portale di quanto rimane della Iglesia de Santiago. Usciti dalla città, attraversato il ponte, a circa un c è il Monasterio de San Zoilo, con un bel chiostro e le tombe dei Conti di Carrion, che danno nome alla città, ora è in parte un hotel in parte un museo. Un po più avanti, a circa 5, si arriva alla Calzada Romana, la Via Traiana, anche conosciuta come Calzada de los Peregrinos che, partendo da Astorga, giungeva a Bordeaux; non ci sono resti romani, ma si possono visitare le rovine dell Abadia de Santa Maria de Benevivere, sec. XII. Oficina de Información del Camino de Santiago, Real Monasterio de San Zoilo, Apartado de Correos 4. Da Carrion de los Condes si può raggiungere Sahagun passando per Villada, con un percorso che piega leggermente verso sud-ovest. La variante allunga di 7 ; in compenso si trova meno traffico veicolare e si incontra un numero maggiore di paesi. A Villada si può pernottare al Centro de Turismo rural "El Senorio" che offre ottimo alloggio a prezzi abbastanza sostenuti. I paesi incontrati sono: - Carrion de los Condes - Calzada de los Molinos - Cervatos de la Cueza - San Roman de la Cuba - Pazo de Urama - Villada - Grajal de Campos - Sahagun è un altro tipico villaggio del Camino, interessante la pala d altare nella Iglesia de San Martin, salvata dalle rovine del Monasterio de Santa Maria de las Tiendas, appena fuori del villaggio, che nel sec. XII era anche un hospital dei Templari. A circa 5, a sud est sulla Carretera Nacional N-120, si trova Quintanilla de la Cueza, coi resti di una villa romana e l annesso museo, voli i mosaici :30 Ledigos curiosa la Iglesia de Santiago con tre diverse statue del Santo :40 finora abbiamo percorso 404 modesto villaggio, un tempo roccaforte dei Templari, dei quali Terradillos nulla rimane se non il nome, li ricorda anche il torrente che de scorre poco fuori del villaggio: Rio Templarios. Templarios Siamo a circa metà strada del Camino Francés: ancora 400 a Santiago 13^ tappa TERRADILLOS DE LOS TEMPLARIOS / RELIEGOS CASTILLA

14 KM 44 DISLIVELLO: -40 SALITA: 30 DISCESA: 70 Tempo di : ore 9.00 Siamo nella provincia di Leòn. Dopo Sahagun, a circa 4, si raggiunge il bivio per il percorso alternativo Camino Real Frances, una "senda", un po più ombreggiata e abitata, che passa per Bercianos del Real Camino, El Burgo Ranero, Reliegos e Mansilla de las Mulas. Oppure si può continuare sul Camino, ora chiamato Calzada de los Pelegrinos, più solitario ma più bello, via Calzada de Coto, Calzadilla de los Hermanillos, Apeadero de Villamarco, Reliegos e Mansilla de las Mulas. Il paesaggio non muta, siamo ancora nella Tierra de Campos, si segue a lungo la senda, parallela alla strada provinciale, con piccoli alberi che sembrano non voler crescere. I villaggi che si attraversano sono poveri, molte sono le case abbandonate e in rovina: le case sono fatte con mattoni crudi di paglia e fango. Il sentiero è spesso invaso da erbacce e le frecce gialle certo non si sprecano. Anche qui per un lungo tratto non ci sono possibilità di rifornirsi d acqua e di cibo, sia sul Camino che sul percorso alternativo. a San Nicolas del Real Camino c è l Laganares, tel , ha 20 posti letto a castello in piccole stanze, buoni servizi, chiede 7 per dormire e 8 per la cena; c è anche un punto internet, aperto da aprile ad ottobre. a Sahagun l albergue Municipal è in centro città, nell attico della bella chiesa sconsacrata della Trinità, con 64 posti letto e buoni servizi ma senza cucina, chiede 4, aperto tutto l anno; per chi iniziasse il Camino ora, qui è disponibile la Credenziale spagnola. Al pianterreno della ex-chiesa c è l Ufficio Turistico. a Calzada de Coto c è un modesto albergue Municipal, tel , con 24 posti letto in due camerate, con servizi ma senza cucina, il posto lascia un po a desiderare, aperto tutto l anno. a Calzadilla de los Hermanillos l albergue Municipal è sulla sinistra all inizio del paese, ex scuola, ha 16 posti letto a castello e buoni servizi, chiede 4 ; si può fare il bucato in lavatrice al costo di 3, aperto tutto l anno. a Bercianos del Real Camino l albergue è gestito dalla Confraternita spagnola, in Calle Santa Rita, ha 38 posti costituiti da materassi sul pavimento con servizi, è in povere condizioni, aperto tutto l anno. al Burgo Rañero l albergue Municipal de Peregrinos è dedicato a Domenico Laffi, prete bolognese del XVII sec. che percorse il Camino de Santiago da Bologna non meno di tre volte e ne scrisse un libro. L albergue ha 26 posti letto a castello, con buoni servizi, si chiede un offerta. a Reliegos l albergue Municipal è una ex scuola con 46 posti letto ed altrettanti per materassi sul pavimento, in due grandi camerate, ha buoni servizi, chiede 6 ; è prevalentemente usato da comitive, aperto tutto l anno : : :50 Terradillos de Templarios San Nicolas del Real Camino Puente Rio Valderaduey :40 Sahagun : :30 Calzada de Coto Bercianos del Real Camino Calzadilla de los Hermanos El Burgo Ranero :40 Reliegos finora abbiamo percorso 448 piccolo villaggio legato ai Templari; l ultimo prima di lasciare la provincia di Palencia; poi si entrerà in quella di Leòn. all uscita del villaggio c è un area ombreggiata con una fonte. prima di arrivare al ponte sulla destra si incontra la graziosa e solitaria Ermita de la Virgen del Puente altra città di origine romana, nel medioevo fu un importante sede ecclesiastica, molto legata al Camino per le numerose chiese, i monasateri e gli ospizi per pellegrini, patrono della città, sorgeva un famoso monastero dedicato a San Fecundo Martire, di cui ora rimangono solo le rovine. Di vole interesse sono l Iglesia de la Trinidad, quella di San Juan con una bella statua di San Fecundo, l Iglesia de San Lorenzo del sec. XIII, la stupenda Iglesia de San Tirso in stile Mudejar del sec. XII, il Museo de las Madres Benetictinas de Santa Cruz ed il Monasterio de la Peregrina. Un chilometro fuori città sul Rio Cea c è un ponte romano a cinque arcate, più volte rimaneggiato inizia la moderna senda che, passato Bercianos del Real Camino, proseguirà per Reliegos sino alla periferia di Mansilla de las Mulas. Questo tipo di sentiero, istituito dalle autorità spagnole, non è molto amato dai pellegrini perchè generalmente fiancheggia una strada e attraversa un paesaggio anonimo poco prima del villaggio c è la Iglesia de la Virgen del Perales; il posto offre poche possibilità in termini di negozi e bar. Modesta anche la chiesa parrocchiale di San Salvador che si specchia su un laghetto. paesino con poche pretese, ha diversi bar, ristoranti ed hotel privati. ancora un villaggio il cui solo interesse risiede nelle rovine di un castello che lo sovrasta sul colle vicino.

15 15^ tappa LEÓN / HOSPITAL DE ORBIGO CASTILLA KM 37 DISLIVELLO: 0 SALITA: 60 DISCESA: 60 Tempo di : ore 7:10 Si esce con fatica da Leòn, tormentati dall incolore e disordinata periferia, frastornati dal traffico: attenzione alle frecce gialle, non è sempre facile individuarle. Arrivati alla Virgen del Camino si può proseguire dritti: il percorso è un po più corto ma si cammina lungo la carrettera. Se invece si prende verso sinistra proseguendo per il Camino tradizionale si entra nella campagna del Paramo, circa mt. 900 d altitudine, ancora meseta, e le solite coltivazioni. Passati un paio di villaggi si arriva a Villar de Mazarife, che ci accoglie con la sua quiete, qualche negozio, un paio di bar, il piccolo museo con un bel mosaico ed il Pintor Romanico, l artista che ha lo studio vicino all albergue. di nuovo la campagna, sotto un sole implacabile e pochi pioppi a gettare una timida ombra. Bello e desiderato l arrivo ad Hospital de Orbigo: l antico ponte romano ci dà il benvenuto. a Villar de Mazarife ci sono due albergues: il vecchio e modesto albergue privato è in Calle Corujo, circa 12 materassi sul pavimento in diverse stanzette, servizi meno che inadeguati, doccia senza acqua calda e toilette fuori in giardino, si chiede un offerta, e 3 per la cena, aperto tutto l anno. Per fortuna ora c è il nuovo San Antonio de Padua, con 60 posti letto e servizi, chiede 5 per dormire, 7 per la cena e 2 per la colazione; ha anche un punto internet. a Villadangos del Paramo c è l albergue Municipal, tel , con 40 letti a castello e spazio per altrettanti letti singoli se necessario, buoni servizi e ben tenuto, chiede 3, aperto tutto l anno, è sul lato della strada quindi a volte rumoroso. a Hospital de Horbigo ci sono due albergues: uno parrocchiale gestito dalla Confraternita tedesca, in Calle Alvarez Vega 32, dietro la chiesa, bella palazzina completamente rinnovata, con 80 posti letto a castello più spazio per materassi sul pavimento, buoni servizi, chiede 3, è aperto tutto l anno. l altro è l albergue Municipal a quasi un fuori del paese, isolato in mezzo ad un boschetto, ha 32 posti letto a castello, buoni servizi, chiede 3,50, aperto tutto l anno, troppo isolato e fuori mano :00 Leòn : : :50 Virgen del Camino, Oncina de la Valdoncina Chozas de Arriba, Vilar de Mazarife lasciando la periferia di Leon, presso la moderna chiesa della Virgen del Camino si può ammirare l enorme statua bronzea, circa 6 mt. d altezza, di Santiago che guarda verso Compostela. Ci si incammina per la campagna del Paramo, che in realtà è sempre la meseta, meno solitaria: si incontrano più paesi e villaggi e qualche albero. villaggi che offrono la possibilità di riposarsi e rifornirsi di acqua e cibo. se al bivio all altezza della Virgen del Camino si è girato a San destra per il percorso alternativo, leggermente più corto ma Miguel, meno piacevole, si attraversano questi villaggi. Villadangos del Villadangos Paramo è un villaggio di origine romana, con diversi negozi, del bar e ristoranti; due farmacie e l Iglesia de Santiago, antica e Paramo, un po abbandonata, ha un imponente statua di Santiago Torre San Matamoros sull altare maggiore. Nel medioevo sorgeva un Martin del ospizio per Pellegrini ora scomparso; la leggenda parla di una Camino curiosa battaglia avvenuta qui nel 1111 tra gli armati di Alfonso d Aragona e quelli di sua moglie. La Milla del Paramo, Villavante si passa il Canal del Paramo e ci si può fermare in un area ombreggiata per una sosta.

16 :00 Hospital de Órbigo finora abbiamo percorso 510 il paese, chiamato anche Puente de Orbigo, è famoso per lo stupendo ponte sul Rio Orbigo: lungo 204 mt. con 20 arcate, uno dei più antichi di Spagna, importante punto di riferimento del Camino. Esso è anche ricordato come Paso Honroso, secondo la leggenda di un cavaliere di Leon che, volendo riscattare il suo onore, per un mese sfidò coloro che attraversarono il ponte, battendoli tutti, era l Anno Santo Jacobeo Qui l Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme aveva una forte presenza e manteneva un ospizio per i Pellegrini, di loro rimane la sola Iglesia de San Juan Bautista 16^ tappa HOSPITAL DE ORBIGO / RABANAL DEL CAMINO CASTILLA KM 38 DISLIVELLO: 330 SALITA: 330 DISCESA: 0 Tempo di : ore 7:50 Tappa piacevole anche se lunga. Finalmente terminano le mesetas: da un po siamo nella regione detta Maragateria: è bello ritrovare un po di salita, vedere in lontananza monti imbiancati di neve, los Montes de Leòn. La bella città di Astorga appare quasi aerea con le sue ripide vie di accesso, come a volerne nascondere l elegante centro. Si attraversano piccoli paesi e villaggi con caratteristiche case di pietra, in continui saliscendi, e l aria è più vibrante, s incontrano boschi. Rabanal del Camino accoglie i pellegrini con grande ospitalità. a Santibañez de Valdeiglesia c e un nuovo, anche se modesto, albergue con 20 posti letto e servizi, chiede 4, è chiuso in inverno; atmosfera cordiale, gestito da hospitaleros. ad Astorga ci sono tre albergues: quello Municipal in Plaza de los Marqueses, con 160 posti letto a castello e buoni servizi, chiede 3, dicono sia un ex parcheggio per auto, di fatto è molto brutto ma funzionale ed in buon stato, apre da aprile ad ottobre. il secondo, aperto solo nei mesi invernali, è in Calle Matias Rodriguez, con 36 posti letto a castello, con buoni servizi ma senza cucina, chiede 2. il terzo, nettamente il migliore, è in centro città vicino alla cattedrale, in Calle Porteria, tel , l de Peregrino San Javier, ha 110 posti letto a castello, buoni servizi e ben mantenuto, chiede 6 per dormire, 3 per la colazione, ha anche un punto internet, aperto tutto l anno. a Murias de Rechivaldo c è il piccolo albergue Municipal, all interno del villaggio, con 20 posti letto a castello più lo spazio per materassi sul pavimento, buoni servizi ma senza cucina, aperto tutto l anno. a Santa Catalina de Somoza un altro piccolo albergue Municipal, un po fuori mano, dietro il Consultorio in Calle Escuela, ha 34 posti letto e servizi ma senza cucina ne posto per consumare pasti, ha un giardinetto ed è aperto tutto l anno. ad El Ganso l albergue Municipal, una ex scuola, è veramente inadeguato, ha 32 posti letto a castello, praticamente senza servizi, da non prendere in considerazione, visto che Rabanal del Camino è a poco più di un ora di cammino. a Rabanal del Camino, ci sono tre begli albergues: il migliore è senza dubbio il Refugio Gaucelmo, gestito dalla Confraternity of Saint James di Londra, è al centro del villaggio, con 46 posti letto a castello più eventuali spazi per materassi sul pavimento, buoni servizi. Aperto da marzo a novembre, chiede un offerta ed è inclusa la colazione, ottima atmosfera. l de Nuestra Señora del Pilar, nella piazza principale, con 78 posti letto a castello, buoni servizi, aperto tutto l anno, chiede 5. ed infine il modesto albergue detto "del villaggio", anche questo nella piazza centrale, con 22 posti letto a castello al secondo piano e 15 posti sul pavimento al primo piano; adeguati servizi, chiede 3, è aperto tutto l anno. Un nuovo albergue dovrebbe aprire il prossimo aprile 2005, all entrata del villaggio, con 36 posti letto.

17 : :30 Hospital del Órbigo Villares de Orbigo, Santibañez de Valdeliglesia, San Justo de la Vega :50 Astorga : :10 Murias de Rechivaldo Castrillo de Polvazares, Santa Catalina de Somoza :50 El Ganso usciti dal paese si incontra subito il bivio per il percorso alternativo, a sinistra, e dopo 2 si arriva alla Carretera Nacional N-120 che corre parallela alla vecchia strada fino a pochi chilometri prima di San Justo de la Vega, dove il percorso si ricongiunge al Camino. si attraversano due villaggi prima di arrivare al Crucero de Santo Toribio, detto anche Monte Gozo de Astorga. La croce di pietra ricorda il vescovo Toribio che qui s inginocchiò per un ultimo addio ad Astorga. Si può ammirare un magnifico panorama compresa la città di Astorga e le torri della sua cattedrale; in lontananza ci sono sempre los Montes de Leon ancora innevati. La romana Asturica Augusta, storica città con importanti e numerose testimonianze romane, : le mura, la cloachas romanas, le termas romanas ed altro. Il centro è pieno di edifici antichi e moderni, che convivono armoniosamente, i numerosi negozi, bar e ristoranti la rendono particolarmente accogliente. Incrocio strategico fin dal tempo dei romani. qui si congiunge al Camino Frances il Camino de la Via de la Plata, anche conosciuto come Camino Mozarabe, che viene da Sevilla. Da visitare la cattedrale con il suo bel portico del sec. XIV, il Palacio Episcopal, opera di Gaudì, il famoso architetto della Sagrada Familia di Barcellona, interessanti musei come quello "de los Caminos", le piazze e le numerose chiese. Ora salire diventa faticoso e si sale per i prossimi 30, fino alla Cruz de Hierro tipico villaggio della Tierra de Maragato con strade selciate ed edifici in pietra, c è un antica fonte e la rustica ed interessante chiesa parrocchiale di San Esteban. altri due villaggi caratteristici. Castrillo de Polvazares è stato recentemente restaurato con cura: la via principale è lastricata con pietre, le case ripulite e dipinte, ha diversi hotel privati, bar e ristoranti, vuol diventare un centro turistico. villaggio semi-abbandonato : nel sec. XII era un importante punto di ristoro per i Pellegrini e vi sorgevano un monastero ed un ospizio :50 Puente de Pañote :40 Rabanal del Camino finora abbiamo percorso 548 prima di attraversare il ponte sull Arroyo Reguerinas c è un bivio che, girando a destra, porta sulla Ruta de Oro, cioè a Rabanal Viejo e alla vicina miniera romana, esaurita da remoti tempi, detta Minas de la Funcarona. Da evitare: la visita non vale assolutamente la perdita di tempo. poco prima di entrare nel villaggio, al bivio per Santa Colomba de Somoza, sulla sinistra c è l Ermita del Bendito Cristo de la Vera Cruz. Il villaggio è in cima al Monte Irago, ora Monte Rabanal, ha una lunga tradizione con il Camino de Santiago: vi sono motivi per credere che nel sec. XII i Templari avessero qui un ospizio per l assistenza ai Pellegrini ed avessero costruito la Iglesia de Santa Maria, antistante al Refugio Gaucelmo. Di fianco al refugio c è il Monasterio Benedictino de San Salvador de Monte Irago, che oggi ospita monaci tedeschi. Nella chiesa di Santa Maria i monaci celebrano per i Pellegrini i Vespri alle 19, la Compieta alle 21, le Laudi alle 7,30 e la Santa Messa alle 9.

18 17^ tappa RABANAL DEL CAMINO / PONFERRADA CASTILLA KM 34 DISLIVELLO: -610 SALITA: 355 DISCESA: 965 Tempo di : ore 7:00 Si affrontano i Montes de Leòn, di cui la Cruz de Hierro con i suoi mt. di altitudine rappresenta il punto più alto di tutto il Camino Frances. Si discende per 9 per poi risalire per un breve tratto (la strada porta sotto una stazione radar, che è a mt.; il Camino, in quel punto raggiunge solo mt circa) e quindi una lunga discesa fino a Ponferrada, nella valle del Bierzo, tra paesi semi-abbandonati e malmessi. Ricordarsi che sono più pericolose le discese che le salite: per crampi, tendiniti e talloniti, distorsioni e cadute. Il paesaggio è molto bello: i boschi si stendono fino all orizzonte, dopo ogni piega del sentiero appaiono tranquille vallate. Tappa particolarmente ricca di emozioni. a Foncebadòn c è piccolo albergue presso la chiesa, con 18 posti letto a Manjarin c e un solitario quanto caratteristico e modesto albergue/bar/negozio privato, con 20 posti per materassi sul pavimento ed essenziali servizi. Il proprietario, Tomas, ha dedicato la sua vita ai Pellegrini mantenendo l albergue da solo: offre un caffè per colazione e semplici pasti, Canti Gregoriani da vecchi nastri ed un atmosfera di tempi passati. Non chiede nulla, ma si consiglia di mostragli,, tutta la simpatia possibile, anche se siete solo di passaggio; aperto tutto l anno. ad El Acebo ci sono tre albergues, aperti tutto l anno: l albergue Municipal, appena entrati nel villaggio sulla destra, con 12 posti letto a castello, servizi inadeguati. il Refugio Meson El Acebo, tel , ha 24 posti letto a castello e buoni servizi ma senza cucina, chiede 4, ha annesso un ristorante. poi c e il Refugio Tabertna de Jose, tel , all uscita del villaggio, con 14 posti letto a castello e 30 materassi sul pavimento in tende, modesti servizi, chiede 4. a Riego de Ambros c è il bell Riego de Ambros, di una rete privata, tel , a sinistra nella piazza del villaggio, con 40 posti letto a castello, buoni servizi, chiede 3, aperto tutto l anno. a Molinaseca l albergue Municipal è una chiesa ristrutturata in stile chalet, circa 500 mt. fuori del paese sulla strada per Ponferrada, con 28 posti letto a castello più spazio per materassi sul pavimento, buoni servizi e punto internet, chiede 4, aperto tutto l anno. a Ponferrada raggiungere l San Nicola de Flue non è proprio facile, le segnalazioni sono insufficienti ma consola il fatto che l albergue, annesso all Iglesia del Carmen in Avenida del Castillo, è una moderna e bella costruzione, inaugurato nel Ha 110 posti letto a castello in diverse camere, più spazio per materassi sul pavimento, buoni i servizi, ogni cosa è nuova e moderna, ricordarsi che in cucina è proibito "friggere", aperto tutto l anno. Nella chiesa adiacente la domenica alle 21 viene celebrata la Santa Messa per i Pellegrini :00 Rabanal del Camino :00 Foncebadòn :40 Cruz de Hierro :30 Manjarin :30 El Acebo :50 Riego de Ambros :00 Molinaseca usciti dal paese si incontra subito il bivio per il percorso alternativo, a sinistra, e dopo 2 si arriva alla Carretera Nacional N-120 che corre parallela alla vecchia strada fino a pochi chilometri prima di San Justo de la Vega, dove il percorso si ricongiunge al Camino. qui l eremita Gaucelmo nel sec XII costruì un ospizio ed una chiesa per i Pellegrini, oggi ricordati da una croce. Il paese è semi-abbandonato ma recentemente si è proceduto alla ristrutturazione ed al restauro di molte case è qui da tempo immemorabile ad indicare ai Pellegrini la via tra i monti, oggi è uno dei più significativi monumenti del Camino: ogni Pellegrino porta una pietra che va ad aggiungersi alle altre lasciate da chi lo ha preceduto. Qualcuno lascia una foto, chi un nastro, un rosario, una collanina, un fazzoletto: qualsiasi cosa per ricordare la parte di noi stessi che rimarrà qui per sempre. Sulla destra c è la moderna Cappella di Santiago; ora il Camino entra nel Bierzo. un altro villaggio abbandonato, tenuto in vita dall entusiasmo di Tomas, con il suo piccolo albergue: espressione di uno dei tanti aspetti del Camino. tranquillo villaggio di montagna dalle case in pietra. Da vedere la bella statua di Santiago Peregrino nell Iglesia de San Miguel e la scultura in memoria di un Pellegrino morto, in seguito ad un incidente, all uscita dal villaggio. è stato quasi interamente restaurato da gente venuta da Ponferrada, ora il villaggio ha ripreso la vitalità di un centro abitato, forse a discapito del Camino; interessante l Ermita de San Esteban. gosso villaggio in una bella e posizione, si entra attraversando il Puente de Peregrinos sul Rio Maruelo, numerosi i negozi bar e ristoranti, hotels privati. Vi è una farmacia. Dopo un paio di si arriva al bivio per il percorso alternativo, di circa 1,2 più breve, ma si evita il villaggio di Campo

19 :50 Campo :40 Ponferrada finora abbiamo percorso 582 villaggio alla periferia di Ponferrada, sopravvive una bella Fuente Romana, alcuni palazzi e la chiesa parrocchiale di San Blase. la città si può dividere in due distinte aree: il centro storico costituito dalla cittadina medievale e, oltre il fiume, il moderno e anonimo agglomerato industriale. La città deve la sua fama al Castillo de los Templarios più che al Puente Ferrado che le dà il nome. Dell originale ponte in ferro venne costruito da Osmundo, vescovo di Astorga, nell XI sec., non resta infatti traccia. Il castello è del XII sec. e fu un importante centro di potere dei Templari, molto interessante per la sua quasi perfetta conservazione. Ricca di numerosi monumenti, la città merita una visita. Chi ha poco tempo può limitarsi a visitare le chiese, le piazze, i palazzi ed i musei del centro storico. Chi avesse più tempo, non dovrebbe perdere l occasione di visitare, e non sono molto distanti dal centro, la stupenda Iglesia de Santo Tomas de las Ollas in stile Mozarabico del X sec. e la Iglesia de Santa Maria de Vizbayo in stile Romanico, sec. XI. 18^ tappa PONFERRADA / VEGA DE VALCARCE CASTILLA KM 45 DISLIVELLO: 90 SALITA: 150 DISCESA: 60 Tempo di : ore 8:50 C inoltriamo per la regione del Bierzo fino a Villafranca ed oltre. Il percorso rimane pressoché pianeggiante per un lungo tratto fino a Cacabelos e, dopo una leggera salita, si arriva a Villafranca del Bierzo. Qui si presenta la scelta fra due percorsi alternativi, di cui uno, molto bello, è da raccomandare per evitare il disagio di camminare lungo la carrettera nacional. Dopo Villafranca del Bierzo, se si è scelto di passare per l Alto Pradela, si attraversano vigneti e boschi di pini e si gode una magnifica vista sulla valle del Valcarce, poi si passa tra boschi di castagno e dopo una rapida ma breve discesa sulla carrettera si arriva alla Portela, qui s imbocca una valle secondaria e si ritrova la quiete della campagna. a Cacabelos l albergue è all uscita del villaggio, sulla destra in Plaza del Santuario, sembra un motel, ha 74 posti letto in piccole stanze, buoni servizi ma senza cucina nè posto per consumare i pasti, ha un bel patio, apre da aprile ad ottobre. C è un altro albergue, l Hogar del Peregrino, appena passato il ponte sul Rio Cua a Villafranca del Bierzo ci sono tre albergues: l Ave Fenix, tel , in Calle Santiago, adiacente l Iglesia de Santiago, ha 50 posti letto a castello più spazio per materassi sul pavimento, buoni servizi ma senza cucina, è richiesta un offerta, pasti in comune sono serviti per 6 compresa la colazione. Questo è un albergue unico sul Camino: è gestito da Jesus Jato e la sua famiglia con abnegazione ormai divenuta leggendaria mette a disposizione dei Pellegrini vari ed utili servizi: aperto tutto l anno. il secondo è un albergue Municipal di recente costruzione e ben mantenuto, a breve distanza dal primo, ha 64 posti letto, di cui 32 in 4 stanze ed altrettanti nell attico, che può essere molto caldo in estate; buoni servizi ed un bel giardinetto con vista sul villaggio, chiede 4, chiuso da novembre ad aprile. il terzo è l Hospederia del Convento de San Nicolas el Real, tel , un austero ex monastero dei Gesuiti, con 150 posti letto e ristorante che serve semplici pasti. Sembra ci sia anche l Albergeria de los Padres Paules, ma non si hanno precise informazioni. a Pereje c è l albergue Municipal, tel , ha 30 posti con letti singoli, buoni servizi, offre il pasto serale in comune, limitato l uso della cucina, aperto da aprile ad ottobre. ad Ambasmestas nuovo albergue privato (apertura 2005) a Vega de Valcarce l albergue Municipal è una posizione sovrastante il villaggio ma sotto la strada sopraelevata,, ha 30 posti letto a castello, modesti servizi, non c è acqua calda, chiede 4, aperto tutto l anno. C è anche, all ingresso del paese un albergue gestito da brasiliani :00 Ponferrada : :50 Compostilla, Columbrianos Fuentes Nuevas, Camponaraya usciti dal paese si incontra subito il bivio per il percorso alternativo, a sinistra, e dopo 2 si arriva alla Carretera Nacional N-120 che corre parallela alla vecchia strada fino a pochi chilometri prima di San Justo de la Vega, dove il percorso si ricongiunge al Camino. lasciato il centro città inizia un altra brutta periferia; quando si arriva a Compostilla, dove c è un monumento a Santiago Peregrino, si è ormai alla fine. Columbrianos è un anonimo villaggio satellite di Ponferrada, con vari bar e ristoranti. all entrata di Fuentes Nuevas c è la bella Fuente de Peregrino, più oltre circa un paio di, si arriva a Camponaraya. Piccolo centro industriale, si attraversa un modesto giardino, che offre un po di verde, con una fontana e si passa davanti alla moderna chiesa parrocchiale vicino al Rio Naraya

20 :00 Cacabelos :40 Pieros : : : :40 finora abbiamo percorso 627 Villafranca del Bierzo Pradela, Trabadelo Portela, Ambasmestas Vega de Valcarce bel paesotto nel cuore della regione del Bierzo, ricca di frutteti e vigne, produce un vino ottimo ma poco conosciuto. Percorrendo la Calle de los Peregrinos si passa davanti al bel palazzo in pietra del Prado del Torpe, grande negozio di vini: si dice ne offra, gratis, un bicchiere ai Pellegrini insieme ad una tapa. Ci sono molti negozi, palazzi, un museo archeologico con bei reperti romani, l Iglesia de Santa Maria del sec. XVI ed il curioso Sanctuario de la Capilla de la Quinta Angustia. Allungando il percorso di circa 6, si può andare a visitare il Monasterio de San Salvador de Carrecedo del sec X, ora chiamato Abadia de Santa Maria la Real; e Castro Ventosa, il romano Bergidum Flavium, luogo natale di El Bierzo. Da qui il Camino segue principalmente la carretera nacional; volendo si può seguire il percorso alternativo, appena usciti dal paese si prende a destra la strada secondaria per Arbobuena che si lascia presto per un sentiero di campagna e ci si ricongiunge al Camino 3 prima di arrivare a Villafranca del Bierzo. Questo percorso è circa 6 più lungo ma è molto bello, nella campagna tra vigneti e boschi, e si attraversa il villaggio di Valtuille de Arriba. si passa la Iglesia de San Martin e l Arroyo Valtuilles, dopo 2,5 si lascia la carretera e ci s inoltra fra i vigneti per El Camino de la Virgen salendo un po per poi ridiscendere. grazioso paese di reminescenze francesi, come il Castillo de los Marqueses. Sopra la Plaza Mayor c è l Iglesia de San Francisco, che si vuole sia stata fondata da San Francesco d Assisi, ed ancora l Iglesia de San Nicolas, il Convento Divina Pastora, l Iglesia Colegiata, il Convento de la Anunciada con le tombe dei Marqueses de Villafranca, la medievale Calle Agua che porta all uscita del paese passando davanti al Convento San Jose e molti negozi bar e ristoranti. Lasciato il paese ci si presenta con la possibilita di tre percorsi: la Ruta Pradela segue il Camino attraversando una bella zona panoramica ricca di verde, passa per Pradela e si ricongiunge a Trabadelo. la Ruta Carretera segue sempre la strada fino a Trabadelo via Pereje, ed è un percorso piuttosto brutto. il terzo percorso alternativo detto Camino Dragonte segue un sentiero sempre tra la campagna fino a poco dopo al villaggio di Ruitelan, dove si ricongiunge al Camino, quindi salta Trabadelo e Vega de Valcarce. Questo percorso è il meno frequentato ma il più bello: attraversa una campagna intatta e villaggi fuori del tempo. Però è necessario percorrerlo in un unica tappa da Villafranca del Bierzo al Cebreiro, in quanto lungo la strada non ci sono albergues ancora villaggi come i tanti che punteggiano il Camino, il primo è un centro di ristoro per camionisti che si fermano al motel privato. bel villaggio rovinato dall autostrada che lo sovrasta, ci sono negozi bar e ristoranti. Lasciato il villaggio, sulla sinistra, appare il minaccioso Castro Sarracin. 19^ tappa VEGA DE VALCARCE / TRIACASTELA CASTILLA / GALICIA KM 32 DISLIVELLO: 30 SALITA: 755 DISCESA: 725 Tempo di : ore 8:00 Tappa impegnativa per il dislivello da compiere: nella prima parte, da Vega de Valcarce al Cebreiro, si sale un dislivello di mt Poco prima di arrivare al Cebreiro si lascia la Castilla y Leon e si entra in Galicia, Provincia di Lugo. Già dalla tappa precedente avevamo rivisto boschi di castagni. Oggi è una full immersion nel verse. Scendendo dal Cebreiro ci sono viste spettacolari sulle valli sottostanti che sembrano non finire mai. Si cammina per umidi boschi, si attraversano pascoli sempre più aperti e s incominciano a vedere i caratteristici horreos. Santiago è ora più vicina. Per un po si cammina in alto, poi inizia la lunga discesa che ci porterà all Alto de Pojo per poi riprendere a scendere fino a Triacastela. Si attraversano costellazioni di piccoli villaggi che hanno assistito per secoli al passaggio dei pellegrini In Galicia la maggior parte degli albergues sono gestiti dalla Xunta de Galicia e sono gratis, raramente viene chiesta un offerta ma sono un po standardizzati. a Ruitelan l Paqueña Potala, tel , ha 35 posti letto e buoni servizi, chiede 4, per la cena 6 e per la colazione 2, sono in offerta altri utili servizi, ha anche un bar/negozio; aperto tutto l anno. a La Faba c è un nuovo albergue gestito dalla Confraternita tedesca, ha 30 posti letto e servizi, chiede 4, aperto da