ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO

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1 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 0/5 ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO INDICE 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI RESPONSABILITA MODALITÀ OPERATIVE... 2 Funzione e Nome Firma R E D A T T O Fabio Pezzotta f.to A P P R O V A T O Dott. Piero Imbrogno f.to E M E S S O Enrico Gotti f.to Versione Data Motivo 0 27/06/2014 Prima emissione

2 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 1/5 1. SCOPO La presente Procedura Operativa ha lo scopo di uniformare, razionalizzare e dettagliare i flussi, i criteri, le modalità operative e i comportamenti relativi alla gestione dei processi di cui trattasi, a dettaglio di quanto riportato dalla IODPM01. Ciò nel rispetto dei criteri e delle indicazioni previste dalla pianificazione aziendale, regionale e dagli indirizzi nazionali, in un contesto complessivo e coordinato anche con altri Servizi/Dipartimenti, nonché nel riguardo delle norme sulla semplificazione dei procedimenti e sulla responsabilizzazione dei titolari d impresa 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente P.O. si applica ai seguenti processi attribuiti al Servizio di Medicina Ambientale (SMA): SITI CONTAMINATI; 3. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI Legge Regionale n. 8/2007 Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità - Legge Regionale n. 33 del ; Piano Regionale Prevenzione (DGR 1175 del 29 dicembre 2010) Piano Regionale per la promozione della salute (D.G.R 1821 del 8 giugno 2011 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale" Legge Regionale 5/2010 Norme in materia di Impatto Ambientale Regolamento Regionale n 5 /2011 attuativo della l.r. 5/2010 legge 11 marzo 2005, n 12 - "Legge per il governo del territorio; D.C.R. 13 marzo 2007, n. VIII/351 "Indirizzi Generali per la Valutazione Ambientale di Piani e Programmi. D.G.R. 27/12/2007, n "Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi- VAS; Linee guida in materia di Controlli emanate in data ai sensi dell art. 14, comma 5 decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge 4 aprile 2012, n. 35; Regolamento del Dipartimento di Prevenzione Medico (Aggiornamento 24/10/2013) e I.O. DPM01 Piano annuale dei controlli del Servizio di Medicina Ambientale. 4. RESPONSABILITA La responsabilità della elaborazione e dell aggiornamento della presente procedura è del Responsabile del Servizio di Medicina Ambientale che si avvale della collaborazione del Responsabile dell U.O. Tecnica. La applicazione della presente è verificata dal Responsabile del Servizio coadiuvato dal Resp. U.O. Tecnica, e dal Responsabile di Settore /USP ufficio per quanto di competenza; le strutture cooperano con l Ufficio Qualità per il controllo mediante Audit interni.

3 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 2/5 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. SITI CONTAMINATI; Riferimenti specifici: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Parte quarta -Titolo V D.Lgs. 16 gennaio 2008, n.4 (mod. e integr. al D.Lgs. 152/2006). Il D.Lgs n.4/2008 ha integrato la Parte I, II, III e IV del T.U.A., dando completa attuazione al recepimento di alcune Direttive Europee e introducendo i principi fondamentali di: sviluppo sostenibile; prevenzione e precauzione; chi inquina paga ; sussidiarietà; libero accesso alle informazioni ambientali; La Parte II così modificata, stabilisce che le strategie di sviluppo sostenibile definiscano il quadro di riferimento per le valutazioni ambientali. D.Lgs. n. 46 del 2014 (mod. e integr. al D.Lgs. 152/2006) Legge Regionale 12 dicembre 2003 n 26 Legge Regionale 27 dicembre 2003 n 30 Legge Regionale 29 giugno 2009 n 10 Regolamento Regionale 28 febbraio 2005 n 1 Regolamento Regionale 2 dicembre 2005 n 8 D.G.R. 15 giugno n. 8/2744 D.G.R. 22 giugno n. 8/2838 D.G.R. 24 gennaio n. 8/4033 D.G.R. 10 febbraio n. 8/11348 :Linee guida in materia di bonifica di siti contaminati Circolare regionale del Ruolo e funzioni ASL - SMA: Come indicato dalla normativa nazionale di riferimento e specificato dalle norme e dagli altri provvedimenti regionali, l ASL è coinvolta nella ANALISI DI RISCHIO SANITARIO AMBIENTALE nell ambito dei procedimenti istruttori inerenti i siti contaminati. L ASL fornisce il proprio contributo tecnico scientifico e di conoscenze, in sinergia con le azioni degli altri Enti e Soggetti interessati durante tutte le fasi dei procedimenti istruttori. Su richiesta degli Enti competenti e in particolare dei Comuni e della Provincia, l ASL partecipa alle Conferenze dei Servizi, agli incontri tecnici e alle altre attività istruttorie sin dal momento della ricezione, da parte dei medesimi Enti, delle comunicazioni di cui all art. 304 comma 2 del DLgs 152/2006 ( contenenti la descrizione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza di emergenza adottate da parte del responsabile al momento della constatazione che un possibile danno ambientale possa verificarsi.) Analogamente partecipa a tutte le attività istruttorie anche nell ambito dei procedimenti di cui all art. 305 e all art.242 del DLgs 152/2006, compresa in modo particolare la valutazione del documento di analisi di Rischio Sanitario Ambientale Sito-Specifica, corredato dall eventuale programma di monitoraggio. Il contributo tecnico scientifico ASL costituisce importante supporto, con riferimento alla valutazione e determinazione del rischio sanitario, alle decisioni per la definizione degli obiettivi di bonifica e degli interventi di messa in sicurezza dei siti contaminati. Strumenti per la valutazione e la predisposizione del Contributo di competenza:

4 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 3/5 Occorre preliminarmente sottolineare che bisogna conoscere in modo appropriato la normativa di riferimento indicata nel paragrafo Riferimenti specifici. Ciò al fine di inquadrare correttamente il procedimento e le sue relative fasi di evoluzione. Quale strumento specifico per la valutazione e la formulazione del contributo tecnico scientifico di competenza ASL, si rimanda in particolare a: D.g.r. 10 febbraio n. 8/ Linee guida in materia di bonifica di siti contaminati: ALLEGATO 1 - Linee guida per l applicazione dell Analisi di Rischio sanitario ambientale sito-specifica per la definizione degli obiettivi di bonifica dei siti contaminati. Si ritiene inoltre opportuno evidenziare, in modo estremamente sintetico, i seguenti aspetti: tra gli elementi di novità introdotti dalla normativa richiamata vi è l obbligo di porre al primo posto il ricorso alla procedura di Analisi Assoluta di Rischio sanitario ambientale sitospecifica, al fine di: - individuare se un sito è contaminato o non contaminato; - individuare gli obiettivi della bonifica per i suoli e per le acque. A tal fine occorre conoscere e acquisire dimestichezza con le definizioni contenute nell art. 240 del D.Lgs. 152/2006, così come corretto dal D.Lgs 4/2008 ( sito contaminato; concentrazioni soglia di contaminazione -CSC; concentrazioni soglia di rischio-csr; sito potenzialmente contaminato) In sintesi la procedura individuata dal D.Lgs. 152/2006 è la seguente: 1) Confronto con le Concentrazioni Soglia di Contaminazioni (CSC) tabellate: a) Non superamento: sito non contaminato; b) Superamento: sito potenzialmente contaminato. Applicazione dell analisi di rischio per valutare se il sito è realmente contaminato. 2) Se il sito è contaminato in quanto l analisi di rischio evidenzia un rischio sanitario ambientale, allora necessita di bonifica. Gli obiettivi della bonifica saranno calcolati applicando un nuovo modello di analisi di rischio sanitario sito-specifico. Le procedure operative ed amministrative sono previste dall art. 242 del D.Lgs. 152/2006 Nell ambito della analisi di rischio sanitario (AdR) connesso alla contaminazione di un sito, è necessario individuare il Modello Concettuale del Sito (MCS). Tale elaborazione è il frutto di indagini ed analisi di caratterizzazione del sito e la sua definizione comprende essenzialmente la ricostruzione dei caratteri delle tre componenti principali che costituiscono l AdR: Sorgente Trasporto Bersaglio per cui devono essere definiti: 1) Le sorgenti di contaminazione 2) Le vie di migrazione 3) I bersagli della contaminazione Per quanto riguarda i bersagli della contaminazione, ai fini dell esecuzione di un analisi di rischio sanitaria, questi sono esclusivamente umani. Tali ricettori sono differenziati in funzione: - della loro localizzazione. Si definiscono bersagli on-site quelli posti in corrispondenza della sorgente di contaminazione, e bersagli off-site quelli posti ad una certa distanza da questa; - della destinazione d uso del suolo; le tipologie di uso del suolo sono differenziate in: a) Residenziale, a cui corrispondono bersagli umani sia adulti che bambini (età compresa tra 0-6 anni.); b) Ricreativo, a cui corrispondono bersagli umani sia adulti che bambini; c) Industriale/Commerciale, a cui corrispondono bersagli esclusivamente adulti. Calcolo della Esposizione E L esposizione E [mg (kg d)-1] è data dal prodotto tra la concentrazione del contaminante in una matrice ambientale (suolo superficiale, aria indoor, aria outdoor), calcolata in corrispondenza del punto di esposizione

5 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 4/5 Cpoe e la portata effettiva di esposizione EM definita come la quantità giornaliera di matrice contaminata alla quale il recettore risulta esposto, per unita di peso corporeo: E = Cpoe x EM Calcolo del Rischio R La stima del rischio (R) per la salute umana, connesso alla esposizione ad una specie chimica contaminante. Il rischio per la salute umana viene differenziato tra individuale e cumulativo. Il calcolo del Rischio per la salute umana viene svolto in funzione delle sorgenti di contaminazione considerate, che sono: suolo superficiale, suolo profondo, falda e prodotto libero. Criterio di tollerabilità del rischio Riguardo gli effetti cancerogeni porre il rischio per la per la salute umana pari a 10-6 significa che il rischio incrementale di contrarre il tumore è per l individuo 1 su Se il rischio per la salute umana è uguale o inferiore alla soglia di 10-6 lo stesso viene considerato accettabile. Così come proposto da ISS e riportato nel D.Lgs 04/2008, i valori di rischio considerati tollerabili per le sostanze cancerogene sono: sostanze cancerogene: TR = 10-6 (valore di rischio individuale) sostanze cancerogene TRCUM = 10-5 (valore di rischio cumulativo) Calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici (CSR) L applicazione della procedura di analisi assoluta di rischio permette il calcolo per ogni specie chimica contaminate degli obiettivi di bonifica sito-specifici per ciascuna sorgente di contaminazione, ossia del valore di concentrazione massimo ammissibile, in corrispondenza di ogni sorgente secondaria di contaminazione (Concentrazione Soglia di Rischio, CSR), compatibile con il livello di rischio ritenuto tollerabile per il recettore esposto. Software I software maggiormente utilizzati in ambito nazionale ed internazionale per la conduzione di analisi di rischio di livello 2 nel quadro delle attività di bonifica dei siti contaminati sono: ROME versione 2.1 BP-RISC versione 4.0 GIUDITTA versione 3.1 RBCA Tool Kit versione 2.0 Ciascuno di essi consiste essenzialmente nella implementazione di un codice di una procedura di analisi di rischio; l architettura di tutti i software esaminati può, pertanto, essere schematizzata nei seguenti punti: 1) Inserimento delle proprieta specifiche e geometriche del sito e della sorgente; 2) Inserimento della concentrazione rappresentativa alla sorgente; 3) Selezione degli inquinanti e definizione delle relative proprieta chimico-fisiche e tossicologiche; 4) Individuazione delle vie di migrazione e di esposizione in accordo al modello concettuale; 5) Calcolo dei fattori di trasporto dei contaminanti per le diverse vie di migrazione; 6) Calcolo dell esposizione E, noti i parametri di esposizione e la concentrazione al punto di esposizione; 7) Calcolo del Rischio R, noti esposizione e proprietà tossicologiche.

6 ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 5/5 Competenze: A dettaglio di quanto riportato dalla IODPM01 e fermo restando il coordinamento dello SMA dei singoli processi e delle iniziative a livello centrale, le competenze, vengono attribuite, di norma, nel modo seguente: SITI A RILEVANZA PROVINCIALE, REGIONALE, STATALE La responsabilità dell'intero procedimento e la firma finale degli atti di competenza ASL rimane in capo al Servizio di Medicina Ambientale. L istruttoria, formulazione ed espressione dei contributi/osservazioni di competenza ASL è svolta dagli Uffici di Sanità Pubblica territorialmente competenti, secondo le procedure in vigore, in collaborazione con lo SMA. SITI A RILEVANZA COMUNALE La responsabilità dell'intero procedimento (istruttoria, formulazione ed espressione dei contributi/osservazioni) e la firma finale degli atti di competenza ASL è in capo agli Uffici di Sanità Pubblica territorialmente competenti, secondo le procedure in vigore. Lo SMA assicura la collaborazione se richiesta.

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