PROGETTO: UN ALTRA DIDATTICA E POSSIBILE. Capovolgere i Bisogni Educativi Speciali. La didattica capovolta per tutti.
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- Emanuele Bernasconi
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1 PROGETTO: UN ALTRA DIDATTICA E POSSIBILE Capovolgere i Bisogni Educativi Speciali La didattica capovolta per tutti. Corso in presenza (6 incontri da tre ore ciascuno), rivolto ai docenti di ogni ordine e grado. Per poter partecipare bisogna dare adesione scritta compilando il modulo a questo link entro il 26 Ottobre 2014 L attestato di frequenza sarà rilasciato con un numero di ore di frequenza pari ai 2/3 del totale. PROFILO DEL CORSO Il corso Capovolgere i Bisogni Educativi Speciali, la didattica capovolta per tutti" è un percorso formativo esperienziale in 4 moduli per realizzare una didattica inclusiva con la tecnica della flipped classroom". Il corso intende formare e/o aggiornare i docenti affinché siano in grado di implementare un modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l assegnazione del lavoro da svolgere a casa vengono capovolti. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire ai docenti le conoscenze e gli strumenti per identificare ed affrontare i Bisogni Educativi Speciali (direttiva MIUR del 27/12/2012), realizzando una didattica inclusiva che offra ampie possibilità di personalizzazione, stimoli l apprendimento cooperativo e introduca gradatamente docenti e discenti all utilizzo efficace della "didattica capovolta". PROGRAMMA DEL CORSO Modulo 1: In classe tutti i bisogni educativi sono speciali Modulo 2: Come e perché capovolgere la didattica Modulo 3: Il lavoro a casa? Le lezioni! Modulo 4: Il lavoro a scuola? I compiti!
2 Modulo 1 - In classe tutti i bisogni educativi sono speciali Questa prima parte del corso è dedicata alle tematiche relative alla individuazione e gestione dei ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, individuati dalla direttiva MIUR del 27/12/2012. Strumenti per l analisi dei bisogni educativi La mappa dei bisogni educativi 1. Una mappa per orientarsi nelle problematiche educative che verranno trattate nei capitoli successivi. L area delle disabilità 2. Le diverse problematiche incluse nell' AREA DELLE DISABILITA', tutelate dalla Legge 104 del L area dei disturbi specifici 3. Le diverse problematiche incluse nell'area DEI DISTURBI SPECIFICI tutelati dalla Legge 170 del L area degli svantaggi 4. Le problematiche incluse nell'area degli Svantaggi tutelate per la prima volta dalla direttiva del 27/12/2012. La normativa sui bisogni educativi 5. Le principali norme di riferimento per le diverse tipologie di problematiche educative Il ruolo della scuola, delle ASL, dei professionisti privati e quello dei genitori 6. Una giusta distribuzione di compiti e competenze Strumenti operativi per la gestione dei bisogni educativi Strumenti per l individuazione delle difficoltà di apprendimento 1. Alcuni dei principali indici per individuare i disturbi di apprendimento più frequenti (dislessia, disgrafia e discalculia) e altre problematiche. Analisi dei bisogni educativi della classe 2. Strumenti per censire i Bisogni Educativi della classe. I documenti per l inclusione: PDP, PEI e PAI 1. I documenti principali redatti dalle varie componenti della scuola che garantiscono una didattica inclusiva. 2. Come utilizzare nel migliore dei modi le relazioni del servizio sanitario. Esercitazione Modulo 1: stesura di un PDP su alcuni casi reali presentati; approccio in casi reali di DSA o BES
3 Modulo 2 - Come e perché capovolgere la didattica Comincia ora la vera e propria riflessione sulla didattica capovolta che analizzerà esempi e motivazioni della "flipped classroom". Perché è importante modificare la nostra didattica Il modello didattico della flipped classroom 1. Introduzione al metodo: primo approccio corretto, dubbi e certezze, obiezioni e soddisfazioni. Metodo o Ideologia? Perché capovolgere la didattica della propria classe 2. Visione commentata di alcuni filmati di vita scolastica tradizionale. Confronto con filmati di classe rovesciata e di nuovi modelli di pensiero educativo La flipped classroom e i BES 3. Come cambia il rapporto con i BES grazie al flipped learning. Le attività in classe, a casa ed i criteri di valutazione. Primi passi per introdurre la didattica capovolta Come trovare il proprio stile 1. Come trovare il proprio stile di docente per impostare una didattica rovesciata? Come cominciare, quali regole darsi e come orientarsi tra le varie opzioni. Uso della rete per essere aiutati nel progetto iniziale e nel quotidiano. Come comunicare agli studenti il nuovo modello didattico 2. Primo giorno di scuola, impostazione del lavoro, metodi per ottenere informazioni corrette dagli studenti usando telefono, app e PC in modo creativo. Uso dei cartelli in classe, delle mail, degli sms. Come coinvolgere le altre figure della scuola 3. Come contattare i genitori per informarli e tenerli aggiornati. Come informare e tentare di coinvolgere il Consiglio di Classe. Cosa chiedere agli insegnanti di sostegno. Come informare, cosa chiedere e come rapportarsi con la Dirigenza. Esercitazione Modulo 2: scegliere la soluzione più adatta per situazioni molto comuni che potrebbero capitare se si cerca di usare la didattica rovesciata; redigere un modulo da far compilare agli studenti il primo giorno di scuola.
4 Modulo 3 Il lavoro a casa? Le lezioni! Questo modulo è dedicato al lavoro a casa che, nella didattica rovesciata, è costituito dalle lezioni. Vedremo come scegliere delle lezioni efficaci e come strutturarne di nuove. 1. Dove pubblichiamo il materiale 2. Gli ambienti per il e-learning 3. Le risorse compensative 4. Lavorare assieme con Google Drive 5. Cercare informazioni su Internet 6. Progettare un video: all inizio vediamo come fanno gli altri 7. Progettare il nostro video 8. Registrare un video con software commerciale e gratuito 9. Come modificare un video 10. Montare un video con Movie Maker o altri software di editing video 11. Caricare un video su Youtube 12. Non solo video Esercitazione Modulo 3: progettare una lezione su un argomento a propria scelta e successivamente realizzare un video da pubblicare su youtube.
5 Modulo 4 Il lavoro a scuola? I compiti! In questo ultimo modulo vedremo come organizzare il lavoro a scuola nel tempo "liberato" dalle lezioni frontali. Il tempo a scuola nel tempo "liberato" dalle lezioni frontali. 1. Ottimizzare il tempo a scuola nella didattica rovesciata. Ora che la lectio ex cathedra è fuori dall'aula come usiamo il tempo in classe? Iniziamo a spostare l'accento dall'insegnamento all'apprendimento. La personalizzazione e il contatto continuo con la classe 2. La personalizzazione e il contatto continuo con la classe Differenziare si può e si deve ma senza ansie. Cominciamo a familiarizzare con i tre livelli di apprendimento e con la Progettazione Universale per l'apprendimento. Organizzare efficacemente il lavoro in classe 3. Organizzare efficacemente il lavoro in classe Dai primi dieci minuti della prima lezione Flipped all'intero sistema organizzativo di un modulo didattico Flipped Stimolare l apprendimento cooperativo 4. Come stimolare l'apprendimento cooperativo Analisi della strategia del Team Based Learning per focalizzare i punti forti che aiutano gli studenti a lavorare insieme e non semplicemente a dividersi i compiti in un gruppo Il ruolo del docente 5.Il ruolo del docente Il docente facilitatore: non più saggio in cattedra ma guida al fianco per sviluppare anche le competenze sociali Strumenti di valutazione nella pratica flipped 5. Come cambiano gli strumenti di valutazione nella didattica capovolta. Più peso alla valutazione formativa e ognuno raggiunge risultati al proprio ritmo. Esercitazione Modulo 4: progettare il vero e proprio capovolgimento di una lezione.
6 CALENDARIO GIORNO ORA ARGOMENTI 29/10/2014 Modulo 1 05/11/2014 Modulo 2 12/11/ /11/ /11/2014 Modulo 3 prima parte. Modulo 3 seconda parte. Modulo 4 prima parte. 03/12/2014 Modulo 4 seconda parte.
Obiettivo: Cristina Franceschini e Deborah Cacace propongono, insieme, una semplice attività, per introdurre le tematiche del corso.
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