Guida alle parole chiave della didattica
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- Tommaso Di Carlo
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1 Guida alle parole chiave della didattica Nelle indicazioni nazionali del 2012, nelle circolari ministeriali in genere e soprattutto nella scuola e tra le insegnanti, si stanno diffondendo alcune parole di cui è bene condividere il significato allo scopo di rendere la comunicazione univoca ed efficace e anche per aiutare i docenti a orientarsi non solo nelle nuova terminologia, ma soprattutto nelle nuove linee didattiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono: cognitive, uso del pensiero logico, intuitivo e creativo, e pratiche, che implicano l abilità manuale e l uso di metodi, materiali e strumenti. BES: l acronimo BES sta a significare Bisogni Educativi Speciali. Con questi termini si indicano alunni che non sono in possesso di una certificazione, ma che presentano vari disturbi o difficoltà di apprendimento e/o comportamento. Lo svantaggio può essere sociale e culturale, causato da difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a lingue diverse e altre problematicità riconducibili a ragioni psicologiche e ambientali, a cause endogene ed esogene che insieme compromettono il funzionamento apprenditivo dello studente. 1
2 Questa definizione comprende quindi una fascia molto più ampia rispetto a quella riferibile alla presenza di deficit, per cui la discriminante tradizionale (alunni con disabilità/alunni senza disabilità) risulta troppo schematica e semplicistica per descriverne la complessa realtà. Coding: per coding si intende, in informatica, la stesura di un programma. Introdurre il coding, quindi la programmazione, e il pensiero computazionale nella scuola ha lo scopo di insegnare agli alunni a risolvere problemi complessi applicando la logica del paradigma informatico. I ragazzi dovrebbero essere così in grado non solo di usare il computer, ma di produrre piccoli programmi o brevi sequenze. Competenza: indicano la capacità di usare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio. Le competenze vengono valutate in base al livello di responsabilità e autonomia raggiunto. Di conseguenza per competenza s intende la capacità di usare in modo consapevole ed efficace le conoscenze acquisite, comprese e utilizzarle in contesti non solo scolastici ma anche nella vita quotidiana per risolvere problemi di tipo pratico (vedi Prova di competenza). Competenze chiave di cittadinanza: sono state individuate dall Unione europea e corrispondono alle competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Relativa a competenze chiave per l apprendimento permanente, 2006). Queste competenze devono essere acquisite durante il percorso dell istruzione. 2
3 Tali competenze vengono individuate in riferimento a otto ambiti: comunicazione nella lingua madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare ad imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. In Italia le competenze chiave stilate dall Unione europea sono state rielaborate nell ambito del Decreto n. 139 del 22 Agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione che ha individuato le otto competenze chiave di cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all istruzione: imparare ad imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire ed interpretare l informazione. 3
4 Competenza digitale: è la quarta delle otto competenze chiave previste dal Parlamento europeo, e consiste nel: saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata dalle abilità di base nelle TIC (Tecnologie di Informazione e di Comunicazione): l uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. In quest ottica la competenza digitale supera la concezione di abilità tecniche nell uso del mezzo informatico, a favore invece della consapevolezza sulle opportunità e sui rischi che le tecnologie comportano. La competenza digitale da conseguire al termine dell obbligo scolastico viene legata quindi sia all uso delle principali applicazioni informatiche ma soprattutto alla consapevolezza delle loro potenzialità. Comunicazione aumentativa: descrive l insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che facilitano e aumentano l apprendimento e la comunicazione in persone con difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi. La comunicazione aumentativa non propone solo nuovi modi comunicativi ma, attraverso l analisi delle competenze dell alunno, indica strategie per incrementare le stesse. Conoscenze: indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Le conoscenze sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze possono essere teoriche e pratiche. 4
5 Cooperative Learning: sono tecniche d insegnamento e di conduzione della classe che mirano a far lavorare gli studenti in piccoli gruppi, per attività di apprendimento, e vengono valutati in base ai risultati raggiunti. I gruppi devono essere il più possibile eterogenei, per fare in modo che ognuno possa dare un contributo positivo rispetto al suo stile cognitivo. Uno degli scopi fondamentali del Cooperative Learning è anche quello di sviluppare le competenze relazionali di base e le competenze sociali, promosse nelle competenze chiave di cittadinanza europee. Didattica inclusiva: è un approccio didattico volto a creare un clima di accettazione e rispetto delle diversità adattando le metodologie d insegnamento, i materiali, i tempi e le tecnologie all alunno con BES, sviluppando così nel gruppo classe un approccio cooperativo. La didattica inclusiva mira a trovare punti di contatto tra le programmazione di classe e quella individualizzata, inoltre è una didattica aperta a modificare le strategie di apprendimento in itinere. DSA: o disturbi specifici di apprendimento, comprendono tutte i disturbi dell apprendimento di abilità (dislessia, disortografia, discalculia...) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, quindi in soggetti con intelligenza nella norma, e in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. Dalla circolare ministeriale del 6 marzo 2013 i DSA fanno parte dei BES. 5
6 PDP: l acronimo PDP significa Piano Didattico Personalizzato e può essere utilizzato per declinare la programmazione didattica rispetto agli alunni con BES. Nel PDP viene redatta la programmazione didattica personalizzata tenendo conto delle singole problematiche dell alunno. Inoltre nel PDP vengono esplicitati gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all alunno per raggiungere in autonomia e serenità gli obiettivi prefissati. Problem solving: è un insieme di strategie che permettono di affrontare e risolvere serenamente un problema in maniera positiva ed efficace. La risoluzione è legata più all interazione con la situazione stessa, che alle conoscenze pregresse dello studente. L obiettivo è quello di stimolare l osservazione, il pensiero critico e creativo dello studente che si confronta con situazioni inusuali, la cui risoluzione non è intuitiva. Prova di competenza/prova esperta/prova concreta: con questi diversi termini si indica una prova che non verifica solamente le conoscenze e le abilità, ma le competenze, cioè le capacità generali dell alunno di risolvere problemi, produrre un manufatto, organizzare un progetto... Si tratta quindi di una prova non meramente di verifica dei contenuti ma di valutazione sul saper usare le conoscenze acquisite anche al di fuori del contesto scolastico adattandole alla realtà. Proprio per questi motivi sono un elemento importante per la valutazione dei traguardi di competenze acquisiti. 6
7 Reading literacy: l abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scritto richieste dalla società e/o apprezzate dall individuo. I giovani lettori devono saper costruire un significato da testi di vario tipo. Leggono per apprendere, per far parte della comunità dei lettori a scuola e nella vita di ogni giorno, e per godimento personale. Strategie metacognitive: imparare a imparare. Le strategie metacognitive fanno riferimento a un approccio didattico che richiede un atteggiamento che privilegi non che cosa l alunno apprende, ma come l alunno apprende e che attivi la riflessione degli alunni su aspetti riguardanti la propria capacità di apprendere, di stare attenti, di concentrarsi, di ricordare, di elaborare e mettere a punto un proprio stile cognitivo. 7
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