POLITICHE D ASSOCIAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "POLITICHE D ASSOCIAZIONE"

Transcript

1 POLITICHE D ASSOCIAZIONE PARLAMENTO EUROPEO GIOVANI

2 INDICE Parte I Soci pag. 02 Parte II Elezioni pag. 04 Parte III Consiglio Direttivo pag. 06 Parte IV Preselezione Nazionale pag. 10 Parte V Selezione Nazionale pag. 11 Parte VI Sessione Regionale pag. 14 Parte VII Facilitatori pag. 16 Allegato 1 Criteri di valutazione della Preselezione Nazionale pag. 19 Allegato 2 Programma della Selezione Nazionale pag. 20 Allegato 3 Procedure di dibattito della Selezione Nazionale pag. 21 1

3 PARTE I - SOCI STATUS DI SOCIO Lo status di socio dura per un esercizio finanziario 1, al termine del quale può essere rinnovato. La partecipazione in qualità di delegato o di docente accompagnatore a un evento del PEG determina lo status fino a conclusione dell esercizio finanziario entro cui si è tenuto l evento. I soci hanno il diritto di accedere alla mailing list dei collaboratori. La cessazione da socio secondo i modi previsti dallo Statuto comporta la cancellazione dalla mailing list dei collaboratori QUOTA D ASSOCIAZIONE La quota annuale d Associazione è pari a 20 salvo diversa delibera dell Assemblea dei Soci. Deve essere corrisposta entro i trenta giorni precedenti alla seduta ordinaria dell Assemblea dei Soci in cui sono approvati i bilanci. Il pagamento è possibile: 1. per interposta persona; 2. tramite bonifico bancario sul conto corrente del PEG; 3. tramite saldo in contanti a un Consigliere Direttivo dietro rilascio di quietanza; 4. tramite ricarica su carta di credito ricaricabile Postepay, se messo a disposizione da un Consigliere Direttivo. Il saldo in contanti è immediatamente registrato, mentre negli altri casi è necessario inviare scansione della distinta di pagamento RIMBORSI DI DIRITTO I rimborsi si effettuano unicamente dietro presentazione di opportune pezze giustificative degli importi spesi. Consiglieri direttivi in missione 2 per conto dell Associazione hanno diritto alla copertura integrale delle spese di viaggio. I Presidenti delle Selezioni Nazionali e delle Sessioni Regionali hanno diritto alla copertura delle spese di viaggio fino a un massimo di 150,00 nel caso in cui raggiungano la sede dell evento dall estero. I Presidenti di Giuria hanno diritto alla copertura delle spese di viaggio fino a un massimo di 100,00. I rimborsi per i titolari di cui ai tre commi precedenti devono essere saldati nel minore tempo possibile. 1 Periodo intercorrente fra l approvazione di due successivi bilanci consuntivi. 2 Qualunque evento cui sia necessaria la presenza di un membro del CD in rappresentanza ufficiale dell Associazione. Fra gli altri, sono compresi la partecipazione ai BNC, gli incontri con i Comitati Organizzatori degli eventi, gli incontri con i possibili finanziatori, gli incontri di carattere istituzionale. 2

4 1.4 - RIMBORSI DISCREZIONALI Il Consiglio Direttivo può inoltre rimborsare le spese di viaggio ai partecipanti agli eventi PEG Ove le disponibilità di cassa non siano sufficienti a rimborsare tutti i richiedenti, l ordine da seguire è: 1. Rimborso parziale ai partecipanti dei corsi di formazione organizzati dal PEG, ove questa sia condizione necessaria per essere selezionato come facilitatore; 2. Rimborso totale ai partecipanti dei corsi di formazione organizzati dal PEG, ove questa sia condizione necessaria per essere selezionato come facilitatore; 3. Rimborso totale delle spese di viaggio dei Presidenti di Selezione Nazionale e Sessione Regionale; 4. Rimborso parziale ai facilitatori delle Selezioni Nazionali e delle Sessioni Regionali; 5. Rimborso parziale ai partecipanti dell Assemblea Ordinaria Annuale; QUOTA NAZIONALE La quota nazionale è il numero minimo di ruoli da facilitatore (official) riservato ai soci del PEG per ogni evento organizzato. I soli soci che abbiano regolarizzato la propria posizione per l esercizio di svolgimento della sessione hanno diritto a candidarsi in seno alla quota nazionale. 3

5 PARTE II - ELEZIONI 2.1 PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE I soci che intendano concorrere per il ruolo di Consigliere Direttivo sono tenuti a presentare la propria candidatura inviando il modulo predisposto dal Consiglio Direttivo alla casella di posta elettronica di Associazione (peg@eypitaly.org) nel periodo compreso fra i 30 e i 15 giorni antecedenti all Assemblea. Tutte le candidature saranno pubblicate sul sito dell Associazione per i 14 giorni antecedenti alle elezioni GIUNTA PER LE ELEZIONI In occasione delle elezioni del Consiglio Direttivo è formata una Giunta formata da tre soci, scelti per sorteggio tra i presenti che non abbiano presentato la propria candidatura. Assume il ruolo di Presidente della Giunta per le elezioni il sorteggiato da più tempo iscritto all Associazione. Gli altri due membri assistono il Presidente nell espletamento delle sue funzioni. La Giunta è responsabile del corretto espletamento delle elezioni. I membri della giunta sottoscrivono di avere letto e compreso tutti gli articoli delle presenti Politiche inerenti alle elezioni DELEGHE I soci hanno facoltà di delegare il proprio voto inviandone comunicazione scritta per mezzo di posta elettronica alla casella di Associazione (peg@eypitaly.org) nei termini stabiliti dal Consiglio Direttivo. I soci deleganti devono essere in regola con l iscrizione al termine ultimo previsto per la dichiarazione della delega, pena l invalidità della stessa. Il Segretario comunica i nominativi dei delegati al Presidente della Giunta, e il numero di deleghe per ognuno dei delegati SCHEDE ELETTORALI Il Segretario dell Associazione appronta le schede elettorali, e le consegna al Presidente della Giunta. Le schede elettorali riportano i nominativi dei candidati elencati per ordine alfabetico di cognome. Accanto a ogni nome è presente una casella. Ogni scheda deve essere vidimata dal Presidente della Giunta prima di essere consegnata agli elettori ESPRESSIONE DEL VOTO L elettore esprime al massimo cinque preferenze tracciando un segno X nella casella accanto al nome dei candidati. 4

6 Una volta espresse le preferenze, l elettore piega la scheda in modo da celare l espressione del voto e la ripone nell urna. Sono nulle tutte le schede che riportano più di cinque preferenze, quelle su cui siano stati apposti segni diversi da quelli strettamente necessari all espressione del voto e quelle che siano state deposte nell urna in modo difforme da quanto stabilito nelle presenti Politiche PRIMA E SECONDA CHIAMA Il Presidente della Giunta chiama al voto i soci elettori per ordine alfabetico di cognome, e consegna le schede in funzione al numero di deleghe registrate. I soci chiamati che non si presentano sono segnati come assenti. A conclusione della prima chiama, si procede eventualmente a una seconda per i soli assenti. Al termine della seconda chiama, il Presidente della Giunta annuncia il numero dei voti espressi e dichiara conclusa l elezione SCRUTINIO Lo spoglio delle schede comincia a conclusione della seconda chiama, ed avviene in modo pubblico. Il Presidente della Giunta apre la scheda e verifica la presenza di segni diversi dalle X apposte nelle caselle in corrispondenza dei nomi. Ove ciò si verifichi, la scheda è dichiarata nulla ed è conservata a parte. Se la scheda è valida, il Presidente legge i nominativi che hanno ottenuto la preferenza. Un secondo appone sul tabellone elettorale una barra verticale accanto ad ogni nome letto, mentre il terzo membro controlla che le preferenze espresse corrispondano con quanto scandito dal presidente e richiude le schede. Una volta aperte tutte le schede depositate nell urna, il Presidente dichiara chiuso lo scrutinio PROCLAMAZIONE DEI CONSIGLIERI ELETTI A chiusura dello scrutinio, il Presidente della Giunta comunica i voti conseguiti da ciascuno dei candidati. Quindi elenca i nomi dei candidati che hanno superato il quorum previsto dallo Statuto del PEG e, fra questi, proclama eletti i nove più votati INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO I Consiglieri eletti si riuniscono immediatamente a seguito della proclamazione per procedere alla nomina delle cariche statutarie. Il Segretario uscente cura il verbale della riunione d insediamento. Il Consiglio Direttivo uscente rimane in carica fino all elezione del nuovo Presidente dell Associazione. 5

7 PARTE III CONSIGLIO DIRETTIVO RUOLI DEI CONSIGLIERI DIRETTIVI Il Consiglio Direttivo ripartisce al proprio interno gli incarichi operativi e le aree di competenza. I doveri legati ai singoli portafogli possono essere condivisi con altri Consiglieri e/o delegati a esterni, restando il titolare del portafoglio responsabile ultimo per i risultati conseguiti e le azioni intraprese. Il Presidente del PEG supervisiona e orienta l operato dei Consiglieri Direttivi nell espletamento delle proprie funzioni operative. I portafogli ordinari riuniscono le mansioni relative a una delimitata area gestionale, tali da ripresentarsi nel corso di ogni esercizio. I portafogli straordinari sono creati per l amministrazione di eventualità non ordinarie e non programmate ASSISTENTI DI PRESIDENZA Gli Assistenti di Presidenza sono nominati dal Presidente del PEG al fine di coadiuvare l operato del Consiglio Direttivo. Essi rispondono delle materie delegate loro al Consigliere competente per le stesse. Gli Assistenti di Presidenza possono partecipare alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto. Qualifica necessaria alla nomina è l appartenenza all Associazione da più di un anno PORTAFOGLI ORDINARI Sono definiti i seguenti portafogli ordinari, per ognuno dei quali segue una lista non esaustiva di mansioni a essi relative. Qualora si presentino mansioni non incluse negli elenchi di chiara competenza di un portafoglio ordinario, il Presidente del PEG le assegna d ufficio al titolare del portafoglio stesso: I - RELAZIONI INTERNAZIONALI a. Rappresentare il PEG agli incontri periodici dei Comitati Nazionali di EYP (Board of National Committees BNC); b. Compilare il modulo per il Delegation Size Allocation di EYP; c. Pubblicare i bandi di partecipazione agli eventi del PEG sulle piattaforme preposte; d. Pubblicare le comunicazioni del BNC e del Governing Body di EYP nelle mailing list d associazione; e. Pubblicare i bandi di partecipazione a eventi di altri Comitati Nazionali sulle mailing list d associazione; f. Individuare gli eventi cui inviare delegazioni italiane; g. Mettere in contatto le delegazioni selezionate per gli eventi esteri con i Comitati Organizzatori. II - POLITICHE ASSOCIATIVE a. assistere il Presidente nella valutazione preventiva di conformità del lavoro dei Consiglieri a Statuto e PdA; 6

8 b. effettuare una valutazione costi-benefici riguardo alla gestione corrente e ai provvedimenti del Consiglio Direttivo, con particolare riguardo a quelli aventi carattere d innovazione; c. proporre i regolamenti necessari alla gestione dell Associazione e al corretto svolgimento dei suoi progetti e attività; d. codificare le buone pratiche da tenere a esempio e le procedure di lavoro; e. promuovere il confronto fra le prassi in atto nei vari Comitati nazionali di EYP e sincerare l adeguatezza e l aggiornamento di quanto in essere nel PEG con i più alti standard raggiunti. III - FUNDRAISING a. Individuare i possibili finanziatori dell Associazione e dei suoi eventi; b. Compilare i bandi di finanziamento pubblicati dalle istituzioni pubbliche e privati; c. Approntare le rendicontazioni e i documenti necessari al saldi dei finanziamenti concessi. IV - PUBBLICHE RELAZIONI a. Rappresentare il PEG presso le istituzioni pubbliche e private; b. Contattare gli ospiti per gli eventi del PEG; c. Contattare relatori delle tavole rotonde. V - MEDIA E COMUNICAZIONI ESTERNE a. contattare i media per la promozione degli eventi del PEG e della sua missione; b. redigere i comunicati stampa; c. promuovere l organizzazione di conferenze-stampa e la partecipazione di esponenti dei media agli eventi PEG. VI - COMUNICAZIONI INTERNE a. Redigere e pubblicare sul sito e sulle mailing list i bandi per le candidature agli eventi PEG; b. Confermare l avvenuta ricezione delle candidature e dei rispettivi allegati; c. Comunicare individualmente gli esiti delle candidature; d. Approntare il materiale informativo e grafico necessario alla gestione e alle attività PEG; e. Aggiornare il sito; f. Pubblicare la newsletter dell Associazione sul sito e sulle mailing list. VII - PRESELEZIONE a. Proporre l argomento oggetto del bando di Preselezione; b. Contattare i membri della commissione esaminatrice; c. Coordinare la redazione dei giudizi; 7

9 d. Assegnare le scuole qualificatesi agli eventi; e. Redigere e inviare gli attestati di partecipazione alla preselezione. VIII - DELEGAZIONI a. Proporre gli argomenti di dibattito delle commissioni; b. Invitare le scuole classificatesi alla Preselezione Nazionale alle sessioni; c. Redigere e inviare il Delegate s booklet; d. Registrare i dati dei partecipanti; e. Registrare i fact sheet e i position paper e inviarli alla giuria e ai Presidenti di Commissione; f. Redigere e inviare gli attestati di partecipazione alla sessione. IX - CORSI DI FORMAZIONE a. Programmare i contenuti del Chairs Academic Training (CAT) annuale e degli altri corsi di formazione organizzati; b. Contattare i trainers e approvare il piano del corso (NAOMMIE); c. Reperire il luogo e i materiali necessari ai corsi RESPONSABILI DI SESSIONE Per ogni Sessione 3, il CD individua al suo interno delle figure responsabili per le seguenti aree di competenza, ognuna delle quali è seguita da una lista non esaustiva di mansioni: I - RESPONSABILE DEI PROFESSORI a. Gestire le comunicazioni con i docenti accompagnatori; b. Condurre gli incontri fra il CD e i docenti accompagnatori. II - RESPONSABILE DELL UFFICIO DI PRESIDENZA a. Gestire le comunicazioni fra CD e Ufficio di Presidenza; b. Approntare il Chairs Booklet e ogni altra documentazione necessaria ai Presidenti di Commissione; c. Redigere la versione definitiva emendata del Libretto delle Risoluzioni. III - RESPONSABILE DI GIURIA a. Rappresentare il CD nella giuria dell evento; b. Approntare il Booklet della giuria e ogni altra documentazione necessaria alla giuria; 3 Selezione Nazionale o Sessione Regionale. 8

10 c. Gestire le comunicazioni con i giurati in fase pre- e post-sessione; d. Coordinare l estensione dei giudizi sulle singole delegazioni; e. Compilare la lista dei delegati migliori e di quelli particolarmente motivati STRUMENTO DI DELIBERA Le politiche d associazione sono attuate dal Consiglio Direttivo tramite lo strumento della delibera. La delibera è adottata a maggioranza semplice, ed è emanata dal Presidente del PEG. Qualora il Consiglio Direttivo non sia unanime in merito all adozione di una delibera, in essa sono riportati i voti espressi dai singoli Consiglieri. Le delibere sono pubblicate sulle mailing list dell associazione. Ogni modifica alle Politiche d Associazione deve essere adottata tramite delibera DEROGA ALLE POLITICHE D ASSOCIAZIONE Il Consiglio Direttivo può approvare modifiche provvisorie alle presenti Politiche. La delibera ha all oggetto Deroga alle Politiche d Associazione, e nel corpo presenta il contenuto della deroga, le motivazioni, i tempi e/o le circostanze cui essa è limitata. 3.7 EMENDAMENTO ALLE POLITICHE D ASSOCIAZIONE Il Consiglio Direttivo può approvare modifiche definitive alle presenti Politiche. La delibera ha all oggetto Emendamento alle Politiche d Associazione, mentre nel corpo presenta il testo originario a confronto con quello emendato e le motivazioni. Una nuova versione emendata delle Politiche d Associazione deve essere pubblicata sulla mailing list contestualmente alla delibera emendante. 9

11 PARTE IV - PRESELEZIONE NAZIONALE PARTECIPANTI La Preselezione è aperta a tutti gli allievi del III e IV anno iscritti a una Scuola secondaria di II grado della Repubblica Italiana. Ogni istituto partecipante deve formare uno o più gruppi di lavoro, ciascuno di almeno sei studenti, ognuno dei quali redige una proposta di risoluzione sull argomento assegnato. Potrà essere selezionato al massimo un gruppo per ogni scuola partecipante. I membri della delegazione vincitrice di una Selezione Nazionale non possono più prendere parte alla Preselezione Nazionale QUOTA DI PARTECIPAZIONE La quota di partecipazione è di 75 per ogni proposta di risoluzione inviata BANDO Il bando di preselezione deve essere pubblicato fra il 15 settembre e il 15 ottobre. In esso devono essere contenuti: 1. l argomento della risoluzione che ogni istituto partecipante dovrà redigere; 2. le modalità e le scadenze previste per la consegna degli elaborati, per la registrazione dell Istituto e dei partecipanti; 3. i criteri di valutazione; 4. la quota di partecipazione, le modalità e i termini di pagamento REGISTRAZIONI Il docente referente deve registrare il prima possibile, e comunque entro la consegna della proposta di risoluzione, i dati della scuola nell apposito modulo elettronico. Una volta ricevuta la mozione di risoluzione, il Responsabile della Preselezione comunica al docente referente il collegamento internet in cui registrare i dati degli studenti partecipanti, ai fini dell ottenimento dell attestato di partecipazione VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI I lavori pervenuti devono essere valutati secondo i criteri di cui al bando di preselezione. Il giudizio sull elaborato deve essere inviato al docente referente entro due mesi dalla data di chiusura della preselezione. Esso contiene almeno: 1. una panoramica sul novero di proposte di risoluzioni ricevute; 2. il giudizio sintetico e analitico, sviluppato secondo i criteri di cui all allegato 1; 3. i nomi e le occupazioni dei membri della commissione esaminatrice. 10

12 PARTE V - SELEZIONE NAZIONALE SCUOLE PARTECIPANTI Le scuole partecipanti devono essersi qualificate in fase di Preselezione Nazionale o di Sessione Regionale. Il numero di scuole partecipanti è pari a sedici, ognuna delle quali invia sei delegati. Ogni delegazione è accompagnata da un docente accompagnatore. Ove la struttura ricettiva lo consenta, il Consiglio Direttivo può permettere la presenza di più docenti accompagnatori QUOTE DI PARTECIPAZIONE La quota di partecipazione per i delegati è di 110, per il primo docente accompagnatore è di 170, per il secondo docente accompagnatore è di 250. Nessuna quota di partecipazione è prevista per i facilitatori COMUNICAZIONI Le scuole vincitrici della fase di preselezione ricevono l invito ufficiale alla Selezione Nazionale e la prima informativa, in cui sono specificati i luoghi e le date della stessa, le informazioni su come raggiungere la sede dell evento, le modalità e i termini di pagamento della quota di partecipazione, e il termine entro cui confermare la partecipazione. Nella seconda informativa, che deve essere inviata allo scadere dei termini di conferma di cui al punto precedente, sono comunicati gli adempimenti per professori e docenti referenti nella fase di preparazione pre-sessione. Allegata ad essa è il Delegate s booklet. Ulteriori informative conterranno dettagli logistici di cui sia necessario mettere al corrente i partecipanti REGISTRAZIONE Tutti i partecipanti devono registrare i propri dati nel modulo digitale approntato dal Consiglio Direttivo entro i termini stabiliti. Per tutti è richiesto il nome e cognome, la data di nascita, il genere, il numero della carta d identità o del passaporto, l indirizzo , la scuola di provenienza, la segnalazione di eventuali regimi alimentari e/o condizioni fisiche particolari (intolleranze, allergie, disabilità, etc.). I delegati devono inoltre specificare la commissione scelta e sottoscrivere il Codice di Condotta, mentre i docenti accompagnatori devono fornire un numero di cellulare PREPARAZIONE ALLA SELEZIONE NAZIONALE I delegati devono preparare due elaborati riguardanti l argomento di discussione della commissione di appartenenza: il fact sheet e il position paper, seguendo le prescrizioni contenute nel Delegate s Booklet e riconsegnandoli al docente referente in tempo utile da permettere a quest ultimo di inoltrarli al PEG entro i termini previsti. 11

13 Il fact sheet contiene una descrizione del fenomeno preso in esame tramite un elencazione di fatti, opinioni e dati statistici, tutti corredati dalle fonti. L intervallo entro cui redigerlo è pari al 60% del periodo di preparazione 4. Il position paper espone l opinione personale del delegato sull argomento della commissione di appartenenza, e presenta possibili approcci e soluzioni. L intervallo entro cui redigerlo è pari al 40% del periodo di preparazione. Dopo aver raccolto tutti gli elaborati di una commissione, il responsabile del Consiglio Direttivo li raccoglie e li inoltra a tutti i membri della commissione stessa, così da facilitare il processo di condivisione delle informazioni COMPITI DEI DOCENTI Ai docenti referenti è richiesto, in fase pre-sessione, di raccogliere e inviare al PEG entro i limiti previsti: 1. I fact sheet e i position paper; 2. le foto dei propri studenti per il Booklet della giuria in tipo fototessera e formato digitale. I docenti accompagnatori devono raccogliere le liberatorie di responsabilità civile dagli studenti minorenni e le fotocopie dei documenti d identità dei di loro tutori legali, e consegnare il tutto agli arrivi ATTIVITÀ La Selezione Nazionale dura cinque giorni, come da programma di cui all allegato 2. Le attività di Teambuilding durano non meno di 4 ore, eventualmente ripartite in più giorni. I Lavori in Commissione durano non meno di 12 ore, ripartite in più giorni. Le attività serali devono essere di tipo ludico-ricreativo, e per quanto possibile prevedere la partecipazione attiva dei delegati. La sera prima dell Assemblea Generale è dedicata alla preparazione contenutistica. La simulazione di dibattito assembleare, comprensiva della spiegazione delle procedure, è organizzata dai rappresentanti del Consiglio Direttivo non altrimenti impegnati, che possono eventualmente avvalersi della collaborazione dei membri della giuria e degli organizzatori. I dibattiti sulle proposte di risoluzione durano 50 minuti l uno. Le procedure da seguire per lo svolgimento dei dibattiti sono presentate nell allegato 3. Alla Cerimonia di Chiusura sono invitati a parlare, nell ordine: 1. i membri delle Istituzioni pubbliche e private che hanno sostenuto l evento; 2. un rappresentante dei docenti accompagnatori; 3. i Caporedattori; 4. i Capo organizzatori; 5. il Presidente del Parlamento Europeo Giovani (o suo delegato); 6. il Presidente della Giuria; 7. il Presidente della Selezione Nazionale. 4 Il periodo di preparazione è compreso fra l invio degli argomenti di discussione a sette giorni prima dell inizio della Selezione Nazionale. 12

14 5.8 - PROGRAMMA PROFESSORI Durante il giorno degli arrivi si svolge l incontro fra i docenti accompagnatori e i rappresentanti del Consiglio Direttivo. I professori allestiscono il banco della rispettiva scuola durante l Italian Village e assistono alla presentazione delle delegazioni. Se lo desiderano, assistono e/o prendono parte agli eventi serali organizzati per i delegati. I professori assistono alla simulazione di dibattito, in cui hanno facoltà di porre domande, e all Assemblea Generale. Nel corso di una Selezione Nazionale deve essere previsto un pranzo riservato ai docenti accompagnatori, possibilmente programmato durante una visita culturale DELEGAZIONI SELEZIONATE A conclusione della Selezione Nazionale sono selezionate: 1. La delegazione prima classificata, che parteciperà alla successiva Sessione Internazionale di EYP (SI) - i vincitori della prima SN partecipano alla SI autunnale dello stesso anno, i vincitori della seconda SN alla SI primaverile dell anno successivo; 2. La delegazione seconda classificata, che parteciperà a uno dei Forum organizzati da un Comitato Nazionale di EYP, e che sostituirà la delegazione vincitrice nell eventualità in cui questa sia impedita a partecipare alla Sessione Internazionale; 3. La commissione prima classificata, i cui membri avranno la priorità di partecipare a dei Forum estivi organizzati da un Comitato Nazionale di EYP METODO DI SELEZIONE Per ogni delegato partecipante, ogni giurato deve valutare gli elaborati prodotti a casa e la partecipazione alle attività della Sessione, con particolare attenzione ai Lavori in Commissione e all Assemblea Generale. Il metodo operativo di selezione è scelto dal Presidente della Giuria. 5 Ai membri di tale commissione sono fornite tutte le informazioni necessarie riguardo l evento tramite apposita piattaforma online. La partecipazione al Forum sarà confermata solo previo invio della prenotazione del volo che dovrà avvenire nelle tempistiche valutate opportunamente dal Comitato organizzatore. 13

15 PARTE VI - SESSIONE REGIONALE SCUOLE PARTECIPANTI Il numero di scuole partecipanti è compresa fra le sei e le dodici, scelte fra le partecipanti alla preselezione e/o invitate dal Consiglio Direttivo. Ogni delegazione è accompagnata da un docente accompagnatore. Ove la struttura ricettiva lo consenta, il Consiglio Direttivo può permettere la presenza di più docenti accompagnatori QUOTE DI PARTECIPAZIONE La quota di partecipazione per i delegati è di 25 a notte, per i docenti accompagnatori è di 50 a notte. Per le delegazioni da scuole provenienti dalla sede della Sessione Regionale, i cui membri restino a dormire a casa, la quota per l intera delegazione è di 100, e il pagamento è richiesto direttamente alla scuola COMUNICAZIONI Le scuole ricevono l invito ufficiale alla Selezione Nazionale e la prima informativa, in cui sono specificati i luoghi e le date della stessa, le informazioni su come raggiungere la sede dell evento, le modalità e i termini di pagamento della quota di partecipazione, e il termine entro cui confermare la partecipazione. Nella seconda informativa, che deve essere inviata allo scadere dei termini di conferma di cui al punto precedente, sono comunicati gli adempimenti per professori e docenti referenti nella fase di preparazione pre-sessione. Allegata ad essa è il Delegate s booklet. Ulteriori informative conterranno dettagli logistici di cui sia necessario mettere al corrente i partecipanti REGISTRAZIONE Tutti i partecipanti devono registrare i propri dati all apposito modulo digitale approntato dal Consiglio Direttivo entro i termini stabiliti. Per i delegati sono richiesti il nome e cognome, la data di nascita, il genere, il numero della carta d identità o del passaporto, l indirizzo , la scuola di provenienza ed eventuali regimi alimentari particolari. Per i docenti accompagnatori è inoltre richiesto il numero di cellulare PREPARAZIONE DEI DELEGATI I delegati devono redigere una proposta di risoluzione con i propri compagni di delegazione, analogamente a quanto fatto per la fase di preselezione ATTIVITÀ La Sessione Regionale include almeno: 1. Una simulazione di dibattito assembleare, comprensiva della spiegazione delle procedure, organizzata dai presidenti di commissione; 2. L Assemblea Generale. 14

16 I dibattiti sulle proposte di risoluzione durano almeno 40 minuti l uno. Le procedure da seguire per lo svolgimento dei dibattiti sono analoghe a quelle in uso per le Selezioni Nazionali, anche se possono essere semplificate in merito alle lingue di dibattito e alla proposta di emendamenti. Alla Cerimonia di Chiusura sono invitati a parlare, nell ordine: 1. i membri delle Istituzioni pubbliche e private che hanno sostenuto l evento; 2. i Capo organizzatori; 3. il Presidente del Parlamento Europeo Giovani (o suo delegato); 4. il Presidente della Giuria (se previsto); 5. il Presidente della Sessione Regionale PROGRAMMA PROFESSORI Durante il giorno degli arrivi si svolge l incontro fra i docenti accompagnatori e i rappresentanti del Consiglio Direttivo. I professori partecipano alla simulazione di dibattito assembleare, in cui hanno facoltà di porre domande, e all Assemblea Generale SELEZIONE DEI DELEGATI A discrezione del Consiglio Direttivo può essere istituita una giuria avente il compito di selezionare la delegazione migliore, che prenderà parte alla successiva Selezione Nazionale. Il metodo operativo di selezione è scelto dal Presidente della Giuria. 15

17 PARTE VII - FACILITATORI CRITERI STRATEGICI DI SELEZIONE La squadra dei facilitatori (officials) delle Selezioni Nazionali deve rispondere all esigenza di garantire i più alti standard qualitativi possibili. La quota di facilitatori internazionali deve essere selezionata seguendo il criterio della maggiore competenza ed esperienza, mentre la quota nazionale può essere aperta anche a quei candidati che abbiamo dimostrato particolare propensione e attitudine a ruolo di facilitatore, a prescindere dall esperienza pregressa. La squadra dei facilitatori delle Sessioni Regionali deve bilanciare la qualità del servizio fornito ai partecipanti con le esigenze di formazione dei soci nella pratica di facilitatore CORSI DI FORMAZIONE ANNUALE Il Consiglio Direttivo organizza annualmente un corso di formazione per presidenti di Commissione (Chairs Academic Training), la cui partecipazione è obbligatoria chi è stato scelto a tale ruolo per le Selezioni Nazionali. Compatibilmente con le disponibilità economiche e organizzative, il CAT può essere aperto anche a tutti gli interessati PRESIDENTE DELLA SESSIONE Il Presidente di Sessione è nominato dal Presidente del PEG, che sceglie fra una rosa di candidati proposta dal Consiglio Direttivo. Qualifiche preferenziali per essere nominati Presidente di una Selezione Nazionale sono, nell ordine: 1. L aver preso parte a una Sessione Internazionale di EYP in qualità di Presidente di Commissione; 2. La comprovata esperienza come membro dell Ufficio di Presidenza a sessioni di EYP, con particolare attenzione agli eventi internazionali; 3. L aver partecipato a un corso di formazione per formatori, in particolare ai T4ET (training for the EYP trainers); 4. La capacità di attrarre persone qualificate a candidarsi come facilitatore, in particolare dall ambito internazionale; 5. L alto livello di preparazione accademica, con particolare riferimento alla conoscenza ottimale della lingua inglese e, eventualmente, di quella francese; 6. Una pregressa esperienza da facilitatore a eventi organizzati dal PEG PRESIDENTI DI COMMISSIONE I Presidenti di Commissione selezionati in seno alla quota nazionale devono avere, preferibilmente, già preso parte a eventi organizzati dal PEG o da altri Comitati Nazionali di EYP in qualità di facilitatore. 16

18 Rientra fra i doveri dei Presidente di Commissione delle Selezioni Nazionali la partecipazione al CAT annuale. La dispensa dal parteciparvi può essere accordata dal Consiglio Direttivo dietro richiesta dell interessato, e le motivazioni devono essere rese pubbliche EDITORI E VIDEO-EDITORI Gli editori sono equiparati ai Presidenti di Commissione per quanto attiene la selezione. Gli editori e video-editori sono responsabili della conservazione di tutto il materiale prodotto dalla loro squadra, in particolare delle riprese audio-video e fotografiche. Tutto il materiale prodotto deve essere condiviso con il Consiglio Direttivo al termine della Sessione CANDIDATURE Il periodo per candidarsi al ruolo di facilitatore dura almeno quindici giorni dalla data di pubblicazione del bando (Call for officials). I candidati devono compilare l apposito modulo elettronico e integrare la candidatura inviando l ulteriore documentazione richiesta entro i limiti stabiliti. In nessun caso possono essere accettate le candidature presentate oltre la scadenza prevista dal bando PROCESSO DI SELEZIONE DELLA QUOTA NAZIONALE La selezione dei facilitatori in quota nazionale è effettuata dal Consiglio Direttivo e confermata dai responsabili di squadra 6 per i rispettivi gruppi. I responsabili di squadra possono proporre modifiche sulle quali si pronuncerà definitivamente il Consiglio Direttivo. Qualora il numero di candidature sia ampiamente eccedente il numero di posti disponibili, e comunque a discrezione del Consiglio Direttivo, può essere adottata la one-session-policy 7. Tale criterio non si applica ai membri dell ufficio di presidenza e agli editori PROCESSO DI SELEZIONE DELLA QUOTA INTERNAZIONALE La selezione dei facilitatori in quota internazionale è effettuata dai responsabili di squadra. Il Consiglio Direttivo si riserva di esprimere le proprie preferente e, eventualmente, porre il veto su candidature giudicate assolutamente irricevibili ESITO DEL PROCESSO DI SELEZIONE Ogni candidato riceve risposta individuale sull esito di ogni sua candidatura entro tre settimane dalla scadenza del bando per le candidature. Una volta confermati tutti i membri delle squadre di facilitatori, i nominativi selezionati sono pubblicati sulle mailing list e sui gruppi Facebook del PEG. 6 Presidente di Sessione, Editori, Capi Organizzatori. 7 Principio per cui, nel corso dello stesso esercizio, si può essere selezionati come Presidente di Commissione, Giornalista o Organizzatore solo per una delle Selezioni Nazionali organizzate. 17

19 ORGANICO DEI FACILITATORI DELLA SELEZIONE NAZIONALE I membri dell Ufficio di Presidenza sono quattro: un Presidente e tre Vicepresidenti. La quota nazionale è di due membri. I Presidenti di Commissione sono tredici. A questi si aggiungono i tre Vicepresidenti, in modo da avere due Presidenti per ogni Commissione. La quota nazionale è di 6 membri se il Presidente è internazionale 8, 7 se il Presidente è socio del PEG. I membri dell Ufficio editoriale sono quattro: due Redattori e due Video editor. La quota nazionale è di due membri. I Giornalisti sono in numero variabile da 4 a 6, come da accordi con gli Organizzatori capo (Head Organiser). La quota nazionale è pari alla metà per difetto del numero stabilito. I Capi organizzatori sono due, di cui almeno uno appartenente al Consiglio Direttivo. Il numero degli organizzatori è compreso fra i 5 e i 15 membri, come da accordi fra il Consiglio Direttivo e gli Head Organiser. Tutti gli organizzatori devono essere soci del PEG. I membri della giuria sono sei, fra cui almeno un membro del Consiglio Direttivo. Il Presidente di giuria ha voto doppio. Il Consiglio Direttivo deve impegnarsi al fine di assicurare la presenza in giuria di almeno un docente e/o un membro di un Istituzione accademica, e di almeno un membro internazionale. La quota nazionale è di tre membri ORGANICO DEI FACILITATORI DELLA SESSIONE REGIONALE I membri dell Ufficio di Presidenza sono tre: un Presidente e tre Vicepresidenti. La quota nazionale è di almeno 2 membri. I Presidenti di Commissione, ove previsti, sono tanti quante le delegazioni. Tutti i presidenti di commissione appartengono alla quota nazionale. Il numero degli organizzatori è inferiore a 8 membri, di cui un Capo organizzatore. Tutti gli organizzatori devono essere soci del PEG. I membri della giuria, ove previsti, sono almeno tre. Il Consiglio Direttivo deve impegnarsi al fine di assicurare la presenza in giuria di almeno un docente e/o un membro di un Istituzione accademica, o di un membro internazionale. 8 Membro di un altro Comitato Nazionale o alumnus di EYP, non iscritto al PEG. 18

20 ALLEGATO 1 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRESELEZIONE NAZIONALE Criterio A lavoro di ricerca preliminare. A questa voce si ascrive la valutazione sulla preparazione dimostrata dai partecipanti sulla situazione normativa attuale, a livello europeo e degli Stati membri; la capacità di analisi dei dati rilevanti ai fini dell esposizione della parte operativa; il livello di dettaglio con cui sono presentate le considerazioni. Criterio B risposta all argomento della proposta di risoluzione. A questa voce si ascrive la valutazione sui contenuti operativi presentati nella proposta di risoluzione, secondo i criteri di: 1. aderenza all argomento assegnato; 2. consequenzialità alle considerazioni introduttive; 3. pluralità di punti di vista presenti e capacità di lateral thinking dimostrata; 4. innovatività, concretezza ed effettuabilità; 5. livello di dettaglio e sviluppo contenutistico. Criterio C espressione in lingua inglese. A questa voce si ascrive la valutazione sulla capacità espressiva dimostrata nella lingua inglese, secondo i criteri di fluidità sintattica e correttezza grammaticale e lessicale; Criterio D Forma. A questa voce si ascrive la valutazione sull aderenza dell elaborato alle prescrizioni contenute nella Guida alla stesura, all adeguatezza del registro e alla proprietà delle espressioni usate. Criterio A B C D Peso 25% 25% 30% 20% 19

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C.

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C. REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C. Art. 1 Indizione delle elezioni 1. Il Consiglio Direttivo convoca l Assemblea degli

Dettagli

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova (Approvato il 14 Maggio 2012) Questo regolamento ha la finalità di rendere più agevole la gestione quotidiana dell associazione e facilitare l interpretazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA

REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Pagina 1 di 6 Allegato A al Regolamento Associazione CSV Basilicata REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Art. 1 Campo di applicazione del Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO

COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE. CAPO I Istituzione e insediamento

STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE. CAPO I Istituzione e insediamento STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE Istituzione e insediamento Art. 1 Istituzione La Consulta per le politiche giovanili è istituita dal Comune di Floridia con deliberazione

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANCI LOMBARDIA

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANCI LOMBARDIA REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANCI LOMBARDIA (approvato in data 4 luglio 2014 dal Consiglio Direttivo Regionale) Art. 1 Organo elettivo 1) Spetta all Assemblea

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Art.1 Finalità. Art. 2 Competenze. 2. Il CCR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo.

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Art.1 Finalità. Art. 2 Competenze. 2. Il CCR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo. REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Art.1 Finalità 1. Allo scopo di promuovere i diritti, accrescere le opportunità e favorire una idonea crescita socio-culturale dei ragazzi, nella piena consapevolezza

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE FIDAS VERONA

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE FIDAS VERONA REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE FIDAS VERONA PARAGRAFO 1 L associazione Fidas Verona è formata dall aggregazione delle associazioni di donatori volontari di sangue aderenti alla Fidas e operanti

Dettagli

REGOLAMENTO CONGRESSUALE 60 CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ITALIA VENEZIA 2015

REGOLAMENTO CONGRESSUALE 60 CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ITALIA VENEZIA 2015 REGOLAMENTO CONGRESSUALE 60 CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ITALIA VENEZIA 2015 ART.1 Denominazione del Congresso Il Consiglio Nazionale Ingegneri, con la finalità di promuovere l immagine

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

ISTITUZIONE CONSULTA GIOVANILE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO

ISTITUZIONE CONSULTA GIOVANILE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO ISTITUZIONE CONSULTA GIOVANILE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO ART. 1 ISTITUZIONE La Consulta Giovanile Comunale è istituita dal Comune di Torino di Sangro con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del

Dettagli

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI COMUNE DI CALVENE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 44 DEL 29.11.2012 INDICE Art. 1 FINALITA Art. 2 COMPETENZE Art.

Dettagli

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Anno 2004-2005 REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEMBLEARE DELLA BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.P.A. CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art. 1 Ambito di applicazione

REGOLAMENTO ASSEMBLEARE DELLA BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.P.A. CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art. 1 Ambito di applicazione REGOLAMENTO ASSEMBLEARE DELLA BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.P.A. CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito di applicazione 1. Lo svolgimento dell assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della Banca

Dettagli

MODALITA DI REGISTRAZIONE

MODALITA DI REGISTRAZIONE MODALITA DI REGISTRAZIONE Oltre all Amministratore, ci sono cinque diversi tipi di utenti del Registro: - gli Operatori, le Organizzazioni e i singoli Individui, che devono registrarsi per aprire un conto

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

U.D.A.I. REGOLAMENTO ELETTORALE DELLA UNIONE DEGLI AVVOCATI D ITALIA SEZIONE DISTRETTUALE DI BARI

U.D.A.I. REGOLAMENTO ELETTORALE DELLA UNIONE DEGLI AVVOCATI D ITALIA SEZIONE DISTRETTUALE DI BARI REGOLAMENTO ELETTORALE DELLA SEZIONE DISTRETTUALE DI BARI Art. 1- Indizione delle elezioni. Il Presidente dell Associazione, su delibera del consiglio direttivo distrettuale, indice le elezioni per il

Dettagli

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO Articolo 1 Caratteri generali Dal 2008 eni ha istituito eni award, per premiare e promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica nel campo dell energia e dell ambiente. Articolo

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04. REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE DEL COMUNE DI MONTEGIORGIO. (approvato con atto del Consiglio Comunale n 6 dell 11.04.2014) Art. 1 - ISTITUZIONE Il Comune di Montegiorgio istituisce

Dettagli

ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE

ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE 1.1 Ricerca e Selezione Nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità Amos ha deciso di adottare la seguente procedura

Dettagli

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 TITOLO DEL PROGETTO: ENTE/IMPRESA PROPONENTE 1 Alla GIURIA DEL GRAN PRIX

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

Regolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO

Regolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO N.B. La presente stesura aggiorna la precedente edizione del 15 aprile 1996 rendendola omogenea al nuovo statuto Animp

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

COMUNE DI ALA. Provincia di Trento REGOLAMENTO DELLE CONSULTE FRAZIONALI, RIONALI E DEI GIOVANI.

COMUNE DI ALA. Provincia di Trento REGOLAMENTO DELLE CONSULTE FRAZIONALI, RIONALI E DEI GIOVANI. COMUNE DI ALA Provincia di Trento REGOLAMENTO DELLE CONSULTE FRAZIONALI, RIONALI E DEI GIOVANI. 1 CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità e contenuti 1. Questo regolamento stabilisce le modalità per l

Dettagli

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE APAM

REGOLAMENTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE APAM REGOLAMENTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE APAM 1. Premesse 1.1 Il presente documento, regolamento interno di A.P.A.M., ha la finalità di coordinare le operazioni preparatorie ed elettorali relative alle

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Città di Somma Lombardo Provincia di Varese REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 63 del 15 ottobre 2007 ) P.zza Vittorio

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PROCEDIMENTO DI CONFERIMENTO DEL TITOLO STUDENTE DELL ANNO LIUC

REGOLAMENTO DEL PROCEDIMENTO DI CONFERIMENTO DEL TITOLO STUDENTE DELL ANNO LIUC REGOLAMENTO DEL PROCEDIMENTO DI CONFERIMENTO DEL TITOLO STUDENTE DELL ANNO LIUC TITOLO I Disposizioni Generali Art.1 Il riconoscimento I titoli di Studente dell anno LIUC sono riconoscimenti conferiti,

Dettagli

ELEZIONE DEI DELEGATI DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN SENO AGLI ORGANI DI PREVEDI

ELEZIONE DEI DELEGATI DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN SENO AGLI ORGANI DI PREVEDI ELEZIONE DEI DELEGATI DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN SENO AGLI ORGANI DI PREVEDI 1) Indizione delle elezioni Almeno 5 mesi prima della scadenza del mandato dei componenti l Assemblea dei delegati, il Consiglio

Dettagli

Per essere protagonisti del nostro FUTURO!!! VOTA E FAI VOTARE LA LISTA. CONFSAL-SALFi

Per essere protagonisti del nostro FUTURO!!! VOTA E FAI VOTARE LA LISTA. CONFSAL-SALFi Per essere protagonisti del nostro FUTURO!!! VOTA E FAI VOTARE LA LISTA CONFSAL-SALFi RSU: Un po di teoria.. RSU è l acronimo di Rappresentanza Sindacale Unitaria. È un organismo sindacale che esiste in

Dettagli

di Basilicata 1. (CONVOCAZIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE) 2. (ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO)

di Basilicata 1. (CONVOCAZIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE) 2. (ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO) REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE PROVINCIALE DI POTENZA E DI MATERA, DEI SEGRETARI E DEI COMITATI DIRETTIVI DI CIRCOLO 1 La Direzione Regionale del Partito Democratico

Dettagli

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA Informativa dell iniziativa Carta Roma realizzata dall Amministrazione di Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Viale Manzoni,

Dettagli

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.

Dettagli

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale (Approvato CdF 13-6-2012) 1. Elaborazione della tesi e presentazione del titolo 1.1 La prova

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi

Dettagli

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE Roma, 22 giugno 2012 INDICE Art. 1) Art. 2) Art. 3) Art. 4 ) Art. 5) Art. 6) Art. 7) Art. 8) Art. 9) Art. 10) Art.

Dettagli

Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1

Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1 Allegato A REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI IN FORMA CIVILE ART.1 La celebrazione del matrimonio, come regolato degli art.101 e 106 e seguenti del Codice Civile, è attività istituzionale garantita.

Dettagli

Il vostro Consiglio dei Governatori

Il vostro Consiglio dei Governatori Il vostro Consiglio dei Governatori Il Consiglio dei governatori è l'organo preposto alla guida del distretto e, come di seguito indicato, fornisce supporto di carattere amministrativo al multidistretto,

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

Regolamento del concorso

Regolamento del concorso CONCORSO FOTOGRAFICO CARNEVALE BASSANESE 2014 Organizzato dall Associazione Carnevale Bassano Romano Con la collaborazione dell Associazione Culturale Bassano in Foto Regolamento del concorso Art. 1 Organizzatori

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine

COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI PASIAN DI PRATO (Approvato con delibera C.C. n. 90 del 29.11.2003, modificato con

Dettagli

Linee Guida Comitato Traduzione Letteratura

Linee Guida Comitato Traduzione Letteratura Linee Guida Comitato Traduzione Letteratura Queste linee guida non intendono essere definitive, ma il riflesso di un lavoro in corso: intendono riportare le esperienze acquisite rimanendo aperte a quelle

Dettagli

Procedura di convenzionamento e attivazione tirocini Banca Dati St@ge

Procedura di convenzionamento e attivazione tirocini Banca Dati St@ge Procedura di convenzionamento e attivazione tirocini Banca Dati St@ge 1 FASE: INVIARE UNA PROPOSTA DI CONVENZIONAMENTO La stipula di un convenzione è obbligatoria e preventiva allo svolgimento del tirocinio.

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

Università Europea degli Studi di Roma Ufficio Relazioni Internazionali

Università Europea degli Studi di Roma Ufficio Relazioni Internazionali Università Europea degli Studi di Roma Ufficio Relazioni Internazionali BANDO PER PROGRAMMA DI SCAMBI INTERNAZIONALI A. A. 2012-2013 CON PAESI EUROPEI ED EXTRA-EUROPEI Nel quadro della cooperazione universitaria

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING

Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING Testo consolidato approvato dal Direttivo Nazionale il 26/03/2015 in seguito alla mozione, allegata al presente testo, approvata dal V Congresso

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00. 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00. 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00 ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00 CENTRO CONGRESSI PALAZZO DELLE STELLINE CORSO MAGENTA 61 - MILANO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL AMBIENTE NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LAUREA DI I LIVELLO A) ESAME DI LAUREA Art. 1 Ammissione Lo studente

Dettagli

FONDAPI - FONDO NAZIONALE PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE REGOLAMENTO ELETTORALE

FONDAPI - FONDO NAZIONALE PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE REGOLAMENTO ELETTORALE FONDAPI - FONDO NAZIONALE PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE REGOLAMENTO ELETTORALE PARTE I Elezione dei delegati in rappresentanza dei lavoratori per la costituzione

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

Breve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Febbraio 2012

Breve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Febbraio 2012 Breve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Contenuti: 1. Premessa 2. Approvazione evento 3. Note metodologiche 4. Promozione evento

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO INFORMATICA SOLIDALE ONLUS. Premessa

REGOLAMENTO INFORMATICA SOLIDALE ONLUS. Premessa REGOLAMENTO INFORMATICA SOLIDALE ONLUS Premessa Il Regolamento è un documento interno all'associazione, approvato dal Consiglio Direttivo e da questo modificabile, in ogni momento, con le maggioranze previste

Dettagli

PROGRAMMA CREA-ATTIVA-MENTE Progetto PugliApedali

PROGRAMMA CREA-ATTIVA-MENTE Progetto PugliApedali ALLEGATO 1 REGIONE PUGLIA Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità Area Politiche per la Mobilità e Qualità Urbana SERVIZIO RETI E INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ UFFICIO RETI DELLA MOBILITÀ

Dettagli