Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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1 Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE N. 34 Presentata dai Consiglieri Gherghetta, Fortuna Drossi, Metz, Spazzapan, Dolenc, Ferone, Franzil, Gerolin, Menis, Paselli, Tonutti, Travanut <<Divieto generale di sanatoria delle opere abusive realizzate successivamente al 31 dicembre 1993>> Presentata il 22 ottobre 2003

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3 Signor Presidente, Signori Consiglieri, Con la presente proposta di legge si intende riaffermare il divieto generale di sanatoria delle opere abusive realizzate successivamente al 31 dicembre 1993 e, conseguentemente, dichiarare non applicabile nel territorio regionale il decreto legge statale , n. 269, per la parte relativa alla disciplina del condono - sanatoria (commi da 25 a 45 dell'articolo 32). Il decreto legge 269/2003 prevede e disciplina il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria delle opere esistenti, ultimate entro il 31 marzo 2003, non conformi alla disciplina vigente e stabilisce l'applicazione delle disposizioni di cui ai capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e dell'articolo 39 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, alle opere abusive sanabili. L'intervento statale relativo al condono edilizio viene a sovrapporsi, per gli aspetti amministrativi legati al condono-sanatoria, alla legislazione regionale, la quale è l'unica legittimata a disciplinare compiutamente tale materia, ai sensi dell'articolo 4, n. 12, dello Statuto di autonomia, che attribuisce alla Regione FVG potestà legislativa primaria in materia urbanistica. Si ricorda che in Italia il condono è già stato varato due volte a distanza di circa otto anni, con la legge n. 47/85 e con la legge n. 724/1994. Una ulteriore reiterazione di tale soluzione, anche se disposta per il recupero della legalità attraverso la regolamentazione dell'assetto del territorio, non trova giustificazione sul piano della ragionevolezza, come già affermato dalla Corte Costituzionale (cfr. Corte Cost., sent. 427/1995), in quanto finisce per vanificare del tutto le norme repressive di quei comportamenti ritenuti illegali perché contrastanti con la tutela del territorio. Resta in ogni caso ferma la competenza statale esclusiva in materia di ordinamento penale; il comma 2 dell'articolo 1 della proposta di legge prevede infatti la sola disapplicazione dei commi citati dell'articolo 32 del decreto legge limitatamente agli effetti di sanatoria edilizia (sanatoria amministrativa), mentre è espressamente prevista la loro applicabilità nella Regione FVG per quanto riguarda gli aspetti legati agli effetti penali, ossia al c.d. "condono oblazione". GHERGHETTA FORTUNA DROSSI METZ SPAZZAPAN DOLENC FERONE FRANZIL GEROLIN MENIS PASELLI TONUTTI TRAVANUT I

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5 Atti consiliari Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 34 <<Divieto generale di sanatoria delle opere abusive realizzate successivamente al 31 dicembre 1993>> Art.1 1. Avuto riguardo all articolo 4, n. 12), dello Statuto di autonomia, che attribuisce alla Regione Friuli Venezia Giulia potestà legislativa primaria in materia urbanistica e al fine di salvaguardare l identità e l integrità del territorio regionale, non è ammessa, dalla data di entrata in vigore della presente legge, la sanatoria delle opere edilizie realizzate in assenza dei necessari titoli abilitativi previsti dalla legge regionale 19 novembre 1991, n. 52, ovvero in difformità o con variazioni essenziali rispetto a questi ultimi, e che siano in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti. 2. Conseguentemente non trovano applicazione nel territorio regionale i commi da 25 a 45 dell articolo 32 del decreto legge 30 settembre 2003, n.269, fatte salve le disposizioni contenute nei predetti commi concernenti l oblazione penale. 3. Restano escluse dal divieto di cui al comma 1 le opere abusive che risultino ultimate entro il 31 dicembre 1993, per le quali sia stata presentata domanda di rilascio di titolo edilizio in sanatoria ai sensi e nei termini previsti dalle disposizioni di cui al capo IV della legge 28 febbraio 1985,n. 47, e all articolo 39 della legge 23 dicembre 1994, n.724.