Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE

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1 Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE Quaderni FNE Collana Panel, n. 32 aprile 2012 L EUROPA, LA CRISI E L EURO di Gianluca Toschi

2 I problemi economici dell Italia non hanno origine dall Euro, anzi, la moneta unica ha mitigato gli effetti della crisi. Una crisi che dipende dai comportamenti poco virtuosi in materia fiscale di alcuni paesi europei, ma anche dai diversi livelli di competitività che contraddistinguono i paesi Euro e dalla quale si esce solo lavorando a livello europeo. Questi i principali risultati di un sondaggio realizzato da Fondazione Nord Est per conto di Friuladria Crédit Agricole che ha coinvolto 322 imprenditori del Nord Est. I risultati del sondaggio si articolano attorno a tre temi principali: le cause della crisi, il ruolo dell Euro e le strategie per uscirne. Rispetto alle cause della crisi l 83,3% degli intervistati ritiene che i problemi finanziari dell area Euro dipendano dalla gestione poco virtuosa dei conti pubblici che ha accomunato diversi paesi europei, il 66,7% punta, invece, il dito sui diversi livelli di competitività che caratterizzano i paesi Euro. Agli occhi degli imprenditori la moneta unica esce positivamente dalla prova della crisi. Una quota rilevante e maggioritaria degli intervistati non ritiene che abbandonare l Euro e tornare alla lira possa giovare all economia nazionale: il 60,1% si dichiara, infatti, contrario all uscita dall Euro perché convinto che i problemi italiani non dipendano dalla moneta unica. Il 35,9% crede, invece, che l Euro crei dei problemi, ma che tornare alla lira rappresenti un rischio troppo elevato da correre. Solo il 4% si dichiara favorevole all ipotesi di abbandono della moneta unica. Il giudizio positivo sull Euro non si ferma a queste considerazioni dato che il 60,8% degli intervistati ritiene che la moneta unica abbia mitigato gli effetti della crisi. Le opinioni degli imprenditori nordestini intervistati appaiono in linea con quanto rilevato da Eurobarometro tra i cittadini italiani nel Il 58% della popolazione sosteneva, infatti, che la moneta unica avesse attenuato gli effetti della crisi. Agli imprenditori, inoltre, è stato chiesto di esprimere un parere sia sull attore/istituzione che più efficacemente potrebbe pilotare il percorso di uscita dalla crisi sia sulle rotte da seguire. La metà (48,8%) degli imprenditori ritiene che l Unione Europea (UE) possa agire con maggiore efficacia rispetto ad altri attori quali il Governo italiano (14,7%), il Fondo Monetario Internazionale (14,4%), il G20 (9,9%), gli Stati Uniti (5,8%). Il ruolo dell UE si articola su due fronti: il primo riguarda le misure da intraprendere a livello europeo e il secondo la possibile riforma dei mercati finanziari. Il 76,1% degli imprenditori crede che il coordinamento delle politiche economiche e fiscali tra i paesi dell area Euro rappresenti una misura efficace per contrastare la crisi economica a finanziaria, il 75,5% esprime lo stesso parere estendendo il coordinamento a tutti gli stati membri dell UE, il 66,5% crede nell efficacia delle misure di regolamentazione dei mercati finanziari. Poco più della metà (53,1%) considera efficaci le misure finalizzate al controllo delle operazioni di salvataggio del sistema bancario finanziate con risorse pubbliche, il 52,5% quelle dirette al controllo delle attività dei gruppi finanziari più importanti. Gli imprenditori intervistati esprimono, quindi, una voglia di più Europa nella determinazione delle politiche economiche e fiscali. L UE dovrebbe poi farsi promotrice, nell ambito della riforma dei mercati finanziari di azioni finalizzate ad aumentare la trasparenza del settore (91,9%), incrementare il controllo sui fondi speculativi (88,8%), all introduzione di regole più severe in materia di evasione e di paradisi fiscali (87,3%) e alla Fondazione Nord Est - 2

3 regolamentazione degli stipendi nel settore finanziario, tipo tetto sui bonus (68,9%). Chiudono l elenco delle misure indicate dagli imprenditori l introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (55,6%) e quella di una tassa sui profitti delle banche (55,3%). Anche in questo caso è possibile confrontare le opinioni degli imprenditori intervistati con quelle rilevatee da Eurobarometro tra la popolazione italianaa nel Rispetto alle prime tre misure (trasparenza dei mercati, controllo sui fondi speculativi e controlli sui paradisi fiscali) non appaiono differenze marcate. La popolazione si dimostra invece maggiormente sensibile rispetto alle ultime tre misure: la regolamentazione degli stipendi nel settore finanziario è vista con favore dal 88,2% della popolazione, la tassa sui profitti delle banche dal 86% e la tassa sulle transazioni finanziarie dal 82,4%. Graf. 1 - Secondo Lei, quale tra le seguenti istituzioni può agire con maggior efficacia rispetto agli effetti della crisi economica e finanziaria? (val. % al netto delle non risposte) , ,7 14,4 9,9 5,8 0,7 5,7 Fondazione Nord Est - 3

4 Graf. 2 - Può indicarmi quanto è d accordo con le seguenti affermazioni? I problemi finanziari della zona Euro sono dovuti a (val. % al netto delle non risposte) comportamenti poco virtuosi in materia fiscale di alcuni paesi europei 21,2 62,1 14,4 2,3...ai diversi livelli di competitività i diversi paesi tra 14,7 52,0 28,6 4,7 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Moltissimo Molto Poco Per nulla 100,0 Graf. 3 - Negli ultimi tempi, a livello europeo sono state discusse diverse misure da prendere per contrastare la crisi economica e finanziaria. Per ciascuna misura può dirmi se la ritiene efficace? Risposte affermative (val. % al netto delle nonn risposte) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 76,1 75,5 Coordinamento delle politiche economiche e fiscali tra i paesi dell area Euro Coordinamento delle politiche economiche tra tutti gli Stati membri dell'ue 66,5 Regolamentazione dei servizi finanziari 53,1 52,5 Supervisione rispetto alle operazioni di salvataggio del sistema bancario finanziate con risorse pubbliche Controllo nei confronti delle attività dei gruppi finanziari più importanti Fondazione Nord Est - 4

5 Graf. 4 - Nel contesto della riforma dei mercati finanziari internazionali, Lei è favorevole alle seguenti misure che l UE dovrebbe prendere? (val. % al netto delle non risposte) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 91,9 88,8 Aumentare la trasparenza dei mercati finanziari Maggior controllo sui fondi speculativi 87,3 Regole più severe in materia di evasione e di paradisi fiscali 68,9 Regolamentazione degli stipendi nel settore finanziario (es: tetto sui bonus) 55,6 Introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie 55,3 Introduzione di una tassa sui profitti delle banche Graf. 5 - A Suo giudizio l Euro ha mitigato gli effetti della crisi? (val. % al netto delle non risposte) 9,8 51,0 32,2 7,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Moltissimo d accordo 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,00 100,0 Molto d accordo Poco d accordo Per nulla d accordo Fondazione Nord Est - 5

6 Graf. 6 - Alcuni sostengono meglio abbandonare l Euro non risposte) che per la nostra economia e il nostro reddito sarebbe e tornare alla lira, Lei si direbbe: (val. % al netto delle Contrario: i nostri problemi non dipendono dall Euro 60,1 Contrario: l Euro crea problemi, ma tornare alla lira sarebbe troppo rischioso 35,9 Favorevole, l Euro è solo un danno Fondazione Nord Est - 6

7 Nota metodologica L Opinion Panel è una rilevazione della Fondazione Nord Est che si propone di rilevare, con cadenza periodica, le opinioni degli imprenditori del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, interpellati quali testimoni privilegiati. La ricerca coinvolge soggetti ritenuti particolarmente significativi per l economia di quest area. La rilevazione si è svolta nel mese di febbraio 2012 e ha coinvolto 322 titolari di impresa. Daniele Marini ha diretto la ricerca, Fabio Marzella ha curato gli aspetti metodologici e l elaborazione dei dati. Questlab S.r.l. ha curato la parte informatica e gestito la rilevazione via web. La ricerca è stata promossa da Friuladria-Crédit Agricole. Fondazione Nord Est - 7