INDAGINI AMBIENTALI NELL AREA RESIDENZIALE VIALE DA VERRAZZANO SIR DI MASSA CARRARA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDAGINI AMBIENTALI NELL AREA RESIDENZIALE VIALE DA VERRAZZANO SIR DI MASSA CARRARA"

Transcript

1 Allegato 1 INDAGINI AMBIENTALI NELL AREA RESIDENZIALE VIALE DA VERRAZZANO SIR DI MASSA CARRARA Accordo di Programma per la prosecuzione degli interventi di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (S.I.N.) di Massa e Carrara e nelle aree ex S.I.N. di cui al d.m. 29 ottobre 2013, integrativo dell Accordo di Programma del 14 marzo 2011 AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 36 COMMA 2 LETTERA B del D. LGS. 50/2016 e s.m.i. CAPITOLATO TECNICO

2 Indice 1. Oggetto dell affidamento Indagini preliminari del sottosuolo con Georadar Campionamento terreni: suolo e sottosuolo Campionamento dei Top soil Conservazione dei campioni per analisi ambientali Derterminazioni analitiche sui campioni di terreno e top soil Rilevamento e analisi gas interstiziali (Soil Gas Survey) Validazione delle analisi chimiche Oneri per lo smaltimento Sicurezza Rapporto finale delle attività Pag. 2 a 14

3 1. OGGETTO DELL AFFIDAMENTO Oggetto delle attività del presente Affidamento è la realizzazione della campagna di indagini di caratterizzazione ambientali, finalizzata all aggiornamento e integrazione della caratterizzazione dei terreni ricadenti nell Area residenziale Viale da Verrazzano (Comune di Carrara), prevista nel quadro degli interventi urgenti dall' Accordo di Programma per la prosecuzione degli interventi di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Massa e Carrara e nelle aree ex SIN di cui al D.M. 29 ottobre 2013, integrativo dell Accordo di Programma del 14 marzo L area di indagine è localizzata esternamente alla ZIA (Zona Industriale Apuana), costituita da insediamenti abitativi e commerciali, con alcune attività di lavorazione e deposito di marmi. L area copre una superficie di circa 15 ettari ed è delimitata a nord dal perimetro della Zona Industriale Apuana, ad est dal fosso del Lavello, a sud dalla linea di costa e ad ovest dal viale Domenico Zaccagna per una estensione complessiva di circa 500 x 300 metri. In tale area sono state eseguite nel tempo diverse attività di caratterizzazione ambientale che hanno portato al rinvenimento di depositi di riporto costituiti da ceneri di pirite contenenti inquinanti inorganici principalmente costituiti da Arsenico e Piombo. In particolare su incarico del Comune di Carrara (Determinazione dirigenziale n 58 del 28/10/2003), è stata condotta una campagna di indagine di caratterizzazione Nello specifico furono eseguite indagini geognostiche mediante l esecuzione di saggi di scavo tra il 2005 ed il 2008 con il duplice scopo di caratterizzare dal punto di vista stratigrafico i terreni interessati e di consentire il prelievo di campioni per effettuare analisi di laboratorio per l individuazione di eventuali elementi contaminanti. L esecuzione degli scavi è stata seguita direttamente da tecnici dell Arpat, questi ultimi incaricati di prelevare per ogni saggio un numero minimo di tre campioni di terreno così distribuiti: campione superficiale (top soil) tra 0,0-0,10 m da p.c.; campione/i intermedio/i per ogni strato rappresentativo; campione rappresentativo dello strato profondo. In totale sono stati eseguiti complessivamente n 12 scavi (punti riportati in Figura 1) da cui sono state ricavate le relative stratigrafie. Si evidenzia la presenza pressoché generalizzata di uno strato di riporto sovrastante un deposito sabbioso che diventa debolmente limoso in corrispondenza della porzione più prossima al fosso Lavello. Nel corso delle indagini è emersa una forte presenza nei terreni di metalli pesanti, nello specifico nei top soil sono state trovati Cr, Ni, Cu, Pb oltre ad altri composti in concentrazioni poco superiori alle CSC quali idrocarburi, IPA e pesticidi clorurati. Nei campioni di suolo superficiale come in quello profondo sono stati determinati superamenti prevalentemente di As oltre a Cr e Cu (Figura 1e Figura 2). Pag. 3 a 14

4 Figura 1: mappa indagini ambientali eseguite nell area Viale da Verrazzano (anno ). Pag. 4 a 14

5 Figura 2: legenda della contaminazioni riscontrate nei saggi di scavo nell area Viale da Verrazzano. Oggetto del presente Affidamento è quindi la realizzazione delle attività di caratterizzazione ambientale, di seguito sintetizzate: Tabella 1: sintesi delle attività oggetto dell Affidamento. ATTIVITA OGGETTO DELL AFFIDAMENTO N. 1 Da definire in Indagini preliminari con Georadar campo Verticali di indagine 44 2 Campionamento di suolo superficiale e profondo 88 3 Campionamento di suolo superficiale e profondo per contraddittorio ARPAT 9 4 Campionamento di Top soil 5 5 Campionamento di Top soil per contraddittorio ARPAT 1 6 Analisi chimica di laboratorio dei campioni di suolo superficiale e profondo 88 7 Analisi chimica di laboratorio sui campioni di Top soil 5 8 Rilevamento e analisi dei Soil gas 5 9 Rilevamento dei Parametri chimico fisici dei terreni 5 10 Analisi sul tal quale per la classificazione della pericolosità del materiale secondo il D.lgs 152/2006 e s.m.i Test di cessione ed analisi dell eluato dei medesimi terreni secondo il D.lgs 152/2006 e s.m.i. 3 Di seguito si riporta la mappa con l ubicazione dei punti di indagine (Figura 3). Pag. 5 a 14

6 Figura 3: Ubicazione dei punti di indagine (esagoni rossi).

7 Tutte le operazioni di perforzazione e/o scavo di trincee e campionamento trasporto e conservazione e analisi dei campioni, dovranno rispettare le raccomandazioni, linee guida e manuali e buone pratiche emanate dagli Istituti Nazionali di riferimento (ISPRA, ISS, IRSA -CNR etc.). 2. INDAGINI PRELIMINARI DEL SOTTOSUOLO CON GEORADAR Al fine di individuare ed escludere possibili ostacoli ed interferenze in fase di esecuzione dei sondaggi si provvederà ad eseguire indagini con Georadar. L impiego di questo strumento si renderà necessario laddove non si abbiano a disposizione informazioni sufficienti della mappatura degli impianti, di relative linee interrate metalliche e non metalliche, di oggetti sepolti collegati, e dell esistenza di una eventuale impiantistica nascosta formata da tubazioni e cavi interrati. L utilizzo della prospezione radar sarà definito dalla Sogesid S.p.A. in fase esecutiva del servizio e solo previo sopralluogo congiunto con gli enti locali. 3. CAMPIONAMENTO TERRENI: SUOLO E SOTTOSUOLO Le indagini saranno condotte per la definizione del Modello Concettuale della contaminazione dei terreni ad integrazione e conclusione delle indagini già eseguite nell Area Residenziale Viale da Verrazzano (Comune di Carrara). Tenuto conto della reale estensione perimetrata del sito in esame, pari a circa m 2, comprendenti sia le aree accessibili (verdi) sia quelle cementate e/o occupate da fabbricati; verranno eseguiti un totale complessivo di n.44 verticali di indagine secondo una maglia regolare di campionamento 50m x 50m. Tutti i campioni dovranno essere prelevati in duplice aliquota e conservati dall affidatario del servizio per eventuali approfondimenti. I sondaggi saranno spinti sino ad una profondità massima di 2 metri e comunque sopra il livello saturo del terreno. In relazione alla difficile accessibilità delle aree con mezzi meccanici (es. giardini privati), le modalità di indagine avverranno mediante carotiere manuale (tipo direct - push - coring). Obiettivo primario è il prelievo di campioni rappresentativi delle caratteristiche chimiche, fisiche degli orizzonti attraversati. Le modalità utilizzate per per l esecuzione delle verticali di indagine e di campionamento dovranno essere autorizzate dal Responsabile del Procedimento alla cui decisione, l Affidatario si rimette in modo insindacabile. Laddove la natura del terreno non consentirà l utilizzo del carotiere manuale, potrà essere utilizzato un carotiere meccanico di piccole dimensioni adatto alle aree da investigare o escavatore o altra tecnica di campionamento da concordare con la Sogesid e con gli enti di controllo. Per ciascun verticale di indagine è previsto il prelievo di n. 2 campioni (ciascuno in duplice aliquota): n.1 campione di suolo nella porzione superficiale compresa tra 0 1 metro da p.c.; n.1 campione di suolo nella porzione profonda compresa tra 1 2 metri da p.c.;

8 Sul 10% dei punti di indagine saranno prelevati anche campioni di Top soil, pari a n.6 campioni complessivi, che saranno prelevati in posizione adiacente alle verticali di indagine. I criteri da adottare per il prelievo dei campioni devono garantire la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo di materiale solido e la separazione dei materiali che si distinguono per evidenze di inquinamento o per caratteristiche organolettiche, chimico-fisiche e litologicostratigrafiche. Sarà dunque necessario: estrudere il materiale raccolto per mezzo del carotiere senza ricorrere a liquidi e disporlo in una canaletta di PE, mantenendone inalterate le caratteristiche stratigrafiche. Al fine di non produrre perdite dei prodotti più volatili, sarà conveniente prelevare il campione immediatamente dopo l estrazione dal carotiere manuale; descrivere, oltre alla stratigrafia, eventuali evidenze visive e/o olfattive di inquinamento e prelevare il campione alloggiandolo in apposito contenitore; suddividere il campione in più parti omogenee, adottando metodi di quartatura riportati nella normativa; il contenitore in cui riporre il campione deve essere adeguato alle caratteristiche dell inquinante e deve essere conservato in luogo adeguato a preservarne inalterate le caratteristiche chimico fisiche; le operazioni di formazione del campione devono essere effettuate con strumenti decontaminati dopo ogni operazione e con modalità adeguate ad evitare la variazione delle caratteristiche e la contaminazione del materiale. Per il prelievo dei campioni che si succedono lungo la colonna di materiali prelevati i criteri da adottare devono garantire: la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo di materiale solido; la separazione dei materiali che si distinguono per evidenze di inquinamento o per caratteristiche organolettiche, chimico fisiche e litologico - stratigrafiche. Nel corso degli interventi di perforazione e prelievo dei campioni, tutto il materiale estratto deve essere esaminato e la descrizione della stratigrafia, e delle eventuali presenze di livelli contaminati, deve essere effettuata a cura di un geologo. La carota estrusa e posizionata sull apposito tavolo di lavoro, deve essere fotografata, prima che il materiale raccolto venga utilizzato per la formazione del campione, con una scala di riferimento e un Pag. 8 a 14

9 numero di catalogazione con data e n. sondaggio. Si procederà, poi, alla decorticazione della superficie della carota ed al prelievo di campioni dal cuore della stessa. Per il 10% del totale dei campioni, ovvero pari a n.9 campioni di suolo (oltre che n..1 campioni di Top soil, si procederà alla verifica e validazione da parte degli enti di controllo (ARPAT). In questi casi l Affidatario provvederà, di concerto con Sogesid S.p.A. e ARPAT, alla raccolta del campione che dovrà essere omogeneizzato e suddiviso in n.3 aliquote di quantità sufficiente per l esecuzione delle analisi chimiche richieste, la terza aliquota sarà conservata per 12 mesi a cura dell Affidatario in condizioni regfrigerate, a disposizione del Committente e comunque fino ad avvenuta validazione dei risultati da parte dell ente di controllo competente. Tutto il materiale dovrà essere smaltito secondo la vigente normativa. Le aliquote da analizzare dovranno essere inserite in contenitori in PE atossico, da conservarsi alla temperatura di 4 +/-2 C fino alla consegna ai laboratori incaricati delle determinazioni analitiche richieste. Per il terreno eventualmente in esubero l Affidatario dovrà prevedere un sistema di smaltimento in accordo con la normativa vigente (D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.); in ogni caso si dovrà evitare lo sversamento, anche accidentale durante le operazioni di lavoro. I laboratori incaricati per le analisi devono operare con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2000, specificando i criteri stabiliti e documentando le modalità utilizzate per l assicurazione della qualità del dato (es. partecipazione continua a circuiti intercalibrazione nazionale e/o internazionale). I campioni prelevati e destinati ad analisi chimica devono essere contraddistinti da cartellini inalterabili che indichino: committente; cantiere; numero del sondaggio; numero del campione; profondità di prelievo; data di prelievo. I criteri adottati per il prelievo di campioni lungo il sondaggio sono volti a ottenere la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo dal punto di vista litologico o dal punto di vista della distribuzione della possibile contaminazione. Il campione deve rappresentare la matrice da cui proviene in modo tale da poter offrire, mediante l'analisi chimica, un quadro esaustivo dello stato qualitativo di quest'ultima. Eventuali altri campioni potranno essere prelevati in relazione alla natura dei terreni incontrati. L estrusione della carota dovrà Pag. 9 a 14

10 avvenire senza utilizzo di fluidi. Per ciascun campionamento si prevede il prelievo di una quantità pari a circa 250g. Nella formazione del campione da inviare ad analisi di laboratorio saranno adottati i seguenti accorgimenti: identificare e scartare materiali estranei che possono alterare i risultati finali (pezzi di vetro, ciottoli rami ecc.) indicandoli opportunamente nel rapporto di campionamento; omogeneizzare e setacciare il campione per avere una distribuzione uniforme del campione stesso. Prima dell avvio delle attività di campionamento, saranno condotte tutte le azioni necessarie affinché l esecuzione delle stesse avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori impegnati compresa la pulizia per la rimozione della vegetazione infestante che potrebbe ostacolare le indagini. Il campionamento avverrà nel rispetto delle procedure e modalità indicate: Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati redatto dall Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici (APAT, oggi ISPRA), nel quaderno Esperienze operative di monitoraggio: misure di campo e di laboratorio redatto a cura di ARPA Umbria in collaborazione con il Ministero dell Ambiente, Regioni Basilicata, Piemonte, Liguria, Umbria; Sito di Interesse Nazionale di Massa Carrara, Protocollo Operativo Stralcio Caratterizzazione, redatto da ARPA Toscana, ISS e IRPA, approvato con Decreto Direttoriale del 27/12/2012 (prot. 4005/TRIB/di/B) (TOS1701PRAL002). Si precisa che riscontrando eventuali discordanze tra le prescrizioni contenute nei documenti sopra indicati e quelle riportate nel presente Capitolato, prevarrano queste ultime. Nella fase di campionamento dei terreni 3.1 Campionamento dei Top soil Saranno prelevati, n.6 campioni di Top soil 0 20 cm, incluso quello per il contraddittorio con ARPAT, in prossimità dei sondaggi, mediante palette o spatole. Qualora lo strato più superficiale sia costituito da elementi estranei alla matrice (vegetazione, sassi, materiali di scarto, ecc.) sarà necessario rimuoverli. 3.2 Conservazione dei campioni per analisi ambientali I campioni saranno conservati in contenitori di vetro opportunamente decontaminati per la rimozione dei composti organici e inorganici, sigillati individualmente e contrassegnati esternamente con un codice identificativo del punto di prelievo, l intervallo di profondità, data, ora del sondaggio, ora del confezionamento e firma dell addetto. Dopo la formazione del campione lo stesso sarà immediatamente trasferito in un contenitore mantenuto a 4 C e inviato, entro 24h al laboratorio. Pag. 10 a 14

11 4. DERTERMINAZIONI ANALITICHE SUI CAMPIONI DI TERRENO E TOP SOIL I laboratori incaricati per le analisi devono operare con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2000, specificando i criteri stabiliti e documentando le modalità utilizzate per l assicurazione della qualità del dato (es. partecipazione continua a circuiti intercalibrazione nazionale e/o internazionale). Le procedure analitiche utilizzate per la determinazione dei parametri ricercati devono essere scelte fra quelle riportate nei protocolli nazionale e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO, etc.). In particolare per i suoli quelle riportate in "Raccolta Metodi di Analisi dei suoli" redatta dal CTN SSC, Centro Tematico Nazionale "Suolo e Siti Contaminati". I limiti di rilevabilità dei metodi utilizzati dovranno comunque essere conformi ai requisiti previsti dalla normativa e, ove tecnicamente possibile, 10 volte inferiori rispetto ai limiti imposti dalle norme vigenti Di seguito si riportano l elenco degli analiti da ricercare ai sensi del D.Lgs. n. 152/06 s.m.i. : METALLI: Arsenico, Cadmio, Cobalto, Cromo Totale, Cromo VI, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame e Zinco; IDROCARBURI C < 12 e C > 12; BTEXS; Alifatici Clorurarti cancerogeni, non cancerogeni e alifatici alogenato cancerogeni; FITOFARMACI sul 20% dei campioni di suolo prelevati, pari a n.18 campioni, saranno analizzati anche gli IPA; sui campioni di Top soil (pari a n.5), saranno ricercati, oltre al set analitico sopra riportato, anche PCDD/PCDF, PCB e amianto. Su tutti i campioni dovrà essere determinato il valore di ph e su n. 9 campioni la percentuale di sostanza organica (FOC). 5. RILEVAMENTO E ANALISI GAS INTERSTIZIALI (SOIL GAS SURVEY) Al fine di ricostruire la distribuzione delle possibili concentrazioni delle sostanze contaminanti all interno del terreno verranno eseguite n.5 indagini di Soil Gas Survey. E richiesto l utilizzo di sonde infisse direttamente nel terreno; la profondità massima di misura è stimata intorno a 1,0 1,5 metri sotto il piano campagna e comunque al di sopra del livello saturo del terreno. Il campionamento sarà eseguito in n.5 fori di sondaggio oggetto di campionamento dei suoli scelti dalla Sogesid S.p.A nel corso di sopralluogo preliminare e in fase esecutiva. Pag. 11 a 14

12 Di seguito si riporta la descrizione prevista per le attività di esecuzione delle misurazioni del soil gas. La Sogesid si riserva la possibilità di considerare altre tecniche di capionamento che garantiscano comunque gli obiettivi prefissati. Sul fondo del foro realizzato mediante carotiere verrà versato del ghiaietto siliceo e posizionata la sonda (tubicino di rame o acciaio) del diametro di circa 6 mm, fessurato in tutto il tratto terminale. Infine, si dovrà aggiungere ancora del ghiaietto con funzione di dreno nell intercapedine tra la sonda e il foro e si completa sigillando il foro con terreno compatto. Al fine di rimuovere i gas stagnanti all interno della linea di campionamento prima di iniziare il campionamento sarà necessario attendere che i gas interstiziali ritornino in una condizione di equilibrio. Nel caso di precipitazioni significative (20 mm di pioggia) sarà necessario aspettare 2 giorni prima del campionamento. Prima del campionamento dovrà essere eseguito lo spurgo a basso flusso con portate di aspirazione comprese tra 100 e 200 ml/min. la portata di campionamento deve essere costantemente misurata mediante un flussimetro calibrato e collegato alla linea di campionamento. Sarà opportuno rimuovere un volume pari a 2 VLC. Per il campionamento verranno utilizzati metodi attivi e per quanto riguarda il volume di campionamento questo deve essere sufficiente a garantire il limite di rilevabilità. Il campionamento avviene con un rilevatore specifico da campo dotato di pompa: i gas così prelevati passano attraverso una fiala a carboni attivi che viene poi portata in laboratorio per la ricerca degli analiti di interesse. Per il campionamento dei gas del suolo sarà necessario seguire scupolosamente alcune regole per assicurare che i campioni siano rappresentativi delle condizioni del sottosuolo. Tra queste citiamo: tutte le indagini sui gas del suolo nel sito devono seguire identiche procedure il campionamento deve essere completato nel minor tempo possibile. I laboratori incaricati per le analisi devono operare con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2000, specificando i criteri stabiliti e documentando le modalità utilizzate per l assicurazione. I contaminanti che dovranno essere determinati in laboratorio laboratorio sono: VOC, BTEX IPA, Idrocarburi, Composti inorganici (Cianuri, Fluoruri, Mercurio, Organostannici). 6. VALIDAZIONE DELLE ANALISI CHIMICHE Il calendario delle operazioni di campionamento dovrà essere concordato con l Ente di Validazione, al fine di consentire alla stessa, nell'ambito della programmazione delle proprie attività e delle risorse disponibili, di effettuare le operazioni di campionamento in contraddittorio necessarie allo svolgimento delle operazioni di controanalisi. In ogni caso l Ente di Validazione (ARPAT) effettuerà il controllo in contraddittorio su almeno 10% dei campioni di suolo e top soil. Ai fini della validazione verranno prelevati n.3 campioni: Pag. 12 a 14

13 uno per le analisi a cura dell Affidatario; uno per le analisi a cura dell Ente di Validazione; uno da conservarsi a cura dell Affidatario. Tutti i campioni dovranno essere conservati a temperatura idonea, come descritto nei paragrafi precedenti. Tutte le aliquote dei campioni prelevati in contraddittorio dovranno essere sigillate e firmate dagli addetti incaricati (dell Affidatario e dell'ente di controllo), verbalizzando il relativo prelievo. La serie di campioni da riporre in frigoriferi termostatici (e con registrazione delle temperature) dovrà essere conservata per un periodo di tempo non inferiore a 6 mesi e comunque fino ad avvenuta validazione dei risultati da parte dell ente di controllo competente e successivamente smaltiti secondo la vigente normativa di concerto e a seguito di autorizzazione della Committente. Rimane ferma in ogni caso la possibilità da parte delle Autorità di Controllo di effettuare ogni tipo di ispezione e/o accertamento necessario a verificare che le operazioni di prelievo, formazione e conservazione del campione nonché di analisi e relative operazioni di rendicontazione e registrazione si svolgano conformemente alla normativa vigente, ai principi delineati nel presente documento ed a quelli riconducibili alle buone pratiche operative. 7. ONERI PER LO SMALTIMENTO Ai fini delle conseguenti responsabilità si evidenzia come a seguito dell aggiudicazione l affidatario sarà considerato ed assumerà a tutti gli effetti la qualifica giuridica di produttore di rifiuti / detentore ai sensi del d.lgs.152/2006 e s.m.i. e pertanto saranno di sua competenza tutti gli oneri e le spese derivanti dalla corretta gestione di tutti i rifiuti prodotti in campo nell ambito dell esecuzione del servizio da effettuarsi nel rispetto degli artt. 188 e seguenti del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. 8. SICUREZZA L Affidatario è obbligato durante l esecuzione delle attività oggetto di affidamento, ad osservare e far osservare a tutti i lavoratori presenti nell area di cantiere tutte le norme di legge per la prevenzione degli infortuni e la sicurezza sul lavoro e per l igiene sul lavoro. L Affidatario dovrà predisporre ai sensi dell Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 il Piano di Sicurezza Operativo (POS) e che dovrà essere preventivamente approvato dal DEC e dal RDP prima dell avvio delle attività. Si dispone che ai sensi di legge in cantiere dovrà sempre essere presente il citato P.O.S., nel quale saranno indicate le modalità di esecuzione delle attività e le relative misure di sicurezza le dotazioni di sicurezza degli addetti, le attrezzature utilizzate e quant altro si riferisce agli interventi da eseguire. Pag. 13 a 14

14 Tutto il personale dell Affidatario operante nel sito dovrà essere dotato di idonei Dispositivi di Protezione Individuale previsti per le lavorazioni a farsi così come indicate nel POS. L Affidatario rimane unico responsabile della sicurezza durante l espletamento delle attività. 9. RAPPORTO FINALE DELLE ATTIVITÀ A conclusione delle attività dovrà essere redatta, una dettagliata Relazione Tecnica Descrittiva delle attività di caratterizzazione contenente: descrizione delle attività svolte; descrizione dei rilievi e delle analisi di campo eseguite (anche sotto forma di tabelle di sintesi, di rappresentazioni grafiche e cartografiche) e dei relativi metodi utilizzati; Stratigrafie descrittive dei materiali ritrovati lungo la perforazione; planimetrie con l ubicazione dei punti georeferenziati nel sistema (UTM WGS84) delle verticali di indagine. report fotografico delle attività di campo. Pag. 14 a 14

CITTA DI CASALE MONFERRATO

CITTA DI CASALE MONFERRATO CITTA DI CASALE MONFERRATO Settore Tutela Ambiente P.T.T.A 1994-96 PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI CASALE MONFERRATO INTERVENTO DI BONIFICA/MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DI

Dettagli

ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI PER IL PIANO DI INDAGINI INTEGRATIVE

ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI PER IL PIANO DI INDAGINI INTEGRATIVE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI PER IL PIANO DI INDAGINI INTEGRATIVE AI FINI DELLA CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL DM N. 161/2012 (PARTE SECONDA) 1. PREMESSA...

Dettagli

Piano di Caratterizzazione Integrativa Area E3 Esterna. The world s leading sustainability consultancy

Piano di Caratterizzazione Integrativa Area E3 Esterna. The world s leading sustainability consultancy Piano di Caratterizzazione Integrativa Area E3 Esterna Polo Chimico Castellanza Olgiate Olona Aree Chemisol Gennaio 2014 www.erm.com The world s leading sustainability consultancy ERM sede di Milano Via

Dettagli

SERVIZIO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DELL AREA DI PROPRIETA DISTRIPARK TARANTO s.c.a r.l.

SERVIZIO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DELL AREA DI PROPRIETA DISTRIPARK TARANTO s.c.a r.l. SERVIZIO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DELL AREA DI PROPRIETA DISTRIPARK TARANTO s.c.a r.l. COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DISTRIPARK TARANTO SOCIETA CONSORTILE A RESPONSABILITA LIMITATA Iscritta al Registro

Dettagli

GEOLOGIA TECNICA sas di Vorlicek P.A. & C

GEOLOGIA TECNICA sas di Vorlicek P.A. & C Provincia di Comune di Committente TREVISO FARRA DI SOLIGO E PIEVE DI SOLIGO ATS s.r.l. Provincia di Comune di Committente TREVISO FARRA DI SOLIGO E PIEVE DI SOLIGO ATS s.r.l. INTRODUZIONE... 3 CARATTERIZZAZIONE

Dettagli

PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO. oggetto: NOTA DESCRITTIVA DELL INDAGINE AMBIENTALE INTERNA. Tel Fax

PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO. oggetto: NOTA DESCRITTIVA DELL INDAGINE AMBIENTALE INTERNA. Tel Fax progetti per l ambiente PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO Via Osnaghi la società incaricata: Lybra ambiente e territorio S.r.l. Via E. Caviglia, 3 20139 Milano tel +39 02 45470559 / 45470899 fax

Dettagli

LE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL D.P.R. 120/2017 Il ruolo dell'agenzia per l'ambiente

LE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL D.P.R. 120/2017 Il ruolo dell'agenzia per l'ambiente 1 LE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL D.P.R. 120/2017 Il ruolo dell'agenzia per l'ambiente SEMINARIO TECNICO Terre e rocce da scavo: il nuovo Decreto n.120/17 Come devono operare le imprese 2 LE TERRE

Dettagli

Indice delle figure Figura 2-1: Inquadramento dell area d indagine Indice delle tabelle Tabella 4-1: Risultati delle analisi chimiche...

Indice delle figure Figura 2-1: Inquadramento dell area d indagine Indice delle tabelle Tabella 4-1: Risultati delle analisi chimiche... CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEI TERRENI AFFERENTI ALL AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMUNE DI PONTASSIEVE - LOCALITÀ SIECI VIA GALILEO GALILEI N.C. 10-12 RELAZIONE TECNICA Indice generale 1. PREMESSA... 2 2.

Dettagli

Rapporto di Prova N

Rapporto di Prova N Ferrandina 09/11/2016 Pagina 1/6 Committente: COSTRUZIONI GIUSEPPE STIATTI SRL Via Giacomo Leopardi, 31/C 52025 Montevarchi(AR) Accettazione N. 16.1070.012 Data accettazione 20/10/2016 Data inizio prove

Dettagli

Regione Veneto Provincia di Treviso

Regione Veneto Provincia di Treviso Regione Veneto Provincia di Treviso Comune di Treviso DEMOLIZIONE E NUOVA COSTRUZIONE DI FABBRICATO AD USO COMMERCIALE Data: Ottobre 2014 Cod.: 6215/125 Committente ALÌ SPA via Olanda, 2 35127 Padova Studio

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo

TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo Giovedì 8 novembre 2012, Rimini Edoardo Arcaini ANCE BERGAMO ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI 24121 Bergamo via dei Partigiani,

Dettagli

Funzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo

Funzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 16/03/2016 Pag. 1 di 5

Dettagli

GEN.15 PROPOSTA DI INDAGINE DELLA MATRICE TERRENO. z.i. Campolungo, 35 Ascoli Piceno SOMMARIO

GEN.15 PROPOSTA DI INDAGINE DELLA MATRICE TERRENO. z.i. Campolungo, 35 Ascoli Piceno SOMMARIO pag 2 di 6 SOMMARIO 1 Premessa... 3 2 Individuazione dei punti di misura... 3 3 Disciplinare tecnico per l esecuzione del piano d indagine... 4 3.1 Prelievo e formazione di campioni di terreno...4 3.2

Dettagli

Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco

Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco via Bassafonda, 68 45010 Rosolina (RO) cel. 338/3320218 fax 0426/340157 PROGETTO: Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco Realizzazione di

Dettagli

Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche. Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica

Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche. Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica Organizzazione dell intervento Principali riferimenti normativi

Dettagli

D.M. 10 agosto 2012 n. 161

D.M. 10 agosto 2012 n. 161 D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Regolamento recante la disciplina dell utilizzo delle terre e rocce da scavo 2012 GEOlogica Via Ambrogio da Bollate,13 20021 Bollate (MI) Tel. E fax (r.a.) 02 38300883 www.geo

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1610 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dello studio finalizzato a definire il fondo naturale dei metalli e

Dettagli

ESECUTIVA: COORDINATORE DELLA PROGETTAZIONE: OGGETTO

ESECUTIVA: COORDINATORE DELLA PROGETTAZIONE: OGGETTO SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI TITO Area "ex Liquichimica" di Tito Scalo (PZ) PIANO DI CARATTERIZZAZIONE RADIOLOGICA inerente il bacino fosfogessi COORDINATORE DELLA PROGETTAZIONE: PROGETTAZIONE ESECUTIVA:

Dettagli

ANCE Torino Collegio Costruttori Edili Torino 12 ottobre 2017 Dott. Cesare Rampi Studio Planeta

ANCE Torino Collegio Costruttori Edili Torino 12 ottobre 2017 Dott. Cesare Rampi Studio Planeta ANCE Torino Collegio Costruttori Edili Torino 12 ottobre 2017 Dott. Cesare Rampi Studio Planeta Articoli di riferimento Art. 2 definizione di «sito di produzione» Art. 4 c.2 utilizzi previsti Art. 24 criteri

Dettagli

Sito di Interesse Nazionale di Sesto San Giovanni (MI)

Sito di Interesse Nazionale di Sesto San Giovanni (MI) Sito di Interesse Nazionale di Sesto San Giovanni (MI) RELAZIONE SULLO STATO DI CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE Campagna semestrale di monitoraggio Settembre 2016 Indice Premessa... 3 Stato di contaminazione

Dettagli

Valeria Frittelloni, ISPRA. La Gestione delle Terre e Rocce da Scavo 20 settembre

Valeria Frittelloni, ISPRA. La Gestione delle Terre e Rocce da Scavo 20 settembre Requisiti di qualità ambientale per l utilizzo delle terre e rocce da scavo Valeria Frittelloni, ISPRA La Gestione delle Terre e Rocce da Scavo 20 settembre RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere

Dettagli

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo SIGEA La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo Il Campionamento delle Terre e rocce da scavo Bari 14 giugno 2013 Geol. Marcello Panarese

Dettagli

Relazione Finale dell attività di Ricerca

Relazione Finale dell attività di Ricerca Allegato 5 Relazione Finale dell attività di Ricerca Beneficiario CHIARA PIERSANTI Soggetto ospitante ARPA UMBRIA (Sede di Terni) Tutor Dott. Arch. CAMILLO LEONARDI Periodo di riferimento dal 10/04/2007

Dettagli

Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud

Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud Procedura di Verifica di ottemperanza al Decreto 236/2013, modificato da decreto MATTM 304/2014, presso il Ministero dell Ambiente e

Dettagli

CAMPIONAMENTO PER RIFIUTI-SUOLI- SEDIMENTI

CAMPIONAMENTO PER RIFIUTI-SUOLI- SEDIMENTI RIFERIMENTI NORMATIVI D.Lgs. 152/06 e s.m.i. - suoli UNI 10802:2013 - rifiuti D.M. 13/09/1999 ISTRUZIONE OPERATIVA 7.5-02 IO 05 rev. 7 del 08/10/2015 Copia della presente istruzione operativa viene consegnata

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-AMBIENTALE. Indice del contenuto

RELAZIONE TECNICO-AMBIENTALE. Indice del contenuto 1 Relazione tecnica-ambientale inerente la gestione delle Terre e Rocce da Scavo presso lotto di terreno sito in Via Carriera Rosalba nella località San Damaso del Comune di Modena (MO) Rif. 478_bis/17

Dettagli

Allegato A CAPITOLATO TECNICO

Allegato A CAPITOLATO TECNICO Allegato A AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125, COMMA 11, ULTIMO PERIODO, DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DELLE INDAGINI AMBIENTALI DEI TERRENI INTERESSATI DAGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PROGETTO DI MESSA IN

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE IN OPERAM

MONITORAGGIO AMBIENTALE IN OPERAM Anas SpA Compartimento della Viabilità per la Basilicata S.S. N 106 IONICA COSTRUZIONE DELLA VARIANTE DI NOVA SIRI CON ADEGUAMENTO DELLA SEZIONE STRADALE ALLA CATEGORIA B1 (D.M. 05.11.2001) TRONCO 9 -

Dettagli

Gestione delle terre e rocce da scavo Caratterizzazione Chimico Fisica dei Suoli: possibili profili analitici

Gestione delle terre e rocce da scavo Caratterizzazione Chimico Fisica dei Suoli: possibili profili analitici Confartigianato Cuneo Cuneo - Sala incontri Fondazione CRC Via Roma 17 19-02-2014 Gestione delle terre e rocce da scavo Caratterizzazione Chimico Fisica dei Suoli: possibili profili analitici valido supporto

Dettagli

Caratterizzazione delle matrici ambientali

Caratterizzazione delle matrici ambientali Caratterizzazione delle matrici ambientali Fabiana Vanni fabiana.vanni@iss.it Istituto Superiore di Sanità Caratterizzazione delle matrici ambientali Nell area oggetto di studio del progetto CCM2010 sono

Dettagli

viale E. Fermi, 105 Monza (Mi) tel: 039/ fax: 039/ http// -

viale E. Fermi, 105 Monza (Mi) tel: 039/ fax: 039/ http//  - Committente: viale E. Fermi, 105 Monza (Mi) tel: 039/21225.1 - fax: 039/2122559 http//www.altolambroservizidrici.it - E-mail: info@altolambroservizidrici.it Classificazione progetto: PROGETTO ESECUTIVO

Dettagli

Regolamento per la Gestione di Terre e Rocce da scavo derivanti da attività di scavo, movimentazione di terre e lavorazione dei materiali inerti.

Regolamento per la Gestione di Terre e Rocce da scavo derivanti da attività di scavo, movimentazione di terre e lavorazione dei materiali inerti. Regolamento per la Gestione di Terre e Rocce da scavo derivanti da attività di scavo, movimentazione di terre e lavorazione dei materiali inerti. Il presente Regolamento disciplina, per quanto di competenza

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 240 del 20/06/2013

Decreto Dirigenziale n. 240 del 20/06/2013 Decreto Dirigenziale n. 240 del 20/06/2013 A.G.C.5 Ecologia, tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile Settore 2 Tutela dell'ambiente Oggetto dell'atto: AREA DELLO STABILIMENTO "LA BUONA

Dettagli

Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato 4 del D.Lgs. 120/2017)

Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato 4 del D.Lgs. 120/2017) MET. ALL. COMUNE DI CORREGGIO 1 PR. (FOSDONDO) DN 80 (3 ) VARIANTE DN 100 PER SOSTITUZIONE TRATTO IN COMUNE DI CORREGGIO (RE) Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato

Dettagli

SENSI DEL D.LGS. 152/2006) DELL AREA DI VIA GENERAL GIARDINO NEL COMUNE DI MEDA (MB) D.G.R. X/1193

SENSI DEL D.LGS. 152/2006) DELL AREA DI VIA GENERAL GIARDINO NEL COMUNE DI MEDA (MB) D.G.R. X/1193 Dott. Geol. Riccardo Cortiana r.cortiana@geotecnoindagini.it Via Liguria 1 20900 Monza Telefono e fax 039 837656 geotecnoindagini@pec.it Dott. Geol. Filippo Valentini f.valentini@geotecnoindagini.it PABEL

Dettagli

LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO

LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO ALLEGATO 1 LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO A) I materiali,industrialmente utilizzabili, derivanti da scavi, effettuati da soggetti pubblici e privati, con caratteristiche

Dettagli

Caffaro e Brescia I nuovi dati. I sedimenti delle rogge

Caffaro e Brescia I nuovi dati. I sedimenti delle rogge Caffaro e Brescia I nuovi dati I sedimenti delle rogge Brescia, 20 ottobre 2015 Dott. Geol. Sandro Zaniboni Caratterizzazione Rogge Scopo del lavoro proposto Conferma «Modello Concettuale» Quadro dettagliato

Dettagli

1. PREMESSA 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE

1. PREMESSA 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE PIANO DI INDAGINI INTEGRATIVE AI FINI DELLA CARATTERIZZAZIONE AMBINETALE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL DM N. 161/2012 1. PREMESSA... 2 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE... 2 2.1 CONFORMITÀ

Dettagli

Di seguito un estratto relativo alle procedure di campionamento ed analisi delle terre e rocce da scavo

Di seguito un estratto relativo alle procedure di campionamento ed analisi delle terre e rocce da scavo DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 2017, n. 120 Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge 12

Dettagli

Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri. Maria Adelaide Corvaglia

Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri. Maria Adelaide Corvaglia Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri Maria Adelaide Corvaglia Bologna 26 novembre 2014 procedura di bonifica fasi procedura bonifica attività di Arpa criticità

Dettagli

Fabio Pascarella - ISPRA

Fabio Pascarella - ISPRA I siti contaminati e il SNPA: forse non tutti sanno che Fabio Pascarella - ISPRA CONVEGNO DEL SISTEMA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE 21 settembre 2017, 9:30-13:15 RemTech Expo 2017 (20, 21,

Dettagli

ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria

ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria EMESSA LA CERTIFICAZIONE DI AVVENUTA BONIFICA PER I LOTTI DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI CROTONE, CASSANO E CERCHIARA, RICADENTI NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI COSENZA Con determinazione N. 16001707

Dettagli

Le MODALITA per la CARATTERIZZAZIONE si suddividono in due importanti capitoli: 1) IL CAMPIONAMENTO 2) L ANALISI

Le MODALITA per la CARATTERIZZAZIONE si suddividono in due importanti capitoli: 1) IL CAMPIONAMENTO 2) L ANALISI LINEE GUIDA PROPOSTE PER I CAMPIONAMENTI E LE ANALISI CHIMICHE dr. Liberale Formentini; Ordine dei Chimici della Provincia di Brescia Unione Professionisti Via Marsala, 17 - Brescia Stabiliti i criteri

Dettagli

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova Dipartimento Provinciale di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.it PEC: dappd@pec.arpav.it Accordo volontario per il Monitoraggio

Dettagli

ALLEGATO C. Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di limi provenienti dalla lavorazione di marmi e pietre e di terre e rocce da scavo

ALLEGATO C. Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di limi provenienti dalla lavorazione di marmi e pietre e di terre e rocce da scavo ALLEGATO C Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di limi provenienti dalla lavorazione di marmi e pietre e di terre e rocce da scavo 1. Ambito di applicazione I limi provenienti dalle attività

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 129 del 18/10/2016

Decreto Dirigenziale n. 129 del 18/10/2016 Decreto Dirigenziale n. 129 del 18/10/2016 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 5 - Direzione Generale per l'ambiente e l'ecosistema U.O.D. 16 - UOD Autorizzazioni

Dettagli

CITTA METROPOLITANA DI VENEZIA COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE

CITTA METROPOLITANA DI VENEZIA COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE - DOTT. GEOL. ALESSANDRO VIDALI INDAGINI GEOLOGICO-GEOTECNICHE E AMBIENTALI Via Roma, 20 30027 San Donà di Piave (VE) 0421-51616 335-8336809 FAX 0421-51616 E-mail ak.vidali@aliceposta.it Pec ak.vidali@pec.it

Dettagli

1. PREMESSA 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE

1. PREMESSA 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE PIANO DI INDAGINI INTEGRATIVE AI FINI DELLA CARATTERIZZAZIONE AMBINETALE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO AI SENSI DEL DM N. 161/2012 1. PREMESSA... 2 2. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE... 2 2.1 CONFORMITÀ

Dettagli

PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA e CALVINO via Parenzo 101 e 105 a Brescia

PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA e CALVINO via Parenzo 101 e 105 a Brescia Comune di Brescia Settore Ambiente e Settore Edilizia Scolastica PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA e CALVINO via Parenzo 101 e 105 a Brescia Assessori Gianluigi Fondra e Valter Muchetti

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO ATTIVITA OGGETTO DELL AFFIDAMENTO N. Da definire in Indagini preliminari con Georadar

SCHEMA DI CONTRATTO ATTIVITA OGGETTO DELL AFFIDAMENTO N. Da definire in Indagini preliminari con Georadar SCHEMA DI CONTRATTO Oggetto: AFFIDAMENTO DELLE INDAGINI DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE, FINALIZZATE ALL AGGIORNAMENTO E ALL INTEGRAZIONE DELLA CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI RICADENTI NELL AREA RESIDENZIALE

Dettagli

TEMA SCHEMA DPR TERRE E ROCCE PROPOSTE DI MODIFICA Art. 2. (Definizioni)

TEMA SCHEMA DPR TERRE E ROCCE PROPOSTE DI MODIFICA Art. 2. (Definizioni) TEMA SCHEMA DPR TERRE E ROCCE PROPOSTE DI MODIFICA Art. 2 Art. 2 AMIANTO (Definizioni) b) terre e rocce da scavo : il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di materiale di riporto conforme, derivanti

Dettagli

VERIFICA DI ATTUAZIONE EX art. 185 c.6 e 7 del D.lgs 163/ FASE 2

VERIFICA DI ATTUAZIONE EX art. 185 c.6 e 7 del D.lgs 163/ FASE 2 PA 12/09 CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO - NORD EUROPA ITINERARIO AGRIGENTO - CALTANISSETTA - A19 S.S. N 640 "DI PORTO EMPEDOCLE" AMMODERNAMENTO E ADEGUAMENTO ALLA CAT. B DEL D.M. 5.11.2001 Dal km 44+000

Dettagli

Servizio relativo all esecuzione di una campagna geognostica in Mare Adriatico al largo della costa emiliano-romagnola DISCIPLINARE TECNICO

Servizio relativo all esecuzione di una campagna geognostica in Mare Adriatico al largo della costa emiliano-romagnola DISCIPLINARE TECNICO Arpae Agenzia Regionale per la Prevenzione, l Ambiente e l Energia dell Emilia-Romagna Servizio relativo all esecuzione di una campagna geognostica in Mare Adriatico al largo della costa emiliano-romagnola

Dettagli

Conferenza di servizi

Conferenza di servizi Programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana per l area di rilevante interesse nazionale SIN DI BAGNOLI - COROGLIO Conferenza di servizi 18 dicembre 2017 - Prefettura di Napoli 1 OBIETTIVI

Dettagli

a) premessa normativa b) gestione dei residui c) campionamento d) modulistica

a) premessa normativa b) gestione dei residui c) campionamento d) modulistica La gestione dei residui dell estrazione estrazione e dei limi provenienti dalla lavorazione dei marmi e pietre: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche: a) premessa normativa b) gestione

Dettagli

Protocollo operativo per il riconoscimento di fondi naturali

Protocollo operativo per il riconoscimento di fondi naturali Allegato parte integrante Protocollo Protocollo operativo per il riconoscimento di fondi naturali Scopo e campo di applicazione Il presente Protocollo ha la scopo di descrivere l iter tecnico amministrativo

Dettagli

S.E.N.T.I.E.R.I. Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento)

S.E.N.T.I.E.R.I. Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) Bonifiche : chimera o realtà? S.E.N.T.I.E.R.I. Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) ha studiato la mortalità della

Dettagli

Rapporto di prova n :

Rapporto di prova n : MICRO-B srl Via Cremona, 25/b 46041 Asola (MN) C.F. : 02140460201 P. Iva: 02140460201 Tel. : 0376 712079 Fax : 0376 719207 Web: www.micro-b.it e-mail: info@micro-b.it Reg. Imp. : MN 02140460201 R.E.A.

Dettagli

AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE

AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE AUTOSTRADA A8 AMPLIAMENTO ALLA 5^ CORSIA DELL AUTOSTRADA A8 MILANO LAGHI TRATTO BARRIERA MI NORD INTERCONNESSIONE DI LAINATE MONITORAGGIO AMBIENTALE COMPONENTE ACQUE SOTTERRANE RAPPORTO OTTOBRE DICEMBRE

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA N DEL 29/11/2012

RAPPORTO DI PROVA N DEL 29/11/2012 Rimini, lì 29/11/2012 RAPPORTO DI PROVA N 1211603001 DEL 29/11/2012 Studio: 1211603 Data di ricevimento: 15/11/2012 Commessa/lotto: 46318451 Committente: URS Italia S.p.A. Campionamento effettuato da:

Dettagli

Arch. Marco Andreoni Via Cavour 6/D Cernusco sul Naviglio (MI) Tel Fax mail

Arch. Marco Andreoni Via Cavour 6/D Cernusco sul Naviglio (MI) Tel Fax mail ! "#$% Arch. Marco Andreoni Via Cavour 6/D 20063 Tel 02.92.40.408 Fax 02.92.41.388 mail marc.andreoni@tiscalinet.it INDICE 1. PREMESSA 7 2. INQUADRAMENTO AREA D INDAGINE 8 2.1 INQUADRAMENTO DELL AREA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL SITO

RELAZIONE TECNICA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL SITO S o c i e t à p e r a z i o n i AUTOSTRADA (A11): Firenze-Mare RELAZIONE TECNICA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL SITO ALLEGATA AL PROGETTO PER LA DISMISSIONE VECCHIO CASELLO DI CAPANNORI ALLEGATI IL TECNICO

Dettagli

(Approccio preliminare al) Monitoraggio dei suoli in Veneto: rischio di erosione, contenuto di carbonio organico e di metalli pesanti

(Approccio preliminare al) Monitoraggio dei suoli in Veneto: rischio di erosione, contenuto di carbonio organico e di metalli pesanti (Approccio preliminare al) Monitoraggio dei suoli in Veneto: rischio di erosione, contenuto di carbonio organico e di metalli pesanti Adriano Garlato ARPAV Servizio Osservatorio Suolo e Rifiuti Verso una

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 24 marzo 2011 n. 5. Art. 1 (Obiettivi e finalità)

REGOLAMENTO REGIONALE 24 marzo 2011 n. 5. Art. 1 (Obiettivi e finalità) 8660 REGOLAMENTO REGIONALE 24 marzo 2011 n. 5 Regolamento per la Gestione di Terre e Rocce da scavo derivanti da attività di scavo, movimentazione di terre e lavorazione dei materiali inerti. IL PRESIDENTE

Dettagli

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa PROJECT COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa DOCUMENT N : Rev. Status Date Revision memo Issued by Checked

Dettagli

Dott. Chim. Giuseppe Cabizza

Dott. Chim. Giuseppe Cabizza IL DECRETO MINISTERIALE 10 AGOSTO 2012, N. 161 REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DELL'UTILIZZAZIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO LUCI ED OMBRE DEL PREDETTO D.M. Campionamento e aspetti CHIMICI. Dott. Chim.

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE

TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE Workshop OICE Ambiente La gestione delle terre e rocce da scavo: il D.M. 161/2012 Roma, 21 marzo 2013 Ing. Francesco Ventura - Ing. Riccardo

Dettagli

IL RIPRISTINO DELLA CAVA DI SASSO DI CASTRO

IL RIPRISTINO DELLA CAVA DI SASSO DI CASTRO Conferenza dei Servizi 13 ottobre 2011 IL RIPRISTINO DELLA CAVA DI SASSO DI CASTRO PER LA COSTRUZIONE DELLA TAV COME COMPORTARSI CON LA CDS ED ACQUISIRE IL SUO PARERE FAVOREVOLE CON VELOCITÀ 1 Dott. Geologo

Dettagli

Messa a punto del piano di caratterizzazione dei sedimenti nei piccoli porti e risultati nell area di studio

Messa a punto del piano di caratterizzazione dei sedimenti nei piccoli porti e risultati nell area di studio Messa a punto del piano di caratterizzazione dei sedimenti nei piccoli porti e risultati nell area di studio Dott.ssa Elena Romano, Ing. Sara Dastoli Roma, 27 giugno 2013 CARATTERISTICHE DEI PICCOLI PORTI

Dettagli

SCHEDE ESPLICATIVE DELLE MODIFICHE PROPOSTE ALLO SCHEMA DI D.P.R

SCHEDE ESPLICATIVE DELLE MODIFICHE PROPOSTE ALLO SCHEMA DI D.P.R SCHEDE ESPLICATIVE DELLE MODIFICHE PROPOSTE ALLO SCHEMA DI D.P.R. RECANTE IL RIORDINO E LA SEMPLIFICAZIONE DELLA DISCIPLINA SULLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO 1. AMIANTO (art. 2 e All. 4) Si chiede

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI RELAZIONE TERRE E ROCCE

COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI RELAZIONE TERRE E ROCCE COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TERRE E ROCCE INDICE 1. QUADRO INTRODUTTIVO --------------------------------------------------------------------------

Dettagli

WORKSHOP: Le bonifiche in emergenza nella realizzazione di grandi infrastrutture. Ing. Franco Rocchi. Ferrara,18 settembre

WORKSHOP: Le bonifiche in emergenza nella realizzazione di grandi infrastrutture. Ing. Franco Rocchi. Ferrara,18 settembre Approccio metodologico e iter di concertazione tecnico/amministrativo per il progetto di bonifica relativo alla costruzione in area SIN del Nuovo Ospedale delle Apuane- Regione Toscana Ing. Franco Rocchi

Dettagli

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010 LA CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI: NORMATIVA RECENTE E ALCUNI CASI DI DIFFICILE APPLICAZIONE APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 10802

Dettagli

ALL.TO 2 Indicazioni operative per la gestione delle terre e rocce da scavo nella realizzazione di Opere Pubbliche.

ALL.TO 2 Indicazioni operative per la gestione delle terre e rocce da scavo nella realizzazione di Opere Pubbliche. ALL.TO 2 Indicazioni operative per la gestione delle terre e rocce da scavo nella realizzazione di Opere Pubbliche. 1 Premessa 2 Progetto preliminare 3 Progetto definitivo ed esecutivo 4 Varianti in corso

Dettagli

COMUNE DI ORISTANO. Indice

COMUNE DI ORISTANO. Indice Indice 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...2 3 MATERIALE DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE...3 4 INQUADRAMENTO NORMATIVO RIFIUTI...3 5 GESTIONE DEI MATERIALI

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2016-1598 del 26/05/2016 Oggetto Sito Fallimento

Dettagli

1. CIRCA LA PRESENZA DI COBALTO

1. CIRCA LA PRESENZA DI COBALTO 1. PREMESSA Il presente elaborato è stato redatto ad integrazione del documento sull Analisi di Rischio elaborato in relazione allo stato attuale dell area e già approvato in Conferenza dei Servizi congiuntamente

Dettagli

RELAZIONE CARATTERIZZAZIONE TERRE E ROCCE DA SCAVO PREMESSA DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI SCAVO

RELAZIONE CARATTERIZZAZIONE TERRE E ROCCE DA SCAVO PREMESSA DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI SCAVO PREMESSA DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI SCAVO INQUADRAMENTO GEOGRAFICO DELL AREA MODELLO CONCETTUALE PRELIMINARE OBIETTIVI DELL INDAGINE PIANO D INDAGINI TECNICA CAMPIONAMENTO DELLE TERRE 3 OPERAZIONI CAMPIONAMENTO

Dettagli

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1)

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1) Città di Torino Settore edilizia scolastica nuove opere VERIFICHE TECNICHE STRUTTURALI SU EDIFICI SCOLASTICI INSERITI NELLE OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIRCOSCRIZIONI 7-8-1 PARTE (CENTRO) Progetto

Dettagli

APPALTO DI SERVIZI DI ESECUZIONE DEL PIANO D INDAGINE GEOAMBIENTALE RELATIVO ALL AREA EX ALUMIX DI FUSINA (VENEZIA).

APPALTO DI SERVIZI DI ESECUZIONE DEL PIANO D INDAGINE GEOAMBIENTALE RELATIVO ALL AREA EX ALUMIX DI FUSINA (VENEZIA). APPALTO DI SERVIZI DI ESECUZIONE DEL PIANO D INDAGINE GEOAMBIENTALE RELATIVO ALL AREA EX ALUMIX DI FUSINA (VENEZIA). ANALISI CHIMICHE SU CAMPIONI DI SUOLO Metodiche Accreditate laboratorio laboratorio

Dettagli

Fascicolo. Fac-simile autodichiarazione/i mod. A e A-bis Planimetria con ubicazione dei sondaggi

Fascicolo. Fac-simile autodichiarazione/i mod. A e A-bis Planimetria con ubicazione dei sondaggi Prot. n. del Fascicolo Allegati: Fac-simile autodichiarazione/i mod. A e A-bis Planimetria con ubicazione dei sondaggi Responsabile Unico del Procedimento: Dott. Ing. Stefano Pinasco OGGETTO Conferimento

Dettagli

Comune di Pescara Piazza Italia Pescara ISTRUTTORIA TECNICA

Comune di Pescara Piazza Italia Pescara ISTRUTTORIA TECNICA Comune di Pescara Piazza Italia 65100 Pescara protocollo@pec.comune.pescara.it ISTRUTTORIA TECNICA Conferenza di Servizi del 31.10.18 per approvazione del Piano di indagine integrativo dell area Industriale

Dettagli

lecherricerche e analisi s.r.l. Analisi chimiche, microbiologiche e ambientali - consulenze

lecherricerche e analisi s.r.l. Analisi chimiche, microbiologiche e ambientali - consulenze Il presente piano di campionamento viene redatto in conformità a quanto disposto dal punto 4.1 della norma UNI EN 14899:2006 redatto da: Cliente: ragione sociale, indirizzo Zanette Mauro Campionamento

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

Giunta Regionale della Campania

Giunta Regionale della Campania Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE DIPARTIMENTO Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali CAPO DIPARTIMENTO DIRETTORE GENERALE / DIRIGENTE STAFF DIPARTIMENTO DIRIGENTE UNITA

Dettagli

Comune di Limbiate Scuola Elementare Via G. Sasso Sample Number

Comune di Limbiate Scuola Elementare Via G. Sasso Sample Number Comune di Limbiate Scuola Elementare Via G. Sasso Sample Number 3136575 3136578 3136576 3136579 3136577 3136580 3136581 3136582 3136583 3136584 3136586 3136587 3136588 Text ID EV-17-014850- 097152 EV-17-014850-

Dettagli

Siti contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento Brescia, Facoltà di Ingegneria, 6 8 febbraio 2014

Siti contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento Brescia, Facoltà di Ingegneria, 6 8 febbraio 2014 Workshop SiCon 2014 Siti contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento Brescia, Facoltà di Ingegneria, 6 Le edizioni precedenti del SiCon SiCon 2010, Roma, 11 12 febbraio 2010 SiCon 2011, Brescia,

Dettagli

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy 4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy Nancy ATTOLICO Servizio Infrastrutture - Ambiente Autorità Portuale del Levante www.aplevante.org - a.attolico@aplevante.org

Dettagli

Rapporto di Prova Provvisorio del campione n

Rapporto di Prova Provvisorio del campione n Ferrandina 12/06/2018 Pagina 1/5 Committente: VALLE UMBRA SERVIZI SPA VIA ANTONIO BUSETTI 38/40 06049 SPOLETO(PG) Accettazione N. 18.0616.024 Data accettazione 22/05/2018 Data inizio prove 22/05/2018 Data

Dettagli

COMUNE DI REGGIO EMILIA RELAZIONE ARCHEOLOGICA

COMUNE DI REGGIO EMILIA RELAZIONE ARCHEOLOGICA REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA DI REGGIO NELL EMILIA COMUNE DI REGGIO EMILIA PROCEDIMENTO UNICO AI SENSI DELL ART. 53 COMMA 1 LETTERA b DELLA L.R. 24/2017 PER L AMPLIAMENTO DI COMPLESSO INDUSTRIALE SEDE

Dettagli

QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.

QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n. QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.6/2017) MODULO SPECIALISTICO CATEGORIA 9 Data Ultimo Aggiornamento: 17/07/2018

Dettagli

PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA E CALVINO. Conferenza Stampa del 26 giugno 2014

PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA E CALVINO. Conferenza Stampa del 26 giugno 2014 PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA E CALVINO Conferenza Stampa del 26 giugno 2014 Comune di Brescia Settore Ambiente e Settore Edilizia Scolastica PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI

Dettagli

CRITERI SEMPLIFICATI PER L'APPLICAZIONE DELL'ANALISI DI RISCHIO ALLA RETE CARBURANTI

CRITERI SEMPLIFICATI PER L'APPLICAZIONE DELL'ANALISI DI RISCHIO ALLA RETE CARBURANTI (Allegato 2 ) Allegato 2 Articolo 3, comma 3 CRITERI SEMPLIFICATI PER L'APPLICAZIONE DELL'ANALISI DI RISCHIO ALLA RETE CARBURANTI 1. Definizione della sorgente di contaminazione L'analisi di rischio si

Dettagli

Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato 4 del D.Lgs. 120/2017)

Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato 4 del D.Lgs. 120/2017) VARIANTE DN 250 PER SOSTITUZIONE TRATTO IN COMUNE DI CORREGGIO (RE) Caratterizzazione Terre e Rocce da Scavo (ai sensi dell Art. 24 e dell Allegato 4 del D.Lgs. 120/2017) VARIANTE DN 250 PER SOSTIT. TRATTO

Dettagli

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1)

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1) Città di Torino Settore edilizia scolastica nuove opere VERIFICHE TECNICHE STRUTTURALI SU EDIFICI SCOLASTICI INSERITI NELLE OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIRCOSCRIZIONI 7-8-1 PARTE (CENTRO) Progetto

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009 Deliberazione della Giunta provinciale n. 1227 del 22 maggio 2009 Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di terre e rocce derivanti da operazioni di scavo www.appa.provincia.tn.it/suolo/rocce_scavo/

Dettagli

COMUNE DI ALBINO. Provincia di Bergamo. COMMITTENTE: Sig. Fassi Vittorio PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE

COMUNE DI ALBINO. Provincia di Bergamo. COMMITTENTE: Sig. Fassi Vittorio PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE COMUNE DI ALBINO Provincia di Bergamo COMMITTENTE: Sig. Fassi Vittorio PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE 14_036 CAR - - A 0 Novembre 2017 Prima emissione 1 - - 2 - - 3 - - Dott. Geol. SERGIO GHILARDI

Dettagli

Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa

Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente di bioremediation nei terreni agricoli Lunedì 26 giugno 2017 Museo di Scienze Naturali,

Dettagli

QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.

QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n. QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO (art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.6/2017) Materia: 1. Progettazione della bonifica MODULO SPECIALISTICO CATEGORIA

Dettagli