ALCUNE RIFLESSIONI SULLA

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Irma Damiani
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1 ALCUNE RIFLESSIONI SULLA STRUTTURA IMPRENDITORIALE DELLA PROVINCIA E SULLE TENDENZE IN ATTO Prof.ssa Rossella Locatelli Università degli Studi dell Insubria Varese, 1 giugno 2018

4 Fonte: Excelsior Informa, 2017

5 Fonte: Excelsior Informa, 2017

6 Uno sguardo più ampio sulle tendenze per le imprese Internazionalizzazione Il limite della dimensione Per attrazione professionalità adeguate Per accesso ai mercati La risposta delle reti Digitalizzazione Il tema della struttura finanziaria

7 Intervento prof. Alleva, presidente ISTAT, presso Università dell Insubria, 25 maggio 2018

8 Intervento prof. Alleva presso Università Intervento dell Insubria, prof. Alleva, 25 Presidente Istat, maggio 2018 Università dell Insubria, 25 maggio 2018

9 Intervento prof. Alleva, Presidente Istat, Università dell Insubria, 25 maggio 2018

10 Intervento prof. Alleva, Presidente Istat, Università dell Insubria, 25 maggio 2018

11 Intervento prof. Alleva, Presidente Istat, Università dell Insubria, 25 maggio 2018

12 Un tema educativo generalizzato. L educazione finanziaria è davvero importante? Competenze finanziarie: combinazione di conoscenze, motivazioni e comportamenti che permettono di compiere scelte appropriate nella gestione del bilancio familiare e nell allocazione del portafoglio. Servono a compiere scelte finanziarie consapevoli: Acquisire e interpretare l informazione finanziaria (pubblica e/o privata) Capacità di applicare le conoscenze per risolvere problemi di natura finanziaria Definire obiettivi e ottenere risultati in un determinato contesto (di mercato, di fasi del ciclo di vita ) 12

OCSE. Fonte: Indagine della Banca d Italia sulle competenze finanziarie degli adulti,

13 Ma serve davvero una iniziativa sull educazione finanziaria? Le «competenze finanziarie» in Italia sono molto contenute rispetto agli altri paesi OCSE. Fonte: Indagine della Banca d Italia sulle competenze finanziarie degli adulti, Relazione annuale maggio 2017, pp

14 Italia: scarse conoscenze e comportamenti poco adeguati 14

15 Italiani: alcuni consapevoli, in molti si sopravvalutano 15

16 Sovrastima delle proprie competenze finanziarie e errori comportamentali La «overconfidence» ed i «bias comportamentali» non sono problemi solo italiani In Italia: La propensione a sopravvalutare le proprie conoscenze riguarda soprattutto gli uomini, i lavoratori indipendenti, i residenti nelle regioni del Mezzogiorno e i soggetti con un livello di istruzione medio-alto Chi sopravvaluta le proprie conoscenze è inoltre più esposto al rischio di accettare consigli sbagliati sugli investimenti, di fornire informazioni bancarie in modo imprudente in risposta a o a telefonate e di subire utilizzi non autorizzati delle proprie carte di pagamento 16

17 Perché aumenta l interesse per l educazione finanziaria e l importanza di iniziative come la WIW? E aumentata la complessità finanziaria Aumentano i rischi finanziari/ previdenziali 17

18 Innovazione finanziaria Più prodotti e soluzioni per i consumatori Più opzioni e possibilità Più complessità e difficoltà nel fare scelte riguardo a risparmi, investimenti, indebitamento KNOWLEDGE DIVIDE 18

19 Il Comitato di Coordinamento nazionale per l Educazione Finanziaria Costituito a fine Partecipano tra gli altri Banca d Italia, Consob, associazioni dei consumatori, ABI, ANIA Obiettivi di coordinamento delle numerose ma frammentate iniziative Ha elaborato un documento sulla strategia dell educazione finanziaria Sta conducendo un censimento delle iniziative Ha approntato un sito (in fase di costruzione) Sono allo studio progetti pilota in collaborazione con Adeimf. Uno potrebbe realizzarsi in provincia di Varese

20 Il settore finanziario Trasformazioni secolari: Evoluzione della normativa Lo spostamento verso i mercati La qualità del credito e l offerta di credito Lo spostamento verso i servizi (gestione del risparmio e supporto alle imprese) Tecnologia Nuovi rischi Nuove professionalità Trasformazione delle reti e della struttura delle filiali Gli impatti sulla domanda di lavoro Il ripensamento della dimensione territoriale

21 Piano di Ateneo per le attività di orientamento Orientamento pre-universitario Orientamento in itinere Orientamento in uscita, post-lauream e placement

22 Obiettivi e contenuti Orientamento preuniversitario Favorire l acquisizione di informazioni sui Corsi di Laurea proposti dall Ateneo, ai fini di una scelta consapevole e ben orientata del percorso universitario Favorire il «contatto diretto» degli studenti delle scuole superiori con l ambiente universitario (Open Day, partecipazione a lezioni universitarie, visite ai laboratori, incontri ad hoc con docenti) Attraverso progetti ed esperienze di alternanza scuola/lavoro, creare un rapporto sempre più stretto con le scuole superiori, mediante attività specifiche e metodologie didattiche che alternino periodi di studio e di primo inserimento lavorativo Rafforzare i contatti e la progettazione delle iniziative di orientamento con le scuole superiori, al fine di «intercettare» loro specifici fabbisogni e coinvolgendole nella co-progettazione delle attività

23 Obiettivi e contenuti Orientamento in itinere Supportare la crescita formativa degli studenti universitari, favorendo e incentivando la loro partecipazione a progetti, eventi, incontri specifici che possano «integrare» le attività didattiche d aula/di laboratorio (es. Economia: seminari studenti meritevoli, seminari sulle «professioni giuridiche», ecc.) Supportare gli studenti nella scelta e nello svolgimento dei percorsi di tirocinio curriculare, quale «prima» occasione di contatto con il mondo del lavoro

24 Obiettivi e contenuti Orientamento in uscita, post-lauream e placement Favorire il recruitment aziendale, attraverso modalità più efficaci e più «snelle» di contatto con le imprese (es. sportello Punto Impresa), favorevole maggiori possibilità di interazione, confronto e partecipazione Realizzazione di «incontri di orientamento al lavoro», cicli di seminari tematici per laureati e laureandi volti all acquisizione di una metodologia di ricerca, preparazione e valutazione delle offerte e delle aziende, e allo sviluppo delle cosiddette soft skills (e, in particolare, delle career management skills, finalizzata all impiegabilità), sempre più importanti nei processi di selezione aziendali

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