corridoio BRONZINO (o PONTORMO) Ritratto di signora con cagnolino Städel Museum Frankfurt

Transcript

1 Corridoio Casa museo: pinacoteca immaginaria Bagno Camera da letto 23 Studiolo Ispirato al libro di Philippe Daverio MUSEO IMMAGINATO Ed. Feltrinelli Soggiorno Cucina Corridoio ala sinistra: 04. Lorenzo Lotto Ritratto di giovane con lucerna 03. Antonello da Messina Ritratto virile Palazzo Madama Torino 02. Antonello da Messina Ritratto virile National Gallery London 01. Antonello da Messina Ritratto virile Galleria Borghese Roma Corridoio ala destra: 05. Bronzino (o Pontormo) Ritratto di signora con cagnolino Städel Museum Frankfurt 06. Leonardo da Vinci La belle férronniere Musée du Louvre Paris 07. Sandro Botticelli Ritratto di Simonetta Vespucci Städel Museum Frankfurt 08. Antonio Pollaiolo Ritratto di sconosciuta Museo Poldi Pezzoli Milano Soggiorno: 13. Pieter Bruegel il Vecchio Festa di contadini 12. Jan Van Eyck Madonna del cancelliere Rolin Musée du Louvre Paris 11. Pieter Bruegel il Vecchio Cacciatori nella neve 10. Pieter Bruegel il Vecchio Trappola per uccelli 09. Jan Vermeer Veduta di Delft Mauritshuis Den Haag Camera da letto: 19. Diego Velàzquez Venere allo specchio National Gallery London 18. Albrecht Dürer Autoritratto Museo Nacional del Prado Madrid 17. Georges de La Tour L apparizione dell angelo a San Giuseppe Musée des Beaux Arts Nantes 16. Georges de La Tour San Giuseppe falegname Musée du Louvre Paris 15. Georges de La Tour Maddalena allo specchio Metropolitan Museum New York 14. Sandro Botticelli Venere e Marte National Gallery London Studiolo: 20. Jan Vermeer La merlettaia Musée du Louvre Paris 21. Jan Vermeer Donna in blu che legge una lettera Rijksmusem Amsterdam 22. Rembrandt La madre di Rembrandt come profetessa Anna Rijksmusem Amsterdam 23. Caravaggio San Gerolamo Galleria Borghese Roma 24. Piero della Francesca La flagellazione Galleria Nazionale delle Marche Urbino Cucina: 25. Caravaggio Canestra di frutta Pinacoteca Ambrosiana Milano 26. Caravaggio Fanciullo con canestra di frutta Galleria Borghese Roma 27. Jan Vermeer La lattaia Rijksmusem Amsterdam 28. Pieter Bruegel il Vecchio Banchetto nuziale

2 corridoio LORENZO LOTTO Ritratto di giovane con lucerna BRONZINO (o PONTORMO) Ritratto di signora con cagnolino Städel Museum Frankfurt ANTONELLO DA MESSINA Ritratto virile Palazzo Madama Torino LEONARDO DA VINCI La belle férronniere Musée du Louvre Paris ANTONELLO DA MESSINA Ritratto virile National Gallery London SANDRO BOTTICELLI Ritratto di Simonetta Vespucci Städel Museum Frankfurt ANTONELLO DA MESSINA Ritratto virile Galleria Borghese Roma ANTONIO POLLAIOLO Ritratto di sconosciuta Museo Poldi Pezzoli Milano

3 soggiorno PIETER BRUEGEL IL VECCHIO Festa di contadini JAN VAN EYCK Madonna del cancelliere Rolin Musée du Louvre Paris PIETER BRUEGEL IL VECCHIO Cacciatori nella neve PIETER BRUEGEL IL VECCHIO Trappola per uccelli JAN VERMEER Veduta di Delft Mauritshuis Den Haag

4 camera da letto DIEGO VELÀZQUEZ Venere allo specchio National Gallery London ALBRECHT DÜRER Autoritratto Museo Nacional del Prado Madrid GEORGES DE LA TOUR L apparizione dell angelo a San Giuseppe Musée des Beaux Arts Narntes GEORGES DE LA TOUR San Giuseppe falegname Musée du Louvre Paris GEORGES DE LA TOUR Maddalena allo specchio (Maddalena della doppia fiamma) Metropolitan Museum New York SANDRO BOTTICCELLI Venere e Marte National Gallery London

5 studiolo JAN VERMEER La merlettaia Musée du Louvre Paris JAN VERMEER Donna in blu che legge una lettera Rijksmusem Amsterdam CARAVAGGIO San Gerolamo Galleria Borghese Roma REMBRANDT La madre di Rembrandt come profetessa Anna Rijksmusem Amsterdam PIERO DELLA FRANCESCA La flagellazione Galleria Nazionale delle Marche Urbino

6 cucina CARAVAGGIO Canestra di frutta Pinacoteca Ambrosiana Milano CARAVAGGIO Fanciullo con canestra di frutta Galleria Borghese Roma JAN VERMEER La lattaia Rijksmusem Amsterdam PIETER BRUEGEL IL VECCHIO Banchetto nuziale

7 Pinacoteca immaginaria Mi rendo conto che alcune scelte possono sembrare scontate: capolavori assoluti che tutti conoscono. Del resto, chi non vorrebbe arredare la propria casa con dei capolavori assoluti? Opere che non ci stanchiamo mai di ammirare e che continuano ad appagarci, nonostante le innumerevoli riproduzioni? C è una leggere prevalenza della pittura fiamminga rispetto a quella italiana perché ritengo che i quadri fiamminghi abbiano qualcosa di intimo e di domestico che si adatta benissimo alle pareti di una casa (non ultima anche la loro dimensione contenuta). E come trait d union fra la pittura italiana e quella fiamminga, apro la galleria dei ritratti con tre opere di Antonello da Messina, il più fiammingo dei pittori italiani. Seguono poi eleganti ritratti femminili dal gusto spiccatamente italiano (eccetto forse per la signora col cagnolino, dallo sguardo altero e l espressione un po scostante) e un ragazzo trentenne, fiero e dibattuto, che non sembra aver fatto pace con il mondo. Il soggiorno è tutto nordico. E evidente il mio amore per Bruegel, con i suoi paesaggi innevati e le sue feste contadine. Però il posto d onore, di fronte al divano (dove andrebbe la televisione), è riservato alla Veduta di Delft di Vermeer: una finestra sul mondo, con le nuvole minacciose che sembrano avanzare e i riflessi tremolanti dell acqua. Grande cinema! Il piccolo Van Eyck è un altro gioiello, in cui ci si può immergere e non uscirne più, catturati dagli infiniti dettagli. Nota: non ho appeso alle pareti un altro fiammingo, dalla fantasia vulcanica e perversa, a cui sono molto affezionato, ma che preferisco non tenere in casa. Il suo microcosmo di dettagli (imbarazzante apoteosi del sadomaso) va preso a piccole dosi e solo dietro prescrizione medica. Geronimo (detto Bosch) è per un pubblico adulto. Va bene nei musei. In camera da letto, sopra la testiera del letto, ho appeso Venere che veglia su Marte addormentato. E intorno tanti piccoli satiri che giocano come folletti dispettosi, usciti dall inconscio. L eleganza di Botticelli riveste il sonno di affascinanti allegorie. La notte è evocata dalla luce delle candele in tre struggenti capolavori di Georges de La Tour, che avvolgono la stanza di silenzio e intimità. In corrispondenza di Marte dormiente, sulla parete opposta, uno dei nudi femminili più sensuali della storia dell arte, mentre, in corrispondenza di Venere, l autoritratto di Dürer trentenne, bello, famoso e sicuro di sé, capace di far innamorare qualsiasi donna (come Johnny Depp). Nello studiolo si va per leggere, per scrivere, per studiare o per rilassarsi con il punto croce. Ci si può dedicare anche ai rompicapo enigmistici, come la Flagellazione di Piero della Francesca: nessuno storico dell arte è ancora riuscito a interpretare il suo misterioso simbolismo. L atmosfera metafisica del quadro ricorda De Chirico e pervade la stanza, straniante. In cucina c è un tripudio di frutta. Viene versato il latte, e sembra di sentire il profumo del pane fragrante per la colazione. Sopra il tavolo da pranzo, il piacere conviviale del banchetto dove viene servita la polenta. Poi si ritorna nella galleria dei ritratti. Il grand tour del piccolo appartamento si conclude.

8 L idea della casa-museo virtuale Philippe Daverio ha immaginato un suo museo ideale, costellato di quadri, di commenti eruditi e di intuizioni folgoranti. Ci invita a fare lo stesso, attingendo dalle collezioni dei vari musei del mondo, e creando una nostra personale pinacoteca virtuale. Daverio ci suggerisce di cercare su internet tutte le immagini che vogliamo e le relative descrizioni. Una volta selezionate, le immagini vanno poi collocate nelle varie stanze del nostro museo. La disposizione è importante perché gli spazi (anche se immaginari) non possono essere riempiti a casaccio. La scelta delle opere e la loro collocazione deve avere un senso e, all'interno di una stessa stanza, i quadri devono dialogare fra di loro. Questo museo non è "per sempre": si tratta di un "museo effimero", come spiega Daverio, perché la scelta delle opere è legata soltanto a noi e al momento che stiamo vivendo. Possiamo quindi apportare modifiche o cambiare tutto a nostro piacimento, quando vogliamo e come più ci aggrada. In questo modo, il museo diventa anche una sorta di ritratto psicologico di come siamo noi, qui e ora. Anche per questo il gioco di Daverio è stimolante e divertente, un po' impegnativo, ma decisamente appagante. Creare un museo era per me un po' troppo complesso, così ho deciso di lavorare su scala più ridotta e di arredare la mia casa, trasformandola in una "piccola casa museo". Nota: ho cercato di seguire a grandi linee l'impostazione di Daverio e ho scelto soltanto quadri di artisti del passato (prima del periodo impressionista, per intenderci). Forse un giorno deciderò di arredare un'altra casa museo (mutuo permettendo) con opere di altri artisti e magari sceglierò un periodo storico più vicino ai giorni nostri.