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1 rapporto di sostenibilità aitec 2017 AITEC Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento

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3 AITEC l Industria Italiana del cemento Nel 2017 la produzione di cemento in Italia è stata di 19,3 milioni di tonnellate, sostanzialmente sul medesimo livello dell anno precedente. Le dinamiche produttive presentano andamenti differenti per area territoriale: nel Nord la produzione è aumentata del 5,2% e nel Centro del 3,3%, mentre al Sud e nelle Isole la dinamica si è mantenuta negativa (rispettivamente -9,6% e -7,2%). Dopo 10 anni di ininterrotte contrazioni e una perdita complessiva del 60 per cento dei volumi, i consumi nazionali di cemento sono tornati invece a crescere segnando un aumento dello 0,3% attestandosi a 18,7 milioni di tonnellate. Nel 2017 hanno operato in Italia 19 aziende cementiere, 5 in meno rispetto al 2016 (-21%) con 57 impianti produttivi (33 cementerie a ciclo completo e 24 centri di macinazione). Il 40,3% di queste unità produttive è dislocato al Nord, il 15,7% al Centro e il 43,8 % al Sud e nelle Isole. Il perimetro del presente rapporto comprende gli stabilimenti produttivi delle aziende associate AITEC nel triennio 2015/2017, che nel 2017 coprono rispettivamente il 90% e il 97% delle produzioni nazionali di cemento e clinker. NUMERO DI IMPIANTI DELLE AZIENDE RENDICONTATE Anni Ciclo completo Centri di macinazione Totale

4 OCCUPAZIONE Per il totale degli addetti delle Aziende associate si riporta in figura la situazione nel triennio: la riduzione media del numero dei lavoratori del settore è emblematica del ridimensionamento strutturale del settore. -15,2% DIPENDENTI DEL SETTORE 90,0% PRODUZIONI NAZIONALI DI CEMENTO 97,0% PRODUZIONI NAZIONALI DI CLINKER 4

5 DIPENDENTI DEL SETTORE Numero totale di dipendenti Il perimetro del presente rapporto comprende gli stabilimenti produttivi delle aziende associate AITEC nel triennio considerato, che nel 2017 coprono rispettivamente il 90% e il 97% delle produzioni nazionali di cemento e clinker. PRODUZIONE DI CLINKER E CEMENTO 20 milioni di tonnellate

6 EVENTI TEMA Evento Categoria Stakeholder Organizzatore Luogo data Combustibile Solido Secondario: un opportunità ambientale, energetica ed occupazionale per il territorio Istituzioni, territori, associazioni, fornitori, mondo accademico, opinione pubblica, aziende del settore NEP Italy srl Senise (PZ) 08/01/15 Ambiente Recupero Rifiuti Presentazione dello studio: "Implicazioni ambientali dell utilizzo di combustibili alternativi derivati da rifiuti nella produzione di cemento" Workshop Solid Recovered Fuel - the next step Tendenze e innovazioni nella "Gestione dei rifiuti" Istituzioni, territori, associazioni, fornitori, mondo accademico, opinione pubblica, aziende del settore Istituzioni europee, aziende europee del settore rifiuti Università, imprese, pubblica amministrazione, enti di ricerca Aitec Politecnico di Milano Laboratorio energia e ambiente Piacenza (Leap) ERFO Mater, Leap, Polimi Roma 04/03/15 Bruxelles (Belgio) 22/04/15 Piacenza 22/05/15 ASH trade 2016 organizzazioni internazionali, aziende del settore dell'edilizia, produttori di ceneri, ENEL Gmi Global Romania Usa, Brazil Roma 21/00/16 Circular & critical raw materials Università, imprese, pubblica amministrazione, enti di ricerca Edizioni Ambiente - Ecomondo Rimini 09/11/16 Engineering Università, UNIROMA2 Tor Vergata Roma 2/12/17 6

7 comunicare la sostenibilità Nel corso degli ultimi 3 anni AITEC ha proseguito le proprie attività di comunicazione concentrandosi in particolar modo sui contenuti ambientali (recupero rifiuti, sostenibilità). Lo dimostrano i diversi eventi pubblici, in alcuni casi organizzati da amministrazioni locali, che hanno visto AITEC come protagonista sui temi della sostenibilità e dell economia circolare. 7

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9 ECONOMIA CIRCOLARE Il recupero di materia e di energia dai rifiuti è considerata a livello europeo una delle migliori tecniche disponibili per il settore per ridurre il proprio impatto ambientale e per contribuire allo sviluppo di modelli di economia circolare. Il lento ma costante aumento dei tassi di sostituzione dei combustibili fossili e delle materie prime naturali testimonia la volontà dell industria italiana del cemento di aderire ai principi europei dell economia circolare, valorizzando rifiuti e materiali residui di altri settori industriali e della comunità in risorse per il proprio processo produttivo.

10 COMBUSTIBILI ALTERNATIVI La sostituzione calorica in Italia è passata dal 14.9% del 2015 al 17.3% del Considerando che nel 2008 il tasso di sostituzione era pari ad appena il 6%, assistiamo ad una progressione dovuta essenzialmente a 2 fattori: la chiusura degli impianti meno performanti e l aumento dei quantitativi di combustibili alternativi utilizzati sul territorio a seguito del rilascio delle necessarie autorizzazioni (AIA). Di certo l industria del cemento italiana, tra i primi posti in Europa come volumi di cemento prodotti, è ancora lontana dai livelli di sostituzione termica dei propri concorrenti europei. In Italia esiste una forte opposizione a livello locale all utilizzo di Combustili Solidi Secondari (CSS) derivati dai rifiuti. +2,4% UTILIZZO COMBUSTIBILI ALTERNATIVI TASSO DI SOSTITUZIONE CALORICA % 10

11 TASSO DI SOSTITUZIONE CALORICA CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI (% su energia termica per la produzione di clinker - dati 2016) 80 76% 70 66% 60 60% 50 40% 42% 44% 40 % % 25% 10 0 Austria Germania Belgio Polonia Regno unito Media EU ,5 % ,3% Francia Spagna Italia 11

12 RECUPERO DI ENERGIA DAI RIFIUTI (t/anno) t/anno CSS (ex CDR) Plastiche, gomme pneumatici Fanghi acque reflue Oli usati emulsioni oleose Solventi non clorurati Altri rifiuti combustibili liquidi Farine e grassi animali TASSO DI SOSTITUZIONE CALORICA CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI (% su energia termica per la produzione di clinker) ,9 16,5 17,3 %

13 SOSTITUZIONE DELLE MATERIE PRIME NATURALI Il consumo totale di materie prime è aumentato del +2,2%. Si registra inoltre un lieve aumento (+1,2%) del tasso di sostituzione delle materie naturali con materiali residuali derivanti da altri processi industriali (nel 2017 è stato del 7,4%) più elevato della media europea 2016 (4,4%). 13

14 NUMERO DI SITI ESTRATTIVI Siti attivi con controllo società Siti dismessi e recuperati dal Siti area protetta Siti piano gestione biodiversità Siti Partenariato CONSUMO MATERIE PRIME NATURALI (milioni t/anno) milioni TASSO DI SOSTITUZIONE DELLE RISORSE NATURALI CON RIFIUTI O MATERIE PRIME SECONDE (% sul totale materie prime utilizzate) 7,4 7 6,7 6,2 6 5 %

15 CONSUMO MATERIE PRIME NATURALI +1,2% TASSO DI SOSTITUZIONE DELLE RISORSE NATURALI CON RIFIUTI O MATERIE PRIME SECONDE 15

16 CAMBIAMENTO CLIMATICO Nel triennio le emissioni specifiche di CO 2 (kg/t cemento) sono rimaste pressoché costanti. La riduzione del consumo di combustibili fossili non rinnovabili e l aumento dell utilizzo di combustibili alternativi contenenti biomassa rappresentano la principale possibilità per il settore di ridurre le proprie emissioni di CO 2 e contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal COP21 di Parigi e sottoscritti dal nostro Paese. stabili EMISSIONI SPECIFICHE ANIDRIDE CARBONICA -12,4% EMISSIONI DI CO 2 UTILIZZANDO BIOMASSA +2,1% RECUPERO DI ENERGIA DA BIOMASSA 16

17 EMISSIONI SPECIFICHE ANIDRIDE CARBONICA t CO 2 / t cemento 0,6 0,4 0,2 0,68 0,68 0, EMISSIONI DI CO 2 EVITATE UTILIZZANDO BIOMASSA t CO 2 evitata/anno RECUPERO DI ENERGIA DA BIOMASSA (% su energia termica per la produzione di clinker) 0,6 5,5 5,8 5,6 % 0,4 0,

18 EMISSIONI IN ATMOSFERA Ad un aumento dell utilizzo di CSS si registra un calo sempre più significativo delle emissioni specifiche del 28% di ossido di azoto, del 32% di ossido di zolfo. Inoltre si osserva una diminuzione consistente del 29% delle polveri. Tali prestazioni sono dovute anche alla fermata di alcuni impianti, ma sorpattutto all investimento in tecnologie di riduzione degli impatti ambientali che nonostante il triennio di crisi è proseguito (87,5 milioni di euro in 3 anni). -29,7% EMISSIONI SPECIFICHE OSSIDI DI AZOTO NO X -32,6% EMISSIONI SPECIFICHE OSSIDI DI ZOLFO SO 2-29,4% EMISSIONI SPECIFICHE POLVERI PM 10 18

19 EMISSIONI SPECIFICHE OSSIDI DI AZOTO NO X 2,0 kg/t clinker 1,5 1 1,50 1,33 1,05 0, EMISSIONI SPECIFICHE OSSIDI DI ZOLFO SO g./t clinker EMISSIONI SPECIFICHE POLVERI PM g./t clinker ,74 7,98 6,

20 CONSUMI ENERGETICI I consumi termici (GJ/t clinker) sono rimasti pressoché costanti nel triennio rimanendo sotto la soglia dei 3,6 GJ/t clinker, frutto della crisi del mercato. Anche i consumi elettrici (kwh/t cemento) si mantengono pressochè costanti nel periodo considerato. +0,5% CONSUMO TERMICO SPECIFICO -2,0% CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA ELETTRICA 20

21 CONSUMO TERMICO SPECIFICO (GJ/t clinker) GJ/t clinker ,54 3,59 3, CONSUMO SPECIFICO DI ENERGIA ELETTRICA (kwh/t cemento) kwh/t cemento

22 ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION L iniziativa associativa è nata per identificare e quantificare gli impatti ambientali della Produzione di cemento grigio in Italia attraverso la realizzazione di uno studio di Valutazione del ciclo di vita (LCA), metodologia consolidata, seguendo le regole del Sistema Internazionale EPD (ISO 14025). L obiettivo dello studio è quello di valutare il carico ambientale determinato dalla produzione di differenti cementi medi, predisponendo una EPD a livello Italia. Lo studio di settore è stato eseguito su un campione rappresentativo composto da Aziende associate ad AITEC e ha compreso anche la valutazione del carico ambientale prodotto dal clinker, includendo nella valutazione EPD anche gli impianti di macinazione. L attività condotta, sviluppando le procedure previste dalla norma e concordate con ICMQ (raccolta dati, verifiche documentali e visite in stabilimento), ha consentito di ottenere il rilascio della attestazione EPD che è stata già pubblicata nel sito di Environdec - International EPD System. 22

23 SELEZIONE DI IMPATTI AMBIENTALI PER LA PRODUZIONE DI KG DI PRODOTTO MEDIO ITALIA [(A1: fornitura materie prime; A2: trasporto; A3: produzione) (A1-A2): processi up-stream /A3 processo core /(A1-A3) processi aggregati] PRODOTTI MEDI ITALIA MODULI 1. Gas serra [kg CO 2 eq] 8. Energia primaria rinnovabile non materia prima [MJ] 10. Energia primaria non rinnovabile non materia prima [MJ] 14. Consumo combustibili alternativi rinnovabili [MJ] 18. Materiali riciclati [kg] A1-A CEMENTO MEDIO A ,10 A1-A ,10 A1-A CEM I MEDIO A ,01 A1-A ,01 A1-A CEM II MEDIO A ,13 A1-A ,13 A1-A CEM III MEDIO A A1-A A1-A CEM IV MEDIO A ,01 A1-A ,01 23

24 SALUTE & SICUREZZA La struttura produttiva del settore è profondamente cambiata negli ultimi anni in conseguenza della forte riduzione della domanda del mercato delle costruzioni. Ciò ha determinato la razionalizzazione del parco produttivo ed il conseguente ridimensionamento del numero di addetti negli impianti. Oltre al calo degli occupati, le misure che le Aziende hanno dovuto adottare per tutelare i lavoratori per far fronte alla crisi hanno inevitabilmente comportato la riduzione del numero di ore lavorate, fattore cruciale per il calcolo degli indici stessi che rimangono sostanzialmente invariati nel triennio. INDICE DI GRAVITÀ numero giornate perdute/ore lavorate x 10 3 INDICE DI DURATA MEDIA numero giornate perdute/numero infortuni INDICE DI FREQUENZA numero infortuni/ore lavorate x

25 INDICE DI GRAVITÀ (media) 0,8 Siti produttivi Siti estrattivi 0,6 0,4 0,2 0 0,50 0,34 0,36 0,32 0,09 0, INDICE DI DURATA (media) ,83 36,52 Siti produttivi Siti estrattivi 31, ,50 14,00 7, INDICE DI FREQUENZA (media) 20 Siti produttivi Siti estrattivi ,11 15,05 13,69 11,66 11,60 5 6,

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27 SINTESI DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE 27

28 SINTESI DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE (ECONOMICA, AMBIENTALE, SOCIALE) Indicatore U.d.M Var % 17/ 15 1 Valore economico generato M , Gestione generale Governance Implementazione d.lgs 231 % aziende Esistenza codice etico % aziende Gestione generale Ambiente Numero certificazioni ottenute % produzione nazionale di cemento coperta da Rapporto di Sostenibilità % produzione nazionale di CLINKER coperta da Rapporto di Sostenibilità % ,0 n ,0 % 83,76 83,81 90,20 7,7 % 95,0 95,0 97,4 2,5 6 Materie prime naturali utilizzate t ,2 7 Percentuale di materie prime alternative/ totale risorse utilizzate % 6,2 6,7 7,4 1,2 8 Consumo di energia termica GJ/clk 3,54 3,59 3,55 0,5 9 Consumo di energia termica GJ/cem 2,94 2,98 2,91-0, Recupero di energia da combustibili non convenzionali (% su energia per produzione del clinker) Recupero di energia da biomassa (% su energia per prod del clinker) % 14,9 16,5 17,3 2,4 % 5,5 5,8 5,6 2,1 12 Consumo energia elettrica KWh/t cem , Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (incluso WHR) numero impianti Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (incluso WHR) potenza installata Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (incluso WHR) produzione annua totale Localizzazione di siti ubicati in aree protette o in aree ad elevata biodiversità n ,0 MWP 1,88 1,98 1,98 5,3 MWh ,1 % ,8 17 Piani di gestione della biodiversità % ,7 18 Emissioni NO x kg/t clk 1,50 1,33 1,05-29,7 19 Emissioni SO 2 kg/t clk 0,09 0,08 0,06-32,6 20 Emissioni Polveri g/t clk 8,74 7,98 6,18-29,4 21 Emissioni dirette di CO 2 t ,8 28

29 Indicatore U.d.M Var % 17/ Emissioni specifiche di CO 2 tco 2 / tcem 0,68 0,68 0,68-0,6 23 Risparmio CO 2 derivante da Biomassa nei combustibili alternativi t ,4 24 Rifiuti totali prodotti/t cemento g/t cem 1033,3 4226,3 1922,7 86,1 25 Rifiuti non pericolosi prodotti/t cemento g/t cem 983,5 983,5 1867,0 89,8 26 Rifiuti pericolosi prodotti/t cemento g/t cem 49,8 49,8 55,8 11,9 27 Rifiuti avviati a recupero t/t rifiuti prodotti % Rifiuti pericolosi /t rifiuti prodotti % 4,8 1,7 2,9-1,9 29 Spese Investimenti protezione per l ambiente per salute e sicurezza M 20,09 26,85 30,72 52,9 30 Grado di copertura dei contratti collettivi % ,0% 31 Ore di formazione annue T,TA+B60 suddivise per categoria di lavoratori ore ,6 32 Impiegati diretti TOTALE , n.operai uomini n. quadri uomini n. dirigenti uomini n. operai donne n. quadri donne n. dirigenti donne , , , , , ,4 39 Certificazioni di qualità : ISO n ,7 40 Certificazioni di qualità : EMAS n ,0 41 Certificazioni di qualità : OHSAS18001 n ,5 42 EPD n ,3 29

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31 PRINCIPI DI REDAZIONE 31

32 MATERIALITÀ La Task Force, creata all interno di AITEC per la redazione del Rapporto di Sostenibilità, ha mappato ed identificato i propri stakeholder, ha individuato tutte le macro aree ed i relativi indicatori che riflettono gli impatti più significativi del settore nell ambito della sostenibilità economica, ambientale e sociale. CONTESTO DI SOSTENIBILITÀ Il rapporto riflette la strategia di sostenibilità comune a tutto il settore nelle sue tre componenti (economica, ambientale e sociale), ai progetti intrapresi ed ai risultati conseguiti. COMPLETEZZA I dati comprendono i risultati di tutti i siti inclusi nel perimetro del Rapporto relativamente agli eventi ed agli impatti più significativi del settore. EQUILIBRIO Il Rapporto di Sostenibilità descrive i risultati positivi del settore, mettendo in luce in modo sufficientemente dettagliato tutte le informazioni relative agli indicatori scelti. COMPARABILITÀ Tutti i dati riportati nel Rapporto di Sostenibilità sono rendicontati in modo tale da poter essere confrontati con le passate performance del settore, con le performance delle singole aziende, con quelle settoriali di altri Paesi o di altri settori. 32

33 ACCURATEZZA I dati sono stati raccolti attraverso la compilazione di un formulario on-line nell area riservata del sito di AITEC. Tutti i dati ricevuti e posseduti da AITEC per l elaborazione del presente Rapporto sono stati verificati e analizzati dai rappresentanti di AITEC della TF Sostenibilità. Le informazioni riservate sono conservate da AITEC. CHIAREZZA Al fine di rendere leggibile il Rapporto di Sostenibilità ad un pubblico il più vasto possibile, sono stati utilizzati molti grafici e tabelle illustrati da testo semplice e facilmente comprensibile. TEMPESTIVITÀ Le informazioni e i dati riportati nel presente report si riferiscono, salvo ove diversamente indicato, al triennio Molti dei dati rendicontati, quali ad esempio quelli economici, sono raccolti, aggiornati e pubblicati con cadenza annuale. AFFIDABILITÀ Il Rapporto è alla sua quarta edizione e ricalca i principi seguiti per la redazione nel 2012 del primo Rapporto di Sostenibilità di AITEC. 33

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35 Progetto e realizzazione grafica pubblicemento S.r.l.

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