Regolamento per la disciplina del servizio di pronta reperibilità

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1 Regolamento per la disciplina del servizio di pronta reperibilità ADEGUATO ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAL CCNL FUNZIONI LOCALI 2016/2018 DEL Approvato con D.P. n. del Pagina 1 di 13

2 Art. 1 FINALITA DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA Il servizio di pronta reperibilità, di seguito denominato S.P.R., viene istituito per far fronte ad interventi urgenti ed inderogabili nell ottica di un efficiente servizio alla collettività, alla salvaguardia della pubblica incolumità, alla difesa del patrimonio della Provincia di Pavia, ed al rispetto di Leggi, Contratti Collettivi di Lavoro e Regolamenti, oltre ad un pronto espletamento delle improvvise necessità dell Ente non preventivamente programmabili con il ricorso alle prestazioni di lavoro ordinarie. E escluso dal S.P.R. ogni attività cui l Ente può adempiere con il ricorso alla programmazione dei servizi, anche mediante forme di flessibilità nell articolazione dell orario di lavoro, nel rispetto degli accordi specifici in materia. Art. 2 AMBITO DI INTERVENTO DEL S.P.R. Il S.P.R. opera per l espletamento delle materie di competenza dell Ente, dirette o delegate, secondo gli ambiti di intervento di seguito specificati: dettagliati dal Dirigente del Settore secondo lo schema delle schede allegate: - Viabilità Provinciale Gli interventi, a salvaguardia della Pubblica incolumità, in questo ambito hanno lo scopo di ripristinare le condizioni di sicurezza e transitabilità delle strade Provinciali al di fuori dell orario di servizio nei casi di incidenti o di emergenza di diversa tipologia per tutti i giorni della settimana, compresi sabato e festivi. Dettaglio All. n. 1 - Fabbricati Provinciali Gli interventi, a salvaguardia della Pubblica incolumità, in questo ambito hanno lo scopo di eliminare o ridurre al di fuori degli orari di servizio le possibili situazioni di degrado o emergenza riguardanti i fabbricati e gli istituti scolastici provinciali. Dettaglio All. n. 2 - Protezione Civile Provinciale Gli interventi in questo ambito hanno lo scopo di garantire al di fuori dell orario di servizio lo svolgimento dei compiti inerenti la Protezione Civile di competenza della Provincia. La Provincia partecipa infatti alle attività del servizio nazionale di Protezione Civile. Tale servizio ha lo scopo di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni e dal pericolo derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi naturali o connessi con l attività dell uomo mediante azioni di prevenzione delle varie ipotesi di rischio ed interventi di soccorso e di prima assistenza alle popolazioni eventualmente colpite. Dettaglio All. n. 3 - Autisti disponibilità per trasferimenti non programmati dei vertici dell Amministrazione Pagina 2 di 13

3 Gli interventi in questo ambito hanno lo scopo di fronteggiare interventi urgenti ed inderogabili dove è necessaria la presenza dei vertici dell Amministrazione (Presidente, Consiglieri, Segretario Generale, Dirigenti). Dettaglio All. n. 4 Art. 3 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL PERSONALE ADDETTO AL S.P.R. Il S.P.R., programmato mensilmente dai responsabili delle strutture competenti degli ambiti di intervento, viene espletato ricorrendo, ove possibile, al reclutamento di personale volontario in possesso di adeguata professionalità. Nel caso in cui non sia possibile garantire la copertura del Servizio con personale volontario, si dovrà provvedere alla copertura dei turni scoperti utilizzando il personale non volontario, tenendo presente che: a) L S.P.R è remunerato con la somma di 10,33 per 12 ore al giorno ed è raddoppiato in caso di reperibilità cadente in giornata festiva, anche infrasettimanale o di riposo settimanale secondo il turno assegnato; b) Ciascun dipendente non può essere messo in reperibilità per più di 6 volte in un mese e dovrà essere garantita la rotazione tra più soggetti; c) Il limite di cui al punto precedente è elevato, per gli ambiti Viabilità Provinciale e Protezione Civile Provinciale, con motivato atto di servizio del Dirigente responsabile nel periodo dal 1/11 al 30/4 di ogni anno, sino ad un massimo di 9 volte al mese. In tal caso l indennità di cui alla lett.a) è elevata ad 13,00 per il numero dei turni superiori a 6. d) I turni giornalieri possono avere una durata compresa fra le 4 e le 24 o 12 ore. e) L indennità di reperibilità di cui alle lettere a) e c) non compete durante l orario di servizio a qualsiasi titolo prestato. Detta indennità è frazionabile in misura non inferiore a quattro ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria maggiorata, in tal caso, del 10%. Qualora la pronta reperibilità cada di domenica o comunque di riposo settimanale secondo il turno assegnato, il dipendente ha diritto, qualora intenda fruirne (trattasi di diritto disponibile e quindi anche oggetto di rinuncia art del Codice Civile), ad un giorno di riposo compensativo anche se non è chiamato a rendere alcuna prestazione lavorativa. Nella settimana in cui fruisce del riposo compensativo, il lavoratore è tenuto a rendere completamente l'orario ordinario di lavoro previsto. La fruizione del riposo compensativo non comporta, comunque, alcuna riduzione dell orario di lavoro settimanale. f) In caso di chiamata, cessa la corresponsione dei compensi previsti alle lett. a) e c) e le ore di lavoro prestate vengono, a richiesta, retribuite come ore di straordinario, messe in banca ore o recuperate. Nell ipotesi di chiamata del lavoratore in reperibilità cadente nella giornata del riposo settimanale, secondo il turno assegnato; per tale ipotesi trova applicazione, invece, la disciplina di cui all art. 24, comma 1, del CCNL del Qualsiasi variazione o impedimento nello svolgimento del turno di reperibilità (malattia, indisposizione, o altro espressamente giustificato) dovrà essere immediatamente comunicato al responsabile di riferimento che provvederà alla sostituzione. Il personale assente per le seguenti causali non potrà essere inserito nel turno di reperibilità: Pagina 3 di 13

4 - Malattia Il lavoratore assente per malattia non può essere collocato in reperibilità per tutti i giorni risultanti dal certificato medico, dalle ore 0,00 del primo giorno di malattia alle ore 24,00 dell ultimo giorno di malattia. - Congedi e permessi per festività soppresse - Donazioni del sangue L assenza per tale motivo decorre dall inizio del turno di lavoro del giorno in cui è fissata la donazione e si protrae fino all inizio del turno di lavoro della giornata successiva alla donazione. Il dipendente non può pertanto essere collocato in reperibilità fino all inizio dell orario di servizio convenzionale del giorno successivo. - Infortunio L infortunio è situazione ostativa alla messa in reperibilità, dal momento del suo verificarsi fino alla certificazione di chiusura. - Congedi parentali e congedi di cui alla Legge 104/92 I congedi parentali ed i congedi disciplinati dalla legge 104/92 sono incompatibili con l istituto della reperibilità. In particolare: - Nei giorni in cui i dipendenti usufruiscono di permesso retribuito ai sensi dell art. 33 della Legge 104/92 (tre gg. al mese) non possono essere messi in reperibilità; - le dipendenti madri, dall accertamento dello stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di vita dei figli, non possono essere messe in reperibilità; - i padri che usufruiscono della riduzione d orario per allattamento hanno facoltà di aderire o meno al servizio di reperibilità. Non potrà altresì essere inserito nel turno di reperibilità il personale con contratto di telelavoro. E consentito al personale chiamato in reperibilità astenersi dalla timbratura qualora sia conveniente in termini di tempo ed operatività, ciò andrà comunque segnalato al responsabile di riferimento. In caso di chiamata, l interessato dovrà raggiungere il posto di lavoro, o luogo di intervento, entro 30 minuti. rt. 4 FORMAZIONE Il S.P.R. necessita di momenti formativi di confronto e aggiornamento, che garantiscano omogeneità operativa tra gli ambiti di intervento. I Dirigenti interessati sono pertanto chiamati a strutturare momenti di formazione specifici, in particolare nel caso di utilizzo di dipendenti di altri settori e volontari, al fine di uniformare conoscenze e modalità di intervento. Art. 5 NORMA FINALE Per quanto non disciplinato dal presente regolamento si rinvia alle norme vigenti in materia. Pagina 4 di 13

5 Il presente regolamento abroga e sostiutisce il Regolamento approvato con Deliberazione di Giunta n. 401/77747 del Pagina 5 di 13

6 Allegato n. 1 AMBITO DI INTERVENTO: VIABILITA PROVINCIALE 1) Definizione di intervento sulla viabilità provinciale : Il servizio di pronto intervento nell ambito della viabilità provinciale è istituito, al di fuori del normale orario di lavoro/servizio, per fronteggiare interventi urgenti ed inderogabili a salvaguardia della pubblica incolumità e della transitabilità in sicurezza della rete viaria di competenza. A titolo esemplificativo le casistiche più ricorrenti che comportano la necessità di chiamata del personale reperibile sono: incidenti stradali (anche con eventuali sversamenti di carico), eventi meteorologici eccezionali (nubifragi, allagamenti, smottamenti, forti nevicate, gelate), interventi urgenti di ripristino di condizioni di sicurezza al transito (chiusura buche, ecc.). 2) Definizione dei soggetti interessati agli interventi sulla viabilità provinciale: - I referenti incaricati (Operatori Stradali Specializzati, Tecnici Stradali e Istruttori Manutenzione e Vigilanza Stradale,) operano sulla base delle necessità in atto con attività di vigilanza, controllo, regolamentazione del traffico, esecuzione di lavori/servizi urgenti e indifferibili, coordinamento con altri enti (forze dell ordine) presenti. Il personale coinvolto nei turni di reperibilità interviene secondo le proprie qualifiche funzionali, nel rispetto delle procedure lavorative individuate ed assimilabili alle normali attività ordinarie. - L attivazione della chiamata al personale reperibile può essere effettuata dal Dirigente, dal Responsabile di Unità Operativa, dalle forze dell ordine. 3) Definizione del periodo e delle modalità di messa in reperibilità - Il dirigente di riferimento o suo delegato (responsabile di Unità Operativa), tenendo conto, se possibile, della programmazione dei periodi di ferie dell incaricato, dovrà predisporre mensilmente il calendario dei periodi di messa in reperibilità del personale incaricato tenendo presente la normativa contrattuale di riferimento di cui all art. 3 del Regolamento. In caso di chiamata e conseguente uscita nel periodo di reperibilità il dipendente dovrà compilare e inviare al Responsabile di UO entro due giorni lavorativi specifico modulo. 4) Definizione delle modalità di assegnazione e presa in carico dell intervento: Al fine di garantire il servizio di reperibilità i dipendenti interessati devono essere dotati di cellulare di servizio che dovrà rimanere acceso per l intero periodo di reperibilità. Il/i referente/i ricevuta la segnalazione telefonica degli organi di cui al punto 2), secondo periodo, raggiunge il luogo di intervento entro 30 minuti dalla chiamata e adotta le misure ritenute più utili e opportune. Al fine di poter rispettare il limite di trenta minuti per il raggiungimento del luogo di intervento il personale reperibile è autorizzato, limitatamente al periodo di reperibilità, a ricoverare l automezzo provinciale presso la propria abitazione. Pagina 6 di 13

7 Il personale reperibile dovrà disporre della copia delle chiavi di accesso a case cantoniere/depositi/magazzini per il reperimento del materiale necessario e delle chiavi per l utilizzo di eventuali mezzi da lavoro. 5) Definizione attività di intervento: L organizzazione del personale operante sul territorio sono articolate come segue: ATTIVITA ESCLUSIVAMENTE DI SOPRALLUOGO/VIGILANZA Accertamento, controllo, attività di coordinamento con forze dell ordine che possono essere svolte da un singolo operatore. ATTIVITA DI SEGNALAZIONE / DELIMITAZIONE / REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE Intervento di uno o più operatori stradali (a seconda del caso specifico). In queste circostanze l attività di presegnalazione viene sovente svolta dai mezzi di servizio, i quali posizionati a debita distanza attraverso il lampeggiante esposto sull automezzo, segnalano l attività in corso adducendo pertanto un rallentamento degli autoveicoli sopraggiungenti. Nella maggioranza delle richieste di intervento, sono presenti le forze dell ordine (polizia municipale, polizia di stato, carabinieri, vigili del fuoco) le quali partecipano alle attività. ATTIVITA DI INTERVENTO IN LOCO Attività operative di svolgimento di lavori/servizi, che vanno oltre alla semplice delimitazione o segnalazione del pericolo e regolamentazione della circolazione, quali: chiusura buche, rimozione detriti e ingombri della carreggiata, ecc. Per operare in sicurezza la composizione della squadra tipo prevede la presenza contemporanea di almeno tre operatori. Pagina 7 di 13

8 Allegato n. 2 "AMBITO DI INTERVENTO: FABBRICATI PROVINCIALI " 1) Finalità ed oggetto dell'ambito di intervento: Il servizio di pronto intervento nell ambito dei fabbricati provinciali è istituito, al di fuori del normale orario di lavoro/servizio per fronteggiare interventi urgenti ed indifferibili a salvaguardia della funzionalità e sicurezza degli edifici scolastici ed istituzionali di competenza provinciale. A titolo esemplificativo le casistiche più ricorrenti che comportano la necessità di chiamata del personale reperibile sono: intrusioni, furti, incendi (con eventuali danneggiamenti alle strutture), guasti a impianti (idraulici, elettrici, riscaldamento, ascensori, ecc.), eventi meteorologici eccezionali (nubifragi, allagamenti, smottamenti, forti nevicate, gelate, ecc.) con eventuali cadute di piante di alto fusto. 2) Definizione dei soggetti interessati agli interventi nei fabbricati provinciali: - I referenti incaricati operano sulla base delle necessità in atto con attività di vigilanza, controllo, coordinamento ed esecuzione di lavori/servizi urgenti e indifferibili, spesso interfacciandosi con altri enti (istituti vigilanza / forze dell ordine/ personale scolastico) presenti. Il personale coinvolto nei turni di reperibilità interviene secondo le proprie qualifiche funzionali, nel rispetto delle procedure lavorative individuate ed assimilabili alle normali attività ordinarie. - L attivazione della chiamata al personale reperibile può essere effettuata dal Dirigente di Settore, dal Responsabile di Posizione Organizzativa, dal Dirigente scolastico responsabile del fabbricato, dai custodi, dalla Centrale Operativa del servizio di Vigilanza e dalle forze dell ordine. 3) Definizione del periodo e delle modalità di messa in reperibilità Il dirigente di riferimento o suo delegato (responsabile di Posizione organizzativa), tenendo conto se possibile, della programmazione dei periodi di ferie dell incaricato, dovrà predisporre mensilmente il calendario dei periodi di messa in reperibilità del personale incaricato tenendo presente la normativa contrattuale di riferimento di all art. 3 del Regolamento. In caso di chiamata e conseguente uscita nel periodo di reperibilità il dipendente dovrà compilare e inviare al Responsabile di UO entro due giorni lavorativi specifico modulo. 4) Definizione delle modalità di assegnazione e presa in carico dell intervento: Al fine di garantire il servizio i dipendenti interessati devono essere dotati di cellulare di servizio che dovrà rimanere acceso per l intero periodo di reperibilità. Il referente, ricevuta la segnalazione telefonica degli organi di cui al punto 2), secondo periodo, raggiunge il luogo di intervento entro 30 minuti dalla chiamata e adotta le misure ritenute più utili e opportune. Pagina 8 di 13

9 Il personale reperibile dovrà disporre della copia delle chiavi di accesso alla sede di Piazza Italia per il reperimento delle chiavi per l utilizzo di eventuale mezzo. Per gli edifici scolastici e per le sedi provinciali si precisa che copia delle chiavi di accesso sono in possesso dell istituto di Vigilanza incaricato del servizio. 5) Definizione attività di intervento: L organizzazione del personale operante sul territorio sono articolate come di seguito: ATTIVITA ESCLUSIVAMENTE DI SOPRALLUOGO/VIGILANZA/COORDINAMENTO Accertamento, controllo, attività di coordinamento e chiamata delle ditte di pronto intervento. ATTIVITA DI SEGNALAZIONE E DELIMITAZIONE Intervento coadiuvato da tecnici della ditta incaricata della manutenzione edile o impiantistica in relazione al ripristino dell anomalia segnalata (edile, elettrico, idraulico, termoidraulico, impiantistico, ecc.). In queste circostanze l attività di presegnalazione e delimitazione dell area di intervento viene eseguita unitamente agli operatori della ditta incaricata, che procedono all installazione della segnaletica e alla delimitazione necessaria. Nella maggioranza delle richieste di intervento sono presenti i Responsabili o i custodi del fabbricato, le forze dell ordine (polizia municipale, polizia di stato, carabinieri, vigili del fuoco) i quali eventualmente partecipano alle attività di segnalazione. Pagina 9 di 13

10 Allegato n. 3 "AMBITO DI INTERVENTO: PROTEZIONE CIVILE PROVINCIALE " 1) Finalità ed oggetto dell'ambito di intervento: La L.R. 16/2004 con l art. 3 ha ridefinito le funzioni delle Province nell ambito del sistema di Protezione Civile; sinteticamente: - attivazione dei servizi urgenti anche di natura tecnica; - coordinamento delle Organizzazioni Provinciali di Protezione Civile; - predisposizione del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione dei Rischi; - predisposizione del Piano di Emergenza sulla base delle direttive regionali; l art. 7, comma 1, della L.R. 16/04, prevede che, per quanto riguarda la responsabilità operativa ed amministrativa nei casi di emergenza di protezione civile in eventi riconducibili a quelli di cui all articolo 2, lettera b), della legge 225/1992 (che comportano l intervento coordinato di più enti), ferme restando le competenze del Sindaco, il Presidente della Provincia è autorità di Protezione Civile e responsabile dell organizzazione generale dei soccorsi a livello provinciale ed è altresì responsabile della comunicazione alla popolazione ed agli organi di informazione. Il servizio di pronto intervento nell ambito della Protezione Civile Provinciale è istituito, al di fuori del normale orario di lavoro/servizio, per fronteggiare interventi urgenti ed inderogabili a salvaguardia della pubblica incolumità. A titolo esemplificativo le casistiche più ricorrenti che comportano la necessità di chiamata del personale reperibile sono: EVANTI CALAMITOSI come: incendi, nubifragi, allagamenti, smottamenti, forti nevicate, gelate. 2) Definizione dei soggetti interessati agli interventi di Protezione Civile: - I referenti incaricati sono i Responsabili Provinciali di Protezione Civile che operano su tutto il territorio Provinciale. Il personale coinvolto nei turni di reperibilità interviene a secondo delle zone colpite. - L attivazione della chiamata al personale reperibile può essere effettuata dal Dirigente, dal Responsabile di Unità Operativa, dalle forze dell ordine, e dai Vigili del Fuoco; 3) Definizione del periodo e delle modalità di messa in reperibilità: Il dirigente di riferimento o suo delegato (responsabile di Unità Operativa), tenendo conto, se possibile, della programmazione dei periodi di ferie dell incaricato, dovrà predisporre mensilmente il calendario dei periodi di messa in reperibilità del personale incaricato tenendo presente la normativa contrattuale di riferimento di cui all art. 3 del Regolamento. In caso di chiamata e conseguente uscita nel periodo di reperibilità il dipendente dovrà compilare e inviare al Responsabile di UO entro due giorni lavorativi specifico modulo. Pagina 10 di 13

11 4) Definizione delle modalità di assegnazione e presa in carico dell intervento: Al fine di garantire il servizio di reperibilità i dipendenti interessati devono essere dotati di cellulare di servizio che dovrà rimanere acceso per l intero periodo di reperibilità. Il/i referente/i ricevuta la segnalazione telefonica degli organi di cui al punto 2), secondo periodo, raggiunge il luogo di intervento entro 30 minuti dalla chiamata e adotta le misure ritenute più utili e opportune. Gli automezzi dati in dotazione da Regione Lombardia e assegnati ai funzionari provinciali, saranno ricoverati presso le rispettive abitazioni durante i periodi di CRITICITA ELEVATA, mentre durante i periodi di BASSA CRITICITA verranno depositati presso i ricoveri abituali dei mezzi. Il personale reperibile dovrà disporre della copia delle chiavi di accesso alla sede della Protezione Civile a depositi/magazzini per il reperimento del materiale necessario e delle chiavi per l utilizzo di eventuali mezzi di soccorso. 5) Definizione attività di intervento: L organizzazione del personale operante sul territorio sono articolate e descritte nella legge: L.R. 16/04, legge 225/1992, e più precisamente: La Colonna Mobile Provinciale di Protezione Civile (CMP) è una forza di pronto intervento, in grado di attivarsi in tempi brevi per effettuare attività di soccorso alla popolazione in caso di eventi emergenziali. Il personale che la compone appartiene a Provincia di Pavia, Enti Locali, Associazioni di volontariato. Ad oggi, la CMP è composta da circa 500 persone, di cui 100 persone in pronta partenza. L attivazione della CMP viene effettuata dalla Sala Operativa regionale di Protezione civile; in caso di evento complesso, o di necessità di intervento prolungato, può intervenire un Nucleo di Valutazione, che effettua una attività di analisi della situazione per meglio programmare l intervento. La CMP può intervenire in modo programmato per grandi emergenze di lunga durata, garantendo una presenza programmata e continuativa (turni di 7/10 giorni), o può anche intervenire in modo tempestivo, per emergenze che necessitano risposte rapide; in quest ultimo caso la partenza avviene entro due ore dalla attivazione. All interno della CMP si distinguono le seguenti funzioni: coordinatore delle attività della CMP logistica generale (predisposizione aree di accoglienza, realizzazione infrastrutture acqualuce-gas o loro ripristino, gestione sicurezza delle aree di accoglienza, etc) supporto sanitario per la popolazione colpita da evento calamitoso, anche attraverso l eventuale utilizzo di strutture campali comunicazioni radio con i centri di gestione dell emergenza e con l area sede di evento calamitoso Pagina 11 di 13

12 Allegato n. 4 "AMBITO DI INTERVENTO: AUTISTI DISPONIBILITA PER TRASFERIMENTI NON PROGRAMMATI DEI VERTICI DELL AMMINISTRAZIONE" 1) Finalità ed oggetto dell'ambito di intervento: Il servizio di pronto intervento nell ambito di disponibilità per trasferimenti non programmati dei vertici dell Amministrazione è istituito, al di fuori del normale orario di lavoro/servizio, per fronteggiare interventi urgenti ed inderogabili dove è necessaria la presenza dei vertici dell Amministrazione (Presidente, Consiglieri, Organi politici, Segretario Generale, dirigenti). A titolo esemplificativo le casistiche più ricorrenti che comportano la necessità di chiamata del personale reperibile sono eventi urgenti, anche legati a sopraluoghi per eventi eccezionali anche di natura calamitosa in cui si richiede la presenza tempestiva degli organi istituzionali o dirigenziali. 2) Definizione dei soggetti interessati agli interventi: - I referenti incaricati sono i lavoratori con il profilo professionale di Collaboratore Addetto ai Servizi Generali ed in casi eccezioni personale specificatamente incaricato; - L attivazione della chiamata al personale reperibile può essere effettuata dal Presidente, Consigliere Provinciale, Direttore Generale, Segretario Generale, Dirigenti; 3) Definizione del periodo e delle modalità di messa in reperibilità Il dirigente di riferimento o suo delegato (responsabile di Unità Operativa), tenendo conto, se possibile, della programmazione dei periodi di ferie del personale incaricato, dovrà predisporre mensilmente il calendario dei periodi di messa in reperibilità tenendo presente la normativa contrattuale di riferimento di cui all art. 3 del Regolamento. In caso di chiamata e conseguente uscita nel periodo di reperibilità il dipendente dovrà compilare e inviare al Dirigente di riferimento o suo delegato (responsabile di UO) entro due giorni lavorativi specifico modulo. 4) Definizione delle modalità di assegnazione degli strumenti operativi e della presa in carico dell intervento: Al fine di garantire il servizio di reperibilità i dipendenti interessati devono essere dotati: - di cellulare di servizio che dovrà rimanere acceso per l intero periodo di reperibilità; - di copia delle chiavi di accesso alle sedi/depositi degli automezzi messi a disposizione per il trasferimento dei vertici dell Amministrazione. Pagina 12 di 13

13 5) Definizione attività di intervento: L organizzazione del personale deve avvenire nel rispetto delle norme contrattuali e regolamentali vigenti nel tempo. Pagina 13 di 13

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