PIANO DELLE PERFORMANCE

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1 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE di PORDENONE PIANO DELLE PERFORMANCE 2015 Servizio Controllo di Gestione e Sviluppo Organizzativo

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3 Premessa Il D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 prevede che ogni Amministrazione pubblica deve dotarsi di un sistema di misurazione e valutazione della performance attraverso un processo che collega pianificazione strategica, programmazione operativa, misurazione e valutazione delle prestazioni organizzative ed individuali. In linea generale, con il termine di performance il legislatore intende il contributo che, in termini di risultato e di modalità di raggiungimento dello stesso, un soggetto organizzazione, unità organizzativa, team, singolo individuo apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità, degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l organizzazione è stata costituita. Risulta evidente che l apprezzamento delle performance è possibile solo se l Amministrazione Pubblica dispone di un sistema di programmazione, misurazione e valutazione delle performance che, partendo dall individuazione dei bisogni prioritari della collettività, è in grado di definire degli interventi di medio (politiche-programmi) e breve (progetti-obiettivi) termine per misurare non solo il loro grado di realizzazione ma anche se i risutati conseguiti hanno prodotto gli impatti ipotizzati. Il sistema che deve essere creato affinché sia possibile procedere alla misurazione e valutazione della performance, sia organizzativa che individuale, deve essere in grado di svolgere le funzioni fondamentali di acquisizione, analisi e rappresentazione di informazioni. Il documento si inserisce nel processo di definizione ed assegnazione degli obiettivi di miglioramento e sviluppo qualitativo e/o quantitativo degli interventi e dei servizi erogati, dei rispettivi indicatori di risultato e valori attesi all interno del ciclo della performance che collega la pianificazione, la definizione degli obiettivi, la misurazione dei risultati con riferimento all Ente nella sua globalità (performance organizzativa) e al singolo dipendente (performance individuale). Tuttavia le disposizioni normative in materia di performance, di diretta e immediata applicazione per le Amministrazioni Statali, rappresentano norme di indirizzo e di principio per gli Enti Locali, i quali, data la loro autonomia ed in ragione di quanto stabilito dalle norme sull ordinamento degli Enti Locali, sono già dotati si strumenti di programmazione e controllo. Per la Provincia, si tratta dunque, non di introdurre nuovi strumenti, ma, piuttosto, di valorizzare, finalizzare, integrare ed adeguare i metodi e i documenti esistenti, in un ottica orientata, non più solo al risultato, ma anche alla prestazione dell individuo e dell intera struttura organizzativa. Il Ciclo delle Performance è stato definito dal D. Lgs. 150/2009 e sostanzialmente individua le fasi secondo cui ciascuna Amministrazione Pubblica definisce, misura e valuta le performance conseguite, tanto a livello organizzativo che a livello individuale. 1

4 Le fasi del Ciclo della Performance 1 Definizione e assegnazione obiettivi da raggiungere 5 Rendicontazione dei risultati CICLO DELLA PERFORMANCE 2 Monitoraggio in corso di esercizio 4 Utilizzo sistemi premianti, valorizzazione del merito 3 Misurazione e performance organizzativa individuale 2

5 L art. 10, comma 1, del D. Lgs. 150/2009 disciplina i documenti attraverso cui le Amministrazioni rappresentano le Performance, tanto nella fase di programmazione che in quelle di rendicontazione: 1. piano delle performance (lettera a) 2. relazione sulla performance (lettera b) Il Piano della Performance è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance. E un documento programmatico in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Il Piano definisce dunque gli elementi fondamentali su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. La Relazione sulla Performance Con il monitoraggio periodico, l Ente verifica lo stato di avanzamento degli obiettivi e dei relativi indicatori individuati nel Piano della Performance, al fine di apportare le eventuali azioni correttive per il loro raggiungimento. Con il consuntivo l Organismo Indipendente di Valutazione, sulla base delle relazioni dei Dirigenti che evidenziano i risultati raggiunti, quelli eventualmente non raggiunti e le relative motivazioni, definisce il grado di raggiungimento degli obiettivi e degli indicatori. La relazione viene presentata alla Giunta. La trasparenza del Piano e della Relazione sulla Performance è assicurata mediante la pubblicazione dei documenti sul sito istituzionale nella sezione Amministrazione Trasparente. Processo di costruzione del Piano delle performance e del Piano esecutivo di gestione Il Piano delle performance, predisposto dal Segretario Generale, rappresenta in modo schematico e integrato il collegamento tra le Linee Programmatiche e di Mandato ed i successivi strumenti di pianificazione e programmazione, in modo da garantire una visione unitaria e facilmente comprensibile della performance attesa dall ente, nonché l esplicitazione degli obiettivi rilevanti ai fini della valutazione del personale. 3

6 Pianificazione strategica Programma di mandato Relazione Previsionale e Programmatica Piano delle Performance Programmazione e assegnazione risorse Piano Esecutivo di Gestione Bilancio annuale di previsione Gestione Controllo Rendicontazione PEG Analisi dell efficienza ed efficacia del Controllo di Gestione Relazione sulla performance 4

7 L albero della performance. Coerenza con la programmazione economico finanziaria e di bilancio DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LA GESTIONE DELL ENTE PROVINCIALE DI SECONDO DPRO GRADO PROGRAMMA 1 Amministrazione, Gestione e Controllo PROGRAMMA 2 Ambiente PIANO DELLE PERFORMANCE 2015 PROGRAMMA 3 Mobilità PROGRAMMA 4 Patrimonio Obiettivi Strategici Obiettivi Gestionali RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PROGRAMMA 5 Cultura, Istruzione, Sport e Turismo PROGRAMMA 6 Lavoro e Sociale PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PIANO DEGLI OBIETTIVI ESERCIZIO

8 DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LA GESTIONE DELL ENTE PROVINCIALE DI SECONDO GRADO Delibera di Consiglio Provinciale n. 26 del 26/11/2014 Di seguito si riportano le linee programmatiche per la gestione dell ente, approvate con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 26 del 26 novembre Premessa Le seguenti linee programmatiche prendono senso all interno del disegno di riforma regionale del sistema delle autonomie locali il quale prevede che, con l inizio del 2016, le Province dovranno trasferire una quota determinante delle proprie funzioni alla Regione e ai Comuni, gestendo quelle residue fintanto che la legge di riforma costituzionale del Titolo V non abrogherà in via definitiva gli enti intermedi detti Province. 1. Gestione ottimale della transizione In questo quadro di progressiva trasformazione istituzionale, che porterà alla soppressione degli enti intermedi, il Consiglio e la Giunta provinciali dovranno assicurare il pieno ed ottimale esercizio di tutte le funzioni vigenti fino al primo semestre 2016 e garantire il successivo trasferimento delle funzioni individuate senza procurare scompensi amministrativi ai cittadini. In tal senso l Ente coinvolgerà le Unioni dei Comuni per rendere la devoluzione delle funzioni in loro favore più efficiente possibile. L Ente avrà, inoltre, particolare attenzione al patrimonio professionale e di conoscenze del personale interno evitando che vada disperso ed anzi, facendo in modo che possa essere valorizzato. 2. Priorità all edilizia scolastica L Ente si pone l obiettivo di effettuare una mappatura di valutazione preliminare sullo stato di tutti gli edifici, ed in particolare di quelli scolastici in vista della realizzazione degli interventi più urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture scolastiche di competenza provinciale. L Ente, inoltre, definirà un piano organico di interventi manutentivi di medio periodo e di nuova edificazione scolastica ritenuta prioritaria. 3. Razionalizzazione del servizio idrico integrato e servizio smaltimento dei rifiuti L Ente si assumerà, per il servizio idrico-integrato, la regia politico-amministrativa al fine di favorire, all'interno di un ambito unico regionale, la nascita di un unico soggetto pubblico gestore che preveda anche la presenza di un comitato degli utenti al quale assegnare idonea rappresentanza nelle opportune sedi. Per la gestione raccolta e smaltimento rifiuti, attraverso un piano di fattibilità, l'ente si assumerà la promozione di un unico 6

9 gestore pubblico su base provinciale. L'obiettivo primario sarà quello di ottenere quanto prima valori ottimali di gestione su base provinciale i cui benefici ricadano su tutti i cittadini. Per quanto riguarda specificatamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l Ente si impegna ad incoraggiare i Comuni ad avviare azioni volte alla riduzione dei rifiuti urbani in attuazione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti approvato dal Ministero dell Ambiente (DM 7/10/2013) promuovendo un sistema di raccolta e smaltimento sul modello Rifiuti zero ed incentivando quelle aziende che saranno disposte a ridurre a monte il processo cumulativo dei rifiuti limitando l uso gli imballaggi. 4. Al servizio dell istruzione e dello sport e dei giovani L'Ente si pone l'obiettivo di svolgere un ruolo attivo nel coordinamento delle politiche relative alla istruzione, allo sport e alle politiche giovanili dell'area vasta, ponendosi come riferimento, nel periodo di transizione, tra esigenze locali e indirizzi regionali. 5. Azione di supporto al mondo della cultura Nel quadro della progressiva trasformazione dell'ente, la politica culturale sarà esercitata nell ottica di dare continuità alle istituzioni e alle attività culturali diffuse sul territorio di area vasta, stimolando il volontariato e l'associazionismo ed aiutando il progressivo trasferimento diretto delle risorse alle future Unioni. 6. La manutenzione delle strade L Ente focalizzerà la sua attenzione sulle infrastrutture viarie di competenza provinciale mettendo in atto un piano di manutenzioni dando priorità alle tratte che si trovano nelle aree montane. Particolare attenzione sarà dedicata al completamento della reti di piste e percorsi ciclabili. Saranno intraprese azioni per ottenere la riattivazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona, finalizzata ad una mobilità sostenibile ed integrata nell'area pedemontana. Svolgerà un ruolo attivo nel trasferimento delle competenze ai Comuni e a Friuli Venezia Giulia Strade Spa per garantire risorse e un supporto al miglioramento della qualità del servizio. 7. Continuità delle politiche sociali e del lavoro L Ente assume il sistema integrato di formazione ed accompagnamento all inserimento lavorativo sviluppato dalla Provincia tramite l azione sinergica dei Centri per l Impiego, degli Enti di formazione e degli Ambiti Distrettuali socio-sanitari, proponendosi l obiettivo di perfezionarne il funzionamento e consolidarne i risultati ottenuti. Particolare attenzione sarà indirizzata alle crisi aziendali in atto e alle migliaia di lavoratori ai cui dare una risposta occupazionale. L Ente destinerà costante attenzione alla promozione di adeguate politiche di accesso all abitazione. 8. La pianificazione territoriale In ordine alla funzione di pianificazione territoriale, l Ente provinciale si propone di pianificare le infrastrutture essenziali per il territorio anche attraverso la riconversione dei siti dismessi e con il rafforzamento del ruolo del Sistema Informativo Territoriale Provinciale. Particolare attenzione 7

10 sarà dedicata alla partecipazione dei cittadini, nelle varie forme, al fine di garantire il mantenimento delle risorse ambientali quale condizione di vivibilità per i cittadini stessi. Specifica attenzione sarà dedicata al coordinamento delle relazioni con la Regione FVG nella fase di produzione del Piano Paesaggistico della Regione. 9. Attenzione specifica al territorio montano L Ente presterà particolare attenzione al territorio montano intervenendo per gestire le situazioni di marginalità e carenze di servizi ai cittadini. Nell'ambito dei programmi di sviluppo del turismo provinciale, particolare attenzione sarà dedicata al territorio montano. 10. Miglioramento del trasporto pubblico locale L Ente si impegna a chiedere all ATAP (o al futuro soggetto che subentrerà dopo la gara pubblica regionale) che gli utili conseguiti vengano reinvestiti con attenzione al potenziamento delle linee, specialmente quelle che servono le aree più disagiate del territorio e nelle fasce orarie di maggior utilizzo del servizio pubblico e nel miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori. 11. Patrimonio e partecipazioni societarie L Ente si preoccuperà di vigilare sui processi di trasferimento delle quote detenute dalla Provincia nelle diverse società partecipate operanti sul territorio e sulla redistribuzione del suo patrimonio verso il livello regionale e comunale. Opererà affinchè gli enti destinatari del patrimonio stesso ne garantiscano e difendano le caratteristiche senza correre il rischio di essere destinati ad alienazioni non corrispondenti agli interessi del territorio pordenonese. 12. Provincia ed Unioni dei Comuni L Ente, per facilitare l attuazione della riforma sul piano della devoluzione delle funzioni dalla Provincia alle Unioni dei Comuni, si assume il compito di instaurare rapporti di piena collaborazione con le Assemblee dei sindaci. Inoltre l Ente, relativamente agli ambiti eccedenti le competenze definite nella L.R. 2/2014, si preoccuperà di coinvolgere l Assemblea dei Sindaci valorizzandone il ruolo di governo del territorio. 13. Forme di partecipazione attiva dei cittadini/utenti L Ente si farà carico di sviluppare un azione informativa trasparente e accessibile al pubblico riguardo ai servizi erogati. Saranno attivate forme di partecipazione attiva dei cittadini/utenti in funzione di un miglioramento della qualità e dei servizi di competenza provinciale entro dodici mesi. 14. Azioni per il mantenimento di una identità territoriale pordenonese L Ente si impegna a creare le condizioni affinché, anche dopo il suo superamento, attraverso una sinergia con l Assemblea dei Sindaci, sia mantenuta una forte identità sociale, economica e culturale caratterizzante il territorio del Friuli Occidentale. 8

11 15. Banda larga e riduzione del digital divide L Ente si attiva per ridurre il digital divide che espone quote di popolazione del Friuli Occidentale al rischio di nuove forme di esclusione sociale e si impegna alla diffusione della banda larga sul territorio come strumento di crescita culturale-sociale ed economica. L ente si impegnerà con i Comuni alla diffusione della banda larga in tutte le scuole del territorio provinciale. 16. Promozione delle opportunità di Europa 2020 L Ente promuove, specialmente a beneficio delle Unioni di Comuni, la conoscenza delle opportunità di finanziamento che la nuova programmazione comunitaria mette a disposizione dei soggetti pubblici e privati per lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio. 9

12 L albero della performance. Dai Programmi agli Obiettivi operativi PROGRAMMI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA Amministrazione, Gestione e Controllo 2 Ambiente 3 Mobilità 4 Patrimonio 5 Cultura, Istruzione, Sport e Turismo 6 Lavoro e Sociale Allegato alla Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 18 del PIANO DELLE PERFORMANCE 2015 Obiettivi Strategici PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PIANO DEGLI OBIETTIVI ESERCIZIO 2015 Obiettivi Gestionali 10

13 OBIETTIVI GENERALI DI GESTIONE Supportare efficacemente la struttura amministrativa e tecnica dell Ente Promuovere i progetti che coinvolgono le specificità del territorio provinciale Tutelare e valorizzare il patrimonio professionale del personale dell ente Garantire ogni forma di trasparenza dell attività dell ente e di partecipazione dei cittadini Pianificare le infrastrutture essenziali per il territorio Definire un piano di razionalizzazione delle partecipazioni dell ente ad organismi esterni Collaborare attivamente nell ambito del processo di trasferimento delle funzioni provinciali previsto dalla riforma degli Enti Locali Accrescere il profilo europeo della Provincia ed intercettare risorse per lo sviluppo e la crescita del territorio Razionalizzare la gestione delle diverse funzioni in materia ambientale Potenziare il piano di manutenzione delle infrastrutture stradali, con priorità alle tratte in area montana Migliorare il servizio di trasporto Pubblico Locale con particolare riferimento alle linee che servono le aree più disagiate del territorio Definire un piano organico di interventi manutentivi di edilizia scolastica Mappare gli edifici provinciali per la definizione di un piano di conservazione Valorizzare l identità sociale, economica e culturale del territorio del Friuli occidentale Coordinare le attività in materia di istruzione, sport e politiche giovanili Consolidare l azione dei Centri per l Impiego nel sistema integrato dell inserimento lavorativo 11

14 OBIETTIVO STRATEGICO TRASVERSALE ASSEGNATO A TUTTI I DIRIGENTI "Prevenzione della corruzione ed attuazione della trasparenza" Applicazione ragionata ed efficace, per le parti di competenza, delle previsioni normative di prevenzione e contrasto della corruzione e dell illegalità di cui alla Legge 190/2012 e dei principi di trasparenza introdotti dal D. Lgs. 33/2013, al fine di conseguire l aumento del livello di consapevolezza dei doveri e delle responsabilità dell Amministrazione Provinciale e della propria struttura interna, ed un incremento significativo della qualità dell azione amministrativa e del suo livello di trasparenza INDICATORE DI PERFORMANCE: Rispetto dei tempi previsti per gli adempimenti individuati nel Piano Anticorruzione VALUTAZIONE: 60% del punteggio assegnato nell'ambito della valutazione dei comportamenti organizzativi per l'anno

15 PROGRAMMA 1: Amministrazione, Gestione e Controllo CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Attività amministrativa e Organismi Avvocatura Presidenza Affari generali Protocollo e Archivio Gestione amm.va LL.PP. Controllo di gestione e sviluppo organizzativo Prevenzione e protezione Gestione del Personale Contabilità del Personale Informatizzazione Innovazione Tecnologica Programmazione e Contabilità Generale Provveditorato Tributi Contributi Opere Pubbliche Pianificazione territoriale di area vasta e Dolomiti UNESCO - S.I.T.P. - Politiche Abitative Politiche Europee 13

16 PROGRAMMA 1: Amministrazione, Gestione e Controllo CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Affari Generali Gestione in forma associata, con il Comune di Pordenone, del servizio relativo al controllo sulle società partecipate Adozione del piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente ed indirettamente possedute Protocollo e Archivio Archiviazione cartacea e gestione documentale Controllo di Gestione e Sviluppo Organizzativo Gestione in forma associata, con il Comune di Pordenone, del Servizio Controllo di Gestione: verifiche preliminari ed avvio attività per l implementazione della nuova piattaforma gestionale Gestione del Personale/Contabilità del Personale Migliorare la qualificazione del personale Contenimento del tasso di assenteismo negli uffici provinciali Pianificazione territoriale di area vasta e Dolomiti UNESCO - S.I.T.P. - Politiche Abitative Strategia di gestione delle Aree Protette Dolomiti UNESCO Promozione delle Dolomiti Friulane Politiche Europee Informare i cittadini europei e promuovere una cittadinanza europea partecipativa 14

17 CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Programmazione e Contabilità Generale Riaccertamento straordinario dei residui 2015 Predisporre quanto necessario per la piena operatività dei principi dell armonizzazione dei bilanci dal , sia per quanto riguarda la parte economico patrimoniale, comprensiva della gestione dei debiti e dei crediti, che per quanto attiene ai nuovi documenti di programmazione Provveditorato - Tributi Predisposizione di quanto necessario per la puntuale redazione dei piani di ricognizione e piani di subentro connessi al trasferimento delle funzioni provinciali come previsto dalla LR 26/14 (Provveditorato e Programmazione) Predisporre quanto necessario per la piena operatività dei principi dell armonizzazione dei bilanci dal , per quanto riguarda la parte economico patrimoniale, comprensiva della gestione dei debiti e dei crediti, con particolare riferimento alla gestione della contabilità IVA ed i relativi adempimenti Contributi OO.PP. Definizione e chiusura pratiche 15

18 PROGRAMMA 2: Ambiente CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Politiche energetiche Tutela del suolo e rifiuti - Tutela ed uso risorse idriche Integrate Qualità dell aria Caccia e Pesca Corpo di Polizia Locale Agricoltura 16

19 PROGRAMMA 2: Ambiente CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Politiche energetiche Ricezione ed accertamento Rapporti di Controllo di Efficienza Energetica e relativi adempimenti Tutela del suolo e rifiuti - Tutela ed uso risorse idriche Integrate Qualità dell aria Approfondimento contenuti del Progetto di Piano Regionale di Tutela delle Acque (PTA) Adeguamento del modulo unico per l istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale Controllo fauna di cui alla LR 14/2007 Caccia e Pesca Integrazione ed aggiornamento elenco provinciale recuperatori fauna selvatica in difficoltà di cui alla LR 06/2008 Realizzazione di un database, su base anagrafica, per singolo corsista, delle abilitazioni all'esercizio dell'attività venatoria rilasciate dal Comitato Provinciale della Caccia della Provincia di Pordenone, anni Corpo di Polizia Locale Tutela del patrimonio ambientale Formazione del personale 17

20 PROGRAMMA 3: Mobilità CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Manutenzione rete stradale Gestione amministrativa rete stradale Progettazione (inclusa Espropriazione) Trasporto Pubblico Locale Motorizzazione Civile Autoscuole, licenze ed autotrasporti 18

21 PROGRAMMA 3: Mobilità CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Mantenimento dello standard qualitativo per l erogazione dei servizi relativi alla gestione delle strade Provinciale Gestione amministrativa rete stradale Innovazione delle modalità di presentazione delle Autorizzazioni segnaletica pubblicitaria e Ordinanze stradali Manutenzione rete stradale Mantenimento dello standard qualitativo del sistema viario esistente Progettazione (inclusa Espropriazione) Miglioramento della qualità funzionale della rete stradale e garantire la sicurezza dell utenza 19

22 CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Trasporto Pubblico Locale Piano processo del trasporto pubblico come fattore di sviluppo della comunità attraverso una efficace programmazione del trasporto collettivo individuale e dell attività di adeguamento agli obiettivi sociali del territorio provinciale Perfezionamento del progetto di utilizzo di strumenti informatici (AVM) per migliorare e facilitare l'attività di vigilanza e monitoraggio del programma di esercizio del Trasporto Pubblico Locale Attività di vigilanza sull esercizio delle linee urbane ed extraurbane del Trasporto Pubblico Locale al fine di una puntuale verifica degli adempimenti contrattuali del concessionario anche in relazione alle segnalazioni che pervengono dagli utenti. Motorizzazione Civile Autoscuole, licenze ed autotrasporti Tenuta del nuovo Registro Elettronico Nazionale (REN) delle imprese dei autotrasporto di merci e persone di cui all art. 16 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1071/2009/CE 20

23 PROGRAMMA 4: Patrimonio CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Patrimonio Ente e Scolastico - Gestione immobili Edilizia 21

24 PROGRAMMA 4: Patrimonio CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Patrimonio Ente e Scolastico - Gestione Immobili Razionalizzazione ed adeguamento dei locali destinati agli Istituti scolastici superiori alle iscrizioni per l a.s. 2015/2016 Edilizia Piano di interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici di proprietà/competenza della Provincia Messa in sicurezza edifici scolastici provinciali 22

25 PROGRAMMA 5: Cultura, Istruzione, Sport e Turismo CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Cultura Istruzione Turismo Montagna Pro Loco Sport 23

26 PROGRAMMA 5: Cultura, Istruzione, Sport e Turismo CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Innovazione procedure valutative a bando e gestione amministrativa delle istanze per la valorizzazione dei progetti culturali e sportivi, di preminente interesse provinciale, organizzati da Enti ed Associazioni locali Promozione dei programmi culturali che la Provincia organizza direttamente in sinergia con gli organismi del territorio. Gestione della mostra dedicata alla fotografia presso gli spazi espositivi provinciali Cultura Promozione turistica e culturale del territorio provinciale attraverso grandi eventi di carattere musicale Coordinamento dei progetti, di preminente interesse provinciale, organizzati con il concorso di Enti ed Associazioni locali. Gestione della rassegna estiva provinciale denominata Musae: percorsi culturali in provincia Istruzione Gestione amministrativa ed elaborazione, in collaborazione con la Regione, delle istanze di contributo relative alla L.R 14/91 (sostegno al diritto allo studio per gli alunni frequentanti le scuole paritarie) ed alla L.R. 3/98 (contributi alle famiglie per il trasporto scolastico e l acquisto dei libri di testo) 24

27 PROGRAMMA 6: Lavoro e Sociale CENTRI DI RESPONSABILITA FINANZIARI Servizi Socio Assistenziali e Politiche Giovanili Politiche del Lavoro Immigrazione e Identità culturale 25

28 PROGRAMMA 6: Lavoro e Sociale CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Promozione di azioni e interventi innovativi volti a sostenere i giovani, a favorire le esperienze di formazione e lavoro, a stimolare pratiche di cittadinanza attiva Consolidamento della procedure di informazione e di adesione diffusa agli interventi e adeguamento dei regolamenti Servizi Socio Assistenziali e Politiche Giovanili Consolidamento delle azioni di governance e supporto al territorio tra i soggetti istituzionali e del terzo settore con forte attenzione all integrazione tra le politiche nei settori sociali, lavoro, della formazione, della sanità, della disabilità 26

29 CENTRO DI RESPONSABILITA' OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GESTIONALI Politiche del Lavoro Collaborare con i servizi dell Ente, delle altre Province, dell UPI e della Regione per la definizione del testo normativo di costituzione dell Agenzia Regionale per il Lavoro e dei relativi adempimenti legati al trasferimento delle funzioni Promuovere i progetti che coinvolgono le specificità del territorio provinciale nell ambito delle politiche del lavoro Potenziamento degli strumenti a valenza occupazionale rivolti a lavoratori disabili e ai lavoratori svantaggiati che presentano particolari caratteristiche individuali e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario 27

30 L albero della performance. La realizzazione degli obiettivi operativi La struttura del Piano Esecutivo di Gestione - Piano degli Obiettivi PIANO DELLE PERFORMANCE 2015 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PIANO DEGLI OBIETTIVI ESERCIZIO 2015 Centri di Responsabilità Obiettivi Strategici Obiettivi Gestionali Risorse Umane e Strumentali Indicatori Indicatori di Performance di Attività di Performance Budget Finanziario 28

31 Nell ambito del Sistema Provincia già da alcuni anni l Ente ha adottato una politica di potenziamento del controllo di gestione con l obiettivo di ottimizzare il rapporto tra costi e risultati anche mediante tempestivi interventi di correzione. Lo sviluppo di attività finalizzate al monitoraggio della qualità dei servizi, rappresenta un momento di crescita culturale notevole per questo Ente alla ricerca della riduzione dei tempi burocratici e un alleggerimento dei tempi di attesa dei cittadini. La spinta al cambiamento e all ammodernamento dell organizzazione della Provincia, si è concretizzata con l implementazione dell impianto metodologico, introdotto negli ultimi tre anni, sviluppando il ciclo di gestione della performance e, più in generale, per attuare quanto previsto dal D. Lgs. n. 150/2009. L avvio di un processo di pianificazione strategica partecipata, con la traduzione degli obiettivi strategici in azioni concrete e per la valutazione dei risultati, ha trovato nell elaborazione del Piano delle Performance lo strumento operativo con il quale è stato introdotto un sistema di valutazione e misurazione della performance organizzativa ed individuale al fine di ottimizzare la qualità, l efficienza e la trasparenza dell attività amministrativa. Il Piano Esecutivo di Gestione ed il Piano degli Obiettivi, che anche per l anno 2015 verranno redatti con l impostazione metodologica già introdotta dal 2009 secondo le indicazioni fornite dal Segretario Generale tese a snellire il documento, dà una rappresentazione completa della programmazione gestionale dell Ente e presenta la seguente struttura: 29

32 Sezione 1 Relazione del responsabile Il Dirigente responsabile presenta le attività principali del settore/servizio per l esercizio 2015, con riferimento alle linee guida strategiche della RPP opportunamente collegate allo sviluppo degli obiettivi annuali evidenziando un nucleo di obiettivi strategici considerati particolarmente rilevanti in rapporto al programma di mandato e/o al grado di utilizzo delle risorse umane ed economiche. Sezione 2 Descrizione del servizio erogato Vengono indicate nel dettaglio le competenze attribuite al servizio e le attività svolte. Le attività sono individuate come risposta alla richiesta di soddisfazione di un bisogno espresso dalla collettività, o come risposta a delle necessità dell Amministrazione nel caso di attività elementari i cui prodotti rispondono ad esigenze interne. La sezione individua una batteria di indicatori di attività e di performance, con una serie storica ove rilevabile, e se significativo indica un parametro obiettivo per l anno in corso, diversamente il valore viene rilevato solo a consuntivo. Ad ogni indicatore di performance viene attribuito un peso (1<x<10) tenuto conto della complessità del processo operativo. Gli indicatori di performance fanno parte del Piano delle Prestazioni (PdP) e così pesati potranno essere valido strumento per la valutazione della prestazione individuale del personale assegnato ad ogni singolo dirigente di settore. Sezione 3 Definizione obiettivi gestionali Gli obiettivi gestionali sono obiettivi operativi e di norma riferiti a specifici procedimenti correnti: adempimenti obbligatori o altre normali attività tecnico amministrative di carattere ordinario. Per ciascuno obiettivo gestionale possono essere individuati indicatori di attività e di performance. Gli obiettivi gestionali e gli indicatori di performance entrano a far parte del sistema di monitoraggio e di valutazione della performance organizzativa quale risultato che un intera organizzazione con le sue singole articolazioni consegue ai fini del raggiungimento di determinati obiettivi. La pesatura dell obiettivo gestionale (1<x<10) dovrà tener conto della complessità gestionale in relazione alle risorse finanziarie assegnate, alla eterogeneità delle funzioni amministrate, alla complessità del contesto giuridico di riferimento, della rilevanza degli obiettivi in relazione alla qualificazione di servizi esterni, alla rilevanza degli obiettivi in relazione al miglioramento dell organizzazione nel suo complesso, al carattere innovativo degli obiettivi. Sezione 4 Definizione obiettivi strategici Sono indicati gli obiettivi assegnati, che presentano un elevato grado di rilevanza per il raggiungimento della mission con riferimento ai bisogni della collettività ed alle priorità politiche. L obiettivo è espresso attraverso una descrizione sintetica, definisce il risultato atteso, le finalità, le fasi che vengono pesate ed i tempi di realizzazione. Ogni obiettivo è corredato da uno o più indicatori di performance per un efficace monitoraggio del risultato. Per ogni obiettivo strategico il 30

33 dirigente individua tra i suoi collaboratori lo staff che concorrerà al raggiungimento dell obiettivo, individuando e concordando con gli interessati le modalità di divisione e coordinamento del lavoro. La definizione del Piano delle Prestazioni si completa con l attribuzione del peso di strategicità dell obbiettivo, come previsto dal Manuale del Valutatore. Sezione 5/6/7 Risorse umane, risorse finanziarie e risorse strumentali assegnate al servizio La scheda si completa con l elenco delle risorse umane assegnate e con i riferimenti deliberativi di assegnazione delle risorse finanziarie. 31

34 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: RICCI DOMENICO CODICE FISCALE: RCCDNC53A28H585P DATA FIRMA: 18/06/ :11:54 IMPRONTA: 26FC330B98AD79F8A585CEB0B11D869D94DB1EBF4E6E90C924D5B A 94DB1EBF4E6E90C924D5B A8D79132A65DBE7688E5F805DA4751CE0 8D79132A65DBE7688E5F805DA4751CE0481CB4F4FDE3EDC786DA727574D5D CB4F4FDE3EDC786DA727574D5D080C5DAB460B2499AD EE5B44935

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